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Nuove scoperte scientifiche importanti

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2008 14:52
17/10/2004 00:27
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17:22 BIOTECH: RISONANZA MAGNETICA SCOPRE MODIFICHE GENI SEMI

Nuovo metodo messo a punto da ricercatori italiani

(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Attraverso la risonanza magnetica sara' possibile stabilire se un seme e' stato geneticamente modificato e in che percentuale.Secondo gli ideatori, tutti ricercatori dell'universita' La Sapienza di Roma, si tratta di un metodo attendibile al 100% grazie al quale si riesce ad ottenere in tempo reale un vero e proprio codice a barre del seme'. Il sistema e' stato pubblicato sulla rivista scientifica americana di Phyto Chemistry.


scienza & web - Ansa
Marisa
21/12/2004 22:55
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Nuovi Geni ed Epilessia
Si aggiungono alle mutazioni che scatenano la malattia
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Tre nuovi geni si aggiungono alle mutazioni responsabili dell'epilessia, sono stati identificati grazie al contributo di 100 famiglie. Li hanno identificati i ricercatori della Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani, nell'ambito di una ricerca coordinata da Giuliano Avanzini, dell'Istituto Neurologico Nazionale Besta di Milano e condotta in collaborazione con l'Istituto Gaslini di Genova. Lo studio e' in via di pubblicazione su una rivista scientifica internazionale.© Ansa
Marisa
01/07/2007 03:11
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La scoperta potrebbe portare nuova luce sulle malattie cerebrali
2007-06-26 15:03
'Cannibal' gene helps brain
Discovery could shed new light on brain diseases
(ANSA) - Verona, June 26 - A so-called 'cannibal' gene gobbles up excess cells when the brain is forming and could pave the way for new treatment for brain disease and even tumours, Italian researchers say.

It is the first time such autophagy or self-cannibalisation of cells has been found in the brain.

The gene, dubbed Ambra 1, makes sure stem cells stop proliferating in embryos, Italian and German researchers led by Rome Tor Vergata University's Francesco Cecconi found.

"Ambra 1 is a sort of guardian that comes into play when the brain is very young but it also looks like it could provide a key to the development of neurodegenerative disorders like Alzheimer's, Huntington's and Parkinson's," said Rome researcher Silvia Di Bartolomeo.

The gene, which was identified at the Max Planck Institute in Germany, may also play a role in a range of tumours, she added.

"So far we have focused our attention on the nervous system but Ambra 1 is also expressed in many other organs," Di Bartolomeo pointed out.

The discovery has been published in the latest edition of the international scientific journal Nature.

Spiritual Search News
07/08/2007 12:47
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Avete presente quando una persona lamenta un qualsiasi sintomo e questo passa somministrando una 'finta medicina'(si chiama effetto placebo)? Recentemente la scienza ha fornito una risposta scientifica a questo fenomeno(credetemi è molto diffuso e chi opera in ambito sanitario lo sa,ma anche in famiglia...dipende!).


Scoperta l'area del cervello dove nasce l'effetto-placebo
(18 luglio 2007)

Ricercatori dell'Università del Michigan hanno scoperto l'area del cervello dove nasce l'effetto-placebo, cioè l'autoconvinzione dell'efficacia di un trattamento anche se in realtà si beve soltanto un bicchiere di acqua fresca.

"La porzione del cervello - rivelano gli scienziati - è quella del nucleo accombente (Nac), che si trova in profondità ed è legata alle aspettative di ricompensa o riconoscimento". Per evidenziare il legame tra Nac ed effetto-placebo, i ricercatori hanno chiesto ad alcuni volontari di testare un nuovo antidolorifico, dicendo che alcuni avrebbero ricevuto il medicinale altri il placebo. A tutti, però, è stata iniettata una soluzione salina senza effetti sul dolore. Ai volontari è stata fatta poi un'iniezione alla mascella. Subito dopo i ricercatori hanno chiesto a tutti di riportare gli effetti attesi e reali del farmaco che credevano fosse stato iniettato loro.

Ogni passo dell'esperimento è stato eseguito tenendo d'occhio l'attività cerebrale del campione attraverso una Pet, proprio per vedere il rilascio della dopamina dalla regione del cervello sospettata di innescare l'effetto-placebo. "In questo modo - commentano - è stato possibile osservare che la dopamina, un neurotrasmettitore del piacere, veniva rilasciata in grandi quantità dal Nac per il solo fatto che si credeva di aver ingerito un antidolorifico".

Secondo gli studiosi statunitensi si potrebbe in futuro modulare l'effetto-placebo e sfruttarlo al fine di affiancarlo alle terapie tradizionali.
www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=72011

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Altra news interessante (agosto 2007)
L'Elaborazione e la percezione corporea del cervello umano

Sanihelp.it - The Journal of Neuroscience, la prestigiosa rivista della Società Americana di Neuroscienze, ha dedicato il commento della settimana a una ricerca coordinata da due italiani: il professor Salvatore Maria Aglioti e il dottor Cosimo Urgesi. Lo studio è stato condotto presso l'IRCCS Eugenio Medea, l'IRCCS Fondazione Santa Lucia e il Dipartimento di Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma; vi hanno collaborato il Professor Patrick Haggard e la dottoressa Beatriz Calvo-Merino dell'Università di Londra.

I ricercatori hanno scoperto due diverse strategie con cui il nostro cervello elabora l'immagine corporea. Probabilmente al fine di semplificare la realtà, il cervello umano la categorizza sia a livello neurale che psicologico e la percezione di classi di oggetti differenti (e.g. edifici, utensili, facce, corpi) attiva regioni cerebrali almeno parzialmente separate.
Mentre stimoli con particolare salienza biologica e sociale - come ad esempio il volto umano - vengono preferenzialmente elaborati secondo una strategia di analisi globale, altri oggetti - ad esempio edifici - vengono analizzati sulla base dei dettagli, vale a dire in maniera locale.

Lo studio suggerisce che l'elaborazione dei dettagli del corpo si basa su processi puramente visivi mentre l'elaborazione del corpo come un tutto coinvolge processi sensorimotori che implicano l'incorporazione del corpo altrui. Questo risultato è suscettibile di sviluppi applicativi in soggetti che, a causa di problemi neuropsichiatrici (autismo, disturbi psichiatrici) mostrano deficit nella capacità di sintonizzarsi ed empatizzare con altri individui.
di Alessandro Andreazza
ultima revisione: 26-07-2007
www.sanihelp.it/news/scheda/6146.html

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Tecnologia che IMITA le capacità del CERVELLO UMANO? Interessante, ma con riserva.Leggere qui.

lazza.wordpress.com/2007/08/04/la-tecnologia-che-imita-le-capacita-del-cervello-umano-sempre-piu-interessante-ma-con-...


Marisa
26/07/2008 14:52
Post: 302
Registrato il: 08/04/2003
Utente Senior
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UN'IDEA CHE VIENE DAL MARE: È da un piccolo verme che gli scienziati
stanno traendo nuove interessanti ipotesi per realizzare materiali
leggerissimi ma estremamente resistenti per la costruzione di navicelle spaziali. Questo abitante dei fondali marini pare abbia delle mandibole 3 volte più dure di qualsiasi altra lega sintetizzata finora dall'uomo. Come le nostre unghie sono costituite per il 90% da proteine, ma sono incredibilmente più forti e anch'esse in grado di auto-rigenerarsi. Tutto ciò grazie ad un legame chimico particolare con un metallo, lo Zinco. Molecole organiche e polimeri metallici quindi, questa forse la ricetta per le future sonde spaziali.
Mario
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