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Caso Unipol. Le coop mantengono la fiducia, i partiti meno

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2006 20:35
01/03/2006 20:35
 
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Un sondaggio demoscopico di Legacoop: i risultati saranno presentati il 3 marzo in un convegno al Classic Hotel. Interverranno i giornalisti Edmondo Berselli, Oscar Giannino e Massimo Mucchetti

Legacoop Reggio Emilia ha commissionato all'istituto di ricerca Piramix un sondaggio demoscopico sulla percezione del caso Unipol-Bnl e sul giudizio che i cittadini reggiani esprimono su Legacoop rispetto ad altre istituzioni locali. I risultati del sondaggio verranno illustrati nel convegno "Il futuro della cooperazione: imprese senza finanza?" che si terrà venerdì 3 marzo alle 16:00 al Classic Hotel di Reggio Emilia. Dopo la presentazione del sondaggio da parte di Catia Iori, presidente di Piramix, interverrà il presidente di Legacoop Reggio Emilia Ildo Cigarini e seguirà un confronto sui risultati dell'indagine e più in generale sul futuro della cooperazione con tre notissimi giornalisti, Edmondo Berselli de La Repubblica, Oscar Giannino di Finanza & Mercati e Massimo Mucchetti del Corriere della Sera. Il confronto sarà coordinato da Mauro Degola, segretario generale di Legacoop Reggio Emilia. Il senso dell'iniziativa del 3 marzo e i risultati del sondaggio sono stati anticipati oggi dal presidente di Legacoop Reggio Emilia, dal segretario generale Mauro Degola e da Catia Iori di Piramix.

Innanzitutto è stata fatta una premessa metodologica di rigore campionario per la delicatezza del tema affrontato e per la necessità di offrire un risultato il più possibile scevro da errore statistico. "Per quanto riguarda i criteri della rilevazione – ha spiegato Catia Iori – si tratta di un sondaggio demoscopico puro, privo di sovracampionamenti, effettuato sul cittadino residente a Reggio Emilia e provincia, focalizzato sull'uomo della strada senza mai concentrarsi sul socio coop o sul cooperatore. Sull'universo di riferimento, la numerosità campionaria si è attestata su 1000 casi, contatti utili e significativi, in un classico campionamento a quote che incrocia distretto e fascia di età, coprendo tutte le quote in maniera omogenea in tutte le zone della provincia." In questo modo si è ottenuto il massimo della rappresentatività e di sicurezza del dato. Per n=1000 infatti si stima un errore standard inferiore al 2% che raggiunge il 3-4 %per le spaccature non incrociate dei distretti e fasce di età. L'interesse riscontrato nei confronti della rilevazione sul sentiment dei reggiani in seguito alle vicende Unipol Bnl è stato molto alto tanto da indurre parecchi degli intervistati a sollecitare un intervista più tranquilla e ragionata in orari più congrui ed opportuni (e di questi tempi, è dato abbastanza raro).
La presenza della cooperazione quale attrice di primo piano sul territorio per storia, tradizione e cultura unitamente a un forte bombardamento mass mediologico (la rilevazione è stata effettuata nei momenti più caldi dell'evento, nei primi venti giorni di febbraio) pone la vicenda Unipol ad un grado altissimo di conoscenza (ben l'81% del campione ne è più o meno informato), alzando di gran lunga anche il livello complessivo di notorietà spontanea del marchio Legacoop tra le associazioni d'impresa, anche se le istituzioni risultano essere ovviamente più note.
"Il confronto di Legacoop con altre istituzioni ed associazioni locali – ha aggiunto Mauro Degola - le regala un tasso di notevole fiducia di base (63,8%), in terza posizione dopo una sorprendente Arma dei Carabinieri con l'83,2% (l'apoliticità dell'istituzione, il crescente bisogno di sicurezza personale e collettiva, il rafforzamento mass mediologico dell'immagine dei recenti serial televisivi) e l'Ente Locale (68,5%) che conferma il dato regionale dell'Emilia-Romagna del 2003 (2 punti percentuali di scarto in meno)." Lusinghiero è anche il basso livello di fiducia in negativo raccolto dall'immagine di Legacoop (16,8%), mentre la maglia nera della sfiducia viene conquistata dal partito politico (53%). Nella comparazione col dato 2002 del congresso di Legacoop il tasso di simpatia accordato a Legacoop nonostante gli eventi sembra salito di due punti percentuali (quasi il 64% attuale contro al 62% di allora).
"Dai risultati emersi dal sondaggio – è il commento anticipato da Ildo Cigarini – nasce una prima riflessione: la cooperazione è ancora nel cuore dei reggiani. L'immagine, la credibilità, la fiducia della gente verso la cooperazione e le cooperative non sono state intaccate. Questo per noi è un risultato indubbiamente positivo.


Certamente dubbi sono stati espressi, sulla legittimità delle scelte, sui livelli di controllo: i reggiani si sono interrogati, hanno espresso l'esigenza di chiarezza, sulla cooperazione e sulle cooperative. Ma proprio da ciò si percepisce con chiarezza che questa vicenda ha coinvolto fortemente i reggiani, che continuano ad avere fiducia nelle cooperative."
Nel convegno del 3 marzo non mancherà una riflessione a tutto campo sia sui contenuti dell'operazione Unipol-Bnl e sui suoi riflessi mediatici, sia sul ruolo della cooperazione e sulle sue possibilità di sviluppo.

Al di là anche della emotività che il caso ha suscitato, per Cigarini la conclusione a cui si è arrivati, con l'accordo con Paribas, è per Unipol positiva. "Ma su questa vicenda – aggiunge Cigarini – non si può sfuggire ad una valutazione politica e non si può non rilevare che con il pretesto dell'Opa si è sviluppato un attacco furioso a Legacoop, attacco strumentale, ideologico e spesso calunnioso in funzione elettorale. La realtà della cooperazione, delle cooperative e di Legacoop, è ben altra cosa: è una realtà di 15.000 imprese che producono valore e integrazione sociale, con risultati in controtendenza rispetto alla realtà di un Paese economicamente fermo; con imprese strategiche in settori importanti come il consumo, l'agroalimentare e le costruzioni, e con una presenza strategica e diffusa nei servizi." La cooperazione è una realta che cresce, e per crescere ha anche bisogno della leva finanziaria. Da qui partiva anche il progetto di Unipol. Tutto ciò non è scandaloso. "Se quindi – spiega il presidente di Legacoop – il controllo di uno strumento finanziario o di una SpA è funzionale a rafforzare lo scopo mutualistico e non intacca il principio della mutualità, che per noi rimane fondamentale, la cooperativa ha il diritto sacrosanto di usare tutti gli strumenti che il mercato e le leggi mettono a sua disposizione."

In conclusione Cigarini sottolinea che questa complessa ed estenuante vicenda lascia integre le virtù della cooperazione. "Sono virtù importanti: la cooperazione produce crescita economica e occupazionale (mediamente la dimensione di impresa delle cooperative è superiore alla dimensione media nazionale); le cooperative sono longeve ed orientate all'investimento (appartengono a quella realtà economica non speculativa, ma sono orientate ad essere profittevoli per creare un valore economico stabile che si trasmette nel tempo alle future generazioni); le cooperative riportano valore sul territorio; le cooperative si internazionalizzano senza produrre delocalizzazioni con pesanti ricadute sociali; le cooperative sono solidali; le cooperative possono essere una scuola di partecipazione e democrazia economica, ed è nel loro Dna l'orientamento ad essere imprese socialmente responsabili".

Piramix
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