Planetario

Schiacciati sotto la cupola
di una chiesa spaziale
pregherei qualche stella
di cadere
così, per far finta che sia vero
il cielo
perché si scompigli almeno un poco
la via lattea, come i capelli di una vecchia
al vento dei suoi giorni troppo brevi

lampeggia la bacchetta luminosa
della guida, e posiziona me
le mie chimere la mia sedia
in quella galassia lanosa
terreno ad occhio nudo
così poco edificabile
(eppure questo stabile
ha un’apparenza solida)

ma non conosco che la soglia
della mia piccola casa
appena qualche stralcio di cortile
la vita intravista
da finestre troppo avare




barbara

flap...

.....

oink.....

ma sei diventata un maialino?

oh, nossignore, sempre femmina sono!
ma sai, ogni tanto, la luna piena....

feeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
(aehm, poi pensano che tra noi due ci sia del tenero)

miss piggy