la colonna sonora del subconscio

io sto solo aspettando che inventino, o che "prototipizzino" , un apparecchio che possa registare la musica che emerge quando ci stiamo per addormentare (non è pluralis majestatis, in quanto cfredo che succeda un po a tutti) , o che sognamo. A me capita di sognare dei brani, che mi fanno svegliare,durante il sogno, e dico, mentre esso ormai svanisce risucchiato nello scrigno di morfeo, < cazzo questo me lo devo ricordare,me lo devo ricordare me lo devo ricordare, dunque faceva..cazzo. l'ho già scordato.>
e in genere sono pezzi magnifici, al di fuori di ogni concezione terrena. a volte di una semplicità disarmante. ma arrangiati in un modo che nemmeno se ti fai spremute di peyote e minestrine di lsd.
a volte ho la fortuna di ascoltare, mentre sono in fase catatonica pre-sonnambulesca, brani che emergono dal nulla, che si evolvono , si riproducono senza controllo, e ho la sensazione magnifica di un evento unico irripetibile che andrà perso per sempre....
un vero peccato.

.... come commentare?........potrò sempre dire: l'ho conosciuto!

Mi sento di spendere due parole a commento...
La mancanza di sonno (o quantomeno l'alterazione del ciclo sonno veglia) può ad esempio portare a pseudo-percezioni di notevole intensità: voci, parlati, magari anche musica (a me capita spesso di avvertire percussioni e ritmi mentre casco dal sonno sul divano...).
Se belle, meritano di essere catturate, ma per ora non mi è mai capitato...
Spero di non aver tolto poesia alle affermazioni di Infusibile

.
Quello che noi tutti crediamo di sentire durante le fasi di pre-sonno purtroppo non esiste. Nel senso che sono solo delle sensazioni di qualcosa che in realtà non è chiaramente figurato nemmeno nella nostra mente. Per questo spesso ci sembrano belle anche delle cagate

Non ti preoccupare Steva, se c'era qualche traccia di poesia, ci ha pensato Paolmar a spazzarla via! però è vero , che tutto ciò che è "autoprodotto" gode di una "raccomandazione critica" , e a volte ci vuole proprio il confronto con gli altri e le loro opinioni , per ridimensionare la cosa...
.. credo.

non sono proprio le sensazioni di qualcosa che poi possono diventare qualcosa? un quadro per il pittore o una canzone per il musicista?
Il momento in cui ci stiamo per addormentare è il momento in cui siamo più rilassati, la nostra mente funziona 'da sola' e probabilmente ,dal punto di vista della creatività, funziona meglio poichè è svincolata da costrizioni fisiche.
Piuttosto che scartare a priori il prodotto di questi momenti di veglia bisognerebbe trovare il modo di sfruttarli o magari di auto indurre uno stato di rilassamento simile, magari senza stupefacenti .
Andrea

..uè! che fai ? Alludi?

a che alludo Infu?

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Scritto da: mancandream 05/07/2005 12.50
non sono proprio le sensazioni di qualcosa che poi possono diventare qualcosa? un quadro per il pittore o una canzone per il musicista?

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Mi dispiace di spoetizzare la questione. ma qui entriamo un questioni piuttosto complicate...

Quelle di cui stiamo parlando sono sensazioni astratte, ovvero non correlate ad uno stimolo esterno ma autogenerate dal nostro stesso cervello sulla base di dati percettivi acquisiti in precedenza e immagazzinati nella memoria.
Le sensazioni possono anche essere sincere, ma non corrispondono per forza a qualcosa di concreto.

Non essendo un medico non sono un esperto di queste cose, ma credo ad uno stimolo esterno corrisponda una determinata risposta cerebrale. In determinati momenti noi possiamo ripescare dal nostro archivio sensoriale interno alcune di queste, ma non sappiamo effettivamente a cosa corrispondevano in origine, o perlomeno non ci viene facile il collegamento.

Come dicevi, anche un pittore può avere una sensazione e su questa costruire un'opera, ma appunto la costruzione, quindi la reinterpretazione della sensazione originale è proprio la parte più difficile di ogni processo creativo.
Altrimenti, se le mie sensazioni potessero essere sufficienti... a quest'ora altro che Mozart e Van Gogh... li avrei già presi tutti a pernacchie...!

Forse il paragone è un pò azzardato, ma a proposito di sconnessione tra stimoli e sensazioni, è un pò come chi sotto l'effetto di alcol o altre sostanze vede tutto il mondo più bello. Ovviamente non lo è, solo che le sue sensazioni sono scollegate dalla percezione e quindi vanno autonomamente ma non sono collegate a qualcosa di concreto.

Boh...?

.. è vero, il discorso è molto più complicato di quanto possa sembrare. Direi che si sconfina nella psichiatria secca. Mi vengono in mente alcune cose che ho letto di Jung, sul inconscio che emerge quando la coscienza abbassa la guardia ( come ad esempio nei sogni)

Forse non c'entra niente, ma sempre in ambito di "infiltrazioni" musicali, è un po come quando si ha un motivetto in testa che non si riesce a interrompere, o come quando magari dopo aver studiato su una base, continuiamo nella nostra testa a suonare e improvvisare incessantemente ( ma questo forse, è più dovuto a un "sovraccarico" neurale, un po come quando disegnavo e magari disegnavo tutto il giorno , che ne so, le mani, ebbene, chiudendo gli occhi continuavo a vedere mani)..

e forse, questa sensazione che non ha sorgenti reali, è un po come la cosiddetta "sega mentale" , cioè il pensare a cose che non hanno attinenza con la realtà!

... BOH, anch'io!!

E pensare che avevo risposto al thread giusto perchè mi sembrava brutto lasciare morire lì la cosa... guarda che discussione che ne è scaturita... il Coccia sarà contento che il Forum ora vada a spaziare anche nella fiolosofia e nelle neuroscienze percettive (ah, l'ingegneria biomedica...)
Però forse potremmo tornare alla chitarra o almeno alla musica...
Per riprendere il discorso, capita mai che un motivo, un riff, una canzone vi entri in testa la mattina (magari appena svegli) e vi tormenti per ore? Spesso si tratta di canzoni note, a volte di melodie che riemergono dal subconscio...
A me è capitato spesso dopo un assiduo studio dei riff... che sia il primo passo per la musica alla velocità del pensiero? Rielaborazione autonoma?

Certo che capita. La cosa comincia a diventare preoccupante quando ti svegli con in testa "i bambini fanno oooh".

Io mi sento strano se "non" mi capita, ormai. Al mattino prima di uscire, ho già in filodiffusione cerebrale qualche brano , ancora prima di mettermi gli auricolari. Devo solo sperare che sia un brano che ho a portata di mano, da schiaffare nel lettore, in modo da esorcizzare la cosa. Perchè se provo a sentire qualcosa di diverso, non so, mi fa un effetto strano.
... in genere funziona..

Meno male, pensavo di avere dei problemi...
Di solito anche io devo piazzarmi nelle orecchie qualcosa di diverso o non ce la faccio ad andare avanti...