genere: classic metal
anno di pubblicazione: 2003
Che cosa vi aspettate da una band che si chiama Phantom Lord e che cita i Metallica come una delle principali fonti d’ispirazione? Cosa dite, thrash metal bay area?, Sbagliato, niente di tutto questo, si, anche perché i nostri Phantom Lord, da non confondersi con l’omonima band greca autrice di due splendidi platter editi dalla Black Lotus, suonano un’ottimo heavy metal di stampo classico, come non se ne sentiva da tempo!!! E si, diciamoci la verità, nella scena metal tricolore che si è andata a delineare negli ultimi anni, le band che suonano classic metal, inteso nell’accezione della parola stessa, si contano proprio sulle dita di una mano, stritolate come sono dai vari acts di metal sinfonico che, con rammarico, hanno portato il genere alla saturazione, quindi ben vengano le giovani leve come i cinque toscani in questione, ad infoltire una schiera di inguaribili custodi della sacra fiamma, che conta fra i propri adepti band di assoluto valore come i meneghini Mesmerize e Wotan, o i pur giovanissimi Bejelit, oramai pronti al debutto ufficiale. Con base operativa in quel di Pistoia, il giovane combo guidato dai fratelli Matteo e Jacopo Arcangeli, rispettivamente chitarra e basso, ci offre un trittico di brani che, come detto poc’anzi, ruotano attorno ad un metal ottantiano di stampo New Wave, che ha il potere di riportare alla memoria facce ed ambientazione tanto care a chi, come il sottoscritto, si è sempre cibato famelicamente di dischi di band dello spessore artistico dei mai dimenticati Blitzkrieg, Savage, Samurai e Iron Maiden su tutti. Un lavoro confezionato con cura e con passione questo “The wings of liberty Thoughts”, composto, a mio rammarico, solamente da tre tracce, che mettono in luce una band che con umiltà e con passione, riesce a superare le piccole lacune riscontrabili, date soprattutto dall’inesperienza da studio. Un songwriting snello e alquanto essenziale quello dei Phantom Lord, scevro da qualsivoglia influenze esterna al genere stesso che, a mio personale modo di vedere, avrebbe snaturato la quint’essenza dei brani stessi, brani che vertono sulla vena ispirativa e sulla forza dirompente delle due asce della coppia Arcangeli/Bucciantini, che riescono a dettare i tempi al resto della band guidata da un vocalist davvero in stato di grazia e che risponde al nome di Alessandro Maltini, che domina incontrastato le note della splendida “Fall in to the madness”, brano che ha lo stesso incedere ipnotico e magnetico di “Rime of the ancient mariner” di chi sapete voi. Così, se “The phantom lord” è un tributo ai Metallica, con un’intro arpeggiata à la “One/Fade to black”, che comunque esplode nel bridge in un metal anthem davvero azzeccato, tocca a “Run insane” riportarci su alte vette metalliche con il sui incedere ancora una volta votato all’emulazione dei Maiden “Powerslave-era”. Concludendo, dico che, sicuramente i Phantom Lord non saranno di certo unici od originali, ma quello che suonano lo suonano con passione e con il cuore, e questo si sente, quindi se siete alla ricerca di qualcosa che vi emozioni, beh fareste bene ad andare a fare un salto sul loro sito, anche perché i nostri hanno reso possibile il completo download delle loro composizioni… fossi in voi………
voto: 7
Beppe Diana
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http://www.defendersofsteel.net/demo.php?id=24