-7 Gennaio 1978-

-7 Gennaio 1978-

Come capitava spesso negli anni settanta Roma era la città dove si uccideva di più e più violentemente che in altre città d’Italia.
Tutto inizia a inizio anni settanta quando Jimmy Fontana entra in un armeria di Saint-Vincet e acquista una mitraglietta Skorpion, questa particolare mitraglietta sarà la stessa arma che il sette gennaio ucciderà due ragazzi fuori dalla sede del MSI di Acca Larentia, una strage che non finì con l’uccisione di Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta ma continuerà con l’uccisione per mano di un poliziotto (sparò ad altezza uomo e alle spalle!) di Stefano Recchioni, quella notte sarà ricordata per anni come la strage di Acca Larentia.
Due ragazzi affiliati al MSI stanno chiudendo la sede del partito quando una macchina a tutta velocità si ferma davanti a loro e apre il fuoco uccidendoli, la solita storia gia sentita e risentita in quegli anni la cosa che farà sì che questa strage diventi un qualcosa di più sarà la manifestazione spontanea nata dopo l’incauto gesto di un giornalista, infatti, questo giornalista sbadatamente butterà una cicca di sigaretta in una pozza di sangue facendo alterare e infiammare gli animi scoppia una manifestazione spontanea vengono chiamati i poliziotti che lanciano lacrimogeni a tutto andare e nella “confusione” un poliziotto sparerà ad un “facinoroso” fascista disarmato, la cosa che puzza però è che il solerte poliziotto attuerà una vera e propria esecuzione sparando alla nuca.
In quegli anni l’unica cosa sicura per i ragazzi del MSI era che almeno i poliziotti stavano dalla loro parte ma dopo Acca Larentia questa sicurezza viene meno ed è proprio in questo frangete d’insicurezza che Fioravanti fonderà i NAR, visto e considerato che neanche l’istituzioni nate per proteggere uccidono coloro che dovrebbero proteggere il tiro si alza.