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Lo Spirito Santo

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2006 19:14
09/03/2006 14:15
 
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“La Terra era informe e vuota … e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Genesi 1;2)

“In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato da carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". (Giovanni 3:3-7)


“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28;19)



Apro questa discussione perché vorrei chiedervi se capita anche a voi di non dedicare la stessa attenzione alle 3 persone della SS.Trinità. Io devo confessare di aver trascurato molto, fino a questo momento, le mie riflessioni sullo Spirito Santo; le mie preghiere sono quasi tutte rivolte, oltre che alla Vergine Maria, a Dio Padre e a Gesù e mi rendo conto che non ho mai pregato lo Spirito Santo: voi lo fate? Quali preghiere usate? [SM=g27833]

Temo che questo mio errore derivi da un particolare timore reverenziale che ho sempre avuto nei confronti della Terza persona della SS. Trinità perché fin dai primi anni di catechismo avevo ben impresso nella mente il fatto che il parlare contro lo Spirito Santo non sarà perdonato e forse per la paura di nominarLo invano, di parlarNe a sproposito, di dire o pensare qualcosa di irreparabile, ho finito quasi col non parlarNe mai.

In più, recentemente su questo forum ho discusso ( discusso è quasi un eufemismo [SM=g27827]: ) con alcuni utenti politeisti, quindi il discorso si è ulteriormente concentrato sulla contrapposizione fra i molti dei del politeismo e l’unicità del nostro Dio. Anche qui, mi rendo conto di avere molta più familiarità con il concetto dell’Unità di Dio piuttosto che con quello della Trinità. E’ così anche per voi o no?

Mi sono anche chiesta il perché Dio, oltre che essere Uno, sia Trino: mi riprometto di approfondire meglio il mistero della SS. Trinità, facendo delle ricerche e magari postando qualcosa anche nella Biblioteca del Forum, ma per il momento vorrei solo riportare un brano di una riflessione di Papa Ratzi, che ho trovato come sempre bellissima e molto illuminante, sul legame esistente fra l’amore e la Trinità che ho letto in un libricino di meditazioni lo scorso Natale:

“Neppure Dio ha voluto essere indipendente dall’amore: il Figlio esiste solo in virtù del Padre, lo Spirito solo in virtù dei due e il Padre solo in rapporto ad essi: solo in questa dipendenza dell’uno dagli altri, come unitrino, Egli è Dio. E non può essere diversamente, se Dio è amore”.

[SM=g27821] [SM=g27821] [SM=g27821]

E ora Regin, il campo è tutto tuo [SM=g27838] ! (o quasi … [SM=x40791] )




[Modificato da Discipula 09/03/2006 14.17]

09/03/2006 21:12
 
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Veni creator Spiritus
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.

Qui díceris Paráclitus,
donum Dei, Altíssimi,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.

Tu septifórmis múnere,
dextræ Dei tu dígitus,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.

Accénde lumen sénsibus:
infúnde amórem córdibus:
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Hostem repéllas lóngius,
pacémque dones prótinus:
ductóre sic te prævio
vitémus omne nóxium.

Per te sciámus da Patrem,
noscámus atque Fílium,
te utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.

Deo Patri sit gloria,
Et Filio, qui a mortuis
Surrexit, ac paraclito,
In sæculorum sæcula.
Amen.

Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.

O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.

Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.

Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.

Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.

Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio uniti
in un solo Amore.

Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli. Amen



09/03/2006 22:14
 
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Re:

Scritto da: Discipula 09/03/2006 14.15
“La Terra era informe e vuota … e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Genesi 1;2)

“In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato da carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". (Giovanni 3:3-7)


“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28;19)



Apro questa discussione perché vorrei chiedervi se capita anche a voi di non dedicare la stessa attenzione alle 3 persone della SS.Trinità. Io devo confessare di aver trascurato molto, fino a questo momento, le mie riflessioni sullo Spirito Santo; le mie preghiere sono quasi tutte rivolte, oltre che alla Vergine Maria, a Dio Padre e a Gesù e mi rendo conto che non ho mai pregato lo Spirito Santo: voi lo fate? Quali preghiere usate? [SM=g27833]


Queste sono alcune preghiere, c'è anche il rosario dello Spirito Santo (credo che non molti lo conoscano).

SEQUENZA ALLO SANTO SPIRITO.

Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. 0 luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.


VIENI, O SPIRITO SANTO.

Vieni, o Spirito Santo, Santificatore onnipotente, Dio d'amore. Tu che hai ricolmato di grazie la Vergine Maria, che hai prodigiosamente trasformato i cuori degli Apostoli, che hai infuso un miracoloso eroismo in tutti i tuoi martiri, vieni a santificarci. Illumina la nostra mente, fortifica la nostra volontà, purifica la nostra coscienza, infiamma il nostro cuore, e preservaci dalla sventura di resistere alle tue ispirazioni. Amen

ALL’IMMACOLATA DELLO SPIRITO SANTO.

O Immacolata dello Spirito Santo, per il potere che l’Eterno Padre Ti ha dato sugli Angeli e gli Arcangeli, mandaci schiere di Angeli con a capo San Michele Arcangelo, a liberarci dal maligno ed a guarirci.



Temo che questo mio errore derivi da un particolare timore reverenziale che ho sempre avuto nei confronti della Terza persona della SS. Trinità perché fin dai primi anni di catechismo avevo ben impresso nella mente il fatto che il parlare contro lo Spirito Santo non sarà perdonato e forse per la paura di nominarLo invano, di parlarNe a sproposito, di dire o pensare qualcosa di irreparabile, ho finito quasi col non parlarNe mai.


Il peccato contro lo Spirito Santo

Matteo 12,32 A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro"

riguarda chi radicato nel peccato rifiuta la Verità, cioè non vuole salvarsi. Dio non viola la libertà dell'uomo.




In più, recentemente su questo forum ho discusso ( discusso è quasi un eufemismo [SM=g27827]: ) con alcuni utenti politeisti, quindi il discorso si è ulteriormente concentrato sulla contrapposizione fra i molti dei del politeismo e l’unicità del nostro Dio. Anche qui, mi rendo conto di avere molta più familiarità con il concetto dell’Unità di Dio piuttosto che con quello della Trinità. E’ così anche per voi o no?


Ogni domenica, nella celebrazione della S. Messa si proclama nel Credo: "...credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita....".
La maggioranza dei cattolici lo Spirito Santo lo mette da parte perchè non lo conosce e ciò che non si conosce non si può amare
.


Mi sono anche chiesta il perché Dio, oltre che essere Uno, sia Trino: mi riprometto di approfondire meglio il mistero della SS. Trinità, facendo delle ricerche e magari postando qualcosa anche nella Biblioteca del Forum, ma per il momento vorrei solo riportare un brano di una riflessione di Papa Ratzi, che ho trovato come sempre bellissima e molto illuminante, sul legame esistente fra l’amore e la Trinità che ho letto in un libricino di meditazioni lo scorso Natale:

“Neppure Dio ha voluto essere indipendente dall’amore: il Figlio esiste solo in virtù del Padre, lo Spirito solo in virtù dei due e il Padre solo in rapporto ad essi: solo in questa dipendenza dell’uno dagli altri, come unitrino, Egli è Dio. E non può essere diversamente, se Dio è amore”.


Lo Spirito Santo è l'Amore del Padre e del Figlio. E' la Divina Carità che uscendo dalla sua intima dimora, si dona, si espande sul mondo intero e si infonde nel cuore degli uomini per elevarli a creature degne di arrivare a "possedere" il Paradiso.
Lo Spirito Santo è distinto dal Padre e dal Figlio come termine di processione, cioè di attività "intra" di Dio, quasi come punto terminale del circuito di vita della Divinità: ma col Padre e col Figlio è un'unica sostanza individuale, il Figlio è consustazile al Padre, lo Spirito Santo è consustanziale al Padre e al Figlio: tre persone in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Ci sono tre divine persone sussistenti nell'unità divina: persone di cui una è lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è l'amore: l'amore sussistente; l'amore del Padre e del Figlio, o meglio il termine di questo amore, il punto di incontro delle tre divine persone che possedendo un'unica natura divina risedono l'una nell'altra, sicchè nell'amore si direbbe raggiungano il culime della loro espressione di natura divina.
Dio è amore anche nell'unità della sua essenza "Deus caritas est"(Gv.4,8). Questa parola non vale solo per lo Spirito Santo, vale per Dio stesso, come Dio. Perchè Dio è l'essere, e l'essere nella sua perfezione è il bene, ed essendo un bene che si autoconosce e autopossiede, è una volontà di bene eterno, quindi un amore eterno.
In questa processione è l'inizio anche di tutte le azioni e le missioni dello Spirito Santo "ad extra" della divinità, che avvengono in modo mirabile nella creazione e durano e si ripetono lungo tutta la storia della salvezza. Lo Spirito santo è Dio che viene agli uomini, è la forza di Dio, la mano di Dio che nella Chiesa guida alla verità, completa la rivelazione e santifica le anime con la sua grazia, le ispira e le conduce, vi risiede.
Sono concetti un tantino difficili forse, ma si sta tentando di parlare di Dio.




[SM=g27821] [SM=g27821] [SM=g27821]

E ora Regin, il campo è tutto tuo [SM=g27838] ! (o quasi … [SM=x40791] )


... è di tutti quelli che desiderano parlare dello Spirito Santo, ho messo all'inizio il Veni Creator perchè ci guidi e ci illumini nel conoscerlo sempre più





09/03/2006 22:46
 
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Grazie Discipula per aver aperto l'argomento e a te Regin, per la bellissima preghiera e la tua risposta. Anch'io ho le mie difficoltà nel rivolgermi allo Spirito Santo eppure, leggendoti adesso, si sta allargando lo spiraglio e comincio a capire meglio certe cose ...
Grazie di cuore [SM=g27822] [SM=g27822]
************************************************************************************


BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE!

"Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa"

Mt 16,18





La strada è lunga, ma non esiste che un mezzo per sapere dove può condurre, proseguire il cammino.
(don Tonino Bello)


ANDIAMO AVANTI!

09/03/2006 23:02
 
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Il tempo dello Spirito Santo
Vi è una graduale manifestazione di Dio nella storia, secondo il Suo piano sapiente:
Nell'A.T. si manifesta il Dio, uno, come Padre potente e sapiente, giusto e misericordioso. L'antica legge esprime la sua volontà e il culto a lui dato si incentra nel riconoscimento della sua unicità, unità e trascendenza.
Il N.T. è la rivelazione, manifestazione e azione del Figlio eterno, mandato dal Padre a salvare il mondo: il Verbo incarnato, Gesù Cristo.
Compiuta la sua opera e salito e glorificato Gesù in cielo, comincià l'età dello Spirito Santo, mandato dal Padre e dal Figlio, agisce in ogni uomo e nella Chiesa completa l'opera della redenzione e della salvezza con l'applicazione dei frutti del sacrificio di Cristo.Lo Spirito Santo è il protagonista della nostra storia spirituale, il principio animatore della Chiesa, la "luce dei cuori", il "padre delle anime".

Lo Spirito Santo porta il dono della conoscenza, profonda, completa, circa la verità rivelata da Cristo, affidata agli apostoli e alla Chiesa;
Lo Spirito Santo infonde in ogni anima la grazia, le virtù soprannaturali,i doni, e continuamente le illumina, ispira e muove nella conversione e nell'ascesa a Dio per mezzo di Cristo,
Il peccato contro lo Spirito Santo è senza perdono perchè viene rifiutata la grazie e la luce e questo non una volta ma continuamente, perchè continuamente lo Spirito Santo si dona.





09/03/2006 23:25
 
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Wow!Grazie per questo topic! ci mancava proprio! [SM=x40800]
Forse non si ha familiarità con lo Spirito Santo perché non riusciamo ad immaginarcelo bene... non ha una forma antropomorfa come Gesù o Maria.
--Da qui parte la firma!--
Per un relativista 1+1=3 per valori molto grandi di 1
Che Dio ti raddoppi tutto quello che mi auguri ^_^
10/03/2006 07:43
 
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RAPPORTO CON LA 'COLOMBA'
Da bambina, nella scuola cattolica che ho frequentato, ci hanno insegnato fin dall'inizio, prima della Prima Communione, per esempio, da pregare allo Spirito Santo in modo speciale ogni giorno, per tutte le cose che riguardano la mente e il cuore, cioe, per le grazie della sapienza e dell'amore.

Cosi, per me, lo Spirito Santo e diventato il mio patrono per gli studi (mai cominciavo un esame senza invocarlo prima) e piu tardi, per fare le decisioni giuste, per guidarmi nel bene durante il giorno. Prego a Lui sempre che guidi e illumini il Santo Padre e tutti i suoi ministeri per fare sempre lo che Dio vuole con il suo popolo, e per tutti i governanti nel mondo, sopratutto loro che hanno il destino de milioni e milioni di cittadini nelle sue mani, che facessero 'il piu grande bene per il piu grande numero.'

E siccome Lui e lo spirito dell'Amore, io consegno anche a Lui tutte le persone che fanno male, a me in particolare, o in generale (come i terroristi, omicidi e stupratori che popolano il mondo oggi)- che la sua luce possa scendere su di loro.

Quando medito sul terzo misterio glorioso del Santissimo Rosario (il Pentecoste), rivolgo sempre una preghiera speciale allo Spirito Santo per tutte queste cause grandi e difficili.
Ma soltanto l'atto d'invocarLo gia mi fa gran conforto.

Mi piace molto il Veni Creator Spiritus, pero l'unica "preghiera fatta" allo Spirito Santo che so da memoria e in inglese: "Come, Holy Ghost, fill the hearts of thy faithful and enkindle in them the fire of thy love. Send forth thy spirit, and they shall be created, and thou shalt renew the face of the earth." E una preghiera che recito automaticamente quando mi capita qualche situazione durante il giorno che bisogna della sapienza, giudice, o comprensione caritativa di un'altra persona.

Infine, ogni tanto, offro una novena allo Spirito Santo.

Benche non mi tolgo dalla mente l'immagine della colomba posata su Gesu durante il battesimo nel Giordano, e che il mistero della Trinita rimanera sempre un gran mistero per me, e facile per me interpretare il frase "Spirito Santo" letteralmente, cioe, lo spirito di Dio. Quindi, e sempre stato per me una presenza costante e molto reale.
10/03/2006 17:31
 
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A proposito di Spirito Santo
Certamente in passato non si è molto parlato dello Spirito Santo, o almeno ci si è limitati a descriverlo come la terza Persona della SS. Trinità senza mai argomentare il discorso. Forse per quel timore di cui parlava Discipula o forse anche per la mancanza di parole adeguate a descriverne l'essenza. Quando parliamo di Gesù possiamo dire tanto, un pò meno trattandosi del Padre e ancora meno riferendoci allo Sp. Santo. Lo potremmo considerare l'illustre "sconosciuto". Come diceva Regin sono concetti non molto semplici. Lo Spirito Santo è l'abbraccio che lega l'amore del Padre e del figlio. Si può comprendere la singola Persona (sia essa il Padre, Figlio e Sp. Santo) se la si guarda nella unità dei Tre. L'amore trinitario, l'amore di Dio è "circolare". Ciascuna delle Persone è caratterizzata dal recipro dono, dal reciproco ascolto, amore, intento. Nel mistero della Trinità ci viene rivelata la vera identità di Dio. Dio è "comunione di Persone", capacità di reciproco ascolto, eterno dialogo, offerta, dono. Questo ci permette di comprendere anche il significato della immagine di Dio che ci è stata donata fin dalla creazione dell'uomo. Infatti, se Dio è comunione di persone, reciproco ascolto, amore circolare che sempre si dona, vuol dire che anche noi siamo chiamati a far parte di questo "circolo" d'amore, per diventare anche noi comunione di persone. Non solo entrando in dialogo con Dio ma volgendo la nostra attenzione anche verso gli altri (simpatici o antipatici che siano!); guardando gli altri così come Dio li guarda e con la stessa logica d'amore. La Trinità è la nostra vera dimora. Fino a quando non vi abiteremo definitivamente il nostro cuore, come diceva S. Agostino, sarà sempre inquieto. Scusate se mi sono dilungato ma l'argomento era interessante.
Un affettuoso abbraccio
Cogitor
04/05/2006 22:19
 
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I doni dello Spirito Santo


Isaia 11,2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore,


1 spirito di sapienza

2 e di intelligenza,

3 spirito di consiglio e

4 di fortezza,

5 spirito di conoscenza e

6 di timore del Signore.


Isaia 11,3 Si compiacerà del timore del Signore. (nella traduzione greca viene tradotto in:

7 pietà

Galati 5,23
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;



04/05/2006 22:57
 
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Re: I doni dello Spirito Santo

Scritto da: Regin 04/05/2006 22.19


Isaia 11,2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore,


1 spirito di sapienza

2 e di intelligenza,

3 spirito di consiglio e

4 di fortezza,

5 spirito di conoscenza e

6 di timore del Signore.


Isaia 11,3 Si compiacerà del timore del Signore. (nella traduzione greca viene tradotto in:

7 pietà

Galati 5,23
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;





Vedo che stasera sei in vena di fare catechesi, meglio approfittare ... [SM=x40791]

Volevo chiederti questo: i doni dello Spirito Santo sono per tutti? Possiamo invocarli su di noi in modo particolare con le preghiere che hai postato sopra, o con altre invocazioni ?

[SM=g27819] [SM=g27821]
05/05/2006 01:04
 
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Re: Re: I doni dello Spirito Santo

Scritto da: Discipula 04/05/2006 22.57
Vedo che stasera sei in vena di fare catechesi, meglio approfittare ... [SM=x40791]


[SM=g27828]


Volevo chiederti questo: i doni dello Spirito Santo sono per tutti?


I doni dello Spirito Santo sono infusi a tutti i battezzati.
Col battesimo lo Spirito Santo viene ad abitare nel nostro corpo come in un Tempio. [SM=x40791]
"Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio" (Rm 8,14) [SM=x40791]
Lo Spirito prende dimora in noi, ci guida nelle varie circostanze della vita, mediante le virtù teologali, i doni e i carismi.
I riferimenti ai doni dello Spirito Santo nelle Sacre scritture sono molti.
"I sette spiriti che stanno davanti al trono di Dio" (Ap 1,4);
"Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio" (Ap 3,1)

Sapienza, intelletto, consiglio e scienza agiscono sulla mente;

fortezza, timore di Dio e pietà influiscono sulla volontà.


[SM=x40791]





Possiamo invocarli su di noi in modo particolare con le preghiere che hai postato sopra, o con altre invocazioni ?

[SM=g27819] [SM=g27821]



Più che possiamo, dobbiamo! [SM=g27828]

Tutte quelle preghiere scritte nel post precedente vanno bene, col tempo ne metterò delle altre

[SM=x40791]


06/05/2006 23:33
 
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I doni dello Spirito Santo
IL TIMORE DI DIO

Siracide 1,9-10-16-19
Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza. [10] Il timore del Signore allieta il
cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita. [11] Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà
benedetto nel giorno della sua morte. [12] Principio della sapienza è temere il Signore; essa fu creata
con i fedeli nel seno materno. [13] Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento resterà fedelmente
con i loro discendenti. [14] Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri
devoti. [15] Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili, i magazzini dei suoi frutti. [16] Corona
della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute.

Salmo 34,12
Venite, figli, ascoltatemi; v'insegnerò il timore del Signore.
Proverbi 1,7
Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione
Proverbi 15,33
Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c'è l'umiltà.


Il primo dono che riceve chi si incammina sulla via della perfezione, è il santo timore di
Dio, l’anima viene conquistata dall’amore, dalla grandezza e maestà di Dio e
l’allontanarsi da Lui è ritenuto il più grande male.
Il timore di Dio, non è paura di Dio, ma coscienza profonda della Sua maestà,
confidente fiducia, piena sottomissione alla Sua volontà, persuasione convinta e
profonda del proprio nulla.
L’ amoroso rispetto filiale verso Dio suscita un’umile fiducia nella potenza di Dio, il
desiderio di piacergli in tutto, la speranza di camminare nel suo amore, l’esigenza di una
grande purità di cuore, di contrizione, una conversione continua, il distacco da creature
o cose che possono separare dal Suo amore.
Dal timore di Dio nasce l’umiltà e inizia la lotta contro il peccato, la sua assenza è
campo libero per l’orgoglio, l’adorazione di idoli, l’egoismo.

Dal santo timore di Dio inizia la conoscenza del mistero di Dio e
l’abbandono fiducioso al suo onnipotente amore


Signore, tu mi scruti e mi conosci, [2] tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei
pensieri, [3] mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; [4] la mia
parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. [5] Alle spalle e di fronte mi
circondi e poni su di me la tua mano. [6] Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la
comprendo. [7]

La paura di Dio e il tentativo di fuggirgli e nascondersi (come Adamo ed Eva)

Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? [8] Se salgo in cielo, là tu sei, se
scendo negli inferi, eccoti. [9] Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, [10] anche
là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. [11] Se dico: "Almeno l'oscurità mi copra e intorno a
me sia la notte"; [12] nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te
le tenebre sono come luce.

viene trasformato nella consapevolezza della Sua onnipotenza e del Suo amore

[13] Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. [14] Ti lodo, perché
mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. [15] Non ti
erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
[16] Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano
fissati, quando ancora non ne esisteva uno. [17] Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande
il loro numero, o Dio; [18] se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora. [19]
Se Dio sopprimesse i peccatori! Allontanatevi da me, uomini sanguinari. [20] Essi parlano contro di te
con inganno: contro di te insorgono con frode. [21] Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano e
non detesto i tuoi nemici? [22] Li detesto con odio implacabile come se fossero miei nemici. [23]
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: [24] vedi se percorro una via
di menzogna e guidami sulla via della vita.

consapevolezza che porta alla adorazione e alla lode

Salmo 118,1
Alleluia. Celebrate il Signore, perché è buono; perché eterna è la sua misericordia. [2]
Dica Israele che egli è buono: eterna è la sua misericordia.


Col santo timore di Dio vi è la conoscenza che l'uomo è il nulla e Dio il Tutto.








07/05/2006 15:57
 
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I doni dello Spirito Santo
Il dono della Pietà

"Uomo, ti è stato insegnato ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio" (Mi 6,8).

La pietà è a una delle aspettative di Dio, insieme alla giustizia e alla disponibilità a lasciarsi guidare da Dio nella vita, senza ostinarsi a perseguire i propri progetti personali e le proprie personali mete.
Il dono della pietà guarisce la durezza del cuore, apre alla bontà e alla tenerezza, fa entrare nell’intimità con Dio,rende l'anima sensibile a tutto ciò che tocca l'onore di Dio.
La pietà fa amare, onorare, pregare Dio col cuore stesso di Gesù.
L’anima acquisisce un rapporto di tenera figliolanza con Dio verso cui si rivolge chiamandolo “Abbà”
La pietà è il cuore della religione (P.Gardeil).
Lo Spirito santo, cuore della Chiesa e cuore di ogni cuore, dà alla vita spirituale e alle pratiche religiose un senso di filiale conversazione col Padre. Non è più culto dovuto,
ma amicizia che lega a Dio ed esigenza di intima di unione con lui.

L'anima iniziata al dono della Pietà desidera costantemente la gloria di Dio; vorrebbe condurre tutti gli uomini ai suoi piedi, e gli oltraggi che egli riceve sono particolarmente dolorosi per essa.
Venera e ama in spirito di fede nell’abbraccio della paternità divina, tutta la Chiesa, nella quale riconosce la popria madre spirituale, e la famiglia di Dio: preferisce rinunciare ai propri punti di vista piuttosto che scostarsi dai suoi insegnamenti.
Il dono della Pietà porta a fidarci di Dio con lo stesso abbandono di un bambino che si sente sicuro tra le braccia del papà anche quando è sospeso sull'abisso.
La pietà dispone il cristiano a sentirsi figlio di Dio e dispone anche ad un atteggiamento di delicatezza e rispetto verso tutto ciò che Dio ha istituito nella Chiesa e nel mondo come un riflesso della propria universale Paternità.
Illuminati dalla pietà si comprende che Dio ha il primato e il diritto assoluto di proprietà.

"Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se
queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani" (Is 49,15-16); "Dice il Signore Dio… Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia" (Ez 18,4).

“Gesù, avvicinatosi, disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra" (Mt 28,18).

Nella Chiesa la pietà filiale si esercita soprattutto verso il “Santo Padre” . Lo Spirito Santo ispira e spinge verso di lui con sentimenti di figliolanza. Non permette che nell’animo sorgano irritazioni e impazienze, critiche e resistenze dinanzi alla sua azione e alla sua parola. Al di la che nel papa è più umano, fa trovare e gustare ciò che è più divino: la paternità.
Verso le Sacre Scritture vi è lo studio e la meditazione e il tacere quando non si riesce a decifrarne il recondito significato: è forse pietà, rispetto filiale, discutere verso il Padre?
E’ la pietà che ci unisce ai santi e ai beati del cielo, e che ci fa riconoscere in loro fratelli maggiori pronti al nostro aiuto.

Lo Spirito Santo dà ai cristiani col dono della pietà, un istinto misterioso, che spiega il tenace affetto con cui essi si volgono a Maria.

Il vizio opposto al dono della Pietà è la durezza di cuore che nasce dall'amore disordinato di noi stessi



1 Tim 4,8 Esercitati nella pietà, perchè l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà e utile a tutto..


08/05/2006 14:10
 
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Re: I doni dello Spirito Santo

Scritto da: Regin 06/05/2006 23.33
IL TIMORE DI DIO

Il timore di Dio, non è paura di Dio, ma coscienza profonda della Sua maestà,
confidente fiducia, piena sottomissione alla Sua volontà, persuasione convinta e
profonda del proprio nulla.
L’ amoroso rispetto filiale verso Dio suscita un’umile fiducia nella potenza di Dio, il
desiderio di piacergli in tutto, la speranza di camminare nel suo amore, l’esigenza di una
grande purità di cuore, di contrizione, una conversione continua, il distacco da creature
o cose che possono separare dal Suo amore.
Dal timore di Dio nasce l’umiltà e inizia la lotta contro il peccato, la sua assenza è
campo libero per l’orgoglio, l’adorazione di idoli, l’egoismo.

Dal santo timore di Dio inizia la conoscenza del mistero di Dio e
l’abbandono fiducioso al suo onnipotente amore











In effetti appena si sente parlare di timor di Dio si pensa subito alla "paura" di Dio e del Suo castigo ... [SM=g27819] [SM=g27819] , quindi krazie 1000 per queste spiegazioni! [SM=g27811]

Ma come sempre ... non rinuncio a qualche domandina [SM=x40791]

Fammi capire, il timor di Dio, come consapevolezza della nostra dipendenza da Lui, come un bambino dipende dai propri genitori, è il dono che ci previene dal ripetere il peccato originale?

[SM=g27833]
08/05/2006 21:28
 
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Re: Re: I doni dello Spirito Santo

Scritto da: Discipula 08/05/2006 14.10


In effetti appena si sente parlare di timor di Dio si pensa subito alla "paura" di Dio e del Suo castigo ... [SM=g27819] [SM=g27819] , quindi krazie 1000 per queste spiegazioni! [SM=g27811]

Ma come sempre ... non rinuncio a qualche domandina [SM=x40791]

Fammi capire, il timor di Dio, come consapevolezza della nostra dipendenza da Lui, come un bambino dipende dai propri genitori, è il dono che ci previene dal ripetere il peccato originale?

[SM=g27833]





"il timore della pena diminuisce col crescere della carità, perchè quanto più uno ama Dio tanto meno teme la pena, ma il timore filiale che nasce dall'amore è necessario che cresca in proporzione del crescere della causa: perchè quanto più si ama un amico tanto più si teme di offenderlo e di separarci da lui" S.Tommaso

Man mano che progredisce, l'anima impara e acquista sempre più il timore filiale, si libera dalla paura.

Matteo 23,37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto"

Così si sente l'anima, sotto le ali, al riparo, si sente talmente sicura che il timore si trasfigura sempre più in un senso di ammirazione dinnanzi alla maestà di Dio.


Il peccato originale non si può ripetere in quanto:
" Si tratta di un peccato che sarà trasmesso per propagazione a tutta l'umanità, cioè con la trasmissione di una natura umana privata della santità e della giustizia originali. Per questo il peccato originale è chiamato “peccato” in modo analogico: è un peccato “contratto” e non “commesso”, uno stato e non un atto"
CCC

Il peccato è un atto volontario che il timore di Dio aiuta a prevenire perchè offenderebbe colui che si ama e si ammira e non per il castigo che ne deriva.




13/05/2006 20:58
 
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I doni dello Spirito Santo

Il dono della fortezza

E’ il dono con il quale lo Spirito “viene in aiuto alla nostra debolezza” (Rom.8,26), fortifica
la volontà, rende perseveranti nella preghiera, specialmente nella contemplazione, non lasciandosi scoraggiare dalle aridità e oscurità, rendendo saldi nell’esercezio delle virtù e stabili nei propositi di santità. Il cristiano deve saper resistere, e deve saper sopportare.Con la fortezza l’anima impara il
coraggio della coerenza e della perseveranza.
“La fortezza comporta una certa fermezza d’animo quale è richiesta sia nel fare il bene sia nel sopportare il male, specialmente il bene e il male arduo.” San Tommaso
Dovendo lottare contro il demonio, il mondo e noi stessi, la fortezza ci insegna a saper resistere, vincere la paura, a dominare le passioni, a non cedere agli istinti e, nello stesso tempo, tempera la fiducia che si è portati a mettere in se stessi.
Lo Spirito di fortezza fa vincere ogni rispetto umano, ogni timore di apparire meno intelligenti o meno tempisti dinanzi al mondo, ogni viltà dovuta a troppo amore del quieto vivere o a interessi terreni. Fa capire che è meglio perdere tutto piuttosto che violare un solo comandamento di Dio. Fa superare
tutte le mollezze e tutte le indecisioni, rende imbattibili anche nel dolore.
Esige a volte che il cristiano protesti apertamente contro l'errore ed il male, se il dovere di stato o la sua posizione lo reclamano, anche a costo d'impopolarità : "Se io cercassi di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo" (Gal ,10).Sorregge i testimoni della fede nella lotta dura e tanece per la verità e per la Chiesa, di fronte ai più crudeli persecutori, fino ad affrontre la morte nel martirio, supremo
atto di fortezza. Rende quindi imperterriti nel servire la causa di Cristo, anche quando c’è da rischiare.
Dà alla Chiesa il coraggio di testimoniare la verità, di difendere i diritti di Dio e i diritti dell’uomo contro un mondo che coalizza tutte le forze del male per cingere d’assedio il regno di Dio.
“Figlio mio se vuoi servire il Signore, preparati alla prova..” (Sir.2,1)
Nella vita spirituale non si può riposare, si lotta con Dio,e Dio mette alla prova con le aridità, con le
oscurità, con le tentazioni, con la notte dei sensi, a volte anche con la notte dello spirito. Quando Dio
vuole che un’anima sia tutta sua, la stritola. Il dono della fortezza introduce e accompagna l’anima nella comprensione ed esperienza della croce, la sostiene nel suo amore e ardore di unione con Cristo crocefisso.



19/05/2006 17:38
 
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Propongo un dibattito – per chi interessa! – sulla domanda posta in questo thread. Lo faccio partendo dalla visione della società odierna; spesso bene focalizzata dall’eminente pensiero del nostro professore in teologia e filosofia Joseph Ratzinger, ora nostro amato Pontefice Benedetto XVI. Ciò considerando sia, quando si esprime ex cathedra, sia quando espone di sua personale riflessione pur anche in linea con le enunciazioni del Concilio Vaticano II e in piena comunione con la Tradizione degli antichi Santi Padri e dell’attuale Magistero apostolico.

Oggi, infatti, viviamo in una società impostata “sul” e condizionata “dal” relativismo che subordina i valori e i principi acquisiti in funzione dell’utilità e del conveniente, a causa dei quali s’improntano poi le conseguenti diverse etiche morali opportunistiche e fondate, appunto, sul consenso anziché sulla e nella Verità già insita – prima che “rivelata” – nell’identità umana; è anche questo il retaggio del peggior positivismo immanentista ereditato, a sua volta, da quei sistemi ideologici materialisti prevalentemente antireligiosi se non anticlericali, di matrice illuminista (d’origine occidentale/europea) la quale esclude a priori una realtà spirituale, di certo trascendente e nascosta ma presente ed operante attraverso i suoi specifici ed innumerevoli segni storici, collettivi e individuali.

Credo anche che, per esporre al meglio le nostre riflessioni, è sempre indispensabile anteporre, insieme e come fanno i nostri Pastori, l’ascolto insostituibile della voce dell’unico Maestro Gesù. Ecco la ragione per cui, ho scelto il sottostante passo evangelico di San Matteo che ci aiuterà a comprendere qual è oggi il “peccato” imperdonabile dell’uomo in genere e d’ogni tempo o di quanti, appartenenti a questa Santa Madre Chiesa Una e Apostolica Cattolica e indivisibile, non s’accorgono ancora di beneficare della santa fierezza d’essere pure cristiani - di Cristo; a Lui appartenenti! Non per i nostri meriti ma per il solo fatto che, anche noi peccatori, siamo stati resi consapevoli della carità incommensurabile usata dal Creatore di tutti e di tutto:


”In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni».
Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro”.
[Mt 12, 22-32]

20/05/2006 13:19
 
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Il peccato imperdonabile
Provo a darti il mio parere, Alessandro, anche se in questo Forum conoscerai persone ben più qualificate di me per farlo.
Per me imperdonabile è un peccato che si ha quando una persona, ormai indurita nel cuore (il cuore di pietra...) e nei sentimenti, non tiene più al perdono divino o, peggio, quando dubita od addirittura rifiuta di essere perdonata, magari compiacendosi delle proprie azioni e delle proprie colpe.; e così fino alla fine della sua vita, senza mai ritornare sui propri passi.
Detto questo, i due più grandi apostoli, Pietro e Paolo, in moemnti diversi hanno commesso azioni gravi, forse imperdonabili, e poi sappiamo quanto diversamente si sono evolute le loro esistenze...Per cui molti di noi, oggi, possono trovarsi nel dubbio riguardo al peccato (è o no perdonabile?), ma finchè siamo pentiti e disgustati dal male commesso, possiamo stare tranquilli: lo Spirito Santo non ci ha ancora abbandonato.
Un caro saluto, Sybella

[Modificato da Sybella 20/05/2006 13.23]

20/05/2006 17:30
 
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Re: Il peccato imperdonabile

Scritto da: Sybella 20/05/2006 13.19
Provo a darti il mio parere, Alessandro, anche se in questo Forum conoscerai persone ben più qualificate di me per farlo.
Per me imperdonabile è un peccato che si ha quando una persona, ormai indurita nel cuore (il cuore di pietra...) e nei sentimenti, non tiene più al perdono divino o, peggio, quando dubita od addirittura rifiuta di essere perdonata, magari compiacendosi delle proprie azioni e delle proprie colpe.; e così fino alla fine della sua vita, senza mai ritornare sui propri passi.
Detto questo, i due più grandi apostoli, Pietro e Paolo, in moemnti diversi hanno commesso azioni gravi, forse imperdonabili, e poi sappiamo quanto diversamente si sono evolute le loro esistenze...Per cui molti di noi, oggi, possono trovarsi nel dubbio riguardo al peccato (è o no perdonabile?), ma finchè siamo pentiti e disgustati dal male commesso, possiamo stare tranquilli: lo Spirito Santo non ci ha ancora abbandonato.
Un caro saluto, Sybella

[Modificato da Sybella 20/05/2006 13.23]





Squisita, Sybella !!! [SM=g27811]

...prescindendo dalla tua opinione personale, che condivido pienamente, ci tengo a precisare che, le migliori riflessioni teologiche, vengono dai semplici... dai più piccoli, come lo sono stati i nostri ultimi grandi Pontefici: l'aristocratico Pio XII, l'affabile Giovanni XXIII, l'erudito Paolo VI, il dolcissimo mite Giovanni Paolo I, il santo eroe Giovanni Paolo II; o come lo è oggi il colosso in teologia e in gentilezza Benedetto XVI.

Grasssie bella! [SM=x40799] [SM=g27823]

[Modificato da Bestionn 20/05/2006 17.36]

20/05/2006 17:48
 
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Re: Re: Il peccato imperdonabile
le migliori riflessioni teologiche, vengono dai semplici... dai più piccoli, come lo sono stati i nostri ultimi grandi Pontefici:



Grazie a te! quoto tutto in pieno [SM=g27811] , in particolare l'ultima parte...non è facile che una persona dalla cultura 'colossale', specie se innalzata ad un compito così enorme, continui ad essere anche un campione di gentilezza!
Sybella

[Modificato da Sybella 20/05/2006 17.49]

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