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Le minoranze linguistiche in Italia

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2012 15:49
21/11/2006 21:24
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Quante diverse 'lingue'esistono nella nazione italiana? Su una enciclopedia mi è capitato di sfogliare e apprendere che:il sardo è considerato un idioma a sè,come il friulano,e il LADINO :o Ma parlato in quale zona?
Poi anche greco antico,albanese(colonie italiche non intendo immigrati),slavo,e il catalano nella provincia di SS.Oltre ai diversi dialetti che in certe regioni sono considerati un idioma corrente.Chissà a quando risalgono le matrici di queste parlate,curioso che in regioni centrali come il Molise vi siano focolai slavi.Quante cose non si sanno.Oggi leggo quest'altro articolo,insomma mi sono detto,le coincidenze non finiscono mai di stupire.
www.archeomedia.net/articolo.asp?strart=3104&cat=Bibliografia

[Modificato da Mariomar 21/11/2006 21.25]

Mario
11/12/2006 18:19
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UNU SALUDU A TIE ET BENI AKATADU... uun saluto a te e bentrovato.
Il sardo contrariamente a quanto si è creduto fino a ieri NON è un dialetto. E' una Lingua, con diversi dialetti: LOGUDORESE, CAMPIDANESE, NUORESE, CATALANO, TABARKINO, MARMILLESE...
NON è un lingua neolatina, come anche molti sardi credono. nel Nuorese si parla un dialetto molto simile al latino (e forse ne ha subito le influenze da parte della chiesa (Non certo dalle legioni romane che lì NON arrivarono mai.)... PONE MI DUOS PANES IN BERTULA.. può essere Latino o Nuorese, è uguale "Mettimi due pani nella bisaccia". :angry:
Ma i toponimi e gli omonimi più antichi si trovano nella Marmilla-Trexenta (a sud). Un monumentale libro di un eminte studioso cita centinaia di Nomi e toponimi sardi identici al SUMERO-AKKADIKO... Leonardo Melis sostiene trattarsi dell'antica LINGUA SHARDANA. :angry:
SALUE et A KENT'ANNOS! (augurio sardiano) :angry:
shardan... :devil:
"I SHARDANA DAL CUORE RIBELLE, CHE NESSUNO PUO' CONTRASTARE" (RAMSES II) www.shardana.org
12/12/2006 21:58
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CIAO LEO! Non ci hai più raccontato la tua esperienza a Torino,e come è andato il Convegno sul DRAKO :up: Hai un report da postare o fai un riassuntino? :P
Interessante la questione delle LINGUE.So di studi ufficialissimi che comprendono anche la genetica,la glottologia,l'antropologia con particolare riguardo alla etno-geografia(geografia antropologica)(CAVALLI-SFORZA).Ciò era messo in relazione ad alcuni fattori singolari,che analizzavano il fattore Rhesus delle emazie(ricordo ad esempio che i Baschi dimostrano caratteristiche ematologiche diverse dal 'gruppo Iberico',ad esempio,e anche la loro lingua parrebbe essere l'unica ad aver conservato un'arcaicità del tutto atipica per quel territorio;non un dialetto ma una lingua 'madre').
Tu,Leo,dici che il Sardo è una lingua e che non è neo-latina.La sua provenienza quale sarebbe? Accadica?Però alcuni toponimi riportano curiosamente al Celtico. ;)
Marisa
13/12/2006 08:52
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TORINO: CELTI, SARDI e ...l'ONU!
Ciao Marisa...
TORINO - Ottobre: Grotta di Merlino: "Il simbolismo del DRAKO nella
cultura celtica europea e della sardegna". Gente anche nel corridoio
e due gentili e distinte persone che intervistano L. Melis sul
Popolo Sardo. Si comincia.... parallellismi sul celtismo e la
cultura shardana antica e attuale. La scoperta di LAUNEDDAS in
alcune steli scozzesi del X sec. d.C. e il bronzetto con Launeddas
sarde del XV sec. a.C. le PINTADERAS come calendari celtici. LE
FESTE celtiche identiche a quelle sarde: SAMAIN = SOS MORTOS
INBOLCH = S. ANTONI 'E SU FOGU BELTANE=S.EPHIS . LUG.NASADH =
S'ARDIA e SARTILLA . MABON = CAPUDANNI... I Matrimoni matriarcali.
le antiche armi. I tuatha de Dana e i Shar.dana - Inoltre è saltata
fuori la Mummia di Jussuph-Giuseppe principe d'egitto con tanto di
barba e capelli "Irlandesi" biondo fulvo. Così come la mamma di
AMENOPHE IV - AKENATON che risulta
essere "Indoeuropea"....Conclusione: i due signori distinti si
avicinano a L. melis durante SU KUMBIDU (rinfresco) e chiedono di
parlargli in privato: lo invitano ad accetare l'incarico di
Coordinatore al FORUM 2008 dei POPOLI NATURALI che si terrà a Torino
e in cui sono stati inseriti due popoli europei: Bretoni e Sardi...
questo forum è organizzato da ECOSPIRITUALITY FOUNDATION
consultativa dell'ONU per i popoli Naturali. I due signori erano
consiglieri di tale Organizzazione. :angry:
8) Quanto alla Lingua. Abbiamo presentato in anteprima i risultati delle ricerche in corso... LA LINGUA e l'alfabeto hanno avuto uno sviluppo attravverso i POPOLI DEL MARE dal SINAITICO (2500 cc) al KANANEO, LINEARE "A", FENICIO...Etrusco... Rune... il tutto comparato con le tracce di scrittura trovate in SARDINIA e in tutto il mediterraneo... Se vuoi posso approfondire questo argomento qcon un 3D a parte, con immagini... :o
abbracci... LEO :devil:
"I SHARDANA DAL CUORE RIBELLE, CHE NESSUNO PUO' CONTRASTARE" (RAMSES II) www.shardana.org
13/12/2006 18:50
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cari amici,
-il Sardo è una lingua e che non è neo-latina-
infatti tempo fa un amico marocchino mi disse che riusciva a capire il dialetto sardo, simile all'arabo (non è una battuta ;) cosa ne pensi Leo?
ciao
mauro
14/12/2006 10:03
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I MAURI
Meno male Mauro... oggi ricevo molti attacchi e sfottò addirittura, per quanto scrivo... a proposito, in sardinia esiste un gruppo etnico che ha il tuo nome MAUROS o MAUREDHOS... parenti stretti dei mauretani... praticano ancora usanze Beduh. matrimoni matriarcali ecc..
Che l'arabo abbia origini comuni con La lIngua sarda ... ti posso dire che mia figlia studia la Lingua araba e ci divertiamo a trovare nomi e toponimi comuni... La LIngua sarda ha conservato molti vocaboli del SUMERO-AKKADIKO da cui derivò l'aramaico, il fenicio e molte lingue medio-orientali... scrittura compresa... il termine BABAI usato dai PdM lo trovi in asia Min. e in africa oltre che in sardinia (e anche in toscana: il babbo etrusco-Tursha)... :angry:
SHAR :devil:
"I SHARDANA DAL CUORE RIBELLE, CHE NESSUNO PUO' CONTRASTARE" (RAMSES II) www.shardana.org
14/12/2006 16:54
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cari amici e caro Leo, parlando in modo specifico dei dialetti regionali ho notato che per es il piemontese non esiste.
Mi spiego meglio, qui in Piemonte dove abito io ,praticamente ogni paese e città ha un suo dialetto, leggemente (ma a volte anche molto)differente, tanto che , spostandosi in alcune zone,si fa molta fatica a capire ciò che dicono in dialetto,pur essedo piemontesi.CApita anche in Sardegna?
Tuttavia ultimamente ciò è meno rimarcato, forse perchè l'automobile e altri mezzi di trasporto, hanno permesso di togliere le varie comunità dall'isolamento, (in più i giovani hanno dimenticato il dialetto :S )per cui si sentono persone, soprattutto viaggiatori e rappresentanti,che ha volte fanno "un misto" dei dialetti piemontesi delle varie zone.

Ultima cosa, come aneddoto :
Molto difficile mantenersi "seri" mentre si ascolta un interlocutore che "tenta" di parlare piemontese con l'accento...partenopeo o siciliano :D
CIAO
mauro

[Modificato da mauroi 14/12/2006 16.55]

14/12/2006 17:46
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caro mauro... l'ultima battuta non l'ho capita... :) ...
per quanto riguarda le parlate in sardinia accade quello che accade anche da voi... rimane il fatto che esistono 4 diverse parlate importanti in memoria degli antichi JUDIKATI (giudicati= regni) ARBOREA (OR). CAGLIARI. GALLURA e TORRES (SS)... Anticamente la Lingua era unica, nel medioevo la separazione dei Judikati ha portato a varianti anche notevoli nella pronunzia, ma non nel significato. ES: figlio si dice FIZZU, FILLU, FIXU, FIGGIU... ma la parola è sempre quella. inoltre, nonostante i politici continuino a bisticciare sul fatto che sia meglio il LOGUDORESE (simile al Latino) o il campidanese (parlato al Sud), nonostante ciò esiste una BIBLIOGRAFIA di autori in rima e in prosa, che scrivono una LINGUA COMUNE. Dal Nord al Sud al Centro... :angry:
ciao. Shar :devil:
"I SHARDANA DAL CUORE RIBELLE, CHE NESSUNO PUO' CONTRASTARE" (RAMSES II) www.shardana.org
15/12/2006 18:14
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caro Leo, con quella battuta volevo sottolineare quello che già hai esposto nel tuo post, e ciòè la modificazione di pronuncia
dovuta anche, come dicevo prima, alla possibilità maggiore, di trasferirsi dalle varie parti d'Italia.
ciao
mauro
15/12/2006 22:47
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Interessante!Però l'idea di una lingua che unisse i Liguri(intrigante antichissima popolazione poco indagata,pare antecedente l'arrivo dei Galli/Celti),i Sardi,i Baschi,gli Iberi...dopotutto tra Liguria,Francia meridionale e Spagna tramite i Pirenei(dove si trova la regione Basca)non vi corre molto,intendo che sono territori contigui geograficamente.Tra le montagne le popolazioni indigene hanno potuto restare indenni per millenni dalle 'contaminatio'successive,no?
Ma in Corsica...tanto per saperlo,vi sono dialetti originari che 'somiglino' al ligure o al Sardo(o a quella lingua 'comune'?).A parte l'attuale francesizzazione...
Insomma,i Celti non si sono creati dal nulla(come il glorioso popolo Romano...non si è autogenerato ;).Mi sembra fondamentale scoprire,semmai si riuscisse,capire e stabilire se quelli che colonizzarono furono coloro che hanno 'ceduto' o trasmesso tradizioni o se le abbiano mutuate da coloro che già erano stanziali...
Ciao a tutti :kiss:
Marisa
16/12/2006 10:32
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Re:

Scritto da: Marisa2003 15/12/2006 22.47
Interessante!Però l'idea di una lingua che unisse i Liguri(intrigante antichissima popolazione poco indagata,pare antecedente l'arrivo dei Galli/Celti),i Sardi,i Baschi,gli Iberi...dopotutto tra Liguria,Francia meridionale e Spagna tramite i Pirenei(dove si trova la regione Basca)non vi corre molto,intendo che sono territori contigui geograficamente.Tra le montagne le popolazioni indigene hanno potuto restare indenni per millenni dalle 'contaminatio'successive,no?
Ma in Corsica...tanto per saperlo,vi sono dialetti originari che 'somiglino' al ligure o al Sardo(o a quella lingua 'comune'?).A parte l'attuale francesizzazione...
Insomma,i Celti non si sono creati dal nulla(come il glorioso popolo Romano...non si è autogenerato ;).Mi sembra fondamentale scoprire,semmai si riuscisse,capire e stabilire se quelli che colonizzarono furono coloro che hanno 'ceduto' o trasmesso tradizioni o se le abbiano mutuate da coloro che già erano stanziali...
Ciao a tutti :kiss:



cara Marisa, l'ultima te la potevi risparmiare (è un domanda retorica? :P
LINGUA COMUNE EUROPEA. nel 1500 a.C. scrivono alcuni autori romani, "vi era in europa una lingua comune...)
TERRITORI BASCHI: sui Pirenei vi è una zona chiamata CERDANIA! (SERDANIA...!) :angry: ... la straconosciuta Roncisvalle e fu il passo che usarono i SARDONES (tribù preminente nel gruppo dei Vandali) per trasferirsi in Andalusia... molte parole bascghe somigliano tantissimo a parole Corse e Sarde... Melis in basco... 8)
IN CORSICA mi capitò di fare una conferenza a Radio Ajaccio nel 2001... stavo parlando Francese e mi sfuggì di parlare Italico... il conduttore mi disse che potevo parlare anche Sardo se volevo (lo feci), tanto al Sud della corsica si parla una variante simile al Gallurese... |=) nel sud della corsica (presso SARtene) vi sono statue di guerrieri Shardana! :imb:
SHAR :devil:
Comunque sui Romani: I re romani erano Etruschi-Thursa.. ci sarà un motivo. se poi pensiamo che i re etruschi erano Shardana... "REGES SOLITI SUNT ESSE ETRUSCORUM, QUI SARDI APPELLANTUR" (FESTO) devo tradurre? c'è di più: "QUIA ETRUSCA GENS ORTA EST SARDIBUS" (LUDI Capitolini)... traduco? 8)
"I SHARDANA DAL CUORE RIBELLE, CHE NESSUNO PUO' CONTRASTARE" (RAMSES II) www.shardana.org
16/12/2006 21:59
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Re:i dialetti non le lingue?
Cari amici,da quanto arguisco dalla discussione in atto posso pensare che sono dunque i dialetti,più della lingua ufficiale,gli indicatori dell'antichità di un popolo,i catalizzatori di una tradizione millenaria.Infatti,in molte parole dialettali trovo similitudini(per non dire che sono la stessa cosa,foneticamente)con lingue di chi ci ha dominati nel tempo(francesi,spagnoli,tedeschi).Probabile che molto tempo fa vi fosse un lessico formato da poche parole... :?: Ma perchè la lingua madre,o il linguaggio padre-per parcondicio :o -non restarono radicati e subirono sconvolgimenti che hanno portato alle diversità attuali?Tant'è che non ci si capisce più,ma perchè? Poi anche la questione dei cognomi,non è al pari interessante?In Veneto si trovano spesso terminanti in 'in',da noi(Lumbard) vocalizzati(finiscono spesso in i,a,o,raramente,mai in u),in Sardegna è tipico invece il cognome 'au','eu','u',ma 'Melis'anche.Un'Italia sola,ma tante divergenze,che secoli e secoli non hanno uniformato.Secondo voi,è naturale?Il processo subirà un parallelismo costante e perenne,o potrà deviare e sovrapporsi?
Mario
17/12/2006 17:48
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Ritengo che per la maggior parte dell'Italica Peninsula la spiaegazione sia nelle varie dominazioni avvenute nei secoli... "Isole" come la sardinia, la Corsica, ma anche "Isole" della Terramanna (terraferma) hanno conservato le antiche parlate a causa del fatto che dominazioni non fvi furono se non sporadiche e brevi... quindi abbiamo il ladino, l'occittano... tutto nella normalità. Diffatti non a caso, la Terra meno conquistata del Mediterraneo (Romani, barbari, napoleone stesso, furono sempre battuti e respinti da queste parti...) conserva ancora la più antica delle parlate: il SUMERO-AKKADIKO... titico quanto citato da MARIO, la desinza -U frequente nel sumero, l'akkadiko e persino nell'egizio...
La parola Melis invece la ritroviamo nei paesi baschi, ma anche presoo gli assiri (addirittura 7 re di una dinastia del VIII sec. a.C. si chiamavano MELIS-PKA...9 :angry:
SHAR :devil:
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09/09/2007 09:53
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Riscoprire le lingue parlate in Italia a volte è come un ritorno al passato.
Il Veneto in special modo era una lingua parlata in europa fino a 200 anni orsono, visto che il Veneto deriva da una storia millenaria (vedi la Serenissima Repubblica Veneta) e la cosa è durata fino a 160 anni orsono dopo l'annessione del Veneto all'Italia qualcuno afferma che si trattò di una annessione truffa cioè costrinsero i Veneti a firmare si sul referendum.. dopo questo misfatto molti Veneti emigrarono nell'America Latina. Tengo a precisare che la marina militare Veneta sotto il dominio Austriaco combatte valorosamente contro la marina militare italiana vedi la battaglia di Lissa affondarono navi italiane al grido "viva S. Marco.
Queste migrazioni hanno fatto si che la Lingua Veneta si conservasse, infatti molti Veneti emigrati hanno conservato la lingua intatta come la si parlava 100 o 150 anni orsono.
Ora sembra che numerosi gruppi indipendentisti Veneti, alleati a quelli Scozzesi e Catalani e altri popoli stanno rivendicando la loro Indipendenza e si stanno organizzando per ottenerla legalmente.
Ma ritornando al fattore principale le varie lingue anche in Veneto esistono molte etnie vedi Cimbri e Ladini che vivono in comunità montane vista la loro origine.
La domanda che sorge spontanea è chi ha avuto interesse a uniformare le lingue, quale disegno si cela dietro questo avvenimento?
La mia convinzione è che aldilà dei burattini che sono messi come dei parafulmini ci siano i burattinai all'ombra di questo progetto, sarebbe interessante capire il perchè?
Altrimenti andremo ad aggiungere mistero al mistero.. e sembra che i misteri non ci mancano, non sentiamo la necessità di nuovi misteri.
Un saluto da Legnogrezzo
12/01/2010 14:59
Post: 3
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Su una enciclopedia mi è capitato di sfogliare e apprendere che:il sardo è considerato un idioma a sè,come il friulano,e il LADINO :o Ma parlato in quale zona?
Poi anche greco antico,albanese(colonie italiche non intendo immigrati),slavo,e il catalano nella provincia di SS.Oltre ai diversi dialetti che in certe regioni sono considerati un idioma corrente.Chissà a quando risalgono le matrici di queste parlate,curioso che in regioni centrali come il Molise vi siano focolai slavi.



Ogni Nazione possiede una vasta gamma di idiomi, conosciuti come dialetti o come vere e proprie lingue, seppur non ufficiali. Va detto però che l'Italia non ha nella propria Costituzione la lingua italiana come lingua ufficiale, quindi ciò fa si che lingue o idiomi locali vengano tollerati anche senza espressa tutela legislativa.
Altro caso è quello delle Regioni italiane regolate dallo Statuto speciale, dove sono accentuate le diversità linguistiche rispetto al resto d'Italia, in cui anche leggi regionali difendono tali idiomi.
Il ladino per esempio è parlato al nord, soprattutto in Trentino Alto-Adige. E' un idioma diffuso anche nei paesi germanofoni.

Per il caso del Molise certo può apparire strano che vi siano comunità slavofone, ma questo è il dato di fatto. Esistono infatti delle località molisane conosciute proprio con il nome di "paesi slavi". La lingua parlata in tali zone è detta "dialetto croato-molisano", diffuso probabilmente da un susseguirsi di migrazioni, risalenti secondo alcuni già a 500 anni fa. Le zone da cui proverrebbero i migranti importatori del ceppo croato sarebbero le coste croate con estensione da Zara a Sebenico e una parte di Erzegovina. Segni tangibili di queste migrazioni sono anche i cognomi che in alcuni borghi molisani sono presenti: hanno chiaramente origini slave. Il legame tra Croazia e Molise è noto, tanto che recentemente il Presidente del Parlamento croato si è recato in visita in Molise per discutere appunto di questioni di cooperazione e gemellaggio tra la regione centroitalica e lo Stato croato.

Riguardo al greco antico, beh, mi sento chiamato in causa: ad oggi in Italia esiste una estremamente piccola diffusione di tale idioma, per lo più come variante dialettale, nel sud del Paese. Esempi possono essere la Sicilia e la Campania, dove i dialetti attuali sono derivanti dalla sovrapposizione del latino sul greco. Anche in Toscana si sono avuti esempi di deviazioni grecofone che si sono poi tramandate fino alla lingua italiana, derivante appunto dal toscano. Infatti l'italiano contiene svariate parole d'origine greca: una su tutte la parola Democrazia.

Credo però che le diversità linguistiche debbano essere considerate come caratteri peculiari di un luogo, ma non come dei veri e propri distinguo rispetto ad altre zone del Paese: per l'attualità geopolitica in cui viviamo sarebbe l'anticamera di una idealità secessionistica che non mi pare utile diffondere.

Demètrios
[Modificato da Demetrios14 12/01/2010 15:17]
14/01/2010 20:08
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Re:le minoranze linguistiche in italia
Bene, Demetrios, dovevi arrivare tu per riportare a galla queste belle discussioni [SM=g27989]
Confesso che non ho mai pensato che la lingua italiana non fosse quella ufficiale, così è scritto su diverse enciclopedie...Verificerò meglio. Tu dove risiedi? Io sto al 'profondo nord', e qui alcuni paesi recano la doppia dicitura nei cartelli di inizio località: in italiano e in ...dialetto! [SM=g27991] Succede anche al centro o nel sud Italia che voi sappiate? Personalmente li detesto, non mi pare si avvantaggi nulla culturalmente, mi sa che è più un'inutile ostentazione. Assistiamo a questi cartelli BALLERINI, a simili altalene ogni qual volta un'amministrazione cambia e va in senso leghista. Ma non vorrei entrare in sentieri troppo spinosi.
Saluti.
Mario
15/01/2010 09:37
Post: 4
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Lingue e dialetti
Preciso riguardo all'italiano: se consideriamo come lingua ufficiale la lingua diffusa su tutto il territorio nazionale allora l'italiano lo è, ma se consideriamo come lingua ufficiale la lingua che la Costituzione di uno Stato indica come propria allora l'italiano non è lingua ufficiale d'Italia, perchè la Costituzione non l'ha previsto. Infatti pochi anni fa c'erano proposte politiche per inserire l'italiano come lingua ufficiale dello Stato, ma poi non si realizzò il cambiamento costituzionale. Diciamo che l'italiano è lingua ufficiale per convenzione, ma non per legge, quindi secondo le mie (e non solo) posizioni a tal merito l'Italia non ha una lingua ufficiale riconosciuta dallo Stato medesimo.

Io risiedo in Toscana. Qui i cartelli sono solo, fortunatamente, in italiano. Ho già sentito dire che nelle località amministrate da sindaci appartenenti al partito della Lega Nord vengono cambiati anche i cartelli con i nomi di quei comuni. Anch'io credo non sia utile e che vada verso la divisione della Nazione. Questa non è salvaguardia delle tradizioni, ma propaganda e, come ha detto bene Mariomar, ostentazione. Non mi risulta accada lo stesso anche in altre aree d'Italia (escluse regioni particolari come il Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta). Comunque è possibile quest'affissione di cartelli in dialetto locale appunto perchè la lingua italiana non è riconosciuta dallo Stato come propria lingua ufficiale. La questione è molto spinosa e apparentemente di difficile soluzione, almeno nell'immediato...

Saluti a tutti,
Demètrios
16/01/2010 22:35
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Buona sera a tutti. Sapete che esiste una Giornata delle lingue? E' stata istituita dal Consiglio d'Europa; il suo scopo è quello di incentivare la gente a parlare altre lingue, oltre la propria (multilinguismo).
Ma a sorpresa si apprende che da un sondaggio ufficiale intitolato “Gli europei e le loro lingue” (“Eurobarometer speciale 243”, Febbraio 2006), il 56% dei cittadini europei (Ue a 25 membri) parla una lingua diversa dalla propria lingua madre, il 28% padroneggia due lingue straniere, il 38% sa l’inglese, il 14% sa il francese o il tedesco.
Mi focalizzo sul primo punto. Cioè, se avete seguito bene, più della meta dei cittadini facenti parte dell'UE, parla correntemente una lingua che non è la sua (la sua lingua madre). Ma non viene spiegato il motivo. Dedurrei facilmente che si leghi al fenomeno immigratorio, sebbene si chiarifichi che si tratta di cittadini dell'UE. Altri motivi?

[Modificato da giamba253 16/01/2010 22:40]
giamba253
Io sì che so dove mi trovo, la mia città, la via, il nome con cui tutti mi chiamano. Però non so dove sono stato con te. Là mi hai portato tu.
30/12/2010 17:21
Post: 25
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Non è mai tardi per rispondere
Si, il 26 settembre dovrebbe essere la data esatta scelta come Giornata europea delle Lingue.

Io credo che il dato fornito da "giamba253" vada interpretato nel modo secondo cui il 56% dei cittadini europei conosca e parli una lingua diversa dalla propria lingua madre, oltre a parlare la lingua madre medesima. Non avrebbe senso intendere che tale percentuale di cittadini parli una lingua diversa dalla propria in senso assoluto. Neanche i flussi migratori più consistenti giustificherebbero tale dato, e nemmeno i gruppi etnici contenuti in taluni Stati nazionali.

Io intenderei dunque che il 56% dei cittadini europei intervistati dal sondaggio citato conosca e parli, oltre alla propria lingua, una lingua straniera, e che il 28% ne parli addirittura due oltre alla propria. Il 38% dei cittadini europei conosce l'inglese (suppongo esclusi gli inglesi, che per loro è lingua madre), il 14% il tedesco o il francese. Percentuali minori vanno date ad altre lingue, e così vedete che il valore percentuale è prossimo al 56%.

Spero di essere stato chiaro, ma resto a disposizione per approfondire.

Ad ogni modo è un'Europa che si avvicina al multiculturalismo e, forse ad una maggiore unità sociale, anche se non politica.

Demètrios
05/01/2011 00:53
Post: 376
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Caro Demetrios, mi sembrerebbe eccessiva la percentuale dei parlanti tedesco in Europa[SM=g27991]

'Maggiore unità sociale':che cosa intendi esattamente?

Mario
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