Re: leopolda e tram treno
Mi scuso per il refuso nel mio post precedente; mi riferivo a Riccardo Conti, assessore regionale ai trasporti.
Un po' di precisazioni per LT, anche a rischio di finire OT. Per la fretta, nel mio post ero rimasto sul vago riguardo alle FS, ma mi sembra opportuno essere piu' preciso.
Sembra sicuro che ci sarà un servizio ferroviario da Signa (o comunque dalla linea di Pisa) fino alla Leopolda, che possa servire tutte le fermate intermedie.
L'ipotesi tram-treno è quella che il servizio sia effettuato da veicoli che possano percorrere sia le linee ferroviarie, che le linee tranviarie. Sistema di successo all'estero (in particolare Karlsruhe, da più di 10 anni) che richiederebbe appunto la costruzione di un raccordo tra leopolda e linea 1. Non ha niente a che vedere con una generica "integrazione tram/treno" in cui il tram serva alcune delle stazioni presenti in città per farne affluire/defluire gli utenti.
Per quanto riguarda il tram-treno sulla Leopolda, i problemi sono principalmente di natura tecnico-burocratica: mentre non è un problema costruire 200 metri di binario tranviario in piu' per collegarsi alla linea 1 , occorre che i veicoli possano circolare sia sulla linea tranviaria che sulla linea ferroviaria. E' un problema che è stato risolto all'estero, con pioniera la città di Karlsruhe. Unico dettaglio non tanto secondario nel caso in questione è l'altezza del piano di calpestio del veicolo: mentre alle fermate tranviarie dovrebbe coincidere con quello delle banchine tranviarie, la nuova fermata delle Piaggie è stata costruita con banchine alte. La soluzione più semplice a questo problema richiede di rinunciare all'accessibilità per i disabili, altrimenti le varie soluzioni tecniche che si possono trovare fanno aumentare i costi e complicano l'esercizio.
C'è poi il problema burocratico dell'omologazione dei veicoli. Per circolare sulle linee di RFI (cominciamo a distinguere tra i vari rami di FS) i veicoli di qualsiasi amministrazione devono essere omologati dal CESIFER, organo preposto di RFI. Non c'e' mai stato finora un tram-treno omologato in Italia, e siccome le caratteristiche tecniche di questo tipo di veicoli si discostano anche di molto da quelle dei veicoli ordinari, è da prevedere che l'omologazione di tali veicoli sara' una cosa lunga (minimo due anni...), e da questo punto di vista non c'è interesse del gruppo FS a sviluppare un tale sistema di trasporto assumendosene in proprio i costi relativi, a meno che non ci sia una forte richiesta, vale a dire una politica nazionale a favore del tram-treno, con progetti pilota specifcamente finanziati (e su questo si potrebbero trovare fondi europei).
Solo secondariamente viene il problema di chi eserciterebbe il tram-treno: se Trenitalia non volesse farlo, anche solo per presunta insensibilità verso il trasporto locale, immagino che RATP (futuro gestore dei tram fiorentini) possa volentieri assumerne il carico, purche' sussistano opportune condizioni economico-gestionali: comunque, la gestione di questo nuovo servizio dovrebbe di legge essere aggiudicata per gara.
Per quanto riguarda il memorario, mi sembra di capire che il giudizio di LT si basa sui commenti di qualche collega o amico di Borgo San Lorenzo che ne è stato penalizzato. Senza voler giustifcare l'attuale impostazione del memorario su Borgo San Lorenzo, di cui poco conosco e quindi non posso valutare, la risposta immediata che viene è: ma ci saranno pure quelli che staccano alle 17.30 per cui questo orario va meglio di quello precedente! L'impostazione del memorario è frutto di una negoziazione tra Trenitalia e Regione, che nel caso di BSL ha individuato, sulla base dei flussi di utilizzo, dei costi di esercizio e dei fondi a disposizione, una maglia oraria. E` chiaro che su una magila oraria lo spostamento di mezz'ora degli orari ha effetti pesanti soprattutto sulla clientela già fidelizzata, che si rischia di perdere, mentre l'acquisto di nuova clientela non può essere immediato.
Questo fattore bisognerebbe che fosse preso in esame durante l'impostazione dell'orario, e non so se sia stato fatto. Di per sè l'impostazione cadenzata del memorario è positiva, solo che per servire una città delle dimensioni di Firenze, così come succede in tante città europee, la cadenza deve essere almeno di mezz'ora. Io sono convinto che dalla Regione occorrerebbe un po' piu' di slancio in questa direzione, e meno prudenza per contenere i costi, ma questa è una mia opinione: d'altra parte siamo ancora ai primi passi del memorario, e speriamo che le cose possano via via migliorare.
Comunque sia, non vedo come questa riorganizzazione dei servizi su BSL possa, da sola, testimoniare un disinteresse di Trenitalia verso il trasporto locale. Anche se è chiaro che, essendo una azienda con un suo bilancio, tende a privilegiare i prodotti che danno maggior profitto, cioè prinicipalnte l'Alta Velocità.
E ora sono finito decisamente OT!
Alessandro F.