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in montagna...

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2004 23:21
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21/08/2004 22:22
 
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E quelle nude montagne s’innalzano fino al cielo, dandoti la dimensione di quanto siamo piccoli noi.
Salire in cima è una tentazione troppo forte per rinunciare.
E mentre si sale tutto sotto si allontana e diventa più piccolo, dandoti l’impressione del tuo presente che sfuma nei fotogrammi d’una pellicola. Raggiungere la vetta ti dà una sensazione di pace col mondo, di quel mondo che ridiventa poco alla volta solo più alberi, roccia, terra, nuvole, cielo... e s’allontana sempre più dai rapporti umani, dai giochi degli intrecci umani che hanno sapore di costruito e pronti in ogni istante per essere demoliti da un raggio di sole che li illumina mostrandoti una luce diversa da quella fin qui intravista.

Quassù tutto diventa più pulito: io non so se c’è un Dio, ma se c’è dev’essere da queste parti, perchè quì hai la sensazione di esserci più vicino.
Tutto intorno altre vette al tuo pari e ti viene la voglia di saltare da una cima all’altra per vedere il mondo sottostante da ogni punto d’osservazione. L’acqua d’un torrente scende fino a valle, portando con sè qualche frammento di questa roccia e il senso della vita.
Sotto di te tutto diventa lontano, gli uomini li puoi solo immaginare e nei tuoi sogni vederli come ti piacciono: sarà per questo che Dio ha visto l’uomo come un essere stupendo?
E guardo giù lo strapiombo, per un attimo m’assale la tentazione, come una calamita che m’attrae, di buttarmi in quel vuoto, per provare la sensazione del volo!

p.s. un abbraccio a tutti quelli che c’erano intorno a quelle montagne e un saluto particolare a:
- Sandro (sax) che non conoscevo ancora e immaginavo molto diverso: dolce sorpresa, non ho avuto occasione e tempo per approfondire meglio la conoscenza, ma i suoi occhi sprigionano la luce d’un uomo buono;
- qb che già avevo conosciuto e pochi attimi sono stati sufficienti per riconfermare l’immagine d’una bella persona;
- Lisa, per i momenti condivisi e per tutti gli altri non condivisi.

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22/08/2004 03:25
 
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C'ero anch'io, neh?
Quando qb scosse un funerale solenne
armando un suono e lanciandolo al cielo...
io c'ero
quando quindi insieme a Sax e Lisa venne
verso la panchina riconoscendomi... per un pelo
io c'ero
E Giuda amò più d'ogni altro, ché lui tradì
baciando com'era scritto e quando fu il momento
io c'ero
e ci siamo anche basiti un po' tutti... lì per lì
quasi si fosse perso un anno e frequentati cento

E poi ro-mario... il fumetto più umano che c'è
arrivò e sorrise e quando sorriso diffuse veloce
io c'ero
è strano pensarci come si pensa ai ricordi perché
ho ancora gli sguardi con me e di riffit la voce
io c'ero
quando le note del liuto sprigionarono d'intorno
magie ed incanti cubeschi col Saxcinquecento
io c'ero
eppure la notte leggera scivolava sul giorno
e il mondo, basito lui pure, fermò anche il vento

Fu così che c'incamminammo insieme verso la luna
attraversammo le strisce pedonali e per fortuna
io c'ero
ma Danilo era già via verso chissà quale confine
accennò parodia sulle corde e quando poi disse fine
io c'ero
con Sean, Stelly, Nancyna, Tiziana, Isabella, Alberto
e pure con Marianovecentosessantatre... ne sono certo
io c'ero
non ricordo bene dove fossi... se devo essere sincero
ma ricordo, come fosse oggi, che c'ero: c'ero davvero.





Riusciamo ad esser gelosi della nostra vita... anche quando, in fondo, non ne siamo più così innamorati.
Buona pernacchia a tutti.



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22/08/2004 18:55
 
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mhhhhhhhhhh
owwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
devo essere dimagrito di colpo azzzzzzzzzz




flavius VI

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22/08/2004 21:05
 
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Re: mhhhhhhhhhh

Scritto da: riffit 22/08/2004 18.55
owwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
devo essere dimagrito di colpo azzzzzzzzzz



[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]

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benessum
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22/08/2004 22:51
 
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sguardi, tovaglie e cavalli a dondolo
quante immagini e quante parole si inseguono

sarebbe buffo ascoltare, come in un film di wenders, i pensieri dall'alto, e scoprire che ogni tanto si sovrappongono

magari mentre leggevo del desiderio di volo di maria dall'alto della montagna e pensavo un'altra maria, la moglie di gian luigi, che da uno scoglio a calasetta aveva espresso lo stesso identico pensiero, magari in quel momento sax era in macchina, non voleva scendere a guardare il panorama del precipizio sottostante
chiuso in macchina come Ik l'altra notte, ad aspettare una famiglia spersa per chissà quale città dal nome strano, in una geografia oscura
"c'era orfeo a bassano.." "vicino a bologna?" "no, vicino ad agordo"
luoghi sconosciuti che prendono forma, visi intravisti che si delineano, sguardi che compaiono nel film di quelli che ancora non possimo dire ricordi, perché troppo vividi
nella mia testa, in quella di IK, e chissà magari si sovrappongono alle scene familiari della giornata di tiziana, che mentre ascolta qualcuno parlare si scopre per un attimo a contemplare un prato e una panchina, e ad ascoltare "il suono dolcissimo di due chitarre" (citazione personale, scusate, targata 1983) poi torna in sé, scuote i ricci neri, e il sorriso luminoso ridiventa presente
"volevo chiederti una cosa, quando hai detto che mi davi la cassetta di sax tornando da calasetta me l'hai poi data?" "è la stessa cosa che volevo chiederti io..." (o mamma..)
maria che mi ruba le parole sui momenti condivisi e non
frammenti
"Visi e momenti che diventano fotografie di un molto singolare album dei ricordi, persino vecchi 45 giri o assai improbabili cavalli a dondolo…"
"Liuti, trottole e scalini; sigari, tovaglie e sorrisi..."
"Già, soprattutto sorrisi, che non hanno prezzo"
quello che io e ro chiamiamo il "sorriso di Lione" ha fatto capolino più di una volta, ed è forse per questo che se dovessi descrivere lo sguardo di sax non userei certo la parola "buono"..
ma nell'inseguirsi delle parole, qualcuno ha definito buono anche il viso di nancy, e anche qui non sono d'accordo.. che la cattiva sia io?
no, è che l'aggettivo "buono" nel mio vocabolario è un po' svalutata (l'è tanto bòn che l'è bòn da gninta, si dice da noi) e l'intelligenza e l'ironia, che sono le qualità che ho incontrato più spesso fra voi, non hanno nulla a che vedere con la bontà
basta divagare, vado a leggere e a non pensare che domani sarò in ufficio
ma non prima di aver detto due parole su una persona a cui ero molto affezionata, laura betti

grazie di essere stati sul cantaforum anche di domenica

un bacio a tutti
lisa
[SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]





wanna see MissElaiza
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23/08/2004 10:47
 
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chiuso in macchina come Ik l'altra notte, ad aspettare una famiglia spersa per chissà quale città dal nome strano, in una geografia oscura
"c'era orfeo a bassano.." "vicino a bologna?" "no, vicino ad agordo"



[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] boh! [SM=g27831] [SM=g27831] [SM=g27831]

p.s. Ho usato il termine "buono" per descrivere Sax, così come "bella persona" per qb, in quanto nel mio vocabolario questi due semplici termini hanno un valore molto "ricco", ben lontano da "fessacchiotto". Due semplici parole per racchiudere una varietà di qualità che sarebbe lungo e difficile descrivere in poche righe. Non lo farei mai, inoltre, perché sveglierei l'egocentrismo degli uomini di questo forum...[SM=g27835]

p.p.s. il mio primo messaggio in questa discussione risale a sabato! c'è un premio?

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23/08/2004 14:13
 
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incursione da una giornata d'inizio lavoro..
cara maria, le due frasi da te citate in realtà andrebbero lette separate, le unisce solo la geografia oscura
quelle virgolettate sono un dialogo smssico fra me e ro, che si riferiva alla proiezione di orfeo 9 il 21 a bassano del grappa (mi aveva colpito la coincidenza)

sax buono... si capiva benissimo cosa intendevi dire, io divagavo senza meta e senza motivo, come faccio spesso

[SM=g27822]





wanna see MissElaiza
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23/08/2004 14:30
 
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Maddài, Miss Elaiza in real time...
Siamo quasi online, chattime, Miss Elaiza e la "bella persona", cioè il sottoscritto come definito da Maria...bella persona mi piace, ove, naturalmente, contempli ogni tipo di bellezza, non ultima quella estetica, per la quale sono rinomato in tutto il mio nucleo famigliare, in cui non ci si vergogna ad affermare che sono il più bell'uomo della qbfamily!
La voglia di spiccare il volo per me è molto famigliare, la ricerca di staccarsi dal proprio quotidiano, di provare a volare liberi e soli, come nei momenti clou di ogni esistenza...ma, come don Juan insegna a Carlos Castaneda, per non precipitare bisogna essere "impeccabili", bisogna comunicare col proprio spirito ed essere CONVINTI FINO IN FONDO di poterlo fare, senza alcuna remora, senza alcuna limitazione, nessuna autocompiacenza o autocommiserazione, una fede assoluta in ciò che di magico e sacro siamo in ogni nostra cellula....poi via, il salto...ma chi se lo può permettere? Io no di certo, ma se mi piacerebbe, visto che, a quel punto, avrei risolto un sacco di altri piccoli e grossi problemi che ho nella testa...ma, fino a quel momento: vola vola vola l'ape Maia, nera gialla nera gialla, tanto gaia, il qb, invece, si tiene a distanza dal ciglio, poichè già la sua vicinanza gli fa tremare le gambe...
qb




L'incertezza è la mia certezza.

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23/08/2004 14:35
 
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giornate difficili da dimenticare...
un pò perché Sax continua a telefonarmi... "hai dimenticato il pallone (pirla!: l'esclamazione è mia n.d.ro)", "no, hai dimenticato anche il giubbotto"...[SM=g27819]
ma soprattutto perché sono state giornate davvero fantastiche, in cui ci siamo conosciuti tutti un pò meglio, e ci siamo piaciuti di più... essì, perché se uno sta tre giorni con il Sax e col qb non può che migliorare l'idea che si è fatto degli ometti anglosardo e mittelleuropeo...
intanto, bisogna dire che l'ospitalità di Sax e signora è stata fantastica (mi sto abituando troppo bene, ultimamente... vedasi Calasetta: ciao Antonelli! [SM=g27828] ci siete mancati...), e poi che sentire Cubi e Sax suonare insieme è un'esperienza quasi mistica (vabbè... [SM=g27818] magari sto esagerando.....)
eppoi: sentire Armando che suona solo le prime strofe delle canzoni ("da qui, poi si ripete..."[SM=g27837] ), assistere alla consegna del liuto takamino nelle mani di qb, nascondersi a Danilo, quasi a voler definitivamente far cadere l'accusa di malcelati ("ma se ci nascondiamo benissimo!"[SM=g27837] ), vedere che Little Albert non riesce a star zitto un attimo, mangiare la torta di mele con Flavio[SM=g27828] , fare DAVVERO il balletto di "Vero Falso" del Menguzzo insieme a qb[SM=g27819] , fermarsi in autogrill con Lisa a sentire il delirante resoconto del ritorno a casa degli Armandi, prendersi continuamente per il culo a vicenda, raccontare a qb della storia del "crine di cavallo", andare in funivia con Maria & sons, cantare "Save a Prayer", "through the barricades", "l'albero di trenta piani", discutere di Tarantino, i fratelli Cohen e Tim Burton, ascoltare le compilation di Armando durante il viaggio di ritorno (da dove salta fuori "De Gregori era morto"?), guardare le facce di Flavio quando, da Battisti, siamo passati a cantare addirittura Baglioni, conoscere Tiziana e Isabella, consorti abbastanza consapevoli della follia di qb e Sax, e poi cantare, parlare, cantare... e ricordarsi soprattutto i sorrisi: tanti, belli, sinceri... che mi hanno riempito l'anima, davvero (e non so pensare a un complimento più bello).

[Modificato da ro-mario 23/08/2004 15.02]

[Modificato da ro-mario 23/08/2004 18.43]





errare è umano, ma io non erro mai perché ho la erre moscia

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23/08/2004 14:40
 
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sarà un caso (probabilmente no)...

La voglia di spiccare il volo per me è molto famigliare, la ricerca di staccarsi dal proprio quotidiano, di provare a volare liberi e soli, come nei momenti clou di ogni esistenza...ma, come don Juan insegna a Carlos Castaneda, per non precipitare bisogna essere "impeccabili", bisogna comunicare col proprio spirito ed essere CONVINTI FINO IN FONDO di poterlo fare, senza alcuna remora, senza alcuna limitazione, nessuna autocompiacenza o autocommiserazione, una fede assoluta in ciò che di magico e sacro siamo in ogni nostra cellula....poi via, il salto...



beh... sapete... mi ricordo davvero poco dei miei sogni (quelli che si fanno di notte, quando capita di dormire), ma uno degli elementi ricorrenti è che, almeno in quelli, sbatto le braccia e volo (praticamente sempre... davvero!).




errare è umano, ma io non erro mai perché ho la erre moscia

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23/08/2004 14:55
 
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Ma questo Cubi...
...dev'essere un tipo interessante, mi piacerebbe incontrarlo, anche se mi sa che hai esagerato un poco, probabilmente irretito dalle sue dichiarazioni nei Tuoi confronti...comunque mi consola che hai dimenticato robe nella Saxhouse, io avrei dimenticato pure qualcosa, ma avevo con me la qbwife, con lei sono garantito!
(comunque 'sto Cubi dev'essere proprio un tipo interessante...)
qb




L'incertezza è la mia certezza.

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23/08/2004 15:01
 
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hai ragione!
così rischi di montarti la testa... vado subito a correggere il post di prima!!!![SM=g27837]




errare è umano, ma io non erro mai perché ho la erre moscia

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23/08/2004 15:13
 
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Azz, proprio bastardo dentro!
Con tutto il rispetto per Sax, devo dire che sei stato talmente bastardo dentro, che esistesse il campionato mondiale di bastardi dentro arriveresti secondo, poichè il più grosse bastardo dentro sarebbe il giudice che farebbe vincere se stesso...[SM=g27819] [SM=g27826] [SM=g27831] [SM=g27812]
Non si potrebbe fare un'ulteriore modifica rimettendomi a fianco del Sax? Ringrazio anticipatamente [SM=g27838]
qb




L'incertezza è la mia certezza.

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23/08/2004 15:50
 
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bah....
lasciamici pensare un pò su... (avevo scritto "per esempio"!!! ma dovevo saperlo che tu, appena vedi un complimento, ti ci tuffi a pesce, te ne appropri e non lo molli più...).




errare è umano, ma io non erro mai perché ho la erre moscia

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23/08/2004 16:11
 
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Ti piace farti pregare...
...come una squinzia qualsiasi; e poi ricordati che il permaloso sono io...cipi cipi cipi, bel Romarietto, ciucci, ciucci, ciucci, in fondo si tratta solo di tornare a scrivere ciò che avevi detto seguendo quel Tuo cuoricino teneroso e gaio, lo sai che io ci tengo, quando mi lodano (come? Già si sapeva?) è come avere rubato la caramella ad un diabetico: magari lo fai per il suo bene...però gli girano le balle!
Ci hai pensato? Lo farai? Lo farai? Dài, fallo, non fare il ruvido, quando sulla sedia eravamo nella posizione degli spadaccini allora non te la tiravi tanto, voi uomini siete tutti uguali, promesse, promesse e poi chi s'è visto s'è visto, come se qualcuno avesse mai visto chi s'è visto, come che chi s'è visto si vedesse ancora, invece di andarsi a fare vedere da un'altra perte...vorrei proprio vedere, come disse il cieco di Praga, detto anche il ceco cieco, quello col quale più che vederci...ci sentiamo.
qb

P.S: Eddài!




L'incertezza è la mia certezza.

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23/08/2004 18:52
 
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chiuso in macchina come Ik l'altra notte, ad aspettare una famiglia spersa per chissà quale città dal nome strano, in una geografia oscura




fermarsi in autogrill con Lisa a sentire il delirante resoconto del ritorno a casa degli Armandi



a volte ho come l'impressione di leggere la recensione di un telefilm che io non conosco... dove fra gli attori c'è qualcuno che porta il mio nome!

Scusa Lisa, lette separate le due frasi hanno l'effetto che capisco il significato della seconda, ma non quello della prima... ma forse lo trasmettevano su altri schermi da quelli liberi al mio sguardo.

p.s. ma il plettro col teschio, l'hai incorniciato?

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23/08/2004 23:52
 
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andiamo con ordine..
mary o mary (vorrei saper chi sei, dice lauzi)
nel racconto di IK del ritorno a casa, avvenuto quando io e ro eravamo in un autogrill, e tu a fare la spesa, racconto che l'ho pregato di postare, perché di irresistibile surrealità (che se lo sia inventato? da lui mi aspetto di tutto..) vi siete fermati a mangiare in un posto che poteva essere belluno, e mentre lui vi aspettava in macchina, voi vi siete attardati quasi due ore
poi segue l'episodio dell'ospedale di treviso per cercare l'acqua per libero ("che ci andavamo a fare a venezia?") poi l'arrivo a bologna ("ma quante uscite ha bologna?"), a notte inoltrata, in via della grada con fontane di donne nude, una pausa inesplicabile fino alle 4.30 e il ritorno a tavoletta a torino ("ma scusa, quando a padova vi siete resi conto che sareste arrivati tardissimo a bologna, perché non avete deviato per torino?" "non siamo passati per padova" "e fra bologna e torino abbiamo anche sbagliato strada")
a tutto questo sottostà un equivoco per cui lui avrebbe voluto fermarsi a riposare in un autogrill, ma ciò non è avvenuto
questo è ciò che io sono in grado di ricostruire
non ti torna? non me ne meraviglierei

il plettro col teschio è riposto nel mio portafoglio, spero porti fortuna e non sfiga... [SM=g27831]

ora vado nell'altra discussione, nemmeno le impressioni su agordo siamo riusciti a metterle su un thread solo!!! [SM=g27824]

lisa
[SM=g27822]

PS sogno spesso di volare, l'ultima volta, che però risale a parecchio tempo fa ormai, ho sognato che io e una mia amica volvamo su piazza maggiore, e a un certo punto incontravamo due commercialisti in loden, volanti anch'essi..
[SM=g27818]

[Modificato da MissElaiza 24/08/2004 0.02]





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24/08/2004 01:17
 
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dalla tua recensione vedo qualcosa che a tratti ha qualcosa di simile a quanto da me vissuto, anche se mi assomiglia a quei film che ti mostrano diversi sviluppi senza arrivare mai ad un "end" preciso, in modo che ad ognuno si costruisce un po' la trama che vuole...

ma, soprattutto, continuo a non capire quel "la famiglia spersa..." ma immagino sia solo una battuta!

fossi in te, per precauzione, il plettro lo lascerei a casa!

p.s. cero che se unom anchr in volo deve incrociare commercialisti... capisco la scelta di qb di restare a terra!

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24/08/2004 19:10
 
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A grande richiesta: In viaggio per Bologna.
Premesso che... so benissimo di essere ben più che bastardo dentro (son proprio stronzo) e che questa consapevolezza è l'unica sostanziale differenza da uno stronzo normale... mi chiedo: come si fa a chiedersi se un plettro porta sfiga o fortuna?
Domanda retorica?
A scanso di imperdonabili equivoci è bene sappiate che non sono assolutamente superstizioso (al massimo sarei stizioso, ma super proprio no) e, conseguentemente, per quel che ne so... quel plettro col teschio (ma il teschio non c'entra affatto) non può che portar fortuna. Non lo so perché... non è che posso sempre dimostrare scientificamente le mie intuizioni... delle volte bisogna aver fede... eccheccazzo!
Dunque porta fortuna e basta.
Ciò premesso... non è affatto difficile evincere che gli itinerari sono quanto di più soggettivo, suggestivo e arcancino possa esistere a questo mondo: non trovate?
E poi, per dirla tutta, adducendo a mia parziale discolpa la quasi grave stanchezza che mi assillava insistentemente calandomi le palpebre sugli occhi (che mi dà un fastidio pazzesco mentre guido in autostrada intorno ai 150 Km orari)... beh, non mi pare di aver fatto poi chissà quali errori!
Avevo intuito che quella dannata autostrada, prima di portarmi in gondola sul canal grande, avrebbe dovuto necessariamente mostrarmi uno straccio di deviazione per Bologna... e difatti c'era!
Allora cosa ho sbagliato?
Un lieve momento di sconforto e d'impazienza... quando ho letto: "30 km a Venezia".
Cazzo ci vado a fare a Venezia... se devo andare a Bologna?
Basta, esco!
Ed ecco l'errore geografico: Treviso non è certo Bologna... ma nemmeno Venezia, però!
Il caso volle che l'uscita fosse quella per Treviso, non io, e non potevo immaginare che la ridente cittadina fosse solita accogliere i propri visitatori con un enorme, stupendo, ospedale.
Libero, d'altra parte, aveva sete... notte fonda... io non conosco benissimo la dislocazione degli esercizi pubblici di questa remota località... e non voglio allontanarmi dall'ingresso dell'autostrada che, intuisco, potrà ancora essermi utile in un futuro molto prossimo... il genio prende il sopravvento sulla sonnolenza inducendomi a profonda riflessione: "negli ospedali dovrebbero esserci le macchinette (distributori automatici, lo so benissimo) per l'acqua".
Non ci penso su 2 volte e vado. Si, certo... vado in ospedale. Dove sennò?
L'ospedale, oltre che molto bello, è enorme!
Ma quanti malati ci sono a Treviso?
Non importa... intravvedo due anime che bisbigliano fra loro imboscate dietro un colonnato... è notte... l'ho già detto (e potrei aggiungere che sono privo di Clark, come voi ben sapete, anche se non c'entra un cazzo)... un uomo e una donna... mica giovani, però, sti due umani. Cosa avranno mai da dirsi a quest'ora notturna nel cortile di un ospedale?
Non importa... però son curioso... m'intrigano ste storie misteriose.
Dico: "scusate, sapreste indicarmi dove trovare le macchinette per l'acqua?"
Forse ho detto "distributori automatici di bevande". Può darsi... ma non importa.
Loro: "Le macchinette? Certo! Vada per il corridoio principale e lo percorra fino in fondo, dove comincia la parte vecchia dell'ospedale, poi a destra, poi a sinistra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra... etc."
Si, vabbé... ma dov'è la destra, dov'è la sinistra?
E poi come la riconosco la parte vecchia da quella nuova? ha qualche ruga di più? Dov'è il corridoio principale? Ci sono indicazioni precise? E' riconoscibile? C'è una targhetta di marmo bianca con la scritta "CORRIDOIO PRINCIPALE"?
Ovviamente queste perplessità le ho abortite dentro la mia testa... mi sembrava brutto disturbare oltre le loro effusioni dialettiche.
Vabbè, dai, vado... magari incontro qualcun'altro.
E' incredibile constatare quanta gente gironzoli di notte dentro gli ospedali (ma questa non è stata una sorpresa) ed è altrettanto incredibile constatare che devono essere gli stessi individui che di giorno danno informazioni direzionali all'esterno... difatti la qualità delle informazioni che sono riuscito ad ottenere son dello stesso tipo, molto simili:
"vada fino in fondo a questo corridoio e poi a destra o a sinistra, adesso non ricordo bene".
Arrivo al fondo... mi volto a destra... poi a sinistra... niente!
Non mi arrendo facilmente... devo dimostrare che l'idea è geniale e non posso uscire dall'ospedale senz'acqua.
Chiedo ancora.
Una specie di essere umano mi dice gentilmente ma un po' sorpreso per la domanda:
"vada fino in fondo a questo corridoio e poi a destra o a sinistra, adesso non ricordo bene".
Ma come? Ero già al fondo di questo cazzo di corridoio... possibile che debba tornare indietro?
Naaaaaaaaaa!
Chiedo a un cadavere che non sembra dei più svegli (no, non è uno specchio), lui dovrebbe conoscere qualche scorciatoia per l'acqua... sennò non vedo chi... i documenti parlano chiaro. Professione: malato.
Difatti: "giri qua dietro, son proprio lì".
Finalmente.
Adesso, con le mie belle bottigliette d'acqua fresca, dovrei trovare l'uscita.
Comincio a deprimermi al pensiero, ma non bisognerebbe mai sottovalutare l'arguzia e la perizia degli architetti incaricati di evitare che troppa gente passeggi inutilmente per i corridoi degli ospedali in cerca dell'uscita.
Frecce dappertutto con la scritta talvolta perfino luminosa e ben visibile mi mostrano senza possibilità alcuna d'equivoco quali sentieri percorrere per raggiungere il mondo esterno.
Mi sento già meglio... e poi c'è chi dice che la sanità italiana non funziona: ma mi faccia il piacere!
Appena fuori... Libero mi aggredisce.
Si stappa le bottigliette e beve direttamente dal collo della bottiglia: uno spettacolo!
Aveva proprio sete, povera bestia... chissà quante me ne ha tirate dietro... nell'attesa.
Altri due tubanti, questi molto più giovani e... soprattutto... fuori dall'ospedale.
Che faccio?
Massì rompo le palle anche a loro... tanto son giovani... ne han di tempo per tubare e io, invece, sono stanco. Dico: "scusate, voi da qui non andate mai a Bologna?"
Mi spiego meglio: "io non sono di qui, vengo da Torino, ma prima son passato per Bussoleno che in realtà si chiama Belluno e, visto che dovrei andare a Bologna... mi seccherebbe andare a Venezia... per carità... bellissima città, ma ci sono già stato un mucchio di volte senza passare da Bologna... c'è una strada che mi possa condurre fino in via della Grada?"
(tra parentesi non credevo nemmeno potesse esistere una via con un nome simile... credevo ci fossero vie come Paolo Fabbri 43 a Bologna... vabbé dai... sennò perdiamo il filo del racconto... e quindi chiudo la parentesi)
Mi risponde lui: "Guardi, se lei torna sull'autostrada... e si dirige verso Venezia... prima di arrivarci... troverà la deviazione per Milano... e per Bologna"
Io: "Maddai! davvero?"
Avrei voluto baciarlo... ma la ragazza già mi guardava con sospetto (gelosia?)
Lui insiste: "Si, noi trevigiani a Bologna ci andiamo così"
Io: "Grazie, allora andiamo a Bologna!"
E' curioso che quando di notte si chiede un'informazione ad una coppia di umani... risponde sempre l'esemplare maschio... anche quando potrebbe benissimo star zitto... lo fa per proteggere l'esemplare femmina? Non si è mai saputo!
Fu così che intorno alle 3,30 parcheggiammo in via della Grada dove, tranquillamente, (forse per via dell'ora tarda) una bella donna tutta nuda stava lavandosi dentro una tinozza incurante degli sguardi incuriositi di alcuni torinesi di passaggio.
Per la verità... dev'essersi basita un po' anch'essa visto che è rimasta di sasso... o no?
Che avesse la faccia di bronzo?
Non c'ho fatto caso... al buio... non potevo mica toccarla... se m'avesse visto qualcuno chissà che andava a pensare.
A Bologna, i bolognesi, di notte, dormono... e questa è una verità sacrosanta.
Dormono in bolognese, ovvio (con la zeta morbida, quasi esse), ma dormono.
E così siamo a Bologna...
Ma perchè ci sono venuto?
A quest'ora potrei essere a letto, a dormire, in torinese... neh?
La mia mamma mi aspetta, mia sorella pure... sapendo del mio arrivo perfino mio fratello parte da Follonica dov'era tranquillamente spaparanzato sulla spiaggia nel pineto (questa credo sia di Gabriele)... per raggiungermi.
Che fare?
Dico: "adesso che facciamo? non era meglio se ci fermavamo in una area di servizio?"
Dice: "guarda che io ti avevo detto di fermarti, chiedi anche a tuo figlio, infatti mi domandavo cosa cazzo stavi ripartendo a fare dall'autogrill... invece di fermarti a riposare un po'?"
Dico: "ah, è così? io che volevo fermarmi a riposare... non ho voluto fermarmi? allora sai che facciamo adesso? ci penso io"
Erano ormai le 4,30... metto in moto: wrooooooooom.
Imbocco l'autostrada.
Abbiam fatto le foto in autostrada? No?
Ok, andiamo un po' veloci così ce le fanno automaticamente e ce le mandano fino a casa.
Ore 7,30 prime luci a Torino: IK dorme sul suo comodissimo letto.
Cosa ho sbagliato?
Ah, mio fratello se n'è tornato a Follonica e anche la mia mamma (papà no, che son sempre stato il preferito) e mia sorella devono essere leggermente incazzati... erano in pensiero... è vero... delle volte succedono di quelle disgrazie! ma loro lo sanno che guidare è una delle poche cose che mi riesce abbastanza bene: perché diffidare?
Appena li rivedrò... dovrò sfoderare un bel sorriso convincente per cancellare questa ennesima cazzata.

P.S. già da quand'ero piccino... tutti a dirmi che ero simpaticissimo... tutti a volermi come "migliore amico"... non lo so... forse è vero... son simpatico a chi non mi conosce bene. Io mi conosco benissimo: son proprio stronzo!

P.P.S. Anche Maria è convinta di conoscermi bene... poverina... se solo volessi... per lei potrei rimaner simpatico.

P.P.P.S. Il fatto è che non voglio!

P.P.P.P.S. L'ho già detto che son stronzo? Si? Però dormo bene la notte... e se mi gira... anche di giorno.

P.P.P.P.P.S. Un pensierino per Enzo Baldoni.








Riusciamo ad esser gelosi della nostra vita... anche quando, in fondo, non ne siamo più così innamorati.
Buona pernacchia a tutti.



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24/08/2004 19:21
 
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eh si
Nulla di nuovo direi,mi pare cosi' lapalissiano




flavius VI

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25/08/2004 02:38
 
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urca
2 richieste su 2 soddisfatte, dev'essere la mia nottata
potrei provare a chiedere qualcos'altro, per calvalcare l'onda, ma ho imparato dalle fiabe che a questo punto chi non s'accontenta rimane in qualche modo inchiappettato, anzi di solito perde ciò che ha ottenuto, e anche se non so bene come potrebbe accadere, io, che delle fiabe mi fido, non chiedo oltre

sorvolo sul fatto che ik sorvola sulla prima parte, quella della famiglia dispersa tanto oscura a maria (sarà un caso?) per dire che
1) il plettro teschiato giace tuttora nel mio portafoglio, e non perché son superstiziosa ma perché son.... ovvio, sentimentale (che teschi e sentimento si accordino, poi, è tutto da dimostrare, ma anche i fan di marilyn manson piangeranno lacrime vere, o no?) (oddio, ogni tanto sento i vostri stili fluire dai miei polpastrelli e questa volta il tono è inequivocabilmente, inquietantemente flaviesco [SM=g27831] a voi non capita mai? domanda seria)

2) mi sono informata, la donnona nuda che fa il bagno nella tinozza di via della grada è un monumento alla lavandaia, mestiere che anni orsono era assai diffuso da quelle parti, prima che interrassero il fiume, il monumento è recente, per questo non l'ho ancora visto, e, nota di colore, appena messo, qualche beghina si è premurata di vestirla con mutandoni e reggipetto, perché la madonna di san luca di passaggio in processione non avesse ad offendersi
ora è di nuovo svestita, e me l'immagino felliniana
andrò a fare la sua conoscenza
(anche stasera, uscita dal lavoro, mi interrogavo su qualcosa che sapevo di voler fare ma non ricordavo più.. la zia.. fatto, il tapezziere.. anche, bancomat, pure, e allora che cazz..?)

basta, uffa com'è tardi, anche le falene dormono appoggiate ai muri delle case, bisogna che trovi un sistema per dormire di più.. ho trovato: mi licenzio!

va bhè, notte, topastri

lisa
[SM=g27822]





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25/08/2004 17:04
 
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Easy Rider.
Il viaggio IKano sembra una parodia (...), una via di mezzo tra un film commedia anni 60 sul genere "dolce vita" e "Fantozzi alla riscossa"...fosse stato un film di Sordi dei tempi del "fischio al naso", IK sarebbe finito in qualche cella a Bologna per uscirne dopo 20-25 anni...oppure internato nell'ospedale trevigiano per uscirne solamente a milza asportata!
qb

[Modificato da KUBIK 25/08/2004 17.05]





L'incertezza è la mia certezza.

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25/08/2004 17:43
 
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a me ha ricordato quel film...
di cui assolutamente non ricordo il nome in italiano... che si chiamava National Lampoon's Vacation, o qualcosa del genere (anche se IK e Maria che si dimenticano di slegare Libero dalla macchina prima di partire, ovviamente con la macchina, non ce li vedo proprio)...




errare è umano, ma io non erro mai perché ho la erre moscia

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26/08/2004 00:08
 
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Visto che siete masochisti
Vi posto anche la prima parte del favoloso viaggio... così imparate a fare gli spiritosi [SM=g27837]

Punto primo: come vi ho già ampiamente documentato, non ho poi sbagliato quasi niente.

Punto secondo: la prima parte, lo so che non ci crederete, me l'ero proprio scordata... se non fosse che io, oltre alla memoria RAM... dispongo anche di memoria non volatile... quindi... sedetevi comodi: si parte.

In quel tempo ci eravamo appena lasciati (nel paese con le strissie che alcuni son soliti chiamare Alleghe o qualcosa di simile), e noi anziché andare verso Bussoleno che poi è sempre Belluno... siamo andati dalla parte opposta.
Il mio cervello, che quando è in forma ha delle uscite geniali, mi fa (in tono canzonatorio che si ripete): "dove cazzo stai andando?"
Siccome lo conosco molto bene... delle volte mi prende anche per il culo... fa finta d'andarsene... e altri scherzi stupidi... allora gli dico: "stai scherzando?"
Lui: "assolutamente no! hai proprio sbagliato strada"
Io: "cazzolina!" e nel dirlo faccio rapida inversione a "W" giacché quella a "U" era vietata... e poi era necessaria qualche manovra su per i tornanti che non tornavano mai... mentre, invece, noi torniamo sui nostri passi... (un casino, tra parentesi, soprattutto per quelli di libero) e ci dirigiamo verso Bussoleno (che per comodità, d'ora in poi, chiameremo Belluno) che è già ora di cena inoltrata.
Propongo di fermarci da qualche parte.
Provo a verificare un localino e mi sorprendo ad esclamare: "ma cazzo questo è un pub!"
A voi non succede mai di sorprendervi?
Trovo finalmente una pizzeria che sembra interessante.
Vado a chiedere cosa pensano dei cani.
Mi dicono che gli sono molto simpatici... ma adesso c'è molta gente e la donzelletta aggiunge anche: "il suo pesa 50 kg... è un po' grosso... capisce?"
Mi hanno sempre detto che, per educazione, bisognerebbe sempre chiedere "mi sono spiegato?" e mai "ha capito?"... ma a Bussoleno non lo sanno ancora.
Si, capisco: "facciamo così: mi dia la nota della salute con tutte le pizze che siete soliti infornare da queste parti".
Mi documento rapidamente e: "OK, io prendo questo fagottino... ora lei, cara donzelletta, aspetti qui pazientemente che le mando dentro la tribù... senza cane... OK?"
Torno in macchina dalla tribù.
Spiego la situazione con dovizia di particolari e concludo così: "allora se volete potete anche andare a cenare lì e io vi aspetto qui col cane... però se le portate via (le pizze)... vi regalano perfino una coca! Non è un affare? Comunque io ho già scelto, fate come volete".
La tribù muove in assetto da fame dirigendosi verso il locale.
Decidono di fermarsi lì (e te pareva!) e già che vi sono... decidono anche di farsi cucinare qualche manicaretto delizioso.
Io, intanto, fuori, passeggio per Belluno (che per comodità non chiameremo più Bussoleno) col quadrupede... avrò nuovamente notizie della tribù dispersa un paio d'ore dopo, quando ormai satolli e ancora ruttanti, li sento vociare: "ma non hai visto che era più fico quello?", "mannò, macché dici? era più fico l'altro".
Io, che notoriamente sono persona perspicace e pronta e che oltretutto m'ero anche visionato una serie incredibilmente vasta di piastrelle di ogni genere gentilmente esposte nonostante l'ora tarda in alcune smisurate vetrine indigene... intuisco.
Intuisco, si, ma non parlo: mangio il mio fagottino alla maniera degli unni... e in meno di 5 minuti ho già ruttato come un porcello felice facendo tremare e vacillare le rocce circostanti. Per un attimo ho temuto fosse giunto fino a voi... poi, sicuro d'essere ormai lontano... mi sono tranquillizzato.
Frattanto gli indigeni spaventati erano già tutti in strada. Richiudo lo scatolotto con indifferenza e nel frattempo arriva anche la Mariaquasimille che mi dice: "Che fai? Non lo mangi?".
Scendo dalla macchina dirigendomi verso un bidone della spazzatura poco distante (ormai conosco Belluno come le mie tasche) e nel far questo dico: "No, non mi piace... vado a buttarlo".
Guardo l'orologio e mi accorgo che non l'ho portato e allora esclamo "cazzo! mi tocca guardare sul celluloso", ma poi un'altra idea geniale mi sovviene: "ma lo sapete che ora è?"
Sembra proprio una domanda retorica... così mi dicono che ora è senza barare.
Loro: "c'era molta gente... ci han messo molto tempo a servirci... bla bla bla"
Ecco... è proprio da questo momento che qualcosa non funziona.
Io sono sicurissimo di aver ipotizzato, non appena imboccata l'autostrada (che tra parentesi è proprio vergognoso che si faccia ancora imboccare), che ci si potesse fermare a riposare qualche ora in un autogrill... visto che ormai le speranze di poter arrivare ad un'ora decente a Bologna erano completamente sfumate.
Mi pare d'aver detto proprio: "che ne dici se ci riposiamo qualche ora così arriviamo a Bologna in mattinata?" e sono presso che certo d'aver udito parole simili a queste: "assolutamente no! cosa ci andiamo a fare a Bologna domattina?"
A questo punto mi fermo nella prima stazione di servizio che incontro, faccio il pieno e altre faccenduole di prassi... e riparto... dopo aver atteso che la Maria facesse ritorno in auto dal passeggio col cane in cui s'era cimentata.
Ci dirigeremo verso Venezia sperando in Bologna ed usciremo in un primo momento a Treviso come già narratovi.

P.S. quando si è stanchi si dicono cose che non si ascoltano e si ascoltano cose che nessuno sembra aver detto.

P.P.S. tutto questo succede agli umani normali... ma mai ad uno stronzo come me: io non so che farmene della RAM... uso solo hard disk!

P.P.P.S. poi fortunatamente tutto si è risolto per il meglio... anche perché Maria è molto più femminile di me... non mi resta che trovare le parole giuste per la mia mamma, per mia sorella e per mio fratello... elementi che per il momento ho scientemente rimosso.

P.P.P.P.S. delle volte mi domando come mai son così furbo... ma non riesco mai a rispondermi.

P:P.P.P.P.S. ho cercato di masterizzare la cassetta di Sax. L'ho inserita nel mio obsoleto stereo. Esso (lo stereo) non vedeva una audio cassetta da alcuni anni ormai e non appena ha avuto, dentro lo sportellino, la cassetta del buon Sax... se l'è mangiata viva... snza pietà. Io, che sono prontissimo di riflessi, ho subito bloccato il diabolico marchingegno e con molta cura ed attenzione ho recuperato il nastro che l'infernale macchina si era inghiottito. Armato di bisturi e recatomi in sala operatoria... ho effettuato un intervento molto delicato ma perfettamente riuscito. La cassetta è salva!
Riprovo a masterizzarla e, in qualche modo, ci riesco... procedo all'ascolto: ARRRRGGGGGGGGGGGHHHHHHHHH!!!
Cosa è successo?
Mancano i primi secondi del primo brano (che tra parentesi è uno di quelli che preferisco)... però adesso ho finalmente i brani del nostro buon Sax in mp3 a 320 Kb (risoluzione altissima... per chi non lo sapesse) e si riesce ad ascoltarle abbastanza bene.

P.P.P.P.P.S. Riassunto: io ho una decina di brani del buon Sax in mp3 e voi no. prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!

P.P.P.P.P.P.S. ascoltare il buon Sax m'ha fatto venir voglia di registrare qualche mia vecchia canzone... così... tanto per vedere l'effetto che fa... purtroppo (o per fortuna) alcune non le ricordo proprio più... ma qualcuna... forse...











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26/08/2004 00:25
 
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dài dài che ce la fai..
telegraficamente, ad armando:

in assenza di una tua risposta al mio sms, ho affidato il teschio del tuo plettro al mio nipotastro che sta imparando a suonare la chitarra, che ha gongolato 20 minuti
gli ho detto di tenerlo da conto (ma non ci contare)

ti invito imploro incoraggio invoco inoculo ispiro a tirar giù i tuoi pezzi: dai ce la puoi fare pensa come ci faresti contenti dai IK, dai IIIIIIIIIKKKKKKKKKKK

PS mi spieghi cosa c'entra, già dal post precedente, che sei uno stronzo?
non che metta in dubbio l'affermazione, che proviene da fonte sicura ma.. il link?

[SM=g27822]

PPSS lo so che sono una rompiballe, ma alle mie orecchie "il buon sax" suona come "il simpatico qbetto": inascoltabile
e giuro che non si tratta di contenuto, ma di stile
a quando l'allegro romario e il burbero flavio?
(la rompiballe lisa è come se lo leggessi già.. o anche telegrafica, me lo merito)
con rinnovato affetto
lisa

[Modificato da MissElaiza 26/08/2004 0.30]

[Modificato da MissElaiza 26/08/2004 0.31]





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26/08/2004 01:09
 
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questo post è solo per testimoniare che, qualche volta,
vado a letto dopo Lisa.......
domani (se ce ne avrò voglia) vi posterò il resoconto del concerto di Davide Van de Sfroos (ovviamente, bellissimo!).
CiAAAAAAAAAoooooo!!!!




errare è umano, ma io non erro mai perché ho la erre moscia

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è meglio che sul resoconto del viaggio per Bologna non m'intrometta più... anche perché mi sembra brutto frenare la fantasia altrui!

anzi, tutto sommato stavo pensando che ogni tanto c'è bisogno anche di cambiare aria... locale...

l'ospite, come si suol dire, dopo 3 gg puzza... ed io già sento l'odore mio impestare quest'aria così leggera e frizzante!

[Modificato da maria963 26/08/2004 9.29]


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eppure non mi pareva così
questo post di maria, me lo ricordavo diverso...

che lo abbia letto fra le 9.24 e le 9.29, prima della modifica? strano assai

anyway, cara maria, dimmi perché parli di ospite, e da quando in qua l'aria frizzante ([SM=g27833]) ti impedisce di buttar là le tue parole leggere come il volo e pesanti come il piombo delle sbarre

lo so che alle volte vorresti cambiar aria vita stanze e persone ("io ci andrei per sempre, sulla montagna...")... ma io no! io cambierei solo casa, al momento (e nazione, ogni tanto)
quindi non mi abbandonare agli sciammannati, che poi faccio gli inqbi [SM=g27828]

un abbraccio





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