codice da vinci

ehilà ancora nessuno che parla del codice...
ma dove siamo su marte?
premetto che non ho letto il libro ma solo visto il film...
ho letto invece angeli e demoni e immagino che il romanzo sia pressochè identico...
sul film nulla da dire. Credo sia un buon prodotto cinematografico, un bel thriller di avventura...certo non bello come un qualsiasi indiana jones...ma la parte di thriller compensa forse le mancanze sull'avventura...
quindi andate a vederlo perchè brutto non è.
Detto questo volevo inoltrarmi nel pericoloso terreno della critica sui contenuti del libro che si è scatenata in questo periodo, esponendo la mia personalissima idea.
io parto dal presupposto che nel momento in cui una persona pone all'inizio della propria opera la parola: ROMANZO sia contestualmente autorizzata a descrivere situazioni reali, realistiche e del tutto fantasione, secondo una libera mescolanza che determinerà quindi la categoria di romanzo a cui quella particolare opera sarà riconducibile.
secondo: ognuno è libero di proporre la propria critica ad una qualcunque opera, adottando le argomentazioni che più sembrano opportune e efficaci.
terzo: la critica di tutti coloro che sostengono che questo romanzo/film costituisca un attentato al cristianesimo, all'autorità e autorevolezza della chiesa in quanto l'autore per ignoranza o per scelta inventerebbe prove storiche false; a mio parere è del tutto inappropriata, sebbene lecita. é altresì lecito da parte mia però pensare che tutti costoro siano quantomeno dei mentecatti...perchè non posso credere che all'alba del 2006, ci sia ancora qualcuno disposto a credere che un ROMANZO, nemmeno un saggio o un trattato storiografico, possa influenzare le sorti di una istituzione qualunque essa sia. e ammesso che questo romanzo ne abbia il potere, se veramente la maggior parte dell'opinione pubblica di convince di questo perchè non dovrebbe poter cambiare liberamente idea?
come si può appoggiare solo lontanamente coloro, una minoranza, che sostengono che proprio per questo il romanzo e il film di brown andrebbero censurati?
quarto: un'altra accusa che si pone all'autore è che il suo prodotto sia paccotiglia inventata e per di più scaturita dalla sua stessa ignoranza...ebbene dico io, se alla gente, me compreso diverte leggere/vedere cose false, perchè non posso farlo? che giustificazione si avrebbe per disincentivarmi? nel momento in cui io leggo un romanzo so già a priori che non vi troverò la verità rivelata, tant'è che leggo per svago, se a me diverte leggere di gnomi e folletti, che male c'è? c'è forse bisogno del trombone di turno che mi ricordi che gnomi e folletti non esistono? se a me piace leggere un romanzo in cui giulio cesare fa la parte di una donna o di un poveraccio sfigato, dove sta il problema?
quinto: ribadisco tutte le critiche possibili sono lecite...ma è altrettanto lecito che io soggettivamente possa dividerle in efficaci e inefficaci...e quelle mosse a questo romanzo sinceramente mi sembrano controproducenti...

Come ti dissi in privato, risparmio allegramente i soldi....
Se un film nasce con l'ìmperativo categorico genetico "da non vedere" state pur tranquilli che il mondo si fionderà a vederlo...

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Scritto da: Tyrion 26/05/2006 19.47
ehilà ancora nessuno che parla del codice...
ma dove siamo su marte?
premetto che non ho letto il libro ma solo visto il film...
ho letto invece angeli e demoni e immagino che il romanzo sia pressochè identico...
sul film nulla da dire. Credo sia un buon prodotto cinematografico, un bel thriller di avventura...certo non bello come un qualsiasi indiana jones...ma la parte di thriller compensa forse le mancanze sull'avventura...
quindi andate a vederlo perchè brutto non è.
Detto questo volevo inoltrarmi nel pericoloso terreno della critica sui contenuti del libro che si è scatenata in questo periodo, esponendo la mia personalissima idea.
io parto dal presupposto che nel momento in cui una persona pone all'inizio della propria opera la parola: ROMANZO sia contestualmente autorizzata a descrivere situazioni reali, realistiche e del tutto fantasione, secondo una libera mescolanza che determinerà quindi la categoria di romanzo a cui quella particolare opera sarà riconducibile.
secondo: ognuno è libero di proporre la propria critica ad una qualcunque opera, adottando le argomentazioni che più sembrano opportune e efficaci.
terzo: la critica di tutti coloro che sostengono che questo romanzo/film costituisca un attentato al cristianesimo, all'autorità e autorevolezza della chiesa in quanto l'autore per ignoranza o per scelta inventerebbe prove storiche false; a mio parere è del tutto inappropriata, sebbene lecita. é altresì lecito da parte mia però pensare che tutti costoro siano quantomeno dei mentecatti...perchè non posso credere che all'alba del 2006, ci sia ancora qualcuno disposto a credere che un ROMANZO, nemmeno un saggio o un trattato storiografico, possa influenzare le sorti di una istituzione qualunque essa sia. e ammesso che questo romanzo ne abbia il potere, se veramente la maggior parte dell'opinione pubblica di convince di questo perchè non dovrebbe poter cambiare liberamente idea?
come si può appoggiare solo lontanamente coloro, una minoranza, che sostengono che proprio per questo il romanzo e il film di brown andrebbero censurati?
quarto: un'altra accusa che si pone all'autore è che il suo prodotto sia paccotiglia inventata e per di più scaturita dalla sua stessa ignoranza...ebbene dico io, se alla gente, me compreso diverte leggere/vedere cose false, perchè non posso farlo? che giustificazione si avrebbe per disincentivarmi? nel momento in cui io leggo un romanzo so già a priori che non vi troverò la verità rivelata, tant'è che leggo per svago, se a me diverte leggere di gnomi e folletti, che male c'è? c'è forse bisogno del trombone di turno che mi ricordi che gnomi e folletti non esistono? se a me piace leggere un romanzo in cui giulio cesare fa la parte di una donna o di un poveraccio sfigato, dove sta il problema?
quinto: ribadisco tutte le critiche possibili sono lecite...ma è altrettanto lecito che io soggettivamente possa dividerle in efficaci e inefficaci...e quelle mosse a questo romanzo sinceramente mi sembrano controproducenti...

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D'accordo al 100%. Non ho ancora visto il film ma ho sentito critiche assurde, se consideriamo che si sta parlando, appunto, di un romanzo. Gli appelli a boicottare il film o il libro sono ridicoli.

Allora, io ho apprezzato molto sia il libro che il film.

Anche se la fine è assai diversa da quella del libro, devo ammettere di averla trovata comunque piacevole.

Sul resto concordo con Rodrick: nemmeno io vedo il motivo di tutto il polverone che hanno sollevato alcune autorità della Chiesa, quando lo stesso Opus Dei, ovvero i "cattivi" del film, si è comportato con molta moderazione (e per dirla tutta, all'Opus Dei "Il Codice da Vinci" ha fatto quasi comodo, perché molte persone che prima nemmeno lo conoscevano ora sanno che cos'è e molte si sono avvicinate dopo essersi informate).
Del resto, "Il Codice Da Vinci" non è certo un libro di storia e chiunque prendesse ciò che Brown dice come oro colato è proprio un ignorante (nel senso non offensivo del termine, ovvero di una persona che ignora qualcosa ), quando c'è scritto nella prima pagina "questo è un libro di fantasia".

Insomma, non c'è nulla di cui scandalizzarsi!

Al film do un bell'8+.

Ciauzzz!!!

Oh, a proposito: "Angeli e Demoni" e "Il Codice Da Vinci" sono piuttosto diversi!^^

Ero andato a vederlo il giorno dell'uscita con amici;avevo letto anche il libro.

Più o meno quello che mi aspettavo,mi aveva divertito il libro e mi ha divertito il film.

Sulle critiche mi chiedo solo come si faccia a dire che è immensamente noioso,come ho letto su fin troppi giornali.
Una teoria a riguardo l'avrei,ma mi sa che mi prendereste per paranoico.

Comunque vorrei solo far sapere che il "romanzo" è comunque basato su un saggio storico,"Il Santo Graal",scritto da Michael Baigent,Richard Leigh e Henry Lincoln.
I tre hanno denunciato Brown per aver "rubato" tesi loro senza citarli ne niente.

Con la solita allegria il Bryn si perde un film divertente,ma tanto non si è mai fatto consigliare da nessuno,quindi mi pare inutile parlarci

Gris:com'è che hai citato me?Non mi pareva di essermi ancora espresso sulla cosa

Anche io sono stato a vederlo (e ci poteva mancare? basta che la chiesa targhi qualcosa come da non vedere che per me la cosa acquista subito una attrattiva micidiale) e anche io come Rodrick avrei una teoria sulle pessime recensioni, ma come lui soprassiedo.

Parliamo del film, io l'ho trovato piacevole, la trama scorre abbastanza bene e è abbastanza fedele al libro fino almeno al finale, che comunque non viene stravolto come già successo per altri film (Il nome della rosa ecc ecc) e i personaggi sono caratterizzati in maniera abbastanza fedele (non a caso l'autore ha avuto il ruolo di consulente), stranamente nemmeno la mia fidanzata si è addormentata al cinema quindi devo rigettare anche le tesi di noiosità, nel complesso un film godibile.

VOTO 7 1/2

Non essendomi per niente piaciuto il libro, per ora non ho una forte spinta ad andare a vedere il film (anche perchè con la schiena così è problematico andare al cinema). Ciò non esclude che in futuro ci si darà uno sguardo.

Ho letto il libro e visto il film.
Preferisco il libro che come sempre avviene aggiunge sentimento e ragionamenti strazianti a scene che nel film sono state sbolognate in pochi attimi per ovvi motivi tecnici.
Cmq nel complesso mi sono piaciuti entrambi.

Dal mio medestissimo punto di vista la chiesa ha fatto una gran maronata a dargli così contro, per due motivi:
1) ha incuriosito ancora di più la gente ad andarlo a vedere per sapere cosa ci fosse di così oltraggioso, fornendogli per certi versi un'ulteriore campagna pubblicitaria;
2) tanto accanimento contro un ROMANZO, quindi scaturito dalla fantasia di un autore su sue o altrui interpretazioni, fa pensare che qualcosa di vero l'abbiano imbroccato.

Non ho letto il Santo Graal, non so se effettivamente è un trattato storico e non conosco nel dettaglio i punti da loro sollevati, quindi mi limito a parlare del Codice da Vinci.

Letto il libro e torno ora dal Cinema dove ho appena visto il film.

Caruccio ma nulla di più. Sarà che il mio interesse era minimo e influenzato dal conoscere i fatti letti nei libri.
Gli attori non sono malaccio ma a volte si eccede con lo sproloquio e gli sbadigli sono una conseguenza inevitabile.
C'è di molto meglio in giro.

Voto: 6-