Sempre colpa dei commercianti
L'errore maggiore, nella costruzione del metro, è stata proprio quella di aver spostato la linea dall'asse baricentrico di via Madama, come nel progetto originale che ripropongo
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le stazioni erano previste all'inizio di via Madama, all'incrocio, piuttosto ampio, con corso Marconi, a quello con corso Raffaello e a quello con corso Dante (dove esiste un ampio slargo in corrispondenza delle vie Belfiore e Giotto).
via Nizza è troppo periferica per troppi utenti di borgo San Salvario; basta dire che alla fermata Molinette del 1 bus e del 35 in via Genova scende la maggioranza dei passeggeri, che prosegue proprio col 18 verso via Madama; solo una minoranza prosegue per il capolinea di piazza Carducci di fianco alla stazione del metro.
Il 18 poteva benissimo essere istradato su via Nizza, svoltando poi a destra in corso Vittorio e poi in via Accademia.
Ribadisco che, a far spostare la metropolitana su via Nizza (nel 2004 - 2005), fu il fronte compatto dei commercianti di via Madama, che minacciarono il blocco fisico dei lavori stile NO TAV; a quel punto, GTT decise lo spostamento su via Nizza, profittando delle piazze su di essa esistenti (Marconi, Nizza, De Amicis, Carducci) per la costruzione delle stazioni; tra l'altro, alcuni commercianti di via Nizza, visto che era circolata la voce di un abbandono della stazione Porta Nuova da parte delle FS, proponevano...la dismissione della sede ferroviaria, per costruirvi il metrò (sic), come se la chiusura di Porta Nuova fosse cosa imminente!
[Modificato da Censin49 11/05/2012 20:22]