Dunque... di tutte le tavole, purtroppo, ne rimane soltanto una. E' quella che è stata considerata la meno pregiata, ovverosia il pezzo più recente: la 2836 rifatta a nuovo, disegnata in uno splendido acquerello.
Le altre non ci sono, e ciò diminuisce la mia soddisfazione. Suppongo che il primo proprietario del libro (chi diavolo sarà stato?) se le sia tenute, magari per appenderle al muro, chissà.
Anche io ero rimasto colpito dalla scarsità di informazioni, che ho ritrovato nel mio esemplare insieme ad una vena poetica e letteraria, compresi alcuni brani in piemontese, che non ricordavo. E' comunque un'opera splendida, anche se poco "utile" e con pochissime fotografie.
A parziale discolpa dell'autore va detto che nel 1979 i libri a tema tranviario erano più unici che rari; oggi è sicuramente molto più facile trovare una messe di informazioni (e di persone con cui scambiare dati e notizie), mentre all'epoca non c'era la sensibilità né fonti da cui trarre le info.
Non capisco tra l'altro quanto l'autore fosse un appassionato competente o piuttosto un colto passeggero molto curioso.
Andrò in biblioteca a vedermi le tavole che mancano... Basterebbe già qualche fotocopia a colori...
Ciao a tutti e a presto
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