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Papa Giovanni Paolo I

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2008 07:53
23/10/2006 14:25
 
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Quel Papa Luciani un po’ troppo progressista
- di Andrea Tornielli per Il Giornale -



Delle fiction religiose riguardanti le vite dei Papi,
quella su Giovanni Paolo I, in onda questa sera e domani su Raiuno, è una di quelle più riuscite.
Bisogna dunque dare atto al protagonista Neri Marcorè, al regista Capitani e al consulente storico, il vaticanista della Rai Giuseppe De Carli
(che in questi anni ha intervistato molti dei protagonisti della vicenda) di aver cercato di essere fedeli alla storia di Albino Luciani, l'indimenticabile Papa Giovanni Paolo I.


Qualche piccola svista o i pochissimi episodi inventati per motivi di copione sono comprensibili,
anche se, ad esempio, l'aneddoto di Luciani bambino che si perde nel bosco, sta per cadere in un torrente e chiede aiuto al crocifisso ligneo di un capitello,
comprendendo in quel momento la sua vocazione sacerdotale, appare piuttosto fantasioso, non fosse altro perché i figli di mamma Bortola, come tutti gli altri ragazzi di Canale d'Agordo, nei boschi vivevano buona parte delle loro giornate e li conoscevano come le proprie tasche.
Così come risente un po' troppo delle indicazioni di don Diego Lorenzi (il segretario del Papa, consulente alla sceneggiatura)
la parte finale del film,
dove Giovanni Paolo I appare sofferente e in preda a diversi attacchi di cuore, seppur leggeri, che preludono alla morte,
e che invece non vi furono, se non, forse, a detta dello stesso Lorenzi, l'ultimo giorno.


La parte problematica della fiction di Capitani sul «Papa del sorriso» non è dunque ciò che c'è e che ci presenta la figura di un uomo di Dio, umile, attento alla fede dei semplici, pronto a difendere gli ultimi.

Il problema è, invece, ciò che non c'è.
Il rischio è infatti quello di presentarci un Giovanni Paolo I a senso unico,
un progressista un po' troppo debole, già completamente proiettato verso la morte imminente che gli sarebbe stata profetizzata da Suor Lucia dos Santos, la veggente di Fatima,
le cui parole fanno da filo conduttore del film.


Non hanno trovato spazio nella sceneggiatura
episodi che avrebbero contribuito a far comprendere come,
in materia di fede e di disciplina ecclesiastica,
Albino Luciani fosse molto fermo e non scendesse in alcun modo a compromessi.


Da vescovo di Vittorio Veneto, nel 1965,
non aveva esitato, di fronte alla ribellione dei fedeli del paese di Montaner che non volevano accettare il nuovo parroco da lui nominato, a chiudere la chiesa dopo aver prelevato il Santissimo accompagnato dai carabinieri.

Così come a Venezia, nel 1974,
dopo una lunga e sofferta trattativa, non aveva esitato a togliere l'assistente ecclesiastico della Fuci, sciogliendola, perché l'associazione universitaria cattolica si era pronunciata pubblicamente in favore del divorzio contro le indicazioni della Chiesa.

Sempre negli anni veneziani, fecero molto soffrire il patriarca Luciani le contestazioni dei preti progressisti che giravano con l'Unità in tasca e chiedevano a Roma le dimissioni del cardinale giudicandolo inadeguato e retrogado, proprio perché non voleva scendere a compromessi sulla disciplina ecclesiastica.

Nella seconda puntata della fiction di Capitani si vede ad un certo punto Giovanni Paolo I
decidere «nuove norme più semplici ed efficaci» per i preti che chiedono di essere ridotti allo stato laicale
lasciando intendere che il Pontefice avesse deciso di essere di manica più larga in questa materia.
In realtà,
Papa Luciani decise che fossero immediatamente rivisti i criteri con cui si procedeva per concedere la dispensa,
ritenendo eccessivo il numero delle richieste che arrivavano sulla sua scrivania.
Una iniziativa che il suo successore Giovanni Paolo II porterà a compimento.

Del resto, l'orientamento e le idee del «Papa del sorriso» su queste materie sarebbe emerso chiaramente nel discorso preparato
(ma non fece a tempo a pronunciarlo) per i gesuiti
,
ai quali chiedeva di essere fedeli alla regola di Sant'Ignazio e di non permettere: «Che tendenze secolarizzatrici abbiano a penetrare e turbare le vostre comunità».


Fonte:
Link . . .


Altri riferimenti: Panorama. . . .

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
24/10/2006 14:17
 
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Giovanni Paolo I e il cardinale Ratzinger.


Il conclave che decretò l'elezione di Albino Luciani al soglio di Pietro fu rapidissimo
e si concluse dopo solo quattro votazioni avvenute nella stessa giornata:
il 26 agosto 1978 fu eletto quale 263° successore di San Pietro e il suo ministero ufficiale iniziò il 3 settembre successivo con una Messa celebrata nella Piazza antistante la Basilica.
Ricevette 101 voti tra i 111 cardinali, il quorum più alto nei conclavi del Novecento.

Si disse che Luciani fu eletto più per "ciò che non era" che per "ciò che era":
non era un professionista della Curia che avrebbe potuto assumere un comando autocratico accentrato,
non era un altero intellettuale potenzialmente capace di mettere in difficoltà i porporati,
non era nemmeno uno straniero, ciò che per i cardinali italiani era un indubbio valore di continuità.

Approfondimenti su Wikipedia . . . Link...


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
24/10/2006 14:39
 
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09/10/2006 18:28
PAPA AD ANTEPRIMA FILM RAI SU LUCIANI
PAPA AD ANTEPRIMA FILM
RAI SU LUCIANI

"Abbiamo potuto rivisitare la figura
dolce e mite di un Pontefice forte nel-
la fede, fermo nei principi, ma sempre
disponibile all'accoglienza e al sorri-
so".


Questi sono stati i commenti di Papa Benedetto XVI
dopo aver visto l'anteprima del film Rai "Papa Luciani: il sorriso di Dio",
aggiungendo che Pa-
pa Albino Luciani fu "fedele alla tra-
dizione e aperto al rinnovamento".


Alla proiezione, avvenuta a Palazzo San
Carlo, erano presenti il presidente Rai
Petruccioli, Neri Marcorè,che interpre-
ta Giovanni Paolo I, e il regista Gior-
gio Capitani.


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
25/10/2006 21:14
 
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Record di ascolti:
PAPA LUCIANI (37,83%)
DOPPIA DISTRETTO DI POLIZIA (19,97-23,26%)
– TENGONO SOLO “LE IENE” (14,20%) –
I PACCHI (28,60%) SEMPRE PIÙ VICINI A “STRISCIA” (30,28%)
– IL FLOP DI “SOTTOCASA” SPACCA IL CDA…



(Ansa) - Troppo forte Papa Luciani anche per Distretto di polizia:
ieri la seconda e ultima parte della fiction di Raiuno ha sfondato il muro dei 10 milioni di ascolto,

caso unico in questa stagione.
Gli spettatori sono stati 10.240.000 col 37,83% di share.

Molto lontani gli esiti dei due episodi di Distretto su Canale 5, che hanno fatto registrare poco più della metà degli spettatori: rispettivamente 5.623.000, share 19,97% e 5.468.000, share 23,26%.


Insieme le due fiction hanno catalizzato oltre la metà dell'ascolto complessivo, lasciando agli altri programmi non molto.
Hanno retto solo 'Le Iene' su Italia 1 con 3.433.000 (14,20%). Seguono: su Retequattro 'Walker Texas Ranger' con 2.413.000 (8,71%); il film 'Pearl Harbor' su Raitre con 1.704.000: 'Tutta colpa di Sara' con 1.872.000 (6,75%) su Raidue.
Complessivamente in prime time la Rai ha vinto con 12.918.000 (46,71%) con Mediaset a 11.624.000 (42,03%). 'Striscia la notizia' è stato il programma più visto con 8.471.000 (30,28%), con 'Affari tuoi' su Raiuno a 7,628.000 (28,60%), ma bene è andato anche 'Vespa a Vespa speciale rissa a rissa' al posto del Tg5 in sciopero (6.392.000 con il 25,56%).
In seconda serata da segnalare su Italia 1 'Mai dire reality' della Gialappàs Band che ha avuto 1.961.000 (22,06%)...

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
25/10/2006 22:59
 
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Dalla mole di informazioni raccolte si direbbe che ti è piaciuto il film!

Scherzi a parte, penso che la figura di Luciani non sia abbastanza conosciuta quindi è facile che un film fornisca il clichè di Papa progressista.

Ciò che non mi è piaciuto del film è l'immagine che si da della Curia Romana.

Non posso e non voglio credere che sia un covo di serpi.

"Se invece abbiamo scoperto, come dice San Giovanni, l´Amore, se abbiamo scoperto il volto di Dio, abbiamo il dovere di raccontare agli altri. Non posso mantenere solo per me una cosa grande, un amore grande, devo comunicare la Verità. "
Card. Ratzinger, intervistato da Socci

by Vitus1976
26/10/2006 00:24
 
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Re:

Scritto da: vitus1976 25/10/2006 22.59

Non posso e non voglio credere che sia un covo di serpi.



Ammesso e non concesso che sia... pensa alla parabola della "gramigna"

Comunque, questa serie TV meritava almeno un'altra puntata:
ieri sera ci sono rimasto mallissimo quando ho visto che la seconda ed ultima puntata era già finita, [SM=g27819] [SM=g27825]
senza approfondire meglio altre importanti peculiarità di questo Pontefice (che personalmente ritengo un Santo potenziale [SM=g27811] )

PS prossimamente RAI (o chi per lei) produrrà altri due film su altri due importanti Pontefici [SM=g27822]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
26/10/2006 08:45
 
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fiction
mi e' piaciuta molto la prima puntata della fition sul caro papa luciani, un po' meno la seconda.
secondo me andava approfondita la personalita' forte e decisa di albino luciani che non era affatto remissivo ma, anzi, molto combattivo.
in un documentario dello scorso anno su raitre venne mostrato un risoluto luciani che, da vescovo, porta via il Santissimo da una chiesa per imporre l'obbedienza ai fedeli.
il luciani di marcore' non l'avrebbe mai fatto...
non penso nemmeno che papa albino fosse ossessionato dalla profezia di suor lucia. ha accettato la sua missione di papa con il sorriso, lasciandosi andare alla volonta' di Dio.
per quanto riguarda la curia...beh...sappiamo che puo' essere molto ostile ai papi: la vicenda narrata nella fiction mi fa pensare ai grattacapi che la curia attuale da' a papa ratzinger.
personalmente mi sono fatta un'idea: i cardinali elessero luciani pensando che sarebbe stato un papa "malleabile" e invece si scontrarono con la personalita' di questo uomo forte ma mite.
forte e mite e' anche ratzinger. forse anche nei suoi confronti la curia e' ostile perche' non si aspettava un papa tanto risoluto e seguito dai fedeli.
ratzinger e luciani, in fondo, si somigliano molto [SM=g27811]
26/10/2006 13:35
 
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E' una costante oramai ma concordo come sempre con te!!!!!!!!!!!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

Sempre a fianco di Benedetto XVI.
Francesca
26/10/2006 14:20
 
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Re: fiction

Scritto da: ratzi.lella 26/10/2006 8.45
mi e' piaciuta molto la prima puntata della fition sul caro papa luciani, un po' meno la seconda.
secondo me andava approfondita la personalita' forte e decisa di albino luciani che non era affatto remissivo ma, anzi, molto combattivo.
in un documentario dello scorso anno su raitre venne mostrato un risoluto luciani che, da vescovo, porta via il Santissimo da una chiesa per imporre l'obbedienza ai fedeli.
il luciani di marcore' non l'avrebbe mai fatto...
non penso nemmeno che papa albino fosse ossessionato dalla profezia di suor lucia. ha accettato la sua missione di papa con il sorriso, lasciandosi andare alla volonta' di Dio.
per quanto riguarda la curia...beh...sappiamo che puo' essere molto ostile ai papi: la vicenda narrata nella fiction mi fa pensare ai grattacapi che la curia attuale da' a papa ratzinger.
personalmente mi sono fatta un'idea: i cardinali elessero luciani pensando che sarebbe stato un papa "malleabile" e invece si scontrarono con la personalita' di questo uomo forte ma mite.
forte e mite e' anche ratzinger. forse anche nei suoi confronti la curia e' ostile perche' non si aspettava un papa tanto risoluto e seguito dai fedeli.
ratzinger e luciani, in fondo, si somigliano molto [SM=g27811]



Quoto con te, carissima Lella! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] Infatti se ci sono delle cose che hanno in comune tutti i film sui Papi che ho visto sono queste:
-all'interno del Conclave, si creano delle coalizioni tra cardinali per eleggere il cardinale che, per loro, è più idoneo a salire sul Trono di Pietro. Solitamente, viene eletto il loro candidato, ma molte volte è lo Spirito Santo a trionfare;
-quando il Papa (candidato di una coalizione di cardinali al Soglio di Pietro in Conclave) fa delle riforme materiali (abolizione del plurale maiestatis, abolizione dell'uso della sedia gestatoria, ecc...) e spirituali durante il suo Pontificato, i cardinali elettori cominciano ad avere seri dubbi...E' un pò come se dicessero: "Ma abbiamo fatto bene ad eleggerlo?", "Io mi aspettavo un Papa come quello precedente e invece questo fa delle riforme che non mi piacciono", ecc...Però poi, alla fine del film, si dicono convertiti dalle sue parole e opere (le lacrime di coccodrillo [SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829] )
26/10/2006 18:51
 
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Re: fiction

Scritto da: ratzi.lella 26/10/2006 8.45
mi e' piaciuta molto la prima puntata della fition sul caro papa luciani, un po' meno la seconda.
secondo me andava approfondita la personalita' forte e decisa di albino luciani che non era affatto remissivo ma, anzi, molto combattivo.
in un documentario dello scorso anno su raitre venne mostrato un risoluto luciani che, da vescovo, porta via il Santissimo da una chiesa per imporre l'obbedienza ai fedeli.
il luciani di marcore' non l'avrebbe mai fatto...
non penso nemmeno che papa albino fosse ossessionato dalla profezia di suor lucia. ha accettato la sua missione di papa con il sorriso, lasciandosi andare alla volonta' di Dio.
per quanto riguarda la curia...beh...sappiamo che puo' essere molto ostile ai papi: la vicenda narrata nella fiction mi fa pensare ai grattacapi che la curia attuale da' a papa ratzinger.
personalmente mi sono fatta un'idea: i cardinali elessero luciani pensando che sarebbe stato un papa "malleabile" e invece si scontrarono con la personalita' di questo uomo forte ma mite.
forte e mite e' anche ratzinger. forse anche nei suoi confronti la curia e' ostile perche' non si aspettava un papa tanto risoluto e seguito dai fedeli.
ratzinger e luciani, in fondo, si somigliano molto [SM=g27811]




Concordo con la tua analisi.

Non conoscendo bene la storia di Luciani non sono in grado di dire se la fiction sia stata fatta inmaniera fedele (le ricosctruzioni non losono mai).

In tutta onestà, però, Marcorè mi ha lòasciatoun po' interdetto: temevo che da un momento all'altro togliesse i panni del Papa ed iniziasse ad imitare Gasparri!

Scherzi a parte, però, è sempre un fatto positivo fare fiction su figure così importanti e, forse, un po' sottovalutate.
"Se invece abbiamo scoperto, come dice San Giovanni, l´Amore, se abbiamo scoperto il volto di Dio, abbiamo il dovere di raccontare agli altri. Non posso mantenere solo per me una cosa grande, un amore grande, devo comunicare la Verità. "
Card. Ratzinger, intervistato da Socci

by Vitus1976
27/10/2006 01:10
 
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Re: fiction

Scritto da: ratzi.lella 26/10/2006 8.45
mi e' piaciuta molto la prima puntata della fition sul caro papa luciani, un po' meno la seconda.
secondo me andava approfondita la personalita' forte e decisa di albino luciani che non era affatto remissivo ma, anzi, molto combattivo.
in un documentario dello scorso anno su raitre venne mostrato un risoluto luciani che, da vescovo, porta via il Santissimo da una chiesa per imporre l'obbedienza ai fedeli.
il luciani di marcore' non l'avrebbe mai fatto...
non penso nemmeno che papa albino fosse ossessionato dalla profezia di suor lucia.
ha accettato la sua missione di papa con il sorriso, lasciandosi andare alla volonta' di Dio.
per quanto riguarda la curia...beh...sappiamo che puo' essere molto ostile ai papi
...
i cardinali elessero luciani pensando che sarebbe stato un papa "malleabile" e invece si scontrarono con la personalita' di questo uomo forte ma mite.
forte e mite e' anche ratzinger. forse anche nei suoi confronti la curia e' ostile perche' non si aspettava un papa tanto risoluto e seguito dai fedeli.
ratzinger e luciani, in fondo, si somigliano molto [SM=g27811]



Condivido in pieno le tue osservazioni [SM=g27811]
Spero però che almeno Ratzy riesca a portar fino in fondo i suoi progetti
[SM=x40802]w

PS sono rimasto molto indignato di come si sia voluto dipingere così falsamente l'indole di Luciani: superstizioso, fatalista, timido, remissivo... e soprattutto di salute così cagionevole [SM=g27826]

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27/10/2006 01:14
 
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Re: Re: fiction

Scritto da: josie '86 26/10/2006 14.20

...Però poi, alla fine del film, si dicono convertiti dalle sue parole e opere ... [SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829]


Attenzione a non confondere il racconto romanzato del film
con come sono invece andate realmente le cose.... [SM=g27822]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
27/10/2006 01:28
 
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Re: Re: fiction

Scritto da: vitus1976 26/10/2006 18.51
Non conoscendo bene la storia di Luciani non sono in grado di dire se la fiction sia stata fatta inmaniera fedele (le ricosctruzioni non losono mai).
...
è sempre un fatto positivo fare fiction su figure così importanti e, forse, un po' sottovalutate.


Togli anche il "forse": Papa Luciani finora ha avuto molto meno attenzione di quanto invece meritasse come uomo, Sacerdote, Patriarca di Venezia e Pontefice. [SM=g27819]
Questa fiction non è affatto fedele:
sia perchè alcuni fatti (come quelli accennati da Lella) son stati omessi rendendo un profilo falsato di Luciani,
sia perchè altri "importanti" dettagli sono stati dati per certi quando invece non lo erano affatto (ad es. ci son diatribe ancora aperte su cosa leggesse G.P.I poco prima di morire, ma nel film si dà per certo che guardasse l'album fotografico. ).

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27/10/2006 16:26
 
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Il segretario di Stato: Ratzinger vide una versione ridotta della fiction



Critiche del Vaticano al film su Papa Luciani

Il cardinale Bertone: errori su Fatima e morale sessuale


CITTÀ DEL VATICANO — Come tutte le fiction televisive sui papi recenti, anche quella su Giovanni Paolo I trasmessa da Raiuno martedì e mercoledì ha ricevuto lodi e proteste dagli ambienti vaticani.
Ma mai fino ad ora uno sceneggiato aveva provocato l'intervento del Segretario di Stato vaticano:
con un'intervista ad Avvenire, il cardinale Bertone fa una lode generale
e avanza quattro critiche,
che riguardano
Fatima,
il personaggio Luciani troppo «mite»,
la Curia dei «cattivi» che l'ostacola,
l'allusione al «complotto» che sarebbe all'origine della morte improvvisa del Papa che regnò 33 giorni.


Bertone smentisce che la veggente di Fatima suor Lucia avesse predetto al cardinale Luciani — durante un colloquio nel marzo del 1978 — che sarebbe diventato Papa e che il suo pontificato sarebbe stato breve:
«Il seme deve morire perché l'albero dia i suoi frutti».
Facendo riferimento a un colloquio avuto con la «veggente» nel dicembre del 2003, il segretario di Stato afferma con decisione:
«Suor Lucia mi disse che da parte sua non c'era stata alcuna previsione o preveggenza riguardo ad Albino Luciani».
Al cardinale risulta soltanto che «dopo la partenza del patriarca Luciani» la suora «in comunità aveva esclamato: "se diventasse Papa non mi dispiacerebbe"».
Quanto alla tempra dell'uomo, Bertone ritiene «che nella fiction non sia stato messo bene in evidenza il fatto che Papa Luciani pur essendo dolce e mite era anche — come l'ha descritto Benedetto XVI — "forte nella fede", "fermo nei principi" e "fedele alla tradizione"».
In particolare il cardinale trova «sovrabbondante» il tempo dedicato nello sceneggiato a «sue presunte aperture su delicate questioni di morale sessuale che comunque sarebbero da datare prima dell'enciclica Humanae Vitae che lui, a quanto mi risulta, appoggiò senza riserve».

Benedetto XVI (Agf)


A proposito dell'ambiente vaticano che nelle fiction fa sempre la parte del «cattivo»,
Bertone dice che «raccontare la Curia romana all'epoca di Papa Luciani come una congrega di ecclesiastici che non avrebbero avuto null'altro da fare che mettere i bastoni tra le ruote al nuovo Papa mi è sembrato ingiusto».
In particolare il segretario di Stato di Papa Ratzinger bolla come «una caduta di stile» l'allusione «pesante» all'ipotesi della morte per avvelenamento di Luciani che nello sceneggiato sarebbe affidata all'inquadratura di una tazzina di caffè.
Diciamo «sarebbe» perché interrogato dal giornale online «Affari italiani» Giuseppe De Carli, capostruttura Rai Vaticano e consulente per la fiction, nega che quell'inquadratura avesse quel senso:
«Il caffè c'è ancora. La tazzina è inquadrata solo per dire che era successo qualcosa di grave».

L'apprezzamento complessivo per lo sceneggiato Bertone lo riferisce come pronunciato da Benedetto XVI:
«Vedendo in anteprima una versione, a dir il vero ridotta, della fiction l'ha giudicato un "bel film", un "interessante lungometraggio" e ha voluto dedicare una "menzione speciale" all'interprete principale».
Anche lo storico salesiano don Cosimo Semeraro, segretario del Pontificio Comitato di Scienze storiche, ha una valutazione «benevola» del lavoro e ritiene «per lo più comprensibili» le licenze che si sono presi gli autori della sceneggiatura, ma nega che il clima dominante nella Curia dell'epoca fosse «avverso a Papa Luciani».
Sostiene che risulta ormai «ben chiaro» che la candidatura al papato del patriarca di Venezia aveva trovato «un appoggio calibrato e consapevole» nella maggioranza dei cardinali di Curia e tra i cardinali francesi, mentre lo sceneggiato fa del francese di Curia Villot il personaggio chiave del contrasto con il nuovo Papa.

Luigi Accattoli
27 ottobre 2006 Corriere della Sera



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14/11/2006 13:11
 
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Dal DIPIU' del 13 novembre 2006
Lo sceneggiato sul "Pontefice del sorriso" ha avuto un enorme successo su Raiuno ma, secondo i vertici della Chiesa, non dice sempre la verità


IL VATICANO CRITICA LA FICTION TV: TROPPE INVENZIONI SU PAPA LUCIANI

Il cardinale Bertone, segretario di Stato: "Allusioni infondate"- Il consulente del film: "Nessuna mancanza di rispetto"


di Oliviero Marchesi

Città del Vaticano, novembre

Undici milioni e mezzo di telespettatori, molti dei quali hanno portato più volte il fazzoletto agli occhi per asciugare le lacrime di commozione: Papa Luciani, il sorriso di Dio, la fiction di Giorgio Capitani trasmessa da Raiuno il 23 e 24 ottobre e dedicata alla vita di Albino Luciani, che diventò papa il 26 agosto 1978 con il nome di Giovanni Paolo I e scomparve, dopo trentatrè giorni soltanto, il 28 settembre dello stesso anno, è stata uno dei più grandi successi degli ultimi anni. E l'interpretazione del bravo attore Neri Marcorè nei panni di papa Luciani ha fatto rivivere, nella mente di chi aveva l'età per ricordarselo, l'immagine di Giovanni Paolo I, quel Papa che nel suo pontificato brevissimo ma indimenticabile, aveva fatto in tempo a entrare nel cuore di tutti i fedeli per la sua umiltà, la sua umanità e la sua capacità di parlare di fede in modo nuovo ed emozionante, dicendo: "Dio è padre, ma è soprattutto madre".

Perchè la Chiesa ha fatto obiezioni

Alla fiction Papa Luciani, il sorriso di Dio, però, sono arrivate, a sorpresa, le critiche della Santa Sede: in un'intervista al quotidiano Avvenire, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato del Vaticano, pur elogiando nel complesso la fiction, ha affermato che essa si sarebbe soffermata su elementi "privi di fondamento". Insomma, secondo il cardinale, il regista Giorgio Capitano e gli sceneggiatori Francesco Scardamaglia e Massimo Cerofolini avrebbero lavorato un pò troppo di fantasia. Ed è un intervento clamoroso, perchè è la prima volta che un segretario prende le distanze da uno sceneggiato TV dedicato a un papa.
Perchè queste critiche? L'Albino Luciani che abbiamo visto interpretato da Marcorè in TV è un vescovo che vuole dedicarsi ai poveri e che vorrebbe permettere il ricorso alla pillola anticoncezionale, proibita dalla Chiesa. Ed è un papa "ribelle" che, una volta eletto, si scontra con l'ambiente che lo circonda e ne infrange le regole. Nello sceneggiato TV lo abbiamo visto a disagio, con la sua semplicità, davanti a solenni simboli di potere del papato. Lo abbiamo visto in contrasto con potenti uomini di Chiesa, come il cardinale Giuseppe Siri, il cardinale segretario di Stato Jean-Marie Villot e monsignor Paul Marcinkus, presidente dell'Istituto Opere di Religione, la banca vaticana che Papa Luciani, nella fiction, accusa di prestarsi a operazioni finanziarie troppo spregiudicate. E, soprattutto, nel racconto televisivo, abbiamo visto che Albino Luciani sapeva in anticipo che sarebbe diventato papa perchè, in un colloquio nel 1977, suor Lucia Dos Santos, che aveva ricevuto le apparizioni della Madonna a Fatima, gli aveva predetto che sarebbe stato eletto Pontefice ma che sarebbe morto poco dopo.
Ebbene, il cardinale Bertone ha visto, in tutto questo, quattro inesattezze. La prima riguarda proprio la presunta "profezia" di suor Lucia che, secondo il segretario di stato, non sarebbe mai avvenuta: "Il 9 dicembre 2003 ebbi modo di parlare alcune ore con suor Lucia", ha detto il cardinale. "Suor lucia mi disse che da parte sua non c'era stata alcuna preveggenza riguardo ad Albino Luciani. Solo, dopo la partenza del patriarca, in comunità avrebbe esclamato: 'Se diventasse papa, non mi dispiacerebbe'". La seconda critica del cardinale riguarda il modo in cui è stata descritta la posizione del futuro papa Luciani sulla sessualità: "Mi sembra", ha detto "che nella fiction non sia stato messo bene in evidenza il fatto che papa Luciani, pur essendo dolce e mite, era anche, come l'ha descritto Benedetto XVI, 'forte nella fede', 'fermo nei principi' e 'fedele alla tradizione'. Per questo mi è sembrato sovrabbondante il tempo dedicato a sue presunte aperture su delicate questioni di morale sessuale". La terza critica riguarda il fatto che la Curia romana, nella fiction, sembra un ambiente di "cattivi": "Raccontare la Curia romana all'epoca di papa Luciani come una congrega di ecclesiastici che non avrebbero avuto null'altro da fare che mettere i bastoni tra le ruote al nuovo papa mi è sembrato ingiusto". Nella scena in cui papa Luciani viene trovato senza vita, infine, si vede una tazzina di caffè. Per il cardinale Bertone, questa inquadratura sarebbe "una caduta di stile" perchè alluderebbe in modo "pesante" alla voce terribile secondo cui il Papa non sarebbe stato stroncato da un improvviso malore, ma sarebbe stato avvelenato dai suoi nemici in Vaticano. Secondo il giornalista inglese David Yallop e lo scrittore portoghese Luìs Miguel Rocha, papa Luciani avrebbe pagato con la vita la sua volontà di "rimettere ordine" nell'attività finanziaria dell'Istituto Opere di Religione allora presieduto da monsignor Paul Marcinkus, scomparso a 84 anni il 20 febbraio scorso, che negli anni '80 fu indagato per il fallimento del Banco Ambrosiano del banchiere Roberto Calvi, accusato di riciclare denaro della mafia insieme con la loggia massonica segreta P2. Ma i parenti di papa Luciani hanno sempre detto: "Non crediamo che sia stato ucciso".

Lo storico: "Voleva riformare lo Ior"

Le critiche del cardinale Bertone sono ben argomentate; resta, però, il desiderio di saperne qualcosa di più. Certo, come dice il Segretario di Stato, è "ingiusto" pensare che la Curia non abbia avuto "null'altro da fare che mettere i bastoni tra le ruote al Papa". Ma c'è qualche fondamento nel racconto delle amarezze che papa Luciani avrebbe sofferto? O è tutto falso?
Lo chiedo al cardinale Ersilio Tonini, che negli anni '70 ha conosciuto bene il futuro papa Luciani. E la sua risposta è decisa: "La fiction era 'romanzata': si è voluto dare l'idea che gli stessi cardinali che lo avevano eletto papa, poi, cospirassero per boicottarlo. Ma non è vero. Certo, un papa confronta le sue idee con quelle di cardinali e monsignori, ed essi possono vedere certi problemi in modo diverso da lui. Ma questo non vuole dire essere nemici".
E le sue "aperture" all'uso degli anticoncezionali? "Qui un fondamento di verità c'è", riconosce il cardinale Tonini. "Risale al 1965, quando monsignor Luciani era vescovo di Vittorio Veneto. Papa Paolo VI, allora, stava per scrivere l'enciclica Humanae Vitae sulla morale sessuale, e volle chiedere un parere anche a Luciani, che gli rispose ipotizzando che gli anticoncezionali potessero essere consentiti. Paolo VI meditò sul suo consiglio, ma decise di non accettarlo: Luciani obbedì a Paolo VI e si adeguò". Nella fiction si vede papa Luciani amareggiato perchè l'Osservatore Romano, quotidiano ufficiale della Santa Sede, "censura" i suoi discorsi. Accadde veramente? "Non credo che l'Osservatore lo abbia 'censurato' di proposito", mi risponde don Cosimo Semeraro, segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. "Il fatto è che non tutti i discorsi di un papa vengono pubblicati per intero: sull'Osservatore furono "tagliati" anche discorsi e interventi di altri papi, per esempio Giovanni XXIII. E' vero che il direttore dell'Osservatore risponde al segretario di Stato vaticano che, all'epoca di Giovanni Paolo I, era il cardinale Villot, descritto nella fiction come un avversario del Papa, ma a me non risulta che questo contrasto ci fosse davvero. E' vero, invece, che Giovanni Paolo I intendeva riformare l'attività finanziaria dello Ior, l'Istituto Opere di Religione".
Storici e testimoni, insomma, tendono a minimizzare i contrasti fra Giovanni Paolo I e la Curia, se non per quanto riguarda la questione della gestione delle ricchezze della Chiesa, confermando sostanzialmente le osservazioni del cardinale Bertone.
Eppure, a quanto ha riferito il cardinale, papa Benedetto XVI, vedendo la fiction in anteprima, l'ha elogiata, definendola "un bel film". Come mai questa apparente disparità di giudizio? Il cardinale Bertone, per la verità, ha precisato che Benedetto XVI aveva assistito in anteprima a una "versione ridotta" della fiction: può darsi, quindi, che nella versione elogiata dal Papa mancassero le parti "incriminate".
La fiction avrebbe quindi "tradito" i fatti? Chiedo una replica a Giuseppe De Carli, capostruttura della Rai per il Vaticano che ha fornito alla fiction la sua "consulenza storico-giornalistica". De Carli ha offerto alla produzione idee e consigli, ma non è responsabile delle eventuali libertà che gli sceneggiatori possano essersi presi rispetto ai fatti storici. Però nega che la famosa "inquadratura con la tazzina di caffè" volesse alludere a un presunto avvelenamento del Papa: "Nessuna allusione poco rispettosa", spiega "anche perchè la tazzina è piena. Il significato della scena è un altro: proprio il fatto che il caffè non sia stato bevuto fa capire alla suora che serve il Papa che qualcosa di grave è accaduto".
Chiarito il "giallo" della tazzina, De Carli mi parla della figura di Giovanni Paolo I che ha conosciuto attraverso molte testimonianze. "Papa Luciani", mi dice "inaugurò uno stile nuovo, all'insegna dell'umiltà: rifiutò la tiara, il copricapo che era il simbolo del potere del papa, rifiutò l'incoronazione e l'usanza di dire 'noi' invece di 'io'; accettò a malincuore la 'sedia gestatoria', e solo quando gli spiegarono che era necessaria perchè i fedeli lo vedessero. Contrasti con la Curia? Penso che si trattasse delle normali difficoltà di 'rodaggio' di un papa appena eletto alle prese con la burocrazia vaticana. E' vero, invece, che da Patriarca di Venezia ebbe degli incontri burrascosi con monsignor Marcinkus, presidente dell'Istituto Opere di Religione".
E la storia della profezia di suor Lucia? "L'incontro fra il futuro Papa e suor Lucia avvenne l'11 settembre 1977 in Portogallo", risponde De Carli, "Che cosa dissero, nella loro conversazione, resta un mistero. Ma di certo si trattò di cose importanti: il colloquio durò più di due ore e don Diego Lorenzi, il segretario di Luciani, ha riferito che il futuro Pontefice tornò sconvolto dall'incontro".
Di quell'episodio mi racconta con parole emozionanti anche Edoardo Luciani, 90 anni, fratello di Giovanni Paolo I: "Nel marzo del 1978, mio fratello venne a trovarmi", racconta. "Lo vidi preoccupato e gli chiesi cosa avesse. Lui mi disse: 'Continuo a pensare a quello che mi ha detto suor Lucia'. 'Che cosa ti ha detto?', gli domandai. Albino per due volte aprì la bocca come per dirmelo, ma per due volte tacque. E non ne parlò più". E lei che idea si è fatto, signor Luciani? Edoardo Luciani abbassa la voce, mentre mi risponde: "E' solo una mia supposizione: ma credo che suor Lucia gli abbia fatto capire, magari senza dirglielo esplicitamente, che sarebbe diventato papa".

"Ha aperto la via a papa Wojtyla"

Vera o no che sia la profezia di suor Lucia, di certo ha il sapore della "profezia" anche quello che disse papa Luciani, appena eletto, a un porporato: "Avrebbe meritato più di me di essere papa il cardinale che, in Conclave, era seduto davanti a me". Quel cardinale era Karol Wojtyla, che alla scomparsa di Giovanni Paolo I, gli sarebbe succeduto con il nome di Giovanni Paolo II. Questi due pontefici omonimi e così diversi, il primo passato veloce come una meteora, l'altro protagonista di uno dei pontificati più lunghi della storia, non erano uniti soltanto dal nome.
"Giovanni Paolo I ha avuto per primo l'idea di un 'Vaticano itinerante', vicino a tutti i popoli della Terra, che Giovanni Paolo II avrebbe poi realizzato con i suoi viaggi", dice De Carli. Ed è bello chiudere questo articolo con le parole che Pia Luciani, nipote del Pontefice, disse nel 1998 al giornalista Antonio Fortichiari, che ora è redattore capo di Dipiù: "Noi familiari, che crediamo nella Provvidenza, pensiamo che il pontificato di Albino Luciani sia stato così perchè così doveva essere. Mio zio era un tassello, il piccolo anello di una catena, una fase di passaggio verso un pontificato nuovo, quello di Wojtyla. Gli ha aperto la via".

Oliviero Marchesi

[Modificato da josie '86 14/11/2006 13.12]

16/11/2006 23:37
 
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Dopo praticamente un mese...
...sono riuscita a vedere la seconda parte della fiction su Papa Luciani che avevo registrato...bella è dire poco,mi ha veramente toccato il cuore,forse è finita un pò troppo in fretta,ancora devo rendermene conto...non sono neanche riuscita a far scendere una lacrimuccia...
"Shemà Israel,Adonai elohenu,Adonai ehad"

18/12/2006 23:22
 
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Re: Dopo praticamente un mese...

Scritto da: LadyRatzinger 16/11/2006 23.37
...sono riuscita a vedere la seconda parte della fiction su Papa Luciani che avevo registrato...bella è dire poco,mi ha veramente toccato il cuore,forse è finita un pò troppo in fretta,ancora devo rendermene conto...non sono neanche riuscita a far scendere una lacrimuccia...




La finction su Albino Luciani è stata molto bella e toccante,
però sulla sua storia sia di uomo, sia di Patriarca di Venezia, ma soprattutto di Pontefice,
si dovrebbero fare almeno altre 4 puntate.
Quei 33 giorni di pontificato, già da soli, potrebbero fargli meritare la santità [SM=g27811]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
23/02/2007 01:06
 
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Allora? Solo in 6 abbiamo visto questa ricostruzione filmica? [SM=g27822]
Nessunaltro commento?
[SM=g27833]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
23/02/2007 01:07
 
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Per cortesia, si potrebbe modificare il titolo esterno di questo thread?
Magari togliendo "Stasera in TV" ?
Grazie

[SM=x40802]w

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
02/03/2007 21:51
 
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Re:

Scritto da: Etrusco 23/02/2007 1.06
Allora? Solo in 6 abbiamo visto questa ricostruzione filmica? [SM=g27822]
Nessunaltro commento?
[SM=g27833]


Scusa, solo adesso scopro questa discussione. Ho fatto i miei commenti su "Segnalazioni televisive" a pagina 7 e 8.

Se vuoi approffondire sulla figura di Luciani puoi visitare il mio sito "Ioannes Paulus PP.I - Il Papa del sorriso"
Papa Ratzi Superstar









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