Omicidio Donegani, Gatti si autoaccusa:" Ho fatto tutto da solo"
Ha confessato ma non secondo il cliché che ci si attendeva. "Ho fatto tutto da solo", le parole pronunciate da Guglielmo Gatti che spazzerebbero via ogni dubbio sulla responsabilità dell'omicidio degli zii Aldo Donegani e Luisa De Leo, non le hanno raccolte gli inquirenti bensì un detenuto del carcere dove l'uomo si trova tutt'ora in isolamento. Una confessione, quella raccolta dal vicino di cella di Gatti, sulla cui attendibilità si attende tuttavia una conferma ufficiale.
Gatti, recluso nel penitenziario di Canton Mombello, commentando un servizio in Tv, avrebbe svelato al suo vicino di cella diversi particolari dell'omicidio. "Non ho mai dormito a Breno" - avrebbe detto - poi, riferendosi ai resti dei corpi degli zii che ancora non si trovano, ha ammesso cinicamente "Ormai è tutto bruciato".
Sul fonte delle indagini non ci sono invece novità sull'esito degli esami del Dna effettuati sui corpi ritrovati in Friuli. Quasi certo però, rivelano gli inquirenti, l'incompatibilità con il sangue dei coniugi Donegani.
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