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Il parere dei fedeli

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2007 02:48
23/05/2005 00:53
 
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Tutto quello che trapela dalle interviste fatte tra il popolo sul nuovo papa, sulle sue decisioni. Dagli inviati di radio e stampa, il fior fiore della spontaneità.


INTERVISTA ALLA POPOLAZIONE DOPO LA VISITA A CASTEL GANDOLFO


Emozione ieri pomeriggio a Castel Gandolfo per la prima visita di Benedetto XVI alla residenza estiva del Papa. Il Pontefice è stato accolto dalle autorità civili e religiose locali ed ha incontrato il personale delle Ville Pontificie. Poi, dal Palazzo Apostolico, il saluto agli oltre mille fedeli radunatisi nella piazza antistante.





**********

“Cari fratelli e sorelle! Sono venuto quest'oggi ad incontrarvi per la prima volta, cari amici di Castel Gandolfo. Grazie per la vostra presenza e per la vostra cordialità”.

Si è scatenato subito l’entusiasmo tra i castellani – come sono detti gli abitanti di Castel Gandolfo – quando ieri, quasi alle ore 17.00, il “Papa nuovo” si è affacciato da quella che, dal XVII secolo, è la residenza estiva dei Papi: il luogo dove – ha detto il Pontefice quasi a voler rassicurare i presenti – ha intenzione di tornare presto:

“Il motivo dell'odierna visita è di prendere contatto con il Palazzo apo-stolico e le Ville pontificie dove, a Dio piacendo, è mia intenzione di trascorrere i mesi dell'estate, come facevano i miei venerati Predecessori. E' pertanto il primo di molti altri appuntamenti che spero di avere con voi in questa vostra bella cittadina”.

E il feeling tra i locali e il loro illustre concittadino, dopo questo primo atteso incontro al Vaticano Due, per dirla con le parole di Giovanni Paolo II, si è percepito immediatamente dal calore e dai saluti affettuosi rivolti al Santo Padre:

R. – Raccogliamo con piacere quello che lui ha chiesto a Roma, ha detto: “Aiutatemi con le vostre preghiere nella mia missione”. Noi castellani abbiamo raccolto il suo invito e pregheremo sempre il Signore!

R. – E’ stata un’ottima impressione, anche perché è una ricarica dal punto di vista spirituale. Tutti gli incontri, ma specialmente quelli con il Santo Padre, sono di grande vitalità.

Ma sono stati i giovani a tributare al Papa, più volte interrotto dagli applausi, il saluto più affettuoso.

R. – A parte il timore, all’inizio, del nuovo Papa, chissà chi sarà ... Però, veramente, lo sentiamo anche vicino a noi giovani!

R. – E’ un punto di riferimento per noi giovani e quindi lo aspettiamo a Colonia!

R. – Sicuramente c’è molta contentezza, e molta serenità perché la trasmette. Se già dalle prime cose si fa amare, va bene!

Poi Benedetto XVI ha rivolto il suo saluto al segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano, al vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, al parroco e ai sacerdoti di Castel Gandolfo, al direttore delle Ville Pontificie, dott. Saverio Petrillo, e a tutti “coloro che vi lavorano e ne assicurano il quotidiano funzionamento”; quindi al sindaco, al Consiglio comunale e a tutta la cittadinanza castellana, così “accogliente con turisti e con i pellegrini”, alla quale il Papa ha rivolto un pensiero particolare:

“A tutti i castellani, il mio più cordiale augurio di serenità e di pace”.

Infine un saluto che vuole essere anche una promessa:

“Grazie e arrivederci quanto prima!”

Fonte: Radio Vaticana, 6 maggio 2005

[Modificato da Ratzigirl 22/06/2005 1.55]

25/05/2005 03:16
 
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Tre interviste :il mosignore. il teologo e il "padrone di casa"
BENEDETTO DAL SIGNORE.





"Insieme al fratello Georg" ricorda un emozionato mons. WILHELM EGGER, il card. Ratzinger "ha trascorso diverse volte le sue vacanze a Bressanone, ospite del Seminario maggiore. È un uomo che ama molto la nostra terra e lo inviteremo ancora a trascorrere le sue vacanze da noi". "Un uomo di grandissima cultura, capace di ascoltare in maniera molto attenta" lo definisce mons. Egger, stringendo tra le mani un libretto sullo Spirito Santo dell'allora cardinale, che glielo donò "con una dedica scritta di suo pugno". "Durante i periodi di vacanza c'è stata occasione di fare qualche passeggiata insieme - prosegue il vescovo - durante la quale abbiamo parlato della Chiesa, dei sinodi. Con il card. Ratzinger ho avuto sempre colloqui molto sereni. Questo Papa è un dono per la Chiesa e il popolo di Dio aspetterà quello che dirà senza preconcetti. Ho sempre apprezzato in lui la sua disposizione al dialogo tra le fedi e questa caratteristica credo lo renda un interlocutore valido per i nostri giorni".
"Si sa, la sua posizione non è condivisa da tutti - osserva - ma sono del parere che è bene che tutte le parti abbiano la possibilità di esprimere la loro opinion e e credo che anche Papa Benedetto XVI lascerà sempre aperta la porta al dialogo".
Al nuovo Pontefice il vescovo Egger dedica un augurio particolare. "Anche la scelta del nome, Benedetto, è per noi motivo di gioia. L'augurio che faccio al nuovo Papa, prendendo spunto proprio dal suo nome, è che sia un uomo benedetto dal Signore".

UMILE, ORIGINALE, SENSIBILE. "Del card. Ratzinger ho sempre ammirato la sua umiltà – commenta il teologo KARL GOLSER che ha collaborato con lui per cinque anni – è una persona di grande sapere, ma allo stesso tempo di grande originalità. Riesce sempre a dire delle cose originali e non scontate, radicate sulle radici di una fede cristiana che conosce profondamente".
"Cultore di Sant'Agostino e di Platone, cresciuto nella pietà barocca bavarese e amante della musica", nella sua attività "Ratzinger ha sempre mostrato grande comprensione verso i problemi che interessano da vicino la vita dell'uomo. Nel 1980 è stato relatore ufficiale sul sinodo dedicato a 'matrimonio e famiglia' e anche in quell'occasione ha dimostrato grande sensibilità e comprensione verso questi temi". In privato Benedetto XVI si rivela sensibile e premuroso, come verso "il fratello Georg, al quale - sono ancora parole di Golser - mentre era in vacanza a Bressanone, leggeva ogni mattina i giornali, venendo così incontro ai problemi di vista di cui soffre".
Lettura, preghiera e meditazione, lunghe passeggiate: così, dice il teologo altoatesino, il card. Ratzinger amava trascorre i giorni di riposo.
TEOLOGO E PENSATORE ESIGENTE. "Quando ho sentito le campane del duomo suonare a festa stavo parlando con uno studente" racconta don IVO MUSER, "padrone di casa" dell'allora prefetto della Congregazion e della fede durante le sue vacanze. "Insieme - ricorda - tutte le mattine celebravamo la Santa Messa alle 7.30 in Seminario e poi facevamo colazione". "Teologo e pensatore esigente e uomo di grande cultura" continuerà "da Papa il suo ruolo di custode della fede che ha ricoperto finora" e nei suoi nuovi compiti "saprà mettere in evidenza anche le sue doti umani, di pastore, che a Monaco, dove è stato per cinque anni arcivescovo, conoscono bene. In questo senso il mio augurio e quello di tutta la comunità del Seminario di Bressanone è che Benedetto XVI abbia la possibilità di essere veramente un pastore per la Chiesa di Cristo". "È una persona riservata, sensibile - rimarca ancora don Muser - e per questo faticherà forse a trovarsi a proprio agio con le grandi folle, ma sono sicuro che avrà la capacità di non 'clonare' il suo predecessore. Saprà dare la sua impronta anche nel modo di rapportarsi con gli altri". "Sa di avere un carattere differente da quello di Giovanni Paolo II e nella scelta del nome, Benedetto XVI, ci sta già dando un bellissimo segno di speranza".
02/06/2005 21:02
 
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DOCUMENTO ECCEZIONALE SPAGNOLO
Spagna, un gruppo di fedeli verga questo eccezionali documento che mostra come esperti in teologia del paese cattolico più controcorrente (almeno in questo momento) siano d'accordo nel promuovere tali affermazioni:

Il testo è initolato In difesa della verità su Sua Santità, Papa Benedetto XVI. I temi trattati sono quelli delle grandi discussioni: Il suo passato giovanile, Il Concilio Vaticano II, La musica,sulla sua intolleranza....

Questo è il link clicca qui x leggere
Purtroppo la lingua è quella spagnola, nei prossimi giorni provvederò a tradurla il più fedelmente possibile.

Un abbraccio

[Modificato da Ratzigirl 02/06/2005 21.02]

07/06/2005 15:28
 
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Il mio modesto parere..
Un uomo buono, ma che sa anche mostrare la sua autorevolezza.Saper dire "no" anche quando è un no scomodo fa parte di lui, come ho avuto modo di constatare. Lo aveva detto il fratello il giornodell'elezione: Lui inseguirà sempre la verità, Cooperatores Veritatis, non è un caso abbia scelto questo motto. Semplice, riservato,anche adesso che è al vertice.Vorrei sottolineare una cosa che ho notato, in particolare ieri, che ha preso parte al concilio diocesano a Roma (di cui per altro fa parte la mia famiglia).Ho notato che mostra la sua autorevolezza fin quando ha un foglio dinanzi, allora vien fuori quello spirito, quel coraggio e la determiantezza che in parte gli hanno guadagnato la fama di inquisitore....ma con quanta grazia e misuratezza pronuncia quel "Krazie" con un fil di voce, timoroso, timido,è di una dolcezza disarmante.Mi auguro solo che molti non si ritrovino ad amarlo quando non potranno più farlo...[SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829]
07/06/2005 18:27
 
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Mi hai letto nel pensiero...è quello che temo anch'io.[SM=g27819]

[Modificato da RATZGIRL 07/06/2005 18.28]

RATZI FOREVER

Suor RATZGIRL
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07/06/2005 20:56
 
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Eh già
A me è capitato così con Wojtyla,quando è morto, mi sono accorta di non poter dire di aver conosciuto il Papa sotto cui ero nata, e che mi era stato accanto per un ventennio....Non mi sento una visionaria, mi sento una persona che ha ricevuto la fortuna di conoscere una persona come lui...e penso che anche per te sia lo stesso. Questo non significa che lo deifichi o che non veda i limiti di Ratzinger, ma crdo di saperlo apprezzare nella sua umanità e in quanto di buono scaturisce dalla sua carismatica persona^__^
07/06/2005 23:27
 
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Ratzinger è un essere umano,e lui stesso non ha mai preteso di essere Dio.Ma su di me un miracolo l'ha fatto ancora prima di essere eletto Papa:quella grigia mattina dello scorso 8 aprile mi ha strappata dalle mie angosce e dai miei agnostici turbamenti per portarmi verso la riscoperta di Dio.
Non mi vergogno a dire che se fosse stato eletto un altro Papa,l'avrei rispettato e amato come si deve rispettare e amare il Padre dell'umanità,ma poco o nulla sarebbe cambiato in me e nella mia vita.[SM=g27819]
Grazie Papa Ratzi per essere entrato come un raggio di sole nella mia vita![SM=g27838] [SM=g27838]
RATZI FOREVER

Suor RATZGIRL
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08/06/2005 16:06
 
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Re:

Scritto da: RATZGIRL 07/06/2005 23.27
Ratzinger è un essere umano,e lui stesso non ha mai preteso di essere Dio.Ma su di me un miracolo l'ha fatto ancora prima di essere eletto Papa:quella grigia mattina dello scorso 8 aprile mi ha strappata dalle mie angosce e dai miei agnostici turbamenti per portarmi verso la riscoperta di Dio.
Non mi vergogno a dire che se fosse stato eletto un altro Papa,l'avrei rispettato e amato come si deve rispettare e amare il Padre dell'umanità,ma poco o nulla sarebbe cambiato in me e nella mia vita.[SM=g27819]
Grazie Papa Ratzi per essere entrato come un raggio di sole nella mia vita![SM=g27838] [SM=g27838]


Ritorno nel vostro forum dopo un paio di giorni di assenza.
Vorrei esprimere, con il massimo rispetto, le mie perplessità su opinioni come quella che ho quotato. Credo che anche per il credo cattolico, così come per altre religioni, legare la propria fede ad un "Idolo", sia esso una persona o un'effigie, sia considerato in modo non proprio positivo.
Più in generale, mi piacerebbe capire cosa in questo papa ti (/vi) abbia colpito tanto da cambiare così tanto, e cosa potrebbe cambiare nel tuo fervore nel momento in cui il capo della chiesa avrà un nome diverso.
*******************************************************************************************
«partigiano, come poeta, è parola assoluta, rigettante ogni gradualità»
(Beppe Fenoglio)


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Dolores Ibarruri è orgogliosa di appartenere agli Ascolti Deplorevoli (sezione Ascolti Cervellotici)
"la presa della Bastiglia del nostro cuore bambino"
08/06/2005 19:43
 
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Una domanda legittima
Con il passare dei giorni, a parte la mia ben nota adorazione nel Pontefice, in quanto Vicario di Cristo, non in quanto Ratzinger,dialogo spesso con Gesù. Inizialmente, non lo nego,è stato un avvicinarsi al Papa, che per altro continuo a sentire vicino, ma a poco a poco è stato un avvicinarsi alla sua origine, cioè a Gesù.
Il Papa, Ratzinger,è stato il "ponte" , il tramite, per giungere al dialogo con Gesù. Le mie preghiere quotidiane, non sono ovviamente rivolte a Ratzinger, non considero Ratzinger un Santo (nel senso stretto della parola, al quale potersi affidare spiritualmente) ma sarò a lui sempre profondamente devota perchè con le parole pronunciate dal balcone, il giorno dell'elezione "Il Signore sa lavorare anche con strumenti insufficienti" qualcosa in me, mi disse di avere fiducia in quell'uomo. Se qualcuno dovesse chiedermi"Perchè lo Spirito Santo avrebbe scelto Ratzinger?" io risponderei, per far riavvicinare tante persone a Dio.
Essere stato il tramite per il mio riavvicinamento, per me è un "miracolo", nel senso che mai, avrei pensato di potermi riavvicinare ad un'istanza fino a poco tempo fa per me così lontana. Omelia dopo omelia, riesco adesso a comprendere il messaggio di Gesù.Dio ha donato a Ratzinger il grande dono della parola, una parola che apre il cuore, che riscalda.
Il dono di edificare i fedeli, verso la Vera Strada.

Quando il Papa non si chiamerà più Ratzinger,nel Papa vedrò comunque il vicario di Cristo in terra.
Non è è più il cardinale, l'uomo, ma il vicario di Cristo, e come tale è da lui guidato.
Perciò il Papa sarà sempre il Papa (qualunque nome egli abbia).
Ma colui a cui il mio spirito si affida è Gesù.
08/06/2005 20:21
 
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Re: Re:

Scritto da: pescetrombetta 08/06/2005 16.06

Ritorno nel vostro forum dopo un paio di giorni di assenza.
Vorrei esprimere, con il massimo rispetto, le mie perplessità su opinioni come quella che ho quotato. Credo che anche per il credo cattolico, così come per altre religioni, legare la propria fede ad un "Idolo", sia esso una persona o un'effigie, sia considerato in modo non proprio positivo.
Più in generale, mi piacerebbe capire cosa in questo papa ti (/vi) abbia colpito tanto da cambiare così tanto, e cosa potrebbe cambiare nel tuo fervore nel momento in cui il capo della chiesa avrà un nome diverso.



Domanda molto interessante,la tua.
Non so se sarà altrettanto interessante la mia risposta,perché non è facile rispondere,tuttavia ci proverò.
Che cosa mi abbia colpito di Papa Ratzinger è difficile da spiegare,è stato un insieme di elementi,di piccoli gesti magari impercettibili agli altri ma visibili a me,che sono per natura una profonda osservatrice.La sua voce,innanzitutto,che era cosi' pacata e ferma in un momento di grande commozione e dolore.E poi lo sguardo attento,come se volesse cogliere ogni fremito di vita intorno a lui,il vento che era un tutt'uno con i suoi abiti e i suoi capelli.Insomma,ho visto in questa piccola elegante figura del decano del collegio cardinalizio una chiara manifestazione della presenza dello Spirito Santo,li'in quel momento,in quella piazza.E poi quella frase riferita al defunto Papa che "dalla finestra della casa del Padre ci guarda e ci benedice",non dettata da pura ispirazione retorica,ma scaturita dal suo cuore,e accompagnata da uno sguardo indescrivibile:Ratzinger in quel preciso momento "ha realmente visto qualcosa,un segno,una visione ultraterrena",e ha cercato di fare vedere quel segno anche a noi.
Io personalmente vedo in lui una serenità,una dolcezza e una forza morale che non sono alla portata di tutti,e soprattutto vedo in lui una spiritualità intensa come forse esisteva solo all'inizio del cristianesimo.
Se seguirei un altro Papa che venisse dopo Ratzinger...a questa domanda mi è quasi impossibile rispondere,in questo momento.La mia fede e la mia esperienza religiosa crescono e maturano giorno dopo giorno,per cui mi è difficile immaginare come sarò(moralmente e religiosamente parlando)fra un mese,un anno...comunque ho la netta percezione che questo rinnovamento che sto vivendo dentro mi porterà sempre più avanti,e credo(e spero)che in futuro la mia fede sia tanto forte da percorrere la strada anche quando non avrò più accanto la mia guida spirituale.
RATZI FOREVER

Suor RATZGIRL
Ordine Benedettino delle Suore delle Sante Coccole al Romano Pontefice
26/06/2005 18:13
 
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Intervista ad una giovane in P.zza San pietro
giovani presenti in piazza San Pietro riconoscono di avere trovato soddisfazione nel sentirsi considerati e chiamati in causa dal nuovo Papa, da quello che già chiamano affettuosamente nelle mail, sugli sms e nei blog «il nostro 'B16'». Un invito all'amicizia dunque che ha commosso e spronato il «popolo della Gmg»...


Gasati da quel «spalancate le porte a Cristo», i giovani presenti in piazza San Pietro riconoscono di avere trovato soddisfazione nel sentirsi considerati e chiamati in causa dal nuovo Papa, da quello che già chiamano affettuosamente nelle mail, sugli sms e nei blog «il nostro 'B16'». Un invito all'amicizia dunque che ha commosso e spronato il «popolo della Gmg» che ascoltava, mescolato alla folla delle gente comune, dei religiosi, delle personalità. «Ha usato diverse volte l'espressione 'cari amici' - sottolinea Gianni, a capo di un nutrito gruppo di ragazzi di Gioventù studentesca delle superiori provenienti dalla provincia di Milano -. E l'impressione che ci ha comunicato è che abbiamo ritrovato un padre». «Fin dal momento dell'elezione ci ha ispirato un senso di paternità che oggi si è rafforzato»: parla anche a nome dei suoi amici Angela della diocesi di Altamura, a Roma per l'assemblea nazionale dell'Azione cattolica. «Sappiamo che i 'deserti interiori' - prosegue - per molti di noi significano solitudine, incomprensione, paura, ma abbiamo la speranza, dopo quello che abbiamo ascoltato nell'omelia, che verranno superati anche grazie alla sua guida». «No, non è stato sentimentalismo a spingerci a Roma alla morte di Wojtyla - chiarisce subito Luca, studente di Milano, che tenta di vincere la stanchezza dormicchiando sul pullman che lo riporta a casa -. Né è stata l'onda dell'entusiasmo a spingerci oggi a partecipare alla prima Messa, semplicemente io e i miei amici siamo grati a questi due uomini, adulti affascinanti, che ci testimoniano quanto è attuale e importante la proposta di Cristo nella vita». «A pelle, l'uomo Ratzinger mi ispira come potrebbe fare un nonno tenero - interviene Concita, responsabile provinciale dei giovani delle Acli di Roma -. Ho lasciato il mio gruppo e mi sono intrufolata per vederlo meglio e tutto mi è sembrato tranne che una persona fredda. Le sue parole sono andate dritte al cuore e insieme con gli amici abbiamo già pensato che utilizzeremo il testo dell'omelia per prepararci alla Giornata mondiale di Colonia». Ma Concita ci tiene a sottolineare un altro aspetto: «Vivere la fede in parrocchia è semplice perché si è tra gente che la pensa nelle stessa maniera. Il difficile è 'fuori', a scuola, con gli amici che non fanno parte del 'giro'. Spesso chi ha fede si nasconde per paura di essere impopolare. Mi sembra che il Papa oggi ci abbia invitato a superare questa dicotomia e a rendere tutt'uno vita e fede». In cento sono arrivati da Bologna all'alba, «e ne valeva la pena - chiarisce Francesco - perché oggi è stato fatto un grande passo avanti rispetto a quel 'non avere paura', ci è stato chiesto di accogliere Cristo nella nostra vita attraverso l'amicizia». È rimasto invece deluso chi si aspettava che il rito, lungo, cantato e in latino, annoiasse i più giovani: «La bellezza della celebrazione, la liturgia molto curata e tutti quei canti mi hanno lasciato una grande serenità come del resto mi ha confortato sentirmi dire che Dio mi ama», sostiene il diciassettenne milanese Giovanni. «Quei 38 applausi con cui l'abbiamo interrotto - vuole precisare Chiara da Vicenza - non erano per fare spettacolo, ma per dirgli 'siamo qui', non andiamo via. Vicino a me c'era un gruppo scout di Hannover che non si era ancora ripreso dallo stupore per l'elezione di un Papa tedesco. Mi dicevano che quella sfida a portare Cristo nella loro vita intendono raccoglierla. Vedo sul blog al quale partecipo che l'attenzione ai laici è un altro passaggio che colpisce». «Eravamo in tanti noi giovani sacerdoti - si entusiasma don Alessandro Amapani, della Pastorale giovanile Cei - mi sono stupito e molto rallegrato per questo segno di unità. Credetemi, non è facile indossare una tonaca al giorno d'oggi. Ma tutti quei giovani preti di varie nazionalità erano lì per dirgli 'ci siamo anche noi'». Tornano a casa, al seminario regionale marchigiano, con una marcia in più Alessio di 21 anni e Leonardo di 20: «Pensavo di rimanere male vedendo un altro Papa al posto di Gp II - rivela Leonardo -, ma non è stato così perché Benedetto XVI ha creato sintonia e ci ha fatto sentire che di noi a lui importa». «Da oltre 20 anni Papa Ratzinger non si trovava più, come pastore, davanti a una comunità guardandola negli occhi - analizza Marco -, ma mi sembra che non abbia perso l'allenamento. Come giovane mi sono sentito sfidato da un adulto che non fa sconti». Una piazza molto raccolta è ciò che più ha impressionato Anna Maria di Firenze: «Nonostante fossimo in migliaia e al di là dei cori da stadio la grande attenzione che ha regnato durante l'omelia significa che quell'uomo, che conosciamo ancora poco, ci ha già catturati».

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27/06/2005 03:12
 
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Amarezza di un giovane barese....
Da barese, sono profondamente deluso, amareggiato, inorridito. La visita del papa a Bari si è rivelata un sonoro bluff, una sorta di atto di ordinaria amministrazione dovuto alla Chiesa, e non ai fedeli. Una testimonianza di snobbismo nei confronti di una città che si è attivata tutta la settimana per la buona riuscita di questo Congresso Eucaristico, e avrebbe voluto essere considerata. Un segno di rispetto per il gran numero di fedeli che ha partecipato alla veglia precedente al suo arrivo. E il tutto per delle misere, ipocrite e cronometrate quattro ore, che Ratzinger ha concesso dopo un'estenuante e ignobile tira e molla con Ruini. Come definire pastore della fede un uomo che non vede l'ora di tornarsene a casa, e non ha tempo da dedicare ad una visita alla città? In onore dei cittadini, sì, che lo attendevano con ansia, ma anche del santo patrono San Nicola, degno di una visita alla sua Basilica in quanto tappa obbligata del primo viaggio di un Pontefice. Papa Benedetto XVI ha dimostrato non solo di mancare di carisma e capacità di trascinare le masse, come il suo indimenticato predecessore Giovanni Paolo II, ma, come si prevedeva, di essere un uomo di curia, poco disposto ad uscire allo scoperto dalle pareti ecclesiastiche e più propenso, invece, alla discussione sulla dottrina. Un Papa che, comportandosi alla stregua di un magnate degli affari, poco incline a concedersi ai suoi 'dipendenti', finirà per recitare in eterno la parte dell'adepto di Wojtyla. Fino a quando qualcuno gli andrà dietro, e non aprirà gli occhi.

LINK ALLA PAGINA TRATTATA



COMMENTO: VORREI RICORDARE che il mercoledì mattina il Papa ha tenuto il consueto incontro di catechesi con migliaia di fedeli, 26 maggio il Papa stava celebrando il Corpus Domini a Roma, cerimonia che è durata la bellezza di 4 ore (dalle ore 18.30 alle 22.00 ca.) perciò, non essendo stato a girarsi i pollici, sarebbe il caso di chiedersi se effettivamente non esista qualche altra città oltre alla "amata Bari"....a me appare molto campanilismo e poco raziocinio.... [SM=g27814] [SM=g27814] [SM=g27814]

[Modificato da Ratzigirl 27/06/2005 3.13]

29/06/2005 23:07
 
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Le più belle lettere di auguri a Benedetto XVI trovate sul forum di “Avvenire”


Tenete a mano un fazzoletto, caso mai qualche lacrima...


Un miracolo di nome Joseph

(14-GIU-05)
Anche oggi, come ogni domenica,il mondo è sceso a San Pietro per ricevere la benedizione dell'Angelus. Un oceano di persone, di fede e di amore che va crescendo sempre di più malgrado i disvalori e gli agnostici della realtà contemporanea. Grandi folle che vanno oltre la Piazza e il colonnato fin nelle strade adiacenti per presenziare alla tradizione domenicale, in un profondo desiderio di rinascita.
Un miracolo che fa percepire la presenza di Dio.

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Questa è stata scritta da Paparatzifan:
Carissimo Papa mio Benedetto XVI

(18-MAG-05)
Sono contentissima di averti come Santo Padre perché vedo che la tua grandezza si trova nell'umiltà. Sì, sei grande come il mio amatissimo Santo protettore, il Servo di Dio Papa Albino Luciani, che ha fatto della sua umiltà un grande dono alla Chiesa. Ti voglio tanto bene e prego per te ogni giorno così come tu ci hai chiesto di fare e in questo modo aiutarti a portare il peso del pontificato che, come tu hai detto, non puoi portare da solo. Sono stata commossa quando tu ci hai detto questo in Piazza San Pietro durante la Messa d'inizio del tuo ministero. E io ero lì che applaudivo e gridavo per incoraggiarti. "Non sono solo", hai detto. No, non sei solo e non sarai mai solo. Il Signore, la Madonna, i Santi e tutti coloro che ti amiamo siamo con te!
Gloria C. Molinari

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Quando hanno annunciato la Sua elezione quasi quasi avrei pensato di "cambiare religione". Sembrava così freddo e distaccato, troppo lontano dalla vita reale, immerso nelle sue dissertazioni teologiche, così severo e inavvicinabile. Poi il miracolo si è compiuto, e il Suo discorso di insediamento mi ha allargato il cuore! Lui si è mostrato in tutta la sua fragilità, non ha avuto paura di svelare la sua umana debolezza, le Sue parole sono entrate nel cuore di tutti. Oggi ho capito, grazie a Dio, quanto grande sia Benedetto XVI e quanto possa stupirci!Il Suo parlare è semplice e attuale, il Suo sorriso abbraccia e conquista tutti!Aprirmi il cuore x riscattarlo e chiamarlo a Se, temo Gli sia costato non poche sofferenze spirituali, ma l'Amore passa anche per queste strade e oggi non Lo amerei così tanto se prima non lo avessi rifiutato e offeso.Ora sono Sua figlia, pronta a morire pur di servirLo!Non mi rimane che pregare xchè abbia forza,non si senta solo e ci guidi a Dio! Grazie Benedetto

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Desidero dirle Grazie per avermi insegnato ad amarLa dopo il Grande Papa Giovanni Paolo II. Avevo pianto per la sua morte e non mi importava di un altro Papa. Lei invece, con la sua Semplicità, Bontà ed anche molto divertente mi ha fatto sorridere, cambiare ed imparare ad amarLa. Ho imparato subito ad amarLa, Grazie Santo Padre. Sono una sorda che segue molto volentieri il Suo insegnamento nella Chiesa. Le sue Omelie sono bellissime (ho potuto leggere perchè erano stampate). Prego perchè possa avere un lungo e proficuo lavoro per il Suo Pontificato, pieno di soddisfazioni. Mi fa molto piacere leggere e guardare attraverso la tv, i giornali e le riviste del Suo percorso da Papa per la Santa Romana Chiesa. Ancora grazie per come è, Santità.
Silvana Cardillo

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Santo Padre,la sento vicino,nella timidezza, nella fatica, nella ricerca dell'Infinito. Le auguro, Santo Padre, d'illuminarci con la Sua fede, d'illuminare i cuori randagi e dispersi come il mio, che lei possa essere, come già è, e sempre di più, una torcia d'amore Divino x riscaldare il mondo. E' stupefacente vedere la grazia che passa attraverso la Sua dolcezza, la Sua umanità...le auguro di essere come Gesù, di bruciare d'Amore x il mondo, d'amore infinito, di bruciare x l'uomo, come il Nostro Signore ha fatto. grazie, Benedetto,c'indichi la Croce e la Resurrezione...suo "Figlio" ...Davide

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Al dolcissimo " pescatore "

(05-MAG-05)
Auguro al dolcissimo Papa Ratzinger una "buona pesca" nell"acqua salata" di questo mare oscuro in cui 'umanità sta navigando, non solo nel nostro Bel Paese. E così sia
Doriana Pannuti

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Ho 20 anni, quando è morto Giovanni Paolo II pensavo che nessun altro Papa sarebbe entrato nel mio cuore come aveva fatto lui.
Poi il 19 Aprile la fumata bianca e quel nome: Benedetto XVI.
In un primo momento sono rimasta spiazzata perchè immaginavo che eleggessero un Papa più giovane, e poi da Cardinale Joseph Ratzinger non mi aveva mai fatto molta simpatia, ma quando è uscito fuori dalla loggia delle benedizioni e ha detto «Dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore» ho abbandonato ogni riserva e mi sono messa a piangere per la felicità.
Auguro a questo Papa ogni bene con la speranza che, il suo pontificato, possa riportare la Chiesa alle origini del messaggio evangelico
Laura Licata

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Grazie Santità

(29-APR-05)
Dopo i giorni dolorosissimi della morte del S. Padre Giovanni Paolo II, quelli di grande attesa durante il Conclave, vedere alla loggia delle Benedizioni, il 19 aprile, un altro uomo vestito di bianco è stato davvero splendido!
Grazie, anzitutto, al Buon Dio, perchè in questi giorni mi ha fatto sentire davvero Chiesa. E grazie anche a te, Santità! Con le tue parole, con i tuoi gesti semplici, ma eloquentissimi, stai già facendo "strage di cuori" per portarli a Gesù!
E grazie anche perchè nelle tue parole stai facendo continuare a vivere Giovanni Paolo II! grazie perchè nelle tue parole continua a vivere Pietro, la Chiesa, Cristo. Auguri, Papa Benedetto!!! Solo da due settimane sei su quella cattedra... e già ti voglio bene!!!
Sem. Fernando Dello monaco

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Benedetto, dono di Dio

(27-APR-05)
La bellezza di un uomo viene esplicitata totalmente quando lo stesso condivide con gli altri uomini la più bella scoperta della propria vita, ciò che l'ha stravolto, l'ha guidato, l'ha accompagnato, l'ha fatto sognare, l'ha reso vero uomo...e quale gioia se questa scoperta si chiama Cristo!
Grazie Benedetto, perché hai accettato di condividere con noi la tua storia d'amore con Cristo nel più difficile ministero della Chiesa! Grazie perchè il tuo sorriso, la tua umiltà che spezza ogni polemica nata dopo la tua nomina, ci sta restituendo quello che per un po' ci è mancato e che pensavamo di non ritrovare più dopo la morte di Giovanni Paolo II!
E allo stesso tempo ringrazio Dio per il dono della tua persona...non ti conosco, ma ti voglio già un mondo di bene! Forza papino...prendi per mano la Chiesa e continua a portarla in alto, lì dove è fissato il traguardo dell'umanità.
Con affetto filiale...chi ti vuole bene in Cristo
Pietro Sportelli

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grazie

(27-APR-05)
Santo Padre..grazie perchè si è stretto vicino a noi quando abbiamo perso Giovanni Paolo II e senza sapere che ne avrebbe preso il posto ci ha amati e ci ha consolati...
grazie perchè lo Spirito Santo, che non sbaglia mai ha scelto proprio Lei e perchè anche se ancora non ci conosciamo già ci vuole bene e prega per noi...lo vedo dal suo sorriso e dal suo sguardo, così carichi di dolcezza.
siamo qui, sotto la stessa la Luce, sotto la stessa Croce, per custodire il deposito della fede che Cristo ci ha lasciato e per portarlo vivo e vero in una cultura impregnata di relativismo e di indifferenza!
le assicuro la mia costante preghiera!!!
Laura Ciamei

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Ci hai ridato le ali

(27-APR-05)
Qualsiasi commento alla tua omelia del 24 aprile scorso le toglierebbe qualcosa.
Voglio solo dirti GRAZIE!!!
Grazie per il tuo esempio!
Grazie per la tua mitezza e dolcezza!
Grazie per averci ridato le ali, per averci indicato la via verso la vera libertà. la vera felicità, la vera gioia!
Grazie per averci insegnato soprattutto con il tuo esempio cosa comporta la totale adesione alla volontà di Dio!
Grazie per averci ricordato con il tuo SI che "Cristo non toglie nulla e dona tutto"!
Ci viene da dire come i discepoli di Emmaus: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre ci spiegava le scritture!?" E concludendo di conseguenza scaturisce dal profondo del cuore il: "Rimani con noi... perchè si fa sera..."Rimani con noi e illuminaci la strada verso Dio...rimani con noi perchè la strada che percorriamo diventa sempre più oscura.
Grazie perchè con te ci sentiamo sicuri verso la vera vita.
Lorena Bytyci

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La grandezza dell'umiltà

(27-APR-05)
Mi hanno molto colpita la mite dolcezza, il sorriso,la luce nello sguardo del Santo Padre, che sappiamo essere persona ferrea nelle Sue convinzioni, forte, colta e profonda. Quanto più conosciamo il suo retroterra culturale ed il suo cammino, tanto più grande ed emozionante ci pare il suo farsi umile ed il suo porsi in ascolto dell'Uomo.
Le vogliamo già bene, Santità, con l'aiuto di Dio e del Suo predecessore che Le è al fianco sarà una grande guida per l'umanità.
Sono un medico oncologo e sarò a Roma per lavoro nei prossimi giorni; guarderò con affetto alle Sue finestre.
Mariella Tessa

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il mistero dello Spirito Santo

(26-APR-05)
Ho notizia di quando il cardinale Joseph Ratzinger scendeva dalla sua casa romana per recarsi nella vicina trattoria a cenare con la sorella, poi deceduta. Quindi si recava da solo. Si metteva in un angolo, cenava talvolta con un minestrone e per secondo crauti e poi a casa. Inevitabilmente mi viene in mente questo "sconosciuto" cardinale che cenava in semplice umiltà. Ora, dovesse mai recarsi nuovamente da pontefice soltanto per prendervi un caffè, migliaia di persone lo circonderebbero, circonderebbero quella trattoria. Perchè questo ? Perchè quell'umile prete e pescatore vestito di nero, poco conosciuto ai più prima, è stato avvicinato da uno spirito misterioso, che per noi cristiani è il Cristo, che gli ha detto: seguimi...!! Le folle lo hanno capito..! Non si spiegherebbe altrimenti.
Antonio Stano

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Ad una persona eccezionale

(26-APR-05)
Dio ce l'ha dato e spero che lo lasci il più a lungo possibile e in buona salute.
Io, poco cattolica e meno ancora praticante, sono conquistata da questa persona sublime, raffinata e colta che mi riempie il cuore di gioia e serenità il solo vederla.
E' una persona di grandezza straordinaria, forse troppo per essere capita da questa Chiesa divenuta così "spicciola".
Che il Signore lo accompagni e gli renda il meno pesante possibile il Suo fardello.
Per quanto mi riguarda gli sono grata di esistere.
Il Suo modo di porsi, di essere "Chiesa", nella Sua umiltà e raffinatezza, mi regala emozioni stupende.
Gabriella Mercuri

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Con la dolcezza del pastore arriverai molto lontano

(26-APR-05)
Caro S. Padre,
appena ho udito il nome del neo eletto Papa sono rimasta senza reazione e in silenzio, come fossi diventata muta. Avevo sentito molte volte parlare di te: ti conoscevo, come si suol dire, per sentito dire, ma ora mi sto rendendo conto ogni giorno di più, che è stato davvero il Signore a fare questa scelta. Apprezzo molto il tuo modo di relazionarti con tutti: così denso delle parole di Dio, elegante nei modi, umile nel portamento... Sii forte e generoso. Abbiamo tutti bisogno di te. Io soffro e prego per te. Grazie.
M Teresa Govin

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il giorno più bello

(26-APR-05)
Confesso di avere sempre avuta una grandissima, smisurata ammirazione per il cardinale Ratzinger. Ammirazione difficilmente giustificabile, se si considera che è nata nella mia infanzia, sui nove-dieci anni. Difficilmente giustificabile, perchè a quell'età non sapevo ancora praticamente niente di che cosa significasse essere cristiani! eppure... eppure, Joseph Ratzinger entrò nel mio cuore.
Ho sempre custodito gelosamente la sua immagine dentro di me, e ogni volta che sui giornali appariva qualche polemica che lo investiva prima di prendere posizione ho sempre voluto analizzare il testo che l'aveva innescata, e la maggior parte delle volte invece di trovare giustificazioni della polemica ho trovato sempre maggiori stimoli a prendere posizione in suo favore.
il prossimo mese compirò 22 anni, e il regalo più grande l'ho già ricevuto: Benedetto XVI. non so dire che cosa ho provato all'annuncio che era proprio lui, il "mio" cardinale, l'eletto! il telefono ha iniziato a squillare, e ha continuato a farlo fino all'indomani mattina...chi mi conosce non ha potuto evitare di chiedermi un'espressione della mia gioia.
forse può sembrare assurdo, ma davvero il 19 aprile 2005 è stato il giorno più bello e felice della mia vita!
Dio ti benedica, papa Benedetto: aspetto con ansia di incontrarti, con tantissimi altri ragazzi come me, a Colonia!!!
Eccì

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Datemi un passaporto Pontificio...

(26-APR-05)
...Ché voglio essere Suo suddito.
Lauro Lauri

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Che gioia inspiegabile

(25-APR-05)
E' il mio secondo messaggio..perdonatemi, ma non sto nella pelle dalla felicita'! Le parole del Santo Padre vanno direttamente al cuore, e il cuore non sembra mai sazio di ascoltarle. Una grande gioia pervade i nostri cuori. E' qualcosa di nuovo, di puro, di inspiegabile, che stimola a crescere nella Fede e nella Speranza. E' meraviglioso.
Enzo Greco

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He comenzado a conocerlo

(20-APR-05)
Papa Benedicto... he comenzado a conocerte... miles de artìculos navegan por el Internet con tu nombre... y muchos son hermosos.
Dos me han conmovido porque me revelan tu interioridad rica de Dios y de humanidad:
1. Joven, preferiste poner en peligro tu vida antes de continuar en el ejèrcito de la juventud alemana (nazi) al que eran obligados todos a participar...Y desertaste!
2. Un periodista que no habia fumado delante de ti en los dias que trabajò escribiendo contigo un libro, porque tu no fumabas... se le ocurriò decirte que hubiera tanto deseado fumarse un cigarrillo "pero por que no me lo dijo! -le respondiste apesadumbrado- Aunque yo no fumo me gusta el olor a tabaco" Asi eres: que lo demas se encuentren "a suo agio" contigo.
GRACIAS POR EL CORAZON Y LA MENTE QUE PONES AL SERVICIO DEL MUNDO Y DE LA IGLESIA!
Maria Del Pilar Cardenas

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Papa Benedetto XVI

(20-APR-05)
Il Santo Padre amatissimo che ci ha lasciati qualche giorno fa, ha deposto il suo testimone nelle mani giuste. Abbiamo di nuovo un papà, persone come me che si erano allontanate hanno di nuovo una possibilità e questa volta non falliranno. La chiesa è tornata ad essere la nostra casa. la morte di Papa Giovanni Paolo II è stata produttrice di frutti meravigliosi. preghiamo per questo dolce e bel Papa Benedetto XVI affinché non abbia mai a scoraggiarsi. Grazie per quei sorrisi che hanno scaldato tanti cuori.
Angela Savina Canalella

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Dio è con noi

(20-APR-05)
Lo Spirito Santo oggi è il vero protagonista e sono felice che questo sia percepito da molti. Ci si è abbandonati a calcoli e critiche sui possibili pensieri e “trame-segrete” dei cardinali. Invece oggi abbiamo visto la bellezza della Chiesa! Ma guardate negli occhi il nostro Papa! Non ditemi che non vedete un vero uomo di Dio!. Crediamo in Dio, senza paure. E ora stiamo e operiamo con il nostro Papa, sentendoci con lui Chiesa nel quotidiano.
Andrea Da Cremona

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Benedetto di nome e di fatto

(20-APR-05)
Benvenuto tra noi in veste di Vicario di Cristo! Immagino che ti infastidisca la corsa che si è scatenata con ricordi, aneddoti, sensazioni, previsioni di rottura o di continuità. Col tuo mesto sorriso e l'accattivante timidezza hai voluto dirci che ciascuno è se stesso, unico e irripetibile. Grazie per il coraggio dimostrato nel denunciare la boria indecorosa di chi è al servizio di un re finito sulla croce. Grazie per averci fatto intuire che per una creatura il relativismo va bene sempre, eccetto che nella verità; quella no, non ci è dato misurarla col nostro metro, perché l'abbiamo ricevuta, non inventata. Grazie per voler essere imprevedibile in un mondo dove tutto è scontato.Grazie per la tua ritrosia ai media nello scenario continuo di una spettacolarità invadente.
Valentino Rovi

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la potenza dello Spirito Santo

(20-APR-05)
Mentre attendevo l'annuncio delle campane, tra l'incertezza e poi la conferma mi sono sentita avvolta da un calore immenso che è sgorgato in lacrime, in gioia, un nodo alla gola mi ha stretto e dentro di me ho detto "è Ratzinger"...la potenza dello Spirito Santo ha fatto si che questo volto amico, che ci ha accompagnato dalla morte di Papa Giovanni Paolo II, entrasse nei nostri cuori gradualmente ed ora aiutiamo Benedetto XVI a lavorare nella nuova vigna e preghiamo come Lui ci ha chiesto.
Germana Morettini

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Il relativismo

(20-APR-05)
Mi auguro che il nuovo Papa,col viso dolce di un bambino e l'innocenza negli occhi, sappia condurre la Chiesa, con la sagacia dell'esperto timoniere, in questo nostro mondo di pazzi e di confusione, in cui la perdita degli ideali e delle certezze costituisce il problema più grave, responsabile, anche, della sofferenza di milioni di uomini , donne e bambini.
Condivido totalmente, come professore di lettere, le idee di Benedetto XVI e spero e mi auguro fermamente, come genitore ed educatore, che questo relativismo imperante sia alla fine totalmente spazzato via dal vento della carità e della verita cristiana.
Elio De Franco

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Ora et labora

(20-APR-05)
Giovanni Paolo II, affacciato alla finestra della Casa del Padre, ti guarda e ti benedice, caro Benedetto XVI!
Le tue prime parole sono state: preghiera e lavoro, tanto care alla Regola Benedettina. Aiuta tutti noi cristiani a saper lavorare con umiltà nella vigna del Signore, in questo secolo che guarda più all'apparenza che alla sostanza e non riconosce che la sostanza è molto semplice: essere amici di Cristo e amarci come Lui ci ha amato, senza nasconderci nulla del Padre.
Giulia Bertero

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Grazie, Buon Pastore, per il Pastore che ci hai donato.

(20-APR-05)
Ringrazio il Signore per il Pastore che ci ha donato. Un pastore secondo il cuore di Cristo, un pastore intrepido nella difesa del Depositum Fidei, veramente umile operaio nella Vigna del Signore, lontano dalle telecamere e dalla popolarità che oggi acclama e domani condanna!
Insegnaci a conoscere ed amare Cristo senza essere sballottati da venti di dottrina. Insegnaci la fedeltà a Cristo misericordioso con i peccatori ma fermo contro il peccato che ha portato con se sul legno della croce.
Il mondo senza fede, oggi, a poche ore dalla tua chiamata, già ti condanna e ti crocifigge! Eppure non bisogna temere nulla perchè Cristo, Buon Pastore, guida la sua Chiesa, e la Madre di Cristo è al tuo e nostro fianco.
Tu ti affidi alla nostre preghiere, e noi ci affidiamo al tuo cuore!
Grazie, Buon Pastore, per il Pastore secondo il tuo cuore che oggi ci hai donato.
Giovanni Arienti

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Sull'impronta di Wojtyla

(19-APR-05)
Uno sguardo semplice,sorridente,gioviale...
ecco cosa mi ha trasmesso mentre si e' affacciato
al popolo fedele ove per 27 anni si affacciava il
nostro Wojtyla.
Un uomo di carisma Papa Benedetto XVI;
Mi auguro che con questa nuova immagine di pontificato
ci sia nel mondo pace tanta pace.
Mariantonia Marciano

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Il Santo Padre dallo sguardo dolce.

(19-APR-05)
Signore, ti prego di rendermi sensibile e capace d’approfondire la Fede sotto la meravigliosa guida di Papa Benedetto XVI. Lode a Te Signore, per avere assegnato come nostro pastore il Santo Padre dallo sguardo dolce.
Davide Modeni

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Determinazione a difesa degli umili

(19-APR-05)
Auguro a Benedetto XVI che lo Spirito Santo possa illuminarlo ad essere sempre pronto e determinato contro gli "arroganti della terra" e faccia capire loro con tutta la forza della sua dolcezza che solo Dio è potente. Con la forza della dolcezza, strumento semplice ma efficace, il nuovo Santo Padre, sono certo che saprà sconfiggere le inquietudini della nostra epoca.
Giuseppe Celi

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Si, mi piace..molto!

(19-APR-05)
Mi piace. Si. Sono certa che farà molto bene.
Non dico altro: lo Spirito si è posato su di lui, i cardinali lo hanno nominato in fretta, vuol dire che c'era unità d'intenti. Sarà un bravo pontefice, con le idee chiare.
Claudia L.

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Un dono del Signore

19-APR-05)
Ho pianto dalla gioia appena ho visto la fumata bianca. E' la prima volta che assisto ad un Conclave ed auguro al Santo Padre,con tutto il mio cuore,di avere un pontificato ricco di gioie. Dio ci ha inviato un altro dono, accogliamolo a cuore aperto! Sono sicura che lo Spirito Santo sosterrà ed illuminerà in ogni momento il pontificato di Papa Benedetto XVI.
Irene Righetto

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Dolce pastore, fermo difensore della fede

(19-APR-05)
Sono entusiasta e commossa di questa scelta dello Spirito Santo. Grazie, Signore, per averci dato questo pastore così dolce e mite e, allo stesso tempo, sapiente e fermo nella fede! Noi giovani abbiamo bisogno di una guida salda per i nostri passi, in questi tempi in cui nessuno è più capace di dirci qualcosa "che valga la pena": abbiamo voglia di vivere e testimoniare il Vangelo!
Santo Padre, preghiamo per Lei e La aspettiamo nella Sua Patria, a Colonia!
Laura Semproni

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Un uomo molto umile, timido e dolcissimo.

(19-APR-05)
Due anni fa ho avuto modo di incontrare, casualmente, il cardinale Ratzinger nei pressi di piazza San Pietro, mentre si spostava a piedi dalla Sala Nervi alla propria abitazione. Era intervenuto a salutare personalmente i nuovi cardinali, ordinati nell'ultimo concistoro di Giovanni Paolo II, che ricevevano i saluti della gente, in coda a gruppi, nella stessa sala Nervi.
Si era messo in fila anche lui, come tutta la gente, e aveva atteso di porgere le proprie congratulazioni e il proprio affetto ad ognuno degli ultimi suoi confratelli cardinali.
Usciti dalla Sala Nervi, un amico più coraggioso, che era con me, l'aveva visto e si era presentato, così, senza remore. Ho potuto così stringergli la mano e ho avuto l'impressione di un uomo molto umile, timido, dolcissimo; un uomo di grande cortesia, che salutava e si intratteneva a parlare amabilmente con due sconosciuti. Un'altra cosa che mi ha colpito sono stati gli occhi vivacissimi e dolci.
Felice per la Sua elezione a successore di Pietro e di Giovanni Paolo II Magno, gli auguro di riuscire a trasmettere la dolcezza, che gli è propria, a tutta la gente che lo vede magari solo in televisione.
Flavio Zeni

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Una timidezza che ci sorprenderà

(19-APR-05)
Deo gratias!!!
Benedetto XVI sorprenderà la Chiesa e il mondo con la timidezza di chi sa che è lo Spirito Santo a guidare il ministero petrino. L'uomo giusto nel momento storico che più di ogni altro ha bisogno di una guida forte e nello stesso tempo paterna!
Maurizio Capone

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La mia prima messa per il nuovo Papa

(19-APR-05)
Alle ore 18,05 - in ritardo di pochi minuti sull'orario - ho celebrato forse una delle prime Messe per il nuovo Papa, senza conoscerne ancora il nome. Dopo la fumata bianca, ho atteso il suono delle campane di San Pietro e poi ho suonato anche quelle della mia chiesa e ho subito iniziato a celebrare la messa per il nuovo Pontefice. Insieme ai fedeli presenti ho ringraziato il Signore (a scatola chiusa), nella certezza che stavamo per conoscere il volto della persona che ci donava come Padre, Fratello nella fede e Pastore della Chiesa Universale.

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Ho un ricordo personale del nuovo Papa. Il 6 settembre 1991, dopo aver concelebrato con Giovanni Paolo II a Castelgandolfo insieme ai miei confratelli di ordinazione in occasione del nostro 25° di sacerdozio, eravamo scesi a Roma per una preghiera sulla tomba di Pietro. Sotto il colonnato abbiamo incontrato l'allora Card. Ratzinger a piedi, da solo, con una cartella sotto il braccio. L'abbiamo salutato. Si è fermato e ha conversato con affabilità con ognuno di noi, interessandosi dei nostri impegni pastorali e chiedendoci di salutare il nostro Arcivescovo di Genova, Card. Giovanni Canestri. Papa Benedetto. Genova ha dato i natali all'ultimo Papa con questo nome: Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa), il "Papa della pace" che ha vissuto la tragedia della prima guerra mondiale e un Papa fortemente mariano.
Affidiamo la persona e il pontificato di Benedetto XVI a Maria. Gli vogliamo bene. Lo ameremo come abbiamo amato i suoi predecessori e con Lui seguiremo il vento dello Spirito che continua a guidare la sua Chiesa.
Don Bruno Macciò

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Non me l'aspettavo, forse non ce l'aspettavamo...

(19-APR-05)
...santo Padre. Forse avremmo voluto qualcun altro?
Ma è lo Spirito a scegliere e non noi.
E lo Spirito guiderà le scelte, e quelle di papa Benedetto, e lo avvicinerà e ci avvicinerà a modo Suo.. quel Suo modo particolarissimo di stupirci e avvicinarci e farci dialogare... e far risplendere in tutti la fiamma più viva del Suo Amore, e tutti nella loro luce più viva.
Prego per te - per quanto piccola io sia - , Santo Padre, e mi affido alle tue preghiere.. e il mondo...
Quella tua dolce umiltà, la timidezza.. [ma sei timido!] mi ha toccato.
Non ti aspettavo, santo Padre.. e in qualche modo sono già tua figlia.
Maria A

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Cmq saremo con te!

(19-APR-05)
E' la prima volta nella mia vita che sento un papa come mio padre. Cmq vada, sento il mio profondo affetto per lui (a prescindere da cosa dirà e cosa farà), perchè intuisco la volontà di Dio. Da giovane queste cose non le capivo, ora che sono adulta sono un po' più capace di vedere la vita con il mistero che le è proprio.
Ti abbraccio forte Santo Padre!! Davvero!
Cristina Corvo

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Auguri Santo Padre di Cuore

(19-APR-05)
Lo Spirito Santo e la nostra preghiera Ti renderanno un Grande Papa... Viva la Chiesa... Viva l'amore che ci donerai...
Mimmo Di Giacomo

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L'abbraccio del mondo

(26-MAG-05)
Dopo tutto ciò che è stato detto è difficile trovare le parole per esprimere il sentimento che coinvolge milioni di persone nei confronti di questo Papa.
Sentimento che va oltre il rispetto e la devozione per il Suo Ministero, per la Sua autorevolezza. E' la
straordinaria personalità di Papa Ratzinger, fatta di
calore umano, di dolcezza e fragilità, di simpatia e di
saggezza, di grande umiltà e di amore, il più grande e perfetto che è l'amore spirituale per tutte le genti,
che lo avvolgono in un abbraccio universale.
Grazie a Dio per avercelo dato.
Doriana Pannuti

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Un grande Papa

(24-MAG-05)
Caro Benedetto, sono rimasto sorpreso dalla tua elezione immediata, ma sono anche rimasto colpito dal tuo sorriso che hai dedicato ai giovani il 10 maggio, all'udienza generale! Sai c'ero anch'io! Quel tuo sorriso mi ha ricordato papa Giovanni Paolo II, quindi mi hai riempito il cuore di gioia! Ti voglio bene! Spero che le preghiere, che faccio ogni sera, insieme alle tue possano rendere questo mondo migliore! Io prego perché non ci siano più guerre e sofferenze e ringrazio il Signore per la vita che ha donato a tutti noi!! V.u.m.d.b. a tutti!
Antonio Cesar Cecchini
[Modificato da Paparatzifan 24/05/2010 18:34]
Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
29/06/2005 23:14
 
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Re: Le più belle lettere di auguri a Benedetto XVI trovate sul forum di “Avvenire”
Sono tutte lettere bellissime che toccano il cuore

Sihaya W IL PAPA
30/06/2005 13:42
 
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Il sogno di tutte noi!!!
Il mio incontro con il Papa della dolcezza

Consegnata a Benedetto XVI la tessera numero 1 del Club Benedetto XVI




L’umile pecora del gregge del Signore ha incontrato il suo Pastore. Un incrocio di sguardi, sorrisi, una lunga stretta di mano hanno trasmesso al semplice discepolo il grande amore del suo Maestro. Mai avrei creduto di riuscirci, eppure è accaduto. Mercoledì, al termine dell’Udienza Generale, ho potuto consegnare personalmente a Benedetto XVI, sia pure nella grande ressa dell’affollatissima Piazza San Pietro, la tessera numero 1 del nostro Club. Tutto è accaduto in un attimo. La Papa-mobile che stava percorrendo la strada laterale del sagrato tra imponenti misure di sicurezza non si è mai fermata, tranne che per consentire al 264° Vicario di Cristo di toccare una mano sporgente tra mille. Quella mano era la mia! Il Pontefice, dopo aver fatto cenno all’autista di fermare la vettura, si è letteralmente piegato in due pur di farmi stringere la Sua mano. Secondi di interminabile gioia, durante i quali il Papa mi ha trasmesso un amore e una letizia che è impossibile descrivere con parole umane. E poi quel sorriso, quello sguardo da bambino, puro, candido, celestiale: immagini che resteranno per sempre impresse nel mio cuore e nella mia mente. “Oh, grazie”: anche questa frase, pronunciata da Benedetto XVI dopo aver ricevuto la tessera numero 1 del nostro Club, segnerà naturalmente in eterno la mia esistenza. Neanche i cori delle migliaia di fedeli presenti in Vaticano sono riusciti a sopraffare quel flebile, tenero “Oh, grazie” del Papa sorridente e benedicente con in mano la nostra tessera, che ha poi passato al fedele segretario Monsignor Georg. Padre Santo, grazie glielo diciamo noi per tutto quello che ha fatto da Cardinale e continuerà a fare da Pontefice per la Chiesa Universale di Cristo. Se Giovanni XXIII è stato il “Papa Buono” e Giovanni Paolo II il “Papa Magno”, giusto per citare alcuni aggettivi riguardanti due tra i principali successori di Pietro, Ella sarà sempre per tutti noi il “Papa Dolce”. Altro che uomo rigido ed inflessibile: Joseph Ratzinger possiede un carisma ed una dolcezza interiore ed esteriore, che ben si manifesta nei gesti che compie, che fanno ben intendere come e quanto sarà grande nella Sua opera di Pontefice. Grazie, santità, per tutto quello che fa per noi e per l’esperienza straordinaria che mi ha concesso di vivere Mercoledì 22 Giugno 2005. E grazie di cuore a tutti i soci del nostro Club, sparsi in ogni parte del Mondo, che con le loro preghiere e le loro parole di conforto non hanno mancato mai di farci ricevere il loro sostegno morale e spirituale. Cari amici, siete voi la nostra forza, l’energia che ci spinge a portare avanti l’attività intensa di questo sito e del Club “Benedetto XVI” che da Battipaglia, in provincia di Salerno, si è ormai idealmente esteso al globo intero. Un giorno, ne sono certo, il Papa, nella Sua infinita bontà, ci riceverà in delegazione. Noi tutti, cari fratelli, siamo chiamati intanto a testimoniare il Vangelo di Cristo e l’opera del Suo Vicario in Terra. Cerchiamo di non dimenticarlo mai e di seguire sempre gli insegnamenti dell’umile e semplice lavoratore nella vigna del Signore, il Papa che ci ha detto di non aver paura perché “Cristo non toglie nulla e dona tutto”, il Pontefice che ci ha esortato ad essere sempre “dalla parte del Crocifisso e mai dei crocifissori”: Benedetto (XVI)…colui che viene nel nome del Signore. Sia lodato Gesù Cristo! Sia lodata Maria, Sua Eucaristica Madre! Il Presidente - Gianluca Barile
13/07/2005 16:50
 
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Il parere del Clero cinese


In Cina si prega per Benedetto

Per la prima volta i cattolici cinesi hanno potuto seguire in diretta una funzione ecclesiale con il resto del mondo. Il canale satellitare Phoenix Tv ha infatti trasmesso - in chiaro anche in Cina – 45 minuti della cerimonia solenne per l’inaugurazione del pontificato di Benedetto XVI. La decisione di trasmetterla è stata comunicata all’ultimo momento, mentre i siti ufficiali del Quotidiano del Popolo e China Daily non riportavano alcuna notizia dell'evento. Nonostante la trasmissione sia iniziata solo dopo l’omelia, un sacerdote cinese dice: “Siamo contenti lo stesso. Anzi, emozionati! Finalmente abbiamo visto il nostro papa”. Il prete continua: “Quei capelli bianchi suscitano tenerezza ed affetto. Quel gesto di saluto a mani giunte, quasi cinese [che indica l’essere uniti, zuo yi - ndr], scioglie ogni distanza fra noi ed il pontefice”. “Auguri, Santo Padre! Ti assicuriamo la nostra fedeltà, il nostro sostegno e le nostre preghiere. Il nostro piccolo gregge in Cina conta su di te”. Il prete spiega che la sua comunità non sapeva della messa in piazza san Pietro trasmessa via satellite. “Stamattina, durante la nostra messa, abbiamo pregato per Benedetto XVI e abbiamo ricordato Giovanni Paolo II. Non sapevamo che la celebrazione sarebbe stata trasmessa, così ho chiesto ai fedeli di seguire spiritualmente la cerimonia. Poi ho ricevuto un SMS [che confermava la trasmissione – ndr]: che gioia! Tanti fedeli hanno diffuso fra loro la notizia, e tutti si sono incollati davanti al televisore. Vogliamo inviare il nostro saluto, l’augurio, la devozione e l’affetto filiale a papa Benedetto. Ci auguriamo che presto ci restituisca il nostro posto nella Chiesa universale. Noi siamo sempre uniti al papa ed alla Chiesa universale”. Molti giovani hanno seguito la cerimonia via internet. Finita la trasmissione, tutti i fedeli continuano a parlare e comunicarsi le emozioni provate.

[Modificato da Ratzigirl 13/07/2005 16.51]

16/07/2005 13:01
 
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Intervista a Mons. Paul Cordes


Monsignor Paul Joseph Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, fedele gestore della “carità del Papa”, conosce bene il Pontefice Benedetto XVI, essendo anche lui tedesco.

ZENIT lo ha intervistato con l’intento di approfondire la conoscenza umana, religiosa e di scienza del Santo Padre.

Secondo alcuni commentatori Giovanni Paolo II è stato per il comunismo ciò che Benedetto XVI sarà per il relativismo morale e religioso. Secondo lei quanto è valida questa affermazione?

Mons. Paul Cordes: Nelle sue nomine Dio si rifà indubbiamente al vissuto biografico e alle capacità specifiche dei suoi messaggeri. Il Papa defunto, nella sua adolescenza e come Vescovo di Cracovia, aveva vissuto l’esperienza dolorosa del comunismo. E per questa ragione ha combattuto energicamente contro le forze ateistiche del Regime. Nel 1977 ho avuto modo di assistere a come egli da Cardinale di Cracovia, in occasione della consacrazione della chiesa di “Nowa Huta“ – che allora rappresentava il simbolo di questa lotta –, aveva dato libero corso alla sua terribile collera. Anche come Vescovo di Roma non aveva mai smesso di lottare di fronte a “Re e Presidenti“ in nome della libertà e della dignità delle persone. Purtroppo non è stato esaudito il suo ardente desiderio di visitare anche la Russia e la Cina.

Papa Benedetto XVI come docente di Teologia ha sempre resa chiara e comprensibile la verità della Fede e della Tradizione. Egli ha formato all’Università i futuri sacerdoti e catechisti. Ha cercato il modo di trovare e diffondere nel mondo intellettuale odierno le argomentazioni per una approvazione della Rivelazione. Come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha aiutato Giovanni Paolo II nel suo lavoro di formulare e porre in risalto le direttive teologiche per il popolo di Dio – pensiamo solamente al “Catechismo della Chiesa Cattolica”. E’ evidente quindi che anche da Papa non si rassegnerà al relativismo morale e religioso.

Un altro commentatore ha detto che Giovanni Paolo II ha riempito le piazze, mentre Benedetto XVI riempirà le chiese. Dall'entusiasmo della popolazione per il nuovo Pontefice c'è da credere che Benedetto XVI riempirà piazze e chiese. Qual è il suo parere in proposito?

Mons. Paul Cordes: Sono totalmente d’accordo con lei. Solo avendo a mente l’afflusso di pellegrini a Roma, si può qualificare come precipitoso il giudizio espresso dal suddetto commentatore. Senza dubbio Giovanni Paolo II ha aiutato e continua ancora ad aiutare dal Cielo perché l’interesse per la persona e per l’ufficio di Papa Ratzinger avesse una eco così sorprendente. Ma nessuno può tralasciare quanto di straordinario che si è verificato sia per la processione del Corpus Domini di quest’anno, sia per gli Angelus domenicali che per le Udienze generali settimanali.

Un altro elemento significativo è la novità dopo quasi mille anni di un Pontefice tedesco.
Ancora più significativo perchè dopo la caduta del muro, oggi l'Europa è unita ed ha allargato i suoi confini. San Benedetto salvò la civiltà dalla rovina dell'Impero Romano, a Benedetto XVI tocca risollevare l'Europa ed i Paesi occidentali di tradizione giudaico-cristiana dalla decadenza morale e religiosa. La Germania è una nazione decisiva per le sorti dell'Europa, il Pontefice tedesco sembra parte di un disegno provvidenziale. Che ne pensa?


Mons. Paul Cordes: Il secolarismo del cosiddetto Primo Mondo ha già suscitato profonda preoccupazione in Papa Giovanni Paolo. Anche se egli proveniva da una terra saldamente ancorata alla tradizione cristiana e che attraverso la sfida politica era riuscita a mobilitare ulteriori forze religiose, vedeva tuttavia chiaramente i segni della decadenza. Per questo, in occasione del suo viaggio in Austria nel 1983, sebbene sconsigliato dai diplomatici ecclesiali, aveva tenuto molto a recarsi in visita a Kahlenberg, nei pressi di Vienna, per commemorare il 300° anniversario di una “fortunata vittoria”, che aveva protetto l’Europa dalla penetrazione dei Turchi e della loro religione. Allora, nell’incontrarsi più tardi a Vienna con i Vescovi austriaci dirà delle parole molto perspicaci sulla malattia dell’Europa: “L’esperienza della apparente assenza di Dio grava non solo su coloro che sono assenti o più lontani, ma è generale. La corrente spirituale della coscienza attuale influenza profondamente anche i membri attivi della Chiesa….Da qui il Buon Pastore si vede costretto a dare spazio nel mondo e nella Chiesa soprattutto alla luce che proviene dalla fede nella operante presenza di Dio” (12.9.1983).

Il nuovo Papa è certamente la risposta di Dio nell’ulteriore opposizione a questo pericolo del secolarismo. E a questo non fa riferimento solamente il nome da lui scelto. Papa Benedetto non ha mai lasciato alcun dubbio sul suo disagio riguardo al mancato riferimento a Dio nel Preambolo del Trattato costituzionale europeo. Tuttavia a me sembra che il contributo della Germania per il retto ancoramento del Cristianesimo all’Europa non possa essere posto troppo in alto, e questo per diverse ragioni. Io conto piuttosto su una rivitalizzazione della fede nel nostro Continente grazie ai nuovi movimenti spirituali che hanno preso piede in Italia, Spagna e Francia e che si trovavano nella culla della “Giornata Mondiale della Gioventù”. Anche Papa Benedetto ritiene necessario che in occasione della Pentecoste del 2006 si riuniscano nuovamente qui a Roma per un grande incontro.

Molti commentatori hanno descritto il cardinale Joseph Ratzinger come il grande inquisitore, come un severo custode dell'ortodossia. Lei che ha avuto modo di conoscere e frequentare l'attuale Pontefice, potrebbe descriverci colui che si è definito “un semplice e umile lavoratore della vigna del Signore ".

Mons. Paul Cordes: Le poche settimane del suo pontificato sono state senza dubbio sufficienti ad eliminare il pregiudizio rivolto contro di lui. Chi conosceva il Cardinale Ratzinger, non lo ha mai condiviso questo pregiudizio. Mentre chi lo vedeva come un estraneo, si è dovuto ricredere. La ragione per cui veniva così screditato sta anche nel fatto che egli aveva sempre dovuto ricordare delle verità a volte spiacevoli sulla Fede e sulla Tradizione. Ma coloro che si fanno portatori di questi messaggi come sfogano il proprio risentimento? Nel frattempo ne sminuiscono il messaggio o a mala pena riportano di lui qualcosa di positivo. Il mondo dell’informazione è sempre percorso dalle aggressioni di alcuni giornalisti. Ma poi sbalordiscono di fronte a coloro che “votano con i piedi” come hanno fatto fino ad oggi gli innumerevoli pellegrini per Giovanni Paolo II, e a coloro che improvvisamente vogliono vedere e ascoltare Benedetto XVI.
16/07/2005 13:11
 
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Bellissima intervista
Grazie Ratzi [SM=g27811]
Samantha

17/07/2005 15:52
 
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L'opinione di Francesco Cossiga dopo l'Elezione



«Il mio amico Joseph, un generoso»


«Joseph RATZINGER potrebbe certo essere titolare anche di una cattedra di Katholische Weltanschauung. Oggi c’è grande bisogno di visioni di questo tipo, che facciano intendere in termini attuali e moderni, ma fedeli alla tradizione, e cioè alla verità, il fenomeno dell’esistenza cristiana e, nello stesso tempo, restituiscano a quella esistenza una unità della quale è stata largamente privata dalla cultura cosiddetta moderna». Ecco come la pensa Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica. Non sono parole di oggi, non sono dettate dall’entusiasmo e dalla commozione per il nuovo Papa: Cossiga parlava così dell’amico Joseph quest’estate al meeting di Rimini, in occasione della presentazione del libro di RATZINGER «Fede, verità, tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo». E ora che RATZINGER è il successore di Pietro, il giudizio si rafforza. Dalla sua casa nel quartiere Prati, Cossiga segue commosso le dirette televisive da piazza San Pietro. La prima sincera reazione è da fervente cattolico: «La misericordia e la bontà di Dio per il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, per intercessione di Maria Madre di Dio, hanno dato alla Chiesa, nel disegno misterioso della storia eterna e temporale, un nuovo Vescovo di Roma e della Chiesa universale, nella persona di un pastore, teologo e uomo di grande umanità che viene da una nazione che tanto ha dato e rappresenta per l’Europa cristiana». Presidente, che effetto le fa vedere il suo amico RATZINGER nei panni del Vicario di Cristo? «Come credente ho sempre pensato che Iddio sappia scegliere il pastore della sua Chiesa. Come amico, ed uso questo termine con grande prudenza, devo dire che la nostra amicizia è stata nutrita da una mia grande ammirazione e da comuni speranze intellettuali...». Ecco, come amico, cosa prova? «Sono felice, perché ho sempre considerato Joseph Ratzinger, fin da quando, da giovane appassionato di teologia leggevo i suoi illuminanti testi, un uomo di straordinario valore e di grande modernità». Alcuni, pur riconoscendone le grandi doti, lo descrivono austero e distante. «Non sono mai riuscito a capire come si fosse creata questa fama così lontana dalla realtà. Chiunque abbia avuto il privilegio di conoscere il nuovo Pontefice, sa molto bene che egli è dotato di grandi doti di umanità, carità e generosità e soprattutto di quanto sia intimamente umile. Chi lo ritrae come non aperto al cambiamento e intransigente sbaglia completamente. Ma questo fa parte delle miserie umane, di cui certo RATZINGER non si cura». Che effetto le ha fatto la professione di umiltà che RATZINGER ha pronunciato quando si è definito un povero lavoratore nella vigna del Signore? «Esattamente quello che dicevo, è un uomo profondamente umile, lontano dalle cose terrene e se tavolta può apparire fermo è solo perché rimane saldamente ancorato nella sua fede profondissima e incrollabile. E dunque, quella frase di modestia, pronunciata appena eletto, rispecchia fedelmente il suo animo, un animo pieno di amore per il prossimo e non certo freddo e distante come alcuni lo hanno descritto». E che significato attribuisce al nome che ha scelto? «Da italiano sono oltremodo soddisfatto di questa scelta. Benedetto XV era un grande Papa italiano, un Papa che combattè strenuamente per la pace, ma che soprattutto ha avviato la conciliazione e ha ridato ai cattolici la possibilità di partecipare alla vita politica italiana. Credo che con questa scelta il Papa abbia dato un messaggio preciso al nostro paese: se è vero che RATZINGER è un Papa tedesco che porta con sé tutte le ricchezze e le ferite del suo popolo, è anche vero che la sua storia, la sua formazione, sono molto italiane e lui si sente molto vicino al nostro popolo. Credo che Benedetto XVI sarà un grande Papa e sarà un Papa molto italiano».
23/07/2005 15:39
 
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Intervista al parroco di Introd
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Una bella intervista piena di semplicità ed emozione!!! Guardatela!![SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822]
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