Che dire di questo libro, sinceramente mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.
Lo stile di Welsh è sempre il solito: pungente, graffiante e irriverente, ma è la storia in se stessa che fa un po’ acqua da tutte le parti.
Voglio dire, a parte la surrealità degli eventi, cosa a cui lo scrittore scozzese ci ha già abituati in passato (vedi acid house ed altri racconti), è proprio la trama che sta in piedi a stento. Barcolla.
La disperata ricerca di un alcolizzato di suo padre che si intreccia con le vicissitudini di uno sfigato suo coetaneo, secondo me non è sufficiente ad imprimere la giusta tensione nel lettore.
Dove sono finite le scorribande di Renton, Begbie, e Sick Boy che ci tenevano inchiodati a pagine dense di pathos ?
Non è uno dei suoi migliori romanzi…
Lo consiglio solo ai fedeli seguaci di Welsh.
Nel frattempo si resta in attesa del prosieguo di Porno.
Asta la pasta. El Gato Lopez.
E’ fico essere audaci e ribelli da pischelli, ma il vero mulo è un trentenne che ha ancora qualcosa da dire e restituisce i calci in culo uno per uno.
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Stay in bell !!!