Devil May Cry 2!!!!

Le famose promesse, rispettate e non: DMC vs DMC2
La prima promessa mantenuta, ovviamente, è quella dei 60 Hz. Mai i giapponesi, che mal sopportano le critiche, hanno saputo fare meglio. Oltre alle due opzioni tra i Mhz, c'è anche la possibilità di scegliere tra la versione Pal o Ntsc: niente rallentamenti come succedeva nel primo episodio. La seconda promessa era meglio che non venisse confermata: la longevità. A conferma che quest'aspetto non è il pezzo forte della saga, il titolo è sin troppo corto e dopo un paio di giorni (tre per essere ottimisti) lo finiremo. Non tanto per la mancanza di ambientazioni valide o livelli troppo brevi, ma semplicemente per una combinazione di difetti. Innanzitutto è troppo semplice portarlo a termine. Poi, sia i “rebus“ che i nemici hanno dei problemi: i primi li risolverebbero persino i bambini, i secondi sembrano delle marionette trascinate da fili invisibili, con la velocità di un bradipo, talmente prevedibili da essere degni del miglior museo delle cere. Il problema rebus in stile Resident Evil, però, è trascurabile. Va bene che si mischi un po' d'azione alla sagacia (peccato che qui il bradipo indovinerà tutto al primo colpo), ma la Capcom punta soprattutto a mettere in risalto la frenesia dell'azione. La ciliegina sulla torta, poi, è data anche dalla troppa somiglianza tra i nemici: gli esseri deformi del primo livello li ritroveremo in uno degli ultimi semplicemente con qualcosa di diverso (con un foulard rosso anziché nero, per intenderci!). Oltretutto nel primo episodio la suspence durava più a lungo (merito anche dell'innovazione che il titolo presentava), nel secondo scema dopo qualche oretta di gioco. Il terzo aspetto, una delle poche promesse che oltre a confermarsi si è anche migliorata, è la grafica. Già nel primo episodio era una bomba, in questo secondo la cose sono addirittura migliorate, ma di questo avremo occasione di parlare più tardi, così come delle movenze del nostro beniamino più simili alla realtà. Altra nota dolente che avremmo voluto non si ripetesse, è l'aspetto visuali/telecamere. Sono migliorate rispetto all'anno scorso, ma i “buchi”, gli angoli bui o le zone morte ci sono ancora. Gli oggetti che compongono il background spesso si interporranno tra noi e il nemico, facendoci diventare completamente ciechi o, quantomeno, irascibili: proviamo ad immaginarci al cospetto di una mummia gigantesca che ci rincorre. Darebbe fastidio nascondersi dietro una colonna e ritrovarsi, come per magia, tra le sue mani? A noi sì! Risultato? Sia i nemici troppo “molli” che le inquadrature così così (solo nel 10% dei casi... ma è già troppo!) rendono vane le pregevoli evoluzioni stilistiche di Dante. Un vero “ballerino” del combattimento. “In ultimis” (latino “romaneggiato”) lo stile di gioco che, essendo rimasto pressoché invariato, non aggiunge innovazione ma si conferma di ottima fattura. La giocabilità è agevole, immediata e le nuove mosse, aggiunte ad armi differenti, ma non troppo, dal primo episodio, rendono la cosa ancor più interessante: potremo decidere, in base alla direzione del gamepad o delle combo effettuate con altri tasti, se scagliare l'avversario in aria piuttosto che saltare, prenderlo al volo e metterlo ko. Oppure se sparare qualche colpo e poi, una volta agonizzante a terra, colpire il nemico a “trivella” rispedendo all'inferno ciò che resta di lui.

La conclusione di tutte queste manfrine è una sola: pensare che la Capcom non è una casa sviluppatrice nata ieri. Inutile elencare tutti i videogame prodotti (tra l'altro in tutti i generi), ma la Capcom è la mamma di Resident Evil. Può capitare a tutti di sbagliare, ma perseverare è diabolico. O la Capcom sta perdendo i colpi, oppure è solo un brutto sogno e ci risveglieremo tra qualche mese con un degno Devil May Cry 3. Potremo ammirare con stupore le muraglie diroccate, i monti innevati, le chiese sconsacrate, i bui viottoli infernali perfettamente renderizzati e gli ampi ambienti di gioco ricchi di particolari. Emozioni grafiche che solo il monolite nero è in grado di riproporre con un contorno adrenalinico di combattimenti: accecanti scintille prodotte dai fendenti della nostra spada si alterneranno a infinite “scarrellate” di colpi di arma da fuoco, mentre una pioggia di bossoli cadrà inesorabilmente a terra. Tutto senza rallentamenti o pixel impazziti. Anche l'atmosfera è carica di adrenalina, ma tutto ciò non è sufficiente per dare a DMC2 un ottimo voto.

Evoluzioni in combattimento? Matrix è un principiante
Per spiegare le innumerevoli evoluzioni di Dante (doppio salto, salti in tutte le direzioni, volteggi nell'aria e voli pindarici nella versione demoniaca) ci vorrebbe un capitolo a parte. Il bianconiglio, questa volta, non riuscirà a stare dietro a Trinity. Nei combattimenti, studiati nel minimo dettaglio per essere spettacolari e frenetici, il gioco dà il massimo. Non avremo quella sensazione di distacco ed estraneità e dall'azione, merito anche del carisma di Dante, tra le note super positive anche di questo secondo episodio. É talmente carismatico che ci ricorda il fratello ricco di Devil-man (vestiti firmati Diesel), sperando che Go Nagai ci perdoni il paragone. Oltretutto la longevità a livello di mosse aumenterà la sensazione di potere nei confronti dei nemici che però, come già spiegato, sembrano fantocci: starà a noi stabilire il modo più veloce e funzionale per distruggere il nemico. Avremo totale libertà di scelta.

Le bellezze di Devil May Cry 2
Tra gli aspetti positivi di questo titolo, le armi, che con il procedere delle missioni avremo il piacere di veder evolvere (pescando qua e là gli “orb”, la moneta corrente degli inferi: non hanno aderito all'euro), costituiscono, sicuramente, un aspetto importante. La solita spada a tracolla come arma da taglio ci aiuterà nei corpo a corpo, mentre le due pistole che Dante maneggerà in simultaneità, grazie all'agevole sistema di puntamento automatico, ci renderà invulnerabili. Potremo scegliere anche tra il doppio spadone stile Maximo o il fucile a doppie canne mozze stile contadino americano. Grazie ai sopraccitati “orb” potremo potenziare il nostro arsenale, potremo comprare incantesimi da utilizzare nei momenti difficili, recuperare energia (sia vitale che diabolica). E non dimentichiamoci la possibilità di trasformarci in demone: di fatto, grazie alle potenzialità che potremo esprimere una volta mutati (tra cui i raggi “fotonici” che usciranno dal nostro corpo), il demone costituisce una vera e propria arma segreta. Possiamo dire che DMC2 unisce un po' di stili ludici: l'azione frenetica, i rebus stile RE, i combattimenti stile Onimusha e gli incantesimi in stile Gdr. Un buon mix di tutto questo.
Il secondo aspetto, di cui abbiamo parlato prima nel corso della recensione, è quello grafico: tutto poligonale (paesaggi e background annessi), tridimensionale, accurato, con pixel che non rallentano e texture che non sembrano più estranee al contesto. Sono stati corretti i “difettucci” del primo episodio. Anche le movenze di Dante sono state riviste e rese più credibili (se già era possibile migliorarle). La varietà dei paesaggi ci porterà ad avere a che fare con ambientazioni terrestri (più comuni) e non (più tenebrose, quasi demoniache: d'altronde abbiamo a che fare con il regno degli inferi). Le ambientazioni sono più che coinvolgenti e l'eliminazione dei rallentamenti grafici presenti nel primo episodio fanno sì che il bitrate e i frame siano fluidi. Anche il background, così come le ambientazioni, è molto ben curato e stilisticamente molto valido. I giochi di luce (non poteva essere altrimenti) contribuiscono a rendere ancora più interessante la realizzazione grafica del titolo.

Ultima considerazione e conclusione
Ultima osservazione. Al fianco del nostro beniamino, troveremo una certa Lucia che ci darà una mano nella lotta per sconfiggere il male. Ma è tutto una bufala. La sua utilità e rasente lo zero: è lì solo per figura e nient'altro. Le missioni di Dante e quelle di Lucia sono pressoché identiche e si percorrono le stesse strade. Insomma: stessa spiaggia stesso mare. In conclusione: la cosa migliore sarebbe prendere tutte le buone caratteristiche del primo titolo e la velocità Ntsc del secondo per avere un titolo all'altezza. Un mix di giocabilità, realizzazione tecnica, realizzazione grafica e velocità di renderizzazione. Pur incrementando la scarsa longevità e rendendo più vivaci i nemici il titolo non avrebbe conquistato la medaglia d'oro, quantomeno sarebbe stato un titolo più spettacolare di quanto già non lo sia. Se abbiamo il primo, teniamocelo. Inutile comprare due delusioni al prezzo di due. Sembra quasi che a questo titolo, ombra di sé stesso, sia stato semplicemente aggiunta la possibilità di scegliere tra Ntsc o Pal, 50Hz o 60Hz e basta. Più che un nuovo titolo per Ps2, è una rivisitazione. Ultima nota negativa: il parlato non è in italiano, ma ci sono i sottotitoli. Qualcuno potrebbe non gradire.

Screenshots:

BEH NN SARà PROPRIO UNA BELLEZZA MA DA QUESTE IMMAGINI SEMBRA PROPRIO UNO SKIFO!!!!!!!!!!!!!!

ma kosè SIMS versione horror!!!!
FUCK THIS GAME!!!!

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Scritto da: DR.SHADY 10/05/2003 21.05
ma kosè SIMS versione horror!!!!
FUCK THIS GAME!!!!

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BUAHAHAH

FUCK THIS GAME FOREVER

QUESTO GIOCO E' STATO VOTATO DAPPERTUTTO CON UN BEL 6 OPPURE 5 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

direi ke il 5 è suo....
vabè....voglio essere buono....5,5

Mi pare un ottima via di mezzo!!!!!!!!!

!!!!!CERTO!!!!
.... !!!!

HO VISTO SU INTERNET....... SEMBRA CHE QUESTO GIOCO NN ABBIA RISPETTATO LE ASPETTATIVE DEI FAN ED è STATO PUNITO CON MOLTE RECENSIONI NEGATIVE!!!!!!!!!!!

OVVIO