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Luoghi misteriosi

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2007 14:24
12/06/2003 13:57
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Fantasma di Torrazza Forte (PV)



Non molto lontano da Voghera (PV), sulla strada di Torrazza Coste, si trova un piccolo sentiero che attraversa le campagne, e proprio su tale stradina pare si aggiri una presenza inquietante che si manifesta ripetendo il nome di chi vi si trova a passare.

Fabrizio [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27837]
12/06/2003 14:01
Post: 111
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ABBAZIA SAN PANCRAZIO
(Roccascalegna - Chieti)



Poco lontano dal centro urbano di Roccascalegna, nei pressi del cimitero e nelle vicinanze di un centro ricreativo, con tanto di bungalow, chiamato "Majella Zen", si erge ieratico l'abbazia di San Pancrazio in Roccascalegna.
La facciata dell'abbazia di San Pancrazio è grezza, composta da pietre di varie sfumature, che vanno dal rosso intenso, al grigio, al bianco, che catturano la luce solare. La torre campanaria è composta da due campane appaiate che formano una figura geometrica regolare tale da dare una visione d'insieme molto severa ed austera. Il portale principale è decorato da un arco con sopra un architrave su cui si può leggere la data 1205, anno della ricostruzione della chiesa, sulla sommità dell'architrave vi è una testa stilizzata in pietra rossa.
Sul lato destro dell'abbazia, vi è un'altra porta fregiata di splendidi ornamenti intrecciati tra loro, lungo il vialetto che costeggia l'ingresso del cimitero, vi sono delle piccole colonne che erano, forse parte del grandioso altare che campeggiava all'interno della chiesa.
Del suo perduto splendore né una chiara testimonianza l'interno completamente restaurato, è costituito da due navate ed un altare sul quale vi è posto, su una nicchia, la statua del santo. Sulla destra dell'altare si apre il potale laterale che dava accesso ad un antico chiostro ormai scomparso.
Vi sono molte leggende collegate a questo luogo perché adiacente al cimitero. Si dice che la notte del 31 Ottobre una processione di morti recanti ceri, si snodi dall'adiacente cimitero fino all'interno della chiesa e se un incauto passante partecipa, per sbaglio, a questo corteo, i morti lo portano con loro.
Si sussurra che una notte di tanti anni fa un viandante, che passava da quelle parti, vide degli incappucciati che sfilavano in processione potando un cero in mano. Era la notte del 31 ottobre e l'uomo, molto religioso si accodò a questa suggestiva processione ma una volta all'interno dell'abbazia si rese conto che quelle persone erano dei morti; allora l'uomo tentò di scappare ma fu tutto inutile perché il pesante portone si chiuse su quella irreale e demoniaca processione.
Un'altra leggenda narra che l'ombra proiettata dal campanile della badia a mezzogiorno su una collinetta adiacente, sia il luogo dove i briganti seppellirono un favoloso tesoro. Un'altro racconto narra che dietro una delle tante porte del monastero vi sia la via d'accesso alle segrete nei quali sono stipati dei favolosi tesori, che sono difesi da mostruose entità che all'imbrunire si svegliano ed iniziano a sorvegliare i tesoro e a difendere il sonno eterno delle anime dei trapassati.

...Bah !!! le leggende come sappiamo, nascondono sempre un fondo di verità...

Fabrizio [SM=g27829] [SM=g27820]

[Modificato da Fabri58 12/06/2003 14.03]

03/12/2003 10:29
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Molto interessante questo post,Fabry!Come tutti,del resto.
Lo vedo solo adesso,meglio tardi che mai!

[SM=g27824]
Marisa
27/03/2004 12:12
Post: 239
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I luoghi delle Fate
Per poter vedere le fate, non tutti i giorni sono buoni. C'è un giorno particolare, il 7 agosto, in cui le fate sono solite spostarsi da una collina ad un'altra; proprio durante questo loro viaggio è possibile incontrarle. Attenzione però, non lasciatevi incantare dallo splendore del loro mondo, ma limitatevi ad osservarle silenziosamente. Se provate ad avvicinarvi sarete prima avvertiti dell'incombente pericolo da strane voci, rumori sinistri, tempeste violente; se ignorate i loro moniti sarete soggetti a grosse sfortune, disastri, e addirittura potreste andare incontro alla morte.
Se non riuscite ad incontrare le fate, basta solo girare per nove volte intorno alla collina da loro abitata, in una notte di luna piena, per poter scoprire l'ingresso del loro mondo.

Nelle notti di luna piena la vetta del Monte Bianco risplende di bagliori dorati: sono le fate che giocano con palline d'oro, di berillo e di acquamarina. Le pareti delle caverne scelte dalle fate trasudano gocce dorate e l'intera cima del Monte Bianco è d'oro purissimo celato dai ghiacci perenni. In queste notti anche alle pendici del Monte Crivari, tra le valli di Susa e di Viù, è possibile osservare le fate giocare. Esse attraversano in un turbinio sfavillante la regione su carri di fuoco guidati da bianchi destrieri seguiti dalle risa e dai canti dei folletti.
Nella Alta Val Venosta e nella Bassa Engadina tra le spaccature della roccia e del terreno sono nascosti i tesori delle Diale, bellissime fanciulle dal piede caprino: guai ad innamorarsene perchè sono imparentate con il demonio.

Sotto Monte Còmero, in Romagna, in una zona rocciosa sono scavate le quattro grotte delle fate, il cui ingresso è inaccessibile agli uomini. La nuda pietra che so scorge è frutto di un incantesimo che tiene celato il prodigioso castello delle fate che un lontano giorno esse abbandonarono per un ignoto motivo. Hanno lasciato, però, in pegno del ritorno i loro telai d'oro purissimo. A guardia di tanta ricchezza vigila un enorme serpente capace con un soffio di far precipitare nel burrone sottostante chiunque osi tentarne il furto.
Il Parco Naturale dei Monti Sibillini, prende il nome dal Monte Sibilla, abitato proprio da questa leggendaria figura. Sulla vetta vi è una grotta (ormai crollata) chiamata per l'appunto "Grotta delle Fate", secondo la leggenda abitata da un folto gruppo di creature fatate che prendevano parte ai riti della Sibilla.

Gli apligiani della Val Geande di Lanzo raccontano che in alcune notti estive, particolarmente ricche di stelle, le fate scendono a danzare e cantare sui prati. Nessuno però osa uscire o guardare lo spettacolo, perchè il castigo sarebbe di precipitare in una profonda voragine.
Sul Monte Oe, in Sardegna, sorgeva lo splendido Palazzo delle Fate, 'Sas Fadas'. Queste bellissime creature fornite di ali ogni notte scendevano in paese e giravano tra le vie, entrando ogni tanto in qualche case, passando attraverso il buco della serratura. Se vi trovavano una persona che andasse loro a genio la svegliavano chiamandola tre volte, e la portavano con sè nel loro palazzo, nel quale venivano mostrate casse piene d'oro e pietre preziose; veniva quindi invitata a prendere ciò che voleva. Ma tutto ciò che quella persona avrebbe preso si sarebbe trasformato in carbone: sarebbe stato necessario tornare là di giorno con un rosario e gettarlo sul tesoro per poterselo assicurare.

Sugli abitanti di Issime, in Val d'Aosta, veglia una fata benefica, la Donna Bianca, che quando non può allontanare una sventura, avverte i pastori sui monti con lunghe grida desolate. È stata vista qualche volta, vestita di bianco, seduta sull'erba, ma se si cerca di avvicinarla scompare.

Gli inviti a visitare una colina delle fate devono essere vagliate con cautela: qualsiasi offerta di cibo o di bevanda va rifiutata, perchè potrebbe provocare una schiavitù perpetua. Queste e molte altre caratteristiche dell'esistenza sotterranea delle fate sono simili alle concezioni mitologiche sugli inferi, che hanno un Monarca onnipotente e in cui il più piccolo boccone rende i mortali incapaci di fuggire. (Giulia Antonini)

Bye Fabri

03/06/2004 21:54
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IL LAGO? NON SI SVUOTERÀ
Per coloro che lo ricordano, tempo fa in un altro forum si parlò del paesino di Fabbriche di Careggine,che 'riemerge'ogni 10 anni circa dalle acque, perchè viene svuotato per manutenzione.La breve storia e la mia piccola esperienza(l ovisitai nel 1994,ultimo anno che fu svuotato) l'ho raccontata anche in una pagina del mio sito.L'aggiornamento è che quest'anno il LAGO NON VERRA' svuotato, e dato che qualcuno già mi chiedeva se sapevo da che mese si poteva visitare...[SM=g27813] non si potrà! Almeno fino a data da destinarsi.

IL LAGO? NON SI SVUOTERÀ

VAGLI SOTTO — Nel 2004 non ci sarà lo svuotamento del lago di Vagli e di conseguenza non potremo rivedere il paese “fantasma” di Fabbriche di Careggine (nella foto), che dal 1994 è ritornato ad essere ricoperto da milioni di metri cubi d'acqua nel bacino idroelettrico garfagnino, gestito da Enel Produzione, che si sviluppa nei territori comunali di Vagli Sotto e Careggine. L'ingegner Amelio Brunelli, direttore per Enel Produzione dell'Unità di business di Bologna, lo ha ribadito nei giorni scorsi ed in pratica ha ufficializzato quanto già si sapeva e che avevamo preannunciato anche sul nostro giornale. Lo svuotamento del lago è sempre avvenuto in relazione ai lavori di manutenzione da effettuare, che, invece, per l'anno prossimo non sono previsti. Finora la manutenzione era stata a scadenza decennale, ma nel 1994 i lavori furono ampi e prolungati e questo ha permesso di evitare il decennale svuotamento, con le relative spese e la mancata produzione elettrica. Negli anni scorsi, tra l'altro, mentre non si dava per sicuro il 2004, si era parlato, senza però alcuna conferma, di un possibile svuotamento anticipato in concomitanza con il Giubileo del 2000. Poi non se ne fece nulla. Qualche mugugno si è sollevato tra gli operatori turistici che puntavano a rivedere in Garfagnana quelle migliaia e migliaia di visitatori che presero letteralmente d'assalto Vagli nel 1994. Si parlò in quella occasione di 800 mila, un milione di visitatori. Insomma un fenomeno che nessuno poteva immaginare e che sicuramente non si ripeterà. Oggi, comunque, Vagli è noto in tutto il mondo ed il prosciugamento del lago avrebbe potuto rimettere in funzione un certo movimento turistico. Molti infatti si chiedono come saranno la chiesa di San Teodoro con il tetto, nel 1994, ancora intatto, il suo campanile, l'antico ponte sul torrente Edron, gli altri edifici. L'Enel potrebbe coordinare questo movimento turistico, grazie anche alla recente realizzazione del museo dell'energia e delle attrezzature per la produzione idroelettrica di Casa Abrami, che ha visto la luce in una casa di Vagli Sotto, visitabile nei prossimi mesi primaverili - estivi tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9 alle 18, prendendo contatto con il Comune di Vagli Sotto. di Dino Magistrelli.

Una foto-cimelio scattata allora(agosto '94):



[SM=g27824]
Marisa
07/08/2004 00:03
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un fico che cresce a testa in giù
Immagine strabiliante: la pianta non cresce verso l'alto ma si èsviluppata a testa in giù



Il fico di Baia

A pochi metri dalla suggestiva aula di Mercurio, nel parco archeologico di Baia, un grande fico scende dal soffitto di un edificio, tra le cui pietre antiche ha affondato le radici..
http://www.geocities.com/Athens/Oracle/6791/baia-fico.htm

[SM=g27827] [SM=g27836] [SM=g27818]

[Modificato da Marisa2003 07/08/2004 0.05]

Marisa
11/02/2005 17:06
Nunzio
[Non Registrato]
Per voi che amate i luoghi che hanno sapore di mistero,venite a Napoli, trovereste pani per i vostri ...interessi[SM=g27827] Varie le associazioni o i gruppi a cui ci si può rivvolgere,eccone alcuni
http://www.napolisotterranea.org/

http://www.medivia.it/news/napolisotterranea/assocultu.htm

http://www.denicolais.it/segretidinapoli.htm

Oggi tendono ad uniformarsi come giri di visita.Sta comunque alla sensazione personale trovare uno stimolo di volta in volta diverso.E'un'emozione unica,specialmente per chi ama esplorare il sottosuolo come me.
Ciao,Nunzio
20/04/2005 16:30
Post: 62
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Ho letto di luoghi in cui i corpi si conservano quasi integralmente senza essere mummificati.Qualcuno sa quale sia il vero motivo(escludendo il ghiaccio ovviamente[SM=g27828] )?
Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
AVALON-LA terra fatata
20/04/2005 21:47
mummificazione
Caro Avalon a me è successa una cosa stranissima ma visto l'argomento un po', come dire....ostico, preferirei comunicartelo privatamente. Ti invio un messaggio con ffz.
21/04/2005 11:25
Post: 212
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Caro Nunzio, mi piacerebbe tantissimo visitare Napoli (per ora ho visto solo Caserta e Pompei)... Napoli è una città piena di fascino e misteri!
Sulla mummificazione so solo che in determinate circostanze può avvenire spontaneamente (molte mummie nel deserto e in alcune cripte anche italiane). Le caratteristiche chimico-fisiche dell'aria determinano differenti processi di conservazione dei corpi (a proposito, mi pare che proprio nel napoletano ci sia un esempio di questo tipo, ma non vorrei sbagliare)

salutoni
ely
________________________________________________________
Sono un cartone animato. E il cucchiaio non esiste. Almeno, così mi dicono.
21/04/2005 14:09
Thuban
[Non Registrato]

mummificazione

Caro Avalon a me è successa una cosa stranissima ma visto l'argomento un po', come dire....ostico, preferirei comunicartelo privatamente. Ti invio un messaggio con ffz.




dai Silvya diccelo anke a noialtri![SM=g27827]
E' un bel mistero kuesto,anke perkè vi sono vari motivi che porterebbero alla mummuficazione naturale,oltre il ghiaccio e la sabbia ke ha detto Eleni,anke batteri specifici,condizioni ambientali favorevoli,e...misteriose miscele che forse kualkuno ha saputo inventare...So ke a Palermo nel Cimitero dei Kappuccini sono visibili centinaia di korpi mummuficati naturalmente e da più di un sekolo!
Forse in alkuni posti o cripte o sarcokagi si formano dei komposti tali (senza volerlo)ke inducono la konservazione del korpo.
se non erro anke il Principe di Sansevero tentò (ma kon successo on no?)di imbalsamre dei korpi,e ke dire della pietra che sembra stoffa che seppe kreare? Forse anke qui entra in gioco l'alkimia??
Parrebbe di SI[SM=g27816]
Saluti,Thuban
21/04/2005 14:54
Caro Thuban sotto il terrazzino di casa mia si è mummificato un gatto!
Area 8 metri quadri. Altezza da terra 40 centimetri, chiuso su due lati, terreno sottostante: terra da giardino, con grata in un angolo che da sul vespaio areato.(Fondamenta della casa ispezionabili)
Uso del suddetto legnaia. Poco areato, aria che filtra attraveso la legna!
Gatto ritrovato asciugato, mummificato!
Ho evitato accuratamente i particolari "ostici".
ciao
22/04/2005 15:32
Nunzio
[Non Registrato]
Verissimo,Ely,Napoli è una città ricca di fascino e misteri! [SM=g27823]
Qualcosa sulla muffa che in molti casi dà una mummificazione spontanea:http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori2004/potenza/html/fenomeno.htm
Un saluto,
Nunzio
22/04/2005 15:34
Nunzio
[Non Registrato]
Rettifico che la muffa la si credeva fino a poco tempo fa la responsabile, oggi...leggerete.Ciao,
Nunzio
22/04/2005 15:48
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cara Silvy dovresti informarti anche di che cosa è morto il gatto, nel senso, se qualcuno ha usato particolari veleni per topi che appunto ,se ingeriti, mummificano,dopo la morte, per evitare la putrefazione e la puzza.
ciao
mauro
22/04/2005 16:05
Grazie Mauro non ne ero al corrente, ma credo che l'autopsia non faccia al caso![SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
Ciao!
23/04/2005 15:23
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cara Silvy, naturalmente non parlavo di autopsia, [SM=g27822][SM=g27828] ma di chiedere discretamente se qualcuno del vicinato avesse per caso messo esche per topi di quel tipo.
ciao
mauro
28/04/2005 09:38
Post: 65
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Ciao.SilvyaC.ho letto il tuo post privato,non vedo niente di così drammatico.Ne ho visto ben peggio[SM=g27829] [SM=g27825]
Comunque Nunzio grazie per quel link,è interessante.Sai che su molti testi ancora danno l'Hypha bombicina come resposabile delle mummificazioni naturali.Mauro,ho letto qualcosa circa il veleno,cioè dei derivati arsenicali che si verrebbero a formare (anche altri gas) nel processo di 'mummificazione'spontanea,ma non mi risulta esistano dati più precisi.Me li daresti se ne disponi?
sono state tirate in ballo muffe,pensate alla 'maledizione dei faraoni' cioè si riteneva che si formassero composti letali entrando nelle tombe Egizie chiuse da millenni o aprendo i sarcofagi[SM=g27825] Inotre parecchi casi sono talmente curiosi[SM=g27832] Corpi immersi in un liquido rosso,perfettamente conservati o ancora corpi ricoperti di uno strato di materiale tipo cera che li ha conservati. Che roba sarà?
Boh[SM=g27833]
Comunque se avete voglia e tempo leggete questo reportage dal sito di Voyager http://www.voyager.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,121^5425,00.html:
MISTERO DI FANCIULLE ROMANE"



Tombe, scheletri, mummie. Si scoprono Necropoli nel sottosuolo di Roma. In particolare tre sarcofagi di fanciulle pongono quesiti inquietanti. Chi erano? Come sono morte? E perche' cosi' giovani?
Insieme proveremo a dare un'identita' a queste donne scomparse prematuramente per cause ancora sconosciute.

6 febbraio 1964. Via Cassia, in un cantiere edile, si scopre il corpo imbalsamato di una bambina di 8 anni vissuta tra il 150 e il 200 d.C.. E' la Mummia di Grottarossa.
Come viveva? E, soprattutto, come e' morta? Su di essa viene eseguito l'esame necroscopico. E qui la prima sorpresa. Il corpo e' stato mummificato. Intenzionalmente o e' un caso?

Il corpo della piccola era collocato in un sarcofago scolpito sepolto a 5 m di profondità. Rimase integro fino al 1964, quando, durante gli scavi in un cantiere, venne demolito dalle ruspe, cosi' fini' a pezzi in una discarica assieme alla terra di scavo. Dapprima si penso' ad un assassinio compiuto in tempi recenti e per questo fini' all'Istituto di Medicina Legal dell'Universita' di Roma, come un qualsiasi cadavere da identificare. Il volto, perfettamente conservato subisce intanto un processo di decomposizione a causa della prolungata esposizione seguita al ritrovamento.Il Dott. Gerin, all'epoca direttore dell'Istituto, condotto l'esame necroscopico, constato' che si trattava di un corpo imbalsamato migliaia di anni prima. E qui lo sconcerto degli esperti: al corpo non erano stati asportati gli organi interni.

Nell'antica Roma non era consuetudine mummificare i defunti. Gli aristocratici poi sembra venissero cremati. Perché allora il corpo e' stato imbalsamato?

Si ipotizzo' persino che fosse morta in Egitto e poi portata a Roma, ma a poco a poco su di lei cadde il silenzio. Accanto alla piccola, oltre a rari gioielli di splendida fattura, e' stata deposta una bambola d'avorio. Forse per continuare il gioco interrotto? E probabile.
Ma lo straordinario ritrovamento di un altro sarcofago di donna contenente ancora una volta una bambola, ha indotto gli esperti a pensare che l'oggetto, forse, nasconde un segreto profondo.

Roma, 10 maggio 1889. Durante i lavori per la costruzione del Palazzo di Giustizia, viene alla luce il sarcofago di donna di 18 anni. Inciso un nome : Crepereia Tryphaena.

Il rilievo del lato corto del sarcofago presenta quelle tendenze coloristiche che caratterizzano la scultura dell'età degli Antonini e orienta la datazione negli anni intorno al 170 d.C. Tolto il coperchio, la sorpresa. Il teschio era coperto dalla folta e lunga capigliatura ondeggiante sull'acqua.
Per uno strano caso i bulbi di una pianta acquatica avevano messo le radici sul cranio. Insieme allo scheletro, orecchini, spille, anelli e una corona di mirto con un fermaglio d'argento al centro, a testimonianza che la defunta apparteneneva ad una famiglia aristocratica. Morta all'età di circa vent'anni forse durante il regno di Marco Aurelio, Crepereia fu sepolta adorna dei suoi gioielli. Sul capo una coroncina di foglie di mirto trattenuta da un fermaglio di piccoli fiori d'argento, orecchini a pendente in oro, una elegante collana d'oro con pendaglietti formati da piccoli cristalli di berillo. Una preziosa spilla d'oro con castone in ametista incisa tratteneva probabilmente la tunica di cui forse sono rimasti i resti nei frammenti di tessuto fossilizzato rinvenuti nel sarcofago.
I tre anelli, dalle dimensioni sorprendentemente ridotte, erano stati infilati nelle falangi superiori dell'anulare e del mignolo della mano sinistra; di particolare interesse è quello, ricavato nel cammeo, dove e' inciso un nome: Filetus..

Si puo' immaginare lo sconcerto degli esperti quando, anche in questo caso, si scopre una bambola.
Ma, a differenza delle altre questa e' un vero capolavoro. Inspiegabile per quel tempo

La bambola è alta venti centimetri, il viso è scolpito, la ricca acconciatura, secondo la moda dell'età antoniniana (i capelli raccolti in trecce e poi girati intorno al capo) è rappresentata con cura. I lobi delle orecchie sono forati per gli orecchini, mentre gli arti sono articolai.
Le braccia si raccordano al corpo mediante imperniatura, mentre le gambe si innestano negli appositi alloggiamenti incavati all'interno del bacino grazie ad un accurato sistema ad incastro fissato con perni; analogo collegamento rende possibili l'articolazione del gomito e del ginocchio.
Il lavoro è stato eseguito con una precisione e una perizia tali da richiedere la padronanza di uno straordinario livello tecnico, come si nota nella perfezione dell'incastro tenuto da piccoli perni perfettamente mimetizzati.

Perfetta nell'esecuzione, testimonia una maestria artigianale che non trova riscontro in altre bambole romane di quel periodo.
Come mai tanta raffinatezza di trattamento per questa piccola scultura?
E, se e' vero che si tratta di un gioco infantile, perche' e' stata seppellita con il corpo di un'adulta?
E' probabile che tra la bambola e la defunta vi sia un segreto piu' intimo? Piu' profondo?

Il mirto e la bambola inducono a pensare che la fanciulla morì prima di sposarsi.Infatti era usanza che la sposa donasse i giocattoli della sua infanzia a Venere alla Vigilia delle Nozze ma, se la padroncina moriva prima, gli oggetti la seguivano nella tomba. Crepereia ispirò al poeta Giovanni Pascoli una poesia in lingua latina, dove Egli rievoca la cerimonia funebre per la giovinetta morta poco prima del matrimonio e rivive l'amore del promesso sposo Fileto. In un passo dell'opera si legge: "...Venerique pupa nota negata est" "...riconosco la bambola promessa invano a Venere". Al momento del ritrovamento infatti il teschio era rivolto verso la bambola. Forse chi la sappelli' voleva che la fanciulla vi si rispecchiasse, per sopravvivere nell'aldila'. Questo spiegherebbe perche' la bambola incarna le sembianze delle defunta. Una giovinetta in miniatura ferma nell'ora piu' vaga della vita: quella dell'attesa.

Secondo quanto affermato dalla Dr.ssa Sommella, Dirigente Musei Capitolini la fattura della bambola, molto curata nei particolari, la classifica come un balocco di lusso. Sicuramente era vestita da sposa, gli abiti si sono dissolti nei secoli, la pettinatura, infatti, è quella che usavano le giovani donne nel giorno del loro matrimonio.

Ma un'altra bambola accanto allo scheletro di una donna di 16 anni, scoperto il 19 marzo 1993 a Vallerano, lungo la Via Laurentina, ha messo di nuovo in discussione ogni ipotesi avanzata dagli studiosi.
Cominciamo dal sarcofago, privo di iscrizioni, che ha indotto inizialmente a pensare che si trattasse di una schiava, ma una volta aperto ancora una sorpresa.

La mancanza di iscrizioni esterne alla cassa, non aiutano a collocare storicamente la defunta. Tuttavia i reperti preziosi rinvenuti servono a ricostruire i costumi e la moda dell'epoca, per ricreare l'ambiente del mondo femminile nel II secolo dopo Cristo. Il copricapo costituito da una rete di seta ricamato con 13 mila elementi d'oro, assomiglia alle reticelle rappresentate negli affreschi di Pompei.
Il cammeo in ametista, poi, di raffinata fattura, richiama Palmira, citta' della Siria. Con essa, Roma, intraprese rapporti di scambio in un periodo in cui i traffici con il mondo orientale, sotto l'Impero di Marco Aurelio, avevano raggiunto la massima intensita'. La Stele di Palmira infatti riproduce la moda palmirea, all'epoca contemporanea alla tomba di Vallerano, che in quel periodo influenzo' le dame romane.

Una schiava? Un'aristocratica? Di certo il prezioso corredo funebre e' quello di una nobile, ma non sappiamo chi fosse, ne' il perché della sua morte prematura.
Possiamo solo ammirarne il volto, ricostruito al computer.
Incredibilmente anche qui una bambola, con caratteristiche molto simili a quelle precedentemente rinvenute.
Tra gli esperti si insinua, allora, un sospetto: l'oggetto potrebbe avere un significato magico-religioso. E' possibile che la bambola venisse posizionata in modo tale da riprodurre scene di vita terrena della defunta, per accompagnarla lungo il viaggio nell'oltretomba?

Forse non lo sapremo mai, ma al di là delle informazioni storiche ciò che colpisce di questi ritrovamenti e' la presenza di minuti e fragili scheletri di donne la cui esistenza rimane un mistero, così come la morte, che le ha raggiunte precocemente.
E la morte, come sostenevano gli Egizi, e' il mistero più grande.

[SM=g27825]
[SM=g27823]

AVALON-LA terra fatata
22/06/2005 22:19
Post: 806
Registrato il: 13/03/2003
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Atlantide romagnola
Cari amici, in vacanza mi sono imbattuta in tanti stimolanti quesiti,purtroppo impossibili da affrontare tutti insieme.
Mi preme,però, sapere se qualcuno sapeva di questa città scomparsa (pare)sotto le acque di Cattolica e che,da testimonianze orali raccolte in loco, è ancora oggetto di dispute:mito o realtà?
Vi segnalo il link cui l'ho inserita nel mio sito
http://www.duepassinelmistero.com/Conca,città%20profondata.htm

Segnalo anche le misteriose gallerie ipogee sempre in loco
http://www.duepassinelmistero.com/le_misteriose_gallerie_ipogee_di.htm

Ho potuto visitare anche alcune rocche del...mistero(comunque stupende anzhe senza leggende attorno[SM=g27828] )e ringrazio chi aveva postato circa Montebello,Azzurrina etc. perchè ne ho ricavato stimoli interessanti.
Bacioni[SM=g27838]
http://www.duepassinelmistero.com/cattolica_e_il_territorio_limitr.htm
Marisa
18/07/2005 20:35
rancipur
[Non Registrato]
Re:

Scritto da: Fabri58 12/06/2003 13.57
Fantasma di Torrazza Forte (PV)



Non molto lontano da Voghera (PV), sulla strada di Torrazza Coste, si trova un piccolo sentiero che attraversa le campagne, e proprio su tale stradina pare si aggiri una presenza inquietante che si manifesta ripetendo il nome di chi vi si trova a passare.

Fabrizio [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27837]


Parla anche del castello di "ora mala" allora o della quercia maledetta di San giorgio lomellina etc. etc ![SM=g27811]
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