-Ultima sbronzata in solitudine-

"Ultima sbronzata in solitudine"

Lo smilzo era solo all'Auld... ordinò il solito e si sedette al "loro" solito tavolo e incominciò a ripensare a tutte le cose che gli erano successe in quegli anni... la sua ex, il grosso che non si sentiva più, il nano sparito nel nulla, la sua paternità, la sua musica che era completamente partita per la tangente, le sue pseudo amiche disposte solamente a fare sesso, la prima canna del nano, la sua prima sbronza, Angie che lo chiava nella macchina del nano e che il giorno dopo lo molla come uno stronzo, la terribile visione che aveva avuto mesi prima... e dopo questo ragionamento decise che non c'è la faceva più a stare in quella città... troppi brutii ricordi troppe cose da dimenticare e decise in un'attimo di convinzione estrema che l'indomani sarebbe partito per Londra e che non sarebbe più tornato in questa schifosa città.
Ordinò ancora un paio di pinte di Guiness e si sbronzò come non capitava da anni... non capiva nulla e fu fermata all'uscita dell'Auld da un vecchio barbone.
"Scusa amico..."
"Si?"
"Cos'hai?"
"Sono brillo e non voglio pensare!"
"L'alcool è una brutta besta... guarda me come ha ridotto... vestito di stracci a chiedere la carità per un pezzo di pane rancido e una zuppa..."
"Mi dispiace!"
"Di cosa?"
"Della sua condizzione!"
"Non preoccuparti ragazzo ci sono abituato... ma vedendoti bene non si direbbe che è solamente l'alcool..."
"In effetti..."
"Cos'hai allora?"
"Niente... è che stavo ripensando al passato..."
"Ahi un'altra brutta bestia... il passato si chiama così perchè è passato e non bisognerebbe ripensarci troppo senò si rischia di viverci e di non vedere e capire il presente!"
"Sa che lei è una delle poche persone saggie che ho conosciuto in tutta la mia vita!"
"E' la vecchia che mi porta a parlare così!"
"Bhè forse ha ragione... le posso offrire qualcosa?"
"Non lo so... un caffè in quel pub non mi farebbe schifo!"
"Ok... andiamo!"
I due si diresssero verso l'Auld, lo smilzo ordinò un caffè e un'altra pinta di Guinees (l'ottava della serata!), continuarono a parlare e lo smilzo senza capacitarsene si confidò interamente a quel vecchio senza tralasciare nulla ne omettere nessun elemento scabroso... il vecchio ascoltava attento e consigliava per il meglio allo smilzo.
Uscirono all'ora di chiusura... erano le due di notte rimasero all'Auld per un quattro ore filate.
"Cosa farai adesso?"
"Domani andrò a vivere a Londra e lei?"
"Puoi darmi del tu!"
"E tu?"
"Non lo so... mi troverò un posto per dormire stanotte e domani vedrò cosa fare!"
"Non so perchè ma lei non mi sembra ciò che dice di essere!"
"E chi sarei?"
"Non lo so... forse è l'alcool che mi fa parlare così... non so!"
"Forse sono Dio che è venuto a consolarti o più semplicemente un vecchio barbone portato ad ascoltare i problemi e a consigliare!"
"Sapere che lei è dio mi sconvolgerebbe assai!"
"Non farti troppi problemi di questo genere... adesso vai che domani t'aspetta una giornata faticosa!"
"Già forse è meglio... la saluto..."
"Ciao ragazzo"
I due si divesero e lo smilzo li venne in mente che non aveva ancora ringrazziato il vecchio, si voltò e lui non c'era più... allora era veramente Dio?
Lo smilzo ci pensò su un pò e decise che non era possibile... si diresse a casa e si addormentò tranquillo come un bebè... non dormiva così da anni.
Il giorno dopo si sveglio presto stranamente riposato... preparò le valige scrisse una lettera al grosso e si diresse verso l'aereoporto... imbuccò la lettera qualche minuto prima di imbarcarsi sull'aereo e alle undici di mattina partì verso al sua nuova vita...