CURA DELLO STRUMENTO
Pulire uno strumento è uno dei compiti basilari ed ognuno ne dovrebbe sapere un minimo. Spesso ci
si ritrova con uno strumento opacizzato a causa di vari fattori, come ad esempio usura nel corso
degli anni, urti, esposizione al fumo di sigarette, untuosità derivata dalla sudorazione, etc.; riportare
quindi la finitura di uno strumento alla sua condizione originale, comporta una pulizia periodica.
Questo accade anche nel caso di uno strumento usato, infatti spesso quando si compra uno
strumento di seconda mano, la prima cosa che si fa è quella di pulirlo. Non basta però armarsi di un
panno ed un prodotto pulente qualsiasi per fare ciò; infatti, a causa del potere abrasivo di
determinati prodotti ma anche di determinati tipi di sporco si potrebbe danneggiare la fìnitura di una
chitarra o di un basso. Quindi usare tecniche e materiali appropriati è molto importante e
l'occorrente per fare ciò è alla portata di tutti e, tutto sommato, abbastanza economico. Analizziamo
allora i vari prodotti che ci potrebbero servire e le circostanze nelle quali usarli:
PANNO, NAFTA, POLISH PER CHITARRA, PASTA ABRASIVA, ACQUA CALDA e, ultimo
ma non meno importante, OLIO DI GOMITO.
PANNO: Trovare un panno adatto allo scopo è molto semplice, deve essere prima di tutto soffice
per non correre il rischio di graffiare eventualmente finiture leggere; potete quindi scegliere tra i
classici panni da spolvero gialli a quadri o uno in cotone (ad es. una vecchia T-shirt), o ancora un
panno di flanella .
NAFTA: Il comune liquido per accendini (es. Zippo) è uno dei migliori pulitori in assoluto. E' un
ottimo sgrassante per vernici, battipenna, tastiere ponti, attaccacorde e tutte le parti metalliche dello
strumento. Usato molto leggermente, (è meglio un panno più asciutto che troppo imbevuto) non si
rischia di intaccare neanche una verniciatura molto leggera, figuriamoci con una vernice
poliuretanica o bi-componente (le comuni verniciature).
Una volta passato il panno inumidito, ad esempio, sul corpo della chitarra, le sostanze grasse e lo
sporco verranno asportate molto facilmente; se notate che la vernice appare opaca, non
preoccupatevi, la nafta ha questa caratteristica ma dato che generalmente viene usata all'inizio della
fase di pulitura (specie nel caso di strumenti usati o molto sporchi ), le successive applicazioni di
un pprodotto adeguato ridaranno alla vernice la sua originale lucentezza.
POLISH: I liquidi cremosi denominati "polish" hanno una doppia funzione: puliscono, essendo
composti da microscopiche particelle abrasive lavando e togliendo lo sporco superfluo, ed inoltre
contengono delle cere che proteggono e lucidano; è molto indicato per le verniciature alla nitro e
poliuretaniche .
PASTA ABRASIVA: Le comuni paste abrasive usate in carrozzeria di grana media e fina agiscono
all'incirca come i polish ma non contengono cere; rimuovono piccoli graffi e comunque ridanno
lucentezza alla finitura.
ACQUA TIEPIDA: E' un ottimo metodo per rimuovere lo sporco dalle lucidature robuste, come le
comuni lucidature e verniciature degli strumenti attuali che non permettono al legno di assorbirla
come invece potrebbe capitare nel caso di vernici alla gommalacca a olio o a cera. Va passata con
un panno leggermente inumidito e mai su superfici grezze. Eccellente pulitore rimane sempre la
"saliva", logicamente sul vostro strumento; non usate invece mai prodotti a base di silicone dato che
potrebbe facilmente deteriorare vernici ed a volte anche le colle degli strumenti.
PULIZIA DELLO STRUMENTO
Usare quindi un polish ha senso su di uno strumento non eccessivamente sporco giusto per levare
tracce di impronte e grasso; comunque assicuratevi prima di ogni intervento di eliminare con un
panno pennello o soffio d'aria eventuali particelle che potrebbero graffiare la lucidatura quando
usate un polish. Uno strumento molto sporco necessiterà prima di una sgrassata e pulizia in generale
e dopo di che di una passata di polish.
Ecco un esempio di come intervenire: formate con il panno una sorta di tampone avvolgendolo su
se stesso è il sistema migliore per ogni tipo di intervento ed usatelo sempre con un movimento
circolare ed in piccole zone per volta. Iniziate con leggere alitate sulle parti da trattare, ad esempio
le zone dove poggia il braccio destro, e subito iniziate a pulire con il panno circolarmente lo sporco;
se questo non è eccessivo dovrà apparire sul panno dopo due o tre passate ma se così non fosse
provate con il panno leggermente imbevuto di nafta e successivamente con un po' di acqua tiepida;
ciò che non faranno nafta e acqua lo farà una passata di polish. Per strumenti particolarmente
sporchi consiglio comunque di passare prima su tutto il corpo della chitarra o del basso un po' di
nafta come sgrassante e poi intervenire con un buon polish, avendo cura di girare il panno ogni
tanto per evitare che lo sporco tolto da una parte venga depositato sull'altra. In genere provate ad
intervenire prima con il panno asciutto ruotandolo energicamente; molte tracce di sporco verranno
asportate ugualmente e comunque meno usate prodotti di vario genere e meglio sarà per la
verniciatura del vostro strumento, nel senso che molti di questi prodotti come ad esempio i polish
sono concepiti per penetrare nella finitura dello strumento, "ringiovanendo" e nutrendo la finitura
ammorbidendola e rendendola più elastica. Questo a maggior ragione avviene nel caso di uno
strumento vintage (datato, d'epoca) o di uno strumento usato dove la verniciatura (es. nitro) è molto
sottile anche a causa dell'età. Polish e simili quindi ritardano i processi di invecchiamento di una
finitura influenzando di conseguenza il suono di uno strumento seppure in maniera molto leggera
ma comunque evidente (strumenti vintage). Difatti fattore importantissimo nella valutazione sia
economica che di qualità di uno strumento denominato vintage è proprio la verniciatura che nella
sua integrità determina questi due fattori (più c'è vernice originale più il suono è particolare, di
conseguenza ha più valore); questo è dovuto dal corso degli anni, durante i quali essa diventa più
"secca, sottile e fragile" . Così se voi pulirete eccessivamente il vostro strumento con polish e simili,
dopo 30 anni avrete uno strumento luccicante e bello ma con un timbro diverso da uno strumento
trattato con un panno asciutto e un po' d'alito quindi usate tali prodotti occasionalmente e solo se
necessario pulendo invece frequentemente lo strumento a secco.
PULIZIA DELLA TASTIERA
La condizione nella quale si trova una tastiera è ugualmente molto importante ai fini sonori. Una
tastiera pulita emetterà suoni nitidi e "puliti", viceversa lo sporco può attutire le note oltre a limitare
la velocità di esecuzione e indebolire il fissaggio dei tasti. Pulire sempre le corde dopo aver suonato
è una buona abitudine sia per le corde alle quali toglieremo sudore e grasso, prolungandone la
durata per la tastiera stessa.
Procedete ad esempio in questo modo: allentate una corda o due per volta poi con un panno in
cotone (T-shirt) strofinate su e giù anche nei punti dove poggia sul capotasto e sul ponticello, poi
pulite la tastiera per quanto vi è possibile passando sotto le corde allentate specialmente nel punto di
giunzione tasto/tastiera aiutandovi, ad esempio, con l'unghia e procedete così per tutte le altre corde.
Se invece dovete pulire la tastiera a fondo, levate le corde e provate prima con un panno di cotone
imbevuto con un po' di nafta e passatelo sulla tastiera energicamente, tasto per tasto, cercando di
asportare lo sporco; se non dovesse levarsi, specie tra la giuntura tasto/tastiera, provate sempre dopo
aver passato un po' di nafta con un pezzo di plastica dura come ad esempio una scheda telefonica,
sempre molto delicatamente. Tecnica più delicata è quella di usare la lana di ferro da lucidatura
finissima ma esclusivamente su tastiere in ebano o palissandro (tastiere scure) mai su quelle in
acero (tastiere chiare) dato che sono infatti verniciate. A meno che non vogliate avere una tastiera
più confortevole da suonare, dato che passando la lana di ferro su di una tastiera in acero otterrete
una finitura satinata gradita da molti, è preferibile rivolgersi al proprio liutaio. Dopo aver pulito la
tastiera ogni tanto potete passare con un panno un po' di olio paglierino o anche del lemon oil
(prodotto specifico per strumenti controllate che non sia a base di silicone) avendo cura di levare
l'olio in eccesso non assorbito ripassando con il panno dal lato asciutto. Passate comunque l'olio
solo quando la tastiera appare notevolmente secca.
I wasn't there for you
You are gone...I wasn't there for you!
Goodbyes are long