L'Ubicazione del Paradiso e dell'Inferno

ciao a tutti, sò che sembrerà una domanda stupida, ma è venuta fuori in un altro forum, datochè a quanto pare secondo alcuni ancora parecchia gente crede ad un paradiso ed un inferno presenti nell'universo fisico materiale, come credono alcune persone di una certa età (l'inferno sotto i piedi e il paradiso in alto). vi incollo il post per farvi capire meglio, magari qualcuno quì riesce a chiarirci le idee su cosa credono i cristiani realmente, visto che voi siete tutti credenti. grazie in anticipo!

(...) fino a poco tempo fà, quando ancora non esistevano astronavi con cui esplorare l'universo, la gente credeva a un Dio più materiale di quello in cui si crede oggi, secondo le credenze di allora il paradiso risiedeva "nell'alto dei cieli" per davvero, e l'inferno era al centro della terra. alcuni anziani ancora oggi interpretano l'aldilà in questo modo. la colpa di tutto questo è in primis della gente che a quei tempi aveva una consapevolezza più bassa di oggi e prendeva più letteralmente ciò che è scritto nei testi sacri, ma un pò è anche colpa degli artisti cristiani del passato che raffiguravano sempre degli angeli con sembianze umane... vi sarà capitato di vedere alcune mappe antiche che raffigurano la terra con attorno vari demoni ed angeli, o alcuni quadri che disegnano Dio come persona fisica al di fuori della terra.. questi ne sono 2, il secondo è raffigurato nella bibbia cinese.




a sconvolgere comunque questa vecchia credenza fù sopratutto il primo astronauta russo ad andare in orbita, juri gagarin, che durante la missione dichiarò: "la terra è azzurra, ma non vedo alcun Dio".
oggi che Dio è più percepito come entità immateriale che come essere, un affermazione come quella farebbe ridere, ma ai tempi, fù giustificata e resa plausibile, dalla credenza obsoleta che Dio esiste come presenza materiale nell' "alto dei cieli". (...)

Nella teologia cristiana

La dottrina cristiana sul tema infernale riprende quella ebraica e più in genere le figure tipiche delle religioni del Mediterraneo. L'Inferno è un luogo sotterraneo, immerso nelle fiamme e nelle tenebre, da cui i dannati possono vedere i santi, i beati e i penitenti che riposano nella beatitudine del Paradiso o nella santa attesa del Purgatorio, e non possono ottenere sollievo alcuno, privi d'ogni speranza. Nello specifico, Gesù ha descritto molto chiaramente il concetto di "Inferno" in varie parabole e discorsi, tra cui ricordiamo, dal Vangelo di Matteo e di Marco

Ci sono molte altri riferimenti (anche in "Luca" e in "Giovanni", alla Geenna, che era una valle dove venivano costantemente bruciati rifiuti ed immondizia, e dunque Gesù la usa come metafora per spiegare l'atrocità del dolore infernale, quale dolore di fiamma. Inotre, Egli ripete spesso la formula "dove sarà pianto e stridore di denti", che dà una tremenda idea della sofferenza e della disperazione dell'Inferno.

Per i teologi della filosofia Scolastica(che è quella attualmente accettata), l'Inferno è semplicemente la lontananza da Dio, la privazione della Sua luce divina, e proprio in questo consiste in realtà la pena infernale, al di là dell'immaginario poetico. Infatti, l'anima ha naturale e ardente desiderio di Dio, cioè dell'Infinito, della Verità, della Bellezza e dell'Amore Assoluto; dunque, la privazione "in eternuum" di tale supremo obiettivo del desiderio umano, condanna l'anima alla propria perenne sofferenza . La vicinanza, essere in Dio, da Dio e per Dio, è per l'anima, sul piano oggettivo, la realizzazione della propria essenza originaria, e, su quello soggettivo, la propria felicità; in realtà, questi due "piani", in Dio si sovrappongono, diventando un'unico, sommo "piano". Non è Dio a dannare l'anima, dunque, ma è l'anima che si condanna durante la vita, rifiutando stoltamente la Via della salvezza costruita e fondata sul sangue di Cristo. Nella dimensione metafisica dell'eterno, oltre il tempo, non è possibile alcun cambiamento/movimento, e quindi Dio non può salvare le anime dannate, per le quali comunque soffre, in quanto Padre di tutti gli uomini.

potrei sapere quindi la tua specifica opinione personale su questa faccenda? m'interessa molto. Grazie

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Scritto da: rpp 04/12/2006 12.18
potrei sapere quindi la tua specifica opinione personale su questa faccenda? m'interessa molto. Grazie

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Non credo vi sia un luogo "fisico" con le fiamme fuoco carboni ardenti, demoni con le ali bruciacchiate e zampe caprine. Questa è essenzialmente un'iconografia che dal Medioevo si è mantenuta fino a noi. Anche perchè, pensandoci bene, dove c'è il fuoco, c'è luce, mentre invece sia nelle scritture che ne Vangelo si parla di TENEBRE.
Credo invece, avvicinandomi alla tesi scolastica ad un buio dello Spirito. Ad una morte perenne del corpo e dello Spirito che non permetterebbe in alcun modo di vedere Dio.
Dante ci ha un po' "traviato" a mia veduta l'immagine di coloro che stanno nell'inferno. Alcuni rimpiangono il fatto di esservi, mentre invece, secondo una certa branca dell'escatologia, i dannati sono tali perchè per primi, tramite il libero arbitrio, non hanno alcuna intenzione di vedere Dio nè ne sentono la necessità.La salvezza della loro anima non è nei loro interessi.

sono proprio daccordo con te . un saluto

è nel nostro cuore ...

[Modificato da rosa22253 09/12/2006 0.09]

In passato si credeva veramente nell'esistenza fisica del paradiso e dell'inferno mentre ora si sta cercando di dargli un senso metaforico perchè ci si rende conto che non è più credibile.
In poche parole uno dei tanti cambiamenti di rotta fatti con lo scopo di arginare il giusto scetticismo nei confronti della religione... quanto manca ancora al momento in cui si ammetterà ufficialmente che le religioni sono frutto della fantasia umana e non ispirazioni di Dio?
Comunque già questo è stato un passo avanti, ce la possiamo fare

[Modificato da nnsoxke 22/12/2006 22.30]

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Scritto da: nnsoxke 22/12/2006 22.28
In passato si credeva veramente nell'esistenza fisica del paradiso e dell'inferno mentre ora si sta cercando di dargli un senso metaforico perchè ci si rende conto che non è più credibile.
In poche parole uno dei tanti cambiamenti di rotta fatti con lo scopo di arginare il giusto scetticismo nei confronti della religione... quanto manca ancora al momento in cui si ammetterà ufficialmente che le religioni sono frutto della fantasia umana e non ispirazioni di Dio?
Comunque già questo è stato un passo avanti, ce la possiamo fare

[Modificato da nnsoxke 22/12/2006 22.30]

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Solo per evitare ogni equivoco, se il tuo post dovesse essere inteso come interpretazione del mio: non sono d'accordo con te.
Quello che intendevo è questo: il paradiso è soprattutto uno stato d'animo, cioè anche se dovessimo trovarci fisicamente nel posto più bello immaginabile potremmo anche non essere in grado di godere della sua bellezza a causa di dolori o tristezze che ci affliggono.
Veramente peso che il Paradiso sia tutt'è due le cose: un posto fisico e uno stato d'animo. Però voglio lasciarmi sorprendere … sempre che non sia destinata all'inferno …