Scritto da: Paolo Cariolato 09/10/2006 16.48
in realtà questo è il gioco perfetto per Loriano in quanto quello che conta non è vincere o perdere ma solo divertirsi.
[Modificato da Paolo Cariolato 09/10/2006 16.51]
In effetti se è vero che ho adorato ASL prima ancora di comperare una sola scatola e che poi ne ho comprate due serie, è anche vero che la prima scatola che ho comperato (dopo naturalmente aver preso manuale e BV) è stata quella di SASL. Peccato che non ho preso anche la seconda edizione quando è uscita!
E peccato che tra tutti gli impegni di gioco non sono riuscito a finire mai uno scenario completo! Conto di rifarmi prima o poi, ma il club e le manifestazioni (Cartigliano, Lucca, Verona, Crema, Milano ecc.) nonchè le attività ufficiali (maestrina: sto già allevando un nuovo pupo) non mi lasciano respiro ...
Comunque fondamentalmente Paolo ha ragione: una IA specie se stereotipata come quella di SASL è troppo rigida nelle sue azioni e quindi prevedibile. Di conseguenza è facile vincere con la furbizia (cose tipo skulking, ad esempio), quindi più uno diventa bravo meno si diverte. È un po' quello che succede con la maggior parte dei giochi: o hanno davvero una variabilità enorme o la strategia-tattica per vincere rimane la stessa e le partite rischiano di diventare ripetitive (e per fortuna ci sono i dadi a cambiare il mondo!).
Quindi giocatori bravi = vade retro SASL, lasciatelo a noi brocchi