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SONDAGGIO SU: "CORRUZIONE IN ITALIA E NEL MONDO NEL 2005 "

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2005 01:32
10/12/2005 01:32
 
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Milano - 9 dicembre 2005 - Anche quest’anno l'associazione Transparency International, organizzazione internazionale non governativa, no profit, leader a livello internazionale nella lotta alla corruzione, ha pubblicato l’Indice che misura la percezione della Corruzione in 159 Paesi nel mondo.
Quasi la metà degli Stati nella classifica 2005 non raggiungono un voto superiore al 5, cioè sono sotto a sufficienza.
L’Italia migliora ma rimane sotto la sufficienza.
Secondo i dati dell'associazione Transparency International, le tangenti pagate nel mondo ogni anno al settore pubblico ammonterebbero a 400 miliardi di dollari. La Banca Mondiale, indicando la corruzione come “il principale ostacolo allo sviluppo economico e sociale” di un Paese, stima che la tangenti pagate in tutti i settori ogni anno (oltre mille miliardi di dollari) rappresentino quasi il 3% del prodotto lordo mondiale.
I danni ed i costi che derivano a livello globale e locale dalla diffusione del fenomeno corruzione incidono gravemente sullo sviluppo istituzionale, economico e sociale, afferma Transparency International - Italia.

Transparency International presenta il Barometro sulla Percezione della Corruzione Globale 2005, che è il risultato del sondaggio Voice of the people, realizzato dalla Gallup International.

Questo strumento, elaborato per Transparency International per il terzo anno consecutivo e presentato nella Giornata Mondiale contro la corruzione, si propone di misurare la percezione della diffusione della corruzione nei Paesi industrializzati e nei Paesi in via di sviluppo e nelle economie in transizione da parte della società civile.

Il Barometro 2005 è basato su un sondaggio proposto in 69 Paesi (64 nel 2004 e 45 nel 2003), che ha previsto per l’Italia un numero di intervistati pari a 502 e un totale di intervistati nel mondo pari a 55.000.

Il Barometro è uno strumento complesso, che varia di anno in anno per perfezionarsi e dare una lettura corretta della percezione, delle esperienze e delle aspettative che la società civile ha in merito al fenomeno della corruzione a livello nazionale. Oltre a verificare se gli intervistati ritengono che la corruzione intacchi la loro vita personale e familiare, il settore economico e il mondo politico, il Barometro indaga sulla percezione della corruzione nel tempo, domandando come sia cambiato il livello di corruzione nazionale negli ultimi 3 anni e come si ritiene cambierà nei prossimi 3.

Infine, il Barometro offre alcune indicazioni in merito alla diffusione della corruzione nei seguenti settori: dogane, sistema della istruzione, sistema legale e giudiziario, servizi medico-sanitari, forze di polizia, partiti politici, organi legislativi, registri e uffici per permessi e autorizzazioni, utilities (telefono, elettricità, acqua, etc.), settore delle imposte, settore privato e imprese, media, forze militari, ONG, enti religiosi.

La Corruzione in Italia

Il 65% degli intervistati in Italia ritiene che la corruzione non intacchi la sfera personale, familiare e domestica, mentre il settore economico e il mondo politico sembrano essere molto colpiti dal fenomeno. Non risultano variazioni significative nelle risposte ottenute comparando i risultati per età dei rispondenti, per sesso, per professione e per fede religiosa.

“Sottovalutare quanto di fatto la corruzione nazionale ed internazionale incida nella vita privata di ciascuno rivela una non consapevolezza dei costi e dei danni che la società civile affronta ogni giorno – fa presente Maria Teresa Brassiolo, Presidente di Transparency International Italia. Il dato appare preoccupante se associato a quel sentimento di cinismo o rassegnazione che pare emergere dalle domande successive, quando si chiede cioè se il livello di percezione è cambiato negli ultimi tre anni e se cambierà nei prossimi tre. Il 38% degli intervistati ritiene che non vi siano state né vi saranno significative variazioni. In realtà, il CPI (Corruption Perception Index 2005), un secondo strumento elaborato da Transparency International per misurare la percezione della corruzione nella pubblica amministrazione e nella politica, da parte del settore economico e finanziario, evidenzia che nel 2005 in Italia la corruzione è diminuita. Occorre comunque tenere presente che, differentemente da quanto accade in altri Paesi, in Italia il Barometro può dare alcune indicazioni utili in merito alla percezione della diffusione della corruzione ma non in merito alla sua reale diffusione, in quanto la Gallup non ha proposto le domande finali previste nel Barometro, e cioè se è mai capitato agli intervistati che venisse loro richiesto di pagare una tangente e, in tal caso, se lo hanno fatto. Le risposte a queste domande avrebbero potuto permettere di comprendere se effettivamente la corruzione è diffusa in Italia e quanto o se piuttosto vi sia disinformazione o informazione non adeguata”.

“La corruzione è un reato spesso sommerso che produce “vittime ombra” – sostiene Anna Marra, Direttore esecutivo di Transparency International-Italia. “I dati del Barometro rivelano per l’appunto questa difficoltà di percepire gli effetti che un reato contro la pubblica amministrazione – così lo definisce il codice penale – provoca non solo all’interno della pubblica amministrazione ma anche ed i maggior misura alla collettività. In considerazione di ciò con la collaborazione della Foote Cone and Belding Transparency International-Italia ha realizzato una campagna di sensibilizzazione per stampa ed uno spot televisivo, trasmesso gratuitamente nella prima settimana di dicembre nella spazio sociale delle reti Mediaset, che hanno un comune messaggio “La corruzione cancella il tuo futuro, i tuoi diritti, le tue scelte. Quando qualcuno corrompe chi paga sei tu”.

In Italia, non diversamente dal 2004 e similmente a quanto risulta nella maggior parte dei Paesi inseriti nella classifica del Barometro, i partiti politici e gli organi legislativi sono percepiti come i più corrotti con una votazione di 4,2 e 3,6 (dove con 0 si intende assenza di corruzione e con 5 corruzione molto alta). Sanità, uffici per autorizzazioni e permessi e registri, uffici delle imposte e settore privato seguono a pari voto (3,5).

“Forse come triste eredità di Tangentopoli, ma senz’altro significativa della rottura di quel contratto di fiducia sociale che dovrebbe esistere tra rappresentati e rappresentati delegati, il dato della percezione della corruzione nei partiti politici rimane alto – sostiene Virginio Carnevali, Vice Presidente di Transparency International-Italia. In generale appaiono percepite come più corrotte le strutture amministrativo-burocratiche con cui il cittadino entra quotidianamente in contatto, mentre il rapporto sembra essere di maggior fiducia con gli organismi di difesa e sicurezza, con gli enti religiosi e con le organizzazioni non governative. Preoccupante è invece il 3,3 assegnato ai media, in quanto rivela che per gli intervistati gli organi di comunicazione sono altamente corrotti e mantengono contatti troppo stretti con il mondo politico in generale, senza distinzione tra destra e sinistra”.

La Corruzione nel Mondo: i Partiti Politici ancora in prima linea

In 48 dei 69 Paesi inseriti nel Barometro, gli intervistati hanno dichiarato che negli ultimi anni la corruzione è aumentata, in alcuni casi peraltro considerevolmente, come ad esempio in Bolivia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, India, Israele, Nicaragua, Nigeria, Panama, Paraguay, Perù, Filippine e Venezuela. In 6 Paesi gli intervistati ritengono vi sia stato un miglioramento ne proprio Paese: è il caso della Colombia, della Georgia, dell’Indonesia, di Hong Kong, del Kenya e di Singapore.

Ma cosa accadrà nei prossimi anni?

In 12 paesi, gli intervistati prevedono una diminuzione del fenomeno, con un giudizio particolarmente ottimistico in Indonesia, Kosovo, Nigeria ed Uruguay. In 34 Paesi è diffuso invece un deciso pessimismo sulla capacità delle società nazionali e delle Istituzioni politiche di contrastare il fenomeno.

Come già accadeva con il Barometro 2004, i dati del Barometro 2005 rivelano che sono proprio i Partiti ad essere percepiti come i più corrotti dagli intervistati, con una media internazionale nelle votazioni pari a 4 (5 è estremamente corrotto e 0 è non corrotto). Seguono gli organi legislativi (3,7) e le forze di Polizia (3,6).

“Proprio come le malattie, la corruzione può essere diagnosticata, prevenuta e curata” – afferma David Nusbaum, Direttore esecutivo di Transparency International. “Il Global Corruption report fa una diagnosi grave, ma la cura è a portata di mano. Molti strumenti legislativi sono stati predisposti per contrastare il fenomeno così come i codici anti-corruzione pubblici e privati. Il mondo sta cambiando atteggiamento verso la corruzione”.

Indicatori

Il Barometro di Percezione della corruzione, ideato nel 2003 da Transparency International in collaborazione con Gallup International, è un sondaggio che si rivolge direttamente ai cittadini, indagando sulla loro percezione della diffusione della corruzione nei vari settori (es. politica, magistratura, settore privato, Istituzioni pubbliche, informazione, etc.).

Ma nel 2005 è stato realizzato anche l'Indice di Propensione alla Corruzione: che evidenzia la graduatoria dei paesi corruttori tra le principali nazioni industrializzate, che pur avendo adottato leggi che rendono un crimine il pagamento di tangenti agli ufficiali, l´uso della corruzione per ottenere commesse non è stato eliminato.

L’indagine di Transparency International sui Paesi Corruttori è il più ampio e completo sondaggio di opinione sulla percezione delle fonti di corruzione che sia mai stato intrapreso. Esso amplia il primo Indice di Propensione alla Corruzione del 1999.
I risultati di oggi forniscono dettagliate risposte sulla propensione delle aziende esportatrici a corrompere, i settori più contaminati dalla corruzione; il grado di consapevolezza dei dirigenti delle più grandi società circa l´extraterritorialità della Convezione OCSE contro la corruzione che ha reso illegale il pagamento di tangenti a pubblici ufficiali stranieri; il livello con cui queste imprese stanno implementando l’osservanza della Convenzione; la percezione delle pratiche commerciali scorrette, oltre al pagamento delle tangenti, usate per ottenere contratti.

L'Indice di Propensione alla Corruzione è stato condotto tra i paesi emergenti maggiormente coinvolti in investimenti stranieri o importazioni.
Le interviste sono state condotte tra dirigenti senior di aziende nazionali e multinazionali, ma anche tra dirigenti e responsabili finanziari, Camere di Commercio, banche commerciali nazionali e straniere e studi legali commerciali. Le domande dell’indagine si riferiscono alle impressioni delle aziende multinazionali dei Paesi corruttori.
I risultati riflettono le opinioni di esperti leaders del commercio internazionale, che si trovano nella migliore posizione per valutare l´ampiezza della corruzione e delle tangenti ai pubblici ufficiali dei paesi in via di sviluppo.

Transparency Intern.
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