Gli americani 'saltano' appuntamento. Premier punta su affluenza
Roma, 24 mar. (Apcom) - Un primo annuncio - tre giorni fa - per assicurare che il sorpasso, quello supportato da dati statistici, poteva essere reso noto a ore. Una prima precisazione, nella serata di martedì, per spiegare che, "vista la scadenza di legge per la pubblicazione dei sondaggi", il tutto sarebbe stato rinviato a venerdì. Infine una ridda di voci, percentuali anticipate, proiezioni possibili, che si sono rincorse fino a questa sera. Ma il risultato, quello più inaspettato e, forse, più eclatante, è giunto nella notte consegnando un 'niente di fatto'.
La Penn, Schoen & Berland Associates, la società che ha censito gli elettori di Clinton e Bloomberg, e monitora gli orientamenti della clientela della Microsoft (solo per citarne alcuni), non sarebbe infatti stata in grado - secondo quanto riferiscono autorevoli fonti di governo - di fornire i dati richiesti entro la scadenza di legge della mezzanotte. "Questi sono americani - spiegano uomini dello staff del premier - che cosa volete che ne sappiano delle nostre leggi?".
Nel rimbalzo delle responsabilità tra Palazzo Chigi e la sede di Forza Italia in via dell'Umiltà, l'unico punto di contatto si ritrova nel comune rinvio ai dati forniti da Euromedia Research (Ghial Media Srl) che al +0,2-+0,3% di vantaggio attribuito dagli americani dalle 'confidenze' di palazzo (che in statistica si legge come sostanziale pareggio), consegna un ben più rotondo +1,1% nel caso in cui l'affluenza alle urne superi l'82%.
Euromedia, citata oggi dalla maggioranza e dal governo come fonte privilegiata (in assenza degli americani), ricorda comunque che nel 2001, alle ultime politiche, l'affluenza fu dell'81,4%. Un dato, questo, sul quale lo stesso premier non ha mai fatto mistero che metterebbe la firma.
Nel dettaglio, l'indagine presa in zona Cesarini dal premier (che ne è comunque il committente tramite Forza Italia), prevede che in caso di alta affluenza alle urne nel voto per Montecitorio (almeno l'82%) la Cdl avrebbe il 50% delle preferenze e l'Unione il 48,9%. Viceversa, nel caso in cui l'affluenza fosse tra il 78% e l'82%, il dato consegnerebbe al centrosinistra il 50,1% delle preferenze contro il 48,8% del centrodestra. E più si scende con l'affluenza, avverte Euromedia, più si allarga la forchetta: tra il 74% e il 78%, infatti, il vantaggio dell'Unione sarebbe ancora più ampio consegnando alla coalizione guidata da Prodi il 51,3% dei voti contro il 47,6% della Cdl.
Ma, assicura Berlusconi in tarda serata dalle frequenze di 'Roma Uno' "io sono convinto che al voto andrà più dell'80% degli italiani, nonostante ci sia la grande stampa che cerca di gettare fumo su queste elezioni, sulla campagna elettorale condotta in modo incivile dalla sinistra". |