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AIIAAIIAAAII ferraruccia mia...

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2003 00:24
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01/07/2003 00:24
 
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La Ferrari in retromarcia
''Ora sarà sempre dura''




di Marco Galdi


MARANELLO - (30 Giugno 2003)
Prima o poi doveva succedere. Non si può vincere sempre, neanche con una Ferrari. Dopo quattro mondiali costruttori vinti di fila, dopo la 'noia' del 2001 e del 2002, ecco che al Nurburgring il popolo del tifo in rosso si è svegliato ed ha scoperto che si può anche perdere, che l'abissale superiorità degli anni scorsi sugli avversari non c'è più. Molto dipende dalle nuove regole volute dalla Fia per dare più incertezza al mondiale, su tutte la nuova tabella dei punteggi. Ma è chiaro che nel Gp d'Europa la F2003-GA e le gomme Bridgestone hanno sofferto.
"E' stata la gara più difficile dall'inizio dell'anno. Per la prima volta non potevamo puntare a vincere: gli altri erano più forti" ammette Jean Todt, il direttore generale della Ferrari che proprio domani compirà dieci anni di Maranello.

Fattore sorpresa. Nell'analisi del gp d'Europa è entrato anche il fattore sorpresa. Al muretto Ferrari non si aspettavano che Ralf Schumacher avesse fatto le qualifiche con almeno una quindicina di chili in più di benzina. Così ha potuto fare cinque giri più di Michael prima di fare il primo pit stop. "Sono andati molto forte - osserva Todt - Non sapevamo quanta benzina avessero a bordo. Non pensavamo che Ralf ne avesse per fare cinque giri in più. E' stato lui a fare la prestazione migliore, visto che Montoya si è fermato subito dopo Barrichello".
Dal punto di vista aritmetico è stato comunque un pareggio in casa: quel motore in fumo sulla McLaren-Mercedes di Raikkonen ed il terzo posto di Barrichello hanno permesso a Michael Schumacher ed alla Ferrari di allungare nelle classifiche mondiali. Ma dal punto di vista tecnico la sconfitta c'è stata.
Ed è la prima dopo quelle che per la formula uno sono ere geologiche. Ed è arrivata in un momento delicato. Perchè fra soli quattro giorni si torna in pista, per il gran premio di Francia. "Anche quello sarà difficile per noi" avverte Todt.

Nuove soluzioni. Non ci sarà tempo per provare soluzioni nuove e per di più si correrà sulla pista di Magny Cours, come dire casa per la Michelin che ha sede a Clermont Ferrand distante un centinaio di chilometri.
In Ferrari però evitano di mettere sotto accusa la Bridgestone. "Non credo che ci sia un'area specifica cui imputare quello che è successo ieri - dice il direttore tecnico Ross Brawn - è su tutto il pacchetto che dobbiamo lavorare per migliorare il nostro livello di prestazione".

Todt. E Jean Todt sottolinea: "Sarebbe troppo facile e ingiusto dare la colpa alle gomme. Bridgestone ha fatto un lavoro fantastico con noi. Ne abbiamo goduto lo scorso anno, quest'anno è più difficile". Insomma, ad essere cresciute non sono solo le prestazione dei pneumatici francesi ma anche le macchine degli altri. Senza contare che con i punteggi tradizionali, Schumi - che ha già vinto quattro gran premi su nove, se questa è crisi... - avrebbe 11 punti di vantaggio su Raikkonen e non solo 7 (ma anche appena sette sulla Williams e non 13 come effettivamente sono nel mondiale costruttori).

"Sapevamo - ricorda Todt - che sarebbe stato un campionato combattuto, che sarebbe stato difficile. L'unico punto positivo è che dopo nove gare abbiamo 13 punti di vantaggio nel campionato costruttori e Michael ne ha 7 su Raikkonen tra i piloti. Ora abbiamo sette gare davanti, in cui dovremo lavorare veramente forte per tenere la posizione".

La F2003-GA. Prima che venisse portata in gara, i tempi in prova davano la sensazione che anche la F2003-GA fosse superiore a tutti. Sono stati solo gli avversari ad aver recuperato, le aspettative sulla nuova monoposto erano eccessive? "La macchina, in assoluto, è un passo avanti sulla F2002. Chiaramente gli altri hanno progredito. D'altra parte quando ci sono aziende come quelle che corrono in formula uno, è chiaro che non sono lì per renderci la vita tranquilla. E poi la nuova distribuzione dei punti non premia la vittoria come succedeva. Questo spiega perchè Michael sia l'unico pilota ad aver vinto 4 gp senza avere un grande vantaggio in classifica".
Per recuperarea superiorità del passato ci sarà però poco tempo. La Fia infatti ha imposto il blocco delle prove dal gp d'Inghilterra del 20 luglio fino al gp d'Italia. Per i test, dopo Magny Cours, la Ferrari ha in programma 3-4 giorni a Barcellona, tre al Mugello e due a Fiorano. "Dovremo lavorare con tutti i nostri partner per cercare di fare delle buone gare nel prosieguo del campionato". Ma il lavoro duro è il credo di Maranello.


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