Welby, negati i funerali religiosi
Vicariato Roma: caso troppo clamoroso
Il vicariato di Roma ha negato i funerali religiosi a Piergiorgio Welby. "Si tratta di un caso troppo clamoroso", ha spiegato il viceparroco della chiesa di Don Bosco, dove il 24 dicembre, la vigilia di Natale, dovevano svolgersi le esequie. A voler fortemente il rito cattolico era la madre di Welby, profondamente religiosa.
Intanto la moglie di Welby, Mina, ha annunciato: "Piergiorgio sarà cremato". "Lui non accettava di stare più lì - ha spiegato - Abbiamo chiesto aiuto a Marco Cappato e insieme abbiamo scritto al presidente Napolitano. Da quel giorno sapevo che saremmo andati verso il momento della dipartita". Intanto l'avvocato Di Vita, legale dei Radicali, fa sapere che Cappato e Riccio sono stati sentiti come persone informate sui fatti, ma non sono indagati.
"Rivolgo un appello agli italiani: pensate a queste cose. I malati non hanno solo il problema di essere curati e assistiti bene". Minuta, serena, a tratti interrotta dalla commozione, Mina indossa un foulard bianco e un giubbino nero sopra un semplice jeans. Calza scarpe di ginnastica e la sua voce è flebile, ma sicura.
E' la prima volta che parla in pubblico, dice di avere le "febbre del palcoscenico, ma per Piergiorgio fare questo e altro. Ho passato una vita in complicità con lui -dice- poi gli ho chiuso gli occhi. Ora la vita di Piergiorgio deve essere valorizzata".
Lei dice di essere "una tirolese, "asburgica" mi chiamava Piero". "Nel 2002 - spiega - abbiamo conosciuto il Partito Radicale, persone eccellenti come lo sono state quelle dell'Associazione Luca Coscioni. Piergiorgio è diventato radicale perchè voleva portare avanti il discorso dell'eutanasia. Solo quest'anno ho saputo che aveva paura di morire soffocato, come Luca Coscioni. Non lo voleva. Continuerò la sua battaglia per i diritti civili, anche se sono una semplice casalinga. Ma ho fatto il liceo classico. Voglio continuare con l'aiuto dei radicali e degli altri amici".
www.tgcom.it
Va bé, la Chiesa protegge gli embrioni ma poi nega il funerale a un uomo che ha sofferto per tutta la vita e che in fondo non ha ucciso nessuno. ma che cosa curiosa: i funerali di Pinochet, sant'uomo, sono stati religiosi con la presenza di numerosi vescovi in pompa magna, a lui nessuno ha negato i funerali con rito cattolico, anzi. eppure Pinochet forse qualcuno sulla coscienza ce l'aveva, o no? però non è morto suicida, e si sa che i suicidi non possono essere accolti in chiesa. ma come la mettiamo con i divorziati? o con le donne che hanno abortito? neanche loro dovrebbero avere i funerali in chiesa, giusto? se la legge è uguale per tutti dev'essere applicata allo stesso modo per tutti. ma si sa che la legge per alcuni è più uguale che per altri :