"Più belli, più comodi, forse più veloci". Gli autobus, si intende. Così dice l'articolo, anche se scritto in modo affettuoso. Si capisce che è una citazione, ma evidentemente l'opinione comune era quella.
Però alla fine a Cagliari circolavano in gran parte vetture di una ventina (scarsa) di anni, correggetemi se sbaglio.
Non certo le scombiccherate vetturette del dopoguerra ma le Moncenisio paragonabili alle altre moderne e scattanti motrici anni Cinquanta. Eppure dall'articolo, che per carità ci commuove tutti, sembra che si parli di carrette rantolanti, tra l'altro sostituite (suppongo) da Fiat 418, gli autobus più scomodi e rumorosi che la storia ricordi. Anche noi, credo, ce li ricordiamo tutti; considerarli più confortevoli di un tram anni Cinquanta è veramente arduo.
Proprio non capisco se all'epoca ci credessero davvero, alla grande comodità dei bus che le sostituivano. Calcolando che tra gli anni 50 e i primi anni 70 la comodità degli autobus per i passeggeri non era certamente migliorata di molto, né come rumore, né come altezza del pianale, né da altri punti di vista. E non so se ricordassero che si era nel mezzo di una crisi energetica profondissima e che, per quanto se ne sapeva, poteva anche essere definitiva; come si reagiva? Comprando veicoli a gasolio e lasciando più spazio al trasporto individuale.
Le soppressioni di tram e filobus negli anni Cinquanta e Sessanta posso anche capirle. Quelle del 1973 e 1974 (tante) proprio per nulla.
Forse qualche considerazione di questo tipo in più e qualche lacrima sulle caracollanti vetturette in meno (manco fossero le Edison del 1895) e il tram da qualche parte si sarebbe salvato.
Che ne dite?
Ciao a tutti e grazie