20/07/2004 11:03 |
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Ho notato che nn c'è neppure una recensione che riguardi uno dei più grandi registi mai esistiti: Charlie Chaplin. Spinto anche da J-five che in questo periodo è in tutte le radio con il famoso motivetto di "Modern times", appunto, ho deciso subito di inserire la recensione di questa pietra miliare del cinema mondiale.
La recensione sottostante è di Matteo di Giovanni.
TRAMA: Impazzito per i forsennati ritmi di lavoro in una catena di montaggio, Charlot (Chaplin) finisce in ospedale e quando esce non ha più un lavoro. Durante una manifestazione di protesta viene scambiato per un sovversivo e arrestato, poi trova lavoro come cameriere ma deve ancora fuggire...
RECENSIONE: Ultimo film muto di Chaplin, è oggi considerato come l’insieme di tutta la sua attività precedente. Un film curato in ogni minima parte, in modo quasi maniacale (sono stai girati centomila metri di pellicola! E ci sono voluti dieci mesi per mettere a posto tutte le gag), che ai tempi si è rivelato un flop negli States, in Germania fu accusato di filocomunismo, mentre in Francia e in Inghilterra venne accolto con successo (c’è da ricordare che l’Inghilterra era la patria del luddismo, cioè della rivolta contro le macchine). Nonostante tutto questo, i riconoscimenti vennero col tempo, e Tempi moderni è oggi considerata la pellicola che riesce ad espletare meglio l’alienazione dal lavoro e il conflitto fra uomo e macchina. Ritroviamo sempre il nostro vagabondo che adesso avvita bulloni in una fabbrica, non riesce a mantenere i ritmi della catena di montaggio e, in preda ad una crisi nervosa, scappa creando non pochi scompigli nel lavoro dei suoi compagni. Viene chiuso in manicomio e una volta guarito si ritrova disoccupato. Vagando per le strade si ritrova con una bandiera rossa alla testa di un corteo e viene nuovamente arrestato perché scambiato per il capo della rivolta. Dopo esser uscito dal carcere cerca nuovamente lavoro, ma combinando disastri uno dopo l’altro si rende conto che non è la strada che fa per lui. Casualmente incontra una ragazza orfana che aveva rubato una pagnotta di pane e pian piano ci si affeziona. Dopo varie peripezie insieme (con qualche altra permanenza in carcere) lei trova lavoro in un ristorante come cantante, e il nostro Charlot è “costretto” ad esibirsi in un balletto improvvisato che rappresenta uno dei momenti più dolci del film (è la prima volta che si sente la voce di Chaplin). La ragazza è però braccata dalla polizia che la deve mandare in un orfanotrofio, ma con l’aiuto del “vagabondo” riuscirà a scamparla e, insieme, abbandoneranno la città per prendere una lunga strada solitaria che li porterà chissà dove! La satira di Chaplin si rivolge principalmente contro la tecnologia e la disumanizzazione industriale che porta alla totale alienazione del lavoratore.
La cosa che rende immenso Tempi moderni è però la scelta attuata da Chaplin: realizzare un film muto (con tutte le figure chapliniane come il vagabondo, la ragazza “randagia” e le incredibili gag) quando il sonoro è già entrato a pieno ritmo nelle produzioni (il primo film sonoro risale al 1928: Il cantante di jazz), capace di evocare con grande forza temi attualissimi in un modo profondo ed esilarante che forse per i tempi era ancora incomprensibile (infatti come già detto la qualità del film fu riconosciuta molto dopo). Con Tempi Moderni Chaplin iniziò ad affrontare schiettamente temi politico-sociali che non erano stati mai così evidenti nei suoi precedenti film e di conseguenza iniziarono ad arrivare anche i primi guai, infatti, ogni opera successiva a questa fu analizzata in modo diverso dal governo americano, che iniziò a guardare anche Chaplin in modo diverso, tanto che dopo Monsieur Verdoux gli fu revocato il permesso di ritornare negli States. Mantenendo tutte le prerogative del film muto non possono mancare irresistibili gag che si succedono in una successione perfetta ed esilarante senza pesare minimamente sul film: si può partire tranquillamente dalla catena di montaggio che praticamente manda fuori di testa il povero Charlot per poi passare alla pattinata sull’orlo della balaustra; Chaplin si improvvisa cameriere e ne combina di tutti i colori portando un vassoio ad un tavolo si imbatte in una moltitudine di gente che non lo fa passare e lui ruota insieme alla folla prima di giungere a destinazione senza qualche “pezzo” (per la scena furono usate 250 comparse!); il ballo di Chaplin in cui per la prima volta si sente la sua voce; diventato aiutante di un tecnico mette in subbuglio la catena di montaggio finendo in un ingranaggio; e così si potrebbe continuare all’infinito.
Tutte queste considerazioni fanno della pellicola di Chaplin un capolavoro del muto che è riuscito a ritrarre in modo perfetto la condizione umana di quegl’anni, sicuramente meglio di ogni altro film sonoro.
E io aggiungo: GRANDE CHAPLIN!
[Modificato da Matty love Lili 20/07/2004 14.24]
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DOLLS - TAKESHI KITANO'S
"Il cinema americano mastica tutto il lavoro e non lascia alcuna autonomia di pensiero allo spettatore. In Giappone, la tradizione teatrale del No lascia fare gran parte del lavoro di creazione dello spettacolo alla sensibilità dello spettatore. Il pubblico carica il ballerino No di tutti i suoi fantasmi. Bisogna tornare a questa forma di espressione artistica dove tutto non è precisato e premasticato"
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20/07/2004 14:09 |
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Come al solito, non ho visto neanche questo...
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20/07/2004 14:25 |
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Scritto da: Dale Cooper 20/07/2004 14.09
Come al solito, non ho visto neanche questo...
No, nn ci posso credere!!!!
Ma tu ti definisci veramente un cinefilo?
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20/07/2004 14:26 |
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20/07/2004 14:30 |
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Cioè... voglio dire... questo è un film tra i più importanti di tutta la storia del cinema! Almeno Chaplin sai chi è?
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20/07/2004 14:34 |
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20/07/2004 20:43 |
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Scritto da: Dale Cooper 20/07/2004 14.34
Sì, mi pare di sì... il portiere dell'Inghilterra?
Bravo... ... per fortuna almeno qst lo sai...
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21/07/2004 10:20 |
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Ieri sera guarda caso a MELTING POP, il programma condotto da Mariolina Simone sul canale cinematografico COMING SOON (qualcuno di voi lo vede? E' sul 807 del decoder...) si parlava proprio di Charlie Chaplin... è stato interessantissimo e si è ripercorsa tutta la sau carriere...ho avuto modo di ripassare un po' tutti i suoi film e ho confermato che qst persona era un grande... i suoi film sono molto più simpatici (ma allo stesso tempo significativi) di molti film moderni...
La scenda del mappamondo è fantastica!
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21/07/2004 12:07 |
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Scritto da: Matty love Lili 21/07/2004 10.20
Ieri sera guarda caso a MELTING POP, il programma condotto da Mariolina Simone sul canale cinematografico COMING SOON (qualcuno di voi lo vede? E' sul 807 del decoder...)
Sì, io lo prendo col digitale terrestre
La scenda del mappamondo è fantastica!
Quella è presa dal suo film migliore, ovvero "Il grande Dittatore"
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21/07/2004 14:29 |
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Lo so, lo so... ma anche Tempi moderni è grandioso!
Cmq quel programma è altamente cinefilo... io lo guardo spesso... dovresti guardarlo!
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21/07/2004 14:31 |
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21/07/2004 16:27 |
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Scritto da: Matty love Lili 21/07/2004 14.29
Lo so, lo so... ma anche Tempi moderni è grandioso!
Cmq quel programma è altamente cinefilo... io lo guardo spesso... dovresti guardarlo!
Sì, ogni tanto lo guardo. Ma non lo uso quasi mai il digitale terrestre, dato che la Rai non si prende...
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23/07/2004 14:12 |
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Su, dai, animiamo un po' il forum... dv siete finiti tutti?
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