L'inchiostro dell'anima §§§ Poesie da condividere §§§

Bene, allora, grazie a tutti, fatemi sapere quando divento noiosa,
buona serata





Dopo la pioggia
il mondo t’appare
vestito
di serena, pacata tristezza.
Marcate da contorni più scuri le cose
acquistano più concretezza
e distinte risaltano
separandosi più nettamente tra loro.
Un dolce sapore d’antico
nel tempo che passa;
nei ricordi il conforto che viene
dopo le notti di pianto.

L’albero d’ulivo
apre i suoi rami a ventaglio:
le cime sono incerte,
fluttuanti sotto il vento.
Ma, come una vecchia nonna
ricompone i suoi capelli bianchi
e serenamente attende…nella pace.

Com’era bella
oggi la campagna
al tramontar del sole.
I mandorli
avevano steso in terra
lenzuola ricamate di rosa
mentre gli alberi di ulivo sorvegliando
erano allineati in attesa di qualcosa.
La terra umida
era appena smossa
e qualche asparago
faceva capolino dal cespuglio.
Da quell’altura
seduta accanto ai pini
il vento
si faceva sentire amico
e in lontananza
i campi di grano
erano
un immenso prato verde.
Andava a riposo il giorno
lasciando tutto sereno,
gioioso,
come al mattino,
senza ombra di stanchezza
mentre il sole,
tuffandosi dietro le colline
faceva il cielo tutto rosso.

Il sole tramontando
lasciava un solco di luce nel lago
e il vento faceva vibrare l’acqua
e lì il mondo si specchiava
col cielo in mezzo e gli alberi intorno.
Vorrei che tra me e te,
fra noi e gli altri,
ci fosse questa comunione di vita,
come avevo colto il giorno
vedendo il mondo specchiarsi nel lago.

Io so
che ancora rivedrò
orizzonti sconfinati
e cieli azzurri.
Nel cuore dell'inverno penso
alla primavera che verrà.

Vedi laggiù quelle canne?
Esse mi comunicano ogni giorno
la gioia di vivere.
Il vento che soffia
le piega,
la pioggia le bagna;
ma il sole
squarciando le nuvole
posa in esse i suoi raggi
creando intorno luci meravigliose.

Preghiera

Nella solitudine trovo
la Tua compagnia,
che è quella di un amico fedele
che non ti lascia mai sola.
In Te scopro
la mia unicità:
quella che mi lega al mondo
e allo stesso tempo mi stacca
per proietarmi
in una nuova dimensione.
Fa' che io viva
molti di questi momenti con Te,
che sono di serenità, di pace e di rifugio.
E fa' che in questo silenzio trovi
il vero significato dlla vita.

Avrei anch'io una poesia, che ho scritto questo aprile, ricordando il giorno più bello della mia vita: l'elezione di Benedetto. Certo stilisticamente e anche come profondità(almeno quella trasmessa) non è bello vederla accostata a quei piccoli capolavori che ci ha postato pensoescrivo. E in più ci sarebbe un problema, una piccola "licenza poetica", ovvero una bestemmia messa all'interno del mio componimento, che potrebbe destare disapprovazione e soprattutto portare alla censura, cosa che non sopporto. Quindi preferisco chiedervi se vi interessa che io la posti, piuttosto che postarla e dovermi poi subire la pioggia di critiche o l'eventuale censura.
ciao

p.s. dimenticavo: complimenti a pensoescrivo, queste poesie sono stupende, sinceramente, anche tra gli scrittori di professione, è difficile al giorno d'oggi trovare gente che scriva così.

Beh, visto che mi incoraggi...




Scende dal cielo la pioggia
attesa e implorata.
Come dono prezioso si dona
alla terra riarsa
che in sé la trattiene inglobandola.
Scende nel lucido asfalto
dove le case si specchiano;
si spande a destra e a sinistra
formando rivoli ai margini.
Grondanti i canali
alimentano l’acqua che scorre,
che infine si schianta in mezzo alle griglie.
Giunge l’acqua al ruscello
che avanza sempre più ricco
perché da ogni parte riceve.
E torna la vita nel cuore
di chi si credeva perduto
perché linfa vitale ora scorre
nel mondo che ha ripreso a sperare.

Fiore di campo,
quante cose sai dire
a chi ti sa guardare!
Quante cose sai trasmettere al cuore
di chi ti sa ascoltare!
Quanti messaggi
giungono alla mente
di chi ti sa amare!

…Ma no… io
non ti strapperò
dalla tua terra
per stringerti a me.
Da’ pure agli altri
come hai dato a me
ricordi da conservare
per i giorni di solitudine,
dolce tenerezza
da custodire
nelle notti di pianto.

Fammi uno spazio
nel tuo cuore
per riporvi
il mio cuore;

nella tua mente
un angolo
per fissare
i miei pensieri;

nelle tue mani
le mie mani
per giungerle
in preghiera;

nelle tue braccia
le mie braccia
per accogliere
ed amare;

nei tuoi piedi
i miei piedi
nelle vie del mondo;

nei tuoi occhi
i miei occhi
per vedere
in trasparenza;

nei tuoi progetti
il sogno
che alimenta
il mio sogno.

E distendere in Te vorrei
l’intera mia persona
morire in Te

morire per poi rinascere
nelle sorgenti della vita.

In Te.

Tu risorgi
ed anch’io con Te risorgo
ed è come se uscissi da me stessa
per ricostruirmi nuova in te.
Il mio passato
chiuso nel mio cuore come tomba
si anima
ed è come la gemma
che si schiude,
come il fiore che sboccia.
Io ristrutturo in Te
la mia personalità
diventando
quella che il tuo amore mi invita ad essere,
la parte migliore di me stessa,
quella parte di me che io non conoscevo,
quella che il tuo amore mi ha rivelato.
Luce nelle tenebre sei Tu per me,
luce che rischiara il mio cammino,
luce che mi fa conoscere me stessa
e il mondo.

Oggi mi sentivo sola,
ma poi
ho il giorno dileguarsi
nel rosso del tramonto
e mi son sentita avvolta
nell’armonia del creato.
Non è stata la grande emozione
e nemmeno una gioia improvvisa
a farmi balzare in quel mondo,
ma un senso profondo di vita
sofferto nella ricerca del vero.

Quand’ero piccola
sognavo di volare
e sentivo che una musica
accompagnava il mio sogno.

Crescendo,
comprendevo però
che io non potevo volare,
perché ero troppo attaccata
alla mia famiglia,
alla mia terra,
alla mia gente.

E quella stessa musica
mi orientava
verso antichi canti
e mi portava in fondo
alle radici della storia
della mia terra,
della mia gente.

E rispondendo
a questo richiamo
ho trovato il mio equilibrio,
la mia serenità,
la mia pace.

Ma come linfa risalendo
dalle radici fino ai rami
ho sentito nascere
nel mio cuore
un altro sogno:
quello di volare
con la mia gente
in un mondo libero.

Ancora la stessa musica
nutre il mio sogno.

Oggi solo una stella brillava nel cielo
mentre il mondo andava a riposo
e come una spia al mondo diceva
che sempre tu vegli misericordioso.
Non lasciarmi, Signore,
in quest’ora di pianto
quando sento che manca
l’unione dei cuori
e ognuno si stacca dagli altri
in balia a forze diverse
e disgrega e frantuma
quello che si costruisce.
Dacci la gioia, Signore,
di sentirci uniti
nel nostro lavoro
per poter chiaramente vedere
la tua verità
che altro non è che armonia
fra noi e i nostri fratelli,
fra noi e il creato,
fra noi e la tua
infinita grandezza.

L’albero affonda le radici sulla terra
e si protende alto nel cielo
e quanto più a fondo vanno le radici
più alte le fronde si elevano.
Per conoscere il cielo
bisogna conoscere la terra
e quanto più si conosce la terra
più si conosce il cielo.
E noi quanto più conosciamo la morte
più conosciamo la vita,
quanto più ci immergiamo nel buio
più conosciamo la luce

Eleganti
gli alberi
discorrevano,
mentre il tempo,
passando fra le zolle,
preparava
una nuova stagione.

Leva la cappa di piombo
che grava sul mio capo.
Rinfresca la mia fronte
con la tua mano
risanatrice.
Metti in fuga
dalla mia mente
tortuosi ragionamenti,
amari ricordi.
Proteggi il mio cuore,
rinsalda le mie ossa.
Guariscimi.
Per la tua misericordia,
Signore,
non abbandonarmi,
perché io confido in Te.
A Te mi stringo
chiedendoti.
- Fammi rivivere! -

Perdonami, Signore,
e imparerò a perdonare
così, come perdoni Tu.
Aiutami, Signore,
ed io imparerò ad aiutate
così, come aiuti Tu.
Perché soltanto chi riceve può dare,
perché noi siamo come lampade
che si spengono
se nulla le alimenta.
Se la Tua vita non entra in noi,
Signore,
come possiamo noi,
povere creature umane
dare agli altri la forza
che solo da Te viene?