FIORANO (Modena), 25 febbraio 2005 - "Chi batterà la Ferrari? Io dico la Ferrari stessa: abbiamo fatto sei, possiamo fare sette". Ha chiuso così, il presidente Luca di Montezemolo, il suo intervento di presentazione della nuova F2005. Un Montezemolo sereno, che ha voluto iniziare con una dedica speciale. "Vorrei in primo luogo rivolgere il pensiero di tutti gli uomini Ferrari al Papa - ha detto - un uomo stanco e ammalato, un uomo eccezionale. Uno dei momenti più intensi che abbiamo avuto negli ultimi anni è stato quanto, poche settimane fa, siamo stati ricevuti in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II. Non stava bene ma ha avuto la forza di parlare a lungo a tutti noi della Ferrari. Da lui sono stati ribaditi i valori dello sport e dell'etica, che spesso vengono meno oggi. Da tutti noi gli auguri più sinceri e sentiti ad un uomo eccezionale".
Nel solco della tradizione anche l'intervento di Michael Schumacher, che per la prima volta ha parlato in italiano, senza ricorrere a bigliettini scritti. "Buongiorno - ha detto il tedesco - è la decima volta che si ripete questa cerimonia e anche dopo nove stagioni sono sempre contento e anche un po' nervoso per la stagione che sta per incominciare. La macchina mi sembra buona, speriamo che faccia anche bene. L'importante è che abbiamo una squadra forte così. Dopo tanti anni comunque comincio con molto piacere e la squadra è sempre molto motivata. Speriamo bene per quest'anno e forza la Ferrari. Grazie a tutti".
Si sbilancia di più il suo compagno Rubens Barrichello. "Ieri ho avuto l'oppurtunità di stare tutto il giorno a fianco della nuova macchina - ha detto -. E me ne sono innamorato davvero. Con la nuova Ferrari punteremo ad ottenere bellissimi risultati: ci mancherà per le prime prove ma daremo sempre il massimo. Sono contento e fiducioso per la nuova stagione".