A proposito, tornerei un attimo sulla parola-incubo
![[SM=g27816]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/16/3198840.gif)
dei chitarristi:
velocità. Anche qui, però, ci si scorda spesso che sono due le velocità importanti:
-
velocità di "traduzione": dal pensiero alla musica. Lavoro sull'orecchio e sulla connessione orecchio/mani. Alla fine del processo: sono simultanei. Come parlare (e così torniamo anche al topic).
-
velocità di esecuzione: le mani sanno cosa devono fare per tradurre in musica il pensiero musicale, e sanno anche... farlo davvero! Lavoro sulla tecnica. Pura/applicata. Come guance, labbra e lingua nel parlare.
Ora, il fatto è che spesso (
moooolto spesso...
![[SM=g27825]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/25/7401450.gif)
) pare ci si concentri solo sulla seconda.
![[SM=g27818]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/18/21113862.gif)
Ma se le dita vanno da sole, senza un'immaginazione musicale che le guidi, che cosa ne verrà fuori?! Chi lo fa col linguaggio parlato ricade sotto la categoria (aberrante, ma questo è un altro discorso, fatto di libertà e costrizioni, e magari di uomini straordinari come Basaglia o Lombardo Radice) di "psicosi". Scollamento dal mondo (interiore/esterno).
Il virtuosismo
serve.
Ma in quanto "servo" (poiché "serve"), ha un "padrone". E il suo padrone è l'
idea. La
musica.
il coccia