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abduction e soluzioni

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2004 14:57
12/05/2004 15:47
 
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Ciao a tutti, sono nuova di questo forum, ho letto un po' e lo trovo molto interessante. Soprattutto per il taglio oserei dire "umano" delle discussioni..in altri ambiti c'è sempre l'ansia di molti di far vedere che si sta parlando da un punto di vista scientifico, se non accademico, di cose che invece secondo me riguardano la persona nel suo insieme, dimenticandosi che la questione degli IR4 più che soggetto di analisi scientifica è per molti un problema, appunto, personale. Ma tant'è.

La domanda che vorrei porre è la seguente: appurato almeno presumibilmente che una persona è stata addotta, qualunque sia stato il metodo per scoprirlo, dopo, che si fa? Esiste una soluzione al problema, o almeno, un supporto di tipo psicologico? O serve solo per fare una statistica, per inquadrare il fenomeno, lasciando il povero malcapitato nelle pastoie delle sue vicende già tanto difficili da accettare e digerire?

Mi fa pensare al rebirthing, che pretende di sviscerare le angosce sepolte di una persona e dopo averle fatte affiorare arrivederci, cavatela pure da solo[SM=g27983]
12/05/2004 16:02
 
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Akima
[Non Registrato]
Credo che sia importante imparare a gestire la cosa inanzittuto.
poi se ci sono soluzioni ben venga direi.
Molto si impara ascoltandosi dentro da soli e confrontandosi con altri addotti e sentendo chi ha fatto ricerca seria sull'argomento.
Ma è importante non fare tutto da soli altrimenti si schlera e si diventa pazzi veramente.
Se non si accetta questa realtà però non si è capaci neanche di parlarne con qualcuno, il cammino è impegnativo, però poi stai meglio nonostante tutto.
Questa è la mia opinione.
Ciao.
12/05/2004 19:53
 
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Re:

Scritto da: Akima 12/05/2004 16.02
Credo che sia importante imparare a gestire la cosa inanzittuto.
poi se ci sono soluzioni ben venga direi.
Molto si impara ascoltandosi dentro da soli e confrontandosi con altri addotti e sentendo chi ha fatto ricerca seria sull'argomento.
Ma è importante non fare tutto da soli altrimenti si schlera e si diventa pazzi veramente.
Se non si accetta questa realtà però non si è capaci neanche di parlarne con qualcuno, il cammino è impegnativo, però poi stai meglio nonostante tutto.
Questa è la mia opinione.
Ciao.



ciao Akima[SM=g27959]

sono d'accordo con te, ed è proprio questo che mi chiedo: a tutt'oggi, considerando il fenomeno delle abduction come un problema reale, esiste un metodo per aiutare queste persone ad uscirne, o si fa solo statistica accademica? e soprattutto, esiste un modo per uscirne?[SM=g27966]

Non so però se sia utile fare una specie di "club" degli addotti, simile agli alcolisti anonimi per intenderci...io lo troverei tristissimo. Sono cosciente che si tratta di un fenomeno nuovo di cui si parla poco e con scetticismo, ma persone come noi, che si trovano ad affrontare vicende "strane", a cominciare dai sogni ( vedo che anche qui ce ne sono parecchi) e che intendono far luce su quello che sta loro accadendo, dopo, una volta accertata la possibile causa,quale linea di condotta conviene loro adottare?

Io ho sempre detto che preferirei sapere di essere "pazza", schizofrenica, con gravi problemi psicologici, che almeno si possono curare, che un'addotta...ma ahimè, non credo di essere pazza, purtroppo, anche se me lo sono chiesta tante volte.

12/05/2004 22:03
 
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Giulia d'Ambrosio
[Non Registrato]
Re:

Scritto da: Brianna 12/05/2004 15.47
La domanda che vorrei porre è la seguente: appurato almeno presumibilmente che una persona è stata addotta, qualunque sia stato il metodo per scoprirlo, dopo, che si fa? Esiste una soluzione al problema, o almeno, un supporto di tipo psicologico? O serve solo per fare una statistica, per inquadrare il fenomeno, lasciando il povero malcapitato nelle pastoie delle sue vicende già tanto difficili da accettare e digerire?



Cara Brianna, benvenuta.
Grazie per la domanda. Difficile domanda, e difficile risposta.
Le possibili soluzioni, allo stato attuale, dipendono dalla disponibilità dei ricercatori a sentirci da un orecchio piuttosto che da un altro.
Il professor Mack preferisce parlarne come di un fenomeno legato all'invivibilità del pianeta, e si pone la domanda riguardo i nostri rapporti con queste dimensioni "altre". Di soluzioni non ne ha prospettate, almeno che io sappia.
Boylan ritiene che si tratti di comunicazioni con "fratelli dello spazio". Non so se ha prospettato soluzioni, ma non credo tratti la questione come un problema.
La giornalista Harris, sua grande fan, intervistata a San Marino, ha affermato che le abduction sono fuori moda, un fenomeno in estinzione, e che il contattismo invece è un fenomeno più interessante.
Oscillante sulle sue posizioni, ma incline al fenomeno del contattismo, mi pare sia anche Strieber.
Hopkins sembrerebbe più agguerrito, ma per sapere cosa combina bisogna andare alle conferenze, dove propone i nuovi abdotti. A pagamento. Non mi risulta che abbia scritto documenti attendibili, attraverso i quali farsi un'idea.
Un gruppo italiano, che ha reclutato ipnotisti per ogni dove, afferma di essere arrivato a importanti conclusioni, ma l'assetto di guerrra che hanno assunto nei confronti di tutti quelli che non la pensano come loro, e il terrorismo psicologico che seminano da anni, non rappresentano un terreno adatto alla ricerca. Non mi risulta che abbiano trovato un rimedio.
Altri invece si stanno organizzando con dei dispositivi per rilevare le tracce fisice degli ET che si introducono in casa. Immagino che se fosse così semplice, probabilmente gli ET avrebbero già inciampato in qualche sgabello e sarebbero già stati catturati. L'unico di cui so che effettivamente ha agito è un militare, che si è "svegliato" nel corso di una "grigia" incursione in camera da letto e, forte del suo addestramento, è balzato dal letto e ne ha afferrato uno per un polso, rimanendo colpito dalla consistenza del piccoletto.
Il panorama ti sembra desolante?[SM=g27961]
Hai ragione.[SM=g27969]
A mio parere, alcuni rimedi ci sono.
Discorrere con tante persone in questo forum mi è stato di aiuto.
Non si può scindere la presenza di queste "forze" con la gestione di piani diversi da quello fisico in cui normalmente ci muoviamo. Inoltre, vi sono alcuni metaboliti semplici la cui presenza o assenza rende più o meno possibile l'effettuazione di queste esperienze, in parte indotte da queste entità che chiamiamo "i grigi".
Per quel che mi riguarda, non ho mai "mollato" nessuno a metà strada, né io né gli altri del Parsec, dato che è nel nostro protocollo (e quindi nelle nostre idee) il fatto che PRIMA venga il benessere della persona e POI la ricerca (che è un'ovvia conseguenza, ovvia ovviissima, se il lavoro sulla persona è ben fatto, perché se l'essere umano riconquista il suo potere specifico, vive queste situazioni in modo attivo e non è più condizionabile).
E' ovvio che da lontano è difficile aiutare profondamente una persona, ma ci sto provando. La cosa migliore è lavorare insieme. Mi rendo conto che è faticoso e costoso in diversi sensi, ma non so cosa ci sia di più importante che comprendere la propria natura, e quindi da dove si viene e dove si va, nei limiti del possibile.
Quanto alle statistiche, son sciocchezze. Ogni storia fa a sé, i punti in comune sono in fondo pochi, sono gli effetti che questa roba ha sull'essere umano la vera chiave per sollevare la situazione.
Io non ho pregi particolari, a parte il coraggio.
Benvenuta a bordo. Giulia
12/05/2004 22:25
 
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Giulia d'Ambrosio
[Non Registrato]
Re: Re:

Scritto da: Brianna 12/05/2004 19.53
-Non so però se sia utile fare una specie di "club" degli addotti, simile agli alcolisti anonimi per intenderci...io lo troverei tristissimo.
-Sono cosciente che si tratta di un fenomeno nuovo di cui si parla poco e con scetticismo,
-ma persone come noi, che si trovano ad affrontare vicende "strane", a cominciare dai sogni,quale linea di condotta conviene loro adottare?



Number 1. La gruppo-terapia ha senso se c'è qualcuno veramente in grado di gestire una situazione del genere.
Derrel Sims ha fatto alcuni gruppi, ai tempi in cui era viva Karla Turner. Si trovò a gestire un'abdotta che cadde in coma ed ebbe un arresto dei segni vitali durante il lavoro di gruppo. Alcuni abdotti hanno questo fenomeno (anche se qui da noi non ne ho mai visti/sentiti).
La gente poco sa di quanto Sims sia in grado di gestire situazioni di emergenza. Non è un semplice ipnotista. Trovo stupido che il professor Malanga dica che Sims è scorretto perché ha usato il lavoro con gli abdotti per guarire se stesso. Sims non ha mai avuto bisogno di guarire da alcunché. Ma ovviamente, lavorando con le persone, ha capito molte cose in più.
Non credo che in Italia si facciano gruppi di auto-aiuto, soprattutto perché non c'è nessuno in grado di gestire una cosa simile. O il terapeuta ha un'idea ben precisa di cosa significhi un'incursione "dall'altra parte" (non necessariamente un'abduzione), oppure il suo interesse può essere soltanto accademico, speculativo, sperimentale, ma sta parlando di qualcosa che non conosce affatto, nemmeno nei minimi termini.
Attenzione a chi ricorre ai gruppi solo perché in realtà non padroneggia alcuno strumento adatto ad approfondire la situazione.

Number 2. Il fenomeno in Italia è nuovo da moltissimi anni. E continua a rimanere nuovo, perché le persone che sulla carta fanno parte di un'associazione di un livello di diffusione accettabile non hanno voluto consentirsi di appoggiare dei professionisti, fornendo loro una logistica e un adeguato supporto in termini di conoscenza dell'attività di ricerca sugli IR4 ai loro associati e al pubblico.

Number 3. Che fare? Parliamone. Più tutto quello che ho scritto nell'altro post.
Ciao! Giulia
13/05/2004 03:19
 
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Re: Re:

Grazie del benvenuto, Giulia, e della risposta![SM=g27959]


Scritto da: Giulia d'Ambrosio 12/05/2004 22.03


Il professor Mack preferisce parlarne come di un fenomeno legato all'invivibilità del pianeta....Boylan ritiene che si tratti di comunicazioni con "fratelli dello spazio". La giornalista Harris, sua grande fan, intervistata a San Marino, ha affermato che le abduction sono fuori moda.... Strieber...ecc.



Conosco tutti questi personaggi, avendo letto ciò che scrivono, e mi hanno fatto perdere un sacco di tempo. Soprattutto Boylan, che ritenevo attendibile una decina di anni fa - ma anche di più- quando cominciai seriamente e a pormi delle domande su quel che mi accadeva - sogni con i "testoni" quasi ogni notte ed altre esperienze fuori dal normale, OOBE, fantasmi ed affini, ecc.- e allora mi consolava il fatto che poteva essere una cosa positiva. Così come affermava anche Mack, effettivamente. Ma poi con l'andar del tempo mi sono resa conto che queste interpretazioni new age erano fuorvianti e che qualcosa non quadrava...[SM=g27972]

Capisco che allo stato attuale delle cose la situazione non è rosea per chi si trova dentro al problema, ma sono d'accordo sullo scambio personale delle esperienze, tanto per cominciare, che aiuta a vederci un po' più chiaro e a consolarsi col "mal comune mezzo gaudio", che male non fa[SM=g27959]

Sono contenta di essere venuta a bordo.[SM=g27959]

13/05/2004 03:25
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Giulia d'Ambrosio 12/05/2004 22.25


La gruppo-terapia ha senso se c'è qualcuno veramente in grado di gestire una situazione del genere.
Derrel Sims ha fatto alcuni gruppi, ai tempi in cui era viva Karla Turner. Si trovò a gestire un'abdotta che cadde in coma ed ebbe un arresto dei segni vitali durante il lavoro di gruppo. Alcuni abdotti hanno questo fenomeno (anche se qui da noi non ne ho mai visti/sentiti).
La gente poco sa di quanto Sims sia in grado di gestire situazioni di emergenza. Non è un semplice ipnotista.




Ovviamente, non conosco bene Sims. Ed è strano, perchè invece conosco tutti gli altri...[SM=g27983] O non è strano per niente? Così come non mi stupisce che gli addotti possano cadere in coma durante un lavoro di gruppo..ho paura che il controllo sia molto più radicato e profondo di quanto pensiamo. Ma già saperlo è un buon punto di partenza.


Vado ad informarmi meglio su Sims. Ciao![SM=g27959]

13/05/2004 07:59
 
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Giulia d'Ambrosio
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Brianna 13/05/2004 3.25
Vado ad informarmi meglio su Sims.



Trovi parecchio sul sito primocontatto.net
Il suo sito invece è molto "americano".
Io lavoro con lui dal 2000, e lo conosco bene.
Ciao, a presto. Giulia
13/05/2004 17:53
 
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Re:


Scritto da: Brianna 12/05/2004 15.47
Ciao a tutti, sono nuova di questo forum



Ciao Brianna, ben venuta e... complimenti per essere andata
subito al sodo con le domande [SM=g27959]
Io purtroppo non saprei come risponderti, penso però che sia
essenziale NON assecondare la paura. Lo dicono in molti, non è un concetto nuovo, ma trovo importante ribadirlo.

Qualunque sia il 'modo' per uscire da tutto questo, non lo troveremo se proviamo paura. Non è solo una intuizione, l'ho vissuto sulla pelle in quanto i momenti in cui ci vedo 'più chiaro' (...) sono proprio quelli in cui NON ho paura. Coincidenza? No, affatto. Sono sempre più convinta che paura e senso di colpa - ma non so spiegarmi ulteriormente e con i pochi mezzi ora a disposizione - facciano parte del 'problema', ad esempio contribuendo alla nostra eventuale manipolazione mentale ed energetica (quindi fisica...).

Come si 'comprende' e quindi 'supera' la paura? Credo che un punto di partenza possa essere il rendersi conto che la forza della paura è farci credere che ci 'aiuterà'... Che ci 'salverà'.
Non significa ovviamente che non dobbiamo temere gli aspetti più oscuri che ahimé sembrano emergere da queste situazioni, ma che è bene andare oltre, è bene cioè focalizzarsi su quelle che sono le nostre vere risorse. Alla paura si risponde con la fiducia. Fiducia in noi stessi. Vi prego di credere che non si tratta di semplici parole. Un cambio di atteggiamento può portare risultati concreti. Forse anzi molto probabilmente non basterà, ma se c'è una soluzione, in questo modo la si può vedere più velocemente.

Un caro saluto
LightMatrix
13/05/2004 18:06
 
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Re: Re:
Ciao cara, ci ritroviamo anche qui[SM=g27959]


Scritto da: LightMatrix 13/05/2004 17.53




Qualunque sia il 'modo' per uscire da tutto questo, non lo troveremo se proviamo paura. Non è solo una intuizione, l'ho vissuto sulla pelle in quanto i momenti in cui ci vedo 'più chiaro' (...) sono proprio quelli in cui NON ho paura. Coincidenza? No, affatto. Sono sempre più convinta che paura e senso di colpa - ma non so spiegarmi ulteriormente e con i pochi mezzi ora a disposizione - facciano parte del 'problema', ad esempio contribuendo alla nostra eventuale manipolazione mentale ed energetica (quindi fisica...).




sono pienamente d'accordo con te. Paura e senso di colpa, probabilmente indotti ( anche se trovano un terreno molto facile), che abbassano la vibrazione personale e bassa la mantengono...credo che sia questo lo scopo. Riconoscere la paura e gli stupidi sensi di colpa credo che sia il primo passo da fare. Ho notato anch'io, come te, che nei momenti di grazia in cui ci si sente fiduciosi e positivi, i fenomeni "strani" si intensificano. L'importante è perseverare....
13/05/2004 20:13
 
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Re: Re: Re:

A quanto pare frequentiamo gli stessi porti [SM=g27964]


Scritto da: Brianna 13/05/2004 18.06
Paura e senso di colpa, probabilmente indotti (anche se trovano un terreno molto facile), che abbassano la vibrazione personale e bassa la mantengono...



Sì, non potevi dire in modo migliore.
Una parte di me sente, anzi scalpita e urla, che la consapevolezza di questo e quindi il conseguente agire, fornirà ulteriori validi 'strumenti'.

Onestamente, secondo me la maggior parte della gente subisce,
alimenta o mette in atto 'giochi di potere' (energetico), ma il tutto in modo inconsapevole! A volte - ma per fortuna non con tutti - mi sembra di parlare con dei fantasmi, o degli automi perché capisco esattamente che tipo di reazione avranno... in quanto il 'programma' è palese.

Mi sembra di vivere al di là di uno specchio, dove gli altri non possono vedermi, o meglio vedono in me solo la parte di loro che viene riflessa. Questo mi dà un senso di distacco, e ho perso la voglia di condividere... perché quando lo faccio sento troppe dinamiche che entrano in gioco, e non ultimo sono stufa di sentirmi dire che al di là dello specchio non c'è nulla, dove invece mi trovo io.

Però, in questo 'al-di-là' (niente gestacci, please) ci siete anche voi! [SM=g27961] quindi con piacere, condivido qui uno dei miei tanti 'sogni'... andando fuori tema [SM=g27965] ...

Cinque giorni fa non riuscivo a svegliarmi. Stavo in uno stadio tra la veglia o il sonno (ero perfettamente consapevole che stavo sognando e volevo svegliarmi). Mi sento paralizzata da una presenza informe (ma non avverto nulla di alieno), allora combatto un bel po' finché riesco a svegliarmi. Tiro un sospiro di sollievo, ma la presenza riesce a paralizzarmi di nuovo, e quindi capisco che in realtà non mi sono svegliata. Lotto molto, e riesco quindi a svegliarmi. Mi metto seduta, e invece la presenza riesce a paralizzarmi nuovamente. Capisco quindi che, ancora una volta non mi sono svegliata... E continuo così per una DECINA [SM=g27982] di volte! L'ultima volta che credevo di essermi svegliata, mentre ero diretta in bagno, la presenza, che ora vedevo come un'ombra grigio scura, mi assale alle spalle e mi stringe le braccia, e tenendomi ferma non mi fa camminare... allora comincio a parlare con me stessa. Mi dico 'Non avere paura. Cosa vuole questo essere? Ascoltalo, ascoltalo con amore!' Questo semplice pensiero mi permette di notare che in effetti, a parte l'essere paralizzata, non mi viene fatto alcun male [SM=g27974] . Capisco che questo mio modo di pensare lo mette un po' fuori uso nel senso che non se lo aspetta. Riesco quindi a trascinarmi fino al lavandino della cucina, e penso che, anche se sto sognando, se mi metto l'acqua gelata addosso, riuscirò a svegliarmi veramente con il corpo fisico. E così ci riesco!
L'occhio cade sull'orologio: ore 3.

Quella sera ero stanchissima, era la prima notte che riuscivo a dormire dopo altre notti insonni a causa della tosse, credo quindi che il mio corpo non avesse alcuna voglia di svegliarsi! Ahimé prima di addormentarmi avevo uno strano sentore ma speravo che non accadesse nulla...
Al mio corpo non gliene fregava niente della paura, penso che per 'farmi contenta' ordinava al cervello di farmi credere di essermi svegliata!

Da che ne ho ricordo, nei sogni con le paralisi, sia con che senza presenze aliene, spesso 'sogno di svegliarmi', per poi scoprire che sono invece da punto a capo...

Qualcuno come me si sveglia mille volte prima di riuscire a svegliarsi definitivamente? E' una curiosità. Ipotesi in merito?
Starò ancora dormendo? [SM=g27975]

LightMatrix
13/05/2004 22:53
 
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Giulia d'Ambrosio
[Non Registrato]
Re: Re: Re: Re:
Qualcuno come me si sveglia mille volte prima di riuscire a svegliarsi definitivamente? E' una curiosità. Ipotesi in merito?
Starò ancora dormendo? [SM=g27975]
LightMatrix



Qualcuno c'è, sì.
Ipotesi? Stai cercando di entrare nella fase del sogno lucido, cioè cosciente.
La prox volta che sei in quelle condizioni, sforzati di guardarti le mani, e vediamo che succede. Giulia
14/05/2004 14:16
 
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Danusia
[Non Registrato]
Si capita anche a me di cercare di svegliarmi più volte e credere di esserlo, per poi scoprire di non esserlo per niente...o di essere in uno stato di coscienza alterata...

Sono sogni lucidi in cui cerco sempre di sfuggire a qualcuno di cui sento chiaramente la presenza ma non vedo e non comunica con me, o ha comunicato negli istanti precedenti che per paura ho "rimosso", e comune denominatore è sempre il fatto che provo ad accendere la luce e questa non si accende ....

Le ultime volte che mi è successo questo invece ho agito in modo diverso e ho cercato di provocare una OBE...che è in parte riuscita, con mio gran divertimento e con una meravigliosa sensazione di magia e di armonia.

Dico che è riuscita in parte perchè dopo aver letto il libro di Robert Monroe (i miei viaggi fuori dal corpo) mi sono un po' spaventata riguardo a quello che potrei trovare di là e quindi cerco di non uscire del tutto dal corpo..ma se solo avessi il coraggio ..chissà.

Io invece ho bisogno di sapere il nome di una persona seria che faccia ipnosi regressiva qui in Trentino, Giulia, mi puoi aiutare ??
Grazie

Ciao a tutti
Dany
14/05/2004 14:57
 
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Giulia d'Ambrosio
[Non Registrato]
Re:

Scritto da: Danusia 14/05/2004 14.16
Sono sogni lucidi in cui cerco sempre di sfuggire a qualcuno di cui sento chiaramente la presenza
Io invece ho bisogno di sapere il nome di una persona seria che faccia ipnosi regressiva qui in Trentino, Giulia, mi puoi aiutare ??



Ciao! I sogni lucidi "veri" non sono questi. Questi sono passaggi intermedi.
I veri sogni lucidi sono quelli in cui tu ti accorgi di essere nel sogno e puoi cominciare a muoverti, andando dove vuoi, o puoi evocare personaggi che appartengono al passato o al tuo inconscio. Nel vero sogno lucido agisci e pensi esattamente con la stessa coscienza di quando sei sveglia.
Per quanto riguarda l'ipnosi regressiva, certo, posso chiedere all'AMISI, notissima scuola di psicoterapia ipnotica di cui Mario Cigada (Parsec) è vicepresidente.
Occhio, però: l'ipnosi serve moltissimo a tanti usi, tipo togliere il dolore, paure, sintomi, ma non serve per far riemergere vissuti, o comunque non è più veloce di qualsiasi altra psicoterapia ben utilizzata.
Un salutone. Giulia
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