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"Zero tranquillità" fanfic a più mani

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2005 17:19
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Zeus/Ade
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Autrice: ciack
capitolo 1 - Kristine detta Kjersti

Quella mattina Kristine si alzò presto svegliata dal canto delle orche assassine che venivano nella baia vicino a casa sua. Il balcone della sua cameretta era proprio sopra all'acqua, che in quel punto era molto profonda. Approfittando di questo Kjersti e suo padre avevano costruito un trampolino e uno scivolo che dal balcone le permettevano di gettarsi direttamente in acqua. Quel giorno quindi indossò il costume blu, il suo preferito, e si tuffò. Alcuni pesci le fecero una sorta di girotondo attorno al corpo, poi si diradarono e la ragazza si diresse verso il canto che l'aveva svegliata. Nonostante passasse metà del suo tempo in acqua (l'altra metà la passava nei boschi) lo spettacolo faunistico che le si presentava davanti agli occhi la emozionava sempre.

Improvvisamente un'orca di media grandezza le nuotò incontro con aria minacciosa, lei rimase immobile, ormai l'animale era a pochi metri da lei, sempre più vicino, sempre più vicino finchè a poche decine di centimetri dall'impatto il cetaceo virò. Kjersti gli sorrise dolcemente e andò a carezzargli il muso



- Mi spiace amico mio, ma neanche questa volta ci sei riuscito -


- Uff - borbottò l'orca con sufficienza - vedrai che un giorno o l'altro ti farò prendere uno di quegli spaventi...-


- Non ne dubito Kay, ma non oggi...piuttosto dimmi un po', ho sentito il canto...a che punto siamo?


- Dovrebbe mancare poco ormai, dai monta che ti porto io -


Kjersti montò sulla schiena di Kay e l'orca sfrecciò veloce fra i flutti. Al loro passaggio i pesci si spostavano spaventati, ma non mancavano di salutare la ragazza appena la riconoscevano. Per quanto temessero il suo grosso amico sapevano bene che in presenza di Kristine, lui non avrebbe mai fatto del male a nessuno di loro. E comunque quello era un giorno troppo speciale per soffermarsi a mangiare. Al loro arrivo le orche erano tutte asserragliate, non c'era un buco libero, ma quando Kay urlò che era arrivata Kjersti subito si aprì un varco e i due furono fatti passare in prima fila. Mentre il varco si richiudeva e il canto continuava i due amici si avvicinarono alla grande orca posta in mezzo al branco. Era la madre di Kay e stare per dare alla luce un altro piccolo. Di lì a poco mamma orca cominciò a partorire, ma terminò solo alcune ore dopo. Fortunatamente i genitori di Kjersti, conoscendo l'amore della figlia per la natura, le avevano insegnato da piccolissima a padroneggiare un antico incantesimo che le permettesse di respirare sott'acqua senza avere nè le branchie, nè la bombola di ossigeno. Una delle prime volte che usava questo incantesimo si era imbattuta in una giovane orca di un paio d'anni più grande di lei, che era rimasta intrappolata da un oggetto buttato in mare da qualcuno. Benchè così piccola Kjersti aveva liberato l'orca mettendo però in pericolo la sua stessa vita in quanto ad un certo punto l'incantesimo si era rotto. Fortunatamente i suoi genitori la stavano controllando e non vistala tornare, si erano immersi e l'avevano recuperata appena in tempo. L'orca però era salva e solo quello importava alla piccola umana. da quel momento i due erano diventati inseparabili. Kjesrti guardò Kay e gli sorrise, la sua vita sarebbe stata molto diversa se quel giorno non l'avesse salvato e fra poco entrambi avrebbero avuto un nuovo compagno (o una nuova compagna) di avventure.


Quando Kristine tornò a casa era talmente stanca, che dimentica di essere a digiuno dalla sera precedente si buttò sul letto e cadde immediatamente in un sonno profondo dove lei, Kay e macchia, l'orca appena nata (chiamata così per via di una strana macchia bianca sulla coda) compivano mirabolanti imprese nelle profondità oceaniche.
Si svegliò che era già pomeriggio inoltrato con una gran fame. Si stava dirigendo quatta, quatta verso la cucina, quando qualcosa attrasse la sua attenzione. Sul davanzale della finestra c'era Piuma, la sua grande aquila reale che durante l'anno scolastico alloggiava nella voliera della scuola di Kristine. Felice di rivederla, a volte il rapace stava fuori per giorni interi, Kristine le andò incontro e le diede una bella ciotola d'acqua fresca. Evidentemente doveva averle portato una lettera, perchè da un angolino sbucò fuori Codadoro, il fedele scoiattolo rosso, con una grande busta fra le zampette. Impaziente Kjersti rivoltò la busta fra le mani, proveniva dalla scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts. Lacerò il sigillo e cominciò a leggere a voce alta.

Cara Kristine Starlight,


siamo lieti di informarLa che lei ha diritto a frequentare il sesto anno della Scuola di magia e di Stregoneria di Hogwarts. qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
Ci sono alcune importanti novità riguardo all'attrezzatura scolastica che vorremmo Lei non mancasse di rispettare.
I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio.

La lettera continuava con la stessa tiritera di ogni anno quindi Kjersti scartabellò finchè non trovò la lista dell'attrezzatura.

....divisa nera (uff spero sempre che se la dimentichino)...calderone standard numero 4 (bene, bene non l'hanno cambiato)...(CHE COSA?!?!?!?!? DEVO PORTARE UN ABITO DA CERIMONIA? Il che significa che ci sarà un ballo...tze...MA LO SANNO CHE PER POTER BALLARE DOVREI AVERE QUALCUNO CHE MI INVITASSE?!?!?!?...oh questo è già più interessante devo portare un ANIMALE DOTATO DI POTERI MAGICI!!!!!!!!!!!!!!)

Kristine si mise a ballare per la stanza facendo volare in aria Codadoro.



- Hai sentito piccolo? Per la prima volta non dovrò portarti a scuola illegalmente –


Era felice di tornare a Hogwarts e di rivedere i suoi amici, ma prima di leggere la missiva la coscenza di essere lì, lì per lasciare i boschi, l'oceano e tutti i suoi amici che vi abitavano l'aveva riempita di una vaga malinconia che la attanagliava ogni qual volta si allontanasse. Ora però la curiosità aveva vinto su tutto e Kjersti corse ad annunciare le ultime novità alla madre.



Sì lo so è un pochino breve, ma quel che conta è la sostanza, no?! ^_^


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Zeus/Ade
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capitolo 2 "Essere Priscilla Burns"
Autrice: Noriko DeiBey





Essere Priscilla Burns



“ GOOOOODMORNING SPRIMGFIEL…OGGI E’ UNA SPLENDIDA GIORNATA, IL SOLE SPLENDEFUORI. CI SONO 30° E I RICCHI SONO SEMPRE Più RICCHI……Giù DEAL LETTO IN QUESTA MERAVIGLIOSA GIRNATA DI SFRENATO SCHOPPING…..”



“ …..mmmmmh! CAZZO di radio……”

“ OH Gesù un altro giorno, che mal di testa feroce che ho…..”

“MMMH devo aver bevuto parecchio dopo le due pasticche di estasi……”

Priscilla aprì gli occhi e guardò verso lo specchio montato sopra il soffitto del suo baldacchino, notò un rigonfiamento accanto a sé (nda ha il letto a due piazze)…”E questo chi è? Non ricordo di aver fatto sesso ieri sera…….è anche vero che non mi ricordo ieri sera….”.

Mentre fissava il bozzolo questi si mosse leggermente e spuntò una gamba maschile…..poi una testa fulva “Ma chi cavolo è??” pensò Priscilla continuando a fissarlo incuriosita l’intruso.

Poi il lenzuolo che li ricopriva il viso si spostò leggermente….”AAAAAAAAH! MA è MEL…. Ma che cavolo ci fa nel mio letto????Bhè sarà meglio che vada a farmi la doccia magari mi schiarisco le idee….burp…ho come un senso di nausea…ma che ho fatto ieri sera…”.

Mel Taddy, di Tassorosso , era una delle poche persone se non l’unico, che Priscilla frequentava fuori Hogwarts. Odiava quel posto….

“Che palle! Possibile che l’unico amico serio a cui piacciano i festini sia questa femminuccia di Mel?OH ma quest’anno ho decisocce le cose cambieranno…..Sono stufa di quella massa di bambocci della mia casa, tutti perbenisti…soprattutto miss per fettina la grandiosa MiSS HERMIONE GRANGER CHE ODIO! Se si drogasse magari mi risulterebbe più simpatica. E poi c’è quel Harry Potter, lo Sfregiato come lo chiamala peste di Malfoy…..unf!”. Priscilla si diresse verso il bagno continuando la sua sfuriata mentale..(nda. La sua camera è talmente grande che per arrivare al bagno ha circa 15 minuti di percorso..).

“ e poi quelle continue scaramuccie fra di loro…PATETICI; GLI UNICI CHE MI ERANO SIMPATICI ERANO I GEMELLI WEASTLEY . Ah!SI! Con loro si che mi divertivo, sempre fuori tutte le notti a far baldoria, non come quei perdigiorno dei miei compagni di casa. Per non dire delle mie compagne di stanza……perfettine pure loro, delle Cantarelline di prima categoria…a oltranza”…era finalmente entrata nella sua doccia, una Jacuzzi ultimo modello tutta accessoriata…” unf! Ma adesso che mi importa di loro, tanto non li vedrò ancora per molto tempo…”.

Decise che per quella mattina aveva fin troppo sprecato il suo prezioso tempo pensando a quelle stupide persone, la verità è che era l’unica ad odiare quella scuola. Perché lei non voleva essere una “diversa” una maga, avrebbe preferito continuare a essere babbana come le sue compagne della Beverly Hills Elementery school , fare la ragazza Pon Pon alle superiori, essere la reginetta del ballo o della scuola…andare fuori tutte le sere e non STARE RINCHIUSA tutte le sere in un umido castello inglese (per giunta)…..al freddo.

Mentre le sue ex compagne gabbane se la spassavano in California sulle spiagge in compagnia di tanti ragazzi in costume al caldo……”

Uscì dalla doccia un po’ sconsolata, si mise davanti il suo accappatoio di Armani e si fisso alla specchio. Rimase a guardarsi per lunghi istanti…poi con voce flebile si disse al suo riflesso – perché devi essere una strega? Perché questa vita a metà? Perché ogni estate devi raccontare bugie alle tue amiche babbane su favolose scuole private inglesi che hai visto solo in cartolina……?-

Una voce la strappò dalle sue considerazioni –Signorina Burns sono arrivate le lettere da Hogwarts per lei e il Signorino Taddy- disse Ambrogio il maggiordomo – Entra pure e mettile sul comodino- poi Priscilla si affacciò con voce tra il preoccupato e il contrariato- Ma Ambrogio non è troppo presto per le lettere?in che mese siamo??- Ambrogio con fare paterno le rispose-Ma Signorina…… benedetta ragazza, siamo quasi agli inizi di settembre- e se ne andò scotendo la testa.

Una sguardo accigliato si dipinse sul suo volto”Cazzo!Cazzo!Cazzo! odio tutto questo, la vacanze mi sono passate velocemente…..”.

Si diresse a passo svelto verso il letto- Sveglia Mel, è ora di alzarsi……….SVEGLIA pigrone dobbiamo andare a Diagon Alley quel carciofo di Silente ci ha mandato le lettere del 6° anno……-

Rumori indistinti provenivano dalle lenzuola, poi due occhini blu si aprirono sul mondo e Mel si svegliò – Giorno Darling, dormito bene?- Priscilla alzo gli occhi al cielo e sorridendo li rispose-E come no? Con te al fianco non ci sono problemi-

Si avviò al telefono sul comodino, alzando il ricevitore- Si!le cucine?….Buongiorno, vorrei: un succo d’arancia,2 bicchieri di latte, biscotti per due, una caraffa di caffè e due croissant. Ma stavolta caldi, non come ieri mattina capito Iris?!….ok!aspettiamo!-.

Mise giù il ricevitore e si giro allegra verso Mel- ti va bene no????la colazione?- -Hai fatto bene a rimbeccare Iris ieri non erano caldi!- - Lo so!Ma che vuoi Iris è la nuova cuoca per la colazione, Concetta è andata in pensione…quanto mi mancheranno le sue focaccine calde…e siiii- disse in un sospiro al quale si aggiunse anche Mel…

Dopo pochi minuti tornò su Ambrogio –la colazione- -Grazie Ambrogio, poggiala pure fuori sulla terrazza- li rispose con grande affetto.

Mel, mezzo nudo, si sedette al grande tavolo in vetro di Murano istoriato che si trovava al centro del maxi balcone, per fare colazione.

Prese la gazzetta del Profeta che era poggiata sul tavolo, per leggere le ultime notizie –Thò!un’ennesime notizia su Potter. Ma fai a essere anche tu in quella casa, io ti vedo meglio tra le serpi- -AAH!AAH! Ma come sei spiritoso, e tu come puoi stare con i tassi?Non c’è un tuo compagno che sia decente, come fai?- - Bhè semplice mi sbatto Zaini!-. Priscilla rimase con il biscotto a mezzaria e la bocca spalancata -ZABINI!!!!! Non sapevo fosse un “diverso”-Bhè!neanche io, l’ho saputo da Baston….-.

Priscilla lo guardava in silenzio e risentito,Mel si accorse di essere fissato e quando alzò gli occhi sul viso di lei vi scorse uno sguardo torvo. Con tutta l’innocenza di questo mondo le chiese-Cos’ho detto di male?- lei proruppe in un torrente di parole- Ma insomma non è possibile, è ingiusto….non che ce l’abbia con te ma non è possibile che tutti quelli fighi di Hogwarts siano Gay!!!!A ME NON CI PENSI..EEEEH! Cosa faccio divento suora???guarda anche un po’ te……sei uno dei più appetibili che ci sono….sei alto, bello,simpatico,con un fisico atletico e asciutto, capelli rossi occhi blu, carnagione chiara,nasino alla greca, insomma non puoi pensare anche un po’ al gentil sesso????chi ci rimane- squittì Priscilla.

Pio fissandolo con malizia-non è che vorresti provare anche con noi donnine???- Mel scoppiò in una sonora risata, si divertiva sempre quando Pry scoppiava in queste sue tiritere, tra una risata e l’altra e con le lacrime agli occhi disse- Scusami Pry, ma io che ci posso fare!? E poi lo sai che non potrei stare con una donna, quando io faccio la donna….-li rispose con malizia.

Pry sospirò -SI!!lo so……dai finiamo la colazione e pio a adiamo alla stupida Diagon Alley- .

Finirono di mangiare e si vestirono, Mel si era portato i vestiti da Mago ma Priscilla decise di sfoggiare il suo succinto vestito Dolce e Gabbana tutto paiettato. Quando Mel la vide le disse-Scusa, ma con quegli scampoli firmati di carta igenica dove credi di andare?- -Ma che domande Mel? A Diagon Alley- così dicendo uscirono….







Quando arrivarono si ritrovarono nella solita bolgia di gente vestita con mantelli neri. Priscilla era l’unica vestita in maniera diversa, infatti appena entrò tutti i passanti si girarono allibiti…d’altronde come potevano rimanere indifferenti a quel “finto vestito”????. Era talmente succinto che copriva a malapena due centimetri quadrati di pelle, portava anche un paio di stivaloni di pelle nera attillati con un tacco mozzafiato che arrivavano fino a metà coscia. Poi con quella chiome bionda e riccia e quei due fanali vermigli, non sarebbe potuta passare inosservata nemmeno volendolo. Con fare impettito e da grande strafottente si mise al braccio di Mel e con esso si diresse verso i vari luoghi per l’acquisto dei libri e dei materiali.

Dopo un paio d’ore, decisero di fare una sosta a Caffè Breda nella piazzetta.

Mentre se la stavano spassando una voce a lei conosciuta urlò-NON CI POSSO CREDERE ma sei Priscilla..- lei si girò per vedere chi la stava chiamando e quando riconobbe il proprietario urlò dalla gioia-I GEMELLI WEASTLEY- e corse loro incontro abbracciandoli con trasporto…solo dopo che si sciolse dal loro abbraccio si accorse che c’erano anche i suoi compagni di casa Harry, Ron, Hermione e Ginny.

Priscilla si irradio in un grande sorriso- George, Fred che sorpresa!!!- - EHI PRY MA SEI UNO SCHIANTO con questo vestito- le disse Fred, -come le hai passate le vacanze principessa???- le chiese George- Al solito…con Mel tra feste mondane a Sprinfield- - Certo, la solita vita da ricchi!- la canzonarono gentilmente i gemelli.

Rimasero li a chiacchierare un po’, poi si unirono al tavolo con Mel che nel frattempo li aveva salutati da lontano….

-Allora vecchia quercia con chi te la fai quest’anno?- gli chiesero i gemelli mentre li si sedevano accanto, seguiti da tutti gli altri-Bhè sapete dopo Baston è stata dura ma ho trovato un valido sostituto in Blasie- rispose Mel , ma non si accorse dello stupore che aveva provocato nei quattro grifoni(H.H.R.G) che non sapevano nulla di quel ragazzo ne d’altronde della loro compagne, ne che i gemelli li frequentassero…..

La conversazione divenne fittissima tra i gemelli e gli altri due(lasciando in disparte H.H.R.G)….-Allora come vanno le cose al negozio- chiese Mel-Benisimo- rispose Fred.

Priscilla non si era nemmeno accorta degli altri quattro, che erano ammutoliti per la situazione, vuoi per la rivelazione di Mel, vuoi per il fatto che lei appariva molto diversa dal solito era ciarliera, simpatica irriconoscibile dalla solita Burns..”com’è che è così allegra fuori Hogwarts?” si stavano chiedendo le quattro testoline.

Finalmente Priscillla si accorse anche di loro -Oh! Scusatemi, che sbadata, a voi come sono andate le vacanze?- chiese con finto interesse. Li stava fissando ma nessuno di loro le rispondeva” Perché dovevano essere sempre così patetici, anche quando si dimostrava gentile…non riesco a spiegarmi come loro due siano parenti di George e Fred…..”. Poi la voce di Harry la strappò dai suoi pensieri –Bene grazie…..e così sei di Springfield…..si trova in America Giusto?- “ma bravo! Allora sai anche la geografia?!”-Si! È lì che abito- rispose Pry con un grande sorriso. Calò l’imbarazzo e allora decise di riportare al sua attenzione sugli altri….passarono il resto del pomeriggio insieme per gli ultimi acquisti.

Poi vennero i saluti e con grandi abbracci….Gorge, prima di andare le disse-Pry mi raccomando non portare exstasi o LSD quest’anno ti fa male- Pry fece spallucce- e poi Piton lo senti tu!!!!- li rispose ridendo…….

Harry sgranò gli occhi”Che COSA?????DROGA, LSD……….PITON. oggi signorina Burns mi sei apparsa sotto una luce diversa, nuova. Non vedo l’ora che ricominci la scuola per poter scoprire che sei in realtà”.

E mentre i gemelli, Burns e Taddy si salutavano Harry, in disparte con gli altri meditava sulla sua strana compagna…..

Sulla strada del ritorno……






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capitolo 3 Onirius, l'uomo dei sogni
Autore del capitolo: The Squad

Un terribile mal di testa scosse la mente del ragazzo quando questo venne svegliato da uno splendido gufo che batteva con insistenza alla finestra,una lettera legata alla sua zampa.
<< Arrivo,subito... smettila di battere che mi sta scoppiando il cervello! >> Le domeniche mattina ad Edinburgo erano sempre così... dopo la sbronza della sera precedente la mattina si era sempre un tantino rincoglioniti.
Onirius McClive aprì la finestra ed accolse il pennuto gufo con tutte le grazie disponibili al momento,fornendogli dell'acqua e del cibo,dopotutto fin che Rusty,il suo gufo non fosse tornato dalla battuta notturna di caccia,nessuno si sarebbe scandalizzato.
Eh, Onirius si che ne sapeva qualcosa su come ci si sente quando si hanno due ali e le piume al posto della pelle.
Per un attimo rimase ancora intontito guardando la lettera,poi riconobbe la busta,proveniva da Hogwarts!
<< Ah,si comincia di nuovo... >> un diabolico sorriso si dipinse sul volto del mago. << Stavolta non ci sarà spazio per nessuno,il re incontrastato di Hogwarts sono io! >>
Ed in effetti Oni,come lo chiamavano gli amici,poteva ritenersi tale. Al suo sesto anno sarebbe stato ancora una volta l'uomo del delirio e del caos... Quest anno non sarebbe ancora stato nominato caposcuola di Corvonero,quindi non aveva nessuna responsabilità!
Egli era uno dei più fighi ragazzi che la scuola avesse mai visto dai tempi di Sirius Black... alto,capelli corvini lunghi quasi fino alle spalle,fisico longilineo e atletico,due occhi più azzurri del cielo,pelle appena rosea e labbra invitanti. Un'aura di mistero e di superiorità che gli attirava addosso tutti gli sguardi delle ragazze della scuola.
Non che si trovasse male nella sua città natale,anzi la adorava e lui ed i suoi amici babbani ne facevano di tutti i generi... però ad Hogwarts era diverso,qualcosa lo spronava primeggiare fra tutti quando era fra quelle mura antiche.
In più ad Edinburgo gli piaceva fare dei raid notturni nella sua forma di aquila reale,sulle alte nuvole e poi in picchiata fino al castello della città vecchia,il suo posto preferito... ah si,era un animagus,ma chi aveva voglia di perdere tempo a registrarsi?
Già,a sedici anni era praticamente il miglior cacciatore di quidditch della scuola,e a tirare incantesimi solo il grande Harry Potter di Grifondoro poteva stargli dietro... forse.
Onirius si mise a scorrere la lista di quello che avrebbe dovuto comprare a Diagon Alley,anche se in effetti i suoi programmi per il pomeriggio erano quelli di uscire con gli amici a Prince's Street per guardare un po' le nuove hit del momento... va bhè peccato.
<< Uhm... un abito da cerimonia? Ma davvero? Un altro ballo come quello del quarto anno eh? >> non si può dire che non gli piacesse mettersi in tiro,ma che cavolo ci sarebbe dovuto andare... con una donna!
Lui personalmente non prestava molto ascolto ai cori di ragazzine che gli morivano dietro,certo se capitava l'occasione di divertirsi con qualcuna non la buttava via,ma in un certo senso... preferiva i ragazzi.
Ah si per quel anno sulla sua lista erano scritti a chiare lettere i nomi Draco Malfoy,Harry Potter e Mel Taddy,l'unico essere umano accettabile di Tassorosso. Aveva oramai deciso che se li sarebbe portati a letto tutti e tre. L'ultimo della lista glielo aveva consigliato personalmente Zabini e di lui ci si poteva fidare in quel campo.
Di ragazze ad Hogwarts si era passato Cho,che praticamente la dava a tutti quelli di Corvonero e non, Ginny... che in effetti ci sapeva anche fare, Pansy che era l'unica accettabile di Serpeverde.
Ad un certo punto,vedendo sulla lettera la lista dei libri,si ricordò anche che ad Hogwarts avrebbe dovuto riprendere a studiare... si schiaffò una mano sulla fronte lamentandosi come una cornacchia ferita.
Aveva i secondi voti migliori della scuola,solo quella sbruffoncella della Granger sapeva fare meglio di lui,la differenza tra loro due era... che lei s'impegnava veramente,lui ci metteva il minimo sforzo necessario.
Nella sua casata di Corvonero facevano tutti gli intelletualoidi di giorno davanti ai professori ma in realtà erano i primi ad organizzarsi e a fare casino... con i grifoni o con le serpi non importava molto, basta che quegli sfigati dei tassi stessero bene alla larga dalle loro festicciole.
Così pensando,il suo sguardo volò verso il suo violino incantato... ah quello strumento era un meraviglia,il suo gioiello... ogni corda riproduceva un diverso strumento,c'erano chitarra,basso,tastiera,batteria... tutto quello che gli occorreva per accendere le serate come si deve!
I suoi compagni di Corvonero ogni tanto gli sbraitavano dietro per il troppo casino,per cui ogni tanto se ne andava nella stanza delle necessità che per l'occasione sembrava una perfetta sala prove.
<< Ok... >> si disse scuotendo la testa <>
Onirius si lavò e ficcò la testa sotto l'acqua gelida per connettere meglio... la tripla Guinnes seguita dal one-shot di assenzio di ieri sera sembrava ancora fare effetto,strano... di solito non era così.
Andò con calma giù al piano di sotto dove la mamma aveva già preparato la colazione,la salutò stancamente e finse di stare ad ascoltare le sue lamentele sulla vicina.
Si,di fianco a loro abitava una scrittrice,un artista insomma,un po' pazza di nome Jo qualcosa Rowling che faceva ogni giorno un casino infernale e quando non c'era se ne stava a girare per i bar della città vecchia a scribacchiare chissà cosa su quei fogli sporchi di caffè che si portava sempre dietro...bha,chi li capisce gli autori?
Finito di consumare la sua abbondante colazione,tipicamente scozzese,si congedò dalla madre,salutò il padre che si era invece appena svegliato dicendo che sarebbe andato Diagon Alley.
<< Hey Hogwarts,stai attenta... Onirius,l'uomo dei sogni, ti farà volare più in alto che mai quest anno! >>


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capitolo 4 "Diagon Alley, Diagon Alley"
Autore: Artemisia Black



La strada era affollatissima di maghi e streghe intenti a soffermarsi di fronte alle diverse vetrine…-" ma quanta cavolo di gente c'è quest'anno? Guarda quante matricole…che schifo! Dovrò rifornirmi di…bè…dei miei amichetti prima di fare ritorno a scuola…" - pensava Ankh mentre sfrecciava leggiadra tra la folla. Improvvisamente si bloccò di fronte ad una strana vetrina che esponeva in bella vista degli stupendi trespoli per volatili. Si passò leggera una mano tra i corti capelli biondi. Improvvisamente, mentre ancora stava contemplando l'acquisto di quel meraviglioso trespolo in radica esposto tra una gabbietta d'argento e un bastone intarsiato di rune qualcuno pensò bene di spiaccicarla contro il vetro sporco strappandole dalle labbra rosee un 'Ahio' seccato. Si voltò sfoderando un'espressione perfida e si ritrovò a fissare un paio di occhi azzurri. - " ehi dico…non potresti fare un po' più di attenzione?" - sbottò aggrottando cattiva la fronte. Il ragazzo la fissò un attimo squadrandone la divisa di Hogwarts e soffermandosi sul Blasone della casa di appartenenza: Serpeverde. - " ah…ecco spiegato il motivo ti tanta strafottenza…" - bisbigliò il ragazzo dagli occhi chiari. Ankh sbuffò e si raddrizzo in tutto il suo metro e settantacinque d'altezza. - " ebbene? Neanche una scusa?" - sibilò senza mai distogliere gli occhi dallo sguardo del giovane. - " oh be…scusami…è che oggi c'è troppa folla…tu devi essere…" - " Hargreaves…Ankh Hargreaves…e tu sei…Corvonero…" - rispose la ragazza indugiando sul mantello di lui. - " bè, si…Onirius McClive…piacere!" - esclamò lui scuotendo la chioma corvina e porgendo gentilmente la mano. Ankh rispose al saluto facendo spallucce. Non le importava molto la rivalità fra case…a parte quando gli appartenenti non facevano di tutto per creare interessantissime guerre…allora si che si divertiva…ne approfittava per rifilare i suoi medicamenti miracolosi…era una specialista nell'eliminare problemi di fattanza inoltrata, postumi di sbornie particolarmente coriacee, ferite e lesioni imbarazzanti, etc…era forse per quel motivo che la chiamavano l'Eliminatore? -" sai, ho sempre desiderato scoprire come fate tu e quella sfegatata della Burns a recuperare tutte quelle interessantissime sostanze…tutte le volte devo prodigarmi per rimettere tutto a posto prima che i docenti scoprano i vostri loschi traffici…" - " oh bè…nulla di che…ma che facciamo? Vogliamo parlarne in mezzo a questa bolgia?" - esclamò Onirius sfoderando un sorrisone smagliante. Ankh sollevò un sopracciglio perplessa. 'accidenti' - pensò sconfortata - ' per l'ennesima volta ho accalappiato un altro strano tipo…ma perché tutti quelli un po'…diciamo dell'altra sponda…li becco io? Vuoi vedere che con sto fatto che sono costretta a girare vestita da uomo mi sono ritrovata trasformata in una calamita per Gay? Ma cavolo! Così non troverò mai un ragazzo! Che palle! Maledizione a mio padre e alla sua avarizia! Con sta storia che…' la ragazza venne scossa dai suoi pensieri… - " scusa? Hai detto qualcosa?" - domandò rivolta al ragazzo. Questi l'aveva condotta, senza che lei se ne rendesse minimamente conto, ad un tavolino del Bar Breda, proprio accanto alla ciurmaglia che vi si era appena formata. - " prego, accomodati…" - rispose Onirius facendo cenno alla sedia proprio accanto alla sua. Ankh si sedette e fece saettare lo sguardo al gruppetto di Grifondoro accanto a loro…c'erano i gemelli Weasley…Potty, Lenticchia, la Granger e la sorellina isterica di Lenticchia e poi…Teddy e la Burns? Che ci fanno con quelle mezze seghe? Ankh sollevò un sopracciglio perplessa. - " che dici, ci aggreghiamo al gruppo?"- domandò Onirius puntando lascivo il bel Tassorosso seduto accanto alla Burns. Ankh sogghignò…ci aveva azzeccato un'altra volta…come volevasi dimostrare anche questo qui era…ma lasciamo perdere…l'importante era che non ci provasse con lei…o forse ci aveva già provato? Forse era meglio dire la verità sulla sua identità celata…anche se…il fatto cominciava a divertirla… - " ti interessa Teddy?" - domandò in un sibilo divertito. Il ragazzo fece passare lentamente le dita tra i suoi capelli corvini e sorrise in un modo strano. - " geloso?" - " assolutamente!" - esclamò Ankh alzandosi e dirigendosi elegantemente al tavolo accanto. Onirius la seguì divertito…

-" ehi Burns…sempre a fare cagnara?" - sbottò divertita la ragazza. Tutti si voltarono a fissarla. I Grifoni sfoderarono un'espressione truce non appena scorsero il proprietario di quella voce mielata e velata di perfidia. La Burns scosse i riccioli biondi e accavallò le gambe facendo saettare gli occhi dei gemelli sul generoso spacco del suo vestito all'ultima moda. - " uella! Ankh! Qual buon vento! Chi è il tuo amico?" - rispose radiosa Priscilla lanciando un'occhiata interessata a Onirius. - " oh…non ci pensare Pry…a proposito…ricordami che domani sull'Espresso ho da farti vedere alcune cosette in mio possesso…" - rispose Ankh posandosi elegantemente una mano sul fianco. Priscilla Burns scoppiò in una sonora risata. - " me bene Hargreaves…vedo che ci stiamo organizzando per il rientro…" - esclamò divertita. I gemelli guardarono perplessi prima l'una e poi l'altro. - " certo…ah proposito…Potty, stai attento alla Burns…non è certo un tipino raccomandabile…comunque, vi presento Onirius…Corvonero…Onirius, questi sono…" - " so chi sono…ma non conosco lui…" - disse il moro fulminando il Tassorosso seduto accanto alla Burns. -" oh…Onirius…si, ci conosciamo per interessi comuni…bene, lui è Teddy, un mio amico…ti interessa l'argomento?" - Priscilla rispose sorridendo ampiamente, Ankh soffocò una risata mentre guardava divertita le espressioni incredule degli astanti.

-" ehm…Harry, Ron…dobbiamo andare a recuperare il materiale per quest'anno…vi ricordate?" - s'intromise la Granger distogliendo l'attenzione dei suoi amici da quella stralunata conversazione apparentemente senza senso. I due la guardarono strano prima di riprendersi e di annuire col capo. - " oh…già, è vero…dobbiamo proprio andare, allora…è stato un piacere, ci vediamo sul treno ok? Ciao…" - disse Harry alzandosi e venendo imitato subito dopo dagli altri Grifoni al suo fianco. - " ehi Potty, te la batti?" - esclamò Ankh incrociando le braccia al petto. Harry la guardò malevolo prima di sfrecciarle accanto. - " ehi Potter! Fin qui è stato proprio minimo il piacere! Ma presto vedremo di rimediare…" - esclamò la Burns sovrastando il vociare indistinto della folla e facendo arrossire violentemente non solo il soggetto in questione, ma anche tutta la truppa al suo fianco. Ankh e Onirius risero divertiti prima di sedersi al posto di che se n'era appena andato. - " allora Burns?" - " allora Hargreaves L' Eliminatore?" - si dissero le due serie. Onirius e Mel le fissarono perplessi…possibile che avessero l'intenzione di litigare? - " come stai CARO?" - domandò Priscilla calcando l'ultima parola. Ankh scoppiò in una sonora risata. - " sapevo che l'avevi scoperto Pry…" - " oh bè…non sono mica torda come tutti gli altri!" - " no infatti!" - esclamò la Serpeverde divertita - " hai intenzione di dirglielo?" - aggiunse Priscilla lanciando un'occhiata al nuovo amico dell'Eliminatore. Ankh si voltò verso Onirius e socchiuse gli occhi come se stesse calibrando la risposta a dovere. - " no…voglio vedere come si evolve la situazione…" - " perfetto! Staremo a veder allora…nel frattempo…ti va di venire con me a provare le divise? Vorrei avere qualcuno che se ne intende piuttosto che Mel…sai, è un grande amico ma, sinceramente, di abbigliamento femminile non se ne intende…" - "d'accordo…a proposito, devo passare a comprare quel bel trespolo che ho visto giù al negozio per animali…" - " ma Ankh! Ancora? quanti hai intenzione di comprarne?" - esclamò Priscilla sconvolta, aveva scoperto il segreto di Ankh due anni prima, quando l'aveva beccata a fare danni nei corridoi una notte si e una no. Mel e Onirius le guardarono perplessi. - " ma Hargreaves…tu non avevi mica un falco pellegrino? Non ti sembra che quel trespolo sia un po' troppo piccolo?" - sbottò Onirius…aveva incrociato un paio di volte, in volo, la splendida bestia della Serpeverde…e sapeva per esperienza personale che quel cosino non sarebbe bastato a sorreggere il peso di un sì bel pennuto! Ankh e Priscilla si guardarono divertite prima di scoppiare in una sonora risata. - " bè…non è proprio per Avio quel cosino come dici tu…vero Ankh?" - " smettila Pry…non è divertente…" - sibilò la Serpeverde all'indirizzo dell'amica. - " oh…ok ok, non ti scaldare…stavo solo scherzando…" - rispose corrucciata la biondina Grifondoro. Mel sorrise ed Ankh si accorse che probabilmente l'amica doveva avergli spifferato un paio di cosette sul suo conto…Onirius nel frattempo cominciava a pensare di non essere l'unico personaggio strano, in quella scuola…questi due soggettini, erano seriamente da tenere sotto stretto controllo! - " d'accordo…andiamo caro?" - esclamò Priscilla alzandosi dal tavolino e raccattando i vari pacchetti posati per terra. Ankh si alzò elegantemente inforcando un paio di occhiali da sole completamente neri e infilandosi tra le labbra una sigaretta fatta a mano… - " certo…voi due rimanete qui, che tra un attimo arriviamo…d'accordo? Così non ci rubano i posti…dovrebbe arrivare anche Kjersty…l'ho sentita ieri…così non si perde, quella benedetta ragazza!" - esclamò Ankh accendendo. - " Hargreaves! Sai bene che non si fuma a scuola!" - Sbottò Mel…ci mancava solo che fossero sbattuti fuori da Hogwarts ancora prima di entrarci… - " oh, ma non sono mica a scuola ora…!" - rispose sogghignando la ragazza. Pry sorrise divertita facendo cenno all'amica di andare e le due si diressero vispe e pimpanti attraverso la folla…

Chi le avesse viste quel giorno, avrebbe fatto tanto d'occhi: una Grifondoro sbarluccicante e un Serpeverde altezzoso dirigersi amichevolmente tra le vie affollate di Diagon Alley…da non crederci!

-" allora Ankh? Hai ancora intenzione di svolazzare per il castello di notte? Fammi vedere questo nuovo trespolo che hai intenzione di comprarti…" - esclamò Pry tirando la manica dell'amica verso la vetrina del negozio di animali. - " Pry…non ti stanchi mai di dare spettacolo? Se continui così non troveremo mai un fidanzato! E poi…non dire certe cose ad alta voce…ti prego! Non ho voglia di farmi scoprire…e nemmeno di essere costretta a registrarmi…è più divertente essere un animagus irregolare!" - esclamò bisbigliando la Serpeverde un attimo prima di scomparire oltre l'ingresso del piccolo negozio.

Ma quello che doveva preoccupare l'Eliminatore di Hogwarts e la sua losca compare era il personaggio che aveva fatto la sua comparsa alle loro spalle poco prima che le due prendessero il passo per il negozio…un biondino bianco come il latte che aveva sentito distintamente la loro strana conversazione e che ora sfoderava un ghigno malefico sulle labbra…

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10/01/2005 21:39
 
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capitolo 5 £DiagonAL Affair"
autore: the squad

Onirius sembrava un po' perplesso... quei due lo avevano lasciato da solo con la sua ,forse inconsapevole vittima, che l'avessero fatto di proposito.
Certo Pry sapeva benissimo delle sue preferenze sessuali, ma come faceva anche quel altro ragazzo,Ankh ad averlo intuito,non lo faceva mica notare così tanto...
Anche Ankh non sarebbe stato male,con quei suoi bei capelli biondi ed il fisico minuto ed esile,quasi femminile.. lo avrebbe aggiunto alla sua lista.
Ma adesso c'erano ben altre cose a cui pensare... girò di nuovo lo sguardo verso il bel Tassorosso che gli stava di fianco,per un attimo l'azzurro incontrò l'azzurro ed i loro occhi s'incrociarono,un sorriso su entrambi i volti dei ragazzi... c'era forse stata un intesa tra i due,di qualcosa che solo essi potevano avere comprensione?
<< Bhè... >> cominciò Onirius << ...pare che la tua ragazza ti abbia lasciato per andare con quel altro... >> cercò di stuzzicarlo il Corvonero.
Mel picchiò forte un pugno sul tavolo e scoppiò in una sonora risata,tanto che alcuni dei numerosi passanti si girarono verso di loro,incuriositi da tanto fracasso.
<< Hahaha... quella lì la mia...ppfffff...Hahaha non credo proprio che quella lì sia la mia ragazza,sei divertente lo sai? >> rispose Mel una volta ripresosi.
Bene,quelle erano le parole che desiderava sentirsi dire... ora ne era certo,non poteva sbagliarsi.
La cameriera del passò vicino a loro e l'animagus la fermò << Hey,bellezza due bionde,una per me e una per il mio amico! >>
Mel lo guardò stupito ma subito Onirius lo folgorò sul suo sorriso << Stai tranquillo,offro sempre io... >>
<< Grazie allora,Onirius! >> gli rispose Mel avvicinando impercettibilmente il suo volto a quello del moro,i loro abissi di ghiaccio si guardavano con sempre maggior malizia.
<< No no no,Mel... per gli amici io sono Oni,l'uomo dei sogni! >> e così dicendo prese il boccale di birra appena arrivato davanti e propose un brindisi all'affascinante Tassorosso.
<< Allora.. che i nostri sogni si possano avverare! >> gli rispose Mel con voce sempre più lenta mentre i loro bicchieri cozzavano tintinnando lievemente.
<< Ci puoi scommettere... >> Onirius stava ormai pianificando nella sua mente come avrebbe dovuto immaginare la stanza delle necessità per la prima notte. Sarebbe stato assolutamente perfetto!
Finito di rinfrescarsi al bar Onirius decise di andare a comprare anche i loro abiti da cerimonia...
<< Ma non dovevamo tenere i posti a ... >> obiettò senza veramente volerlo Mel
<< Dai,tu Princess Pry la conosci meglio di me non tornerà tanto in fretta dallo shopping, Kjersty sarà molto più facile incrociarla più tardi al negozio di animali,viene da molto lontano lei... >>
Così dicendo Oni pagò e tutti e due si alzarono per dirigersi verso il negozio con i vestiti più eleganti di Diagon Alley.
Onirius ne provò subito un molto adatto a lui,Mel vedendogli indossare il capo stava quasi per sbavare per terra,anche perchè l'animagus non poté fare a meno di provare a casaccio un paio di pose sexy per assicurarsi che il look fosse adatto. Poi vedendo due occhiali da sole con lenti blu si provò pure quelli e con l'approvazione di Mel decise che sarebbero stati il suo nuovo paio di lenti per tutti giorni.
<< Si s'intonano a te,ma non te li tenere sempre addosso... ok? >> Mel disse allusivamente ad Oni il quale gli replicò subito << Dici che sto meglio con i miei occhi,eh? >>
Adesso toccava a Mel indossare il vestito da cerimonia che con grande sorpresa di Oni era... bianco,sembrava quasi un angelo caduto dal cielo con quel candido manto addosso.
Stavolta fu il Corvonero a restare a bocca aperta.
<< Allora,che ne pensi? Dici che sto bene? >> Mel si stava palesemente pavoneggiando mettendosi ogni tanto a volteggiare davanti allo specchio.
Onirius lo fissava a braccia conserte e con occhi ridotti a fessure colme di desiderio. << Ti dico solo che se chiedessi a me di accompagnarti al ballo con quel vestito... non potrei certo rifiutare... >>
Il ghigno di trionfo su entrambi i volti era evidente.
Adesso si sarebbero diretti al negozio di animali dove sicuramente avrebbero trovato Kjersty.
Onirius la conosceva bene,era un po' l'antitesi di Pry,che invece era sua compagna di baldoria nelle sue notti più scatenate. Kjersty era sempre stata una ragazza estremamente dolce e gentile con tutti,o almeno gli aveva dato questa impressione... certo paragonati alla Burns tutte lo erano però...
Inoltre amava in particolar modo gli animali e questo non poteva che andargli a genio. Forse stava un po' meno simpatico al piccolo Codadoro,il suo scoiattolino magico che non mostrava quasi a nessuno... Aveva ragione povero piccolo, Oni in forma di aquila reale era praticamente un suo predatore naturale,ma ovviamente non gli voleva fare alcun male,anzi lo considerava molto carino. Eh si anche questo anno gli ci sarebbe voluta la compagnia di Kristine Starlight...
Quante sere era andato a trovarla nel suo dormitorio in forma d'aquila,senza farsi scoprire?
Lei era l'unica a conoscere il suo piccolo segreto,ma di lei si fidava...
Era forse l'unica ragazza che avesse mai considerato veramente come un'amica del cuore,sapeva comprenderlo molto bene. I pensieri di Onirius vennero interrotti da una mano che si appoggiò delicatamente alla sua,invitandolo ad andare avanti,si girò appena per vedere il sorriso compiaciuto di Mel.
Con passo sicuro i due s'incamminarono,ogni tanto lanciandosi sguardi d'intesa... sarebbe andato tutto bene,fin troppo bene.

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12/01/2005 11:22
 
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capitolo 6 "Le preoccupazioni di Kristine"
autrice: ciack

Per l’ennesima volta Kristine era in ritardo e dire che sua madre gliel’aveva detto

– Vacci dopo da Kay altrimenti arrivi in ritardo – l’aveva redarguita.

- Ma mamma mancano ancora due ore all’appuntamento –

- Quindi coi tuoi ritmi sei già in ritardo di mezz’ora –

- Sei sempre così dolce mammina cara –

- Non è questione di essere dolci, a proposito molla giù quei biscotti che sono per la nonna, il punto è che sono realista, sei perennemente in ritardo, non so proprio come facciano i tuoi amici a sopportare questo tuo comportamento io ti avrei già scaricata già da un pezzo –

Ma a proposito di scaricare Kjersti si era già riempita la tasca di biscotti, era corsa in camera sua ed era già in acqua prima che sua madre le gridasse dietro che era una grande maleducata per essersene andata senza lasciarla finire di parlare. L’acqua era fredda, ma questo era l’ultimo dei problemi della ragazza. La notte precedente aveva fatto burrasca e le premeva vedere come l’aveva passata Macchia, la sorellina di Kay. La piccola stava facendo un’abbondante colazione quando li raggiunse, ma mamma orca mandò subito via Kay e la sua amica. Non aveva chiuso occhio tutta la notte e sperava che il bebè si addormentasse appena avesse avuto lo stomaco pieno, speranza che era vana se quei due scalmanati continuavano a girargli attorno come due pescecani.



Kay guardava ammirato la sua amica che nuotava poco davanti a lui, presto sarebbe partita per la Scuola e prima delle vacanze natalizie non l’avrebbe rivista. Sapeva che le sarebbe mancata, succedeva ogni anno e ogni primo settembre sperava con tutto il cuore che succedesse qualcosa, un imprevisto, un cataclisma, qualsiasi cosa andava bene purchè lei non dovesse partire. In famiglia avevano fatto molta fatica ad accettare la sua presenza. In fondo lei era una del mondo di sopra e i suoi simili spesso erano il peggior nemico per quelli della sua razza o in generale per tutto il mondo marino. Lei però era diversa e troppe volte Kay si era domandato come sarebbe stato se lui fosse stato un umano o lei un’orca, ma erano tutti sogni. La realtà era quella e non ci si poteva fare nulla. Lei sarebbe stata sempre la sua migliore amica e questo era meglio di niente.



Mentre correva verso il Paiolo Magico, Kristine cercò di fare mente locale. Dunque cosa le aveva detto l’Eliminatore? Di trovarsi a Diagon Alley. A che ora? Solo mezz’ora fa…e brava mamma, la solita menasfiga.



Borsa di sghimbescio, capelli arruffati attraversò al trotto il Paiolo Magico gettando rapidi saluti a qualche conoscente e recandosi sul retro dove c’era il muro che dava l’accesso a Diagon Alley.



Dai per arrivare sono arrivata adesso devo trovare quella pazza scatenata...dunque conoscendola può essere solo in due posti: in qualche bar o al negozio di animali…visto che i bar sono troppi tanto vale che vada al negozio per animali.



I trespoli erano la grande passione di Ankh..passione che Kjersti non riusciva proprio a capire. Stava passando davanti alla grande banca Gringott quando focalizzò la somma a sua disposizione…era nel borsellino indiano…suo sul comodino. Si battè la mano sulla fronte, come era possibile essere più stordite di così? Guardò nella borsa: specchietto, coltellino multiuso, molletta e spillone per capelli, biscotti, taccuino, penna e matita,ombrello, chewin-gum, fazzoletti…insomma lo stretto necessario.

- Uff, altro che borsa di Mary Poppins, ma dove li ho messi? Eppure ero sicura di averli presi-

La testa di Kristine era completamente nella borsa assieme alle braccia e a parte delle spalle.

- Ehi le serve una mano? –

La ragazza rispose senza uscire dalla borsa.

- No grazie, mi basterebbe avere una borsa più grande –

- A dir la verità mi sembra che contenga fin troppa roba non le par…-

- Trovato!!! –

Kristine riemerse brandendo in una mano i suoi documenti d’identità.

- Mi scusi, mi stava dicendo signor…signor…-

- Sono Potter, Harry Potter –



Strano che non mi abbia riconosciuto, solitamente devo incappucciarmi per non farmi riconoscere da tutti questi invasati che si prostrano ai miei piedi chiedendomi un autografo.



- Ah già – disse con aria non troppo attenta – mi sembravi vagamente famigliare, ma non ho molta memoria per i nomi –



Alla faccia, per dimenticarti il mio nome devi avere un’ Halzaimer dilagante di prima grandezza, altro che storie.



Beh? Ma che vuole questo? Sta lì a fissarmi impalato aspettandosi chissà cosa…



- Scusa, ma ho un po’ di fretta, piacere di averti conosciuto – tagliò corto la ragazza.

- Bene, ci diamo già del tu – le sorrise Harry.

Kristine cercò di sfoderare un sorrisino di circostanza.



Ma che cavolo vuole questo da me?



- Vabbè ci si vede s scuola ciao – e salì di corsa i gradini della Gringott facendoli tre a tre.

Harry rimase un po’ sopreso, era la prima volta che qualcuno si dimostrava totalmente indifferente a chi fosse. Alcuni erano palesemente astiosi nei suoi confronti, ma mai indifferenti. E poi dove l’aveva già vista? A Hogwarts di questo ne era certo, ma di che anno era? Così a occhio probabilmente del secondo o al massimo del terzo, ma non riusciva proprio a ricordarne la casata. Dopo un po’ decise che doveva essere una Tassorosso e soddisfatto si avviò verso casa.

Tutti i soldi depositati alla Gringott, la Banca dei Maghi erano conservati in stanze apposite sottoterra custodite da draghi e a cui si accedeva percorrendo su un carrello un lungo e intricatissimo groviglio di tunnel. Kjersti si divertiva sempre moltissimo, quando schizzava a folle velocità su e giù per quei cunicoli, era molto meglio del Katun di Mirabilandia. Sfortunatamente per lei l’apertura della propria stanza non le riservava la stessa dose di divertimento. La ragazza esaminò sconsolata i suoi risparmi, prese i soldi necessari all’acquisto dei libri e uscì.



Un po’ di aria fresca mi aiuterà a trovare una soluzione…una soluzione…è più facile dirlo che farlo. Certo un modo ci sarebbe, ma vorrei evitarlo se fosse possibile. A Natale dell’anno scorso ero ridotta uno straccio e se non avessi avuto quei miracolosi ricostituenti che mi aveva procurato Ankh, non so proprio come avrei fatto a presentarmi a casa senza che la mamma facesse scattare la Sacra Inquisizione.



Il vento spazzava via un po’ del fumo che stava uscendo dalla testa di Kristine a furia di spremersi le meningi, passeggiando per Diagon Alley gettava qua e là un’occhiata ai prezzi del materiale che avrebbe dovuto acquistare e faceva conti su conti, decisamente doveva trovare una soluzione. Kristine odiava gli imprevisti e per quanto le era possibile cercava sempre di prepararsi a ogni eventualità (il contenuto della sua borsa ne era un valido esempio). Se non correva ai ripari finchè era in tempo non avrebbe potuto realizzare i suoi progetti.



E’ l’unica soluzione…anche quest’anno dovrò lavorare…e visto di quanto dispongo adesso, mi aspetta un anno molto duro.



Da lontano vide la sua cara amica Ankh, era dal Giugno precedente che non la vedeva e telefonate e lettere coprivano solo in parte la distanza che le separava. Stava per correrle incontro ad abbracciarla, quando il suo sguardo cadde sulla ragazza che la teneva a braccetto. Priscilla Burns, pensò Kristine. Vedere “quella” in compagnia di Ankh non la mandava esattamente al colmo della gioia. Non che avesse qualche motivo in particolare per non gradire Priscilla, solo che…insomma non centravano nulla l’una con l’altra e se le avesse raggiunte avrebbe solo fatto da terzo incomodo o almeno questa era la convinzione di Kristine. Stava ancora rimuginando sulla sua diversità con Priscilla e sulle proprie possibilità finanziarie quando andò a sbattere contro qualcuno e finì seduta a terra. Si sentì sollevare di peso da 4 braccia e un coretto chiederle se si fosse fatta male. Kristine guardò alternativamente i due che si lanciavano occhiatine smielate.



Abbiamo fatto contemporaneamnete gli stessi gesti e abbiano detto assieme la stessa frase, pensavano entrambi i ragazzi.



La ragazza rimase sorpresa. Uno era Onirius, il caro Onirius che amava tanto farsi chiamare l’uomo dei sogni (e per molti/e lo era sicuramente), mentre l’altra non lo conosceva di persona. Kjersti si ricordava a malapena due cose: che si chiamava Mel e che era del giro di Priscilla. Ma cosa ci faceva con Onirius? E cosa significavano quelle occhiatine?

- Ehi testolina buffa dove eri finita? Stavo venendo a cercarti al negozio di animali – le disse teneramente Onirius scompigliandole i capelli (non che ci fosse ancora molto da scompigliare a quell’ora della giornata).

Il ragazzo guardò l’amica e per quanto lei gli stesse facendo un largo sorriso, capì subito che c’era qualcosa che non andava.

- Scusami un attimo. Torno subito da te – le sussurrò in un orecchio.

Si allontanò di qualche metro con Mel e Kristine potè vedere distintivamente che i due si scambiavano gli indirizzi. Il cuore le si strinse nel capire come dovevano stare le cose fra quei due, ma non disse nulla e finse interesse, mentre Onirius le raccontava tutti i particolari dei suoi incontri con Ankh e con Mel. Sapeva che il ragazzo aveva capito che c’era qualcosa che non andava da come aveva lasciato la sua nuova conquista per precipitarsi da lei e sapeva altrettanto bene che non poteva minimamente sospettare cosa le frullasse per la testa in quel momento. Percepiva che lui stava aspettando che fosse lei a prendere l’iniziativa, che le faceva quelle confidenze anche per metterla in un ostato d’animo tale da potersi confidare a sua volta, ma era esattamente l’ultima cosa che voleva fare. Non si sarebbe aperta con lui questa volta, i suoi problemi finanziari e i suoi sentimenti dovevano rimanere off limits nelle loro conversazioni. Gli raccontò solo di Macchia e trascorsero il resto del tempo a comprare i libri di scuola e a scambiarsi gli ultimi pettegolezzi.



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12/01/2005 11:23
 
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capitolo 7 "andata e ritorno"
autrice: Noriko DeiBey

-SBRIGATI Mel, ma dove diavolo eri finito,e che stavi confabulando con Onirius??’ Bhè ne riparliamo a casa mia ora dobbiamo correre o se no perdiamo l’entrata della Passaporta per Sringfield- gli urlo mentre correva a perdifiato, mentre si faceva largo tra la folla- Senti non è colpa mia se siamo in ritardo chi è che non tornava più dal negozio di animali con quel bellimbusto di una serpe èèèèèèèè?-.

Priscilla rise alle spalle di Mel che correva davanti a lui con tutti i pacchetti in mano….

Finalmente arrivarono davanti alla lattina che li avrebbe riportati a casa di Priscilla in America…..sbucarono ancora col fiatone nel campo da golf della sua tenuta-Unf appena…anf anf in tempo ancora un paio di minuti e non sarei potuta rientrare….e poi chi lo sentiva Oni-, Mel era perplesso non capiva i suoi discorsi, piuttosto”quando aveva conosciuto quel bellimbusto di Onirius?Glielo avrebbe chiesto una volta arrivati alla villa” pensò distrattamente mentre raccoglieva la marea di pacchetti suoi e di Pry.

Per fortuna Ambrogio li andò a prendere se no sarebbe stata una vera maratona tornare con tutta quella roba fin a casa. Mollarono i pacchetti e si buttarono entrambi sul lettone di Pry e ripresero fiato.

Poi Mel con fare malizioso le chiese –Allora con il tipo biondo delle serpi com’è andata avete fatto sesso nel camerino, mentre tu gli facevi “provare la divisa”…poteva cercarsi una scusa migliore. E meno male che non avevi nessuno e ti lamentavi che non ci volevi ritornare in “quel postaccio di scuola” parole tue se non sbaglio. La stava guardando tra il torvo, il risentito e il curioso.

Priscilla a quelle parole scoppiò in una risata fortissima, rideva talmente tanto che non riusciva a respirare,era letteralmente preda delle convulsioni talmente rideva di gusto – Cosa….aaaaaaah aaaaaaah aaaaaaaaah io e aaaaah Ankh aaaaaaaaah gesù! Mi fai morire così ti prego non farlo più- cercando di ricomporsi. L’idea era talmente assurda, però Mel non sapeva niente di Ankh si conoscevano solo di vista…

Faticosamente Priscilla si rialzò per andare in bagno a sciacquarsi il viso perché a causa delle lacrime li era colato via il rimmel di Dior!

Al suo ritorno trovò Mel seduto con il viso corrucciato e le braccia conserte in attesa di risposta, Pry lo guardò e con la massima naturalezza li rispose – Bhè mettiamola così …IO NON SONO IL SUO TARGHET IDEALE, preferisce i maschietti Ankh-“era sicura che Mel non ci avrebbe capito niente” poi continuò-Per quanto riguarda Onirius, Bhè l’ho conosciuto agli inizi dell’anno scorso quando tu mi hai piantata in asso per stare con quel BESTIONE,POSSESSIVO E GELOSISSIMO di Blease…non è colpa mia se ti impediva di venire hai festini, perché ti voleva tutto per se , così io sono andata a un festino dei Corvonero e ci siamo subito intesi, abbiamo avuto anche una breve storia, sai lui a differenza di tè non disdegna completamente il gentil sesso. È stata una bella scopata, nulla più ci siamo divertiti per un po’ insieme-. Mentre li raccontava tutto questo lei era impegnatissima a riempire le sue due valige di LUIS VITTON nuove appena ricomprate…- e tu cosa hai fatto nei camerini con Oni???MMMM?MMMM? Dimmi Zabini dove lo metti EEEE?comunque stai attento a Onirius quando si fissa non molla e sai che Zabini non prenderebbe bene un tuo eventuale tradimento…..già che sei lì in piedi apri il primo cassetto e mi passi la biancheria? Grazie- Mel mentre lei gli parlava si era spostato dal letto e alla cassettiera e vi si era appoggiato. Si giro verso il primo cassetto meditando su ciò che le aveva appena detto la sua più cara amica”già non è stato molto corretto flirtare con un altro, visto che sto con Zaby, ma Onirius è così affascinante che non ho resistito…sarà meglio non dirle che ci siam scambiati gli indirizzi”…poi sgranò gli occhi appena aprì il cassetto di Pry _ E QUESTA TU LA CHIAMI BIANCHERIAAAA????DI UN PO’ ma un paio di mutandine normali le hai? Qui son tutti tanga infinitesimali di ogni genere- e nel dire ciò tiro su tre fili fuxia che teoricamente dovevano essere Tanga.

Lei si girò e lo guardò allibita-Scusa ma dove sta il problema mica li devi indossare tu? Non capisco perché ti scandalizzi tanto…AH già che rovisti nel cassetto tirami fuori i baby doll di Cavalli,Dolce e Gabbana,Versace e Valentino. Mel mentre tirava fuori quello che lei gli aveva chiesto era sempre più allibito. I gusti della sua amica erano notevolmente peggiorati, poi con fare furbetto le chiese- Ma ti porti tutta questa roba perché vuoi fare colpo su Potter? Sai ho notato che occhiata che ti ha tirato, sembra che finalmente i suoi ormoni si siano svegliati se ti punta…- in tutta risposta Pry li lanciò un cuscino in faccia poi tornò hai suoi bagagli. Per fortuna era girata di spalle così Mel non si accorse che era arrossita “ma come posso arrossire per quel perdigiorno di Potty, bhà lasciamo perdere…ah gia devo prendere il vestito per quella stupida festa noiosa….mi porterò quello tigrato di Cavalli e quello Rosso di Valentino poi sceglierò….”. AHHH stavo per dimenticarmene, Mel vedi quel bel sacchettone di chicchi colorati con sopra scritto M??- -Sì perché, non mi dire che ti porti le M&M a Hogwarts?- lei lo guardò sconsolata – Aaah Aah spiritoso,ma dove ce l’hai la memoria…non ti ricordi che ti avevo parlato di QUEL progettino con Piton?- Mel guardò meravigliato il sacchettone _VOUI DIRE CHE CI SIETE RIUSCITI????- -Tombola per Mel!SI caro stai tenendo in mano i semi di Maria tutti i tipi più uno e grazie alla professoressa Sprite, che ci ha concesso un po’ di terreno, e grazie alle pozioni di Ankh avremmo una festa del raccolto entro la prima settimana!- Mel era grandiosamente stupefatto e sorrise complimentandosi con lei….- Mel Ricordami di parlarne con Oni così organizziamo la “FESTA DI BENVENUTO” chessò un toga party magari…-.

Finirono di fare i bagagli e finalmente scesero giù per l’ultima cena gabbana, mangiarono come al solito con allegria mentre sua madre intratteneva Mel (come tutte le estati, da quando lui le passava con lei) con storie sulla piccola Priscilla e di come erano fieri che lei andasse a Hogwarts (dove la madre di lei aveva passato i più begli anni della sua vita…sarà).

Dopo cena Mel salì in camera di Pry e lei fu chiamata da sua madre in salotto. C’era un’area pesante.

“Ma che vorrà la mamma?”….la mamma era seduta sulla poltrona e teneva un oggetto strano tra le mani era un cosa pelosa Blue- Priscilla mia cara so che per tè andare là non e il massimo della vita…- la stava guardando dolcemente- per questo ho deciso di regalarti questo animaletto, è un furetto blue…ti terrà compagnia vedrai- così dicendo glielo porse. Due occhietti vispi la stavano fissando”Tenero è tenere, e poi così piccolo lo potrò tenere sempre con me”- Grazie mamma – e si girò per tornare nella sua stanza. Era distrutta, Mel già dormiva e l’indomani dovevano rialzarsi presto per andare alla Passaporta per andare alla stazione.

Non fece in tempo a adagiarsi sul letto che si addormentò….

Priscilla…….Priscilla…..qualcuno la stava chiamando….apri un occhio e vide che il suo nuovo animaletto le stava proprio sul torace- bestiola carina scendi- disse con voce impastata….Priscilla svegliati ti devo parlare….”COSA IL FURETTO HA PARLATO???”pensò mentre si raddrizzava per lo stupore. Era ancora a bocca aperta quando una luminescenza blue avvolse il suo furetto che si trasformo in un piccolo uomo dalla lunga e folta chioma blue e una veste lunga in tono. Priscilla era sempre più sorpresa..cara non devi aver paura di me…il mio nome è Cialdman e sono la tua fata madrina….Pry era ancor più sconvolta-Scusa ma tu non sei un furetto? E poi le Tate Madrine non sono….come dire…..donne???- chiese sconcertata dalla situazione assurda?…questione di personale, sai le tate donne son quasi tutte in pensione e poi per le tate madrine come serve e te è meglio la versione maschile…credimi…-Scusa? Quello che serve a me????ma io non ho bisogno di te, né di nessun altro sto bene!-No mia piccola Cherubina tu non accetti la tua parte magica, il mio compito è proprio questo…ma adesso dormi, io ti apparirò solo quando lo riterrò necessario , ora rimettiti a dormire e sogni d’oro….Così dicendo scomparve e ridivenne il furetto blue….

Priscilla era ancora mezza rimbambita dal sonno e prese per buono ciò che aveva sentito….







-CORRI O ARRIVIAMO IN RITARDO ANCORA, ma porca miseria Mel sei proprio un dormiglione…..-

imboccarono la Passaporta che li catapultò alla stazione, era già tutto affollato. Pry scoccò un’occhiataccia a Mel per la corsa che avevano dovuto fare, la sua messa in piega era rovinata e poi le ballerine glittate rosse di Prada non erano state fatte per correre, si risistemò la mini gonna(filo passera) di pelle rossa e il pulloverino Giallo( non arrivava neanche all’ombelico)…-Muoviti Mel sali sul treno, tanto vedrai che ti verrà a cercare..- mentre saliva sospingendo quel disgraziato. Mel disse sconsolato-i posti son tutti presi- -e di chi è la colpa? Dai , dai prova in quello-. Aprirono lo scompartimento e ci trovarono Potter, Pry titubante gli chiese”e scusa Potter possiamo sederci qui- Potter fece cenno di sì e si mise a studiare la sua compagna di casa “com’è diversa da ieri, sembra un’altra persona…però i vestiti NO!!!!”SGRANò GLI OCHHI quando vide quell’inesistente gonna “sembra quasi che non si trovi a suo agio, e quella cosa che le spunta dalla borsa cos’è”..

Un rumore sconvolgete lo distrasse, la porta dello scompartimento si era aperta e Zabini era entrato come una furia, aveva sollevato con facilità Mel e se lo era messo in braccio prorompendo in un -ORSACCHIOTTO DA QUANTO TEMPO!- e gli stampò un bacio incredibilmente sexy stringendoselo sempre do più addosso. Priscilla ci era abituata ma non Potter che spalancò talmente tanto la bocca che sembrava che si stesse per staccare da un momento all’altro, lei se ne accorse e saltò in piedi aprì la porta e cercò di spingere fuori i due che non si volevano staccare.

Imbarazzatissima si rivolse a Potter- scusali e che non si rendono conto di ciò che fanno, io ci sono abituata quindi non ci faccio caso…ma tu…..Bhè noi cambiano scompartimento ciao- così dicendo riuscì a far uscire le due cozze. Era da un po’ che ci pensava c’era qualcosa che si era dimenticata ma non riusciva a ricordare” mi verrà in mente”pensò. Poi si guardò in torno…”ma dov’è Onirius devo parlargli di quella faccenda del festino…ma dove si sarà rintanato”. I due accanto a lei non la smettevano di farsi stavano battendo tutti i record di apnea……. Ma proprio in quel momento una voce urlante incazzatissima la chiamò dal fondo del treno-BBBBBUUUUUURRRNNNNSSSSS!-.

Pry si giro al volo e pensò “O CACCHIO HO DIMENTICATO LA LETTERA di HARGREAVES!”…


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Zeus/Ade
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capitolo 8 "Finché il trenino vàààà…lascialo andareeeeee…."
Autore: Artemisia Black


-" cavolo Onirius! Non urlare in quel modo di prima mattina!" - esclamò Pry non appena il moro le fu d'innanzi…e adesso perché cavolo è arrabbiato? Con me? -" mi spieghi per quale motivo Zabini sta così appiccicato a Mel?! Eh? Rispondi!" - sbraitò il Corvonero. Priscilla sbuffò impunemente… - " oh senti…stanno insieme no?" - rispose passando oltre Oni e recuperando velocemente Mel dalle braccia di Blasie. - " muoviti Mel! Staccati per un attimo e vedi di tenere d'occhio il treno…recupera anche uno scompartimento solo per noi…Potter mi sembrava sconvolto quando ha assistito alla vostra bella scenetta romantica…e poi, sono sicura che lo raggiungeranno anche la Granger e Weasley che, detto tra noi non ho voglia di stare ad ascoltare…quelle pippe!" - " disse acida la ragazza trascinando l'amico giù dal treno. - " dove stai andando? Tra un po'…" - cercò di dire il bel Tassorosso una volta che si ritrovò sulla banchina accanto al binario. - " ma allora sei tonto!devo andare a fare tu-sai-cosa!" - disse indignata la biondina. Mel aggrottò la fronte. - " la pipì?" - aggiunse perplesso. Lei gli mollò uno scappellotto. - " ma no! Crrretino!" - disse dirigendosi veloce oltre la parete spessa del muro. Sperava di essere ancora in tempo per recuperare Ankh…altrimenti…non voleva neanche pensarci!


************

-" accidenti!" - esclamò Ankh nel buio della sua camera…-" per quale cavolo di motivo devo sempre andare alla stazione da sola…padre degenere" - esclamò rivolta alla porta sbarrata che dava sul corridoio. Afferrò la bacchetta, trasfigurò il proprio baule in un piccolo cilindro e si trasformò emettendo un sottile sibilo che riecheggiò nel silenzio del castello. La sensazione del volo la fece sentire meglio anche se…per quale cavolo di motivo aveva scelto di trasformarsi in quella cosa poi…tutte le volte che qualcuno la vedeva, scappava tenendosi le mani sulla testa…vabbè…afferrò il piccolo cilindro con le zampine posteriori e schizzò fuori dall'enorme finestra istoriata lasciata aperta.

Volò come un'ombra all'interno della stazione attraverso una vetrata alta e cominciò a svolazzare qua e là alla ricerca di Priscilla…il giorno precedente si erano messe d'accordo così: lei sarebbe giunta in volo mentre la sua amica avrebbe provveduto a prendersene cura fino a quando il treno non si fosse messo in moto…al ché Ankh avrebbe potuto riprendere le sue sembianze una volta chiuse le porte dello scompartimento. Così fu fatto…la biondina Grifondoro scrutava attenta le volte ferree della stazione quando qualcosa di scuro grande come una civetta le atterrò goffamente sulla spalla… - " accidenti…Ankh…credo che tu faccia troppa caccia di notte…ti sei appesantita…" - bisbigliò Priscilla attraversando di corsa il muro di pietra per accedere al binario 9 e3/4…la ragazza cominciò a camminare leggiadra tra la folla alla ricerca di Mel…dove diavolo si era cacciato? quando lo intravide, verso una carrozza sul fondo un senso d'irritazione l'invase: il suo migliore amico era in compagnia di Onirius! -" ma come si permette quello sfacciato di fargli la corte senza il mio illustre permesso? e poi…non si ricorda che sta con Zabini? Non voglio altre irritazioni per oggi!" - sbottò acida mentre travolgeva una serie di piccoli bambini che si trovavano sfortunatamente sul passaggio dei suoi scarpini scalpitanti. Raggiunse i due, scoccando un'occhiata falsamente dolce al moro e trascinando Mel per un braccio all'interno del treno. - " spero tu abbia recuperato uno scompartimento decente…" - bisbigliò all'orecchio del Tassorosso. Questi annuì e fece strada. - " ecco…come vedi ne ho tenuto occupato uno intero…ho fatto un incantesimo colloportus per evitare che qualcuno potesse entrare in mia assenza…" - " mi sono preso la briga di invitare Kjersty…" - aggiunse Oni da dietro le spalle di Priscilla. Questa non si degnò neanche di voltarsi e fece spallucce… - " a proposito…cos'è, una nuova moda quella cosa lì?" - domandò il moro…questa volta la biondina fu costretta a voltarsi e fronteggiarlo elegantemente. Sapeva fin troppo bene a cosa si stava riferendo… - " ebbene…queste cose non ti debbono interessare…è mio e ci faccio quello che dico io…chiaro?" - sibilò sollevando un sopracciglio. - " d'accordo, però…sai com'è…non credi che sia pericoloso portarsi dietro, in un posto affollatissimo da babbani, un pipistrello vampiro?" - rispose perplesso il moretto mandando un'occhiata preoccupata allo strano animale ancora aggrappato al maglioncino d'angora giallo di Pirscilla. Questa fece ulteriormente spallucce ed entrò rapida nello scompartimento, bisbigliò qualcosa al pipistrello e lo lanciò fuori dal finestrino. Onirius fece una faccia allibita ma decise di soprassedere allo strano comportamento della ragazza che, subito dopo, aprì la borsetta e ne fece uscire un bel furetto blu. - " a proposito…dov'è finito Ankh?" - domandò cambiando prontamente argomento. -" dovrebbe arrivare a momenti…" - rispose Mel. Quasi l'avesse fatto apposta Ankh fece il suo ingresso nello scompartimento…aveva i capelli per aria e i vestiti in disordine…Onirius cominciò a vederci chiaro nella faccenda…lui si ritrovava in quello stato pietoso tutte le volte che…sorrise sardonicamente guardando il biondino Serpeverde sedersi elegantemente accanto a Priscilla. Subito dopo la porta venne aperta ulteriormente e una ragazza minuta dai lineamenti dolci fece la sua comparsa tra quella masnada di teppisti e criminali. -" ciao Kjer!" - esclamo Oni fiondandosi sull'amica e stritolandola in un abbraccio spaccacostole. - " mmm...cia…On…lasc…non..resp…" - cercò di dire qualcosa la piccola…Ankh si alzò e salvò l'amica appena in tempo. - " cavolo Oni! Sapevo che eravate amiconi, ma non pensavo che tu avessi, come fine ultimo, l'uccisione per stritolamento della Tua amichetta! Che, tra le altre cose, è anche una mia utile risorsa d'informazioni…" - sibilò la Serpeverde allontanando il Corvonero da Kjersty che ora si massaggiava dolente le costole. - " grazie Ankh…" - rispose radiosa Kjer andando a sedersi accanto a Mel. Proprio in quel momento il treno cominciò a muoversi e, rapidamente lasciò la stazione, sotto un celo plumbeo carico di cattivi presagi…si, per la popolazione di Hogwarts…quell'anno sarebbe stato l'anno più disastroso mai visto perché sarebbe stato testimone del sodalizio più raccapricciante nella storia di tutte le menti criminali…e Jack lo Squartatore si rivoltò nella tomba preoccupato…perché non era stato seppellito in Africa?

Il gruppetto di teste calde si buttò da subito in una strana conversazione, mentre la bionda Priscilla estraeva dalla borsetta in linea con le sue scarpette, una specie di sigaretta fatta a mano che, non appena fu accesa tra le sue labbra dipinte di rosso cremisi, sprigionò un aroma inconfondibile che fece sogghignare gli altri occupanti. -" allora, che ne dici Eliminatore? Hai qualche rimedio anche per questa?" - domandò sogghignando Priscilla rivolta all'amica. Questa sorrise ampiamente - " certamente…ma di certo non ti mostrerò i miei amichetti…ci tengo al segreto professionale…almeno quanto te, se non di più forse…" - Oni sorrise come anche la piccola Kjersty accanto a lui. - " allora Kjer…ho sentito che sei un'esperta nel contare frottole…" - disse Mel tirando una boccata dalla canna che Priscilla gli aveva appena ficcato tra le dita sottili…Oni pensò che la sua nuova conquista, quando fumava, diventava ancora più appetibile! Kjer sorrise radiosa, anche se i suoi occhi brillavano di una strana luce furbetta. - " oh bè…diciamo che…mi piace confondere gli altri…" - Ankh sorrise mentre prendeva possesso della canna che era finalmente giunta sino a lei… - " a proposito Pry…carino il tuo furetto…" - disse indicando lo strano animale acciambellato attorno al collo dell'amica. - " ti piace?" - Ankh annuì mentre tirava una lunga boccata alla sua canna e lanciava uno sguardo divertito a Oni…il moretto la guardava con occhio alquanto interessato. Subito dopo qualcuno interruppe il loro idillio bussando alacremente alla porta dello scompartimento. -" avanti…" - disse pacatamente Ankh mentre continuava a fumare indisturbata sotto gli occhi divertiti di Priscilla e alquanto preoccupati di Mel… Sulla porta comparve il prefetto Weasley e la prefetta perfetta Granger. I due strabuzzarono gli occhi per la fumera nella quale erano appena capitati. La Granger arricciò il naso capendo subito che cosa stava sprigionando quell'odorino invitante e inebriante.

-" Hargreaves! Spegni subito quella cosa! Burns, Teddy, Starlight e…McClive…smettetela immediatamente di fare queste cose! Non siete più a casa vostra! È proibito…" - " …fumare sul treno…si si…lo sappiamo benissimo signorina Granger…" - concluse sibilando Ankh, alzandosi in piedi ed espirando il fumo aromatico della canna direttamente in faccia al rosso Weasley e alla saccente Granger. - " Hargreaves! Come ti permetti! Smettila immediatamente o sarò costretta a riferire il tuo comportamento disdicevole al prefetto della tua casa!" - esclamò la Granger. Ankh non si scompose minimamente. Scosse leggiadra la testa continuando a fumare. -" vedi Granger, la tua giurisdizione si limita solo ai Grifondoro presenti…per quanto riguarda Teddy, McClive e me…bè, credo che non ci interessi la tua opinione…comunque, se ti fa stare meglio, vai pure a riferirlo al, come dici tu, prefetto della mia casa! Prego, fai pure!" - terminò Ankh sfoderando un'espressione di sfida e passando la canna a McClive che l'accettò divertito. La Granger sbuffò furente e voltò le spalle agli astanti, trascinandosi dietro il rosso e sbattendosi la porta alle spalle. - " grandioso Hargreaves! Adesso saremo sommersi dai prefetti!" - sbottò Mel. - " oh, non preoccuparti, me la sbrigo io con loro…vero Pry? Mi dai una mano?" -Priscilla sogghignò divertita e buttò rapida il mozzicone di canna fuori dal finestrino. -" ci cambiamo?" - propose Kjer sorridendo. Priscilla sbuffò scocciata…odiava le uniformi di Hogwarts! Erano così…fuori moda! Ma acconsentì ugualmente. In poco tempo erano tutti pronti, anche se ci fu un po' di confusione causata dal fatto che le divise vennero mischiate tra loro tra le ghignate di Ankh che aveva provveduto ad arrivare in stazione già pronta. Fu un attimo e la porta dello scompartimento venne aperta nuovamente, stavolta nessuno aveva chiesto il permesso di entrare…questo fatto irritò un po' tutti i presenti…. -" allora…chi ha avuto la splendida idea di farmi venire il mal di testa mandandomi la Granger? Eh?" - sbottò una voce sibilante. Tutti si voltarono verso la porta. Onirius sorrise felice mentre Priscilla e Kjersty non sembravano molto contente di quell'ingresso in scena…lanciarono un'occhiata da: pensaci-tu-che-è-tutta-colpa-tua! Ad Ankh che sbuffò scocciata all'indirizzo del nuovo venuto. - "che accidenti vuoi Malfoy?" - sibilò la ragazza accavallando svogliata le gambe e fissandosi le unghie delle mani intensamente. Il biondino socchiuse gli occhi al suo indirizzo. - " Hargreaves…si può sapere che accidenti ti è saltato in mente di dire alla Granger di venire a rompermi le palle?" - rispose il Prefetto verdeargento. -" bè…posso permettermi di fare questo ed altro, anche se a te non può andare a genio…caro il mio prefettino!" - esclamò Ankh acida e lanciandogli un'occhiata carica di perfidia. - " non ti permetto di rivolgerti a me in quel modo Hargreaves!" - rispose Malfoy. La ragazza si alzò di scatto davanti a lui. Priscilla alle sue spalle se la rideva divertita…Oni era felice come una pasqua di vedere raggruppate tutte insieme le sue prossime vittime, Mel e Kjer non si perdevano la scena fissandosi reciprocamente e lanciandosi occhiatine divertite. - " no no Malfoy…IO non ti permetto di rivolgerti con quel tono nei miei confronti!" - rispose Ankh. - " devo ricordarti che tra me e te c'è questa piccolissima differenza?" - rispose il biondo indicando la spilla di prefetto appuntata al petto. Ankh vi lanciò un'occhiata superficiale per poi tornare a fissarlo. - "e io devo ricordarti che il tuo nome è composto da due semplici parole mal mischiate mentre davanti al mio ce n'è un'altra composta da cinque lettere che inizia per C, finisce per E e che nel mezzo ha la sillaba ONT? Vedi di calare le penne Malfoy!" - sibilò Ankh acida come una cedrata andata a male e rafferma da più di due settimane estive e torride d'agosto. Il biondo sogghignò perfidamente. - " sicuro?" - disse squadrandola lascivamente…Onirius scattò sull'attenti…possibile che Dracuccio avesse certe tendenze? Se così fosse stato…bene bene bene…pensava il losco Corvonero. Ankh aggrottò le sopracciglia perplessa…cosa voleva dire quello lì? Draco riprese a parlare sottile come un rasoio… - " ero convinto che la parola in questione davanti al tuo nome fosse composta invece da 8 lettere, che iniziasse con C, finisse con A e che nel mezzo ci fossero le sillabe ONTES…" - ma non finì la frase che Ankh gli sigillò le labbra con le sue mentre lo faceva indietreggiare nel corridoio, se lo staccava di dosso e richiudeva veloce la porta dello scompartimento lanciandogli un'occhiata gelida e minacciosa. Onirius era al settimo cielo…Mel e Kjersty erano rimasti a bocca aperta, mentre Priscilla si soffocava dalle risate… - " bella mossa Hargreaves!" - esclamò sollevando una mano verso l'amica per chiedere il cinque. Questa la guardò maliziosa passandosi una mano sulle labbra mentre con l'altra batteva il cinque all'amica.

Ma che cavolo di gente girava quell'anno a Hogwarts? Pensavano tutti i prefetti in quel preciso istante…già, perché i prefetti di tutte le altre case avevano fatto la loro comparsa nel corridoio del treno appena in tempo per assistere alla scena: Draco Malfoy che veniva baciato insistentemente dal Conte Ankh 'L'Eliminatore' Hargreaves…

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Zeus/Ade
17/01/2005 09:53
 
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Capitolo 9: “Chi mal comincia, ben comincia”

Autori: Ciack e Kaneda74

Il viaggio in treno non riservò altre sorprese. Prima di prendere le carrozze che li avrebbero portati fino al Castello “la piccola Kjer”, come la chiamava affettuosamente l’Eliminatore facendola assomigliare a una birra, ebbe la sua prima rissa dell’anno o perlomeno un accenno di essa. Onde evitare di venire sparpagliati in varie carrozze, Kristine era andata a occuparne una, mentre il resto della combriccola veniva dietro con molta calma. Tre mocciosetti, vedendola tutta sola in una carrozza ebbero la grande idea di cominciare a importunarla sperando di potersi divertire un po’. La faccenda purtroppo sfuggì loro di mano e alla prima palpata il padrone di quella graziosa manina si ritrovò il setto nasale rotto. Il ragazzo, e Kristine non riusciva a spiegarsi il motivo di tanta arrabbiatura, non gradì molto il pugno e gli altri due erano ansiosi di fare la sua stessa fine, ma Onirius e Ankh proprio in quel momento fecero la loro comparsa nella carrozza. Se i tre erano più alti e certamente più grossi di Kristine, il che date le sue misure non era poi molto difficile, i due ragazzi sovrastavano tutti e tre per una buona quindicina di centimetri.



- Ehi, la piccola è di nostra esclusiva proprietà, vedete di alzare i tacchi e portarli il più lontano possibile da qua – disse Onirius lanciando un’occhiataccia a quello che perdeva sangue.

- E di corsa anche – aggiunse Ankh.

I tre indugiavano analizzando la situazione e Onirius, preso da compassione, decise di dare loro un aiutino nella loro difficile scelta.

- Vediamo...eravate tre contro una e Kristine vi ha già dimostrato che le avreste prese, ora ditemi, secondo voi quante possibilità ci sono che riusciate a uscire vivi da qua se giochiamo anche noi due? –

- Credo nessuna – disse Mel alle loro spalle aprendo lo sportello.

Il ragazzo A, quello col naso rotto fece un cenno agli altri due e scesero dalla carrozza. Ankh lasciò passare i ragazzi B e C e sbarrò la strada ad A per chiarirgli gli ultimi due concetti riguardo all’utilizzo della “loro proprietà”.

- Se vuoi un consiglio non ci riprovate più, perchè se vi avvicinate ancora a Kristine, uno: non vi garantisco che vi rimarrà qualche osso intero quando lei avrà finito di divertirsi; due: nel caso sopravvivesse qualcosa, sarà mia personale cura polverizzarvi con qualcuno dei miei amichetti. E’ tutto chiaro? –

Il ragazzo A la guardava torvo, ma non accennava a risponderle, Onirius gli afferrò un braccio e glielo torse.

- Il mio amico ti ha fatto una domanda, ma non abbiamo sentito la risposta, cosa dicevi caro?–

- Siete dei bastardi! –

La stretta si fece più forte e A non riuscì a trattenere completamente il grido di dolore.

- Andiamo è così difficile capire il concetto? Tu e i tuoi amichetti dovete solo stare alla larga da Kristine, credi di aver afferrato questa volta? – gli chiese Ankh, mentre Onirius gli dava un’altra strattonatina tanto per dare un po’ di enfasi alla discussione.

- Aaaaaaaaaaahi, sì, sì va bene ho capito, ma basta –

- Bene, non era difficile come vedi. Buonagiornata – e sorridendo Ankh lasciò che scappasse il più lontano possibile da loro.

- Allora vogliamo stare qui ancora per molto? – sbraitò Priscilla – mi sto ghiacciando il fondoschiena –

- Se tu ci mettessi qualcosa sopra questo non accadrebbe - bofonchiò Mel pensando agli inesistenti tanga che l’amica usava. Priscilla non lo sentì, ma Kristine sì e scoppiò in una sonora risata. La guardarono un po’ perplessa e Onirius la fece sedere sulle sue gambe, abbracciandola.

- Ehi Oni, non tenterai di nuovo di uccidermela con uno dei tuoi calorosi abbracci,vero? – domandò Ankh preoccupata della sorte delle povere costole di Kristine.

- No, no, tranquilla che non te la rompo. Ma cosa c’hai da ridere tu? Vedo che lo spettacolo è stato di tuo gradimento piccola. Mi fa piacere –

- Sì, è stato grazioso, ma...ah proposito...cosa sarebbe questa cosa che sono di vostra esclusiva proprietà? – domandò la ragazza, ma non ci fu risposta perchè subito dopo fra i due si scatenò una piccola lotta a suon di solletico. Kristine era contenta di queste loro piccole baruffe e chiuse un occhio sul fatto che si unisse anche Mel. Evviva tutti addosso a Onirius!!!

La loro gioia si stemperò alquanto quando finalmente giunsero al Castello, sulla soglia c’era la professoressa McGranitt a dir poco ingrifata. Un ciuffetto era sfuggito alla strettissima acconciatura, una mano sul fianco e l’altra libera di schiaffeggaire l’aria per sottolineare quello che stava dicendo.

- Appena arrivati e subito a fare guai vero? McClive, Hargrave e Starlight in Presidenza, subito –

- Ma professoressa cosa abbiamo fatto? – domandò Kristine, un’aureola di 200 carati in testa.

- Fai silenzio Starlight! Da te non me lo sarei mai aspettato un comportamento del genere! –

- No dico prof, semo appena arrivati noi e poi non può mica mandare in presidenza anche me e McClive, non siamo della sua casata...con tutto il rispetto parlando – proclamò Ankh

- Con tutto il rispetto parlando signorina noi possiamo – le fecero eco i professori Piton e Vitius che erano spuntati dalle spalle della McGranitt. Che l’avessero già preparata questa scenetta? Onirius stava per replicare – come suo solito d’altra parte, quando mai se ne sta zitto quello – ma Kristine lo tirò per un braccio. Era meglio sentire cosa volevano da loro, poi eventualmente sarebbero passati alla linea difensiva.

Più che un gruppetto di insegnanti e studenti quello che Mel e Pri videro allontanarsi assomigliava di più a un plotone di esecuzione. La McGranitt procedeva a passo di marcia lungo i corridoi, a qualche metro Ankh, Kjersti e Onirius che erano la personificazione della perplessità, della preoccupazione e della strafottenza, seguiti a ruota dai direttori delle casate di Serpeverde e Corvonero, gli esimi professori Piton e Vitius.

Entarono tutti nell’aula dei professori, era buia e si sentiva il ronfare di alcuni quadri. La McGranitt con un gesto della bacchetta accese tutte le candele provocando i borbottii dei personaggi in parete. Non gradivano molto essere svegliati, ma quando videro le sei persone nella stanza la loro attenzione arrivò ai livelli massimi: era sempre interessante vedere le punizioni inflitte agli studenti e fare ipotesi sul reato da loro commesso. In più non succedeva spesso che tre studenti venissero chiamati dalla McGranitt appena arrivati a scuola.

- Allora signori siete in un mare di guai – iniziò Piton.

I ragazzi erano raggruppati in mezzo all’aula ed erano circondati dagli altri tre. Un quadro battè le mani incitando con voce garrula il professore.

- Inizio perfetto Pit –

La mano di Kristine andò a cercare quella di Onirius, non le piaceva affatto la piega che stava prendendo quella discussione, ma l’aura di sicurezza del ragazzo la tranquillizzava, non sarebbe successo nulla di grave…in fondo non avevano fatto nulla di straordinario rispetto al loro comportamento usuale.

- Voglio sapere perché un ragazzo ha il setto nasale rotto e un braccio slogato e altri due sono spaventati a morte –

Ankh sogghignò, allora era di questo che si trattava. I quadri partecipavano attivamente alla discussione: chi diceva che era una cosa vergognosa e che bisognava torturarli, chi voleva sapere le motivazioni di quegli atti, un vecchietto riferì che aveva visto il ragazzo col naso rotto in infermeria e che gli era stato affibbiato un colpo magistrale. Il piccolo professor Vitius continuava a saltellare in giro cercando di cavar fuori qualcosa dallo strafottente Onirius, Piton faceva la guerra degli sguardi con Ankh e Kristine teneva la testa bassa, in capace di reggere un confronto con l’espressione accusatoria e indagatrice della McGranitt.



E’ tutta colpa mia, Ankh ed Onirius mi stavano solo proteggendo. Ho fatto un madornale errore. Dovevo accopparlo quello altro che rompergli solo il naso…



- Sono stato io prof – esclamò Onirius.

Kjersti lo guardò atterrita, le loro mani ancora intrecciate, cosa stava cercando di fare quell’idiota?

- Lo sai che c’è la sospensione per una cosa del genere? – lo informò gentilmente Vitius saltellandogli arrabbiatissimo davanti con le mani chiuse a pugni.

La ragazza sbiancò e la sicumera di Onirius vacillò per un secondo. Al diavolo, che andasse come doveva andare, di certo non avrebbe mai permesso che lui pagasse al posto suo.

- Non è vero sono stata io –

- La colpa è mia – le fece eco Ankh, poi cominciarono a parlare tutti assieme, ognuno si autoaccusava e dava una sua versione dei fatti, eccitati dai commenti dei quadri. Benvenuti a una nuova puntata di “porta a porta”. La McGranitt sbattè un libro sul tavolo e tutti tacquero.

- Adesso fate TUTTI silenzio. Signorina Starlight, voglio sapere cosa è successo esattamente. I signori Alvin, Ballin e Cullen sostengono che li avete malmenati e minacciati solo perché volevate la loro carrozza –

Quella accusa falsa fece sparire del tutto la timidezza e la paura di Kristine che cominciò a parlare freneticamente sottolineando tutto con ampi gesti. Il suo racconto era sostanzialmente vero anche se l’intervento di Ankh e Oni veniva passato molto come pura e semplice difesa di un’amica e veniva enfatizzato l’allungamento delle mani da parte dei tre ragazzini. L’apice si ebbe quando Kristine, dapprima sommessamente quasi cercasse di trattenersi e poi manifestatamene si mise a piangere. La McGranitt e Vitius erano sconvolti, le si accostarono e Kjersti abbracciò la vecchia strega affondando il viso fra le pieghe del suo vestito. Certo aveva esagerato a rompergli il naso, riconosceva di avere sbagliato, ma si era spaventata così tanto…



Nel corridoio Onirius scompigliò i capelli di Kjersti e si congratulò con lei per l’ottima recitazione. Grazie al suo intervento e la fatto che fra tutti loro era la preferita dei prof avevano scampato guai seri e se la cavavano con una semplice punizione. Mica male come primo giorno. Dovevano stare in camera loro per imparare a non essere violenti. Kjersti però non sapeva la parola d’ordine al dormitorio e ormai tutti erano a letto, non è che Onirius gentilmente la ospitava nel suo dormitorio? Sempre meglio dormire da lui che rischiare di beccarsi Draco Malfoy in giro alle prime luci dell’alba. Il ragazzo rise di gusto e acconsentì.



§***********§

L'ultima settimana era stata la solita transizione tra ciò che il ragazzo invisibile di Hogwarts considerava la sua vera vita e quella che era la vita di un mago; lui irlandese purosangue con uno spirito ribelle e solitario da campagnolo indomito non aveva in 5 anni ancora assimilato quel cambiamento che aveva reso così strana e particolare la sua esistenza.
I suoi genitori William e Martha O'Shy erano un mago erborista e una strega maestra di pozioni abbastanza conosciuti nell'Irlanda magica, erano maghi puri e gentili abituati ad una vita benestante e tranquilla da grandi proprietari terrieri ma avevano deciso di crescere il loro Sebastian all'oscuro di quel mondo fino a che non fossero stati sicuri della sua chiamata e fino a quel momento non erano nemmeno sicuri che sarebbe diventato un mago in quanto nessun segno aveva mai fatto trasparire odore di magia dal ragazzo.
E che stupore quando la lettera venne loro consegnata cinque estati fà, Seb era sconvolto nell'imparare tutte quelle cose in pochi istanti ma i genitori ricordando, come potevano non farlo data la sua fama, la storia del giovane Harry Potter, tentarono di convincerlo che lui era più fortunato perchè cmq anche se aveva imparato di essere un mago in poco meno di un giorno lui aveva ancora i genitori e loro non gli avrebbero mai impedito di studiare nel tempio della cultura stregonistica di Hogwarts.
Ma il piccolo Seb, un ragazzo alto e robusto, un fisico da perfetto campagnolo che amava la natura, la sua scuola, i suoi amici e il rugby lo sport dove eccelleva e che sapeva renderlo felice solo nominandolo; lui sapeva di avere un problema ma mai ne aveva parlato con nessuno se non scherzandone con alcuni suoi coetanei e convincendoli che sapeva fare l'illusionista.
Questa cosa lo impauriva ma di colpo tutto gli fu chiaro e capì perchè quella volta nel bosco quel serpente velonoso non lo attaccò e anzi ebbe l'impressione di poterlo capire così come pian piano cominciò a riuscire a comprendere il linguaggio degli animali e a trasformarsi in essi, un Animagus (e che sapeva addirittura il serpentese ma questo forse solo Albus Silente poteva immaginarselo) questo lui era ma nessuno ne era a conoscenza a parte altri studenti di Hogwarts non registrati come lui ma che probabilmente come tutti in quel luogo non si sarebbero ricordati di lui se non per 5 minuti.
Quella mattina dopo una settimana fatta di saluti e bugie agli amici, di birra a notte fonda nei campi osservando le dolci campagne irlandesi e il sapore della terra morsa a grugno durante le mischie più violente delle sue partite estive; con tutti quei pensieri Sebastian si era seduto in un angolo buio del Paiolo Magico, nascosto dal suo cappuccio e con una bevanda indistinguibile davanti e data anche la sua corporatura non sembrava certo un ragazzino e nessuno aveva fatto caso a lui... come sempre e come lui voleva.
Nella sua mente poche parole erano passate lente: " che palle anche quest'anno ho lasciato tutto ciò che sento mio alle spalle e preparati Hogwarts l'invisibile sta tornando colui che per nessuno esiste e che nessuno nota anche quest'anno varcherà la tua soglia e nel suo silenzio vivrà un'altro anno solitario."
Era poi lentamente scivolato ad affrontare le ultime spese a Diagon Alley, la solita confusione lo aveva accolto e i soliti traffici di tutti gli anni, aveva notato attorno tutte le facce più conosciute di Hogwarts e di cui in fondo in fondo non gli era mai interessato nulla ma che comunque erano spesso sulla bocca di tutti; due gruppi ben definiti e alquanto strani, li definiva i giovani maghi eletti e i giovani maghi folli ma lui era il solitario, l'invisibile e non aveva interesse in nessuna delle due fazioni; lo stesso Harry Potter non gli era mai interessato così come l'inquietante e inquieto Onirius McClive e nessuno di loro si sarebbe mai interessato di Sebastian O'Shy.
Come gli altri anni era stato un fantasma in quelle strade e negozi, silenzioso e invisibile o timido come alcuni, nei pochi istanti in cui avevano parlato di lui, l'avevano additato per colpa del suo cognome; i suoi acquisti erano stati quelli dell'ultimo minuto senza sfarzo e non appariscenti e la sua corsa al treno aveva avuto come al solito sempre e solo un'unica destinazione, la locomotiva.
Anche stavolta abbandonati i bagagli e mutato il suo aspetto in un fiero cane pastore, con due salti era balzato al fianco del macchinista Shade O'Brien, irlandese anche lui che per il gusto di avere un po’ di compagnia aveva accettato, già dal primo anno di frequenza di Seb, quell'ombra muta alle sue spalle che lì ad osservare il paesaggio scorrere all'esterno, sempre con quella malinconia di chi ancora non aveva capito quale fosse la sua vera esistenza; il suo udito, come ogni anno, gli aveva permesso di sentire la confusione che gli altri giovani facevano sempre all'interno del treno, ma lui aveva solo pensato che presto avrebbe potuto ripetere le sue fughe notturne sulle guglie del castello per ammirare il lago al chiarore della luna.
In quelle notti alcuni dei giovani maghi folli, anche loro Animagus non registrati come aveva poi scoperto indagando lo avevano visto solitario su quei e tetti e avevano provato a inserirlo nella loro cerchia di eletti del divertimento, ma da lui avevano sempre ricevuto un gentile rifiuto come rifiutava la casa in cui era stato destinato da quel balordo cappello il primo giorno... Serpeverde..." ma cosa ci sto fare lì" pensò alle parole di quello strano copricapo che gli aveva detto che lui avrebbe potuto essere un grande mago solo lì, ma chi voleva essere un mago e poi lui era un ragazzo onesto e serio cosa che certo non contraddistingueva quella casa ma ormai questo era il suo destino; lo stesso Piton aveva chiesto negli anni più volte ad Albus Silente di togliergli dalle scatole quell'inutile studente che nonostante dei voti discreti non avrebbe mai portato valore aggiuntivo a Draco Malfoy e al suo entourage.
Ebbene in quei cinque anni era diventato il ragazzo invisibile e a questo lui pensava, a restare così ignoto e ignorato, ma quel giorno il fumo della locomotiva e i suoni all'interno dei vagoni stavano facendo uno strano effetto a Seb e l'idea che quell'anno avrebbe portato degli sconvolgimenti nella sua giovane e magica vita l’avevano sfiorato preoccupandolo un po’; anche quel giorno Shade si era voltato e con la solita lisciata al suo manto grigio/marrone gli aveva fatto intuire che doveva mutare e cambiarsi perchè Hogwarts era quasi raggiunta.
In quel momento era tornato di nuovo in forma umana e i suoi lunghi capelli castani con piccole striature grigie, insolite alla sua età, tornarono a circondare il suo viso e a far risaltare di nuovo quegli occhi di un verde cupo, specchio della sua anima irrequieta; "Ciao Shade, sarà un anno particolare credo e forse tra nove mesi avrò io qualcosa da raccontarti" aveva detto scendendo e lasciando alle sue spalle il vecchio irlandese sconvolto, in cinque anni quelle erano le prime parole che quel suo giovane conterraneo silenzioso gli aveva rivolto mentre precedentemente era sempre stato muto ad ascoltare le sue storie.
Si era sistemato la divisa e con lo sguardo rivolto verso il castello che si ergeva muto lungo quello splendido panorama aveva pensato mostrando un sorriso ironico sul suo viso un po’ rude:" e comunque non riuscirete mai a farmi dire che il Quidditch è meglio del rugby stupide mammolette!!"
Il tragitto tra la stazione e il castello lo avevano fatto solo i suoi bagagli, mentre lui infrangendo come al solito le regole aveva preso la forma di uno dei suoi animali preferiti ed anche uno dei suoi amici segreti, Fierobecco, che al suo richiamo gli era venuto subito incontro per salutarlo e accompagnarlo a scuola.
Che giornata pensò, ora che si trovava nella Sala Grande e nel suo solito angolo buio in fondo in fondo vicino all’entrata principale di quell’enorme stanza dove tutti facendo una confusione incredibile, erano in attesa dell’ennesimo discorso d’inizio d’anno di Silente a cui non avrebbe prestato la minima attenzione e che sapeva che come al solito il preside gli avrebbe ripetuto di persona quando l’avrebbe di nuovo convocato per provare ancora a sciogliere quella sua totale apatia verso quel mondo così fantastico a suo dire e che avrebbe apprezzato tantissimo le sue qualità.
“Voglio sfuggirgli quest’anno, non voglio un’altra paranoica ramanzina da quel simpatico, ma un po’ palloso vecchietto, mi chiedo quando capirà che sono qui solo perché non voglio tradire la fiducia dei miei, ma non mi interessa di essere amico di nessuno io ho già i miei amici e li ho lasciati questa settimana… per un altro anno ancora!!!”.

Aveva appena finito di pensare ciò che la sua attenzione venne attratta dalla scena che si stava svolgendo poco lontano da lui. Due ragazzi, che riconobbe come Priscilla e Mel del sesto, stavano passando da tutti i tavoli a raccogliere scommesse. La gente partecipava di gusto a quella che ormai era diventata una delle tante tradizioni illegali scolastiche: chi sarebbe stato l’insegnate di Difesa contro le Arti Oscure quell’anno?

Sebastian sentì snocciolare i nomi dei candidati: c’era Piton (che veniva accompagnato da un –chissà che finalmente non gli diano quella benedetta cattedra, ogni anno ci spera e ogni anno se la vede soffiare via da sotto il naso-), Caramel (si mormorava in giro che avesse accettato la cattedra per poter sorvegliare meglio Silente), un inviato del Ministero (sperando che non fosse la Umbridge, né, dita incrociate di Ginni, Ron ed Harry, quel loro fratello degenere Percy Weasley) o Remus Lupin (che nonostante il suo…problemino con le lune piene era stato il miglior professore che avessero mai avuto e la maggior parte di coloro che l’avevano conosciuto speravano ancora che tornasse). Priscilla e Mel avevano appena raccolto l’ultima puntata quando la porta laterale si aprì e fecero il loro ingresso i professori. All’appello mancavano Vitius, Mcgranitt, Piton e Sprite, ma era già trapelata la voce che fossero occupati a punire alcuni studenti. Tutti fissarono l’attenzione sul viso di quel professore nuovo, un po’ curvo che seguiva Silente e molti si abbandonarono ad applausi e grida di gioia. Al tavolo di Grifondoro Alexis McGranitt svenne dalla felicità, certe emozioni sono troppo forti per esprimerle in altro modo: il professor Remus Lupin era tornato.

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18/01/2005 08:01
 
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capitolo 10 "Era del caos, primo giorno"
Autori: The Squad & Ciack

La serata precedente non era stata esattamente il miglior benvenuto che Onirius si potesse aspettare da Hogwarts... Hmpf,con tutto quello che faceva ogni anno per tenere vivo quel vecchio castello ammuffito.
Il bel Corvonero si svegliò per i raggi del sole che di buon mattino si misero a lambire il suo volto passando attraverso le tende blu del dormitorio di Corvonero.
C'era qualcosa lì accanto a lui,ma che cosa...?
Kjer?! Ah già,certo... aveva deciso di farla dormire lì per quella notte perchè quella svampita di Pry non le aveva dato la parola d'ordine per la torre di Grifondoro.
Accidenti a quella là... pensò Oni... a meno che non si trattasse di pettegolezzi sui ragazzi o di droghe pesanti non si ricordava proprio nulla.
Pazienza... Onirius si girò verso Kjer che stava ancora dormendo della grossa,la piccola ragazza era appoggiata ad un suo braccio,che egli teneva attorno alla sua spalla.
Onirius sorrise...e provò a svegliare Kjer scompigliandole i capelli
-Hey,testolina buffa? Avanti svegliati o arriverai in ritardo per la colazione!-
Ma per tutta risposta la ragazza si girò e continuò a dormire,forse non aveva dormito bene durante la notte...
Onirius sorrise nuovamente e fece spallucce,alzandosi dal letto.
Però....si era messo addirittura i boxer per andare a dormire... questo non era esattamente nelle sue abitudini!
Dunque,ci aveva pensato tutto il giorno precedente... il programma della mattinata era andare a dare una scossa alla sala grande durante l'orario di colazione e nel contempo dare una sonora umiliazione a quel gorilla di Zabini...
Sapeva bene come fare... sarebbe bastato un po' di Stra-Fottenza(TM) e un abbigliamento poco consono all'occasione per ottenere l'effetto voluto.
Così Onirius si mise la sua t-shirt nera attillata con la scritta 'Zero Tranquillità',la sua preferita...
poi si legò attorno al collo la sciarpa blu e bronzo di Corvonero,inforcò i suoi nuovi occhiali da sole,un paio di sandali infradito e ....come tocco finale,se levò rapidamente i boxer s'infilò il suo tipico kilt scozzese.
Perfetto... ora era pronto! Buttò da un lato la sciarpa per farla stare dietro la sciarpa e poi lanciò un'altra occhiata a Kjer,ancora profondamente addormentata.
Le si avvicinò e le sussurrò in un orecchio - Avanti dormigliona... ok che sei sempre in ritardo,ma stamattina è il primo giorno... hmmm,quando ti svegli ricordati di chiedere la parola d'ordine,va bene? - e così dicendo le diede un bacio sulla rosea guancia e le tirò su le coperte... per essere settembre faceva abbastanza freddo...
Ok...il momento era arrivato,Onirius trasse un profondo respiro,passò attraverso la porta del dormitorio e scese le scale senza farsi vedere da nessuno. Poi arrivato all'atrio i primi sguardi cominciarono a posarsi sulla sua bizzarra figura.
Come se nulla fosse,egli procedette ed entrò nella sala grande,dove la maggior parte degli studenti era a fare colazione.
In mezzo alle reazioni più improbabili provenienti da ogni persona presente,il ragazzo si sedette al suo solito posto al tavolo di Corvonero.
Dal tavolo degli insegnanti la McGranitt si alzò di scatto,il suo volto il ritratto dell'indignazione.
La professoressa si diresse subito in direzione del posto dove Onirius,con incredibile nonchalance,stava divorando il suo croissant.
- Signor McClive... che cosa significa questo... questo ...abominio d'abbigliamento? -
Onirius si girò lentamente verso la prof,l'intera sala grande che fino a un secondo prima stava ridendo e confabulando si zittì per ascoltare la sua risposta.
- Questo... oh bhè non è colpa mia se ho momentaneamente scordato dove ho messo la mia divisa... Sono desolato professoressa,ma non ho trovato altro da mettermi,le giuro! -
Onirius si concentrò nuovamente sulla sua colazione,senza curarsi del fatto che la McGranitt,ormai paonazza,stava per scoppiare in una delle sue rare crisi isteriche.
Era talmente tesa che sembrava quasi tremare dalla collera...e quel reietto della società magica se ne stava proprio li sotto di lei e... se ne fregava,come al suo solito!
- Mmmh,mi auguro almeno che quel kilt non lo stia indossando nella maniera tradizionale! - disse la strega cercando di calmarsi,ma la risposta ebbe l'effetto opposto.
- Ah professoressa,mi meraviglio di lei... Proprio io che scelgo di mantenere vive le nostre antiche tradizioni scozzesi e di non portare nulla sotto al kilt... non mi rimprovererà mica per questo spero... -
Stringendo i denti fino quasi a romperli la professoressa se ne tornò al tavolo dei professori,se solo fosse stato della sua casa,quel bastardo impudente!
Vedendo la situazione il professor Vitious decise anch'egli di andare a parlare a Onirius.
- Senti Onirius...ma perchè devi rendermi tutto così difficile fin dal primo giorno? -
Oni si finse quasi scocciato e rispose sbuffando al piccolo professore d'incantesimi
- Avanti,professor Vitious... l'ho già spiegato alla sua collega,non ho trovato altro che questi vestiti stamattina. Magari qualcuno mi ha rubato gli altri per scherzo,che ne so io? Dai dai... le farò uno dei miei show durante la prima lezione alle matricole ok? -
Il professore d'incantesimi amava tanto il talento di Onirius e gli piaceva far vedere alcune delle sue stravaganze ai nuovi arrivati durante le lezioni,così senza dire più niente anche egli tornò al tavolo degli insegnanti.
Dal quale però si alzò Piton,che vedendo la scena si era incavolato sempre di più... quel dannato rompiballe non l'avrebbe passata liscia!
- McClive... le sembra questo il modo di venire conciato a colazione? Il primo giorno di scuola?! Evidentemente... la punizione di ieri sera non le è bastata... -
Onirius sparò anche a lui la solita balla astrale e cominciò a lamentarsi perchè tutti se la prendevano con lui.
- Io la avviso signor McClive... che se la ripesco un altra volta,soltanto un altra volta a fare una scempiaggine del genere,la farò sfilare in questa stessa sala nudo davanti a tutti i suoi compagni di scuola! -
Onirius non aspettava altro che una frase del genere,si girò leggermente e scostò leggermente gli occhiali per fissare con le sue iridi azzurre il volto viscido di Piton
- Questa idea non è male,professore... molte ragazze di questa scuola ci metterebbero la loro firma per supportare la sua idea! -
Piton tolse dieci punti a Corvonero e se ne andò spazientito dalla sala.
Tutti quanti però avevano visto e sentito in pieno la sua brutta figura. -Povero,vecchio Severus... - disse sommessamente Oni prima di alzarsi dal tavolo,aveva appena finito di mangiare.
Ancora una volta sfilò con il suo abbigliamento improbabile davanti a tutta la sala,lanciando ogni tanto un occhiata a Draco,ad Harry e soprattutto a Mel.
Zabini,che sapeva benissimo quanto Onirius fosse solo un buffone che ama mettersi in mostra, decise di insultarlo per ammaccare almeno un po' la sua immagine fin dal primo giorno.
Blaise si alzò dalla sedia ed urlò ad alta voce in modo che si potesse sentire in tutta la sala.
- Hey Onirius...che ti succede? Non ti sei ancora tolto il tuo nuovo pigiama? -
Onirius sorrise perfidamente e poi si mise a ridere... ecco aveva segnato la sua fine,ora doveva solo controbattere!
- Ma per favore Blaise,proprio tu dovresti saperlo meglio di tutti quanti che non indosso niente... mentre dormo! -
Un 'uuuuhh' generale si levò da tutti quanti i tavoli contemporaneamente.
Mel rimase alquanto perplesso da quella rivelazione,Blaise arrossì di colpo e sprofondò nella sua sedia,vicino alla quale stava Ankh il quale commentò - Pesante...proprio davanti a tutti,tipicamente il suo stile... -Inarcò le sopracciglia e si godette la scena appieno appoggiandosi allo schienale e incrociando le braccia.
Onirius dopo la sua messa in scena era alquanto soddisfatto... ora si sarebbe andato a cambiare con dei vestiti più decenti.
Percorrendo le scale però si trovò davanti a Kjersty,probabilmente svegliatasi da poco a giudicare dall'espressione. Era di fretta per non mancare alla colazione.
- Hey Kjersti! Ben svegliata! - Onirius la fermò e la abbracciò teneramente,senza stritolarla come il giorno prima.
- Cosa c'è non hai dormito bene? Mi dispiace sai... mi dicono sempre che sembro un uragano F-5 quando dormo. -
La piccola ragazza non si sciolse dall'abbraccio,anzi cercò di prolungarlo il più a lungo possibile,poi gli rispose
- No... non preoccuparti... n-non è successo niente... - ma non sembrava molto convinta delle sue parole.
- Senti Kjersti... ti prometto che quei tre stronzetti di ieri sera la pagheranno e molto cara! Nessun altro può avere Kjersti,ricordi? -
La ragazza ricordava parole simili pronunciate proprio il giorno prima,ma cosa volevano dire? ...No,di sicuro non ciò che pensava lei,non si sarebbe illusa inutilmente...
- Oh e scusami se mi presento vestito in questo modo Kjer... - disse ora un po' imbarazzato Oni
- E' che ho dovuto dare una piccola lezione a Blaise,se la meritava! Ah ricordati di farti dare la parola d'ordine da qualche tuo compagno ok?-
E per congedarsi Onirius le posò un altro bacio sulla guancia,di sfuggita,proprio come quello che l'aveva svegliata prima...
Si voltò un secondo per vedere dove fosse finito,ma il ragazzo aveva già salito una rampa di scale ed era scomparso dietro l'angolo. ma perchè improvvisamente stava diventando ancora più affettuoso con lei? Non si rendeva conto che così lei avrebbe sofferto ancora di più?
No,non lui... non l'avrebbe mai potuto immaginare...
Onirius in prossimità dell'entrata al dormitorio di Corvonero si ritrovò Priscilla che stava fumando beatamente sporgendosi da una finestra.
- Uè,bella Pry! Come va il primo giorno? - fece Onirius andandole accanto nella speranza che gli concedesse un tiro.
- Una merda come al solito Oni! Se non ci diamo una mossa noi rischio di annoiarmi a morte... e questo non va bene. Già ieri sera Nick-Completamente-Senza-Palle ha rotto perchè fumavo in sala comune,ma dico io sei un cazzo di fantasma,come fa a darti fastidio il fumo?! -
Onirius annuì dicendo che la comprendeva... - Ah si,Pry...almeno quella roba che ti fai è buona? -
Priscilla trasse un'altra intensa boccata e con veemenza fece uscire il fumo dal naso.
- Si questa non è male... ma aspetta che il nostro piccolo progetto arrivi al culmine e vedrai... e assaggerai! -
- Oh lo farò con immenso piacere...e tu invece hai tanto piacere di indossare la divisa? Niente più minigonne girofica per un po',eh? -
Priscilla gli scoccò un'occhiata acida. - Che cazzo vuoi tu? Ma ti sei visto almeno,dove hai scavallato quelle cose che hai addosso? -
Onirius spiegò a grandi linee quello che era avvenuto nella sala grande e Priscilla gli fece i complimenti a modo suo - Bene,se non cominciavi tu con le tue cazzate non eri contento vero? -
- Certo...ah a proposito Pry... per quest anno le matricole,ecco... avevo intenzione di portarle tutte quante alla festa d'iniziazione. Poveri bambinetti di undici anni,li travieremo per il resto della loro esistenza! Basterà fingerci prefetti e poi... -
Continuarono il loro discorso per un po' e poi la giornata proseguì come tutti i primi giorni... fino a che,una volta finito il pranzo,una certa ragazza non venne a sapere in camera era stata assegnata.

- CHE COSA???? Sono in camera con la Burns?!? Ma non è possibile ci deve
essere un errore, magari è solo un caso di omonimia non può essere quella
Burns!!!! -
Kristine corse controllare i nomi di tutte le altre Grifondoro del sesto
anno, ma con suo grande disappunto constatò che non c'erano né due Burns,
né due Starlight. Lei e Priscilla avrebbero dovuto convivere per un intero
anno e non sarebbe stato facile visto che erano uguali come il bianco e il
nero.

Dai Kristine non devi partire così, magari conoscendola meglio scopri che
è anche simpatica in fondo?in fondo, in fondo.

Ma i buoni propositi della ragazza presero un biglietto per un viaggio di
sola andata non appena entrò in stanza. Il suo baule era aperto e qualcuno
vi aveva frugato all'interno con lo stesso riguardo di una pantegana. In
stanza non c'era nessuno, ma sul letto di Priscilla c'erano due volumi di
'Io ti vedo' di Barbara D'Urso. La copertina raffigurava un grande occhio
e sotto al nome dell'autrice si ringraziavano Ascanio, Mascia e Pietro Taricone
per la partecipazione. Con i testi di Divinazione quel anno erano proprio
caduti in basso, ma cosa aveva Fiorenzo nel cervello? Le cavallette?
I libri erano aperti sugli esercizi, evidentemente Pri stava copiando i compiti.
- Ma guarda questa, ma dove pensa di essere? Almeno io li ho copiati durante
le vacanze, non ho aspettato il primo giorno di scuola. Così non va affatto
bene, appena torna mi sente ? -
Proprio in quel momento entrarono Priscilla ed Elladora, detta El. Mentre
Pri si stravaccava sul suo letto, le altre due si raccontarono le ultime
novità finchè la situazione non degenerò.
- Sì, sì siamo tutte contente che vi siate ritrovate, ma adesso dateci un
taglio che vorrei dormire ? - disse Priscilla prima di chiudere le tende del
suo letto a baldacchino. Kristine si costrinse a respirare profondamente
e a mantenere la calma, mentre riponeva tutte le sue cose in bell'ordine
(un ordine che sua madre avrebbe trovato sicuramente moto discutibile).

1,2,3,4 'la Principessa ha sonno' pfui '5,6,7' e io cosa dovrei dire? '8,9,10' ma
che vada un po' a quel paese '11,12,13,14,15' Kjersti non darci peso, cerca
solo di innervosirti (e ci riesce benissimo) '16,17,18'

- Tesoro potresti smettere di fare tutto sto chiasso? -

- Eh no,adesso basta!!! -

Kristine si diresse a passo di marcia verso il letto di Priscilla e con un
gesto rabbioso ne aprì la tenda.
- Apri bene le orecchie Principessa, non mi interessa un accidenti come sei
abituata a fare a casa tua, ma qui abbassi la cresta? -
- Beh hai ragione, tu non puoi abbassare nulla se no scompari? -
Effettivamente il metro e 55 scarso di Kristine era poca cosa con il metro
e 75 di Priscilla.
- E non parlarmi di dormire, perché io non ho chiuso occhio stanotte, grazie
a Vossignoria che non ha avuto la compiacenza di aspettarmi, ben sapendo
che non potevo conoscere la parola d'ordine e che ero in punizione! -
El standole alle spalle faceva il verso a Kjersti obbligando Pri a mordersi
le labbra per non ridere, ma la mossa le storpiava il viso in un?espressione
che sapeva moto di presa per i fondelli.
- Lo trovi molto divertente? - domandò la piccola Kjer fuori dalla grazia
di Dio.
- Beh,abbastanza, visto che sei stata da Oni! - (e lei come cazzo fa a saperlo?)

- E dici di non avere dormito; povero Oni! - (perché cavolo deve pronunciare il
suo nome come se fosse lì, lì per avere un orgasmo?) - ...doveva essere proprio
disperato per accontentarsi di una come te! O magari gli hai fatto pena, non
sei certo il tipo che piace a Oni! -
- Ma cosa vuoi saperne tu?! -
- O beh è vero che voi due siete sempre appiccicati, ma io lo conosco molto
meglio di te visto che ci sono stata assieme! - disse trionfante.
Kristine barcollò e Priscilla sorrise soddisfatta, aveva segnato un altro
punto.
- Se è così allora ti sei passata proprio tutta la scuola, nessun maschio
escluso... - terminò Kristine prima di afferrare la sua scopa e volare fuori
dalla finestra.

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Zeus/Ade
24/01/2005 11:25
 
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capitolo 11 "Primo settembre. Ovvero: Come fece Elladora Reed a non arrivare ad Hogwarts e..."
autrice: Alexis McGranitt

Primo settembre. Ovvero: Come fece Elladora Reed a non arrivare ad Hogwarts e come scoprì che una madre in casa da sola alla vigilia di un giorno importante possa creare problemi. Una chiave si infilò nella toppa, facendo scattare la serratura del numero 15 di Bedford Square. La lama di luce, nata dal socchiudersi della porta e ingranditasi man mano che questa veniva aperta , tagliò l'interno buio della casa diede consistenza ai contorni dei mobili. Una figura, ferma sulla soglia, proiettava la sua ombra all'interno e fissava la scena che si presentava ai suoi occhi completamente agghiacciata. -" Non ci posso credere! L'ha fatto ancora! " sbuffò, guardando inorridita ed esasperata lo scenario post-bellico che si presentava ai suoi occhi, oltre gli occhiali da sole. In realtà non era che quello che rimaneva di casa sua e di sua madre dopo una festa organizzata da quest'ultima con i suoi squinternatissimi amici…bicchieri di plastica disseminati sul pavimento e sui mobili, bottiglie semivuote rovesciate, le tazze, che entravano in funzione quando i posaceneri non bastavano più, giacevano in giro rotte e/o colme di mozziconi di sigarette, rimasugli di cibo lasciati in posti impensabili e altri ricordi…inclusa un agave di dimensioni abnormi, che lei personalmente detestava e che sua madre adorava, posizionata al centro del salotto e festonata in modo indegno. Avrebbe voluto sapere come avessero fatto a trasportarla senza utilizzare la magia …perché l'avevano trasportata senza utilizzare la magia, vero? Voleva crederlo, altrimenti quanti incantesimi di memoria avrebbero dovuto fare quelli del Ministero? C'era un'unica che le faceva incrociare le dita: l'alcol ingerito dai presenti. Dato il quantitativo di bottiglie presenti doveva essere notevole… La ragazza raccolse il borsone che aveva appoggiato a terra per aprire la porta e se lo caricò sulla spalla, poi entrò e si chiuse la porta alle spalle. Guardò l'ora. Le nove e tre quarti. Impossibile arrivare al treno in tempo per la partenza. Sbuffò una seconda volta e scrollò le spalle. Avrebbe chiamato Priscilla dopo aver trovato sua madre e averle fatto riprendere conoscenza, potendo, s'intende. Lanciò il borsone di cuoio pesante in un angolo. Era decisamente incazzata con sua madre. Ma perché doveva combinarle un casino simile proprio il primo giorno di scuola? Sapeva quanto ci teneva ed era una strega anche lei! Aveva frequentato anche lei Hogwarts ed era fiera che la figlia amasse tanto andare a scuola, che era anche la sua scuola, doppio motivo di fierezza. Si frugò nelle tasche della giacca di cotone nera, estrasse un pacchetto di sigarette e un accendino. Si accasciò sul borsone e se ne accese una. -" bel modo di iniziare il tuo anno scolastico Elladora! " borbottò dopo aver emesso una nuvoletta di fumo. Spense la sigaretta su un ciocco che doveva essere appartenuto ad una tazza, si tolse la giacca e partì alla ricerca della madre. Era in questi momenti che rimpiangeva la pacatezza, per non dire la noiosità del padre, il quale, oltre ad essere babbano, era avvocato ed era anche molto serio…dopo aver scavalcato due " quasi cadaveri "e due " quasi cadaveri" in via di ripresa trovò la madre al piano superiore, riversa a terra, ancora in stato di sbronza totale. Dopo averla trascinata verso il bagno della camera, tornò al piano inferiore e andò a frugare nella borsa più piccola, trovando finalmente quello che cercava. Nelle vacanze estive, studiando pozioni, si era imbattuta "per caso" in una pozione contro i postumi della sbornia…ok, Piton non l'aveva assegnata certo come compito, ma perché non provarla e migliorarla, o almeno tentarci? Volò di sopra e, una volta seduta affianco alla madre, iniziò a scrollarla dolcemente, bagnandole il volto e chiamandola. -" Mamma….mamma?" ? …. -" Dai mamma, svegliati! Non ho tutto il giorno" disse lanciando un'occhiata preoccupata all'orologio. Le dieci e un quarto. Se lo poteva sognare il viaggio sull'Espresso! Rassegnata, continuò la sua opera di crocerossina forzata, ottenendo i primi timidi risultati dopo un quarto d'ora. -" Mmmmhhh….sto male" -" Lo so. Dai mamma, bevi questo…no, è qui…lascia. Faccio io, tu apri la bocca…ecco, così. Brava!"- -" Ma cosa mi hai dato? Bleah …ha un sapore orrendo…" -" una pozione contro i postumi della sbornia…si lo so che fa un po' schifo, ma è efficace…adesso cerca di alzarti, così, perché credo che …" non fece in tempo a terminare la frase. Sua madre si incollo al water e se ne staccò solo dopo un quarto d'ora, avendo dato tutto quello che poteva avere. -" Per Merlino! Ma stai tentando di avvelenarmi?" -" No, di renderti il risveglio meno difficile, la giornata senza il cerchio alla testa, annullare l'arsura in bocca e privarti del senso di vertigine e nausea che ti accompagnerebbe per tutto il giorno…" -" Capito l'antifona…aiutami a sdraiarmi…" finì, allungando una mano verso il letto. Bene. Una era fatta. Impiego i successivi quaranta minuti a compiere la stessa operazione con gli altri "quasi morti" che, come aveva scoperto, erano ben più i quattro…poi, legata una bandana da combattimento alla testa, guanti alle mani e sacchetti in pugno iniziò a mettere furiosamente a posto, per tentare di dimenticare che di lì a pochi minuti sarebbe partito il treno. Davvero un bel modo di iniziare l'anno, per la ragazza più dandy della scuola! Ah, Merlino! Sua madre scese dal suo letto di dolore solo dopo mezzogiorno, quando la casa aveva assunto un aspetto quasi impeccabile, a parte l'agave…che non era riuscita a spostare! Elle era rintanata in cucina e meditava seriamente di non parlare mai più a sua madre. Doveva capire che era sufficientemente grande per badare a se stessa! la figlia tra le due era lei! E quante madri facevano perdere il primo giorno di scuola alle proprie figlie? Lei aveva voglia di tornare a scuola! VOLEVA rivedere gli altri! VOLEVA riprendere i suoi tentativi di diventare un animagus e VOLEVA utilizzare la magia! -" come mai quella faccia scura" le aveva chiesto, cercando la sua tazza di caffè a tentoni, da dietro le lenti scure. -" e me lo chiedi? " -" Mmh ? " -" tralasciamo il fatto che tu ti sia fatta trovare in questo stato, perché tanto poi sentirai papà ( che per tua fortuna prima era in tribunale e non si poteva muovere ), ma che giorno è oggi? " le domandò Elle lanciandole un'occhiata torva. -" Oh! Elle! Ti prego lascia fuori tuo padre da questa faccenda! "esclamò Linda con aria supplicante -" Fiato sprecato…l'ho già chiamato…mi riusciva un po' impossibile non farlo…non sapevo come fare a dirgli che non sarebbe dovuto passare a prendermi per portarmi in stazione!" -" ma oggi è il trentuno!" disse sua madre con una sfumatura d'incertezza nella voce. -" oggi è il primo. Per l'esattezza sono le 12, tredici minuti e quindici …no sedici secondi e se ti può interessare papà sarà qui tra tre quarti d'ora …" il finire la frase e vedere sua madre precipitarsi su per le scale a rendersi più che presentabile per suo padre fece sorridere Elle. Erano divorziati da quando aveva cinque anni, litigavano in continuazione, ma morire che volessero fare i divorziati seri. Non riuscivano ad andare d'accordo su nulla, nemmeno sul suo nome ( era suo padre che si era imputato con Elladora ) ma non potevano smettere di amarsi l'un l'altro…facevano tenerezza se si evitava di pensare che avevano raggiunto l'età della ragione da un pezzo… . Tre quarti d'ora dopo, tutto andava come previsto…sua madre, particolarmente carina, apriva la porta a suo padre. Lui la guardava sognante per alcuni istanti in completo silenzio. Entrambi colpiti subitaneamente dalla malattia dello shojo, che li portava ad avere stelline e brillii negli occhi, poi lei lo faceva entrare e lui tornava subito serio e per di più incazzato, iniziavano la solita discussione, lei, Elle in camera sua spegneva la sigaretta che stava fumando, chiudeva il libro di incantesimi che stava ripassando e usciva recuperando all'ingresso la giacca leggera che si era tolta quella mattina. Fuori in strada Elle ( che non avrebbe accettato di essere chiamata Elladora da nessuno oltre che da suo padre e da, forse, solo un'altra persona ) si accese un'altra sigaretta, dirigendosi verso una panchina. Una volta seduta compose il numero di Pri, sicuramente già ad Hogwarts. Era l'unica studentessa che teneva il cellulare a scuola! Il telefono squillò un paio di volte, poi Elle udì dall'altra parte un po' di confusione, la voce di Priscilla che ordinava di far silenzio e poi " ma che diavolo di fine hai fatto? " squillante e deciso. -" Buongiorno anche a te Priscilla cara, come stai? " rispose ironica -" Strega rimbambita, ti sei per caso dimenticata che oggi inizia la scuola e che c'era da prendere una cosa chiamata treno e io ti ho chiamata e tu non rispondevi….preoccupata….fatta del male….incosciente " Elle teneva il cellulare scostato dall'orecchio, tanto il concetto che voleva esprimere l'amica era lampante anche se l'ultima parte non l'aveva capita bene…aveva detto pazza incosciente o solo incosciente? Non glielo avrebbe chiesto in ogni caso. La sfuriata terminò, finalmente ed Elle si ritrovò a dire semplicemente " Scusa, ma ho avuto un po' da fare…." - " Elladora sei definitivamente impazzita? " domandò una perplessa Priscilla. Riusciva ad immaginarsi la faccia che stava facendo in quel momento… che era la stessa che potevano avere le persone che la circondavano… questo pensiero la fece sorridere … - " No Priscilla, stai sbagliando, quella pazza è un'altra in famiglia." Fu la risposta secca - " Cos'ha combinato questa volta? " si sbagliava o c'era una certa apprensione nella voce? - " Niente, ma le feste vorrei darle io qualche volta e che mettesse poi in ordine lei…ah! E ovviamente che mi assistesse mentre sono sbronza!" - " Dovresti spiegarglielo che lei è la madre, sai?" - " Fiato sprecato….comunque ora c'è mio padre con lei e stanno litigando, come al solito…stiamo aspettando la visita del Ministero, sai, per eventuali danni…" - " Capisco…" - " Dovresti farmi un favore. Dovresti dire alla McGranitt di mettersi in contatto con me. Papà non saprebbe come fare, mamma sta litigando con lui e prima era troppo impegnata in altro…e io…" non terminò la frase, dato che sarebbe stato inutile ricordarle il decreto per la restrizione dell'uso della magia. - " Appena arrivo glielo riferisco " - " Bene, così forse entrò domani sarò con voi! Grazie…" terminò con voce riconoscente - " Figurati! Ti chiamo stasera…sempre che ci sia campo… - " Una chiacchierata attraverso specchio, non sarebbe più facile? " - " Vedremo, non so…comunque a dopo! - " A dopo…Ah! Pri?" - "Sì? " - " Che non ti venga più in mente di chiamarmi Elladora…chiaro?" terminò con voce gelida, poi aggiunse un " a dopo!" cinguettante e chiuse la conversazione. Dall'altra parte Priscilla Burns fissava il telefono con un espressione scioccata e gli altri, di rimando, fissavano Priscilla perplessi dalla sua espressione. Lo aveva sempre saputo che sarebbe successo prima o poi, ed ora stava accadendo: la sua amica stava andando letteralmente fuori! Quando tornò a casa lo show era quasi finito ( andando avanti negli anni miglioravano: solo un paio d'ore! ) e lei si era procurata qualcosa di nuova per il suo guardaroba. Dormì un po' e preparò la cena per se e i suoi…dato che suo padre rimaneva a cena e sua madre era un disastro. Il fatto che fosse brava in pozioni era convinta lo dovesse attribuire alla sua abilità in cucina. Non vedeva grandi differenze tra le due cose, ma non avrebbe mai detto a Piton che preparare il distillato per la morte apparente era come preparare lo spezzatino. Avrebbe potuto bandirla dalla sua aula per l'eternità! E c'erano ancora molte cose che voleva scoprire. Non poteva pensare di frequentare una scuola babbana! Sarebbe morta di noia! Niente incantesimi, niente pozioni, niente trasfigurazione, niente scope volanti, niente festini! Orribile! Dopo cena arrivò un gufo con le spiegazioni della McGranitt. Diceva che avrebbero aperto una passaporta alle dodici in punto del giorno dopo che l'avrebbe portata ad Hogwarts in tempo per il pranzo e le lezioni pomeridiane. Lette le istruzioni Elle si rilassò. Alle dodici. Guardò l'ora. Era l'una. Meno di dodici ore e con questo pensiero si sdraiò a letto con un bel sorriso disegnato sulle labbra. Meno di dodici ore dopo, Elladora baule, bagaglio, volatile, borsa e gattopardo alla mano si accingeva a varcare la passaporta che era stata aperta nel soggiorno di casa. O meglio. Stava tentando di varcarla, perché sua madre, mossa da un forte senso di colpa, si era messa a fare la madre e dopo averle domandato praticamente tutta l'esistenza del suo guardaroba ( alla domanda " le mutande di lana di lana?" Elle boccheggiò, incredula ed emise un flebile " Sono in ritardo e non vado a fare il minatore nel Klondike…"), aveva iniziato a sciorinare raccomandazioni, consigli, minacce e tutto quello che gli passava per la mente…fino a culminare in un " Guarda che in borsa troverai dell'alka seltzer e dei preservativi…" detto con tono del tutto casuale. Elle per poco non inciampò sulla gabbia del gattopardo " Scusa? Mi sono persa un passaggio? Alkache? E pre…prese…preservativi?" -" Sì cara, sai non vorrei che tu mi portassi un bel pupattolo a fine anno…sei grande ormai…lo sai come succedono queste cose e sai che vorrei tanto dei nipotini, ma sono così giovane! " -" mamma ….io vado…" la baciò e spingendo tutto quello che componeva il suo ingombrante bagaglio, oltrepassò la passaporta. Si ritrovò immediatamente davanti alla Foresta Proibita. Si sedette sul bagaglio e, accendendosi una sigaretta, alzò lo sguardo verso il castello. Priscilla era in ritardo. Anche se la vedeva correre a rotta i collo giù per il pendio. Doveva essere lei. Era inconfondibile quella chioma svolazzante. Spense la sigaretta sotto il piede. Rialzò lo sguardo e mise a fuoco la furia. Coso blu intorno al collo, capello biondo riccio, pelle chiara, labbra rosso ( Versace, Versace )…e quelle scarpettine sobrie sobrie. Sì, era lei. Si alzò in tempo per essere investita e finire a terra. -"Ciao bellissima come stai??? E' una vita che non ci vediamo…."- mi disse Priscilla in un impeto di gioia…..neanche il tempo di rialzarmi e mi riempì di un diluvio di parole -"tu non sai che è successo…..da non credere…..non sai che è capitato a Diagon Alley un delirio…e poi sul treno…e poi , non sai con chi siamo in camera…OH MIO DIO!"- Dora la stava guardando a bocca aperta…..-Pry calmati per favore respira e ricomincia d'accapo!!!!"- disse in un soffio stravolto Elladora. Dopo che Elladora fu aggiornata da Pry sulle catastrofi iniziali, preso armi e bagagli volanti si incamminarono verso il castello e verso il dormitorio. Finalmente Elladora riuscì a parlare -" Sai che cosa mi ha combinato mia madre??? quella pazza oltre farmi arrivare in ritardo, stava per farmi arrivare tardi anche oggi, si è messa a fare la madre proprio quando stavo per imboccare la passaporta. E sai cosa mi ha detto come stesse parlando del tempo???"- disse in un crescendo di volume vocale incredibile -" MI HA MESSO DEI PRESERVATIVI IN BORSA!!!!TI RENDI CONTO???"-. Priscilla la guardava perplessa -"Scusa che c'è di male, è stata previdente!!!! NON TROVI????"-. Ella era senza parole, la guardò fisso per un lungo istante poi si ricordò che stava parlando con Priscilla la Regina delle feste…non era una persona normale!!! -" Ma…mia madre non mi ha mai fatto da madre! Posso essere sconvolta? E poi che io possa fare sesso è un pensiero che non l'ha mai sfiorata… insomma ero io a preoccuparmi e lei a fare la ragazzina immatura…così mi ruba il ruolo! " -" Bè! Potresti metterti a fare l'adolescente a tempo pieno, no? " -" Ci tenterò …" concluse Elle con aria sconsolata. -" O forse il gioco del caso…potrebbe…" -" Pry, stai tentando di dirmi qualcosa? " domandò sospettosa Elle -" Io? Cosa dovrei tentare di dirti? Ma lo sai che quest'anno siamo in camera con quel Kappa del cavolo e la PrefettinaPerfettina…ma ti pare? Questa si chiama sfiga con la S maiuscola!" -" Io non trovo che sia così male Kappa…" -" CCCOOOOSSSAAA??????????" -" No, niente. Era una battuta…entriamo che è meglio…" Le due ragazze sparirono all'interno del dormitorio e ne uscirono dopo una mezz'ora abbondante con i bagagli disfatti, il Remus in guferia, Napoleone acciambellato sul letto e la divisa quasi regolamentare…se si eccettua una mancanza di stoffa sull'orlo della gonna di entrambe…taglia imbattibile: taglia primo anno! -" Senti Pry, te lo volevo chiedere anche prima … che cos'è quel coso blu che hai intorno al collo?" -" E' il mio furetto Childman…." -" Un furetto? …blu? " -" Regalo di mamma…" -" Aaahh…ci sono cose che dovrei sapere? No, meglio, non voglio sapere altro…siamo già molto in ritardo per il pranzo e ho fame! "chiacchierando le ragazze erano arrivate davanti alla Sala Grande. Si infilarono dentro muovendosi velocemente tra i tavoli, salutando i loro compagni già seduti e intenti a mangiare. Una volta sedute Elladora si proiettò fisicamente sul cibo. Era talmente intenta a mangiare che non si accorse dello strano sguardo che l'amica aveva dipinto sul volto. Sentendosi osservata alzò lo sguardo. -" Pry, perché ridi? " le domandò tra una forchettata d'insalata e un boccone di carne. -" ehm…ma non ti sei proprio accorta di nulla?" davanti all'aria interrogativa dell'amica Priscilla alzò la forchetta in direzione del tavolo dei professori " non noti niente o meglio…nessuno?" Elladora seguì con lo sguardo la forchetta dell'amica per andare a "sbattere" con gli occhi contro l'oggetto da lei indicato. Ammutolì. Posò le posate. Si alzò. Strattonò per un braccio Priscilla e percorse tutta la Sala Grande in perfetto silenzio trascinando l'amica. Una volta raggiunta la soglia Elle spinse Priscilla verso la scalinata e iniziò la più grande sfuriata che nessuno ad Hogwarts, a memoria d'uomo o fantasma, avesse mai visto …per fortuna delle due litiganti, o meglio della piccola-furia-scesa-dal-cielo che rispondeva al nome di Elladora Reed ( Priscilla guardava l'amica completamente attonita dopo aver tentato inutilmente di giustificarsi ), gli occupanti della Sala Grande erano troppo impegnati nell'arduo compito di far sparire minuziosamente tutto il cibo che si riversava nei loro piatti per prestare attenzione alle urla sconnesse che giungevano soffocate dal chiacchiericcio che si levava dalle grandi tavolate e dall'imponente portone… solo chi si fosse soffermato attentamente sarebbe riuscito a sentire alcuni stralci comprendenti parole come disgraziata…strega finita…pelliccia di furetto….e altre simili amenità. Segno che, tutto sommato, la sorpresa era piaciuta.
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Zeus/Ade
24/01/2005 11:26
 
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capitolo 12 "Finalmente la singola"
Autori Noriko DeiBey E Artemisia Black



FINALMENTE LA CAMERAAAAAAAAAAAA! singola!











Priscilla stava finendo di mettere a posto le sue cose…era molto indispettita “ma guarda che sfiga cosmica!” Oltre a Dora che ancora non era arrivata si ritrovava in stanza con la KAPPA e con miss PrefettinaPerfettina Granger!!!! . Un sospiro le sfuggì quando qualcosa picchiò alla finestra e la distrasse dai suoi pensieri poco felici.

-Tò che ci fa Tom il pellegrino qui?- e si avviò ad aprire la finestra per far entrare il falco dell’Hargreaves. Portava una piccola pergamena arrotolata alla zampa “che poteva volere a quest’ora della sera, erano già la 11.30? bhà vediamo che c’è scritto” così srotolò la pergamena.





Dal Conte Hargreaves a Burns



Fatti trovare fuori dalla tua torre a mezzanotte, vengo a prenderti mi serve una mano per un cosa!





Il conte A.H.





Cosa poteva volere? Non un festino, caspita erano appena arrivati , non voleva fare la fine di quei tonti che si erano fatti beccare ( si riferisce ad Oni, Kjer e lo stesso Conte).

Sospirò ancora una volta, aveva mezz’ora per prepararsi e finire…..ma dove aveva messo la bottiglia di Vodka Russa?.





Con l’espressione più felice di questo mondo, un allegro Conte percorreva i corridoi in direzione della torre dei Grifondoro.

Se solo il conte ripensava a quello che era successo poco dopo la fine della cena, nella sua sala comune, non poteva non ridersela sotto i baffi………

Flashback



Dopo cena il Professor Piton era sceso nella sala comune della sua Casata perché il Conte a cena gli aveva chiesto di venire per discutere una cosa molto seria!

“Che fosse ancora per la camera singola?erano cinque anni che lo scocciava!” pensava il Prof. mentre raggiungeva la sala.Dentro erano come schierate due fazioni, da una parte Malfoy e la sua “corte” di leccapiedi, dall’altra il Conte con qualche “Accolito”( suoi clienti per i troppo festini a cui partecipavano). I due si guardavano in cagnesco! Il Prof. entrò sospirando.

P-Signor Conte Hargreaves di cosa voleva parlarmi?-

H- Esigo che quest’anno mi sia data la camera singola, e prima che mi risponda ho qui la richiesta di mio PADRE IL DUECENTESIMO CONTE HARGREAVES!- e gli mise in mano la pergamena ben scritta recante la richiesta.

Piton la lesse tutta d‘un fiato….aveva una lieve minaccia di morte tra le righe. Mentre la leggeva Piton si ricordò delle storie che giravano su quella potente e oscura famiglia, persino Voldemort si era piegato a loro. Erano una famiglia antica quanto la storia della magia e potentissima…meglio non farli incazzare! Ma non poteva perdere la faccia davanti ai suoi alunni , quindi decise di giocare un po’ all’insegnante che “NON SI PIEGA” a niente!

P-Signor Hargreaves! Ancora con questa storia della camera singola? Non le sembra il caso di lasciar perdere? È già al 5° anno, BASTA CON QUESTE BAMBINATE!-

He-Primo NON SONO BAMBINATE! Secondo Esigo la Camera singola, Terzo ho la regolare richiesta di mio padre, Quarto non voglio mischiarmi con questa….plebaglia, Quinto se Malfoy ha la camera singola non vedo per quale motivo non la debba avere anch’io, Sesto i dormitori di Serpeverde sono pieni di camere singole non utilizzate!-

Snocciolò il Conte acidamente, ma Malfoy si intromise prima che Piton potesse dire qualcosa – Ti devo ricordare che io sono un Prefetto?- Hargreaves lo fulminò con lo sguardo- Taci piccolo e insignificante raccomandato, platinato…Prefetto dei miei stivali!-rispose.

-Come OSI!-gli soffiò il biondino in risposta! Ankh per tutta risposta gli disse- OSO ECCOME! Te l’ho già detto sul treno……..tu non devi OSARE RIVOLGERTI A ME! Senza usare Signor Conte!-

-Calmatevi entrambi- si intromise Piton facendo zittire Malfoy ma non Ankh – io sono calmissima…..cioè CALMISSIMO!- “cazzo tutto per colpa di quel fetente ho detto una parola di troppo, mi fa proprio uscire dai gangheri!” pensò il conte, ma due occhi grigi a fessura che la stavano guardando non si erano lasciati sfuggire il suo errore. Faccia di pietra come sempre non fece trasparire nulla e tornò a fissare il Professore. Ma Malfoy non era intenzionato a lasciar cadere la cosa- Non sarà che il Nostro Conte ha TALI PROBBLEMI…….FISICI…..da volerli nascondere?- ma prima che Ankh potesse rispondere, Piton soffiò verso il biondino – Malfoy TACCIA!NON SA DI COSA PARLA! E va bene Conte le concedo la camera…..ma purtroppo l’unica agibile si trova accanto a quella di Malfoy-. L’ultima frase era parsa a Ankh carica di derisione…ma che le fregava l’importante era avere la camera singola.

Alle ultime parole di Piton la folla si era dispersa per andare a disfare i bagagli…solo loro due erano rimasti!

Bene, bene avrò l’onore di averla accanto Signor o signorina Conte?- con che fare strafottente e saccente si mostrava Malfoy nei suoi confronti, ma non era disposta a cedergli neanche un millimetro a quell’insolente petulante…e per tutta risposta Ankh, tra un risolino e l’altro, gli rispose –2 a 0 per me Malfoy… ti è andata male e non cercare di applicare la tua insignificante mente per arrivare a conclusioni assolutamente idiote!!!!- gli disse con tono sprezzante. Ma Malfoy gli rispose assottigliando lo sguardo e facendosi più vicino a lei- IO CONOSCO MOLTE COSE DI TE!- Ankh non si scompose, e si avvicinò anche lei al viso di Malfoy….erano tanto vicini che potevano quasi baciarsi. In un sussurro il conte gli disse con fare minaccioso ma seducente- conosci anche i miei amichetti?-. per tutta risposta Malfoy sgranò gli occhi, un po’ per la pericolosa vicinanza, un po’ perché sapeva della nomea del conte. Ma prima che potesse ribattere il conte era già sparito in cerca del suo Falco Pellegrino Tom……

Fine flashback



Ridacchiava ancora il Conte, quando arrivò alla torre dei Grifoni e ci vide fuori un scoppiettante Priscilla. –Ciao Pry- poi il conte la squadrò un’attimino e si accorse che la sua divisa era leggermente irregolare e poi aveva un’espressione omicida- Scusa Pry ma la tua gonna non è troppo corta???e poi perché sei così incazzata? – non fece in tempo a finire che la biondina proruppe in un effluvio trillante di parole- tu non sai con chi sono in stanza….con la piattola della Calì e la miss PrefettinaPerfettina Granger e dulcis in fundo con Kappa…..ma perché la madre di Elladora deve sempre rovinare tutto…..fino a domani devo stare sola in quel posto con quelle palle al piede…..meno male che Kappa ancora non è arrivata, si arrangerà io non ho intenzione di aspettare i suoi comodi, sai non sa la parola per entrare. E pensa che quella suora della Calì è già a letto, ma si può è solo mezzanotte!!!!!- squittiva ad ogni parola per lo sdegno di essere stata trattata così male della Mc Granitt. –Magari ti ha messo in stanza con loro per farti stare più tranquilla- - Figurati Ankh non sa assolutamente niente…ma a proposito a che ti servo io?-

La serpeverde proruppe in una risata di gioia- Mi ha dato la camera singola quel petulante di Piton- - Non dire così di Piton!- la rimproverò Pry – ma sono felicissima per tè…aspettami qua che vado a prendere una cosa in camera, si deve festeggiare stasera!-

Così dicendo sparì di nuovo nella torre per poi tornare dopo poco con in mano un bottiglia di Vodka. Si avviarono felici verso i sotterranei mentre chiacchieravano tranquillamente del più e del meno.

Arrivate alla porta della Sala, Hargreaves disse la parola ed entrarono, la sala sembrava semi abbandonata ma una voce le distrasse ,mentre si stavano dirigendo verso la sua nuova camere- COSA CI FA QUI UNA GRIFONDORO! E per di più una mezzosangue- le ragazze si girarono verso la fonte di quelle offese. Era Malfoy che voleva rompere le palle- E tu che vuoi pezzente, non dovresti essere fuori a far la ronda?- le rispose allegramente Priscilla.

-Pezzente a me? Burns non sai a quello a cui vai incontro!- gli rispose un sibilante Malfoy…- Ma non farmi ridere che abiti in una stamberga!!!! Malfoy Manor è grande come la casa adibita alla mia servitù- gli rispose altezzosa Priscilla con uno scuotimento di chioma.

Ankh se la rideva di gusto e si che era pronta a difendere la sua amica ma non ce n’era bisogno, Malfoy all’ora spostò la sua attenzione sul Conte- Hargreaves ti sei fatto la ragazza?- gli disse in maniera strafottente! Ankh lo guardò di sbieco e poi gli disse- Guarda, non mi abbasso neanche a risponderti….vieni Pry andiamo a sistemare la stanza!.

Così dicendo si avviarono verso la nuova singola della Ankh. Ovviamente era già stata approntata dagli elfi domestici ma questo non risparmiò un attacco di cuore alla Burns che quando entrò proruppe in un urlo possente per lo schifo!- Ma cos’è sta roba è tutto uno schifo!!!!!!CI PENSO IO A ME LA BACCHETTA!.- Ankh era MOOOOLTO PREOCCUPATA visto i gusti eccentrici dell’amica, ma decise di fidarsi!

La nuova stanza era circolare e molto spaziosa con un enorme baldacchino al centro e mobili di legno scuro e massiccio….mettevano una grande tristezza a Pry che per prima cosa cambiò il colore delle spesse tende da Nere in un verdone Pino tutte ricamate finemente in Argento (non poteva dimenticare per chi era la stanza e neanche a chi era destinate e quindi decise di contenersi nei colori). Fece sparire quella pesante e insulsa libreria e la trasformò in vetro di Murano con una lieve sfumatura azzurra! Alle pareti tolse tutta quella carta da parati orrida e imbiancò tutto tranne il soffitto dove fece un bel disegno raffigurante un cielo azzurro con nuvole adattissimo alla cupola che faceva da soffitto. Un bel candelabro stile mille e una notte(arabeggiante), al posto di quel catafalco che c’era.

Il pavimento lo fece cambiare da mattonelle verdi a un bellissimo parquet in noce (molto caldo in quelle notti gelide invernali inglesi), il letto era quello che più impensieriva la Burns…..era penoso quel baldacchino tutto scuro, singolo, e pesante!!!!

Decise di cambiarlo completamente! Fece sparire il baldacchino per far apparire un bel Futon a due piazze bordato di nero con lenzuola e coperte chiare! Accanto un bel comodino laccato bianco…..mancava la scrivania che divenne un bel tavolino in vetro poggiato su quattro gambe di legno chiaro intagliato! E la sedia era tra le più comode di Design che Pry conoscesse!

Ma mancava il bagno, così spartano……cambiò tutto mettendo una bella vasca a idromassaggio completa di doccia con una bella tendina trasparente con serpenti verdi e argentati disegnati sopra, cambiò anche il lavandino che da una volgare ceramica la cambiò in uno in vetro smerigliato tondo con la rubinetteria in acciaio splendente! I sanitari non cambiarono molto, solo la tavola del cesso che da legno passò in plexiglass trasparente con dentro il filo spinato…mise anche dei piccoli tappeti in verde e argento!!!

Alla fine dell’imprese Burns era molto soddisfatta, l’unica cosa che stonava era la vetrinetta antica appesa al muro che conteneva gli “amichetti” della Hargreaves ma non osava toccarla!

Nel frattempo l’amica era rimasta fuori dalla sua stanza a fumarsi una sigaretta visibilmente preoccupate per l’operato dell’amica quando la solita voce inopportuna la distrasse, era il suo vicino di stanza Malfoy- Conte saprai che non è permesso fumare, dovrei punirti per questo- Ankh sospirò…- Ma non hai proprio nient’altro da fare che rompermi i coglioni oggi?- gli rispose un po’ rassegnata dell’ennesima scocciatura! – Comunque, sto aspettando che Pry finisca!- - Che cosa?- gli rispose il biondino incuriosito, ma in quel mentre uscì Priscilla raggiante per la sua opera. Hargreaves entrò un po’ preoccupata seguita da un non invitato Malfoy……..ma quando alzò gli occhi si ritrovò in una stanza bellissima, la sua amica aveva superato se stessa. Fu Malfoy a parlare- Ma allora Burns servi a qualcosa, non sei un inutile mezzosangue- disse ridendo e guardandosi ammirato intorno. Lei non rifece caso ma proruppe in un – festeggiamo, ho gia avvisato Zabini e Mel, dai Malfoy resta anche tu e prova l’ebbrezza di essere fra il gruppo dei veri fighi!-. Malfoy fece spallucce era curioso di assistere a uno dei loro leggendari festini, non era mai stato invitato! Ankh era preoccupata per l’esuberanza dell’amica ma Burns era già partita e aveva fatto già apparire lo stereo che sparava una musica spacca - timpani a tutto volume e le luci erano già abbassate quando entrarono gli altri due. La festa era già nel vivo con Ankh che preparava le sue misture iperalcoliche , Burns ballava come una matta sul letto fra Mel e Zabini che le si stavano strusciando addosso in modo molto esplicito! L’unico che non sembrava divertirsi era Draco, e se ne accorse Ankh che gli si avvicinò con fare malizioso. – Suvvia Draco perché non partecipi, bevi questo e vedrai che ti divertirai anche tu-. Ankh gli stava porgendo un bicchiere con una strana mistura iridescente. La situazione sembrava molto “EVA che porge la mela del peccato ad Adamo”, Malfoy lo stava guardando in tralice”possibile che tu sia un uomo…quando mi hai baciato a tradimento sul treno ho provato qualcosa…..e le tue labbra…….no NON PUOI ESSERE UN UOMO, IO non mi posso interessare ad un UOMO, scoprirò il tuo mistero” e mentre stava riflettendo, Ankh era ancora lì che gli porgeva il bicchiere con una strana lucina negli occhi. Alla fine anche Draco bevette e subito perse ogni inibizione saltando anche lui sul letto e mettendosi a ballare mezzo nudo insieme agli altri. Pry era divertita da quella scena ma quando vide la sua amica in disparte, la prese e la trascinò in quella danza di corpi sudati seminudi ed eccitati che si stava svolgendo sul suo letto!

Andarono avanti fino all’alba!!!!!!

Era un buon inizio, il primo festino era andato alla grande, meno male che poi Ankh passò a tutti una piccola dose di pozione risanatrice, altrimenti nessuno di loro si sarebbe alzato da li a poche ore. Avevano bevuto talmente tento che erano stortissimi.


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28/01/2005 19:36
 
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Capitolo 13 "Come hai potuto?"
Autori: Kaneda74, Valentina e Ciack



Le lacrime le offuscavano la vista. Non aveva la più pallida idea di dove si stesse dirigendo e d’altronde gliene importava molto poco. Pensieri su pensieri si accavallavano nella sua mente. Come primo giorno scolastico era decisamente negativo. Allora era proprio vero che Onirius stava con tutti tranne che con lei. Ma cosa aveva pensato? Certo non poteva competere con la procace Priscilla o con le linee delicate di Mel. E poi per lui sarebbe stata sempre e solo la sua amica del cuore, le era andato sempre bene così, cosa voleva di più? Voleva che la guardasse come guardava Mel o un altro delle tante prede della sua lista. Già la lista. L’avevano compilata assieme quell’estate. Doveva essere un gioco, ma non lo era per nessuno dei due. Onirius era ben intenzionato a conquistare tutte quelle persone e quando Kristine l’aveva capito ogni nome era stato un po’ come una pugnalata. Ma aveva fatto finta di niente e aveva continuato a scrivere. Fare finta di niente. Già. Ormai credeva di essere una specialista, ma dall’anno scorso le cose erano cambiate e fingere diventava sempre più pesante. E perché non le aveva detto di Priscilla? Credeva di essere la sua amica del cuore, la sua confidente, perché non le aveva detto nulla? Che si fosse ingannata anche su quello? Cosa le diceva sempre sua madre? Ah sì, che era una sognatrice e sostanzialmente un’illusa. Ci aveva azzeccato un’altra volta.

Senza sapere come arrivò alla Foresta Proibita. Non era mai stata in quella parte di Foresta e non sapeva da che parte fosse il castello. Poco male, sarebbe bastato volare al di sopra degli alberi per poterlo vedere. E poi non aveva nessuna intenzione di tornare a scuola almeno per il momento. Che andassero al diavolo tutti quanti Priscilla, Onirius, le lezioni…voleva tanto avere Kay lì con sé. A casa se qualcosa andava storto le bastava tuffarsi nella baia per dimenticare tutto. Qui il Lago non era certo la stessa cosa: c’erano quelle antipatiche delle sirene a rompere le palle tutto il tempo e anche la Piovra non era un tipo molto socievole. Aveva provato a farci amicizia durante il suo primo anno, ma l’avevano ripescata per un pelo e Silente le aveva proibito di uscire dal Castello per un mese intero. Teoricamente non sarebbe dovuto venire nemmeno nella Foresta, ma il preside sapeva bene che non sarebbe servito nemmeno un intero plotone per farla stare buona e che comunque correva molti meno pericoli lei lì dentro che un qualunque Malfoy da quattro soldi. Alcuni animaletti si erano avvicinati e lei aveva preso a spezzettare il pane e a distribuire qualche noce che teneva in tasca con grande disappunto di Codadoro.
Lì vicino intanto stava passeggiando un altro habitué della Foresta, che si mise a osservare la scena senza farsi vedere. Come faceva quella ragazzina a parlare con gli animali? Incuriosito si tramutò in un grosso cane pastore e le si avvicinò.

In quei pochi passi che lo dividevano da quella ragazzina minuta i suoi pensieri erano ancora rivolti a Silente, che strane parole le sue quest'anno, non era stata la solita sviolinata sulla magia, ma l'anziano preside lo aveva avvisato che quest'anno avrebbe preso coscienza di tante cose di quel mondo che ancora aveva tenuto fuori dal suo cuore e quella forza interiore che lui aveva si sarebbe sprigionata e quelle parole: "Sebastian ricordati la bontà è in ogni luogo, l'uomo stesso ne è padrone e la porta con se ovunque si evolva il suo cammino, non pensare alla strada ma a chi la percorre. Non potrai più essere così distaccato da Hogwarts perché sei un mago che tu lo voglia o no e hai una qualità più unica che rara nella tua magia ma forse lo sai già oppure lo imparerai"
Era il modo più strano in cui era stato congedato da quella stanza, per la prima volta aveva visto ironia in quegli occhi e si era sentito come un libro aperto, quello che era lui lo sapeva benissimo e anche quello che aveva scoperto giusto alla fine dell'anno precedente e che a lui era parso così strano; un Animagus con il potere di mutazioni in ogni animale e la capacità di comprenderli pure.... non solo il serpentese che già era una rarità, che cosa incredibile!!!!
Ora vedeva in modo diverso anche la sua presenza tra i Serpeverde; ma intanto senza rendersene conto aveva camminato col muso rivolto verso il terreno e ed era arrivato ai piedi di lei:" Cavolo e ora che faccio non volevo arrivarle proprio così vicino - pensò tra sé mentre lei stava appoggiando la sua mano sul suo manto - speriamo che non capisca che sono uno studente come lei"
Ma oltre a suoi pensieri era la curiosità che lo aveva spinto verso quella studentessa che ormai aveva riconosciuto come una dei folli, la Grifondoro Starlight, forse la meno appariscente di quello strano gruppo e che ora si trovava di fronte a lui in un luogo che pochi frequentavano.
A prima vista il suo stato d'animo non era proprio dei migliori ma quello che più lo incuriosiva era capire se anche lei aveva i suoi stessi poteri e ascoltare le sue parole che in quell'istante pochi avrebbero compreso gli fecero balenare un pensiero improvviso:"Chissà magari potrei rivolgerle la parola a scuola e essere meno invisibile del solito".
E gli scappò un ghigno che gli deformò leggermente il muso e che subito cercò di nascondere, sperando che lei non se ne fosse accorta, mentre continuava a ricevere le sue carezze sulla schiena.
Kristine era molto incuriosita da quell’inaspettato incontro. Non era certo normale incontrare un cane nella Foresta Proibita. Anzi prima di quel momento l’unico che aveva visto era stato Thor e comunque sempre accompagnato dal suo padrone Hagrid. Che provenisse dal villaggio? Mentre gli parlava con dolcezza continuava ad accarezzarlo. Se anche era scappato sicuramente aveva trovato di che sfamarsi perché il pelo era lucido ed era ben in carne.
- Ehi ma da dove vieni tu? –
Sebastian tentennò, non si era aspettato una domanda del genere e non sapeva quale fosse la risposta più appropriata. Non voleva svelare la sua identità,ma…
Il suo dubbio esistenziale non ebbe risposta.
Codadoro era saltato in grembo a Kristine e squittiva cattivo in direzione del cane.
- Coda che hai? Tranquillizzati! Non c’è nessun pericolo! -
Lo scoiattolo fece un balzo e si nascose su un ramo. La ragazza era alquanto perplessa. Volse lo sguardo dall’uno all’altro e si accucciò dinanzi al cane fissandolo negli occhi. Fu solo un istante, ma Sebastian vide distintamente qualcosa passare negli occhi di lei, anche se non aveva capito cosa.
Dopodiché Kjer presa la scopa cominciò ad arrampicarsi sull’albero e il cane ne approfittò per scappare via. La ragazza tese l’orecchio.

Ci scommetto la piantagione di maria di Priscilla che è andato verso il castello…se mi sente mi uccide.

Recuperato lo scoiattolo Kjersti decise di tornare a scuola. Un dubbio (mumble, mumble, mumble) la assaliva, che quel cane fosse…no non poteva essere...oppure sì?
Mentre sorvolava il parco gettò un’occhiata giù di sotto. C’erano una coppietta (uuuuuuuuhuuuuuuh ragazzo forse è il caso se ci metti un po’ di concime) e un ragazzo stava correndo verso il castello.

Nessuna traccia di bestie domestiche. A proposito di bestie ecco la bestia per eccellenza, la mia adorata cuginetta, Ilayas Fairy…mai una volta che sia a scuola quella.

Sulla sua scopa appena lucidata Ilayas si era affiancata a Kjer che adesso la stava trapassando a raggi X. Non si vedevano dalla fine dell’anno precedente e da allora era notevolmente dimagrita, raggiungendo quel fisico atletico che aveva tanto agognato. I tratti del viso erano orientali, gli occhi a mandorla e lunghi capelli corvini lisci. Decisamente non si assomigliavano molto se non si contano la scarsa altezza (anche se Ilayas si vantava di quei 5 cm che aveva più della cugina) e le proporzioni minute.
- Ila, ma sei tu?! –
Un sorriso si dipinse sul faccino della ragazza.
- Hai visto per caso qualcun altro così divino come me? No giusto? Beh allora sono io – decisamente la modestia non era il suo lato forte – Comunque non mi aspettavo di trovarti qui così presto…è vero che le buone abitudini non cambiano mai, ma saltarsi così il primo giorno di lezione non mi sembra da te -
- Proprio tu parli? Scommetto che hai saltato le lezioni pure tu…-
- Ma cugina lo sai vedo una scopa e impazzisco (come se non lo fosse già di suo). E’ vero tra i babbani lo sport che preferisco e in cui fra parentesi eccello (w la modestia olè) è la pallavolo, però in questo nostro altro mondo il Quidditch è tutto per me e tu dovresti saperlo bene-
- Certo che lo so, però vedi di non prendere l’andazzo dell’anno scorso. Sei al quinto anno, hai i G.U.F.O. mannaggia a te! Non puoi permetterti di cominciare a saltare le lezioni solo perché non ne hai voglia. Per andare a rintanarti nella Foresta a piroettare in continuazione (mannaggia e rimannaggia lei, come caspita farà ad andare così dannatamente bene a scuola se passa le ore su quella scopa?) –
Ilayas non gradì molto la ramanzina della cugina e stizzita le rispose per le rime.
- Non mi sembra proprio che tu possa dirmi qualcosa. È vero che è piuttosto insolito da parte tua, ma ti faccio notare che anche tu hai jumpato le lezioni, quindi non venire a rompere le palle a me –
Kjersti abbassò lo sguardo e Ilayas si rese conto di aver agito un po’ troppo sgarbatamente. Inoltre, se ne accorgeva solo adesso, sua cugina, l’unica a preoccuparsi veramente per lei, aveva gli occhi gonfi e arrossati. Occhi che si stavano riempiendo di grosse lacrime che le annebbiavano lo sguardo e incupivano i suoi lineamenti delicati. Intenerita Ilayas le passò un dito sotto gli occhi. Sembrava così piccola e fragile in quel momento. Le tolse una foglia dai capelli arruffati e le chiese cosa fosse successo. Si erano messe a parlare dietro un cespuglio, lontane da occhi indiscreti.
- Allora che è successo? Chi è che ti ha fatto piangere? Se mi dici chi è che ha osato tanto vado lì e lo picchio, solo io posso farti piangere – esclamò Ilayas nel tentativo di sdrammatizzare un po’.
Kjer accennò un sorriso, non le andava di confidarsi, ma dopo pressanti insistenze da parte della sua cuginettina cedette. La tristezza e la delusione lasciarono spazio alla rabbia. Non una rabbia normale, ma una furia cieca e incontenibile che, come Ilayas temeva, proruppe in una sfuriata che non si sarebbe certo detta appartenere a un esserino così gracile.
- E’ tutta colpa sua! E’ uno stronzo!! Io sarò anche una povera scema, illusa, ma ha oltrepassato ogni limite! Come ha potuto non dirmi nulla? Kjersti di qua, Kjersti di là, Kjersti un corno!!! Stronzo, bastardo e ancora stronzo!!! E poi una così...così...così Burns – disse disgustata – già non la sopportavo prima, adesso mi ripugna anche solo pronunciarne il nome –
- Mmmh sì certo...anch’io sono perfettamente d’accordo, ma...di chi stiamo parlando se non sono troppo indiscreta? –
- Scusa ma tu dove eri nell’ultima mezz’ora in cui parlavo? –
- Se ogni tanto mettessi qualche soggetto invece di venti verbi forse si capirebbe qualcosa in più, è vero che ho un’intelligenza fuori della media (seeeeeeeee come no? Bombaaaaaaaaaa), ma non è così facile seguire i tuoi ragionamenti logici che tra parentesi non hanno nulla di logico –
Kristine decise di soprassedere su quegli insulti perpetrati all’intera razza umana e non e mise i soggetti, anzi...IL soggetto.
- Sto parlando di Onirius? La cretina mi ha detto che sono stati assieme. Conosci la Burns aggiungi Oni e il risultato è letto. E’ stato così umiliante venirlo a sapere da lei e poi il tono in cui l’ha detto, oh quanto mi fa incazzare – disse Kristine tirando pugni a un’immaginaria Priscilla.
Ila non sapeva cosa dire. In fondo non trovava poi così strano che Onirius, essendo così bello, avesse avuto parecchie ragazze (e non solo) e il fatto che fosse stato anche con Priscilla non la sconvolgeva più di tanto, ma pensò che forse non era il caso di dirlo a sua cugina che sembrava già abbastanza abbacchiata di suo (ma non mi dire, devi essere proprio un genio per essertene accorta). La prese a braccetto, comandò alle loro due scope di seguirle e lasciando che continuasse a brontolare sui vari modi di uccidere Priscilla, intercalando il tutto con insulti a Onirius, la accompagnò verso il Castello. Ormai era buio ed erano in ritardo (che novità!!) per la cena. Erano quasi sulla soglia del portone quando intravidero a pochi metri una sagoma scura che sembrava stesse aspettando proprio loro. Avanzarono di un passo, ancora uno ed ecco che l’immagine venne messa a fuoco: era lui, l’uomo del giorno, Onirius McClive.
Il giovane con un sorriso a 360° e un ampio gesto della mano si fece loro incontro.
- Ila, quanto tempo. Ti trovo splendidamente. Sempre più bella eh? Quasi, quasi ti chiedo di uscire che ne dici? –
Un ringhio da pitbul distolse l’attenzione di Onirius dalla risposta (che tanto era un diniego, Ilayas non voleva mica essere sbranata viva da Kristine) e, ignaro, si concentrò sul mastino che gli stava dinanzi.
- Oh Kjersti eccoti qua, ti stavo appunto cerc..-

Slap!!

Il poverino non era riuscito nemmeno a finire la frase.
- Come hai potuto? Sei uno stronzo – esclamò Kristine prima di correre via lasciando Oni a bocca aperta, tra la meraviglia e l’incomprensione.
- Ila almeno tu sai cosa è succes...-


Slap!!

- Scusa nulla di personale – disse Ilayas seguendo sua cugina a grandi falcate.
Testa alta ed espressione soddisfatta Ilayas, testa alta e sguardo truce Kristine.
Onirius era rimasto immobile...attonito e costernato...semplicemente allibito. Mel, che aveva assistito alla scena, era perplesso non riuscendo a credere che Onirius, l’uomo dei sogni, l’uomo col kilt e le infradito a colazione potesse essere zittito in quella maniera da due ragazzine e senza nessun motivo apparente.
Onirius si stava dirigendo verso il suo dormitorio. Hargreaves vide quell’essere camminare verso di sé e apostrofò Neville Paciock, chiaramente non felice di quell’incontro col Serpeverde.
- Ehi Paciock non sapevo avessi un parente nella scuola –
- Infatti quello mica lo conosco – rispose il grifone
- Pezzo di cretino sono io, Onirius –
- Oh scusami, credevo fossi un parente di Paciock, ma che ti è successo? Hai le guance gonfissime –
- Se solo lo sapessi...sono state Kristine e Ilayas...certo che per essere piccole menano –
Al conte spuntarono due piccoli cornini diabolici sulla testa. Si avvicinò quatto, quatto, lemme, lemme a Onirius e gli bisbigliò nell’orecchio: - Cosa hai combinato ieri sera con Kristine? –
- Ma ti giuro che non lo so...forse il primo ceffone me lo meritavo, ma...il secondo no –
- Beh evidentemente qualcosa hai fatto se no la piccola Kjer non t’avrebbe lasciato quel ricordino. Ti saluto amico – e sghignazzando il conte se ne andò, lasciando il Corvonero in preda alle domande più assurde e improbabili.





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Bene ragazzi siamo giunti al nostro tredicesimo capitolo, 8 personaggi totalmente nuovi e 7 pazzi autori. Siete in tantissimi a leggerci, ma…come mai nessuno di voi recensisce? Dai lasciateci un commentino pleeeeeeeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaasssssssssssssssssssseeeeeeeeeee.





A prestissimo col prossimo capitolo!!!

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Capitolo 14 "Ritrovarsi dopo un'estate"
Autrice: Noriko DeiBey


Calde mani lo percorrevano tutto.

Sembravano passati mille anni dall’ultimo contatto con quelle dita forti e dalla presa decisa.

Mel esultava , aveva ritrovato il suo amante , il forte e dotato Zaini.

Si erano ubriacati ben bene nella nuova stanza di Ankh (arredata con gusto da Priscilla), infuocati dall’atmosfera, dai corpi caldi che si strusciavano l’uno con l’altro in un’ammucchiata generale sul letto di Hargreaves.

Quando giunse il momento di separarsi, Zabini non ebbe la forza per far andar via il suo amato.

Lo prese e lo trascinò per i corridoi del dormitorio Serpeverde sbattendolo contro ogni parete incatenando le sue labbra a quelle di Mel in baci appassionati e esigenti.

Finalmente giunsero nella stanza “abbandonata” di Zabibi (nda aveva sbattuto fuori i suoi compagni di stanza, deve essere una moda fra i Serpeverde).

Mel si sentì sbattere violentemente sul letto , non ebbe neanche il tempo di dire “pe” che Blaise gli si avventò contro.

-Stasera sei mio piccolo- gli disse in un soffio la Serpe……prese a baciarlo insistentemente e con foga fino a toglierli il respiro.

Mel non si era dimenticato della sua dolce violenza durante l’estate , però era un piacere inimmaginabile ritrovarla tutta….

Mentre Zabini era impegnato sul suo collo , Mel ne approfittò per infilare le mani sotto la maglia e allargare ancora di più le gambe , Blaise non perse tempo e si sistemò meglio facendo aderire i loro caldi bacini separati solo da quella stoffa che presto sarebbe scomparsa.

Mel sentiva tutta l’eccitazione dell’amico “BOA” di Zabini che premeva per essere liberato, ma non voleva che tutto finisse troppo in fretta dopo una così lunga separazione.

Quando Blaise cominciò a sbottonargli la camicia , Mel lo bloccò – No! Stasera faccio io, a modo mio-.

Blaise lo guardò un po’ torvo, fra i due era lui l’uomo, possibile che gli sarebbe toccato essere lui la “vittima”, ma Mel lo distrasse facendolo scivolare sotto di sé.

Gli si sistemò a cavalcioni e poi prese ad ondeggiare dolcemente sulla sua vita. Zabini si rilassò “succeda quel che succeda…”pensò mentre Mel calava su di lui per baciarlo teneramente.

Erano stati separati per troppo tempo!!! Si era dimenticato la compattezza dei muscoli delle braccia del suo boy e le linee ben modellate del suo torace, che ora si stavano muovendo guizzando sotto la stoffa, a contatto con le sue dita.

Si rialzò per guardarlo negli occhi, ormai accesi dalla passione, lentamente e con un ghigno beffardo, prese a sbottonarsi lascivamente la camicia che in un rapido gesto volò via.

Zabini guardò rapito il torace snello e di alabastro che la camicia aveva rivelato. Era il suo tesoro quello che gli si mostrava. Delicatamente alzò una mano per sfiorare quel torace candido……aveva quasi paura di romperlo…ma ottenne in cambio mugolii di piacere.

Non poteva resistere a quella scena. Il suo “angel”era lì a cavalcioni su di lui che ondeggiava sospirando alle sue carezze…….si stappò la camicia e si mise a sedere prendendo con foga la testa di Mel e portandosela verso la sua bocca per farvi entrare la sua lingua e assaporare quella di lui , impegnandola in un turbinio da mozzare il fiato.

I loro toraci si sfiorarono e Mel si strinse di più a lui circondandolo con le braccia.

A fior di labbra Zabini sussurrò- EIH! Orsacchiotto hai deciso di farmi penare stasera, vuoi farti desiderare?-, per tutta risposta Mel gli sorrise……un sorriso dolce e tenero che sciolse il cuore di Blaise.

Ripresero a danzare insieme ; la lingua di Zabini uscì dalla bocca di lui per tracciare una scia di piacere e passione, partendo dalle labbra di Mel accarezzando la mascella per arrivare ad esplorarne il collo e pio giù fino alla clavicola……ma quella scia non intendeva fermarsi e provocando mille brividi di passione si diresse al suo obbiettivo…il torace di Mel. Arrivata lì la lingua di Blaise si diresse verso il capezzolo turgido di passione del suo amante….e vi chiuse la bocca facendo sospirare ancora più forte Mel.

A quel contatto Mel aveva inarcato la testa all’indietro per lasciare più spazio alla lingua di Blaise, ma quando arrivò al torace non potè trattenersi dal gemere più forte…i suoi propositi erano andati in fumo, non poteva fare giochetti con lui e lo sapeva. Ormai aveva ripreso il controllo e Mel dovette alzare bandiera bianca e laciar campo libero alle “esigenze” di Zabini.

Blaise, tenendolo imbrigliato al suo torace, lo fece scendere dolcemente sul materasso mentre con la lingua continuava ad accarezzarlo scendendo fino all’ombelico.

Voleva riassaggiare tutto quel torace che da tempo non assaggiava, così ricominciò l’opera…..

Risalì pian piano accarezzando con la punta della lingua ogni lembo di pelle di quel torace fremente di passione…..Mel non faceva che mugolare dal piacere…..e inarcò il torace ancora di più per andare incontro a quella bocca che gli faceva provare mille brividi.

Mel sentiva che Zabini era pronto e anche lui fremeva, quindi si alzò leggermente e tirò su il capo di Blaise facendoli un segno di assenso…..LO VOLEVA.

Il Serpeverde non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sulla sua preda. Colei che ancora lo separava dal piacere assoluto……Colei che imbrigliava e lo separava dall’unione con Mel……LA CINTURA!

Fu subito slacciata e in un batti baleno furono tolti anche pantaloni e boxer. Rimasero entrambi nudi coi loro “amici” ben svegli e ritti a fissarsi per intensi minuti.

Sapevano entrambi che quello che stavano per condividere era UNICO, perché erano loro due nell’amore reciprococce lo stavano per condividere!!

Mel si alzò leggermente per attirare il suo amante a se facendovi aderire la bocca con la sua. Una mano di Blaise si spostò delicatamente lungo la gamba di Mel accarezzandola e facendola alzare leggermente. Poi con una spinta decisa ma attenta entrò il lui che sospirò leggermente contro le sue labbra per l’intrusione…….

Era meraviglioso per Mel risentire Zabini dentro di sé!

Il Serpeverde prese a muoversi dolcemente nel Grifondoro, sentiva il suo “amico Boa” completamente avvolto da calore di Mel. Era una sensazione piacevole e appagante.

I loro corpi si muovevano all’unisono, Mel si inarcava ad ogni spinta del compagno per provare più piacere e assecondare i movimenti di Zabini, prorompendo in gemiti sempre più forti.

Erano quasi giunti vicino al culmine, lo sentiva dia respiri sempre più veloci e dagli urli di Mel….quando ad un tratto Blaise, decise di fermarsi.

Mel aprì gli occhi sconcertato e lo guardò risentito- Anf anf …ma pro….anf…prio…anf ades…anf so…ti….anf….fermi…anf ?- .

Zabini non rispose, ma invece lo guardo e si chinò a baciarlo.

Quando sentì che dalle parti dell’equatore la situazione si era un attimo assestata riprese a muoversi senza preavviso, facendo gemere Mel dentro la sua bocca.

Mel stava impazzendo dal piacere che si stava prolungando a dismisura (nda come voleva lui d'altronde…no?).

Blaise lo aveva portato vicino all’orgasmo già tre volte e ogni volta era più difficile e ogni volta era più difficile fermarsi, ma Zabini da bravo monaco Zen, ci riusciva perfettamente e provocava in Mel picchi di piacere mai provati prima manifestati da urli incontrollati.

Finalmente alla quarta volta, Blaise non si fermò, lasciando che l’onda dell’orgasmo li invadesse come un maremoto di passione…….esistevano solo loro, i loro corpi, le loro urla di piacere.

I loro liquidi si sparsero e ricaddero sudati, ansanti e totalmente soddisfatti l’uno sull’altro privi di forze.

Mel aveva il cuore che batteva a mille e stava cercando di riprendersi da quel meraviglioso amplesso ……. aveva ancora lo sguardo appannato…era stato talmente intenso che aveva per un lungo istante perso il contatto con la realtà, c’erano solo lui il suo corpo e quello del suo amante!

Era completamente abbandonato sotto il corpo di Blaise che era riverso sul torace.

Un sorriso e una felicità immensa lo pervase quando incontrò lo sguardo ancora vitreo di passione del suo amante, gli passò una mano tra i capelli sudati per l’intenso sforzo e chiuse gli occhi soddisfatto come mai in vita sua.

Mel rimase lì nella stanza “abbandonata” di Blaise, dolcemente cullato dalle sue forti braccia sognando………una persona…….diversa da quella che gli stava accanto!











Non ho saputo resistere!!!!! E’ o non è un NC17? E quindi una scena di sesso al 14 cap mi sembrava Giusta!! Diciamo che è un intermezzo fra i vari capitoli fatemi sapere cosa ne pensate! Poi ho notato che il povero Mel c’era e non c’era e mi sembrava giusto dedicargli un capitolo…..bollente! comunque fatemi sapere! Un bax Noriko


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Capitolo 14 "Ritrovarsi dopo un'estate"
Autrice: Noriko DeiBey


Calde mani lo percorrevano tutto.

Sembravano passati mille anni dall’ultimo contatto con quelle dita forti e dalla presa decisa.

Mel esultava , aveva ritrovato il suo amante , il forte e dotato Zaini.

Si erano ubriacati ben bene nella nuova stanza di Ankh (arredata con gusto da Priscilla), infuocati dall’atmosfera, dai corpi caldi che si strusciavano l’uno con l’altro in un’ammucchiata generale sul letto di Hargreaves.

Quando giunse il momento di separarsi, Zabini non ebbe la forza per far andar via il suo amato.

Lo prese e lo trascinò per i corridoi del dormitorio Serpeverde sbattendolo contro ogni parete incatenando le sue labbra a quelle di Mel in baci appassionati e esigenti.

Finalmente giunsero nella stanza “abbandonata” di Zabibi (nda aveva sbattuto fuori i suoi compagni di stanza, deve essere una moda fra i Serpeverde).

Mel si sentì sbattere violentemente sul letto , non ebbe neanche il tempo di dire “pe” che Blaise gli si avventò contro.

-Stasera sei mio piccolo- gli disse in un soffio la Serpe……prese a baciarlo insistentemente e con foga fino a toglierli il respiro.

Mel non si era dimenticato della sua dolce violenza durante l’estate , però era un piacere inimmaginabile ritrovarla tutta….

Mentre Zabini era impegnato sul suo collo , Mel ne approfittò per infilare le mani sotto la maglia e allargare ancora di più le gambe , Blaise non perse tempo e si sistemò meglio facendo aderire i loro caldi bacini separati solo da quella stoffa che presto sarebbe scomparsa.

Mel sentiva tutta l’eccitazione dell’amico “BOA” di Zabini che premeva per essere liberato, ma non voleva che tutto finisse troppo in fretta dopo una così lunga separazione.

Quando Blaise cominciò a sbottonargli la camicia , Mel lo bloccò – No! Stasera faccio io, a modo mio-.

Blaise lo guardò un po’ torvo, fra i due era lui l’uomo, possibile che gli sarebbe toccato essere lui la “vittima”, ma Mel lo distrasse facendolo scivolare sotto di sé.

Gli si sistemò a cavalcioni e poi prese ad ondeggiare dolcemente sulla sua vita. Zabini si rilassò “succeda quel che succeda…”pensò mentre Mel calava su di lui per baciarlo teneramente.

Erano stati separati per troppo tempo!!! Si era dimenticato la compattezza dei muscoli delle braccia del suo boy e le linee ben modellate del suo torace, che ora si stavano muovendo guizzando sotto la stoffa, a contatto con le sue dita.

Si rialzò per guardarlo negli occhi, ormai accesi dalla passione, lentamente e con un ghigno beffardo, prese a sbottonarsi lascivamente la camicia che in un rapido gesto volò via.

Zabini guardò rapito il torace snello e di alabastro che la camicia aveva rivelato. Era il suo tesoro quello che gli si mostrava. Delicatamente alzò una mano per sfiorare quel torace candido……aveva quasi paura di romperlo…ma ottenne in cambio mugolii di piacere.

Non poteva resistere a quella scena. Il suo “angel”era lì a cavalcioni su di lui che ondeggiava sospirando alle sue carezze…….si stappò la camicia e si mise a sedere prendendo con foga la testa di Mel e portandosela verso la sua bocca per farvi entrare la sua lingua e assaporare quella di lui , impegnandola in un turbinio da mozzare il fiato.

I loro toraci si sfiorarono e Mel si strinse di più a lui circondandolo con le braccia.

A fior di labbra Zabini sussurrò- EIH! Orsacchiotto hai deciso di farmi penare stasera, vuoi farti desiderare?-, per tutta risposta Mel gli sorrise……un sorriso dolce e tenero che sciolse il cuore di Blaise.

Ripresero a danzare insieme ; la lingua di Zabini uscì dalla bocca di lui per tracciare una scia di piacere e passione, partendo dalle labbra di Mel accarezzando la mascella per arrivare ad esplorarne il collo e pio giù fino alla clavicola……ma quella scia non intendeva fermarsi e provocando mille brividi di passione si diresse al suo obbiettivo…il torace di Mel. Arrivata lì la lingua di Blaise si diresse verso il capezzolo turgido di passione del suo amante….e vi chiuse la bocca facendo sospirare ancora più forte Mel.

A quel contatto Mel aveva inarcato la testa all’indietro per lasciare più spazio alla lingua di Blaise, ma quando arrivò al torace non potè trattenersi dal gemere più forte…i suoi propositi erano andati in fumo, non poteva fare giochetti con lui e lo sapeva. Ormai aveva ripreso il controllo e Mel dovette alzare bandiera bianca e laciar campo libero alle “esigenze” di Zabini.

Blaise, tenendolo imbrigliato al suo torace, lo fece scendere dolcemente sul materasso mentre con la lingua continuava ad accarezzarlo scendendo fino all’ombelico.

Voleva riassaggiare tutto quel torace che da tempo non assaggiava, così ricominciò l’opera…..

Risalì pian piano accarezzando con la punta della lingua ogni lembo di pelle di quel torace fremente di passione…..Mel non faceva che mugolare dal piacere…..e inarcò il torace ancora di più per andare incontro a quella bocca che gli faceva provare mille brividi.

Mel sentiva che Zabini era pronto e anche lui fremeva, quindi si alzò leggermente e tirò su il capo di Blaise facendoli un segno di assenso…..LO VOLEVA.

Il Serpeverde non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sulla sua preda. Colei che ancora lo separava dal piacere assoluto……Colei che imbrigliava e lo separava dall’unione con Mel……LA CINTURA!

Fu subito slacciata e in un batti baleno furono tolti anche pantaloni e boxer. Rimasero entrambi nudi coi loro “amici” ben svegli e ritti a fissarsi per intensi minuti.

Sapevano entrambi che quello che stavano per condividere era UNICO, perché erano loro due nell’amore reciprococce lo stavano per condividere!!

Mel si alzò leggermente per attirare il suo amante a se facendovi aderire la bocca con la sua. Una mano di Blaise si spostò delicatamente lungo la gamba di Mel accarezzandola e facendola alzare leggermente. Poi con una spinta decisa ma attenta entrò il lui che sospirò leggermente contro le sue labbra per l’intrusione…….

Era meraviglioso per Mel risentire Zabini dentro di sé!

Il Serpeverde prese a muoversi dolcemente nel Grifondoro, sentiva il suo “amico Boa” completamente avvolto da calore di Mel. Era una sensazione piacevole e appagante.

I loro corpi si muovevano all’unisono, Mel si inarcava ad ogni spinta del compagno per provare più piacere e assecondare i movimenti di Zabini, prorompendo in gemiti sempre più forti.

Erano quasi giunti vicino al culmine, lo sentiva dia respiri sempre più veloci e dagli urli di Mel….quando ad un tratto Blaise, decise di fermarsi.

Mel aprì gli occhi sconcertato e lo guardò risentito- Anf anf …ma pro….anf…prio…anf ades…anf so…ti….anf….fermi…anf ?- .

Zabini non rispose, ma invece lo guardo e si chinò a baciarlo.

Quando sentì che dalle parti dell’equatore la situazione si era un attimo assestata riprese a muoversi senza preavviso, facendo gemere Mel dentro la sua bocca.

Mel stava impazzendo dal piacere che si stava prolungando a dismisura (nda come voleva lui d'altronde…no?).

Blaise lo aveva portato vicino all’orgasmo già tre volte e ogni volta era più difficile e ogni volta era più difficile fermarsi, ma Zabini da bravo monaco Zen, ci riusciva perfettamente e provocava in Mel picchi di piacere mai provati prima manifestati da urli incontrollati.

Finalmente alla quarta volta, Blaise non si fermò, lasciando che l’onda dell’orgasmo li invadesse come un maremoto di passione…….esistevano solo loro, i loro corpi, le loro urla di piacere.

I loro liquidi si sparsero e ricaddero sudati, ansanti e totalmente soddisfatti l’uno sull’altro privi di forze.

Mel aveva il cuore che batteva a mille e stava cercando di riprendersi da quel meraviglioso amplesso ……. aveva ancora lo sguardo appannato…era stato talmente intenso che aveva per un lungo istante perso il contatto con la realtà, c’erano solo lui il suo corpo e quello del suo amante!

Era completamente abbandonato sotto il corpo di Blaise che era riverso sul torace.

Un sorriso e una felicità immensa lo pervase quando incontrò lo sguardo ancora vitreo di passione del suo amante, gli passò una mano tra i capelli sudati per l’intenso sforzo e chiuse gli occhi soddisfatto come mai in vita sua.

Mel rimase lì nella stanza “abbandonata” di Blaise, dolcemente cullato dalle sue forti braccia sognando………una persona…….diversa da quella che gli stava accanto!











Non ho saputo resistere!!!!! E’ o non è un NC17? E quindi una scena di sesso al 14 cap mi sembrava Giusta!! Diciamo che è un intermezzo fra i vari capitoli fatemi sapere cosa ne pensate! Poi ho notato che il povero Mel c’era e non c’era e mi sembrava giusto dedicargli un capitolo…..bollente! comunque fatemi sapere! Un bax Noriko


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03/02/2005 18:46
 
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Capitolo 14 "Ritrovarsi dopo un'estate"
Autrice: Noriko DeiBey


Calde mani lo percorrevano tutto.

Sembravano passati mille anni dall’ultimo contatto con quelle dita forti e dalla presa decisa.

Mel esultava , aveva ritrovato il suo amante , il forte e dotato Zaini.

Si erano ubriacati ben bene nella nuova stanza di Ankh (arredata con gusto da Priscilla), infuocati dall’atmosfera, dai corpi caldi che si strusciavano l’uno con l’altro in un’ammucchiata generale sul letto di Hargreaves.

Quando giunse il momento di separarsi, Zabini non ebbe la forza per far andar via il suo amato.

Lo prese e lo trascinò per i corridoi del dormitorio Serpeverde sbattendolo contro ogni parete incatenando le sue labbra a quelle di Mel in baci appassionati e esigenti.

Finalmente giunsero nella stanza “abbandonata” di Zabini (nda aveva sbattuto fuori i suoi compagni di stanza, deve essere una moda fra i Serpeverde).

Mel si sentì sbattere violentemente sul letto , non ebbe neanche il tempo di dire “pe” che Blaise gli si avventò contro.

-Stasera sei mio piccolo- gli disse in un soffio la Serpe……prese a baciarlo insistentemente e con foga fino a toglierli il respiro.

Mel non si era dimenticato della sua dolce violenza durante l’estate, però era un piacere inimmaginabile ritrovarla tutta….

Mentre Zabini era impegnato sul suo collo, Mel ne approfittò per infilare le mani sotto la maglia e allargare ancora di più le gambe, Blaise non perse tempo e si sistemò meglio facendo aderire i loro caldi bacini separati solo da quella stoffa che presto sarebbe scomparsa.

Mel sentiva tutta l’eccitazione dell’amico “BOA” di Zabini che premeva per essere liberato, ma non voleva che tutto finisse troppo in fretta dopo una così lunga separazione.

Quando Blaise cominciò a sbottonargli la camicia , Mel lo bloccò – No! Stasera faccio io, a modo mio-.

Blaise lo guardò un po’ torvo, fra i due era lui l’uomo, possibile che gli sarebbe toccato essere lui la “vittima”, ma Mel lo distrasse facendolo scivolare sotto di sé.

Gli si sistemò a cavalcioni e poi prese ad ondeggiare dolcemente sulla sua vita. Zabini si rilassò “succeda quel che succeda…”pensò mentre Mel calava su di lui per baciarlo teneramente.

Erano stati separati per troppo tempo!!! Si era dimenticato la compattezza dei muscoli delle braccia del suo boy e le linee ben modellate del suo torace, che ora si stavano muovendo guizzando sotto la stoffa, a contatto con le sue dita.

Si rialzò per guardarlo negli occhi, ormai accesi dalla passione, lentamente e con un ghigno beffardo, prese a sbottonarsi lascivamente la camicia che in un rapido gesto volò via.

Zabini guardò rapito il torace snello e di alabastro che la camicia aveva rivelato. Era il suo tesoro quello che gli si mostrava. Delicatamente alzò una mano per sfiorare quel torace candido……aveva quasi paura di romperlo…ma ottenne in cambio mugolii di piacere.

Non poteva resistere a quella scena. Il suo “angel”era lì a cavalcioni su di lui che ondeggiava sospirando alle sue carezze…….si stappò la camicia e si mise a sedere prendendo con foga la testa di Mel e portandosela verso la sua bocca per farvi entrare la sua lingua e assaporare quella di lui , impegnandola in un turbinio da mozzare il fiato.

I loro toraci si sfiorarono e Mel si strinse di più a lui circondandolo con le braccia.

A fior di labbra Zabini sussurrò- EIH! Orsacchiotto hai deciso di farmi penare stasera, vuoi farti desiderare?-, per tutta risposta Mel gli sorrise……un sorriso dolce e tenero che sciolse il cuore di Blaise.

Ripresero a danzare insieme; la lingua di Zabini uscì dalla bocca di lui per tracciare una scia di piacere e passione, partendo dalle labbra di Mel accarezzando la mascella per arrivare ad esplorarne il collo e pio giù fino alla clavicola……ma quella scia non intendeva fermarsi e provocando mille brividi di passione si diresse al suo obbiettivo…il torace di Mel. Arrivata lì la lingua di Blaise si diresse verso il capezzolo turgido di passione del suo amante….e vi chiuse la bocca facendo sospirare ancora più forte Mel.

A quel contatto Mel aveva inarcato la testa all’indietro per lasciare più spazio alla lingua di Blaise, ma quando arrivò al torace non potè trattenersi dal gemere più forte…i suoi propositi erano andati in fumo, non poteva fare giochetti con lui e lo sapeva. Ormai aveva ripreso il controllo e Mel dovette alzare bandiera bianca e laciar campo libero alle “esigenze” di Zabini.

Blaise, tenendolo imbrigliato al suo torace, lo fece scendere dolcemente sul materasso mentre con la lingua continuava ad accarezzarlo scendendo fino all’ombelico.

Voleva riassaggiare tutto quel torace che da tempo non assaggiava, così ricominciò l’opera…..

Risalì pian piano accarezzando con la punta della lingua ogni lembo di pelle di quel torace fremente di passione…..Mel non faceva che mugolare dal piacere…..e inarcò il torace ancora di più per andare incontro a quella bocca che gli faceva provare mille brividi.

Mel sentiva che Zabini era pronto e anche lui fremeva, quindi si alzò leggermente e tirò su il capo di Blaise facendoli un segno di assenso…..LO VOLEVA.

Il Serpeverde non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sulla sua preda. Colei che ancora lo separava dal piacere assoluto……Colei che imbrigliava e lo separava dall’unione con Mel……LA CINTURA!

Fu subito slacciata e in un batti baleno furono tolti anche pantaloni e boxer. Rimasero entrambi nudi coi loro “amici” ben svegli e ritti a fissarsi per intensi minuti.

Sapevano entrambi che quello che stavano per condividere era UNICO, perché erano loro due nell’amore reciprococce lo stavano per condividere!!

Mel si alzò leggermente per attirare il suo amante a se facendovi aderire la bocca con la sua. Una mano di Blaise si spostò delicatamente lungo la gamba di Mel accarezzandola e facendola alzare leggermente. Poi con una spinta decisa ma attenta entrò il lui che sospirò leggermente contro le sue labbra per l’intrusione…….

Era meraviglioso per Mel risentire Zabini dentro di sé!

Il Serpeverde prese a muoversi dolcemente nel Tassorosso, sentiva il suo “amico Boa” completamente avvolto da calore di Mel. Era una sensazione piacevole e appagante.

I loro corpi si muovevano all’unisono, Mel si inarcava ad ogni spinta del compagno per provare più piacere e assecondare i movimenti di Zabini, prorompendo in gemiti sempre più forti.

Erano quasi giunti vicino al culmine, lo sentiva dia respiri sempre più veloci e dagli urli di Mel….quando ad un tratto Blaise, decise di fermarsi.

Mel aprì gli occhi sconcertato e lo guardò risentito- Anf anf …ma pro….anf…prio…anf ades…anf so…ti….anf….fermi…anf ?- .

Zabini non rispose, ma invece lo guardo e si chinò a baciarlo.

Quando sentì che dalle parti dell’equatore la situazione si era un attimo assestata riprese a muoversi senza preavviso, facendo gemere Mel dentro la sua bocca.

Mel stava impazzendo dal piacere che si stava prolungando a dismisura (nda come voleva lui d'altronde…no?).

Blaise lo aveva portato vicino all’orgasmo già tre volte e ogni volta era più difficile e ogni volta era più difficile fermarsi, ma Zabini da bravo monaco Zen, ci riusciva perfettamente e provocava in Mel picchi di piacere mai provati prima manifestati da urli incontrollati.

Finalmente alla quarta volta, Blaise non si fermò, lasciando che l’onda dell’orgasmo li invadesse come un maremoto di passione…….esistevano solo loro, i loro corpi, le loro urla di piacere.

I loro liquidi si sparsero e ricaddero sudati, ansanti e totalmente soddisfatti l’uno sull’altro privi di forze.

Mel aveva il cuore che batteva a mille e stava cercando di riprendersi da quel meraviglioso amplesso ……. aveva ancora lo sguardo appannato…era stato talmente intenso che aveva per un lungo istante perso il contatto con la realtà, c’erano solo lui il suo corpo e quello del suo amante!

Era completamente abbandonato sotto il corpo di Blaise che era riverso sul torace.

Un sorriso e una felicità immensa lo pervase quando incontrò lo sguardo ancora vitreo di passione del suo amante, gli passò una mano tra i capelli sudati per l’intenso sforzo e chiuse gli occhi soddisfatto come mai in vita sua.

Mel rimase lì nella stanza “abbandonata” di Blaise, dolcemente cullato dalle sue forti braccia sognando………una persona…….diversa da quella che gli stava accanto!











Non ho saputo resistere!!!!! E’ o non è un NC17? E quindi una scena di sesso al 14 cap mi sembrava Giusta!! Diciamo che è un intermezzo fra i vari capitoli fatemi sapere cosa ne pensate! Poi ho notato che il povero Mel c’era e non c’era e mi sembrava giusto dedicargli un capitolo…..bollente! comunque fatemi sapere! Un bax Noriko


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10/02/2005 11:02
 
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Capitolo 15 "Giorni di ordinaria follia"
Autore:The Squad

Le cose non stavano andando affatto bene,ci doveva essere qualcosa che proprio non riusciva a capire,pensò Onirius uscendo dalla torre di Corvonero.
Erano tre giorni che non riusciva a parlare con Kjer,la quale era sempre accompagnata dalla sua cuginetta Ilayas,ed ogni volta che incontrava quelle due (che significava come minimo tre volte al giorno,colazione,pranzo e cena) cercava di chiedere spiegazioni ma rimediava solo i soliti due ceffoni in faccia.
Ankh se la rideva come sempre e lo accompagnava in infermeria scuotendo la testa,Oni incazzato nero per questa storia decise allora di andare a chiedere qualcosa ad Elladora e Priscilla,che comunque erano compagne di stanza di Kjer.
Entrato in infermeria,il solito seguito di ragazze,per la maggior parte di Corvonero,che gli vorticava attorno si manifestò come dal nulla.
- Oh Oni povero caro che ti è successo anche oggi? Ancora quelle due sgualdrine di Grifondoro?-
-Ma daaai lasciale perdere e stai un po' con noi,noi non ti tratteremmo mai così male!
-Si si è vero e poi non è giusto,perchè permetti a loro di toccarti quando noi dobbiamo sempre staccare il biglietto?-
Onirius si voltò sbuffando...uff,ma che aveva fatto di male per meritarsi anche la pietà delle sue concubine.
Guardandole tutte li assieme attorno a lui,sembravano proprio avvoltoi pronti a beccare alla prima opportunità,ma a lui gli avvoltoi non erano mai stati simpatici...
Si fece curare in fretta il segno lasciato dai due schiaffi che aveva ricevuto regolarmente quella mattina,ringraziò Madama Chips e si avviò verso la sala grande.
Nell'entrare pensò che,con l'arrivo della festa di iniziazione delle matricole a fine settimana,avrebbe dovuto prima sistemare una certa cosa.
Andò quindi vicino al tavolo dei professori,accanto al quale era posizionata una piccola bacheca sulla quale c'erano i nomi delle stanze e sotto quelli di chi le occupava nelle varie ore.
Ora,a Onirius non interessavano certo gli orari di lezione... infatti i suoi occhi andarono al livello delle 9-10-11-12 di sera,ovvero gli orari in cui tutte le coppie di Hogwarts s'incontravano per fare i loro porci comodi.
Dunque... bagno dei prefetti,l'intera serata era occupata da quei due bastardi di Weasley e Granger! Cazzo,è il mio posto preferito,vabbè vediamo qui allora.
Torre di Astronomia... Gli occhi di Onirius tremarono increduli,la mascella gli cadde prima che una smorfia di disgusto si potesse formare sul suo volto.
-Oh mio Dio! Questo no!-
Si stroppicciò gli occhi per guardare un altra volta,non poteva essere vero,eppure i nomi sulla bacheca erano proprio quelli... Bulstrode,Tiger e Goyle! Tutti e tre insieme a fare non si sa quali terrificanti atti carnali,non voleva neppure pensarci,doveva essere lo spettacolo peggiore dell'intero universo!
Tremando ancora dal senso dell'orrore vide con piacere che la stanza delle necessità era libera dalle 24 in poi,prima c'erano solo le stupide lezioni di quel Pottero.
Sarebbe andato lì allora,dopo aver rapito Mel dalle luride manacce di quel Serpeverde... sarebbe bastato solo un goccio della sua nuova invenzione eheheh
Giusto per curiosità sbirciò a quello che sarebbe accaduto alla stessa ora nella sala grande hhmmm streeptease totale gentilmente offerto dalla casa di Grifondoro,potrete vedere per intero le nostre tre bellezze Priscilla Burns,Elladora Reed e Ginny Weasley!
-Ah però...! - commentò Onirius sollevando un sopracciglio. - La sala grande sarà affollatta...sempre così quando mostri un po' di carne. E pensare che quelle tre dovranno addirittura METTERSI ADDOSSO dei vestiti per poi poterseli togliere... quale evento!-
-Bhe si staranno preparando,io però ho bisogno di parlare con quelle del sesto anno...-
E così dicendo s'incamminò con rapidità verso la sala comune di Grifondoro,per caso stava passando di lì un certo ragazzino che aveva già visto da qualche parte
-Hey ma sei tu! Quello che ha disturbato Kjer il primo giorno!-
Questi cercò di discolparsi ma venne rapidamente sollevato in aria da un incantesimo di Onirius,il quale prima di tutto lo sbattè con violenza sul muro esterno della sua sala comune e poi lasciò cadere il malcapitato da tre metri da terra.
Allin urlò di dolore ma il Corvonero lo tirò subito in piedi e lo riportò alla realtà -Tu infima mezzasega! Se non vuoi che io ti costringa a bere per sempre burrobirra dalla parte sbagliata devi andare immediatamente a chiamarmi la Burns e la Reed,chiarooo!!!???-
Il poveretto del terzo anno annuì debolmente,tremando e con il naso che sanguinava vistosamente. Onirius lo portò davanti al ritratto,gli fece sputare la parola d'ordine e lo scaraventò all'interno della sala comune.
Dopo alcuni minuti la porta si riapri e Priscilla ed Ella uscirono dal ritratto.
-Hey Oni che vuoi?- chiese subito Pry accendendosi una canna e passandone una ad Ella
-Spero che tu abbia un buon motivo per interromperci... oggi assieme alla Weasley abbiamo organizzato una cosettina per divertirci e far sbavare un po' i ragazzi.- Ella disse alquanto scocciata.
-Ah sentite non ci vorrà molto... devo chiedervi un paio di cose su Kristine.-
Una nuvola di fumo uscì con veemenza dalla narici di Pry -Uff,che vuoi sapere di quella lì? E' sempre incazzata col mondo e vivere nella sua stessa stanza è impossibile. Quasi peggio della prefettina perfettina! -
-Allora è arrabbiata di suo con tutti? No perchè è da diversi giorni che lei e sue cugina continuano a credere che io sia un punching-ball... non è che ne sai qualcosa Pry?-
-Bhè si può essere... in effetti mi ricordo che abbiamo litigato la prima mattina...-
-E ti ricordi anche perchè magari? Oppure ti ricordi se io c'entravo in qualche modo?-
-Ecco si... si tu eri proprio l'argomento,diciamo il tuo comportamento esemplare! Ma adesso se mi vuoi scusare ho uno spogliarello da preparare e più tardi un raccolto da fare! Ricordati che Sabato sera c'è la festa,devi organizzare tutto tu e forse è meglio che ti sbrighi ok? Ciao ciao Oni caro!- la voce ironica e svogliata di Pry,seguita dalle risate di Elladora,venne soffocata dalla porta che si richiuse alle loro spalle.
Onirius passò il resto della giornata a cercare di interpretare le parole della Burns... era tutto a causa del suo comportamento,si ma di quando? E perchè poi,la domanda era sempre quella!
Verso sera però il corvonero smise di pensare troppo,con Kjer di sicuro si sarebbe chiarito alla festa del raccolto... quella nuova erba di sicuro avrebbe aiutato a distendere i nervi.
Ora invece era tempo... di andare in missione! Onirius immaginò di legarsi una fascia rossa attorno alla fronte nel prendere il suo violino magico ed una bottiglia che sembrava non contenere niente. S'incamminò a lunghi passi verso il dormitorio di Serpeverde e bussò,Ankh gli aprì la porta guardandolo sorpreso.
-Sono ancora in tempo?! Per il festino intendo,ho anche il 'Martini'...- disse sventolando la bottiglia.
Dall'interno della sala comune tutte le ragazzine dei vari anni emisero urletti di gioia e fremettero nel vedere entrare il loro uomo dei sogni.
Draco s'innalzò imperiosamente dalla sua poltrona per lamentarsi -Hey che significa questa intrusion.....mmbbfff-
Onirius lo aveva preso per i fianchi e davanti a tutta la sala lo aveva baciato con tanta passione da sembrare osceno,per poi lasciarlo cadere di nuovo sulla poltrona,sbigottito.
-Allora Dracuccio... non abbiamo ancora imparato a tenere la bocca chiusa vedo! Avanti... lo sappiamo tutti che ti piacciono gli uomini,ed Ankh è qui apposta per aprirti nuovi orizzonti sai? Lui ti vuole solo introdurre letteralmente ad un nuovo mondo!-
Le ragazzine di serpeverde intanto erano tutte svenute o sbavanti come lumache e con gli occhi grandi come palle da tennis.
Ankh intanto fece girare Onirius agitandogli davanti la bottiglia apparentemente vuota.
-Hey Oni che c'è qui dentro? Pesa come se fosse piena ma nn c'è niente!-
-Eheh,è l'Assenzio Assente! Più di novanta grandi,botta sicura ed immediata che ti spedisce nell'altro mondo in un secondo. Ovviamente è l'antisgamo più assoluto,incolore,inodore,inconsistente. Te l'ho portata perchè dovresti trovarmi una mistura per far passare la sbornia... sai sennò alla festa del raccolto le povere matricole... fra le canne e tutto il resto rischiamo di ammazzarne qualcuno,ho dei programmi un po' particolari quest anno!-
-Capisco...- disse Ankh fissando la bottiglia e schiaffandosi una mano in faccia -Sarà molto semplice lascia fare a me!-
-Ok,ma adesso mi serve ancora per un attimo,Hey sai mica dov'è il dormitorio di Zabini di quest anno?-
Onirius si fece indicare la stanza del marcantonio e lo trovò lì da solo,come sempre a ronfare per la sua siesta pomeridiana,tra poco si sarebbe svegliato e si sarebbe abbeverato... questo Oni lo sapeva bene. La prima cosa che Blaise faceva dopo essersi svegliato era svuotare il bicchiere di succo di zucca che stava sul suo comodino. Con tutte le notti che ci aveva dormito assieme gli anni precedenti non poteva certo sbagliare.
Prese la bottiglia e versò una buona dose dell'Assenzio Assente nel succo di zucca per poi nascondersi sotto al letto e tirare fuori il violino.
Chissà se ci sarebbe riuscito,non aveva mai provato a riprodurre con le sue orde il suono di cinque unghie che passanosu di una lavagna,ma nella vita c'è sempre una prima volta!
-AAAAAARRGH!- urlò Blaise svegliandosi di soprassalto e guardandosi intorno. -C-chi... chi cazzo è stato... oh mio dio è terribile!-
Allungando una mano tremante Zabini raggiunse il suo bicchiere e bevve fino a svuotarlo. Ora non sapeva perchè ma il succo di zucca gli stava bruciando lo stomaco,sentiva la sua testa girare vorticosamente e dopo pochi secondi la riportò sul cuscino.
-Ooouh no hic... stasera ho l'appuntamento con hic...il mio Mel... non rieshco hic più ad alzarmi! -
Onirius sorridendo,sempre da sotto al letto,cominciò a suonare le note di un ninnananna che in un paio di minuti fecero stramazzare del tutto il povero Blaise sul suo letto.
Oni uscì dal letto e vedendo il grosso ragazzo russare della grossa sorrise perfidamente
-Benvenuti nel mondo dei sogni! Si ringraziano i gentili passeggeri per aver scelto la McClive Airways!-
Scappò in fretta dal dormitorio,lasciando la bottiglia nelle mani di Ankh e partendo come un razzo alla volta del dormitorio di Tassorosso.
Vicino alla porta si sentivano dei passi veloci,dopo un secondo essa si aprì e la figura di Mel comparve lì davanti ad Onirius.
-Buonaseeeeera...-
Mel prese un colpo nel vedere proprio lui,la persona a cui stava pensando ieri sul letto assieme a Blaise,appoggiato alla rampa di scale più vicina,con quello sguardo da rapace pronto a fiondarsi sulla preda.
-Che... che cosa ci fai tu qui Onirius? Io s-stavo aspettando...-
-Zabini forse? Bhè il povero Blaise stasera non è proprio in condizione,secondo Ankh si è unbriacato un po' troppo e se la sta ancora dormendo.-
-Mmhh,strano... non beve mai prima di sera!-
-Già,ma questo a noi non interessa! Se permetti sarò io il tuo accompagnatore per stasera.-
E con uno schiocco delle dita il violino prese a levitare e a suonare una musica registrata in precedenza.
- Allora...?- chiese Onirius porgendo la sua mano verso il Tassorosso.
Mel la prese sorridendo ed insieme si avviarono verso il settimo piano,fino alla stanza delle necessità.
Dovevano avere entrambi in mente le stesse cose,poiché quando la porta si aprì un sontuoso letto con coperte di seta rossa si presentò davanti ai loro lussuriosi occhi.
Varie boccette contenenti i più svariati oli da massaggio profumati erano ben disposte su un comodino d'ebano e su di un altro erano appoggiati giochi erotici di ogni tipo,compresi vestiti di cuoio,fruste e manette con il pelo rosa. Di lato stava invece una vasca da bagno idromassaggio di ultima generazione con una selezione di costumi sexy per il suo utilizzo.
Gli occhi di Mel brillarono alla vista della loro nuova sala d'amore,Onirius lo guardò leccandosi le labbra. Adesso non avrebbe più pensato alle preoccupazioni avute in settimana... stava solo per divertirsi un mondo!

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Capitolo 16 "Casi irrecuperabili"
Autore: Noriko DeiBey





Casi Irrecuperabili
“Allora, aveva fatto uno spogliarello di Beneficenza con Elladore e Ginny (reclutate a forza)..Hi..Hi che faccia aveva fatto Ginny quando aveva scoperto che era uno spogliarello integrale….certo Ella non si era scomposta per niente!

Poi ho passato tutto il giorno dopo a subire gli scherzi di Onirius che finalmente è arrivato al perché dell’arrabbiatura di Kappa!! E se l’è presa con me! Si, è anche vero che avrei potuto essere un po’ più discreta, ma ero inviperita con quella piattola di Kappa! Possibile che ancora non abbia trovato il coraggio di dichiararsi…caspita l’ho capito anch’io che muore dietro ad Onirius da anni….ma lui è tardo…poverina quasi la compatisco! Sarà il caso che non le dica del discorso che abbiamo fatto io e Mel…poverino è in crisi…e centra sempre quel casinista di Onirius! Meno male che Ella mi assilla per altri motivi….per la sua sbandata colossale per il professore Remus Lupin! E per di più c’è quello stupido di Malfoy che vuole che gli rifaccia la stanza!!!! Se! Forse in un’altra vita! Da quello che so e dalle voci di corridoio il suo “alloggio” e in stile “puro tardo scopaico” e chi glielo toglie! E poi c’è Piton…già quando si muove quel polentone a chiedere il terreno a Madama Sprite?.

A proposito che giorno è oggi? Ah già ho lezione di Storia della Magia…sarà il caso che io mi porti Vouge e Cosmopolitan sarà una mattinata lunga!”.

-Priscilla ti muovi dai se no facciamo tardi!- le urlò dalla sala Comune Elladora.-SI Si! Eccomi……Cazzo di anaconda!CALì tieni questo bestione attorcigliato meglio, cavolo ci inciampiamo tutte!- dicendo questo Priscilla si diresse verso l’amica con le loro divise succinte sentendosi gli occhi addosso di tutti! Ma specialmente due paia di occhi Verde Smeraldo la stavano fissando intensamente!

“che schifo il solito porrige, ma perché non un bel paio di ciambelle…possibile che bisogna diventare inglesi anche nel mangiare, oltre a stare in questa umida nazione” pensò sconsolata Priscilla davanti alla sua colazione! Imitando l’amica Elladora decise di dare buca al porrige e si tuffò su una bella tazza di caffè nero! Notando che sul loro tavolo non c’erano brioches si guardò un po’ intorno…e….lì lo vide IL VASSOIO DELLE BRIOCHES!. Al tavolo dei Serpeverde. Si girò verso Ella- Ma perché mai ci rifilano la sbobba e quei dannati hanno le brioches?Tu me lo sai svelare l’arcano?- - Bhè è semplice la nostra colazione la decide la Mc Granitt, è uno dei suoi doveri!- le rispose tranquillamente Dora. Ma Priscilla non la prese altrettanto bene e davanti a tutte le tavolate si alzò ancheggiando sinuosamente e sensualmente fra i tavoli fino ad arrivare a quello dei Serpeverde! Una volta li si diresse, nello stupore generale, verso Hargreaves! Gli si avvicinò sempre con quella camminata che trasudava sesso da ogni poro e si chinò lievemente verso il Conte.

Ankh, d’altronde, aveva notato il luccichio di divertimento negli occhi dell’amica e quando lei le si chinò tanto vicino da farle rimirare quello che c’era dentro lo scollo, faticò parecchio a trattenersi dal ridere!

Con grande malizia, davanti alle bocche aperte dei Serpeverde e ai colli che si allungavano per meglio vedere il suo scollo, Burns si avvicinò pericolosamente alla bocca di Anckh – Mi dai la tua Brioches?- quella frase suonava così allusiva, lasciva e innocente al tempo stesso che Draco, Blaise, e gli altri rimasero a bocca aperta aspettando la risposta!- Ma certo serviti pure, da me puoi avere questo e altro-.

L’inera sala era rimasta sconvolta, da quando il tenebroso Conte concedeva favori…sopratutto a quella libertina della Burns! Lei sorrise e si diresse al suo posto sempre ancheggiando.

Quando appoggiò il suo bel culetto sulla sedia si trovò sotto il tiro incrociato di Granger e Dora che la stavano rimproverando per il suo atteggiamento poco “studentesco” e più da bordello.

Per fortuna la colazione finì presto così Burns potè sgattaiolare via dalle grinfie delle due!

Quando arrivò nell’aula di Storia della Magia, per evitare Dora si mise a fianco di Potter- Scusa Potter posso sedermi qui?-.

“Come?Priscilla Burns mi rivolge la parola?” Harry era sorpreso ma rispose prontamente-Certo!-.

“Che palle odio storia della Magia è così noiosa……chissà che sta combinando Ron, povero è seduto accanto a Hermione…li toccherà stare attento.

Chissà che sta facendo Burns……ma quella è la rivista di Vouge….come fa ad avere voti decenti se non sta mai attente alla lezioni …..bo! comunque, meno male che fra poco è finita! Ma cos’è questo dolce profumo….proviene da Burns. Certo che a vederla così da vicino non mi ero mai accorto di quanto fosse bella! A ripensarci è la prima volta che le sto così accanto in sei anni. Non c’è da biasimarla, lei è col gruppo dei Folli almeno così gli chiamano ( strano che Seamus non ne faccia parte eppure è un casinaro di prima categoria). Mi dispiace un po’ non conoscere questa ragazza, grazie a lei le voci sul mio conto ultimamente girano di meno, son tutti suoi i pettegolezzi. Chissà se è vero quel che si dice; che è una ragazza promiscua e che fa uso di droga. A pensarci bene non mi sembra il tipo di persona con cui George e Fred potrebbero andare in giro! Eppure fino al nostro quarto anno era con loro! Invece ora va in giro con quel Conte che mi da i brividi e quel pallone gonfiato di Onirius per non dimenticarci del primo Gay riconosciuto e pubblico di Hogwarts Mel. Bel gruppetto di scapestrati, come fa quella brava ragazza di Elladora a essere amica di tali soggetti?!. Certo non vorrei essere in Calì, povera son già cinque mattine che si sveglia fra gli urli che si scambiano Burns e Starlight le sento pure io dalle nostre stanze! Che polmoni!

Eppure è da un po’ che osservo da lontano Burns è diversa da quello che vuol far sembrare, si ieri sera si è esibita in uno spogliarello ( peccato non l’ho visto) però quando è sola l’ho vista più volte guardare fuori dalla finestra soprappensiero! Chissà a cosa pensa, quando fa così ha uno sguardo così malinconico!

AAAAAH finalmente la lezione è finita! Si alza anche lei! Wow mi ha sorriso , oggi nevica, e pensare che prima a colazione era tutte moine con Il CONTE! Chissà che c’e tra i due.”così pensando Harry uscì dall’aula trovandosi davanti proprio lui Il CONTE che non lo degnò neanche di uno sguardo trapassandolo quasi, per raggiungere Priscilla che gli sorrise. La prese in disparte, Harry curioso si avvicinò per sentire ma riuscì a raccogliere solo brandelli di conversazione- Com’è andata la lezione!- era sicuro che Burns gli avesse risposto qualcosa poi sempre Burns disse- Si? È tutto ok?- -Va bene…..Piton- fu la risposta del Conte che Harry ,dietro la colonna dove si era nascosto, riuscì a sentire. Non gliela contavano giusta, si appiattì alla parete quando i due scesero dalle scale per andare verso i dormitori. Harry decise di seguirli.

“Si stanno dirigendo verso la nostra case? Perché, Burns che hai a che fare con Piton e un Serpeverde. Adesso perché si fermano è sospetto! Il Conte non entra? Se mi avvicino forse riesco a sentire. Che dice Burns che va a prendere quella cosa? E quella strana boccetta che ha in mano Il Conte? Ah eccola di ritorno, ma cosa ha in mano, sembra un sacchetto di M&M a tutti i gusti! Che diavolo ci devono fare. Caspita devo muovermi se no li perdo” e così Harry si tuffò in un inseguimento silenzioso appresso ai due presunti cospiratori.

Li seguì quatto quatto senza farsi vedere fino al portone dove una figura alta e imponente li stava aspettando, il Professor Piton che sibilando chiese indicando il sacchetto- è questo Priscilla?- lei annui.

“Un attimo! Ma come l’ha chiamata per NOME senza insulti sulla Casa o roba del genere, com’e possibile?! Diamine lui è l’odioso Piton possibile che ci sia un Grifondoro che sopporti? Effettivamente non ha mai rimproverato Burns alle sue lezioni! Caspita stanno per uscire devo seguirli!”.

I tre con fare sospetto si erano guardati un po’ in torno per vedere se nessuno gli seguiva!

Con in testa Piton si diressero verso una serra abbandonata e si trovarono lì con la Professoressa Sprite…..Harry li tallonava “ Ma che cosa combinano quei tre, perché si stanno dirigendo verso le serre. Toh! C’è anche la prof Sprite, il mistero si infittisce e poi perché sta sorridendo così affabile non pensavo che fossero in buoni rapporti con……ehi UN MOMENTO! MA HA MESSO IL BRACCIO INTORNO AL CONTE COM’E’ CHE NON MUORE FULMINATA LA Prof. ridono e scherzano insieme come vecchi amiconi…che mi sia perso qualcosa in questi anni?

Wow Burns sta ridendo e AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! GESù VA A FINIRE CHE MUOIO PER LO SCHIFO si è fatta mettere un braccio intorno alle spalle da Piton BRRRRRR rabbrividisco solo a guardarli! Bleah! Che schifo!

Non riesco a veder cos’ha dato in mano la Srite a Burns…..MA è UNA CHIAVE!Da quando dà in giro le chiavi delle sue serre?

Ma dove vanno? Da quella parte non ci sono le serre inagibili? Chi li capisce è bravo! Cacchio adesso che son entrati come faccio a….un sentiero che costeggia le vecchie serre CHE CULO!

Mamma mia come sono sporchi questi vetri non vedo niente….cosa staranno facendo sembra una cosa losca! Burns non deve essere molto in sé sta piantando l’M&M, occhei che va in giro con gentaccia ma non pensavo che si fosse fumata il cervello! Ah! Ecco ora Il Conte sta versando quella strana mistura sulle M&M…un MOMENTO NON SONO CARAMELLE quelle sono piantine, che gli abbia versato una pozione accelerante? Non pensavo che il Conte la conoscesse è un degno rivale di Herm……….”







-Allora Burns si muove a piantarli questi semi sono impaziente di vedere come sono venuti i nostri esperimenti- disse tutto allegro Piton verso Burns.

Si erano diretti verso le serre dove avevano incontrato la Prof. Sprite che festosa gli aveva dato le chiavi della serra 34 (inagibile ma rimessa a posto per l’occasione). Dopo un paio di convenevoli e il rivangar di vecchie peripezie che avevano combinato insieme gli anni scorsi, i tre ottennero le chiavi e si diressero alla serra34.

-Sev un attimo di pazienza sono tanti i semi e bisogna metterli ben distanziati se no non si sviluppano i gusti e le piante non crescono. Ankh cominci per favore a innaffiare con la tua pozione la prima fila???Grazie!-

Detto questo il Conte cominciò ad innaffiare sapientemente i primi semi e con meraviglia di tutti, quelli che prima erano semplici semi si trasformarono in tanti arbustelli di svariati colori e Ankh disse – Signori coltivatori facciamo un applauso al nostro ingegno e salutiamo la nascita delle prime piantine Maria Mille Gusti Più Una!- un coro si applausi e urli di festeggiamento esplosero dai tre che cominciarono a ballare in tondo a quella prima fila di piantine. Harry era sbalordito da quel comportamento…non sapeva che fare.

Priscilla ed Ankh continuarono a piantare ed ad innaffiare le varie file , mentre Piton si stava dedicando al restauro (e alla messa in sicurezza ) della serra. Alla fine avevano piantato più di cinquemila piantine di tutti i colori.

Stanca e sudata Priscilla ammirò il suo lavoro- Quest’anno ci sarà una bella festa del raccolto! Che ne dici Conte?- - SI hai ragione! E grazie a questa pozione sarà pronto in un paio di giorni….ovvero in tempo per sabato!-. Piton alzò il sopracciglio- Perché che succede sabato?-. il Conte e Burns si guardarono un attimo poi all’unisono dissero- MA NIENTE PROF. E’ CHE NON VEDIAMO L’ORA DI PROVARLA!-. Piton non era molto convinto ma lasciò perdere - Piuttosto, spero vivamente che me ne lascerete un po’, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto l’anno scorso per produrre quei semi?- civettuola gli si avvicinò Priscilla- Ma certo Professore e gliela porterò io personalmente…ma lei in cambio mi permetterà di fumarne un po’ con lei?- sapeva molto di proposta indecente ma Piton accettò senza fare una piega!

Fuori al freddo Potter stava assistendo a quel dialogo muto e quando vide la Burns in quegli atteggiamenti equivoci con Piton non potè non trattenere un conato di vomito”MA COME FA !” pensò schifato. Si nascose in fretta perché il gruppo stava uscendo. Vide che si separarono ma Burns non andò con gli altri anzi si diresse verso la riva del lago! Era sola ed Harry ne approfittò per avvicinarsi, poi vide una cosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere………







OOOOOLLLLLLAAAAAA! Piaciuto? Per precisare quando incontrate le “ “ vuol dire che ci troviamo nei meandri della mente di qualcuno, quando invece ci sono - - è un discorso…non vorrei che qualcuno fraintendesse!

Ora vi starete chiedendo perché ho interrotto qui, sapete qualcuno mi ha fatto notare che scrivo papiri quindi ho deciso di fare la parte fra Priscilla ed Harry nel prossimo dove ho deciso di raggruppare i personaggi introspettivi e solitari! Sarà un cap di confessioni bollenti????Chi può saperlo. Cmq il mio povero Mel è cascato nella rete del Fascinoso Onirius….come si comporterà Zabini e cosa sentirà il povero Mel…sarà confuso????

Come si suol dire lo leggerete prossimamente su questi schermi….un bax a tutti e per favore COMMENTATE…..NORIKO DEIBEY

Ps. Se vi state chiedendo il perché ci siano due capitoli uguali è perché il primo contiene un ORRORE madornale ovvero fa figurare Mel nelle file dei Grifondoro…ma lui è TASSOROSSO! Chiedo umilmente venia.^-------^

Per cercar di modificarlo al posto di cambiare il già esistente capitolo se né aggiunto un altro….in parole povere non si potova cambiare il capitolo perché non figura da nessuna parte! Svelato l’arcano!!!!

Beh adesso vado a fare la nanna! Visto che è l’una di notte passata!!!!ancora bacioni a tutti!

Vorrei specificare, a scanso di equivoci, che la “ “ indicano che ci troviamo nei pensieri di qualcuno, mentre - - rappresenta il dialogo. ^____________^

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Capitolo 17 "Tributo a Ryo Saeba"
Autrici: Artemisia Black & Noriko DeyBey



"calde gocce si riversano sul mio corpo…come mi sento rilassata…è già passata una settimana circa e i casini sono già cominciati…ufff…mi ci voleva proprio questa doccia mattutina…tenendo conto che c'è il mio vicino di stanza che ogni 2x3 viene a rompermi le palle…" - Ankh uscì dalla doccia con addosso un misero asciugamano dirigendosi al suo nuovissimo armadio (by Priscilla). "non è male, anche se il vecchio arredamento non mi dispiaceva poi tanto…ma quella lì ha insistito tanto…il problema è che piace tanto a quello lì… che appena può cerca di intrufolarsi qui dentro per godersi la MIA stanza…ah! Mi devo ricordare di preparare altra pozione per le piante…altrimenti mi devo sorbire anche le lune di Piton. Dice che devo velocizzare il processo…devo forse farla più potente? Ok…oggi a lezione mi farò i cazzi miei al mio calderone nell'angolo…speriamo solo che a colazione Pry non decida di rifare la scenetta della brioches di ieri…va bene che piace anche a me sguazzarci in questa situazione, ma a tutto c'è un limite…insomma! ho una reputazione da mantenere! Sono un Conte per dindirindina!".

Dopo colazione, lezione da Piton, per somma gioia delle serpi…un po' meno per i grifondori…tranne una…Burns. Ankh aveva notato qualcosa di sospetto nell'atteggiamento dell'amica nella serra 34 e una miriade di grilli avevano cominciato ad infestarle il cervello sovraccarico…cosa c'era di meglio per liberarsi dei pensieri superflui se non cercarsi qualcuno da torturare?… Già, ma il problema era trovare la vittima sacrificale adatta alla situazione…come diceva sempre lei: "non mi piace seguire i dettami del caso…bisogna agire come un serial killer: con metodo, ricerca e attenzione!" mentre pensava alla sua futura vittima, il Conte si diresse in fondo all'aula di pozioni, sola e indisturbata ma…" eccheccazzo porcapupattola! Ma proprio qui doveva venire a sedersi quel rotto in culo di Zabini? Non avrà ancora l'intenzione di cavarmi qualche informazione? Non ho voglia di sorbirmi i suoi lamenti da checca isterica!"

-" ciao Hargreaves…posso sedermi?" - domandò Zabini ormai bello comodo al suo posto. Ankh fece una faccia rassegnata sollevando leggermente il mento in segno di assenso…ormai, non poteva tirare una pedata alla sua sedia per allontanarlo…anche se però, vederlo a gambe all'aria…no, pensò il Conte, Zabini non era adatto alla parte di vittima sacrificale…poteva avere una sua utilità come serva per sapere dettagli importanti per i loschi traffici del Conte… -" ho bisogno di sapere alcune cose…" - continuò Blaise . Ankh sollevò un sopracciglio un po' irritata. - " parla Blaise, non posso dedicarti tutto il tempo di questo mondo…ho da fare!" - rispose seccata la serpeverde. Zabini si schiarì la voce in evidente stato d'agitazione mentre scrutava i dintorni sospetto. Ankh tossicchiò irritata. - " ehm…volevo sapere di Mel e Onirius…" - " io so solo che Mel aveva un appuntamento con McClive…perché?" - rispose Ankh prevedendo future incazzature da parte del suo interlocutore…aveva trovato la sua vittima…ehehehehe! Con enorme piacere del Conte una vena si contrasse sulla tempia del serpeverde. Ankh sorrise impercettibilmente di soddisfazione a quella reazione…-" quello stronzo! Dov'è?" - sibilò Blaise… - " non so di preciso…hai in mente qualcosa?" - rispose gentile il Conte - " si, un pestaggio da mattatoio medioevale!…" - " d'accordo, ci penso io!" - così dicendo, fregandose altamente della lezione di Piton… - " Pry…PRY!.. - " gridò Ankh nel bel mezzo della frase pronunciata dal docente. La Grifondoro si voltò radiosa…finalmente un barlume di luce in quel mare di noia! - " dimmi tesoro!" - " sai dov'è Mel?" - " alla torre di Astronomia…con i corvonero…" - rispose calcando le ultime parole…entrambi i Serpeverde interessati captarono l'allusione. Ankh sorrise diabolicamente mentre Zabini schizzava fuori dall'aula come un tornado forza 5 seguito da tutta la classe incuriosita dalla sua strana reazione a quelle parole…povero Piton…ignorato…solo…( come colonna sonora la musica di Mezzogiorno di Fuoco…per i meno abbienti: film di Sergio Leone, andatevelo a vedere valà!)…coi govoni che rotolavano trasportati dal vento sabbioso del deserto…fiiiiuuuuuu…..

La porta dell'aula della Sinistra venne spalancata di botto, interrompendo la lezione. Tutti si voltarono in tempo per vedere Zabini irrompere come una furia seguito da una folla di gente, in testa Priscilla "Playmate" Burns, a braccetto di Ankh "L'Eliminatore" Hargreaves.

-" TU! LURIDO ESSERE INFERIORE E INFIMO! COME HAI OSATO INTRUFOLARTI NEL MIO ORSACCHITTO?" - ruggì Blaise fulminando McClive seduto, niente popò di meno, accanto a Mel…(il che mandò in bestia definitivamente Zabini…no buono!). Oni non poté fare in tempo a svignarsela che il Serpeverde, sotto gli occhi allibiti della professoressa Sinistra, si era già avventato su di lui, sollevandolo di peso dal proprio posto e scaraventandolo contro il muro in fondo all'aula distante tre metri…Ankh e Priscilla fecero due facce da "complimenti! Bel lancio!". Oni cercò di rialzarsi ma fu irrimediabilmente bloccato per il colletto della camicia contro il muro di pietra. Cercò di allentare, con entrambe le mani, la presa che Blaise aveva sul suo collo…invano. - " adesso me la paghi, luridissima fogna a cielo aperto!" - sibilò il Serpeverde a pochi centimetri dal suo viso ormai quasi cianotico. - " signor Zabini! La smetta immediatamente!" - strillò la Sinistra dal fondo dell'aula. - " stai zitta frigida che non sei altro! Questi non sono fatti tuoi!" - rispose lui senza neanche voltarsi. La donna ci rimase lì impiantata, allibita…Blaise sfoderò un ghigno sadico da vero serpeverde mentre i presenti non avevano intenzione di perdersi la scena (in testa le due fautrici di tutto quel casino…). -" Blaise, ti prego, lascialo!" - sbottò Mel beccandosi un'occhiataccia da Ankh…non aveva mica intenzione di sabotarle il piano? - " zitto tu, che dopo facciamo i conti!" - rispose Blaise mentre levava una mano dal collo di Oni e gli sferrava un gran bel destro alla bocca dello stomaco lasciandolo andare, subito dopo senza fiato. Oni si reggeva a fatica contro il muro mentre Zabini si allontanava di pochi passi da lui…che avesse intenzione di lasciarlo in pace? Insomma, un cazzottone da Blaise…ma invece no! Il Serpeverde si era allontanato al solo scopo di prendere la debita distanza necessaria ad allungare un direttissimo in arrivo al binario/viso del Corvonero che sbatté violentemente la testa di lato contro il ruvido muro alle sue spalle e si accasciò, a terra privo di sensi. Il Serpeverde non sembrava intenzionato a porre fine alla faccenda tanto facilmente…cominciò ad infierire su Oni svenuto mollandogli una serie di calci, fino a renderlo, a detta dei presenti, una polpetta umana…o carne trita di genere, massa e provenienza non definita. La Sinistra, una volta che la furia di Blaise di placò, si avvicinò furente ma non fece in tempo ad aprire bocca che un incantesimo la investì in pieno petto lasciandole stampata in viso un'espressione vacua. Tutti si volsero alla ricerca di chi avesse scagliato l'incantesimo di memoria… - " Elladora!" - esclamarono in coro il Conte e la Playmate. - " bè…cosa volevate, che me ne restassi in aula da sola con Piton? Manco morta! Comunque, qualcuno doveva porre rimedio a questo macello no?" - " giusto…andiamo a pranzo?" - rispose Ankh, ormai non c'era più nulla che ridestasse il suo interesse, in più le era venuta fame…alzò i tacchi e si diresse tranquilla giù per le scale, lasciando Priscilla e Ella un po' allibite per il menefreghismo appena dimostrato…" fortuna che è nostra amica…" pensarono entrambe mentre la seguivano giù per le scale…al resto, avrebbero pensato gli altri…loro due non avevano intenzione di dare spiegazioni!


Finalmente Ankh poté ritirarsi nella sua stanza dopo una lunga giornata proficua: dopo pranzo era riuscita a dedicarsi alla pozione di crescita rapida, bigiando allegramente la lezione di Ruf. Contenta della sua opera si era diretta alla serra n°34 e aveva sperimentato il suo intruglio potenziato, notando che le piantine crebbero immediatamente di 20 centimetri, potò alcune foglie di prova da dare a Priscilla, e dopo aver consumato una cena frugale, si diresse in camera, mettendo le foglie ad essiccare appese accanto alla bacheca dei veleni. Dopo una rilassante doccia si infilò sotto le coperte, lasciando le imposte alle finestre aperte: quella notte ci sarebbe stata la luna piena. Prese a leggere un librone alto così su come distillare olio essenziale dalle piante (bè, con quelle piantine…non si vorrà sprecarle solo fumandole no? Ankh aveva intenzione di ricercare nuovi metodi di consumo da proporre a Priscilla…), e nel giro di mezz'ora s'addormentò, lasciando cadere il pesante volume sul pavimento accanto al letto.

Ora delle streghe…un ululato riecheggiò tra le pieghe della notte…ed Elladora andò in bianco….

Nella stanza di Ankh un sottile cigolio ruppe il piatto silenzio. Draco scivolò come un'ombra all'interno della stanza apparentemente deserta. Mosse due passi furtivo…non aveva ancora capito per quale motivo quella stanza attirasse la sua attenzione, fatto sta che non si lasciava sfuggire ogni minima occasione per farci un saltino…"bene bene, quel pazzoide non c'è…ma come cavolo si accende la luce in sto' posto? Ahi…e questo? Non l'avevo notato…chissà cosa sono quelle strane bottigliette, accidenti a questo buio! Non riesco a capire cosa ci sia dentro…vabbè…vediamo di trovare il modo per fare un po' di luce…" - pensava il biondino mentre avanzava tentoni raggiungendo la porzione di stanza più luminosa, dove i raggi lunari riuscivano ad illuminare qualcosa…avrebbe potuto accendere la bacchetta…ma un rumore gli fece cambiare immediatamente idea…un rumore proveniente da dietro le cortine tirate attorno al letto. Draco si avvicinò quel tanto per capire che il proprietario della stanza se la stava dormendo della grossa, accoccolato tra due guanciali sotto un morbido piumino. Qualcosa scattò nella mente del biondino, mentre si avvicinava furtivo al letto…"bene bene…direi che questa è l'occasione buona per dare ragione alla mia teoria…finalmente potrò scoprire se sei una donna…" pensava mentre sollevava silenziosamente un angolo del piumino nella speranza di riuscire a scorgere qualcosa che potesse dare fondamento alle sue congetture ma, sfortunatamente per lui, Ankh aveva un sonno in stand-by: al minimo rumore si svegliava immediatamente…e così fu. Per fortuna quella sera aveva deciso di infilarsi il pigiama invece che indossare la solita maglietta senza nient'altro addosso! Ankh si sollevò di scatto dal suo giaciglio individuando immediatamente la sagoma del biondino illuminata dalla luna. -" che cazzo ci fai qui Malfoy!" - sibilò pericolosamente estraendo rapida la bacchetta da sotto il cuscino. - " ehm…io veramente" - riuscì a balbettare Draco, la faccia del Conte non prometteva nulla di buono…-" luridissima blatta! Come osi strisciare nella mia stanza disturbando il mio sonno? Cosa pensavi di fare?" - continuò Ankh fissando furibonda il lembo di piumino ancora nella mano del biondo. - " capisco…questa me la paghi cara Malfoy…" - disse mentre trasfigurava un cuscino in un enorme martello che, come poté notare Draco, doveva essere bello pesante…si alzò dal letto brandendo quell'enorme pezzo di ferro…Draco continuava a fissare quell'arma che ondeggiava pericolosamente sopra la sua testa…-" oh cazzo!" - disse rimanendo impietrito.


Mattino, a rapporto da Piton per la faccenda delle piantine…-" come ha potuto vedere le piantine sono cresciute ulteriormente…penso che in un paio di giorni avranno raggiunto l'altezza ideale per la potatura e…mi sta ascoltando?" - domandò Ankh notando che Piton non le stava dando troppa retta. - " comunque, adesso vado a dare un'ultima spruzzatina di pozione con la Burns…"- terminò il Conte decidendo di soprassedere la strana espressione di Piton. -" d'accordo Hargreaves…direi che il progetto sta andando avanti molto bene…avete già deciso cosa farne una volta pronte?" - Ankh sollevò un sopracciglio…non aveva né la voglia né l'intenzione di spifferare i suoi loschi traffici a Piton…optò per un degno sbolognamento di patata bollente… - " di questo dovrà parlarne con la Burns…io sono solo un consulente esterno…l'idea è sua…se ora vuole scusarmi, dovrei andare…buona giornata!" - rispose Ankh alzando i tacchi e dirigendosi alla porta. - " a proposito, ha visto per caso il signor Malfoy? A colazione non era presente, avrei dei compiti da fargli svolgere in veste di prefetto…visto che lei è il suo vicino di stanza, mi domandavo se avesse idea di dove potesse essere…" - Ankh si voltò sfoderando un sogghigno diabolico. - " credo sia a prendere una boccata d'aria…se ora vuole scusarmi…" - rispose divertita richiudendosi la porta dell'ufficio di Piton alle spalle.


Priscilla aveva ricevuto quella mattina il messaggio di Ankh che le diceva di farsi trovare all'ingresso appena dopo colazione per andare a vedere le loro piantine. Ora si trovava lì, in attesa che Ankh giungesse…manco farlo apposta il Conte arrivò a passi svelti dal fondo del corridoio. - " ciao Pry, ho da farti vedere le nostre creature…sono cresciute molto nel giro di una sola giornata, ieri ho dato una prima spuntatina ai rami, le foglie le sto facendo essiccare con qualche 'additivo' particolare…" - disse il Conte dirigendosi verso la serra n°34 seguito dall'amica - " che additivo scusa?" - domandò perplessa la Grifondoro - " oh, niente di che…qualcosina per aggiustare la corposità del gusto…non so se mi spiego…" - "Ankh, ti devo ricordare che non dobbiamo uccidere nessuno?" - " oh! Suvvia, non ti fidi di me?" - rispose sogghignando - " per la verità non troppo…comunque, se mi dai la parola che non farai nulla di velenoso…" - " tranquilla!" - " adesso che mi dici così, sono tutto fuorché tranquilla e…Ankh ma, quella non è la finestra della tua stanza?" - domandò Priscilla sempre più perplessa individuando la finestra della stanza di Ankh…-" eh? Ah…si, è la mia stanza, perché mi fai questa domanda?" - "mi spieghi cos'è quella cosa che scende appesa dalla tua finestra? E…s'è mossa! Ma…Ankh, che cosa hai combinato? C'è qualcuno appeso fuori dalla tua finestra arrotolato in, cos'è? Un…" - " è un materasso Pry!" - " appunto!" - sbottò Priscilla sull'allibito andante…-" allora andiamo? Dopo devo perfezionare un antidoto per quella polpetta che è diventato Oni…" - disse Ankh come se nulla fosse riprendendo a camminare verso la serra. - " mi stai ascoltando? C'è qualcuno appeso fuori dalla tua finestra in quello stato…e sembra anche che si stia lamentando…e tutto quello che sai dire è 'ho da fare' ?" - Priscilla sempre più allibita. Ankh si fermò di colpo voltandosi verso l'amica - " non 'qualcuno' mia cara…Malfoy!" - " che cosa? Quello lassù è Draco?" - disse Priscilla lasciando che un sorriso divertito le si stampasse in volto… - " già! Non trovi che questa sia una delle mie migliori vendette?" - " bè…lo stile c'è…si può sapere che ha fatto?" - " ha osato disturbare il mio sonno strisciando come uno scarafaggio nella mia stanza mentre dormivo! Ti sembra? È stato fortunato che non l'ho avvelenato…non avevo nessun amichetto a portata di mano, così mi son dovuta arrangiare…allora, andiamo?" - disse voltandosi e dirigendosi verso la serra. Priscilla decise che forse era meglio non indagare su quello strano fatto e seguì l'amica all'interno della serra n°34.
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14/02/2005 19:09
 
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Capitolo 18 "All'abbordaggioooo!!!!"
Titolo “All’Abbordaggio”

Autori: ciack, kaneda


Erano passati già diversi giorni da quando Sebastian aveva incontrato Kristine nella Foresta Proibita (cap. 13 “Come hai potuto?”), ma non aveva mai trovato il momento giusto per avvicinarla. Dopo lunghe osservazioni era arrivato alla conclusione che: doveva essere in rotta col gruppo dei Folli; perseguiva i suoi obiettivi (per quanto sembrassero irragionevoli) con una testardaggine pari a quella dei muli…e in questo doveva ammettere che si somigliavano.
Non sapeva cosa fosse successo, ma il gruppo sembrava essersi sfaldato. Burns e Reed stavano spesso assieme da un lato, Starlight ci girava alla larga il più possibile e mangiava con Fairy dal lato opposto con la compagnia saltuaria di Potter, Weasley e Granger. Ogni volta che McClive si avvicinava alla sua ex-amica Kristine, riceveva due schiaffi, Taddy faceva la colombella con Zabini ed Hargreaves osservava tutto sogghignando. La seconda conclusione derivava dall’assoluta noncuranza di cosa la gente pensasse e dalla puntualità con cui la mano di Kristine incontrava il viso di Onirius a colazione, pranzo e cena. Inizialmente la McGranitt si era opposta a quel comportamento (per quanto non le dispiacesse che qualcuno mettesse in riga Mister Strafottenza McClive), ma dopo aver levato 20 punti a ognuna delle cugine e non aver ottenuto alcun risultato, si era rassegnata a fare come tutti: scommettere!

Ma perché Onirius non tentava nemmeno di schivare i due schiaffi e si meravigliava dei colpi?

Edizione speciale di SuperQuack diretto da Piero Angela e Pico de’Paperis.
Dal cielo calò un cartello luminoso con sopra scritto SILENZIO, le luci si proiettarono tutte al centro della sala dove era comparso Pico de’Paperis.
Pico – Benvenuti studenti e studentesse a una nuova puntata di “SuperQuack, i misteri della natura e della scienza”. Oggi ci aspetta l’affascinante viaggio nella mente di Onirius McClive, il nostro inviato speciale Piero Angela ridurrà le sue dimensioni a quelle di una formica e risalendo per il naso del soggetto arriverà nel suo cervello e finalmente darà una risposta a LA domanda. Angi sei arrivato? –
P.A. – Sì, sì, eccomi qua sono appena arrivato. Cavolo è una landa desolata questa testa –

TESTA, TESTA, ESTA, STA

P.A. – Wow c’è perfino l’eco. Aspetta Pico vedo una capanna. Forse c’è vita qui dentro. No anzi è una tenda di seta rossa non è una capanna. Un attimo che mi avvicino. C’è una lista di persone esposta qui fuori, forse dentro c’è una festa. Mi affaccio, vedo un letto e… -
Pico – Che succede? Cosa hai visto? Perché ti stai allontanando? –
P.A. – Pfui…gioventù bruciata – l’uomo si bloccò di colpo, tornò indietro, rimise la testa nella tenda e gridò – E copritevi svergognati!! Beh continuiamo. Vedo un tavolo, ci sono due libri: uno ha uno strano titolo Ka…Kama….non riesco a pronunciarlo è in un idioma che non conosco è Kamasu qualcosa…mentre l’altro è il libro dei ricordi –
Piero Angela aprì il libro e subito sulla volta della scatola cranica di Onirius venne proiettato un ricordo: lui, mentre era intento a prendere il sole era stato infradiciato da Kristine e poi l’aveva rincorsa per tutta la spiaggia nel tentativo di affogarla. P.A. voltò altre pagine, spesso compariva la ragazza nei suoi ricordi e la maggior parte delle volte stavano combinando un disastro. L’uomo saltò all’ultima pagina riempita: Onirius si stava avvicinando a Ilayas e Kristine. Lei gli stava per mollare un ceffone e…per tutta la testa del ragazzo risuonarono i suoi pensieri.

“Io sono l’Eletto, la mia Mente è Superiore.
La mia Mente può governare sulla Materia.
Io sono la Materia.
Quella mano può passare attraverso il mio corpo.
Basta solo che IO lo VOGLIA.
Riuscirò a schivare il colpo e…”

Ovviamente la mano di Kristine prima e quella di Ilayas subito dopo erano giunte a segno gonfiando vistosamente le guance di Onirius, che dopo il pestaggio del giorno prima ad opera di Zabini, aveva un tenue colorito bianco cadaverico.
Svelato il mistero il cartello con su scritto Silenzio cambiò in uno che diceva Applausi e poi l’intero studio televisivo scomparve così come era apparso.
Lo stuolo di ragazzine che impazzivano per Onirius avevano perso la scommessa un’altra volta: non si era spostato.

Sebastian aveva assistito allo show un po’ scioccato: altro che scuola di Stregoneria, quello era un Ospedale Psichiatrico non aveva dubbi. Cercò con gli occhi Kristine e la vide uscire proprio in quel momento dalla Sala Grande. Ottimo, forse era il momento buono per parlarle. Ingollò l’ultimo sorso di idromele e la seguì.
Nell’ingresso c’erano Malfoy, Tiger, Goyle, Parkinson e Bulstode che fronteggiavano Kristine. Si avvicinò di qualche passo e stette in ascolto.
- Ehi insetto facci passare! – disse Goyle.
L’insetto in questione guardò sdegnata i Serpeverde che facevano da ala a Draco.
- Malfoy sono questi gli animali che ti sei portato da casa? Ma non sai che potevi portartene solo uno? – gli rispose acida la Grifondoro.
Bulstrode e Parkinson spiegarono in un orecchio a Goyle e Tiger quello che aveva detto la ragazza, visto che aveva usato un linguaggio troppo forbito per le loro povere menti. Chissà perché adesso volevano pestarla.
- Oggi non hai né Onirius, né Ankh a difenderti non è il caso di abbassare un po’ la cresta Kristine? – le domandò Draco.
- Non ho certo bisogno della guardia del corpo come te Malfoy…dimmi una cosa…te li porti anche in bagno o riesci a fare tutto da solo? –
Decisamente Kjersti era bravissima a far scaldare gli animi, altro che Whisky Incendiario, dietro una colonna Sebastian fremeva, era sicuro che da un momento all’altro l’avrebbero pestata a sangue.
- Per farti mangiare quella lingua biforcuta ti assicuro che basto io – le sibilò Draco
- Parole grosse per un fanfarone come te – gli ribattè Kristine – scommetto che in cinque non riuscite a sfiorarmi –
- Ah è questo che pensi? Bene te ne pentirai alla grande. Usciamo nel parco dove nessuno possa disturbarci –
- Perfetto fai strada Dracuccio –
Il drappello uscì dal castello tenendo Kristine nel mezzo. Sebastian non sapeva cosa fare.
- Devo andare a chiamare qualcuno – disse prima di sbattere contro Ilayas.
- Cosa pensi di fare tu? –
- Vogliono pestare Kristine, bisogna fermarli –
- Non capisco perché ti scaldi tanto…sono solo cinque – rispose tranquillamente la ragazza
- Ma cosa stai dicendo Ilayas? La faranno a pezzi –
- Se sei così tanto preoccupato per lei allora vieni con me, ti assicuro che non hai proprio motivo di preoccuparti…per lei –
I due ragazzi seguirono i sei. Si erano fermati sotto un albero. Sebastian vide Kristine guardarsi attorno, la sua espressione cominciava a far trasparire una certa preoccupazione. Si era messa in un bel guaio come avrebbe fatto a tirarsene fuori? Il ragazzo analizzò la possibilità di andare ad aiutarla, in fondo era poco probabile che Draco attaccasse uno della sua stessa casata e comunque lui sapeva difendersi molto bene: il rugby non era mica uno sport da femminucce. Difenderla era anche un’ottima scusa per poi attaccare bottone con lei, quella di chiedere l’ora suonava un po’ falsa in effetti. Fece qualche passo con l’intenzione di andare a darle manforte, ma Ilayas lo trattenne per una manica e gli fece cenno di stare in silenzio e guardare. Draco in un eccesso di magnanimità concedette a Kristine di fare la prima mossa. Era sicuro che di lì a poco si sarebbe divertito moltissimo.
- Pessima scelta - commentò Ilayas a bassa voce.
Kjersti girò su se stessa mentre li contava ad alta voce e sembrò soppesarli uno a uno.
- Prima avevo qualche dubbio, ma adesso sono sicura…decisamente ti sei portato dietro troppi animali Malfoy –
- Ora basta, PRENDETELA!!! – strillò Draco.
La ragazza gettò un fazzoletto a terra e comparve immediatamente una nube di fumo. I ragazzi intanto si erano gettati nel mezzo e picchiavano con tutta la loro forza. Quando la cortina fumogena scomparve Draco rimase inorridito. A terra c’erano i suoi quattro compagni pieni di lividi e ferite, ma della Grifondoro non c’era traccia, sembrava svanita nel nulla. La cercarono attorno sicuri che non potesse essersi smaterializzata, ma non trovandola se ne andarono.
Ilayas aspettò che i cinque fossero abbastanza lontani, andò sotto l’albero e chiamò la cugina. Lei comparve masticando una bella mela rossa.
- Ti è piaciuto lo spettacolo Ila? –
- A me sì, ma prima o poi qualcuno dei tuoi giochetti non funzionerà e ti faranno davvero la pelle –
- Non aspetto altro, sai ho un sacco di energie che non riesco a sfogare, magari me ne dessero l’occasione – rise Kjersti.
Sebastian le guardava a bocca aperta, Kristine se ne accorse e chiese notizie di lui a Ilayas. Lui la precedette e si presentò.
- Sono Sebastian O’Shy, sono al quinto anno in Serpeverde –
- Voleva correre in tuo soccorso – lo canzonò Ilayas, mentre pensava “ecco dove l’avevo già visto, mi sembrava vagamente famigliare”.
Il ragazzo arrossì un pochino, da come l’aveva detta Ilayas sembrava la cosa più stupida di questo mondo. Per sua fortuna Kristine non la pensava allo stesso modo e gli rivolse un caldo sorriso, mentre lo ringraziava per il pensiero.

Ancora sorpreso da come si erano risolte le cose decise di dire qualcosa, possibilmente qualcosa di non troppo stupido o imbarazzante e magari di sembrare un ragazzo normale e non il solito indifferente.
- Scusa ma tu hai sempre l'abitudine di cacciarti in situazioni del genere? Non c'è nessuno che riesca a intimorirti un po’????? -
Certo che era proprio una domanda idiota, ma ormai era già uscita dalla sua bocca.
Kjersti con ancora quel sorrisino soddisfatto che le illuminava il viso, ma anche con un minimo di imbarazzo visto che comunque non è che le piacesse troppo apparire una ragazza così manesca…e un po’ sadica data la gioia espressa per aver provocato la rissa con quei poveri stupidi di Serpeverde, cercò quindi di limitare un po’ la sua euforia rispondendogli.
- Non è proprio carino da parte tua farmi una domanda del genere appena conosciuti, però sì in questo periodo ho proprio bisogno di liberarmi un po’ e quale metodo migliore di dare una lezione a quelle ridicole Serpi? E per ora no, non ho ancora trovato nessuno che mi abbia fatto anche solo pensare di tirarmi indietro - Aveva appena finito la frase con un fare tra lo sbruffoneggiante e il divertito quando si rese conto che l'espressione di Sebastian si era un po’ scurita e l'aver abbassato la testa un po’ aveva portato i suoi capelli a coprirgli gli occhi, ma Kristine aveva capito di aver detto una cosa che lo aveva un po’ irritato, alla fin fine anche lui era un Serpeverde, ma ormai la frittata era fatta.
- Sai non mi sono offeso per quello che pensi della mia casa - esordì lui senza darle il tempo di replicare - io stesso non mi sento così attaccato nè a loro nè alla scuola, ma visto che sono nato mago e sono qui non per mia scelta, allora ho deciso di accettare tutto quello che mi sarebbe successo senza discutere, ma il comportamento di alcuni miei compagni è veramente intollerabile..... -
Non finì la frase perché si era reso conto che stava scendendo nel personale ed era la prima volta che stava parlando per così tanto tempo con un altro studente della scuola e rialzando la testa, spostandosi i capelli si rese conto che lei lo stava fissando incuriosita, quello stesso identico sguardo che aveva incrociato all'interno della Foresta Proibita e per la seconda volta si chiese se stava per essere scoperto.
Kjersti un po’ sollevata dalle sue parole si era messa a fissare il ragazzo, squadrandolo dalla testa a piedi, c'era qualcosa di strano in lui, ma ancora non capiva cosa; il dubbio però come un tarlo nel legno si insinuò sempre più quando osservando bene quella strana chioma lunga che aveva Sebastian, notò delle bianche striature che in uno della sua età erano veramente rare a vedersi.
Ma non era quella strana unicità a lasciarla così fissa nell'osservarlo quanto la somiglianza incredibile con qualcosa che era sicura di aver già visto, ma che in quel momento proprio non le veniva in mente. Mentre lui stava rialzando il capo, si convinse che magari quel suo senso di perplessità era dato solo dal fatto che era uno studente che non aveva mai notato più di tanto e che certo non aveva mai fatto nulla per trovarsi al centro dell'attenzione.
- Scusa ancora se mi sono preoccupato per nulla - disse allora lui sorridendo e cercando di distogliere l'attenzione di lei - ora che sono più tranquillo e che so che certamente non hai nulla da temere da nessuno nei dintorni posso tornare nel salone, sai ho alcuni appunti da rileggere, ciao Kjersti è stato un piacere ( si un vero piacere vedere Malfoy trattato così pensò) , ciao Ilayas noi ci vediamo in classe ( forse se avrò voglia di farmi notare e essere un po’ meno invisibile).
Detto questo e senza ascoltare o lasciare il tempo di una risposta da parte delle due ragazze, se non un ciao mentre si stava già voltando, indirizzò il suo passo di nuovo all'interno dell'edificio non volendo ancora farle capire che era lui quel giorno nella foresta. Al tempo stesso, quella strana situazione di rapporto umano che aveva appena vissuto, era come un piccolo passo verso un'apertura maggiore nei confronti degli altri appartenenti alla scuola; forse quella solitudine che si era sempre sentito addosso a Hogwarts stava per essere spazzata via definitivamente con una tale furia che lui non avrebbe mai potuto immaginare.
Intanto le due Grifondoro con fare soddisfatto per la lezione impartita a quegli sbruffoni si stavano interrogando a vicenda su quel ragazzo così strano che, nonostante fosse al quinto anno, nessuna delle due aveva mai notato più di tanto…e dire che proprio minuto non era.
- Scusa Ilayas ma lui è in alcuni corsi con te? Non me ne hai mai parlato e dire che non mi sembra un ragazzo che possa proprio passare inosservato, con quegli strani capelli poi, va bè che è pure lui una Serpe ma non si comporta come tutti quei mocciosi così odiosi!!! -
- Kjer onestamente dovrei risponderti di sì ma ti confermo che in classe in questi anni forse l'avrò notato una decina di volte e anche a tutte le feste o quando siamo a mangiare non l'ho proprio mai visto; nemmeno alle partite di Quidditch!!!! -
- Ok, comunque ho voglia di scoprire qualcosa su di lui - disse Kristine - è proprio strano che uno sia qui da così tanto tempo e noi non si sappia niente di lui....... -
Sebastian, arrivato ormai alla sala, resosi conto che la bugia degli appunti si sarebbe subito scoperta se le due ragazze lo avessero seguito, decise di tornare nel dormitorio per recuperare due simpatici souvenir che si era portato dietro dalla sua bellissima Irlanda.
E gli brillavano gli occhi pensando a quello che avrebbe fatto appena finite le lezioni, un bel volo senza scopa solo con le sue ali, aveva deciso di mutarsi in falco per raggiungere le torri più alte e nel fagotto che avrebbe tenuto tra i suoi artigli c'erano quella buonissima birra scura e il frutto delle sue coltivazioni casalinghe nel campo speciale.
Chissà se avrebbe fatto l'alba anche stanotte sotto i fumi leggeri e inebrianti di quei due meravigliosi sapori, sdraiato sul tetto della guglia più alta osservando quel panorama che forse poteva rivaleggiare con quello della sua terra.
Nella sua mente, però, per la prima volta, s’insinuò il dubbio che forse sarebbe stato più bello condividere quel momento con qualcuno e non viverlo sempre solo come si era abituato a fare…ma quel pensiero svanì subito perché stava rischiando di arrivare in ritardo per la lezione.

Ilayas bussò con fare deciso alla porta del Preside; dall’interno giunse una voce assonnata che la invitò ad entrare.
- Mi scusi Preside se la disturbo, posso tornare più tardi – disse la ragazza infilando solo la testa all’interno dell’Ufficio.
- Yawn no, no, non ti preoccupare, nessun yawn disturbo, entra pure –
L’Ufficio era immerso nella semioscurità, Fanny nascondeva il capo sotto un’ala, molti quadri erano vuoti perché i loro proprietari erano in giro per qualche visita, mentre gli altri sonnecchiavano, leggevano o ricamavano. Anche il Preside non aveva un’aria particolarmente sveglia, la ragazza si avvicinò e vide che l’uomo indossava una cuffia da notte rossa con orsacchiotti bianchi e gialli. L’orlo era di pelliccia morbidosa rosa così come il pompon con cui terminava. La ragazza, imbarazzata da quella visione, tossicchiò indicandosi la testa. Ci volle un po’, ma alla fine il Preside capì e si tolse il turpe copricapo.
- Dunque, di cosa yawn volevi parlarmi? –
- Della divisa Preside, vorrei avere il permesso di utilizzare quella giapponese –
- Ma mia cara Ilayas, qui siamo in Inghilterra –
- E io sono giapponese (anche se solo da parte di mammà) e siccome a certe persone viene permesso di andare in giro con abbigliamenti quanto mai…-
- Accordato…yawn – disse il Preside, ma lei non sentì.
- …inappropriati, non vedo perché io… -
- Accordato Ilayas –
- …in linea con le mie radici culturali non possa –
- Insomma Ilayas ti ho già dato il permesso – esclamò il vecchietto alzando un po’ la voce per farsi sentire da quella mitragliatrice di Ilayas.
La ragazza lo guardò sorpresa: non pensava sarebbe stato così facile, aveva preparato un lungo repertorio di argomenti a suo favore e adesso era quasi dispiaciuta di non poterli snocciolare. Ringraziò l’uomo e uscì dall’Ufficio. Spiando dalla serratura vide che il Preside tirava nuovamente fuori la cuffia e si rimetteva comodamente a dormire.


Si ringrazia l’intervento di Valentina nella correzione del testo e lo svolgimento di lezioni così interessanti da parte del nostro professore di italiano da rendere impossibile una sopravvivenza senza fic alla mano.
Il capitolo è un po’ lungo, ma dopo essere arrivati fino a qua mica vorrete abbandonarci senza avere lasciato una recensioncina…vero?

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