L'associazione ambientalista ha infatti messo in evidenza che i cosiddetti gipponi non solo consumano in città il 30% in più delle auto di eguale peso e dimensione, con un carico inquinante dunque sensibilmente maggiore rispetto agli altri veicoli, ma che sono anche mezzi la cui possibilità di ribaltarsi in caso di incidente è tre volte superiore rispetto a una autovettura standard, con un livello di pericolosità, quindi, triplicato.
E sempre riguardo ai problemi legati alla sicurezza sulle strade, gli ambientalisti hanno calcolato che gli spazi di frenata per i fuoristrada sono notevolmente più lunghi a causa della possente spinta inerziale; in più la rigidità del mezzo, che protegge verso i veicoli più piccoli, ha però un effetto "schiacciasassi" che può diventare molto pericoloso negli scontri con mezzi di massa superiore, o peggio, con barriere fisse indeformabili. La stessa trazione integrale (4x4) richiede capacità maggiori del guidatore nelle frenate e nelle curve.
Legambiente ha poi denunciato con forza ''gli effetti devastanti di questi carri-armati'' nei confronti delle auto più piccole: peso e altezza "sono aggravate dai paraurti, i cosiddetti bull bars, che rendono ancora più disastrosi gli impatti. Le possibilità di incidenti mortali con mezzi simili - è stato quindi spiegato - aumenta di 5,6 volte rispetto agli scontri fra due auto normali''.