Lo sapevate che?

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Scritto da: Paparatzifan 08/10/2005 20.54

Che carini!!!

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Già! Sono spontanei, affettuosi, tenerissimi, certamente migliori di molte "opere" di sedicenti artisti che farebbero meglio a starsi fermi (vedi "museo degli orrori")

Leggo nel forum americano che Teresa ha letto da qualche parte( ma non sappiamo dove) che il soprannome di Joseph dato da suo padre era Pepperl ...che carino!!!

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Scritto da: Ratzigirl 10/10/2005 11.36
Leggo nel forum americano che Teresa ha letto da qualche parte( ma non sappiamo dove) che il soprannome di Joseph dato da suo padre era Pepperl ...che carino!!!

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L'informazione si trova nel libro di Peter Seewald "DER DEUTSCHE PAPST"; disgraziatamente, è in tedesco, e non credo che sia tradotto.

se passa Rosa da queste parti magari ci aiuta un po' nella traduzione del pezzo evidenziato....

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Scritto da: Ratzigirl 10/10/2005 13.17
se passa Rosa da queste parti magari ci aiuta un po' nella traduzione del pezzo evidenziato

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Ecco l'imagine con un formato più grande (se qualcuo vuole fare la traduzione).

Il capitolo si tratta delle reminiscenza di un prete, Elmar Gruber, oggi 74 anni, che fu allieve di Ratzinger alla cominzia della sua carriera di docente nel Freising Hochschule – sarebbe un seminario perche la materia fu teologia. Il primo giorno, lui e andato dritto al pulto (? – da dove il docente parla) per cominciare la lezione, e ha detto: “La Verita e un’Uomo. La verita si riconosce per l’amore. Per me, la teologia e il tentativo di riconoscere il Benamato dal piu prossimo.” L’autore dice: “Per me e per molti dei colleghi, questa e divenuto il Leitmotiv per il nostro studio e la nostro vocazione.”
…
Ma, andando avanti al paragrafo dov’e Pepperl e detto – Gruber e un collega sono venuti alla casa di Ratzinger un giorno di feria per discutere su un’esame di dogmatica. Il padre ha accolto loro. Disse il collega: “Signor Ratzinger, spero che lei puo dire una buona parola
al suo figlio per noi, che siamo per fare l’esame.” Eil padre rispose: “No, quello non faro. Io le direi- ‘Pepperl, siate giusto.’” …

Posso tradurre gli altri paragrafi se volete – ma come vorrei avere questo libro da me! Da docente, Ratzi e stato soltanto 4 anni piu “vecchio” dei suoi allievi, se Gruber oggi e 74!

Dalle nomignoli di Ratzi, Georg ha detto in una intervista che da ragazzi, si chiamano Josepherl e Georgerl (-erl e diminutivo
d'affezione), ma che da quando Joseph e divenuto "Romano", Georg lo chiama anche Giuseppe. Pare che alla scuola, gli amici lo chiamarono Sepp (detto Zep)...

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Scritto da: TERESA BENEDETTA 10/10/2005 18.20
Il capitolo si tratta delle reminiscenza di[...]

Posso tradurre gli altri paragrafi se volete – ma come vorrei avere questo libro da me! Da docente, Ratzi e stato soltanto 4 anni piu “vecchio” dei suoi allievi, se Gruber oggi e 74!

Dalle nomignoli di Ratzi, Georg ha detto in una intervista che da ragazzi, si chiamano Josepherl e Georgerl (-erl e diminutivo
d'affezione), ma che da quando Joseph e divenuto "Romano", Georg lo chiama anche Giuseppe. Pare che alla scuola, gli amici lo chiamarono Sepp (detto Zep)...

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Cara Teresa Benedetta, Grazie per la traduzione. Ho comprato il libro di Seewald in Germania, ma puoi trovarlo sul sito di amazon.de

Contiene bellissime foto.... anchè per quelli che non capiscono il tedesco.

Sono carini i diminutivi Josepherl e Georgerl

Grazie ancora

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Scritto da: Ratzigirl 10/10/2005 13.17
se passa Rosa da queste parti magari ci aiuta un po' nella traduzione del pezzo evidenziato....

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E' dal libro che vi ho promesso di tradurre Purtroppo non ho ancora avuto il tempo di cominciare, ultimamente sono molto impegnata. Forse avrò più tempo tra un po'. Tradurrò pagina per pagina. Intanto Teresa è già stata molto brava.
Il pezzetto evidenziato dice:
Papà Ratzinger diceva: "Questo non lo farò. Gli dirò soltanto: Pepperl, sii giusto!"
Le cognizioni di Ratzinger sembravano illimitate.

«Karol Wojtyla» benedetto da Ratzinger

Le squadre che partecipano al torneo ricevute dal Pontefice: in dono maglie e gagliardetti

SI sono svegliati all'alba i giovani partecipanti al torneo «Karol Wojtyla» per essere presenti all'udienza generale con Sua Santità Benedetto XVI. Tanta la voglia di vedere il papa. I primi a presentarsi all'appuntamento, alle ore 7.30, sono stati i ragazzi del Wisla Cracovia, proprio la squadra della citta di Giovanni Paolo II. Poi alla spicciolata sono arrivati tutti gli altri, il Panathinaikos, il Polonia Varsavia, la Lazio, il Messina, la rappresentativa della Lega Nazionale Dilettanti, il Pegaso Mexico, la Roma e una delegazione della Juventus, impegnata nel pomeriggio contro il Maccabi Haifa. La partita non si è disputata martedi per il capodanno ebraico. L'udienza è iniziata alle 10.30 quando il papa è apparso a bordo della «papamobile» girando più volte Piazza San Pietro, gremita di gente come ogni mercoledi, per permettere a tutti i presenti di salutarlo. Tantissima emozione tra i ragazzi, che si sono alzati in piedi per poter vedere da vicino Benedetto XVI e scattare una foto da mostrare con orgoglio a parenti e amici. Poi il papa ha dato lettura di un salmo, traducendolo in sette lingue, concludendo l'udienza con una benedizione estesa alle famiglie dei partecipanti e ai malati. Dopo Ratzinger ha voluto incontrare alcuni rappresentanti del torneo, chiedendo informazioni su questa manifestazione, che sta ricordando il suo predecessore. Una grande emozione per Suor Bertilla, tifosissima giallorossa e tra i sostenitori del torneo, che ha ricevuto dal Santo Padre un rosario. Poi è stato l'Assessore allo Sport della Provincia di Roma Attilio Bellucci a consegnare al papa una maglietta del torneo con scritto «1 Joseph Ratzinger» con il logo della coppa. Anche le società hanno voluto lasciare un ricordo a Benedetto XVI. La Juve ha regalato un piatto d'argento, Wisla e Polonia una maglietta, il Pegaso Mexico un quadro con raffigurata la Madonna, la Roma un fermacarte e il gagliardetto. Erano presenti anche il gruppo musicale degli Inti Illimani, autori dell'inno del torneo.

IN VENDITA SU EBAY (ma temo sia falsa) UN CAPELLO DI PAPA RATZINGER

L'incredibile offerta potete sperimentarla qui, corredata di storia e di metodo di trasporto...

In inglese.

Pare che il tipo abbia fatto offerta formale di avere un capello di Papa Ratzi e gli sia stato rifiutato....mah!!!

Ratzinger, un'udienza da Giubileo

Ieri mattina(12 ottobre), ennesimo bagno di folla per Papa Benedetto XVI durante l’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. Cinquantamila pellegrini in tutto, che hanno fatto ricordare le eccezionali presenze avutesi durante il Grande Giubileo del 2000. Tanti i fedeli stipati in piazza ad ascoltare la catechesi del Papa incentrata sul Salmo 121. Papa Benedetto XVI, nonostante l’impegno del Sinodo, non si è sottratto al consueto appuntamento con i fedeli giunti da tutto il mondo per ascoltarlo.
E anche sabato prossimo, nel pomeriggio, non dirà di “no” ad un appuntamento attesissimo, quello previsto all’interno dell’Aula Paolo VI con i bambini di Roma e del Lazio che quest’anno hanno ricevuto la prima comunione. Per la prima volta, le maniere riservate e discrete del pontefice tedesco saranno chiamate a confrontarsi con l’entusiasmo di migliaia di bambini appositamente convocati per incontrarlo.

Ricordate il post sulla macchina di Papa B16?

BMW "X5" - ACCOLTA DAL PAPA





È vero che le Suv(Sport Utility Vehicle) sono il male fatto automobile? Che sono il diavolo a quattro ruote? Molti pensano di sì, e hanno fatto della lotta a questi modelli la loro ragione di vita; alcuni Comuni, per esempio, hanno vietato alle Suv l’accesso ai centri urbani. Dati alla mano, è facile dimostrare che queste macchine, per quanto imponenti, non sono necessariamente più inquinanti di berline magari più pesanti o utilitarie prive di catalizzatore.Dal punto di vista dell’immagine, serve altro. Serve un testimonial insospettabile, che dia alle Suv il suo benestare; meglio ancora: la sua benedizione. È forse a questo scopo, dunque, che Michael Ganal, membro del Consiglio d’amministrazione della Casa di Monaco, e Marco Saltalamacchia, presidente e amministratore delegato della filiale italiana, hanno consegnato al Papa una "X5" blindata (nelle foto).La vettura, comunica orgogliosamente il costruttore, si aggiunge a una flotta composta anche da una "525xi", da una "740i" e da alcuni "C1".

Cardinal says Castro told him pope welcome to visit Cuba
Posted on October 15, 2005 Email To Friend Print Version


Cuban President Fidel Castro said Pope Benedict XVI has the face of "a good angel" and would be welcome to visit Cuba, according to an Italian cardinal. Cardinal Tarcisio Bertone of Genoa met with the Cuban leader in Havana in early October. He said Castro paid tribute to the late Pope John Paul II as a "prophet of peace" and said he was favorably impressed by the new pope. "Castro asked me to transmit an invitation to visit Cuba to Pope Benedict, who he said inspires in him friendship and trust," Cardinal Bertone told the Italian Catholic newspaper Avvenire. The cardinal quoted Castro as saying: "This pope is a good person, he has the face of a good angel. I know, because I'm a scholar of faces." Pope John Paul visited Cuba in 1998. Pope Benedict has not said whether he intends to make foreign travel a regular part of his papal ministry

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Scritto da: @Nessuna@ 15/10/2005 20.58
Cardinal says Castro told him pope welcome to visit Cuba
Posted on October 15, 2005 Email To Friend Print Version


Cuban President Fidel Castro said Pope Benedict XVI has the face of "a good angel" and would be welcome to visit Cuba, according to an Italian cardinal. Cardinal Tarcisio Bertone of Genoa met with the Cuban leader in Havana in early October. He said Castro paid tribute to the late Pope John Paul II as a "prophet of peace" and said he was favorably impressed by the new pope. "Castro asked me to transmit an invitation to visit Cuba to Pope Benedict, who he said inspires in him friendship and trust," Cardinal Bertone told the Italian Catholic newspaper Avvenire. The cardinal quoted Castro as saying: "This pope is a good person, he has the face of a good angel. I know, because I'm a scholar of faces." Pope John Paul visited Cuba in 1998. Pope Benedict has not said whether he intends to make foreign travel a regular part of his papal ministry

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Thanks very much for this interesting article.

IL PAPA INCONTRA I BAMBINI:
CIRCA 150 MILA PERSONE IN PIAZZA

Jeans, scarpe da tennis, magliette, zainetti e cappellini colorati: così si presenta il "popolo" festoso dei bambini della prima comunione che affolla Piazza san Pietro in attesa del Papa. Molti sventolano bandierine, molti invocano in coro il nome di Benedetto XVI.

Moltissimi visi hanno mostrato commozione alla vista del video che ricordava Giovanni Paolo II e all'ascolto delle sue parole. Un momento "clou" della festa che precede il momento di catechesi e preghiera con il Pontefice è stato il canto corale dei bambino del successo di Povia, "Quando i bambini
fanno oh".

Ratzigirl ha postato l'articolo originale (da Il Giornale 13/10/05) l'altr'ieri nella cartella SPQR.

Il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, l’Arcivescovo Nikola Eterovic ha comunicato la decisione di Benedetto XVI di offrire come dono speciale a tutti i Padri sinodali, insigniti della dignità episcopale, un anello.

"L'anello presenta la figura del pellicano. Questo volatile, che vive sulle rive di laghi e fiumi nelle regioni calde, alimenta i piccoli con il cibo che preleva col becco dalla sacca di pelle sul petto. Prendendo spunto da ciò, antiche leggende hanno immaginato che il pellicano, in caso di necessità, nutra i suoi piccoli con la stessa sua carne", informa la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

“Proprio per questo la tradizione cristiana, a partire dal Medioevo, ha iniziato a utilizzare il pellicano come simbolo eucaristico, vedendo nel suo sangue vivificatore la figura del sangue redentore di Cristo”, aggiunge in un comunicato pubblicato martedì.

“‘Pie pellicane’ viene chiamato Cristo eucaristico nell'inno Adoro te devote, attribuito a san Tommaso d'Aquino. Anche poeti come Dante, pittori come Giotto e la sua scuola, Masolino da Panicale e il Perugino, iconografi e miniaturisti, riproducono il pellicano tra i simboli eucaristici", aggiunge la nota.

L'anello è realizzato in oro dalla Ditta F.lli Savi (titolo 750%, gr. 17,50) e riproduce all’interno lo stemma di Benedetto XVI

Benedetto XVI ha benedetto questo mercoledì la statua di santa Mariana de Jesús Paredes y Flores, “la Azucena de Quito” (“il giglio di Quito”) (1618-1645), la prima santa dell’Ecuador.

La cerimonia ha avuto luogo mentre il Santo Padre si dirigeva verso piazza San Pietro per partecipare all’Udienza che ha visto la presenza di circa 40.000 pellegrini.

La statua, collocata in una delle nicchie poste all’esterno della Basilica vaticana, è stata realizzata dallo scultore ecuadoregno Mario Tapia, di 38 anni, che riconosce che l’opera ha cambiato la sua vita.

“Prima non credevo nei santi, anche se credevo in Dio. Di santa Mariana de Jesús conoscevo solo il nome, ma ora sento che mi è entrata dentro”, ha confessato.

“Ora ho iniziato a credere nei santi, perché ho visto che non sono bugie; i miei sogni non erano inutili, perché tutto ciò che sognavo è diventato realtà”, ha aggiunto.

Lo scultore ecuadoregno ha affermato che a volte, dopo aver lavorato per otto ore all’enorme blocco di marmo di Carrara (la statua è alta 5,65 metri e larga 2,08), era solito addormentarsi tra le braccia incrociate della santa.

Santa Marianita de Jesús Paredes y Flores, nata a Quito, orfana fin da bambina, ha consacrato a Dio la sua verginità e, non potendo entrare in monastero, ha condotto in casa propria una vita ascetica, dedita alla preghiera. Accolta in seguito nel Terz’Ordine francescano, si è dedicata con gioia e amore all’aiuto spirituale dei suoi compatrioti senza distinzione di razza o colore.

E’ stata beatificata il 20 novembre 1853 da Pio IX e canonizzata il 4 giugno 1950 da Pio XII.

[Modificato da Ratzigirl 20/10/2005 0.37]

Papa elogia la musica classica: "Fa sentire la bellezza di Dio"
Di Paolo Luigi Rodari (del 22/10/2005 @ 08:05:00, in il Velino, linkato 7 volte)
Se ne intende papa Ratzinger di musica. Soprattutto di musica classica e sacra. Mozart, si sa, è uno dei suoi musicisti preferiti. Lo suonava al piano da bambino, nella regione della Germania da tutti considerata come la più “mozartiana” del Paese: quella attorno a Traunsetein, piccola località a 30 chilometri dalla frontiera austriaca. E poi, una volta divenuto prete, negli anni di insegnamento nella scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga. Una passione che è continuata fino ai giorni della nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga. Ed oltre, fino ai giorni del trasferimento a Roma. Ratzinger, infatti, quando ancora era prefetto alla dottrina per la fede, suonava Mozart al piano la sera, in casa sua in piazza della Città Leonina. Lo ha suonato sovente anche questa estate, nei soggiorni estivi di Les Combes e Castelgandlfo, nelle lunghe giornate di riposo, studio e meditazione.
Una passione, quella di Ratzinger, che si è evidenziata bene anche ieri sera quando, durante un concerto sinfonico e corale svoltosi all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano in onore del suo pontificato, Benedetto XVI ha più volte applaudito le varie esecuzioni dell’Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera, ma anche i “Regensburger Domspatzen”, i Piccoli Cantori del Duomo di Ratisbona, uno dei cori più antichi del mondo, una delle ultime isole di resistenza della grande polifonia sacra e del gregoriano, un coro che, tra l’altro, è stato diretto dal 1964 al 1994 dal fratello del papa, monsignor Georg Ratzinger.
E ieri sera, davanti a 7 mila persone adunate assieme al Papa nell’Aula Paolo VI, Benedetto XVI ha voluto “sfruttare” l’occasione anche per parlare del legame tra l’enorme creatività musicale europea e le radici cristiane del Vecchio Continente. La creatività musicale europea da «Palestrina fino a Richard Wagner, da Wolfgang Amadeus Mozart fino a Giuseppe Verdi e Hans Pfitzner» - ha detto Benedetto XVI seduto in mezzo alla platea - è «sempre stata nutrita dalle radici cristiane dell’Europa». E ancora: «Anche in questo concerto - ha detto Joseph Ratzinger - abbiamo potuto sperimentare, come una musica di alto livello ci purifichi e ci sollevi, in definitiva ci faccia sentire la grandezza e la bellezza di Dio. E proprio per aver aiutato anche noi ad elevare lo spirito verso Dio, rinnovo a nome dei presenti un cordiale ringraziamento ai valenti orchestrali, ai cantori e agli ideatori e realizzatori della serata». «Formulo voti - ha concluso Benedetto XVI visibilmente emozionato - che l’armonia del canto e della musica, che non conosce barriere sociali e religiose, rappresenti un costante invito per i credenti e per tutte le persone di buona volontà a ricercare insieme l’universale linguaggio dell’amore che rende gli uomini capaci di costruire un mondo di giustizia e di solidarietà, di speranza e di pace».
Il programma si era aperto con il “Kyrie” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il “Sanctus” di Georg Ratzinger, e “Denn er hat seinen Engeln” di Mendelssohn-Bartholdy eseguiti dai Piccoli Cantori di Ratisbona. Al coro si è poi unita l’Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera, diretta da Christian Thielemann, per l’“Ave Verum” di Mozart e “Tu es Petrus” di Franz Liszt. La sola orchestra ha interpretato poi due Preludi di Hans Pfitzner (il primo dei quali ripetuto al termine come bis). I due brani che hanno completato le esecuzioni dei Filarmonici di Monaco sono stati, infine, il “Te deum” dai Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi (con il Coro Athestis) e la celebre Ouverture del “Tannhauser” di Wagner.
Seduti vicino al Papa, anche quaranta cardinali - tra gli altri c’erano Camillo Ruini, Angelo Sodano, Crescenzio Sepe, Renato Martino, Giovanni Battista Re -, assieme a parecchi vescovi presenti in Vaticano per il Sinodo. In sala anche il ministro dell’Interno tedesco, Otto Schily, che al termine delle esecuzioni si è intrattenuto brevemente con Benedetto XVI, e una giovane attrice molto amata in Germania, Veronica Ferres. Il concerto è stato ripreso dalla televisione tedesca e verrà trasmesso in Germania la mattina del primo novembre. Tra due giorni, invece, il coro dei Piccoli Cantori si esibirà nuovamente per il papa e per i padri sinodali nella Cappella Sistina.

Brasile, l'appello dei vescovi a Lula: non legalizzi l'aborto
Di Paolo Luigi Rodari (del 21/10/2005 @ 11:09:06, in il Velino, linkato 34 volte)
Proprio nei giorni in cui il l’arcivescovo di Santiago del Cile, il cardinale Francisco Javier Errazuriz Ossa, ha annunciato che nel maggio del 2007 - il Vaticano ancora non ha confermato la notizia ufficialmente - Benedetto XVI farà un viaggio apostolico in Brasile in occasione dell’assemblea del Celam (conferenza episcopale dei vescovi dell’America Latina), il governo brasiliano di Luiz Inacio Lula da Silva ha deciso si provare ad approvare, tra le polemiche dei cattolici, una legge che di fatto legalizza l’aborto nel Paese.
Finora, in Brasile, i medici potevano eseguire l’interruzione di gravidanza solo sulle donne che provavano di essere state vittime di violenza sessuale. Con la nuova norma non sarà più necessario che la presunta vittima di stupro abbia presentato denuncia, ma basterà l’autocertificazione. Inoltre i medici che faranno l’operazione non avranno da temere conseguenze giuridiche anche se si scoprirà che la gravidanza non è conseguenza di uno stupro.
Durante la quarantatreesima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Brasiliana (CNBB), svoltasi dal 9 al 17 agosto scorsi, i presuli brasiliani avevano affrontato il tema, pubblicando poi la “Dichiarazione sulle Esigenze Etiche in Difesa della Vita”. I vescovi brasiliani avevano lanciato un appello affinché «tutti coloro che hanno una responsabilità politica, e in particolare lo Stato, alla luce dell’etica ed obbedendo alla Costituzione brasiliana, si impegnino perché tutti i brasiliani, dal loro concepimento fino alla morte naturale, abbiano i mezzi necessari per una vita degna, salute, lavoro, alloggio, sicurezza, e soprattutto tutto il rispetto che meritano», rifiutando anche ogni iniziativa contraria alla vita. I vescovi avevano anche ricordato la lettera del Presidente della Repubblica al Presidente della CNBB nella quale egli riaffermava la sua ‘posizione in difesa della vita in tutti i suoi aspetti e in tutta la sua portata’ e si impegnava a far sì che il suo Governo ‘non prenda alcuna iniziativa che contraddica i principi cristiani’