(Foto Infophoto)
Notizia inserita il 5/5/2006
Ue, italiani i più pessimisti dopo i francesi sul futuro del proprio Paese
Bruxelles. Gli italiani sono i più pessimisti in Europa, subito dopo i francesi, sul futuro del proprio Paese. Non esattamente una sorpresa, ma adesso a confermarlo è arrivato l'Eurobarometro pubblicato oggi dalla Commissione europea e dedicato al futuro dell'Europa. Secondo un sondaggio condotto tra 25mila intervistati di tutti e 25 gli stati membri, effettuato tra febbraio e marzo scorso, appena il 21% dei nostri connazionali si dice d'accordo con l'affermazione che "le cose vanno nella buona direzione" nel proprio Paese, mentre per il 45% vanno espressamente "nella cattiva direzione". Ancora più negativi sono solo i francesi, con il 19% di ottimisti e un 68% di aperti pessimisti. La media europea, pari al 34%, pensa che le cose a casa propria procedano per il meglio e i più ottimisti sono gli irlandesi (65%), seguiti dagli spagnoli (per il 41% di loro le cose "vanno nella giusta direzione"), da britannici (36%), polacchi (37%) e tedeschi (36%). Nel complesso, si può dire che nell'Ue prevalgono gli scontenti, se è vero che il sondaggio evidenzia a livello comunitario un 43% di persone che ritiene che le cose a casa propria vadano nella cattiva direzione. Attenti però a trarre conclusioni sbagliate: il 90% degli italiani, pessimismo o meno, si dice contento di vivere nel proprio Paese, esattamente come la media europea. I più scontenti sono gli ungheresi (appena il 59%), i più entusiasti della propria patria sono invece i danesi (98%).Gli italiani, secondo il sondaggio di Bruxelles, non sono tanto ottimisti neppure quando si allarga lo sguardo a considerare l'Unione Europea. Anche qui, anzi, sono in fondo alla classifica: dopo di loro ci sono ancora una volta i francesi, ma anche gli austriaci, un popolo mai particolarmente euroentusiasta. Nel nostro Paese in effetti solo il 33% è d'accordo con l'affermazione che nell'Unione Europea le cose vadano nella giusta direzione, contro il 29% dei francesi e il 24% degli austriaci, e una media europea del 39%, mentre i più ottimisti sono i lituani (60%). Solo che in questo caso l'aperto pessimismo nostrano è più contenuto, solo il 23% infatti vede andare le cose nella cattiva direzione a livello europeo.Il sondaggio rileva inoltre che gli italiani sono quelli che maggiormente associano l'Ue all'euro (lo fa il 27%, 12 punti più della media). Il 49% (esattamente nella media Ue) ritiene "una buona cosa" l'appartenenza all'Unione Europea, mentre gli italiani sono al di sopra della media (28% contro il 25%) nell'auspicare una Costituzione europea, e sono sostanzialmente favorevoli all'allargamento già avvenuto (il 59% lo giudica un fatto positivo, contro una media del 55%). Al tempo stesso, però, la maggioranza degli italiani è preoccupata che ulteriori espansioni dell'Unione possano creare problemi sul mercato del lavoro (lo pensa il 58% dei nostri connazionali, al di sotto però della media europea pari al 63%). |