MADRID - Il 43% degli spagnoli considera negativo per la Spagna il nuovo statuto della Catalogna che prevede una autonomia allargata, contro il 39,5%, secondo un sondaggio pubblicato oggi da El Pais.
Il 47,4% degli spagnoli non vede comunque nel nuovo statuto alcun pericolo per l'unità del paese, contro il 43,7%, anche se un 41,5%, contro il 31,9%, crede che il testo sia incostituzionale.
Il 51% degli intervistati è contrario al referendum nazionale che sul nuovo statuto catalano sta promovendo il Partito Popolare (Pp), e il 41,3% si dice favorevole.
D'altra parte, è stata archiviata la querela presentata dal ministro della Difesa Josè Bono contro il giornalista catalano che aveva insultato i militari in un commento uscito sul quotidiano catalano Avui, secondo quanto informa oggi questo giornale.
Il giudice di Barcellona Juli Solaz Ponsirena considera che il giornalista, Iu Forn, "non si riferiva all'esercito nel suo complesso, ma a presunti "golpisti", ai quali, "in un tono più o meno fortunato, consigliava con ironia di non entrare a Barcellona in caso di ribellione militare".
Nel commento, intitolato "Manuale del buon golpista" sul caso del generale Josè Mena, destituito per aver detto che l'esercito dovrebbe intervenire se il futuro statuto della Catalogna oltrepassasse "i limiti della Costituzione", il giornalista aveva scritto che se i militari "entrano a Barcellona con i carri armati, ricordino che l'ordinanza civica proibisce la pratica della prostituzione e quindi è meglio che vengano senza le loro madri". Il giornalista ha poi chiesto scusa se aveva offeso qualcuno, sostenendo che le sue parole non erano rivolte ai militari in generale ma "solo ai golpisti".
Il ministro Bono aveva presentato una denuncia per ingiurie all'esercito, ma "le espressioni ingiuriose devono essere nei confronti di tutta l'istituzione", argomenta il giudice nella risoluzione.
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