-Il suicidio del sistema 76 “Odio fine luglio”-

-Il suicidio del sistema 76 “Odio fine luglio”-

Odio gli uomini che vanno in giro con pantaloncini e infradito.
Odio le donne grasse che indossano striminziti top.
Odio chi bercia sugli autobus.
Odio chi ci mette un ora a versare un assegno in banca.
Odio le banche.
Odio i cinesi che corrono per accaparrarsi un posto su un autobus per poi scendere alla fermata successiva.
Odio le vocine delle compagnie telefoniche.
Odio chi in guerra usa bambini come scudo.
Odio la Svizzera.
Odio la Germania.
Odio chi non ammette di aver perso.
Odio aspettare.
Odio chi arriva patologicamente in ritardo.
Odio chi crede di trovare l’amore su internet.
Odio chi non ha un cazzo di niente da fare ma da consigli.
Odio i nonni che guardano la gente lavorare.
Odio chi ha il doppio cognome.
Odio chi rompe i coglioni per una settimana intera per una cazzata.
Odio chi crede d’avere sempre ragione.
Odio chi non ammette di aver torto.
Odio chi prende le ciotoline degli stuzzichini e se li mangia al proprio tavolo.
Odio i tracotanti.
Odio i bulli.
Odio chi vuole censurare o boicottare.
Odio chi crede d’essere normale sputando merda su ciò che reputa anormale.
Odio chi esalta la propria scelta sessuale.
Odio chi si vanta delle proprie prodezze sessuale.
Odio i finti intellettuali.
Odio Baricco.
Odio Piperno.
Odio chi fa di ogni erba un fascio.
Odio chi osanna slogan senza sapere cosa significano.
Odio chi dice che per una scelta politica sia immune alla legge.
Odio chi osanna politiche morte e sepolte.
Odio Word.
Odio quando s’impalla il computer senza motivo apparente.
Odio chi cerca d’insegnarmi il mio lavoro.
Odio chi se la tira.
Odio chi crede che la poesia non è morta.
Odio i commessi di Feltrinelli.
Odio i francesi.