Fluiscono lievi parole al calar della sera.
Nei tuoi occhi si disperde la loro consistenza;
stretta in una morsa di ghiaccio,di vani
sogni mi riscaldo e cieca cerco la mia via
tra questi vetri infranti...
Si disperdono al vento le fila della vita
in mille nodi d'incertezza,
mentre il cuore in silenzio scruta
un sorriso sbiadito dal tempo.
Un eco di gelsomini richiama il tuo nome
tra queste fronde di tristezza sbattute dal vento
la tua essenza pervade la fresca aria di nascitura
primavera.
Ti vedo fiorire tra i mandorli rosati,
saziarti di quel profumo intenso
che per la mente ripristina memoria.
Stammi bene papà!
Enya