Nuova tegola sulla linea 1
Da "Il Firenze" 12-07-07
"Tramvia, troppo peso per il ponte servono correzioni ad un pilone"
Ad appena un anno dal suo completamento, il pilone sinistro del nuovo attraversamento tranviario sull??Arno, ricade già sotto osservazione. I collaudatori della struttura riservano dubbi sulla sua «eterna durabilità». Per questa ragione, l'ingegner Babbini, responsabile del collaudo statico dell'opera, ha già avanzato al progettista Martelletti, la richiesta di un'ulteriore verifica della pila sinistra, quella che giace cioè dalla parte di piazza Paolo Uccello e che affonda con i suoi piedi nell'acqua dell'Arno. A preoccupazione invece, per quanto riguarda il secondo pilone del ponte che appoggia con le sue radici sull'argine destro del fiume dalla parte del parco delle Cascine. «Verifiche di ordinaria routine», tende a sdrammatizzare
l'ingegner Giovanni Mantovani responsabile dell'intero progetto per la realizzazione della tramvia fiorentina: «I pettegolezzi che si rincorrono ormai da tempo e che parlano di calcoli strutturali fallaci, sono privi di ogni fondamento». «Se qualcuno vuole aprire un confronto tecnico e scientifico sulla staticità
del ponte si faccia avanti, senza continuare a millantare false notizie volte a creare disorientamento fra i cittadini; le prove di carico che abbiamo concluso proprio nei giorni scorsi hanno portato anzi a risultati estremamente positivi e incoraggianti; le minime oscillazioni che si sono registrate – chiarisce Mantovani - rappresentano infatti una costante fra tutte le strutture di questo tipo». Un po' più cauta a proposito,
la posizione del vicesindaco di Firenze, Giuseppe Matulli: «I collaudi non sono portati avanti soltanto a termine dei lavori,
ma anche in itinere, durante cioè la loro costruzione, proprio perchè nei casi in cui vengono rilevate delle criticità, siano apportati i necessari aggiustamenti». Come a dire che uno di questi “casi” potrebbe esser proprio rappresentato dalla
pila sinistra del nuovo ponte sull'Arno. Ad ogni modo i ritardi nella consegna del cantiere di piazza Paolo Uccello, non sono secondo i responsabili del cantiere, da attribuire in alcuna maniera alle nuove verifiche richieste dal pilone del ponte, bensì al rinvenimento del vecchio porto Leopoldino risalente al diciottesimo secolo e che verrà interamente recuperato: adesso è in corso la catalogazione, una per una, delle pietre che andavano a formare il punto d'approdo della Firenze settecentesca. Una volta conclusi i lavori per la realizzazione della linea 1 della tramvia Firenze-Scandicci, si provvederà poi alla sua fedele
ricostruzione. Una volta riassemblato, il nuovo porto verrà reso visitabile a cittadini e turisti: proprio dalla localizzazione
geografica del nuovo ponte tranviario, è venuta l'idea perla sua denominazione. Molto probabilmente verrà infatti denominato ponte al porto, o ponte del Pignone ??la celebre industria fiorentina che sorgeva proprio nelle vicinanze dell'attracco. Altre proposte ventilate poi però decadute, erano state “ponte Antonio Meucci”, “ponte alle Cascine” o “ponte Tiziano Terzani”, uomo che ha costruito ponti fra culture diverse e che ricevette i suoi natali a Monticelli a qualche centinaio di metri da piazza Paolo Uccello.