Kill Bill, torna il bimbo prodigio
Film di Tarantino presentato a Londra
Sei anni dopo "Jackie Borown", Quentin Tarantino è tornato. Dopo Los Angeles, il regista ha presentato la sua ultima creatura "Kill Bill", a Londra, in anteprima europea. Accanto a lui l'immancabile "musa" Uma Thurman. L'attrice è giunta in Leicester Square con oltre un'ora di ritardo, ma poi è apparsa in splendida forma, nonostante la sua recente separazione dal marito Ethan Hawke. In Italia il film uscirà il 24 ottobre.
Sei anni per stendere la sceneggiatura, 155 giorni per le riprese, 212 pagine di copione e l'omaggio ai suoi generi preferiti, dagli spaghetti-western di Leone, ai film asiatici di arti marziali, passando per i B-movies degli anni settanta. "Kill Bill", l'attesissima pellicola del regista Quentin Tarantino, è una girandola di azioni, esplosioni, lotte, musica, colori, sangue e violenza. La prima parte del film uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi il 10 ottobre. In Italia arriverà il 24.
Per vedere la seconda parte i fans di Tarantino dovranno aspettare sino al 20 febbraio. Eroina della pellicola è sempre lei, Uma Thurman, musa del regista, qui nei panni della Sposa (The Bride). E' la donna che si risveglia dopo quattro anni dal coma profondo causato da una pallottola in testa sparatale il giorno del suo matrimonio. A volere la sua morte è l' organizzazione criminale della quale fa parte, capeggiata da Bill, un David Carradine che non si vede mai nel corso della prima parte del film.
Quando la Sposa si risveglia attua la sua vendetta ed uccide in un vortice di sangue le sue ex colleghe (Vivica Fox e Lucy Liu nella prima parte del film e Daryl Hannah nella seconda) ma il vero obbiettivo della sua vendetta è Bill. Racconta Tarantino: "C'è quest'uomo che tenta di ingannare qualcuno e quindi scatta la vendetta". E' tutta qui la trama di uno dei film piu' attesi della stagione. Un film di cui la critica americana ha gia' tessuto ampie lodi".
Un'opera insolita, divertente ed elaborata che migliora di minuto in minuto - scrive uil mensile Variety - assistere a "Kill Bill" è come scorrere la lista di tutti i momenti cinematografici preferiti da Tarantino. Il regista assembla spaghetti-western, show televisivi giapponesi ed americani, i manga e la musica pop in maniera eccentrica e personale". "Sono cresciuto guardando film dell'orrore, i film di Kung Fu, i film di Clint Eastwood e Charles Bronson, i film di Sergio Leone - dice il regista scoperto da Robert Redford - per questo non mi sento un regista americano e per questo trovo che la violenza sia connaturata all'arte cinematografica. Nessun'altra forma d'arte può rappresentarla così bene. Non c'è nulla di sbagliato nella violenza al cinema".
L'idea di "Kill Bill" è venuta a Tarantino mentre girava "Pulp Fiction", l'ha proposta a Uma Thurman e i due, al tavolino di un bar di Santa Monica hanno buttato giù le prime otto pagine di un copione che si rivelerà poi infinito e che vedrà la produzione costretta a dividere "Kill Bill" in due parti.
"L'idea di fare due film mi è venuta praticamente subito con tutto quel materiale, ma non osavo proporla alla produzione, così ho iniziato a girare, man mano che andavamo avanti tutti si sono accorti che c'era troppo materiale per un film solo e sono stati gli stessi produttori a suggerirmi di dividerlo in due, naturalmente mi hanno trovato entusiasta". A dire il vero, dopo la prima settimana di lavorazione, quando alla Miramax si sono accorti che Tarantino amava improvvisare e si prendeva molto tempo per girare la scena come la voleva lui, hanno subito intuito che il budget, sia economico che temporale, prefissato non sarebbe stato sufficiente.
C'è stata qualche lotta, con Harvey Weinsten (presidente della Miramax, ndr), anche se alla fine il produttore, dopo avere visto le prime riprese ha nuovamente aperto i cordoni della borsa. Dal momento della stesura dell'idea, in una pausa della lavorazione di 'Pulp Fiction' (era il 1994), alla realizzazione del film sono passati quasi dieci anni. "Per fortuna, dopo Pulp Fiction non sono costretto a lavorare per vivere ed allora faccio film solo quando ritengo che un'idea valga veramente", spiega Tarantino.
[Modificato da vale3 05/10/2003 11.43]
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