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<b>Giù le mani dalla Polizia</b>

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2007 22:22
11/10/2006 00:35
 
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di Fabrizio GREGORUTTI del Coordinamento di Poliziotti.it

Siamo sull’orlo di un burrone.

Mancano pochi centimetri, forse addirittura pochi millimetri e poi inesorabilmente precipiteremo in fondo a questo baratro.
La nuova finanziaria ha disposto un taglio considerevole alle risorse ed alle strutture della Polizia di Stato. Una di queste strutture è la cosiddetta Direzione Interregionale, della quale non si è mai capita bene la funzione e che quindi non mancherà a molti. Ma c’è di peggio. Negli articoli 33, 35 della Legge Finanziaria si dice chiaramente che se un Ufficio di Polizia è situato in una zona con un bacino di utenza inferiore ai 200.000 abitanti questo Ufficio verrà chiuso. Queste righe scritte in un burocratese stretto ma purtroppo ben comprensibile segnano la campana a morto per decine di Commissariati, uffici Polfer, della Stradale e anche ( particolare ben più grave) di diverse Questure.
Non c’è principio di razionalizzazione o risparmio che tenga. Il controllo del territorio sarà perduto dallo Stato e da noi che ne siamo Cittadini. La trasformazione delle Questure in Commissariati ma anche la chiusura degli Uffici cosiddetti minori provocherà trasferimenti di personale in altre sedi, con conseguenti risarcimenti per il trasferimento previsti da una Legge dello Stato e che dovranno necessariamente ( e cospicuamente) essere pagati. Non vale sostenere che vi sono altre Forze di Polizia che concorrono alla vigilanza e alla sicurezza di queste zone. Vi sono province ( e ben più d’una) dove nell’arco delle 24 ore le altre Forze di Polizia statali riescono a mettere sul territorio appena due pattuglie…i servizi di polizia locale invece quasi mai riescono a garantire il controllo sul territorio nell’arco di tutte le 24 ore (e comunque con competenze specifiche e diverse) per carenza di equipaggi e di personale. Queste carenze di personale, mezzi e strutture possono essere risolte solo con programmi di arruolamento, addestramento e forniture che creeranno un aggravio ben più pesante di quello che si è voluto risolvere con i tagli alla Polizia. A questo proposito l’articolo 38 è ancora molto più chiaro e cito il passaggio più interessante:

Art. 38 (Misure per la realizzazione di programmi di incremento dei servizi di polizia) 1. Per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini, il Ministro dell'interno e, per sua delega, i prefetti, possono stipulare convenzioni con le regioni e gli enti locali che prevedano la contribuzione logistica o finanziaria delle stesse regioni e degli enti locali.

Vediamo se ho capito bene: io Stato ritiro le mie truppe dal territorio e in caso di emergenza affido a te, Sindaco o Presidente di Regione e Provincia la responsabilità della sicurezza del Cittadino, contribuendo quindi a quell’aggravio di spesa di cui accennavo più sopra.
Dov’è la razionalizzazione ed il risparmio? Volete spiegarmelo per favore?
La verità è che la Polizia di Stato è l’unica tra le Forze dell’Ordine che sta subendo questa umiliazione, è l’unica che viene spinta (incoscientemente?) verso il baratro. Che cosa sta accadendo e soprattutto perché?
Non voglio entrare in considerazioni politiche. In questi anni ho servito con fedeltà assoluta il mio Paese, qualsiasi governo si trovasse al potere. Mi chiedo soltanto: perché ora e perché noi Polizia stiamo subendo questo scempio?
Perchè questa non è solo umiliazione. Rendiamoci conto che la chiusura della Questura di Verbania o della Stradale di Sant’Angelo dei Lombardi non è una semplice riduzione di personale ma una vera e propria pugnalata alla schiena della Polizia, un suo ridimensionamento in attesa dell’atto finale: la sua morte, senza che nessuno faccia nulla per impedirla.
I sindacati?
Difficile capire che cosa stanno facendo, di certo solo pochi si stanno muovendo, più simili a Cassandre che a organizzazioni per la difesa dei Lavoratori. Si sveglino, prima che sia troppo tardi.
I vertici del Dipartimento della P.S.?
Finora si sono fatti notare solo per il loro assordante silenzio.
Attendiamo una loro presa di posizione, una qualsiasi che ci faccia riconoscere in loro i nostri Capi e non dei meri burocrati.
Ma soprattutto dobbiamo essere NOI a svegliarci.
Siamo NOI Poliziotti a dovere uscire dal nostro fatalismo e dal nostro cinismo professionale. Non abbiamo il diritto di arrenderci. Abbiamo il DOVERE di non accettare questo disgustoso scempio che si sta compiendo sulle nostre teste.
Abbiamo il Dovere di dire NO!
Giù le mani dalla Polizia !!!



Una finanziaria per uccidere la Polizia
Più chiaro di così si muore. Infatti, questa sarà la fine della Polizia se dovesse passare la finanziaria per il 2007 così com’è stata concepita, palesemente progettata per destrutturarla, destabilizzarla e deprivarla del ruolo di prima forza di Polizia nazionale il cui Capo è Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
Limitare fortemente le assunzioni per gli anni a venire, chiudere Uffici periferici (a rischio anche le Questure, oltre che Uffici delle Specialità cioè Stradale, Ferroviaria, Frontiera) con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda il controllo del territorio.
Poliziotti sempre più considerati alla stregua degli impiegati pubblici (e come tali retribuiti) e non professionisti della e per la sicurezza collettiva e Polizia sempre più nel mirino di sconsiderati strateghi la cui logica è difficile da decifrare.
L’unica cosa certa, l’abbiamo davanti agli gli occhi, è che da tempo, da anni subisce tentativi di destabilizzazione e destrutturazione, ma mai prima d’ora il rischio si era fatto così alto e concreto. Cui prodest ?
Prima le proposte velleitarie di regionalizzarla col pretesto del federalismo, ora quella di ridurne fortemente la presenza sul territorio e ridimensionarla in modo significativo.
E’ chiaro che la Polizia non gode dei favori della politica, che il suo ruolo e la sua funzione così com’è stabilito dalla legge 121/81 non piace né a destra né a sinistra (eppure, quest’ultima fu determinante a suo tempo proprio per la riforma della pubblica sicurezza e la smilitarizzazione del Corpo delle Guardie di P.S.); per motivi diversi, certo, ma non piace e questo è il punto.
Non piace nemmeno alla lobby dei sindaci che contestano la finanziaria per i tagli agli enti locali ma spendono quintali di euro per attrezzare i servizi di polizia locale come veri e propri corpi di polizia a tutto tondo (tranne poi fornirli delle tutele e garanzie adeguate, ma questo è un altro discorso) da quando hanno scoperto che sulla questione sicurezza pubblica ci si può speculare politicamente e hanno deciso di diventare protagonisti in questo campo.
E’ un miracolo che la Polizia sia sopravvissuta a queste ondate continue di assalti e speriamo che ci riesca anche questa volta, ma non sarà facile, ci vorrà l’impegno di tutti, sindacati per primi ma anche e soprattutto di ogni singolo appartenente che ha a cuore le sorti di questa Istituzione e l’amore per il proprio lavoro, la propria professione, che sente la Giacca Blu come una seconda pelle.
Ne va del futuro di un’Istituzione che fa parte della storia del nostro Paese e che ha contribuito in maniera determinante a garantire la libertà di tutti difendendola, proteggendola dal terrorismo vecchio e nuovo, dalla criminalità organizzata e non, contando morti e feriti a migliaia.
Manifestare contro questa finanziaria sciagurata e che fa indignare come propongono alcuni sindacati è ormai un obbligo morale, a tutela della nostra dignità e della nostra Polizia.
Salvatore BAIOCCHI, Ideatore e Coordinatore di Poliziotti.it



[SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] Più chiaro di così...se more !!! [SM=x165041]
"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
11/10/2006 11:00
 
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Scritto da: bluewall 11/10/2006 0.35
di Fabrizio GREGORUTTI del Coordinamento di Poliziotti.it

Siamo sull’orlo di un burrone.

Mancano pochi centimetri, forse addirittura pochi millimetri e poi inesorabilmente precipiteremo in fondo a questo baratro.
La nuova finanziaria ha disposto un taglio considerevole alle risorse ed alle strutture della Polizia di Stato. Una di queste strutture è la cosiddetta Direzione Interregionale, della quale non si è mai capita bene la funzione e che quindi non mancherà a molti. Ma c’è di peggio. Negli articoli 33, 35 della Legge Finanziaria si dice chiaramente che se un Ufficio di Polizia è situato in una zona con un bacino di utenza inferiore ai 200.000 abitanti questo Ufficio verrà chiuso. Queste righe scritte in un burocratese stretto ma purtroppo ben comprensibile segnano la campana a morto per decine di Commissariati, uffici Polfer, della Stradale e anche ( particolare ben più grave) di diverse Questure.
Non c’è principio di razionalizzazione o risparmio che tenga. Il controllo del territorio sarà perduto dallo Stato e da noi che ne siamo Cittadini. La trasformazione delle Questure in Commissariati ma anche la chiusura degli Uffici cosiddetti minori provocherà trasferimenti di personale in altre sedi, con conseguenti risarcimenti per il trasferimento previsti da una Legge dello Stato e che dovranno necessariamente ( e cospicuamente) essere pagati. Non vale sostenere che vi sono altre Forze di Polizia che concorrono alla vigilanza e alla sicurezza di queste zone. Vi sono province ( e ben più d’una) dove nell’arco delle 24 ore le altre Forze di Polizia statali riescono a mettere sul territorio appena due pattuglie…i servizi di polizia locale invece quasi mai riescono a garantire il controllo sul territorio nell’arco di tutte le 24 ore (e comunque con competenze specifiche e diverse) per carenza di equipaggi e di personale. Queste carenze di personale, mezzi e strutture possono essere risolte solo con programmi di arruolamento, addestramento e forniture che creeranno un aggravio ben più pesante di quello che si è voluto risolvere con i tagli alla Polizia. A questo proposito l’articolo 38 è ancora molto più chiaro e cito il passaggio più interessante:

Art. 38 (Misure per la realizzazione di programmi di incremento dei servizi di polizia) 1. Per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini, il Ministro dell'interno e, per sua delega, i prefetti, possono stipulare convenzioni con le regioni e gli enti locali che prevedano la contribuzione logistica o finanziaria delle stesse regioni e degli enti locali.

Vediamo se ho capito bene: io Stato ritiro le mie truppe dal territorio e in caso di emergenza affido a te, Sindaco o Presidente di Regione e Provincia la responsabilità della sicurezza del Cittadino, contribuendo quindi a quell’aggravio di spesa di cui accennavo più sopra.
Dov’è la razionalizzazione ed il risparmio? Volete spiegarmelo per favore?
La verità è che la Polizia di Stato è l’unica tra le Forze dell’Ordine che sta subendo questa umiliazione, è l’unica che viene spinta (incoscientemente?) verso il baratro. Che cosa sta accadendo e soprattutto perché?
Non voglio entrare in considerazioni politiche. In questi anni ho servito con fedeltà assoluta il mio Paese, qualsiasi governo si trovasse al potere. Mi chiedo soltanto: perché ora e perché noi Polizia stiamo subendo questo scempio?
Perchè questa non è solo umiliazione. Rendiamoci conto che la chiusura della Questura di Verbania o della Stradale di Sant’Angelo dei Lombardi non è una semplice riduzione di personale ma una vera e propria pugnalata alla schiena della Polizia, un suo ridimensionamento in attesa dell’atto finale: la sua morte, senza che nessuno faccia nulla per impedirla.
I sindacati?
Difficile capire che cosa stanno facendo, di certo solo pochi si stanno muovendo, più simili a Cassandre che a organizzazioni per la difesa dei Lavoratori. Si sveglino, prima che sia troppo tardi.
I vertici del Dipartimento della P.S.?
Finora si sono fatti notare solo per il loro assordante silenzio.
Attendiamo una loro presa di posizione, una qualsiasi che ci faccia riconoscere in loro i nostri Capi e non dei meri burocrati.
Ma soprattutto dobbiamo essere NOI a svegliarci.
Siamo NOI Poliziotti a dovere uscire dal nostro fatalismo e dal nostro cinismo professionale. Non abbiamo il diritto di arrenderci. Abbiamo il DOVERE di non accettare questo disgustoso scempio che si sta compiendo sulle nostre teste.
Abbiamo il Dovere di dire NO!
Giù le mani dalla Polizia !!!



Una finanziaria per uccidere la Polizia
Più chiaro di così si muore. Infatti, questa sarà la fine della Polizia se dovesse passare la finanziaria per il 2007 così com’è stata concepita, palesemente progettata per destrutturarla, destabilizzarla e deprivarla del ruolo di prima forza di Polizia nazionale il cui Capo è Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
Limitare fortemente le assunzioni per gli anni a venire, chiudere Uffici periferici (a rischio anche le Questure, oltre che Uffici delle Specialità cioè Stradale, Ferroviaria, Frontiera) con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda il controllo del territorio.
Poliziotti sempre più considerati alla stregua degli impiegati pubblici (e come tali retribuiti) e non professionisti della e per la sicurezza collettiva e Polizia sempre più nel mirino di sconsiderati strateghi la cui logica è difficile da decifrare.
L’unica cosa certa, l’abbiamo davanti agli gli occhi, è che da tempo, da anni subisce tentativi di destabilizzazione e destrutturazione, ma mai prima d’ora il rischio si era fatto così alto e concreto. Cui prodest ?
Prima le proposte velleitarie di regionalizzarla col pretesto del federalismo, ora quella di ridurne fortemente la presenza sul territorio e ridimensionarla in modo significativo.
E’ chiaro che la Polizia non gode dei favori della politica, che il suo ruolo e la sua funzione così com’è stabilito dalla legge 121/81 non piace né a destra né a sinistra (eppure, quest’ultima fu determinante a suo tempo proprio per la riforma della pubblica sicurezza e la smilitarizzazione del Corpo delle Guardie di P.S.); per motivi diversi, certo, ma non piace e questo è il punto.
Non piace nemmeno alla lobby dei sindaci che contestano la finanziaria per i tagli agli enti locali ma spendono quintali di euro per attrezzare i servizi di polizia locale come veri e propri corpi di polizia a tutto tondo (tranne poi fornirli delle tutele e garanzie adeguate, ma questo è un altro discorso) da quando hanno scoperto che sulla questione sicurezza pubblica ci si può speculare politicamente e hanno deciso di diventare protagonisti in questo campo.
E’ un miracolo che la Polizia sia sopravvissuta a queste ondate continue di assalti e speriamo che ci riesca anche questa volta, ma non sarà facile, ci vorrà l’impegno di tutti, sindacati per primi ma anche e soprattutto di ogni singolo appartenente che ha a cuore le sorti di questa Istituzione e l’amore per il proprio lavoro, la propria professione, che sente la Giacca Blu come una seconda pelle.
Ne va del futuro di un’Istituzione che fa parte della storia del nostro Paese e che ha contribuito in maniera determinante a garantire la libertà di tutti difendendola, proteggendola dal terrorismo vecchio e nuovo, dalla criminalità organizzata e non, contando morti e feriti a migliaia.
Manifestare contro questa finanziaria sciagurata e che fa indignare come propongono alcuni sindacati è ormai un obbligo morale, a tutela della nostra dignità e della nostra Polizia.
Salvatore BAIOCCHI, Ideatore e Coordinatore di Poliziotti.it



[SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] Più chiaro di così...se more !!! [SM=x165041]




In confronto alle disposizioni della Legge Finanziaria in materia di gestione della Polizia di Stato i problemi di bilancio che attanagliano da anni gli Enti Locali "sembrano" delle baggianate. [SM=g27765]

Per rispetto verso la Polizia di Stato, non voglio tornare a parlare della vexata questio delle competenze degli Enti Locali in tema di sicurezza pubblica, raffrontata con le competenze di chi, (Polizia di Stato e Forze di Polizia dello Stato), deve, a mio parere, "prioritariamente" occuparsi della sicurezza pubblica.

Il mio pensiero è noto ai Forumisti: gli Enti Locali, secondo le loro risorse materiali/materiali/umane, allo stato attuale, possono solo "concorrere" a tutelare la sicurezza pubblica.

Spero, pertanto, che vi sia chi, oltre che valutare i risparmi economici, (tutti da verificare), ponderi attentamente le conseguenze sociali di tale impostazione.

Dio non voglia che il territorio venga "abbandonato" nell'attuale situazione in cui gli Enti Locali non sono pronti a sostituirsi all'insostituibile Polizia di Stato.

Non sto parlando di correre dietro ai ladri di polli.

Anche gli Enti Locali lo possono fare: ma se il problema è un "tantinello" più arduo da risolvere che si fa?

La gestione delle pubbliche risorse deve essere lungimirante.

Non si può pretendere di risolvere tutto con operazioni di ragioneria.

Gli investimenti che si fanno oggi producono quel bene immateriale cui diamo il nome di "pubblica sicurezza" che tanto agevola la pacifica convivenza e la crescita economica.

Nondimeno tanti investimenti sociali considerati "in perdita" risolvono situazioni sociali evitando alla collettività che, un domani, vi sia un malvivente in più "per necessità" sulle nostre strade.

Cordialmente.

Carlo vigile [SM=x165078]

11/10/2006 11:02
 
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Scritto da: bluewall 11/10/2006 0.35
di Fabrizio GREGORUTTI del Coordinamento di Poliziotti.it

Siamo sull’orlo di un burrone.

Mancano pochi centimetri, forse addirittura pochi millimetri e poi inesorabilmente precipiteremo in fondo a questo baratro.
La nuova finanziaria ha disposto un taglio considerevole alle risorse ed alle strutture della Polizia di Stato. Una di queste strutture è la cosiddetta Direzione Interregionale, della quale non si è mai capita bene la funzione e che quindi non mancherà a molti. Ma c’è di peggio. Negli articoli 33, 35 della Legge Finanziaria si dice chiaramente che se un Ufficio di Polizia è situato in una zona con un bacino di utenza inferiore ai 200.000 abitanti questo Ufficio verrà chiuso. Queste righe scritte in un burocratese stretto ma purtroppo ben comprensibile segnano la campana a morto per decine di Commissariati, uffici Polfer, della Stradale e anche ( particolare ben più grave) di diverse Questure.
Non c’è principio di razionalizzazione o risparmio che tenga. Il controllo del territorio sarà perduto dallo Stato e da noi che ne siamo Cittadini. La trasformazione delle Questure in Commissariati ma anche la chiusura degli Uffici cosiddetti minori provocherà trasferimenti di personale in altre sedi, con conseguenti risarcimenti per il trasferimento previsti da una Legge dello Stato e che dovranno necessariamente ( e cospicuamente) essere pagati. Non vale sostenere che vi sono altre Forze di Polizia che concorrono alla vigilanza e alla sicurezza di queste zone. Vi sono province ( e ben più d’una) dove nell’arco delle 24 ore le altre Forze di Polizia statali riescono a mettere sul territorio appena due pattuglie…i servizi di polizia locale invece quasi mai riescono a garantire il controllo sul territorio nell’arco di tutte le 24 ore (e comunque con competenze specifiche e diverse) per carenza di equipaggi e di personale. Queste carenze di personale, mezzi e strutture possono essere risolte solo con programmi di arruolamento, addestramento e forniture che creeranno un aggravio ben più pesante di quello che si è voluto risolvere con i tagli alla Polizia. A questo proposito l’articolo 38 è ancora molto più chiaro e cito il passaggio più interessante:

Art. 38 (Misure per la realizzazione di programmi di incremento dei servizi di polizia) 1. Per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini, il Ministro dell'interno e, per sua delega, i prefetti, possono stipulare convenzioni con le regioni e gli enti locali che prevedano la contribuzione logistica o finanziaria delle stesse regioni e degli enti locali.

Vediamo se ho capito bene: io Stato ritiro le mie truppe dal territorio e in caso di emergenza affido a te, Sindaco o Presidente di Regione e Provincia la responsabilità della sicurezza del Cittadino, contribuendo quindi a quell’aggravio di spesa di cui accennavo più sopra.
Dov’è la razionalizzazione ed il risparmio? Volete spiegarmelo per favore?
La verità è che la Polizia di Stato è l’unica tra le Forze dell’Ordine che sta subendo questa umiliazione, è l’unica che viene spinta (incoscientemente?) verso il baratro. Che cosa sta accadendo e soprattutto perché?
Non voglio entrare in considerazioni politiche. In questi anni ho servito con fedeltà assoluta il mio Paese, qualsiasi governo si trovasse al potere. Mi chiedo soltanto: perché ora e perché noi Polizia stiamo subendo questo scempio?
Perchè questa non è solo umiliazione. Rendiamoci conto che la chiusura della Questura di Verbania o della Stradale di Sant’Angelo dei Lombardi non è una semplice riduzione di personale ma una vera e propria pugnalata alla schiena della Polizia, un suo ridimensionamento in attesa dell’atto finale: la sua morte, senza che nessuno faccia nulla per impedirla.
I sindacati?
Difficile capire che cosa stanno facendo, di certo solo pochi si stanno muovendo, più simili a Cassandre che a organizzazioni per la difesa dei Lavoratori. Si sveglino, prima che sia troppo tardi.
I vertici del Dipartimento della P.S.?
Finora si sono fatti notare solo per il loro assordante silenzio.
Attendiamo una loro presa di posizione, una qualsiasi che ci faccia riconoscere in loro i nostri Capi e non dei meri burocrati.
Ma soprattutto dobbiamo essere NOI a svegliarci.
Siamo NOI Poliziotti a dovere uscire dal nostro fatalismo e dal nostro cinismo professionale. Non abbiamo il diritto di arrenderci. Abbiamo il DOVERE di non accettare questo disgustoso scempio che si sta compiendo sulle nostre teste.
Abbiamo il Dovere di dire NO!
Giù le mani dalla Polizia !!!



Una finanziaria per uccidere la Polizia
Più chiaro di così si muore. Infatti, questa sarà la fine della Polizia se dovesse passare la finanziaria per il 2007 così com’è stata concepita, palesemente progettata per destrutturarla, destabilizzarla e deprivarla del ruolo di prima forza di Polizia nazionale il cui Capo è Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
Limitare fortemente le assunzioni per gli anni a venire, chiudere Uffici periferici (a rischio anche le Questure, oltre che Uffici delle Specialità cioè Stradale, Ferroviaria, Frontiera) con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda il controllo del territorio.
Poliziotti sempre più considerati alla stregua degli impiegati pubblici (e come tali retribuiti) e non professionisti della e per la sicurezza collettiva e Polizia sempre più nel mirino di sconsiderati strateghi la cui logica è difficile da decifrare.
L’unica cosa certa, l’abbiamo davanti agli gli occhi, è che da tempo, da anni subisce tentativi di destabilizzazione e destrutturazione, ma mai prima d’ora il rischio si era fatto così alto e concreto. Cui prodest ?
Prima le proposte velleitarie di regionalizzarla col pretesto del federalismo, ora quella di ridurne fortemente la presenza sul territorio e ridimensionarla in modo significativo.
E’ chiaro che la Polizia non gode dei favori della politica, che il suo ruolo e la sua funzione così com’è stabilito dalla legge 121/81 non piace né a destra né a sinistra (eppure, quest’ultima fu determinante a suo tempo proprio per la riforma della pubblica sicurezza e la smilitarizzazione del Corpo delle Guardie di P.S.); per motivi diversi, certo, ma non piace e questo è il punto.
Non piace nemmeno alla lobby dei sindaci che contestano la finanziaria per i tagli agli enti locali ma spendono quintali di euro per attrezzare i servizi di polizia locale come veri e propri corpi di polizia a tutto tondo (tranne poi fornirli delle tutele e garanzie adeguate, ma questo è un altro discorso) da quando hanno scoperto che sulla questione sicurezza pubblica ci si può speculare politicamente e hanno deciso di diventare protagonisti in questo campo.
E’ un miracolo che la Polizia sia sopravvissuta a queste ondate continue di assalti e speriamo che ci riesca anche questa volta, ma non sarà facile, ci vorrà l’impegno di tutti, sindacati per primi ma anche e soprattutto di ogni singolo appartenente che ha a cuore le sorti di questa Istituzione e l’amore per il proprio lavoro, la propria professione, che sente la Giacca Blu come una seconda pelle.
Ne va del futuro di un’Istituzione che fa parte della storia del nostro Paese e che ha contribuito in maniera determinante a garantire la libertà di tutti difendendola, proteggendola dal terrorismo vecchio e nuovo, dalla criminalità organizzata e non, contando morti e feriti a migliaia.
Manifestare contro questa finanziaria sciagurata e che fa indignare come propongono alcuni sindacati è ormai un obbligo morale, a tutela della nostra dignità e della nostra Polizia.
Salvatore BAIOCCHI, Ideatore e Coordinatore di Poliziotti.it



[SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] Più chiaro di così...se more !!! [SM=x165041]




In confronto alle disposizioni della Legge Finanziaria in materia di gestione della Polizia di Stato i problemi di bilancio che attanagliano da anni gli Enti Locali "sembrano" delle baggianate.

Per rispetto verso la Polizia di Stato, non voglio tornare a parlare della vexata questio delle competenze degli Enti Locali in tema di sicurezza pubblica, raffrontata con le competenze di chi, (Polizia di Stato e Forze di Polizia dello Stato), deve, a mio parere, "prioritariamente" occuparsi della sicurezza pubblica.

Il mio pensiero è noto ai Forumisti: gli Enti Locali, secondo le loro risorse materiali/materiali/umane, allo stato attuale, possono solo "concorrere" a tutelare la sicurezza pubblica.

Spero, pertanto, che vi sia chi, oltre che valutare i risparmi economici, (tutti da verificare), ponderi attentamente le conseguenze sociali di tale impostazione.

Dio non voglia che il territorio venga "abbandonato" nell'attuale situazione in cui gli Enti Locali non sono pronti a sostituirsi all'insostituibile Polizia di Stato.

Non sto parlando di correre dietro ai ladri di polli.

Anche gli Enti Locali lo possono fare: ma se il problema è un "tantinello" più arduo da risolvere che si fa?

La gestione delle pubbliche risorse deve essere lungimirante.

Non si può pretendere di risolvere tutto con operazioni di ragioneria.

Gli investimenti che si fanno oggi producono quel bene immateriale cui diamo il nome di "pubblica sicurezza" che tanto agevola la pacifica convivenza e la crescita economica.

Nondimeno tanti investimenti sociali considerati "in perdita" risolvono situazioni sociali evitando alla collettività che un domani vi sia un malvivente in più "per necessità" sulle nostre strade.

Cordialmente.

Carlo vigile [SM=x165078]

12/10/2006 11:27
 
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Ecco, bravo. Io rilancio, perché sia chiaro il concetto:

GIU' LE MANI DALLA POLIZIA !!!
[SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044]
"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
12/10/2006 12:32
 
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Re:
Saro' scemo...ma uno "sciopero bianco" nessun sindacato lo organizza? Sta finanziaria fa[SM=x165047]

[SM=x165083]

[Modificato da filidana 12/10/2006 12.33]

13/10/2006 00:33
 
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scusate se dico na ca***ta:
questo, in parte è il risultato del voto popolare dello scorso maggio, ossia una parte della popolazione italica e non, sapendo il "PROGRAMMA" di prodi e del suo schieramento politico ha deciso di dare la propria preferenza a questi signori...
siccome che er mortadella e comapgnia cantante ha vinto le elezione per quattro spicci de voti, vuol dire che molti di noi poliziotti ha voluto che sti signori ce comannassero...

accontentati...

e non finirà qui!!!!

ve lo dice un fesso!!!

vedrete quante altre ne combineranno.

ve la ricordate la tassa per entrare in europa? voi l'avete riavuta???

ve lo ricordate il decreto che dava agli ausiliari due briciole di stipendio perchè equiparati ai militari di leva? quanti ricorsi al tar ha prodotto quella legge? e quanti sono stati respinti??? ZERO!!!

il caso D'elia lo avete già dimenticato???

mi sapete indicare UNA SOLA cosa positiva che ha fatto questo esecutivo??

adesso si dovrà (forse) ridiscutere il rinnovo di contratto per il biennio economico 2006/2008. facciamo una scommessa su quale sindacato/i firmerà/anno quel contratto?

ad majora

[SM=x165075]
13/10/2006 00:59
 
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ALT ! Bubbinho, sappiamo bene tutti che non sono consentite discussioni di carattere prettamente e squisitamente politico. Ti invito (come del resto faccio da sempre con me stesso) a evitarle. Stiamo ai fatti e ragioniamo su quelli. [SM=g27761] [SM=x165066]
_____________________________________
Esos cueros llevan sueños al otro lado del mar... y un viento de arrabal
(Gotan Project)
_____________________________________
13/10/2006 01:24
 
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Re:

Scritto da: webcop 13/10/2006 0.59
ALT ! Bubbinho, sappiamo bene tutti che non sono consentite discussioni di carattere prettamente e squisitamente politico. Ti invito (come del resto faccio da sempre con me stesso) a evitarle. Stiamo ai fatti e ragioniamo su quelli. [SM=g27761] [SM=x165066]



Quoto, cerchiamo di non farne [SM=g27763] [SM=g27763] [SM=g27763]

...anche se si fà fatica!!! [SM=g27763]

Intanto buone notizie dal sito del SAP

FINANZIARIA: SAP, CANCELLARE ARTICOLI PENALIZZANTI SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 12 ott - Soddisfazione e' stata espressa dalla Segreteria Generale del Sindacato Autonomo di Polizia(Sap) per la soppressione, da parte della Commissione Affari Costituzionale della Camera, dell'articolo 33 della legge finanziaria che prevedeva la possibilita' di cancellare questure e prefetture in province sotto i 200.000 abitanti.
'Il Sap, nei giorni scorsi - sottolinea il sindacato - aveva fortemente voluto e sollecitato la presentazione dell'emendamento oggi approvato'. 'L'obiettivo adesso dice ancora il Sap - e' puntare a modificare e cancellare altri articoli della legge di bilancio che sono penalizzanti per le forze dell'ordine e la sicurezza, puntando a reperire nuove risorse per il rinnovo del contratto di lavoro, per lo sganciamento dal pubblico impiego e per il provvedimento di riordino delle carriere'.(ANSA).

AU 12-OTT-06 16:52 NNNN


FINANZIARIA. EMENDAMENTO CANCELLA CHIUSURA QUESTURE E PREFETTURE MINORI
COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI APPROVA PROPOSTA BOCCHINO (AN)

(DIRE) Roma, 12 ott - Abolito l'articolo 33 della Finanziaria che rendeva concreto, per le Province con meno di 200mila abitanti, il rischio di chiusura per Prefetture, Questure, Comandi dei carabinieri e dei Vigili del fuoco. La commissione Affari costituzionali della Camera, ha, infatti, approvato un emendamento di Alleanza Nazionale proposto dal capogruppo in commissione Italo Bocchino, unificato con uguali emendamenti di maggioranza e opposizione che cancella proprio l'articolo 33. Bocchino esprime soddisfazione per l'approvazione di questo emendamento "che evita una vera e propria fuga dello Stato da queste province, con il conseguente rischio di lasciarle in mano alla criminalita'".
Gli fa eco Gianpiero D'Alia, capogruppo Udc in commissione Affari costituzionali, che sottolinea come l'abrogazione di questa norma "ripristini il principio secondo cui le Prefetture non sono articolazioni periferiche del ministero dell'Interno, ma presidi indispensabili dello Stato al servizio dei cittadini".
(Lum/ Dire) 13:28 12-10-06


NON ABBASSIAMO LA GUARDIA.....l'attacco frontale c'è stato, stiamo attenti che non comincino ad usare la contraerea o i reparti speciali.
Questo governo non ci vuole bene ma, evidentemente, nemmeno quello precedente dato che nessun leader dell'opposizione ha detto nulla, solo NOI possiamo dire qualcosa per non far dimenticare a NESSUNO chi SIAMO e cosa RAPPRESENTIAMO!!
13/10/2006 18:42
 
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Re: Re:

Scritto da: postman78 13/10/2006 1.24
NON ABBASSIAMO LA GUARDIA.....l'attacco frontale c'è stato, stiamo attenti che non comincino ad usare la contraerea o i reparti speciali.
Questo governo non ci vuole bene ma, evidentemente, nemmeno quello precedente dato che nessun leader dell'opposizione ha detto nulla, solo NOI possiamo dire qualcosa per non far dimenticare a NESSUNO chi SIAMO e cosa RAPPRESENTIAMO!!



[SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053]

[Modificato da =Lex= 13/10/2006 18.44]

Fabrizio

"Si può fermare un uomo, ma la forza delle sue idee vive negli altri uomini" - Paolo Borsellino
13/10/2006 19:14
 
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Contrordine: niente tagli alle questure
Salvi anche i prefetti
13/10/2006 Fonte: LA STAMPA

ROMA. Salve le dodici questure e prefetture che il governo voleva abolire. Con un emendamento passato quasi all’unanimità nel chiuso della commissione Affari Costituzionali, la Finanziaria perde un articolo, il 33. Era lì che si dava il taglio agli uffici periferici dello Stato, eliminando con un colpo di penna la prefettura e la questura (ma anche il comando dei vigili del fuoco, il comando dei carabinieri e chissà quanti altri uffici pubblici di rango) dai capoluoghi di provincia inferiori ai 200 mila abitanti. Stava per saltare la questura da Vercelli, da Biella e da Verbania, solo per restare in Piemonte, ma anche da Rieti, Enna, Lodi, Sondrio, Crotone e varie altre città. Sparito di città il questore, sarebbe rimasto un giovane commissariato di polizia. Il quale, ovviamente, non avrebbe avuto l’autorevolezza e le competenze di un alto dirigente. Di questa sforbiciata alle questure e alle prefetture non se ne parlerà più. E per la verità in Parlamento ne hanno parlato poco anche ieri. Silenzioso il rappresentante del ministero dell’Interno, che certo non s’è speso in questa battaglia voluta dall’Economia, i deputati si sono guardati in faccia e hanno trovato rapidamente una soluzione. Cassando del tutto l’articolo 33. Incostituzionale. Niente male come schiaffo per un ministro dell’Interno che è tra i più sottili professori di diritto costituzionale in Italia. «Grazie a noi - si congratula Italo Bocchino, An, che ha presentato per primo l’emendamento soppressivo - si evita una vera e propria fuga dallo Stato da queste province con il rischio di lasciarle in mano alla criminalità». Maurizio Gasparri non ci va leggero: «Con un’azione criminogena il governo voleva chiudere prefetture e questure dando una mano alla criminalità». E si diceva pronto a dar battaglia anche l’ex presidente del Senato, Marcello Pera: «Tagli irresponsabili alla sicurezza». Ora sono tutti soddisfatti (eccetto i leghisti che le prefetture vorrebbero eliminarle). L’idea di declassare un certo numero di capoluoghi di provincia in effetti aveva dapprima lasciato di stucco enti locali e sindacati. Immediatamente dopo aveva scatenato le proteste più varie. Una vera e propria insurrezione che aveva individuato come primo terminale i deputati eletti nei centri declassandi. S’è poi messa in moto una lobby trasversale di parlamentari sensibili alle istanze dei corpi di polizia e dei prefetti. Risultato: la norma è praticamente morta prima ancora di nascere. Commenta il presidente della provincia di Rieti, Fabio Melilli, a capo dell’Unione province italiane: «Si è data risposta agli impegni assunti in questi giorni con il sottoscritto prima dal ministro dell’Interno Giuliano Amato e successivamente dai capigruppo della maggioranza alla Camera».

Forse forse non ce la fanno a distruggerci.... [SM=x165074] [SM=x165074] [SM=x165074]
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
- ABBIAMO entrati.... ti confermo quello che hai confermato tu prima.
- Collè, vai all'INCOMINCIO della via e CAPOVOLGI il mezzo.
- Te lo fonetico : la I di ombrello (J), la I di fionda (Y) e l' hacca di OSPEDALE.
- Siamo in P.zza ICS ICS I VU Maggio (XXIV Maggio)
- Scendete dal mezzo e CASCATEVI
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non chiedete cosa possa fare la patria per voi: chiedete cosa potete fare voi per la patria. ( John Fitzgerald Kennedy)

Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Einstein)
13/10/2006 21:25
 
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NON BASTA!
non basta aver abrogato l'art. 33, c'e' pure il 34, e quello mi pare che ci sia ancora! il 33 coinvolgeva tanti enti il 34 solo la amata Polizia, c'e' ancora da fare!!!!
13/10/2006 21:34
 
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Re: NON BASTA!

Scritto da: leone17 13/10/2006 21.25
non basta aver abrogato l'art. 33, c'e' pure il 34, e quello mi pare che ci sia ancora! il 33 coinvolgeva tanti enti il 34 solo la amata Polizia, c'e' ancora da fare!!!!



hai ragione, uando inseriranno in finanziari un abbattimento dei rimborsi spesa dei ministri e una riduzione del numero di "portaborse", tanto per fare qualche esempio??? [SM=x165041]

...ok ok, scherzavo [SM=g27766] [SM=g27766] [SM=g27766] , i benefici dei politici non si toccano ma nemmeno la sicurezza dei cittadini!

[Modificato da postman78 13/10/2006 21.35]

13/10/2006 22:13
 
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scusate se mi sono sfogato "politicamente" con voi ma d'altronde non posso farlo con i miei figli che hanno 3 e 5 anni!!!


[SM=x165075]
13/10/2006 22:14
 
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Re:

Scritto da: bubbinho 13/10/2006 22.13
scusate se mi sono sfogato "politicamente" con voi ma d'altronde non posso farlo con i miei figli che hanno 3 e 5 anni!!!


[SM=x165075]



[SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059]

....ok sei scusato..ma solo per i tuoi figli!!! [SM=g27766] [SM=g27766] [SM=g27766]
13/10/2006 23:14
 
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Re:

Scritto da: bubbinho 13/10/2006 22.13
scusate se mi sono sfogato "politicamente" con voi ma d'altronde non posso farlo con i miei figli che hanno 3 e 5 anni!!!
[SM=x165075]


[SM=g27766] [SM=g27766] [SM=g27766] [SM=x165034]
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Esos cueros llevan sueños al otro lado del mar... y un viento de arrabal
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Contrordine: niente tagli alle questure
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13/10/2006
di fra. gri.

ROMA. Salve le dodici questure e prefetture che il governo voleva abolire. Con un emendamento passato quasi all’unanimità nel chiuso della commissione Affari Costituzionali, la Finanziaria perde un articolo, il 33. Era lì che si dava il taglio agli uffici periferici dello Stato, eliminando con un colpo di penna la prefettura e la questura (ma anche il comando dei vigili del fuoco, il comando dei carabinieri e chissà quanti altri uffici pubblici di rango) dai capoluoghi di provincia inferiori ai 200 mila abitanti. Stava per saltare la questura da Vercelli, da Biella e da Verbania, solo per restare in Piemonte, ma anche da Rieti, Enna, Lodi, Sondrio, Crotone e varie altre città. Sparito di città il questore, sarebbe rimasto un giovane commissariato di polizia. Il quale, ovviamente, non avrebbe avuto l’autorevolezza e le competenze di un alto dirigente. Di questa sforbiciata alle questure e alle prefetture non se ne parlerà più. E per la verità in Parlamento ne hanno parlato poco anche ieri. Silenzioso il rappresentante del ministero dell’Interno, che certo non s’è speso in questa battaglia voluta dall’Economia, i deputati si sono guardati in faccia e hanno trovato rapidamente una soluzione. Cassando del tutto l’articolo 33. Incostituzionale. Niente male come schiaffo per un ministro dell’Interno che è tra i più sottili professori di diritto costituzionale in Italia. «Grazie a noi - si congratula Italo Bocchino, An, che ha presentato per primo l’emendamento soppressivo - si evita una vera e propria fuga dallo Stato da queste province con il rischio di lasciarle in mano alla criminalità». Maurizio Gasparri non ci va leggero: «Con un’azione criminogena il governo voleva chiudere prefetture e questure dando una mano alla criminalità». E si diceva pronto a dar battaglia anche l’ex presidente del Senato, Marcello Pera: «Tagli irresponsabili alla sicurezza». Ora sono tutti soddisfatti (eccetto i leghisti che le prefetture vorrebbero eliminarle). L’idea di declassare un certo numero di capoluoghi di provincia in effetti aveva dapprima lasciato di stucco enti locali e sindacati. Immediatamente dopo aveva scatenato le proteste più varie. Una vera e propria insurrezione che aveva individuato come primo terminale i deputati eletti nei centri declassandi. S’è poi messa in moto una lobby trasversale di parlamentari sensibili alle istanze dei corpi di polizia e dei prefetti. Risultato: la norma è praticamente morta prima ancora di nascere. Commenta il presidente della provincia di Rieti, Fabio Melilli, a capo dell’Unione province italiane: «Si è data risposta agli impegni assunti in questi giorni con il sottoscritto prima dal ministro dell’Interno Giuliano Amato e successivamente dai capigruppo della maggioranza alla Camera».

Per il momento, sembra che non se ne parli più. Ma qualcuno dovrebbe spiegarmi una cosa: chiudere questure e prefetture significa trasferire altrove il personale, liberando i locali, o rinominarle in commissariati e uffici distaccati, lasciando ognuno al suo posto? In entrambi i casi gli stipendi non devono pagarli ugualmente? Anzi, si aggiunge l'onere delle varie indennità di trasferimento. E, nel secondo caso, le spese di funzionamento non restano uguali? Sostituiti questore e prefetto con un primo dirigente e un vice prefetto, che cambia, ai fini del mantenimento delle strutture? Mi sfugge il "risparmio" sulla spesa pubblica di una manovra del genere.


14/10/2006 16:49
 
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Re: NON BASTA!

Scritto da: leone17 13/10/2006 21.25
non basta aver abrogato l'art. 33, c'e' pure il 34, e quello mi pare che ci sia ancora! il 33 coinvolgeva tanti enti il 34 solo la amata Polizia, c'e' ancora da fare!!!!


Forse volevi dire il 35 ?

Art. 35
(Modificazioni all’assetto organizzativo dell’Amministrazione della pubblica sicurezza ed all’ordinamento del personale della Polizia di Stato)
1. Al fine di conseguire economie, garantendo comunque la piena funzionalità dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, le Direzioni interregionali della Polizia di Stato sono soppresse a decorrere dal 1 dicembre 2007 e le relative funzioni sono ripartite tra le strutture centrali e periferiche della stessa Amministrazione, assicurando il decentramento di quelle attinenti al supporto tecnico-logistico.
2. Al medesimo fine di cui al comma 1, l’Amministrazione della pubblica sicurezza provvede alla razionalizzazione del complesso delle strutture preposte alla formazione e all’aggiornamento del proprio personale, nonché dei presidi esistenti nei settori specialistici della Polizia di Stato.
3. I provvedimenti di organizzazione occorrenti, comprese le modificazioni ai regolamenti previsti dall’articolo 6 della legge 31 marzo 2000, n. 78, e dall’articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono adottati entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
4. Con successivi provvedimenti si procederà alle revisione delle norme concernenti i dirigenti generali di pubblica sicurezza di livello B, garantendo ai funzionari che rivestono tale qualifica al momento dell’entrata in vigore della presente legge, l’applicazione ad esaurimento dell’articolo 42, comma 3, della legge 1 aprile 1981, n. 121, nonché il loro successivo impiego sino alla cessazione del servizio. Con gli stessi provvedimenti, si provvederà altresì ad adeguare l’organico dei dirigenti generali di pubblica sicurezza, nonché la norma relativa all’inquadramento nella qualifica di prefetto degli stessi dirigenti, assicurando, comunque, la invarianza della spesa.
5. Dalla attuazione delle presenti disposizioni si devono realizzare risparmi di spesa non inferiori a 3 milioni di euro per l’anno 2007, a 8,1 milioni di euro per l’anno 2008 e a 13 milioni di euro per l’anno 2009.




Cioé, il risparmio di appena 24,1 milioni di euro in tre anni giustifica lo smantellamento di tutta una serie di presidi della Polizia ? Ma che ca*** me stanno a dì questi ? Lo vedi che é tutta una truffa, tutto un pretesto per cancellare la Polizia dal territorio ? [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165048] [SM=x165048] [SM=x165048]
Alla luce di quanto evidenziato anche da Pacotom, lo si capisce ancora di più.
E gli avvoltoi che già si attribuiscono i meriti farebbero meglio a tacere. [SM=x165044]

[Modificato da bluewall 14/10/2006 16.52]

"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
14/10/2006 17:09
 
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si si quello, io su un volantino sindacale ce lo avevo come 34, comunque e' quello, grazie per la precisazione! [SM=x165034]
15/10/2006 23:04
 
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Infatti pare che tutto s'é risolto con la cancellazione del 33. Invece non é risolto un bel niente, altroché. Non abbassiamo la guardia. Occhio, fratelli in Blue che la manovra é subdola molto più di quanto possiamo immaginare, qui é in gioco davvero il futuro della Polizia e siccome noi siamo la Polizia cerchiamo di non farci fot*** con le trappole che i politici sono abilissimi a seminare. Per questo dico che il fatto che l'art. 33 é stato cassato non deve farci sentire sollevati perché Leone17 c'ha ragione, il problema rimane. [SM=x165044]
"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
03/11/2006 12:48
 
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Re:

Scritto da: bluewall 11/10/2006 0.35
di Fabrizio GREGORUTTI del Coordinamento di Poliziotti.it

Siamo sull’orlo di un burrone.

Mancano pochi centimetri, forse addirittura pochi millimetri e poi inesorabilmente precipiteremo in fondo a questo baratro.
La nuova finanziaria ha disposto un taglio considerevole alle risorse ed alle strutture della Polizia di Stato. Una di queste strutture è la cosiddetta Direzione Interregionale, della quale non si è mai capita bene la funzione e che quindi non mancherà a molti. Ma c’è di peggio. Negli articoli 33, 35 della Legge Finanziaria si dice chiaramente che se un Ufficio di Polizia è situato in una zona con un bacino di utenza inferiore ai 200.000 abitanti questo Ufficio verrà chiuso. Queste righe scritte in un burocratese stretto ma purtroppo ben comprensibile segnano la campana a morto per decine di Commissariati, uffici Polfer, della Stradale e anche ( particolare ben più grave) di diverse Questure.
Non c’è principio di razionalizzazione o risparmio che tenga. Il controllo del territorio sarà perduto dallo Stato e da noi che ne siamo Cittadini. La trasformazione delle Questure in Commissariati ma anche la chiusura degli Uffici cosiddetti minori provocherà trasferimenti di personale in altre sedi, con conseguenti risarcimenti per il trasferimento previsti da una Legge dello Stato e che dovranno necessariamente ( e cospicuamente) essere pagati. Non vale sostenere che vi sono altre Forze di Polizia che concorrono alla vigilanza e alla sicurezza di queste zone. Vi sono province ( e ben più d’una) dove nell’arco delle 24 ore le altre Forze di Polizia statali riescono a mettere sul territorio appena due pattuglie…i servizi di polizia locale invece quasi mai riescono a garantire il controllo sul territorio nell’arco di tutte le 24 ore (e comunque con competenze specifiche e diverse) per carenza di equipaggi e di personale. Queste carenze di personale, mezzi e strutture possono essere risolte solo con programmi di arruolamento, addestramento e forniture che creeranno un aggravio ben più pesante di quello che si è voluto risolvere con i tagli alla Polizia. A questo proposito l’articolo 38 è ancora molto più chiaro e cito il passaggio più interessante:

Art. 38 (Misure per la realizzazione di programmi di incremento dei servizi di polizia) 1. Per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini, il Ministro dell'interno e, per sua delega, i prefetti, possono stipulare convenzioni con le regioni e gli enti locali che prevedano la contribuzione logistica o finanziaria delle stesse regioni e degli enti locali.

Vediamo se ho capito bene: io Stato ritiro le mie truppe dal territorio e in caso di emergenza affido a te, Sindaco o Presidente di Regione e Provincia la responsabilità della sicurezza del Cittadino, contribuendo quindi a quell’aggravio di spesa di cui accennavo più sopra.
Dov’è la razionalizzazione ed il risparmio? Volete spiegarmelo per favore?
La verità è che la Polizia di Stato è l’unica tra le Forze dell’Ordine che sta subendo questa umiliazione, è l’unica che viene spinta (incoscientemente?) verso il baratro. Che cosa sta accadendo e soprattutto perché?
Non voglio entrare in considerazioni politiche. In questi anni ho servito con fedeltà assoluta il mio Paese, qualsiasi governo si trovasse al potere. Mi chiedo soltanto: perché ora e perché noi Polizia stiamo subendo questo scempio?
Perchè questa non è solo umiliazione. Rendiamoci conto che la chiusura della Questura di Verbania o della Stradale di Sant’Angelo dei Lombardi non è una semplice riduzione di personale ma una vera e propria pugnalata alla schiena della Polizia, un suo ridimensionamento in attesa dell’atto finale: la sua morte, senza che nessuno faccia nulla per impedirla.
I sindacati?
Difficile capire che cosa stanno facendo, di certo solo pochi si stanno muovendo, più simili a Cassandre che a organizzazioni per la difesa dei Lavoratori. Si sveglino, prima che sia troppo tardi.
I vertici del Dipartimento della P.S.?
Finora si sono fatti notare solo per il loro assordante silenzio.
Attendiamo una loro presa di posizione, una qualsiasi che ci faccia riconoscere in loro i nostri Capi e non dei meri burocrati.
Ma soprattutto dobbiamo essere NOI a svegliarci.
Siamo NOI Poliziotti a dovere uscire dal nostro fatalismo e dal nostro cinismo professionale. Non abbiamo il diritto di arrenderci. Abbiamo il DOVERE di non accettare questo disgustoso scempio che si sta compiendo sulle nostre teste.
Abbiamo il Dovere di dire NO!
Giù le mani dalla Polizia !!!



Una finanziaria per uccidere la Polizia
Più chiaro di così si muore. Infatti, questa sarà la fine della Polizia se dovesse passare la finanziaria per il 2007 così com’è stata concepita, palesemente progettata per destrutturarla, destabilizzarla e deprivarla del ruolo di prima forza di Polizia nazionale il cui Capo è Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
Limitare fortemente le assunzioni per gli anni a venire, chiudere Uffici periferici (a rischio anche le Questure, oltre che Uffici delle Specialità cioè Stradale, Ferroviaria, Frontiera) con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda il controllo del territorio.
Poliziotti sempre più considerati alla stregua degli impiegati pubblici (e come tali retribuiti) e non professionisti della e per la sicurezza collettiva e Polizia sempre più nel mirino di sconsiderati strateghi la cui logica è difficile da decifrare.
L’unica cosa certa, l’abbiamo davanti agli gli occhi, è che da tempo, da anni subisce tentativi di destabilizzazione e destrutturazione, ma mai prima d’ora il rischio si era fatto così alto e concreto. Cui prodest ?
Prima le proposte velleitarie di regionalizzarla col pretesto del federalismo, ora quella di ridurne fortemente la presenza sul territorio e ridimensionarla in modo significativo.
E’ chiaro che la Polizia non gode dei favori della politica, che il suo ruolo e la sua funzione così com’è stabilito dalla legge 121/81 non piace né a destra né a sinistra (eppure, quest’ultima fu determinante a suo tempo proprio per la riforma della pubblica sicurezza e la smilitarizzazione del Corpo delle Guardie di P.S.); per motivi diversi, certo, ma non piace e questo è il punto.
Non piace nemmeno alla lobby dei sindaci che contestano la finanziaria per i tagli agli enti locali ma spendono quintali di euro per attrezzare i servizi di polizia locale come veri e propri corpi di polizia a tutto tondo (tranne poi fornirli delle tutele e garanzie adeguate, ma questo è un altro discorso) da quando hanno scoperto che sulla questione sicurezza pubblica ci si può speculare politicamente e hanno deciso di diventare protagonisti in questo campo.
E’ un miracolo che la Polizia sia sopravvissuta a queste ondate continue di assalti e speriamo che ci riesca anche questa volta, ma non sarà facile, ci vorrà l’impegno di tutti, sindacati per primi ma anche e soprattutto di ogni singolo appartenente che ha a cuore le sorti di questa Istituzione e l’amore per il proprio lavoro, la propria professione, che sente la Giacca Blu come una seconda pelle.
Ne va del futuro di un’Istituzione che fa parte della storia del nostro Paese e che ha contribuito in maniera determinante a garantire la libertà di tutti difendendola, proteggendola dal terrorismo vecchio e nuovo, dalla criminalità organizzata e non, contando morti e feriti a migliaia.
Manifestare contro questa finanziaria sciagurata e che fa indignare come propongono alcuni sindacati è ormai un obbligo morale, a tutela della nostra dignità e della nostra Polizia.
Salvatore BAIOCCHI, Ideatore e Coordinatore di Poliziotti.it



[SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053] Più chiaro di così...se more !!! [SM=x165041]

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Re:
Bravo Greg hai completamente ragione purtroppo tutti si sono messi contro di noi e io ho mi sono fatto un'idea su chi stà organizzando tutta questa cosa.
Purtroppo nessuno mi toglie dalla mente che i nostri cari cugini stiano facendo di tutto per passarci sopra e ho anche un'idea del perchè ma non la dico in questa Italia certe cose è meglio dirle a voce anzichè scriverle o dirle per telefono, e noi sappiamo bene il perchè.
I sindacati maggioritari, gli unici che potrebbero incidere seriamente, non si muovono o fanno finta di muoversi, mentre quelli minori, io faccio parte di uno di questi, ci provano ma hanno poca forza.
A mio avviso ci vuole una presa di coscienza da parte di tutti i Poliziotti, con la "P", con un cambio di rotta drastico che faccia capire a chi governa che ci siamo e che siamo fondamentali per la sicurezza della nostra Patria.
Abbiamo perso la nostra "colleganza" e questo forum è un modo per ritrovarla!
Bravi a voi che avete trovato un modo per unirci [SM=x165066]
05/11/2006 19:51
 
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Re: Re:

Scritto da: volanteduomo 03/11/2006 12.49
Purtroppo nessuno mi toglie dalla mente che i nostri cari cugini stiano facendo di tutto per passarci sopra e ho anche un'idea del perchè ma non la dico in questa Italia certe cose è meglio dirle a voce anzichè scriverle o dirle per telefono, e noi sappiamo bene il perchè.
I



Mah, temo che in questa storia i Cari Cugini [SM=g27760] si siano limitati ad essere molto più intelligenti dei nostri stimati capi . Ritengo che molto, invece, sia dovuto a molti amministratori locali che, con la connivenza di settori politici nazionali, dopo essersi autonominati mini-questori ora smanino per autonominarsi mini-ministri degli interni.
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"We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)

"Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)

"Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)
17/11/2006 00:21
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: dago113 05/11/2006 19.51
Mah, temo che in questa storia i Cari Cugini [SM=g27760] si siano limitati ad essere molto più intelligenti dei nostri stimati capi . Ritengo che molto, invece, sia dovuto a molti amministratori locali che, con la connivenza di settori politici nazionali, dopo essersi autonominati mini-questori ora smanino per autonominarsi mini-ministri degli interni.


Quoto in tutto e per tutto, i cugini pensano a sè e fanno pure bene datasi [SM=g27760] la situazione (loro se sanno conformà sempre) ma come dicono quelli der SAP: chi difende i difensori ? a me 'sto slogan nun me piace, ma tanto pe' parafrasà se po' dì "chi difende la Polizia ?". Aridatemi Parisi, aridatemi Masone, ridatemi pure Porpora. Che delusione. [SM=g27767] [SM=g27767] [SM=g27767]
"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
20/11/2006 02:18
 
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Ecco i punti che ci interessano di questa finanziaria


125. In coerenza con le disposizioni di cui al comma 121, lettera f) (n.d.r.: …riduzione delle dotazioni organiche in modo da assicurare che il personale utilizzato per funzioni di supporto - gestione delle risorse umane, sistemi informativi, servizi manutentivi e logistici, affari generali, provveditorati e contabilità - non ecceda comunque il 15 per cento delle risorse umane complessivamente utilizzate da ogni amministrazione, mediante processi di riorganizzazione e di formazione e riconversione del personale addetto alle predette funzioni che consentano di ridurne il numero in misura non inferiore all'8 per cento all'anno fino al raggiungimento del limite predetto), e tenuto conto del regime limitativo delle assunzioni di cui alla normativa vigente, le amministrazioni statali attivano con immediatezza, previa consultazione delle organizzazioni sindacali, piani di riallocazione del personale in servizio, idonei ad assicurare che le risorse umane impegnate in funzioni di supporto siano effettivamente ridotte nella misura indicata al comma 121, lettera f). I predetti piani, da predisporre entro il 31 marzo 2007, sono approvati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nelle more dell'approvazione dei piani non possono essere disposte nuove assunzioni. La disposizione di cui al presente comma si applica anche alle Forze armate, ai Corpi di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

135. In coerenza con la revisione dell'ordinamento degli enti locali prevista dal titolo V parte seconda della Costituzione e con il conferimento di nuove funzioni agli stessi ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione, con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministero dell'interno, sono individuati gli ambiti territoriali determinati per l'esercizio delle funzioni di competenza degli uffici periferici dell'Amministrazione dell'interno, di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (n.d.r.: Uffici territoriali del governo, Questure e strutture periferiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco), tenendo conto dei seguenti criteri e indirizzi:
a) semplificazione delle procedure amministrative e riduzione dei tempi dei procedimenti e di contenimento dei relativi costi;
b) realizzazione di economie di scala, evitando duplicazioni funzionali;
c) ottimale impiego delle risorse;
d) determinazione della dimensione territoriale, correlata alle attività economiche, ai servizi essenziali alla vita sociale, alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, alle realtà etnico-linguistiche;
e) ponderazione dei precedenti criteri, con riguardo alle specificità dell'ambito territoriale di riferimento e alla esigenza di garantire principalmente la prossimità dei servizi resi al cittadino.

140. Al fine di conseguire economie, garantendo comunque la piena funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza, le Direzioni interregionali della Polizia di Stato sono soppresse a decorrere dal 1o dicembre 2007 e le relative funzioni sono ripartite tra le strutture centrali e periferiche della stessa Amministrazione, assicurando il decentramento di quelle attinenti al supporto tecnico-logistico.

141. Al medesimo fine di cui al comma 140, l'Amministrazione della pubblica sicurezza provvede alla razionalizzazione del complesso delle strutture preposte alla formazione e all'aggiornamento del proprio personale, nonché dei presìdi esistenti nei settori specialistici della Polizia di Stato.

142. I provvedimenti di organizzazione occorrenti, comprese le modificazioni ai regolamenti previsti dall'articolo 6 della legge 31 marzo 2000, n. 78, e successive modificazioni, e dall'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono adottati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.

143. Con successivi provvedimenti si provvede alle revisione delle norme concernenti i dirigenti generali di pubblica sicurezza di livello B, garantendo ai funzionari che rivestono tale qualifica alla data di entrata in vigore della presente legge, l'applicazione ad esaurimento dell'articolo 42, comma 3, della legge 1o aprile 1981, n. 121, e successive modificazioni, nonché il loro successivo impiego sino alla cessazione del servizio. Con gli stessi provvedimenti, si provvede altresì ad adeguare l'organico dei dirigenti generali di pubblica sicurezza, nonché la disciplina relativa all'inquadramento nella qualifica di prefetto degli stessi dirigenti, assicurando, comunque, l'invarianza della spesa.

146. Al fine di assicurare la migliore utilizzazione delle risorse disponibili, i mezzi, gli immobili e gli altri beni sequestrati o confiscati ed affidati in uso alle Forze di polizia sulla base delle disposizioni di legge o di regolamento in vigore, possono essere utilizzati per tutti i compiti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria definiti dall'amministrazione assegnataria.

147. Per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini, il Ministro dell'interno e, per sua delega, i prefetti, possono stipulare convenzioni con le regioni e gli enti locali che prevedano la contribuzione logistica o finanziaria delle stesse regioni e degli enti locali, con le modalità stabilite, anche in deroga a disposizioni di legge o di regolamento, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

212. Per l'anno 2007, a valere sul fondo di cui al comma 96 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, i Corpi di polizia possono essere autorizzati ad effettuare assunzioni per un contingente complessivo di personale non superiore a 1.000 unità.

213. Per l'anno 2007 una quota pari al 20 per cento del fondo di cui al comma 212 è destinata alla stabilizzazione a domanda del personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi, o che consegua tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 o che sia stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della presente legge, che ne faccia istanza, purché sia stato assunto mediante procedure selettive di natura concorsuale o previste da norme di legge. Alle iniziative di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato mediante procedure diverse si provvede previo espletamento di prove selettive. Le amministrazioni continuano ad avvalersi del personale di cui al presente comma e prioritariamente del personale di cui all'articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, in servizio al 31 dicembre 2006, nelle more della conclusione delle procedure di stabilizzazione. Le assunzioni di cui al presente comma sono autorizzate secondo le modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.

217. Per gli anni 2008 e 2009 le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ivi compresi i Corpi di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (…..) possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente. Il limite di cui al presente comma si applica anche alle assunzioni dei segretari comunali e provinciali nonché del personale di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette e a quelle connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 25 della medesima legge n. 226 del 2004.

219. Le amministrazioni di cui al comma 217 possono altresì procedere, per gli anni 2008 e 2009, nel limite di un contingente di personale non dirigenziale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 40 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente, alla stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale, in possesso dei requisiti di cui al comma 213.

220. Per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza, per ciascuno degli anni 2008 e 2009, le amministrazioni di cui al comma 217 non interessate al processo di stabilizzazione previsto dai commi da 212 a 235, possono procedere ad ulteriori assunzioni, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, nel limite di un contingente complessivo di personale corrispondente ad una spesa annua lorda pari a 75 milioni di euro a regime. A tale fine è istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze con uno stanziamento pari a 25 milioni di euro per l'anno 2008, a 100 milioni di euro per l'anno 2009 e a 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010. Per ciascuno degli anni 2008 e 2009, nel limite di una spesa pari a 25 milioni di euro per ciascun anno iniziale e a 75 milioni di euro a regime, le autorizzazioni ad assumere sono concesse secondo le modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.

241. Le risorse previste dall'articolo 1, comma 184, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per corrispondere i miglioramenti retributivi al personale statale in regime di diritto pubblico per il biennio 2006-2007 sono incrementate per l'anno 2007 di 374 milioni di euro e a decorrere dall'anno 2008 di 1.032 milioni di euro, con specifica destinazione, rispettivamente, di 304 milioni di euro e di 805 milioni di euro per il personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195.




Roma, 18 novembre 2006

29/01/2007 12:45
 
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Forse é il momento di ripensare l'intero sistema della Sicurezza in Italia. Bisogna iniziare, come scrivevo in un altro 3d, a ragionare in termini di economie di scala: unificare Centrali Operative, reparti addestrativi, i servizi Navali, i vari gruppi sportivi. La Comunità Europea obbliga gli Stati membri a creare una Polizia civile ed una militare, e a non fare effettuare servizi di Polizia in senso stretto alle Forze Armate.
Le tradizioni sono una bella cosa, così come la storia del nostro Paese e la necessità che, negli anni scorsi, ci fossero più forze di Polizia con dipendenze ed organizzazioni differenti a tutela della democrazia. Oggi come oggi, nella situazione attuale, creare due organizzazioni separate (Forze Armate e di Polizia civile, più un'aliquota di Polizia Militare inserita nelle FFAA) basta e avanza a tutelare la democrazia nel nostro Paese da spinte golpiste che resteranno, per fortuna, solo nei libri di storia e saggistica sugli anni '60 e '70.
In Austria lo stanno già facendo, dovremmo anche qua iniziare un serio ragionamento in tal senso, scevro da orgoglio di Corpo e Arma, e cn il soo scopo di utilizzare meglio le risorse. Tra unificare Fiamme Oro, Gialle, Azzurre, Gruppo sportivo CC ecc. e chiudere un commissariato o una Questura, preferisco la prima soluzione. E non mi dispiace neppure pensare a tutti quei Dirigenti e Ufficiali superiori "costretti" a tornare a fare il loro lavoro anziché andare in delegazione alle Olimpiadi dietro agli atleti che, poi, sono gli unici a meritare il nostro plauso e ammirazione.
P.L. Milano
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