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Quel che sarà sarà....i retroscena veri o presunti di stampa e tv sul pontificato di Benedetto XVI

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2008 15:49
26/07/2005 22:57
 
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Re: Donne prete

Scritto da: Ratzigirl 26/07/2005 13.56
A bordo di una nave nelle acque dell'Ontario è stata celebrata la cerimonia di ordinazione di preti e diaconi donne...come reagirà Levada? erede di Ratzinger per la congregazione della Dottrina della Fede ???[SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825]


Chi ha ordinato queste donne?
Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
27/07/2005 12:38
 
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???
Non so dirtelo chi le ha ordinate...l'articolo non lo dice ma loro si ritengono preti della chiesa cattolica....perciò non credo che avranno lunga vita....

Detto questo: ecco una notizia dalla Cina:


Riconoscimenti. In Cina, www.chiesa entra nel club degli oscurati

L'ultimo servizio interamente dedicato alla Cina - non il primo e tanto meno l'ultimo - www.chiesa l'ha messo in rete il 21 marzo: "Le carezze del cardinale non liberano nessun vescovo".

Dopo di che qualcosa là ha cominciato a non funzionare. Attualmente, in Cina, i lettori che cercano di aprire le pagine del sito non ci riescono più.

E' lo stesso oscuramento che colpisce, a intermittenza, la regina delle agenzie on line che si occupano della Cina: "Asia News", diretta da padre Bernardo Cervellera del Pontificio Istituto Missioni Estere.

E non basta. La Cina fa così anche con i siti della Radio Vaticana, della diocesi di Hong Kong, di molti gruppi protestanti e di associazioni per i diritti umani, insomma con tutte le voci on line che ritiene scomode. Alcuni cinesi hanno trovato la modalità di aggirare l'ostacolo telematico posto dal governo, o in proprio o attraverso i cinesi d'oltremare: di Hong Kong, Taiwan, Canada, Usa, Thailandia, Indonesia, Filippine...

31/07/2005 03:09
 
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Il complesso gioco delle nomine.....
Il biblista Ravasi governerà i fraticelli d'Assisi. Il cardinale Sepe retrocesso a Napoli. Quattro prelati in corsa per la sostituzione di Sodano. Oltretevere è l'ora dei cambiamenti




Sono passati appena quasi tre mesi dall'elezione di Benedetto XVI e in curia già si ricomincia a parlare di dimissioni del «papa». Non si tratta però del nuovo Pontefice bensì del cosiddetto «papa nero», il preposito generale della Compagnia di Gesù, padre Peter-Hans Kolvenbach. Ricevuto in udienza da Benedetto XVI, lo scorso 11 giugno, il gesuita olandese, che ha 77 anni, avrebbe manifestato l'intenzione di dimettersi. Ma il «papa bianco» lo avrebbe invitato a rinviare tale decisione.
Se il papa nero spera di poter fare le valigie, qualcun altro in curia vorrebbe farle fare al «papa rosso», il prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli (l'ex Congregazione de Propaganda fide), Crescenzio Sepe. È il cardinale dal quale dipende il sostegno alle missioni in tutto il mondo. Una responsabilità e un'autonomia (anche dal punto di vista economico) tanto ampie da infastidire più d'uno. Tra questi c'è chi spinge affinché Sepe possa essere nominato arcivescovo di Napoli al posto del cardinale Michele Giordano, dimissionario per raggiunto limite di età dal 26 settembre (ma c'è da tener conto della candidatura del teologo Bruno Forte).
A Propaganda fide andrebbe l'attuale arcivescovo di Bombay, cardinale Ivan Dias.

I sostenitori del papa rosso sottolineano invece il ruolo chiave che il cardinale Sepe avrebbe giocato come grande elettore di Benedetto XVI, facendo confluire su di lui i voti dei porporati del Sud del mondo. Per questo Sepe viene candidato anche alla segreteria di Stato al posto del cardinale Angelo Sodano.

Ma per lo stesso ruolo, il più importante nella gerarchia della curia, si fanno anche altri nomi: il cardinale Attilio Nicora, attuale presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica, l'arcivescovo di Vilnius, Audrys Backis e l'attuale sostituto per gli Affari generali (il ministro dell'interno) Leonardo Sandri.
Dopo aver riorganizzato la segreteria di Stato, il Papa potrebbe passare al delicato settore dei mass media: Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, Sala stampa della Santa sede, Osservatore romano, Centro televisivo vaticano, Radio vaticana.
C'è chi suggerisce di rispolverare il progetto di riunire le strutture sotto un unico dicastero con compiti di coordinamento.
Per comprendere la complessa partita che sta giocando Papa Ratzinger per allestire la sua squadra bisogna tenere presente la suprema regola non scritta delle nomine vaticane: «Promoveatur ut amoveatur», promuovere per rimuovere. La prima conferma si è avuta con monsignor Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di Papa Wojtyla nonché prefetto aggiunto della Casa pontificia, promosso arcivescovo di Cracovia, dove si insedierà a fine agosto.

In odore di «amoveatur» anche il prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica, cardinale Zenon Grocholewski, che potrebbe essere destinato a Varsavia al posto del cardinale Józef Glemp, giunto in età pensionabile.

Mentre i polacchi riprendono la strada di casa, si annunciano promozioni-rimozioni anche per alcuni prelati italiani. Monsignor Piero Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, viene dato in partenza per l'Abruzzo come nuovo vescovo di Pescara. Potrebbe essere sostituito con uno di coloro che lo hanno affiancato in questi anni, a cominciare da monsignor Francesco Camaldo, assistente ecclesiastico del Circolo di San Pietro.
Ratzinger infatti non ha mai nascosto la sua divergenza di vedute con Marini, giudicato troppo «creativo» nel predisporre le cerimonie papali.



Intanto trova nuove conferme la notizia, già annunciata da «Panorama» lo scorso 19 maggio, di un possibile ritorno accanto al Papa del suo ex segretario, Josef Clemens, ora al Pontificio consiglio per i laici, magari come prefetto della Casa pontificia al posto di James Harvey.
C'è anche molta attesa per la scelta del successore del cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos alla guida della Congregazione per il clero e del cardinale statunitense di origine polacca Edmund Casimir Szoka, presidente del Governatorato della Città del Vaticano (si fa il nome del ministro degli esteri vaticano Giovanni Lajolo).
Resta in sospeso il futuro di monsignor Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca ambrosiana. La Congregazione per i vescovi avrebbe già dato parere favorevole alla sua nomina come vescovo di Assisi. Per il celebre biblista potrebbe essere il primo gradino verso la porpora cardinalizia, ma il Pontefice non ha ancora deciso.
I francescani seguono con una certa apprensione la vicenda poiché Ravasi assumerebbe anche il titolo di delegato pontificio per la Basilica di San Francesco, finora detenuto dall'anziano cardinale Lorenzo Antonetti, il quale ha sempre lasciato ai frati un largo margine di autonomia.
Conferme invece all'ipotesi che l'arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, possa essere promosso, tra qualche tempo, alla guida della diocesi di Palermo, al posto del cardinale Salvatore De Giorgi, in scadenza per motivi anagrafici.
In mezzo a tante voci su promozioni e trasferimenti l'unica parola che conta è quella del Papa. Ed è probabile che nella casa di Les Combes in Valle d'Aosta, dove trascorrerà le ferie dall'11 al 28 luglio, oltre agli appunti per la sua prima enciclica, Benedetto XVI porterà anche i dossier per decidere le prossime nomine lontano dai «rumors» della curia.
Nel frattempo gli operai torneranno nell'appartamento pontificio, al terzo piano del Palazzo apostolico, per completare i lavori di ristrutturazione.
Seguiranno il Papa in montagna i suoi nuovi «angeli custodi»: Loredana e Carmela, le due laiche consacrate di Comunione e liberazione chiamate ad assisterlo


Panorama 11 luglio 2005




04/08/2005 12:47
 
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*** ULTIM'ORA****Georg Ratzinger Ricoverato!!!!
Ieri sera Georg Ratzinger è stato ricovarato per alcune turbe cardiache , gli è stato apllicato un pace-maker, e si prevede che la degenza non sia troopo lunga.

Per la serenità del nostro Papa e per la vita di Georg dedichiamo un pensiero in più nelle nostre preghiere....

Mi dispiace davvero...
Papa ti siamo tutti vicino!!!![SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817]
04/08/2005 13:13
 
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Auguri a Monsignor Georg Ratzinger
Si è appena appreso che al fratello del Papa è stato impiantato un pace-maker ma le sue condizioni sono in netto miglioramento.
Auguri di cuore di una pronta guarigione!!!
Ciao a tutti
Samantha

04/08/2005 18:06
 
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AUGURI GEORG!
Con tutto il cuore auguro a Monsignor Georg Ratzinger una pronta e perfetta guarigione.[SM=g27811]
RATZI FOREVER

Suor RATZGIRL
Ordine Benedettino delle Suore delle Sante Coccole al Romano Pontefice
05/08/2005 02:15
 
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Re: AUGURI GEORG!
Le nostre preghiere saranno per don Geor con gli auguri di pronta guarigione!
05/08/2005 16:22
 
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Curiosità...
Pare comunque che si tenga costantemente aggiornato dai madici sulle sue condizioni....credete che in incognito riuscirà ad andare a trovarlo???
Povero Joseph...neppure il fratello può andare a trovare a desso che è Papa!!!
E' il momento di ritirare fuori l'abito nero ed uscire in incognito!!!![SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817]


AUGURI GEORG!!!!
05/08/2005 22:03
 
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Auguri, Georg

Stammi bene!!!! Ricevi tante coccole da parte nostra (sotratte un po' al fratello... Beh, questo è un caso particolare, vero, care consorelle?)
[SM=x40799] [SM=x40799] [SM=x40799]
Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
06/08/2005 14:17
 
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invece si che gli è sato possibile andare a trovarlo!!
Ho visto le immagini oggi in tv! Che teneri i due fratelli Ratzinger!!! Ma ci avete fatto caso all'intensità dei loro sguardi? Si vedeva che erano ambedue commossi e felici di condividere qualche moment isieme...anche se in una situazione nn proprio rosea per Geprg.
Auguri di prontissima guargione Georg[SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]
SUOR SKIZZETTA
Santa Protettrice dell'Ordine Benedettino delle Suore delle Sante Coccole al Romano Pontefice!!
Skizzetta
06/08/2005 18:03
 
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Sono felicissima di sapere che il Santo Padre è riuscito senza troppe difficoltà a fare visita all'amato fratello,quei due mi fanno una tenerezza immensa...soprattutto nelle foto di ieri![SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]

W I RATZINGER BROTHERS![SM=g27838] [SM=g27838]
RATZI FOREVER

Suor RATZGIRL
Ordine Benedettino delle Suore delle Sante Coccole al Romano Pontefice
02/09/2005 11:36
 
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Convegno Dei Verbum (14-18 settembre 2005)
COMUNICATO: CONVEGNO BIBLICO INTERNAZIONALE A ROMA (14-18 SETTEMBRE 2005) IN OCCASIONE DEL 40° ANNIVERSARIO DELLA PROMULGAZIONE DELLA COSTITUZIONE CONCILIARE DEI VERBUM



Più di 400 partecipanti da 98 paesi, tra i quali anche un centinaio di vescovi, si incontreranno a Roma in settembre per un convegno biblico internazionale sul tema «La Sacra Scrittura nella vita della Chiesa». Questo incontro, organizzato per commemorare il XL anniversario della promulgazione della Costituzione conciliare «Dei Verbum», è patrocinato dalla Federazione biblica cattolica e dal Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani.

Una delle innovazioni più importanti del Concilio Vaticano II (1962-1965) è stata la riaffermazione del ruolo centrale della Bibbia nella Chiesa e per il mondo. Decisivo, per tale riaffermazione, è un documento, approvato poco prima della chiusura del Concilio, il 18 novembre 1965, dopo lunghi anni di preparazione e di discussioni: la Costituzione sulla Rivelazione Dei Verbum (cioè Parola di Dio). Si tratta di un testo che, come afferma il cardinale tedesco Walter Kasper, «ha portato a una consapevolezza crescente dell’importanza delle Sacre Scritture, ha promosso la pastorale biblica e ha impresso un nuovo impulso alla ricerca biblica scientifica».

Per commemorare il XL anniversario dalla promulgazione di Dei Verbum, il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, presieduto dal card. Kasper, e la Federazione Biblica Cattolica hanno organizzato a Roma un convegno sulla pastorale biblica. La Federazione Biblica Cattolica è un’organizzazione internazionale, fondata dopo il Concilio Vaticano II, da Papa Paolo VI. Composta di 300 istituzioni affiliate in 127 paesi, essa ha lo scopo di promuovere e coordinare la pastorale biblica cattolica a livello mondiale.

Il convegno, che conterà sulla presenza di oltre 400 partecipanti provenienti da 98 paesi, si terrà dal 14 al 18 settembre 2005 a Roma, presso l’Aurelia Convention Center. Fra i partecipanti, numerosi cardinali e vescovi, oltre ad organizzazioni, movimenti e singole persone, che su vari versanti operano nel lavoro biblico: la pastorale, le traduzioni e gli studi biblici. È prevista inoltre la partecipazione di rappresentanti di altre Chiese e Comunità ecclesiali e anche di altre religioni.

Le 18 presentazioni e gruppi di discussione tratteranno di questioni attuali di pastorale biblica. Segnaliamo alcuni temi di maggior rilevanza: l’esegesi, la catechesi e la liturgia; il dialogo ecumenico, le relazioni con l’ebraismo, il dialogo interreligioso; la sfida rappresentata dai nuovi movimenti religiosi e il problema crescente del fondamentalismo; la questione dei valori religiosi in un contesto secolarizzato, ed infine, il tema della giustizia e della pace in un mondo globalizzato.

Il programma abbraccia altre iniziative interessanti, come il seminario sui «Metodi creativi per proclamare la Parola di Dio», che presenterà una panoramica della varietà e ampiezza del lavoro biblico concreto attraverso il mondo. Vi saranno presentati concetti innovativi e progetti biblici già realizzati con successo; vi si scambieranno nuove idee e si stabiliranno contatti internazionali. Il programma comprenderà, momenti di preghiera comune, celebrazioni liturgiche ed eventi culturali.

Fra i principali relatori del convegno ricordiamo il card. Walter Kasper, il già arcivescovo di Milano, card. Carlo Maria Martini, e l’arcivescovo John Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja (Nigeria), presidente di due Riunioni Internazionali di Conferenze Episcopali in Africa [secam e aecawa], ai quali si affiancheranno più di 50 specialisti di fama internazionale.

Il Convegno intendo non tanto tracciare una retrospettiva sui quaranta anni trascorsi, ma piuttosto una panoramica critica e un bilancio attendibile della situazione attuale. Esso darà l’occasione di discutere problemi e sfide fondamentali, che devono essere affrontati in questo XXI secolo con una pastorale biblicamente ispirata, che prenda in considerazione il contesto ecclesiale, il dialogo ecumenico, il dialogo con le varie culture e religioni, con la società e con il mondo. Il Convegno vuole essere inoltre una piattaforma internazionale di scambio sui modi di favorire l’accesso alla Bibbia e di sviluppare il lavoro biblico in modo consono ai tempi.

Momento culminante del convegno sarà la celebrazione liturgica nella basilica di San Pietro alla quale farà seguito un’udienza privata con Papa Benedetto XVI. Il professore di teologia fondamentale e di Dogmatica, Joseph Ratzinger, intervenne attivamente, in qualità di consigliere teologico del card. Frings, l’allora arcivescovo di Colonia, nelle discussioni preparatorie di Dei Verbum. Il suo autorevole Commento di Dei Verbum, apparso poco tempo dopo la conclusione del Concilio, è stato pubblicato nella prestigiosa collana tedesca Lexikon für Theologie und Kirche.

In concomitanza con il convegno si svolgerà la mostra «Ut Dei Verbum currat (2 Ts 3,1)», nella quale una trentina di organizzazioni esporranno materiali e informazioni sulla Bibbia: traduzioni bibliche e pubblicazioni specialistiche per corsi e modelli di formazione biblica, materiali per la diffusione tramite Internet, la radio e la televisione.

Altre informazioni sul programma del congresso sono disponibili nel sito web del Segretariato Generale della Federazione Biblica Cattolica (www.c-b-f.org) o all’indirizzo di posta elettronica : www.deiverbum2005.org.

02/09/2005 15:34
 
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Il Papa in Turchia
Per il momento l’agenda del papa non prevede viaggi, ma non è detto che qualcosa cambi tra 15 giorni od oltre”. Così a Colonia il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquín Navarro-Valls, rispondeva alla domanda di un giornalista. Una dichiarazione diplomatica che non escludeva alcuna ipotesi su possibili nuovi viaggi del pontefice. In effetti, in queste ore si sta lavorando concretamente per portare Benedetto XVI a Istanbul, in Turchia. Una visita pastorale che accoglie l’invito del patriarca ecumenico Bartolomeo I, in occasione delle celebrazioni della festa di Sant'Andrea, il 30 novembre prossimo. Stando alle dichiarazioni del portavoce della chiesa ortodossa Dositeos Anagnostopoulos, l’invito era arrivato in Vaticano a maggio, subito dopo l’elezione di Benedetto XVI. A quanto si apprende, il papa sarebbe pronto a partire, ma allo stato attuale manca ancora l’invito del governo turco, una condizione necessaria per qualsiasi spostamento di un pontefice fuori dal Vaticano.



Il passo ufficiale dovrebbe avvenire tra breve, anche perché fonti governative di Ankara hanno fatto sapere che stanno aspettando dettagli più precisi circa il viaggio papale. È certo che anche in un’ottica politica, la presenza di Benedetto XVI avrebbe un significato importante, specie per capire se le posizioni dell’allora cardinale Ratzinger contro l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, saranno in qualche modo confermate attraverso un cambiamento della linea diplomatica di sostanziale neutralità mantenuta negli ultimi anni in materia dalla Segreteria di Stato. A riguardo, non è una caso che a Colonia, durante l’udienza del papa ai rappresentanti di alcune comunità islamiche, Ridvan Cakir, presidente dell'Unione islamo-turca di Germania, abbia chiesto al pontefice di mettere una buona parola per l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, una scelta per favorire il dialogo tra cristianesimo e islam.

A livello ecumenico, invece, il viaggio segnerebbe una nuova tappa nella ricerca dell’unità: papa Ratzinger può vantare un’antica amicizia con il principale teologo del patriarcato, Ioannis Zizioulas, metropolita di Pergamo. Zizioulas e Ratzinger hanno deciso di far riprendere in autunno i lavori della Commissione del dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, decisa propria da Giovanni Paolo II nel suo viaggio in Turchia del 1979. E sul nodo del primato petrino, hanno elaborato da tempo un ragionevole punto di incontro, alla luce dell’assioma: “Dove c’è l’eucaristia c’è la Chiesa”.

L’annuncio ufficiale del viaggio dunque dovrebbe essere questione di giorni, al massimo di qualche settimana e secondo alunne indiscrezioni giornalistiche, dovrebbe svolgersi nell’arco di tre giorni, dal 28 al 30 novembre: un lasso di tempo significativo che potrebbe essere riempito con gesti e parole capaci di lasciare il segno.
02/09/2005 15:44
 
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Riforme e nomine in vista (?)
Capitolo nomine: l’attesa per le scelte di Benedetto XVI



Previste per la fine dell’estate, potrebbero slittare ancora la riforma della Curia romana e l’avvicendamento alla guida dei dicasteri vaticani. Il Sinodo dei vescovi e un'enciclica fra gli impegni immediati di Benedetto XVI.

Quattro mesi e mezzo sono trascorsi dall’elezione di Joseph Ratzinger al soglio pontificio: un periodo di tempo certo non lunghissimo, ma quanto mai indicativo dello stile e delle priorità che il nuovo papa ha voluto imprimere alla Chiesa. Un papa concentrato sull’essenza del messaggio evangelico, pronto a richiamare l’importanza della fede in Dio, sincero nel porre di fronte al mondo le cause della crisi che essa attraversa. E più che mai certo di non poter prescindere dall’Eucaristia, tanto meno nel corso dell’anno che Giovanni Paolo II aveva voluto fosse dedicato ad essa. Benedetto XVI si è mosso con molta cautela, riservando aperture sincere e ricercando attivamente un dialogo capace di porre fine – nel rispetto delle reciproche condizioni – anche alle questioni più delicate ancora sul tappeto, dai rapporti con la Cina a quelli con le altre confessioni cristiane. Gli incontri interreligiosi di Colonia e l’udienza ai rappresentanti dei lefebvriani non sono – in questo ambito - che le ultime mosse di un percorso costante partito lo scorso 19 aprile.

C’è però un settore nel quale Benedetto XVI finora non si è avventurato, se non nei termini ai quali davvero non poteva sottrarsi. E’ il capitolo nomine, la scelta cioè dei suoi più stretti collaboratori, degli uomini chiave da porre alla guida dei vari dicasteri vaticani. All’indomani della sua elezione, come consuetudine, papa Ratzinger confermò nel loro ruolo tutti gli uomini della Curia. Per forza di cose, dovette procedere solamente ad una nomina, quella del suo sostituto alla guida della Congregazione per la dottrina della fede. Una scelta caduta su William Joseph Levada, ora ex arcivescovo di San Francisco, che ha portato a Roma la sensibilità (e al tempo stesso l’intransigenza) di un cattolicesimo certamente dinamico ma anche lacerato nel profondo dalla grave vicenda dello scandalo - pedofilia.

La vera impronta di Benedetto XVI si vedrà solamente con le altre nomine, che – attese per la fine dell’estate – potrebbero slittare di qualche settimana, anche in considerazione del fitto calendario che il papa ha di fronte. Settembre potrebbe essere dedicato allo studio e alla scrittura dell’enciclica di cui si parla già da mesi e che papa Ratzinger starebbe scrivendo da qualche tempo; ottobre sarà caratterizzato dal Sinodo dei vescovi sull’Eucaristia (relatore il patriarca di Venezia, card. Scola), evento mondiale di grande rilevanza per comprendere anche come Benedetto XVI intenderà rapportarsi con il tema della collegialità episcopale.

Prima o poi, comunque, arriverà il tempo delle scelte. E sono molti coloro che pensano non tanto ad un cambio di uomini, ma ad una vera rivoluzione – o almeno ristrutturazione – dell’intera Curia vaticana. Una intenzione che alcuni mesi fa fu annunciata dal cardinale José Saraiva Martins, prefetto della congregazione per le cause dei santi, secondo il quale Benedetto XVI avrebbe provveduto ad una riforma degli organismi curiali nel senso di un loro snellimento e di una loro maggiore funzionalità.

Impossibile però non parlare anche di uomini, a maggior ragione dopo la presa di possesso della diocesi di Cracovia da parte di mons. Stanislaw Dziwisz, per 27 anni segretario personale di papa Giovanni Paolo II. Il suo insediamento in Polonia ha segnato ufficialmente la fine dell’era Wojtyla in Vaticano, e seppur ancora piuttosto influente – e probabilmente presto anche insignito della porpora cardinalizia – mons. Stanislao non gioca ormai più il ruolo cruciale che si era ritagliato durante gli ultimi anni della vita del papa polacco. A tener alto il buon nome della Polonia penserà verosimilmente un altro Stanislaw, mons. Rylko, attuale guida del Pontificio consiglio per i laici, l’organismo vaticano che ha curato – con successo - la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia.

Inutile negare però che la prima “casella” in ordine di importanza è quella del segretario di stato, carica ora ricoperta dal card. Angelo Sodano. Il porporato si avvia – a novembre – a toccare la soglia dei 78 anni di età, ben tre oltre il tetto fissato per la cessazione di ogni incarico. Un tetto che il papa potrebbe ancora decidere di “ignorare” (il pontefice ne ha piena facoltà) ma che potrebbe anche essere preso alla lettera. E in tal caso sarebbero davvero in tanti a dover saltare: per citare solo i cardinali, i responsabili di Curia che stanno per raggiungere o hanno già raggiunto l'età pensionabile sono Castrillon Hoyos (Prefetto della Congregazione per il Clero), Hamao (Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti), Herranz (presidente del pontificio consiglio per i testi legislativi), Moussa Daoud (prefetto della congregazione per le Chiese orientali), Poupard (presidente del pontificio consiglio della cultura) e Szoka (presidente del governatorato e della pontificia commissione per lo stato della Città del Vaticano).

Per sostituire Sodano – qualora questa fosse la scelta – Benedetto XVI potrebbe intraprendere la pista interna (il sostituto alla segreteria, mons. Leonardo Sandri, argentino, o il “ministro degli esteri” vaticano, mons. Giovanni Lajolo, italiano) o optare per un uomo non già impegnato presso la Segreteria di Stato. In tal caso si fanno i nomi del card. Giovanni Battista Re, attuale prefetto della congregazione dei vescovi, e del card. Crescenzio Sepe, ora prefetto della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Ma qui si entra nel campo del “toto-nomine”, che come sempre lasciano il tempo che trovano.

Comunque essa venga intrapresa, la riforma della Curia e dei suoi uomini non potrà fare a meno di considerare anche i doverosi cambi in seno alla Chiesa italiana. L’attuale presidente della CEI, il card. Camillo Ruini, compirà i 75 anni il prossimo febbraio, completando il suo terzo mandato alla guida dei vescovi. Probabile una sua partenza, come pure quella dei titolari di altre due diocesi italiane, entrambe sedi cardinalizie: Napoli e Palermo. Nella città campana il card. Michele Giordano entrerà in età pensionabile il prossimo 26 settembre, in quella siciliana il card. Salvatore De Giorgi ci sarà già fra una settimana, il 6 settembre.

Una situazione complessa, dunque. A papa Ratzinger il compito di scegliere.


03/09/2005 03:10
 
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Il Papa al Gemelli
Cronaca della visita al fratello Georg



Sta meglio Georg Ratzinger e il Papa dopo avergli fatto visita al Gemelli lascia l'ospedale sorridente. ''Mio fratello sta bene, grazie'' risponde Benedetto XVI al cronista che gli chiede notizie sulla salute di Georg e si apre ad un largo sorriso che esprime tutta la sua contentezza per la visita lampo di questo pomeriggio al Gemelli, durante la quale si e' trattenuto circa mezz'ora con Georg Ratzinger, al quale ieri e' stato impiantato un pace maker. Benedetto XVI e' giunto in elicottero da Castel Gandolfo e all'eliporto del policlinico romano e' stato accolto dal rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi e dal direttore amministrativo del policlinico, Antonio Cicchetti. Si e' spostato in macchina dall'eliporto all'ingresso del policlinico dove e' stato salutato dal direttore sanitario, Cesare Catanti e da un piccola folla di degenti, infermieri e medici che lo hanno festeggiato calorosamente. Prima di salire al decimo piano, dove e' ricoverato il fratello, papa Ratzinger e' entrato nella cappellina al primo piano dell'ospedale e si e' trattenuto in preghiera un paio di minuti con cinque suore e con uno degli assistenti spirituali del Gemelli, don Decio Cipolloni. Subito dopo Benedetto XVI e' salito ad incontrare il fratello. Una volta sceso dalla stanza, di nuovo in prossimita' della cappellina del primo piano, ha sostato davanti a una statua che raffigura la Madonna che solleva fra le braccia papa Giovanni Paolo II. Tornato all'ingresso dell' ospedale il Papa e' stato nuovamente festeggiato da un folto gruppo di persone che si era fermato ad aspettarlo. Ha stretto molte mani ed ha anche salutato due bambini, uno dei quali, un piccolo di pochi mesi, e' stato sollevato alla sua altezza perche' potesse baciarlo sulla fronte. Poi, subito prima di lasciare il Gemelli, Benedetto XVI ha manifestato la sua contentezza per aver trovato mons. Ratzinger in buone condizioni. Il fratello del Papa, che era giunto il 29 luglio a Castel Gandolfo per trascorrere un periodo con lui, e' stato ricoverato d'urgenza mercoledi' sera al policlinico Gemelli, che ha ospitato negli anni diversi ricoveri di papa Giovanni Paolo II. Ieri l'equipe di cardiologia guidata dal prof. Filippo Crea, gli ha impiantato un pace maker, ora mons. Georg sta meglio e dovrebbe tornare presto a Castel Gandolfo. Ma il Papa, che e' molto legato all' 81enne fratello maggiore, ha deciso comunque di venirlo a trovare, lasciando per qualche ora la residenza estiva dei Papa a Castel Gandolfo.
05/09/2005 01:47
 
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Retroscena diplomatico del viaggio di Ratzinger in Germania.
I turchi hanno favorito l'incontro con la comunità musulmana. Pensando al loro ingresso nell'Unione Europea. Ma i risultati...




C’era l’ombra del governo di Ankara dietro l’incontro di Benedetto XVI con i rappresentanti delle comunità musulmane tedesche, che si è svolto durante il viaggio del Papa a Colonia e che tanta eco ha avuto sulla stampa internazionale. Panorama ha scoperto che uno dei componenti della delegazione musulmana, Fevzi Cebe, indicato ufficialmente come semplice membro dell’Unione turco-islamica, in realtà è il presidente dell’Unione dei turchi democratici d’Europa, fondata nel 2004, con sedi anche a Berlino, Rotterdam e Bruxelles. L’Unione, che gode dell’appoggio del premier turco Tayyp Erdogan e promuove l’integrazione dei 7 milioni di turchi emigrati nella Ue, sostiene con forza l’adesione della Turchia all’Unione Europea. L’incontro con il Papa è stato dunque promosso da una sorta di «diplomazia parallela» che, in vista del viaggio di Benedetto XVI a Istanbul (forse a novembre), mira a ottenere la non ostilità della Santa Sede all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. Ratzinger, infatti, già da cardinale non si era pronunciato a favore. E non sembra aver cambiato idea: i testimoni riferiscono che ha risposto solo con un lieve cenno del capo a Ridvan Cakir, presidente dell’Unione turco-islamica, che lo invitava a considerare l’allargamento della Ue alla Turchia come opportunità di convivenza tra le culture.
05/09/2005 01:49
 
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La brutta avventura di Ruini e Co.


Non è stata una bella avventura per il presidente della Cei, cardinale Camillo Ruini, e per una trentina di vescovi e porporati italiani «sequestrati» per cinque ore a bordo di un battello sul Reno. L’incredibile episodio è avvenuto all’arrivo di Benedetto XVI a Colonia. Invitati a partecipare alla cerimonia di ingresso del Pontefice sul battello (foto), gli alti prelati erano convinti di avere un posto sull’imbarcazione papale. Ma hanno commesso un errore. Troppo tardi infatti hanno scoperto che l’invito era per la nave riservata ai rappresentanti della Chiesa europea. Qui, imbarcati con un’ora di anticipo, e dopo due ore di cerimonia, sono stati trattenuti a bordo, per ragioni di sicurezza, per altre due ore. Durissime le proteste dei porporati: l’arcivescovo di Genova, cardinale Tarcisio Bertone, ha persino chiamato con il cellulare monsignor Giovanni Lajolo, segretario per i Rapporti con gli stati, affinché intercedesse per la «liberazione». In serata sono giunte le scuse del responsabile del comitato organizzatore. Ma non basta. L’indomani la nunziatura apostolica in Germania è dovuta intervenire affinché venisse rilasciato un sacerdote di Catania, trattenuto per 12 ore dalla polizia a causa di un equivoco.
05/09/2005 16:49
 
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Re: La brutta avventura di Ruini e Co.

Scritto da: Ratzigirl 05/09/2005 1.49


Non è stata una bella avventura per il presidente della Cei, cardinale Camillo Ruini, e per una trentina di vescovi e porporati italiani «sequestrati» per cinque ore a bordo di un battello sul Reno. L’incredibile episodio è avvenuto all’arrivo di Benedetto XVI a Colonia.



POVERO CAMILLO!!! [SM=g27828] [SM=g27828] Immaginate se dovevano tornare a nuoto???
05/09/2005 18:41
 
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^__^
.....Non ci avevo mai pensato....ma Ruini saprà nuotare?[SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829]
05/09/2005 23:49
 
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Re: ^__^

Scritto da: Ratzigirl 05/09/2005 18.41
.....Non ci avevo mai pensato....ma Ruini saprà nuotare?[SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829]



Eheheh bella domanda![SM=x40791] [SM=g27822]
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