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sa, parliamo un pò di queste GS... come te la preparo per l'off-road.

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2004 09:16
Sono quì, con davanti vari cataloghi di accessori. Ci son tante cose... ma cosa serve davvero?

Posto che le GS avnno bene così come sono per l'uso a cui sono destinate, è innegabile che per i più esigenti alcune modifiche possono regalare quel qualcosa in più. Ma vanno tutte bene? Dove la GS è davvero migliorabile? Il coso vale il beneficio?

Inizio parlando della 1150 standard, poi nei prossimi giorni parleremo anche delle altre versioni (1100, 1150 ADV, 100/80 seconda serie, 80 prima serie).

La 1150 ha una ciclistica equilibrata, una bellissima impostazione in sella nella guida in piedi, freni potenti, motore pronto. Però soffre anche di una certa "legnosità" nella risposta degli ammortizzatori, un "negativo" difficilmente eliminabile a meno di non fare un'assetto troppo duro (che però non va bene in fuoristrada), una reattività un filo limitata dal peso che grava un pelo troppo sul posteriore (in rapporto a quanto può fare quella ciclistica). Ecco allora che la prima modifica (anche la più costosa, purtroppo) che si può fare per rendere più performante (il che vuol dire anche sicura) la nostra GS è quella di sostituire gli ammortizzatori.
Esistono diverse possibilità. Dalla semplice sostituzione delle molle (ma il risultato è discutibile nell'off-road, migliore in strada), alla ritaratura delle parti interne (ma costa parecchio e un domani non si può tornare alla configurazione di serie) alla sostituzione del gruppo ant. e post. in toto.
I prodotti da me testati sono stati WP e Ohlins. I primi offrono qualche vantaggio in termine di costo (ma poca cosa) e di possibilità di taratura, i secondi sono più performanti (anche a caldo!) e più scorrevoli. Inoltre le 51 tacche del freno idraulico e le 25 in precarico possono davvero far cambiare la moto a seconda dei percorsi scelti. Potendolo fare dunque una bella coppia di Ohlins ben tarati è la scelta migliore. Hanno anche un buon mercato dell'usato, quindi quando si dovrà cedere la moto, potranno essere rimontati gli ammortizzatori originali e venduti gli speciali a parte, riportando a casa più della metà del valore. Va da se che se vengono comprati usati, il costo dell'operazione è minimizzato. In quest'ultimo caso, senza dubbio la spesa vale la modifica.

Tubi freni in treccia rendono più sensibile la frenata ed eliminano quasi totalmente il ritaro alla pompa che ogni tanto affligge la GS. Al posteriore però il beneficio si sente davvero poco. Davanti invece migliora in modo apprezzabile. Quando fosse necessario rivedere l'impainto freni, è una modifica che vale la spesa.

Protezioni al faro (circa 20 euro), paramani (circa 50/80 euro la coppia), fermo battuta sul telelever (circa 80 euro) sono invece spese obbligate. Così come un paracoppa più robusto se si intendono fare percorsi pietrosi (circa 100 euro) ed il prolungamento dello stesso a proteggere la marmitta (circa 70 euro). Prezzi da rapina per quel che danno, ma che sono una cifra irrisoria se si calcola il danno che potrebbe avvenire se non ci fossero.

Il paracilindri è consigliabile. Certo è che a furia di metter su cose, il portafoglio si alleggerisce, ma la moto continua ad aumentare di peso... dipende da quanto cadete... Un coperchio valvole costa 1/4 del paraciclindri, ma un sasso ben piazzato può fare danni ben più seri. Inoltre la perdita d'olio derivante dalla rottura del coprivalvole può far danni seri o, come minimo, rovinare una bella vacanza. Spesa alta, utilità medio alta. Può valer la pena comunque.

Ed il motore? Il motore va bene com'è! Chi lo tocca fa male. Per migliorare l'erogazione (e poco la potenza, che comunque c'è in abbondanza) basta una bella Y a sostituire il catalizzatore e, volendo esagerare (per libidine personale e per togliere qualche misero kg..) il terminale in acciaio o in materiale speciale. Occhio però. I materiali come il titanio ed il carbonio, sono difficilmente riparabili, oltre a costare più di quel che servono. Tenetene conto nella scelta.

Poi ci sono un bel po di cose inutili su questi cataloghi: tappi olio con serratura che alla prima sporcata di sabbia o fango non funzionano più, fianchetti estetici che costano un'occhio, mille pedane che sulla 1150 non servono, ecc. Ci sono poi i kit per l'illuminazione del percorso. Evitate fari addizzionali. Pesano e non servono. O meglio, si può tranquillamente fare senza. Favorite piuttosto il codino a due fari posteriori (per la sicurezza) e portatevi una lampadina di ricambio per quello anteriore (che comunque è di due elementi, ed in qualche modo a casa ti fa sempre tornare..).

Tutto comunque dovrebbe essere fatto con lo scopo di aumentare la resistenza o di diminuire il peso. Tutto il resto è davvero inutile. Anche se... la GS è già piuttosto robusta ed il peso, anche a mettersi d'impegno, resta impegnativo.

L'ultima nota riguarda la strumentazione di bordo. Il Road book professionale va bene per chi corre. E' scomodo per chi lo usa per turismo, meglio una bella mappa sul serbatoio ed il road book piccolino per tenere segnati i punti GPS. Il supporto per il GS, hard part anti vibrazione. Poi, tanta testa, una bussola in tasca ed è fatta anche nei posti non proprio dietro l'anoglo.

Un'utlima cosa. Trattatela bene, e lei, speciale o no, farà sempre del suo meglio per portarvi fuori anche da brutto. Se aveste dei dubbi, chiedete ai ragazzi che erano con Claudio in Tunisia... ho visto fare alla GS (con relativa facilità) cose non comuni. Caso mai vi capitasse di incontrare Claudio con la sua ADV in cima ad un cordone di dune (serie, mica cazzate), o Andrea che passa a 120 nelle tracce di sabbia sulla pipe-line... SU IN DUE! Certo lì c'erano i manici, ma sotto di loro c'era pur sempre una GS.

Alla prossima per la 1100 e la ADV, due moto diversissime che meritano attenzioni diverse. Più strutturali sulla prima, di affinamento sulla seconda.

A presto.
T
13/03/2004 00:53
 
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come sempre, una pillola di saggezza.

Claud
17/03/2004 01:40
 
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Grazie Claud, detto da un Motociclista come te vale davvero tanto. Anzi, forse troppo, rischio di montarmi la testa!
Beh, peggio per voi... dato che così mi sento autorizzato ad andare avanti con la ADV e la 1100 base.[SM=g27823]

Prima di prendere in considerazione la ADV e la 1100 devo però fare un'aggiuntina a quanto detto fin'ora. Una cosa che non dovremo dimenticare nell'uso off-road sono gli pneumatici. Non ne avevo parlato perché li davo per scontati ma, dato che di pneumatici da off-road turistico è pieno ma non tutti vanno bene, è bene puntualizzare alcune cose.

Sulla 1150 base, sulla 1150 ADV e sulla 1100, c'è un solo pneumatico che funziona. Il Continental TCK (o TKC) 80. Tutto il resto è cacca! Non fatevi infinocchiare dai Karoo (1 o 2 che siano) perché sono delle boiate pazzesche. Vanno bene solo se volete vincere una speciale di non più di 200 km, per l'enduro turistico invece valgono poco a causa della fragilità dei tasselli (e non raccontatemi che non è così perché ho toccato con mano più volte). Altre gomme omologate, al momento non sono in commercio. Tra le enduro turistiche da strada invece c'è vasta scelta, ma non rigurada questo topic...

In ogni caso, qualsiasi gomma decideremo di montare (e tanto lo sappiamo, dobbiamo montare la TCK..) dovremo tolgiere il paraspruzzi posteriore (quello attaccato al cardano) o rischieremo di trascinarlo con i tasselli e romperlo. Inoltre potrebbe succedere (le probabilità sono elevatissime) che si incastri tra gomma e cardano, provocando pericolosi bloccaggi.

Detto questo, iniziamo a parlare della ADV e della 1100. Ma perché tratto insieme due moto così diverse?

Principalmente perché per entrambe valgono le stesse argomentazioni date per la 1150 base (tutto quanto si dirà è solo un'aggiunta!) e quindi il discorso non sarà lungo e poi perché avremo modo così di confrontare alcuni aspetti strutturali e di set-up, così da costruire un ipotetico confronto tra i mezzi.

La 1100 infatti necessita di alcuni accessori che alla ADV non servono (al pari della 1150). Parlo dei rinforzi alle pedane che servono per irrubustire l'attacco del cambio. Li produce Touratech (e anche altri, tra cui la BMW Australia per le sue moto) e servono per ancorare il telaietto reggisella (sul quale lavora però l'ammortizzatore posteriore!) alle pedane e quindi al blocco motore. Com'è noto infatti sulla 1100 e sulla 1150 il motore è parte stressata della ciclistica. Però mentre nella 1100 il telaio posteriore e le forze che esso genera per effetto dell'ammortizzaotre sono affidate a due baffetti attaccati per fusione a sbalzo sulla scatola del cambio, sulla 1150 la complicata ed efficace struttura scarica il peso in modo decisamente più robusto su tutta il cambio. In caso di fondocorsa sulla 1100 è facile che il telaietto sradichi letteralmente gli attacchi, con conseguente ingovernabilità della moto (e impossibilità di marciare) e con costosissimi danni. E' un difetto strutturale che la stessa BMW riconosceva in garanzia, ma ora a 5 anni dalla fine della produzione non so se sia ancora così.. Questa è una di quelle spese che sono irrinunciabili (vado a memoria, circa 80-100 euro). Omntateli o non avventuratevi in off-road!

Ora parliamo invece della ADV, dove il telaio e le sospensioni sono state progettati per un'uso più votato all'off-road. Sempre fedele alla sua natura (quindi di turistica) la ADV grazie agli ammortizzatori dalla corsa un pò più lunga (circa 2 cm) e dalla taratuta e dalla scorrevolezza migliorate permette evoluzioni fuoristradistiche migliori rispetto alla 1100 ed alla 1150. Infatti se sulle ultime il cambio degli ammortizzatori è davvero molto consigliabile, sulla ADV è una spesa che da un beneficio, ma che può essere rimandata a quando i suoi originali (che solitamente durano dai 25.000 ai 50.000 km a seconda dell'uso) siano da sostituire. Una giusta taratura permette infatti alla moto di mantenere un'assetto composto e dinamico anche sugli sterrati. Il tutto è favorito da un'impostazione in sella che favorisce lo spostamento del peso e permette di caricare un pò di più sul manubrio (per effetto della sella più alta e meglio profilata).

Un'ultimo consiglio, disinserite sempre l'ABS, se lo avete. A questo proposito mi sento di spendere un parola: comprate la moto con ABS se il vostro utilizzo è prevalentemente su strada. Se invece contate di fare più fuoristrada che strada allora... avete sbagliato moto. Non è proprio così, ma quasi. L'ABS non montatelo se il prezzo richiesto risulta troppo impegnativo e se volete tenere la moto più leggera (tutto l'impianto credo pesi circa 10 Kg!), ma sulla GS (che è disinseribile!!!) è una spesa che vale i soldi che costa (su strada, ovviamente!).
Di ABS però sulla GS ne esistono di due tipi. La 1100 e la 1150 montano l'ABS II, senza servofreno, mentre sulla ADV e 1150 a partire dal marzo 2003 è stato montato l'ABS III con servocomando. Se volete comprare una GS usata per farci anche fuoristrada, il mio consiglio è di trovare una rarissima 1150 ADV twin-spark con serbatoio piccolo e con ABS II. Non so nemmeno se ne siano state immatricolate in Italia, ma quella, a mio avviso, sarebbe la migliore GS per l'uso polivalente. Infatti l'esuberanza dell'impianto servoassistito è fantastica su strada, ma il comando di frenata integrale (solo sulla leva del freno anteriore... che comunque è l'80% delle frenate) può creare qualche imbrarazzo nell'off-road.

Ultime cosine piccole piccole... se fate fuoristrada, potrete togliere il parabrezza anteriore. Il prezzo è quello di qualche ramo in più o qualche sassolino sparato dal compagno davanti a noi (MAI ANDARE IN FUORISTRADA DA SOLI!!!) ma la visibilità ne giova parecchio. Inoltre tenetevi il carburante necessario (compreso un pò di margine) ma non riempite il serbatoio al limite. Anche la buona ciclisitica della ADV con 30 litri li davanti ne risente.
Se poi saprete per certo che la sella posteriore non vi servirà, allora potrete togliere anche quella (sulla ADV non è possibile) avendo cura di chiudere il vano porta attrezzi con l'apposito archetto che funge da blocco per la serratura. Lo trovate nella scatola attrezzi, infilato di costa, e si inserisce nelle asole del coperchio in prossimità del foro.

Bene, alla prossima volta per parlare delle 100 e delle 80, 1° e 2° serie.

Ciao a tutti e buona strada (sterrata, naturalemente!)

18/03/2004 20:46
 
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Giusto due parole[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Ma l'80, il 100, l'EFFE li hai dimenticati???
Attendiamo ansiosa la terza puntata
Ciao
M
16/07/2004 09:16
 
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