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codice da vinci

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2006 00:32
26/05/2006 19:47
 
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ehilà ancora nessuno che parla del codice...
ma dove siamo su marte?
premetto che non ho letto il libro ma solo visto il film...
ho letto invece angeli e demoni e immagino che il romanzo sia pressochè identico...
sul film nulla da dire. Credo sia un buon prodotto cinematografico, un bel thriller di avventura...certo non bello come un qualsiasi indiana jones...ma la parte di thriller compensa forse le mancanze sull'avventura...
quindi andate a vederlo perchè brutto non è.
Detto questo volevo inoltrarmi nel pericoloso terreno della critica sui contenuti del libro che si è scatenata in questo periodo, esponendo la mia personalissima idea.
io parto dal presupposto che nel momento in cui una persona pone all'inizio della propria opera la parola: ROMANZO sia contestualmente autorizzata a descrivere situazioni reali, realistiche e del tutto fantasione, secondo una libera mescolanza che determinerà quindi la categoria di romanzo a cui quella particolare opera sarà riconducibile.
secondo: ognuno è libero di proporre la propria critica ad una qualcunque opera, adottando le argomentazioni che più sembrano opportune e efficaci.
terzo: la critica di tutti coloro che sostengono che questo romanzo/film costituisca un attentato al cristianesimo, all'autorità e autorevolezza della chiesa in quanto l'autore per ignoranza o per scelta inventerebbe prove storiche false; a mio parere è del tutto inappropriata, sebbene lecita. é altresì lecito da parte mia però pensare che tutti costoro siano quantomeno dei mentecatti...perchè non posso credere che all'alba del 2006, ci sia ancora qualcuno disposto a credere che un ROMANZO, nemmeno un saggio o un trattato storiografico, possa influenzare le sorti di una istituzione qualunque essa sia. e ammesso che questo romanzo ne abbia il potere, se veramente la maggior parte dell'opinione pubblica di convince di questo perchè non dovrebbe poter cambiare liberamente idea?
come si può appoggiare solo lontanamente coloro, una minoranza, che sostengono che proprio per questo il romanzo e il film di brown andrebbero censurati?
quarto: un'altra accusa che si pone all'autore è che il suo prodotto sia paccotiglia inventata e per di più scaturita dalla sua stessa ignoranza...ebbene dico io, se alla gente, me compreso diverte leggere/vedere cose false, perchè non posso farlo? che giustificazione si avrebbe per disincentivarmi? nel momento in cui io leggo un romanzo so già a priori che non vi troverò la verità rivelata, tant'è che leggo per svago, se a me diverte leggere di gnomi e folletti, che male c'è? c'è forse bisogno del trombone di turno che mi ricordi che gnomi e folletti non esistono? se a me piace leggere un romanzo in cui giulio cesare fa la parte di una donna o di un poveraccio sfigato, dove sta il problema?
quinto: ribadisco tutte le critiche possibili sono lecite...ma è altrettanto lecito che io soggettivamente possa dividerle in efficaci e inefficaci...e quelle mosse a questo romanzo sinceramente mi sembrano controproducenti...
TRANSIRE SUUM CORPUS MUNDOQUE POTIRI

Tyrion Lannister
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