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onde anomale e piani orbitali

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2005 11:31
23/01/2005 11:31
 
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lucesolida
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Questo articolo l'ho trovato sul sito www.nexusitalia.com, è molto interessante, riassume un po' quello che noi diciamo da tempo.


"Onde anomale e piani orbitali
di Pablo Ayo


C’era una volta la Scienza, si dirà in futuro.
C’era una volta la Scienza e tutti dormivano sonni tranquilli, perché la vita era sicura, solida, tranquilla e serena: c’era il riscaldamento e acqua corrente nelle case, penicillina e fast food contrassegnati da una curiosa ‘M’ gialla, c’erano gli autobus e gli aerei supersonici.
Certo, tutto questo c’era per alcuni e non per tutti, mentre una fetta di umanità godeva di questi indiscutibili vantaggi, altre umanità meno fortunate languivano in rifugi di paglia e fango, abbandonati a sè stessi. Ma questa è un’altra storia.
C’era la Scienza che tranquillizzava, e sosteneva dal suo alto seggio che certe cose erano impossibili. Con voce autorevole ma rassicurante, ci spiegava come i folletti e i leprechaun irlandesi fossero solo fiabe, che i Crop Circles nelle campagne inglesi erano in realtà causati dal rincorrersi di cinghiali in amore, che a Roswell nel 1947 caddero dei manichini messi su di un pallone sonda, che a Ustica il DC9 ebbe solo un banale guasto tecnico e che l’attentato internazionale a Gheddafi non c’entrava nulla. La scienza e gli accademici con voce suadente e serena, quasi cantassero una ninna nanna tesa a sopire la coscienza dell’uomo, irrideva i poveri mentecatti che parlavano di un pericolo imminente, di una catastrofe naturale che avrebbe presto sconvolto il pianeta, per ristabilire degli equilibri cosmici che tanto profondamente l’uomo aveva turbato.
Solamente i test nucleari noti e ufficiali dal 1945 ad oggi sono stati oltre 2.000, ovviamente parliamo di detonazioni molto più potenti di quelle di Hiroshima e Nagasaki. L’emissione di calore nell’atmosfera tramite rilascio dalla crosta terrestre peggiora in maniera determinante l’effetto serra, per non parlare dei danneggiamenti delle placche tettoniche. Ma, ci spiega la scienza, il maggiore pericolo per lo strato dell’ozono non deriva dai test nucleari o dall’inquinamento, bensì dalla flatulenza delle vacche, con buona pace degli induisti che le ritengono sacre.

L’estrazione continuativa di metalli nobili dal manto terrestre a livello energetico possono produrre risultati terribili, senza contare la continua estrazione di petrolio, o di materiali radioattivi naturali. E, naturalmente, dalla combustione continua di questi elementi, l’atmosfera e gli oceani sono stati terribilmente contaminati, con effetti che potrebbero richiedere centinaia di anni per essere riassorbiti. Oltretutto, la ricaduta di elementi nocivi alla vita nell’ambiente comporta l’avvelenamento delle risorse di cibo e acqua dell’uomo stesso. Secondo recenti indagini, l’uomo di oggi possiede nel proprio corpo tracce di elementi chimici come derivati del DDT ad uso ignifugo, oltre a percentuali di uranio, mercurio, e altre cose del genere.

Questo per non parlare del lato psichico o spirituale della vicenda: le grandi religioni di Stato non sono affatto riuscite a tenere il passo coi tempi e spesso vengono disertate o vissute con noia, quasi come un’abitudine, mentre l’uomo medio cade sempre più profondamente nella trappola della materialità, perdendosi dietro paradisi artificiali, macchine iperveloci e donne sempre più sintetiche. Persino il pane ha perso il sapore genuino di un tempo, il profumo di immense distese di grano dorato sormontate da un cielo talmente azzurro da riempirti il cuore di serenità.

In questo teatro dell’assurdo, nel quale i grandi network televisivi decidono cosa bisogna pensare e a che cosa credere (il palinsesto dell’anima), i profeti di oggi vengono messi alla berlina dal sistema, che garantisce de facto libertà di parola solo a chi dice cose gradite. Così, gli UFO non esistono anche se a vederli sono stati premi nobel, scienziati di chiara fama, politici in auge o poliziotti e soldati con alte cariche. Non è mai esistita Atlantide, e il Sacro Graal è un’invenzione di Dan Brown, grazie al quale ha venduto una paccata di libri. Bush è andato in Afghanistan per salvare il mondo da bin Laden, e in Iraq per trovare le armi di distruzione di massa di Saddam. Non ha trovato nessuno dei due, ma in compenso ora il piccolo petroliere di papà Bush sr. potrà giocare con tanti nuovi pozzi di petrolio. L’oro nero infatti sgorga da quelle terre in quantità industriale, quasi in maniera direttamente proporzionale al sangue versato per ottenerlo.

Nelle prime ore seguenti al disastroso tsunami avvenuto in oriente il 26 Dicembre 2005, gli scienziati parlavano di uno spostamento dell’asse terrestre di 8 km. Ora lo spostamento è stato frettolosamente corretto a soli 2 cm. Due centimetri! Ma si, perché allarmare il beneamato pubblico tra uno zapping su Bonolis e uno su MTV? Perché tra l’altro ricordargli che solo un paio di mesi fa i giornali, con distratta noncuranza, avevano riportato in un trafiletto dell’ultima pagina che tra soli 70 anni il ghiaccio dei poli si sarà completamente sciolto? E allora, non ci saranno altri tsunami? E se i loro calcoli si dimostrassero ancora inesatti, e lo scioglimento avvenisse tra 35 anni? O tra dieci?

Noi, profeti hightech che lanciamo i nostri avvisi tramite internet o quei pochi giornali ancora indipendenti dalle logiche di potere, da anni siamo in contatto con una realtà sommersa, fatta di scienziati eretici cacciati dagli ambienti accademici, di ex personale NASA, di storici fuori dalle righe, di persone in contatto con entità – aliene o spirituali che siano – che però, alla fine della fiera, dimostrano di predire con una esattezza impressionante fatti ed eventi a venire. Come gli uragani dell’estate 2004 che si sono scatenati tra la Florida e il Messico in numero terribilmente superiore alla media, causando 2000 morti solo ad Haiti, cosa predetta da alcuni contatti, o come l’incidente di Linate dell’Ottobre 2001, con 118 persone morte. Eventi previsti e predetti da contatti scientificamente non attendibili, nè testabili in laboratorio. Ma che funzionano.

E poi, l’onda anomala come quella generatasi tra SriLanka, Indonesia e Tailandia, che ormai da anni migliaia di persone in tutto il mondo sognano con sgomento e terrore in dettaglio. Da una rapida analisi, sembra che un numero incredibile di persone, tra cui anche io, alcuni miei familiari, amici e collaboratori, abbia sognato l’onda solo due notti prima del disastro.

Qualcuno ha detto che forse l’onda si è scatenata il 26 Dicembre perché il 25 era un giorno troppo sacro per funestarla a tal modo. La cosa in effetti dà da pensare.

E, se come asserisce qualcuno, a generare lo tsunami fosse stato un impatto meteorico, questo lascerebbe presagire quello che già nell’ambiente si sa fin troppo bene: già dai tempi biblici le profezie parlano non di un meteorite, ma di uno sciame meteorico, stelle che cadono dal cielo come chicchi di grandine scrollati da un albero. E in tal caso, dovremmo attendercene degli altri.

Un impatto generato dalla caduta di un meteorite o asteroide, proveniente da un senso opposto a quello della rotazione del pianeta, lo avrebbe sicuramente ‘frenato’ nella sua corsa nello spazio. Dato che la zona di tale impatto è quella equatoriale dell’Oceano Indiano, essendo la Terra inclinata di lato, un ‘freno’ in quella zona farebbe in effetti sopravanzare la massa dell’emisfero nord, inclinando di un pò l’asse terrestre, cosa che in effetti è successo. Un risultato del genere sarebbe molto più difficilmente spiegabile con un terremoto, seppure di straordinaria potenza.

Altri impatti meteorici di questo tipo potrebbero frenare ulteriormente la corsa nello spazio del nostro pianeta, inclinando maggiormente l’asse terrestre, il quale finirebbe inevitabilmente per offrire ai cocenti raggi solari uno dei due poli. Basterebbe anche solo un’inclinazione di pochi gradi per innescare un brusco scioglimento dei ghiacciai, e di conseguenza, una volta che questi ricadessero negli oceani sotto forma di pioggia, l’innalzamento repentino del livello del mare, con relativi nuovi tsunami e inondazioni. Inoltre, l’enorme massa d’acqua allo stato fluido e la scomparsa del pak artico, autentico contrappeso nel bilanciamento del nostro mondo, renderebbe la terra terribilmente soggetta alle forze gravitazionali degli altri pieneti e della luna, rendendo il suo percorso orbitale - per un certo lasso di tempo - fortemente instabile, come fosse una palla da biliardo troppo oliata.

È questo quello di cui parlavano i profeti, dal monaco Basilio a Nostradamus, dall’Apocalisse di Giovanni fino ai video di Gregg Braden?

Di sicuro, è qualcosa antico come il mondo stesso, una SeqEv (Sequenza Eventi) che fu disegnata dall’alba dei tempi.
Prendete le carte dei tarocchi, le cui figure sarebbero state create, secondo la tradizione, addirittura dal dio egizio Toth, a rappresentare il grande ciclo di eventi che si ripete di era in era. Nelle ultime carte si vede una sequenza eventi che pare alludere alla purificazione della terra.

La carta numero 16, in particolare, ‘La Torre’, indica una torre che viene colpita dall’alto, avvolta nelle fiamme, con gente che precipita a terra. Un’evento che ha trovato la sua realizzazione negli eventi dell’11 Settembre 2001.

La carta 17, ‘Le Stelle’, mostra un giovane o una giovane – a volte un angelo - che versa il contenuto di due coppe, una nell’oceano, l’altra sulla terra. Alle sue spalle, brillano sette stelle. Una possibile interpretazione di questo arcano è la possibilità di una serie di impatti meteorici, alcuni nel mare e altri sulla terraferma. La presenza di 7 stelle nell’iconografia è preoccupante, perché potrebbero rappresentare il totale dei corpi celesti che devono cadere.
Se questa interpretazione è esatta, e ciò che è successo nel’Oceano Indiano è da attribuirsi a un impatto meteorico, allora saremmo già in questa fase.

La carta numero 18, ‘La Luna’, e la 19, ‘Il Sole’, sembrano indicare altri stravolgimenti planetari. In effetti, una eventuale modifica del piano orbitale terrestre dovuta all’opera dei meteoriti, potrebbe portare in primis a una conseguente modifica anche dello stato orbitale della Luna, che potrebbe persino – come previsto da molti addotti e alcuni sensitivi – allontanarsi dai nostri cieli. In seconda battuta, l’orbita di rotazione terrestre attorno al Sole potrebbe restringersi, e un avvicinamento anche lieve al nostro caldissimo astro potrebbe scatenare una serie di conseguenze inimmaginabili.

Dopo, le carte parlano chiaro: la carta numero 20 si chiama infatti ‘Il Giudizio’, e in essa un angelo appare nell’azione di risvegliare i morti dalle tombe. Se vogliamo dare un significato meno religioso ed escatologico all’arcano, viene da pensare che tali cambiamenti geofisici sul nostro pianeta porteranno inevitabilmente a un cambiamento vibrazionale, il quale potrebbe dar luogo alla riapertura di antichi santuari sotterranei (come Agharta e Shamballa, ma non solo) o di portali dimensionali, dai quali potrebbero risorgere – o riaffacciarsi – creature credute estinte, entità che hanno partecipato in qualche modo alla storia dell’umanità quando essa era ancora giovane. In qualche modo, la storia dell’uomo cambierà.
Ma la carta potrebbe avere davvero un significato intrinseco diretto: cambiando polarità magnetica, rotazione, pressione gravitazionale, piano dell’ellittica e formandosi nel tempo nuovi poli, la struttura del DNA potrebbe trovarsi a mutare, e la vita biologica umana potrebbe di conseguenza essere governata da nuovi paradigmi, non solo in quanto a salute e durata di vita, ma anche come ricettività multidimensionale.
Forse, davvero, come sostengono le scritture, sarà l’inizio di un Mondo Nuovo. Ma in un modo totalmente differente da come immaginavamo, e tramite la strada più dura: quella del dolore.

Nel frattempo, noi giullari di corte e menestrelli di un castello che si rifiuta di ascoltare, continuiamo a cantare le nostre storie al ritmo di una antica ballata, sperando che qualcuno, lontano dagli echi degli sfarzosi balli di corte, trovandosi a passarci vicino negli umidi vicoli o nelle stradine fuori mano di questa insensata bagarre multimediale, ascolti le nostre parole. Forse, un giorno, se le ricorderà nei giorni del tuono, e mentre la terra tremerà, capirà che non è una fine ma solo l’inizio, e nel cuore conserverà il più prezioso di tutti i tesori: la speranza."

lucesolida


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