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Ultimo Aggiornamento: 21/09/2012 21:54
14/04/2009 15:52
Realalternativo ci sei o ci fai ?
Prendi in giro questo forum ed i suoi utenti ?
Se vuoi fare lo spiriitoso o il deficente puoi prendere e trasferirti altrove: è il terzo post che scrivi in questo forum sulla porcheria che cerchi di propinare.

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05/05/2009 13:45
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Desidero segnalare due libri questo mese. Il primo è del marzo 2008 e non è a diffusione nazionale. Chi lo volesse può scrivere a me o direttamente all'Autore, il professor Fabio Gaggia, ex insegnante e storico locale (Garda, VR)( provvedereò io a fornire la sua email a chi volesse averla, per comunicare con lui).
Si tratta di un saggio intitolato "ALESSANDRA DI RUDINI' CARLOTTI" tra laicismo, cattolicesimo e procedimenti giudiziari, (Edito da:Centro Studi per il Territorio Benacense, Comune di Costermano, Comune di Garda).

A molti non dirà nulla questo nome di donna, ma posso assicurare che è da conoscere. Nata da una famiglia nobile nel 1876(i di Rudinì erano marchesi siciliani; il padre Antonio fu ministro del governo italiano), sposò a 19 anni Marcello Carlotti, anch'egli nobile di Garda (VR) e vissero per alcuni anni nella loro villa che ancora oggi esiste nella nota località lacustre. Rimasta vedova dopo soli 5 anni, con due figli piccoli, venne coinvolta in numerosi processi civili e penali, dai quali misteriosamente seppe sempre- pur se condannata a risarcimenti vari- trarsi d'impaccio, forse grazie ad amicizie in altoloco. Divorata dalla passione per il poeta Gabriele D'Annunzio, con cui ebbe una travolgente relazione che la portò a trascurare i figli (che venne posti sotto tutela esterna), convisse con lui per un periodo alla Capponcina (con cui lui era stato con Eleonora Duse)fino a che nel 1907 la storia finì.

Impegnata nel sociale e accusata del reato di 'prodigalità' (proprio così!), compì viaggi in varie parti del mondo; in quell'epoca guidava già l'auto da sola per lunghi tragitti, era una cavallerizza provetta e si può dire fosse una donna 'emancipata'. Persi i due figli poco più che ventenni, per tisi, si ritirò in un monastero e si fece suora, lasciando tra le consorelle un ricordo positivo e molto rimpianto. Divenne priora e scrisse delle Memorie. Morì a soli 55 anni, ma sulla sua vita aleggiano ancora misteri e domande insolute, come il possibile intreccio con società esoteriche.Del resto anche D'Annunzio era affiliato all'Ordine Martinista. Consiglio di leggerlo. Documentatissimo con nutrite fonti d'archivio.
[SM=g8060]

L'altro libro è una primizia, infatti uscirà in libreria il 12 giugno. E'di Adriano Gaspani e si intitola ASTRONOMIA E ANTICA ARCHITETTURA SULL'ARCO ALPINO, Priuli e Verlucca editori. Ho seguito la presentazione del libro venerdì, 1 maggio, ad Averara (BG) e da quanto è emerso dallo stesso autore si tratta di un testo documentato e stimolante nuovi approfondimenti.


[SM=g8051]
Marisa
27/08/2009 22:36
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Cari amici, ben ritrovati dpo la pausa estiva.Un corrispondente ha richiesto un aiuto e se qualcuno può farlo, ben venga. Ecco il motivo:sta cercando il seguente testo di
Tim Severin in "The Brendan Voyage",1978, pubblicato in Italia da Arnoldo Mondadori Editore.. ma a suo dire non esiste più in lingua italiana poiché non è più stato ristampato. In libreria è fuori catalogo..
Esistono delle versioni in inglese, ma gli occorre in italiano.
Grazie, ciao!

Marisa
12/11/2009 22:15
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Segnalo il libro del nostro ENZO di Gregorio e delle 'sue' piramidi, questo mese nostro Libro in evidenza
www.duepassinelmistero.com/Libri%20del%20Mese.htm

Vincenzo di Gregorio "Il mistero delle Piramidi Lombarde"-Fermento Editore

Prezzo: € 18,00
Dati: p. 147
Anno: 2009
Editore: Fermento

L’individuazione negli anni ‘90 di tre colline dalla curiosa forma piramidale è stato l’inizio di uno studio che ha portato forse ad una delle scoperte più “affascinanti” avvenuta in Italia, aprendo una finestra su un periodo poco noto della storia dell’umanita’. In questo libro si potrà ripercorrere tutte le fasi di queste ricerche, condotti passo passo dallo scopritore, sino alle sue incredibili conclusioni. "Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una ....." Questa frase è attribuita a Ermete Trismegisto .. "Hermes il tre volte grandissimo" ai tempi dell'impero romano il dio Ermes fu dato come epiteto al dio egizio Thot, il dio della Saggezza, patrono dell'astrologia/astronomia e dell'alchimia. Probabilmente non è mai esistito, ma i suoi scritti possono essere considerati come la sintesi della saggezza di un tempo che dista da noi migliaia di anni. "CIO' CHE E' IN BASSO E' COME CIO' CHE E' IN ALTO"...concetto ritenuto talmente VERO che è stato inserito in una preghiera a noi molto nota: "COME IN CIELO COSI' IN TERRA". Frase che ha molteplici chiavi di lettura, ma che esprime un concetto ritenuto universalmente accettato nell'antichità. La possibilità quindi che si possa ed anzi si DEBBA costruire delle strutture in terra che "riverberino" la bellezza che si vede in cielo, è un concetto forse per noi "moderni" ritenuto strano, ma un tempo non era così. Le tre colline modellate a forma di piramide che si trovano nel parco di Montevecchia, forse volevano proprio essere un tributo alla perfezione del creato. Capirne chi può averle scolpite, quando e perchè, sarà lo scopo di questo libro. per chi volesse acquistarlo:

www.ibs.it/code/9788889207949/di-gregorio-vincenzo/mistero-delle-piram...



Marisa
14/12/2009 02:03
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PUBBLICAZIONI PARTICOLARI

Ogni anno il Corpo della GdF italiana edita dei Calendari artistici che si possono acquistare sul sito ufficiale, inoltre mi è stato donato un un volume inerente il Museo Storico che ha sede a Roma



Un libro che forse non è pertinente ai 'nostri' misteri ma che vi assicuro è un bel conoscere, anche per quella parte di storia 'segreta' -LEGATA ALLA II GUERRA MONDIALE- che nel museo è custodita e che oggi sta venendo recuperata e divulgata. Chi ha la possibilità o si trova in zona, lo visiti (prima bisogna avvertire).Il link utile:


www.gdf.it/La_storia_del_Corpo/Museo_storico/index.html



INDIRIZZO:
Il Museo è ubicato in Piazza Mariano Armellini 20 - Roma (cap. 00162)

ORARI DI APERTURA:
Aperto i giorni feriali dalle ore 09:00 alle ore 13:00. L'ingresso è libero.

INDIRIZZO E-MAIL:
museostorico@gdf.it

TELEFONO & FAX:
06-44238841 - 064404205

Per visite di gruppo telefonare oppure inviare un fax negli orari di apertura.

Chiunque possieda cimeli di vario genere concernenti il Corpo (uniformi, copricapo, buffetterie, targhe da caserma, documenti, foto, cartoline, vecchie annate della rivista "Il Finanziere" e quant'altro) e voglia farne dono al museo, può contattare gli uffici ai recapiti sopra specificati.
L'Ente Morale è anche disposto ad acquistare i vari oggetti segnalati, ovvero a fornire disinteressatamente la propria qualificata consulenza a chiunque voglia approfondire la conoscenza ed il valore dei cimeli posseduti. Salvaguardare il patrimonio storico delle Fiamme Gialle è uno degli obiettivi primari dell'odierna attività museale, considerando anche il fatto che il Corpo riceve - anche dalle sue remote origini - gli stimoli più forti per un sempre maggiore e qualificato impegno nell’assolvimento dei delicati compiti di servizio demandategli.

www.gdf.it/La_storia_del_Corpo/Museo_storico/info-1307762...
[Modificato da Marisa2003 14/12/2009 02:05]
Marisa
18/01/2010 12:32
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Oltre agli interessanti libri del mese in recensione nel sito (http://www.duepassinelmistero.com/Libri%20del%20Mese.htm),segnalo questo del dr. Silvano Danesi, che non ho potuto inserire perchè giuntomi in seguito:
I Druidi, custodi della dea

Chi fosse interessato, può consultare maggiori informazioni al seguente link:

http://ilmiolibro.kataweb.it:80/schedalibro.asp?id=383570
Marisa
03/03/2010 11:44
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E’ disponibile il nuovo libro del nostro utente e amico
Gianluca Toro
che prosegue la sua ricerca nell'ambito delle piante psicoattive in natura (che è ben diverso dall'incentivare al loro uso e abuso!)Conoscere l'argomento è tutt'altra cosa, a scanso di qualsiasi equivoco.


FLORA PSICOATTIVA ITALIANA
Piante eccitanti, allucinogene e sedative del territorio italiano
Nautilus, Torino
Pagine 154, ampiamente illustrato a colori, euro 18,00


Dall’Introduzione
Il consumo di piante e funghi psicoattivi è uno dei comportamenti umani tra i più antichi e diffusi.
Durante tutta la sua storia evolutiva, l’uomo è sempre stato portato a modificare in modi diversi il
proprio stato ordinario di coscienza, secondo una tendenza biologicamente normale, un modo di agire
innato, universale e costante nel tempo che sempre caratterizzerà il suo agire. Uno di questi modi è
l’uso di sostanze psicoattive, sia di origine vegetale che animale.
Il rapporto dell’uomo con le specie naturali psicoattive risale ai tempi preistorici. Si potrebbe affermare
che l’interesse per queste specie corrisponda soprattutto, almeno inizialmente, a un eventuale impiego
come cibo. Empiricamente, attraverso ripetute esperienze, egli imparò a distinguere tra specie
commestibili, tossiche o medicinali, e avrà anche sperimentato modificazioni dello stato ordinario di
coscienza. Questa nuova dimensione dell’essere era qualcosa di inedito, segnando la nascita dell’idea del
sacro e del pensiero religioso e l’inizio dello sviluppo spirituale e intellettuale dell’uomo.
Limitandoci ai vegetali, attualmente nel mondo sono note e utilizzate più di 500 specie psicoattive.
Quasi tutte le culture umane, in ogni parte in cui si sono sviluppate, hanno scoperto e utilizzato una o
più di queste specie, anche in quelle aree in cui la flora è meno abbondante. Per l’Europa, e
specificamente per l’Italia, non vi sono dati certi circa l’impiego tradizionale di piante psicoattive. Pare
che le testimonianze al proposito siano state perse o distrutte, principalmente a opera del processo di
cristianizzazione e della repressione dell’Inquisizione.
In questo erbario, sono catalogate e descritte le specie vegetali spontanee riconosciute come psicoattive,
o potenzialmente tali, presenti in Italia, tralasciando quelle appositamente
coltivate allo scopo.
I dati sono stati raccolti in monografie essenziali che comprendono, quando disponibili, i seguenti
punti:
- Nome botanico
- Famiglia
- Nomi comuni
- Sinonimi
- Sottospecie e varietà
- Descrizione botanica e habitat
- Dati etnobotanici
- Fitochimica
- Effetti
La descrizione di ogni specie è accompagnata da immagini pertinenti, da una mappa di distribuzione
relativa alla naturale presenza in Italia della specie stessa e da simboli che indicano, secondo i casi, la
tossicità e il possibile esito mortale e le parti utilizzate/utilizzabili a scopo psicoattivo, confermato o
presunto.
I dati etnobotanici riguardano l’uso psicoattivo, afrodisiaco, rituale, magico e medicinale. Spesso questi
dati (soprattutto rispetto all’uso psicoattivo) sono scarsi o inesistenti per l’Italia, per cui si è fatto
riferimento a quelli relativi ad altre aree dell’Europa o del resto del mondo.
Le piante considerate comprendono specie con effetto psicoattivo dimostrato (sulla base di dati
etnobotanici, fitochimici e farmacologici), specie di possibile psicoattività (non ancora completamente
dimostrata) e specie più o meno dubbie, per le quali generalmente non vi sono dati etnobotanici
significativi, o la cui fitochimica e farmacologia è ancora scarsamente studiata. Per determinate specie,
alcuni dati non sono completamente attendibili, perché provenienti da fonti poco controllate (anche
aneddotiche) e non sufficientemente referenziate, oppure potrebbero rimandare a un effetto placebo,
guidato dalle aspettative dello sperimentatore. In altri casi, è stato ipotizzato da più autori un effetto
psicoattivo sulla base di dati validi per altre specie appartenenti allo stesso genere.
In passato, queste piante erano ampiamente studiate e usate da medici, guaritori, gente comune; su di
esse sono nati miti, fiorite leggende e sono stati imposti tabù e innalzati roghi. Oggi si utilizzano per lo
più per estrarne i principi attivi, o sono state soppiantate da sostanze chimiche più efficaci, diffuse e
gestite diversamente che un tempo. Alcune sono molto note, altre meno, e altre ancora, data la
bassissima presenza in esse di principi attivi, sono del tutto sconosciute. In ogni caso, sempre meno
fanno parte del bagaglio di conoscenze diffuse, un bagaglio che va scomparendo e che sarebbe
importante recuperare, per mantenere il contatto con la tradizione.
I dati esposti sono stati raccolti esclusivamente a titolo informativo ed educativo. Per una maggiore
consapevolezza degli aspetti botanici, etnobotanici, chimici, farmacologici e tossicologici si consiglia di
approfondire le conoscenze consultando la bibliografia citata e ulteriori testi specialistici.
Per informazioni e richieste: www.ecn.org/nautilus/
[Modificato da Marisa2003 03/03/2010 11:44]
Marisa
01/05/2010 14:15
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LIBRI: ‘IL GRANDE CERCHIO DEGLI ANTICHI COMENSES’

Un libro originale e affascinante per scoprire l’osservatorio astronomico dell’età del Ferro in località Tre Camini a Como si intitola ‘Il grande Cerchio di Pietra degli antichi Comenses’, l’ha scritto Adriano Gaspani ed è dedicato all’osservatorio astronomico risalente all’età del Ferro e situato in località Tre Camini di Como, all’ingrosso dove è sorto il nuovo ospedale. Gaspani, studioso meticoloso ed esperto, dal 1981 è membro dello staff dell’Osservatorio astronomico milanese di Brera, collegato all’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma. Il volume, che fa parte della collana ‘Ad Fontes Insubriae’ si compone di 160 pagine con numerose illustrazioni in bianco e nero e a colori, ed è stato pubblicato dall’Associazione culturale Terra Insubre, con il patrocinio ed il contributo del Consiglio Regionale della Lombardia e dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Como, il cui assessore Mario Colombo sottolinea l’importanza di studi e ricerche finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione dei patrimoni culturali “reale espressione della storia dei luoghi, del lavoro, della sensibilità artistica e spirituale delle genti che tali beni hanno prodotto” con l’obiettivo di promuovere e garantirne la tutela e la conservazione nel tempo. “La costruzione del nuovo ospedale ha permesso la scoperta di questi manufatti di valore assoluto. Le pietre arditamente poste dai nostri avi e oggi rinvenute hanno permesso in un certo senso di liberare gli spiriti in esse legati per secoli. Questo saggio sia un invito a rispettare il nostro territorio, la nostra cultura, le nostre tradizioni”. Gaspani nelle prime pagine scrive: “Nei primi mesi del 2007, in località Tre Camini - Ravona, nel comprensorio del Comune di Montano Lucino, in prossimità del punto in cui il torrente Val Grande confluisce nel Seveso, durante i lavori per la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna di Como, è emerso dagli scavi di sbancamento e di sistemazione dell’area un grande circolo di pietre, venuto alla luce nel corso delle operazioni di deviazione dell'alveo del torrente”. Il libro riassume i risultati di due anni di studio ed analisi del ‘Grande Cerchio’ di Como dal punto di vista archeoastronomico avvalendosi principalmente di due discipline quali l’archeologia e l’astronomia per la conoscenza e l’approfondimento del luogo e del manufatto riscoperto. Si tratta della prima monografia interamente dedicata a questo sito archeologico di rilevanza astronomica, unico in tutta Europa. Il grande anello circolare, con un diametro esterno di circa 68 metri, è stato rilevato da satellite a scavo aperto, proprio nella fase in cui gli archeologi ne avevano evidenziato quasi completamente le caratteristiche archeologiche e strutturali.
(fonte: www.nadirpress.net/grandecerchio1.html)

Marisa
07/07/2010 13:47
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Marisa
03/12/2010 15:26
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Torna il NODO DI SALOMONE
Ho assistito alla conferenza di venerdì, 26 novembre a Pisogne (BS), in cui è stato presentato il nuovo nato nella casa editrice Ananke, che verte su un simbolo a noi caro: il Nodo di Salomone.

Una bella 'strenna natalizia', una vecchia conoscenza, tre studiosi che conosco personalmente e, nel libro, alcune citazioni di questo sito, alcune nostre foto e ringraziamenti anche ad un 'certo' Roberto Lunghi... [SM=g27988]



Liliana Fratti, Umberto Sansoni, Riccardo Scotti (a cura di) "Il Nodo di Salomone - Un simbolo nei millenni", Ananke, 2010

ISBN 978-88-7325-349-5
Brossura 288 pagg

€ 25,00

17x24 con inserto a colori

Sulle tracce di un simbolo che ha attraversato la storia degli uomini dall'Età della pietra fino ai giorni nostri. Archeologia, arte, antropologia e mitologia per conoscere i significati reconditi di un segno avvolto dal mistero.

Argomenti trattati:
Redire ad nodum;
Nodi delle origini;
La ceramica greca e le prime rappresentazioni europee del Nodo di Salomone;
Mosaico romano e paleocristiano;
I secoli del Medioevo;
La lancia sacra, lancea Sancti Mauricii, lancia di Longino;
Il Nodo di Salomone dalle pievi alle miniature;
Nella cattedrale di Canterbury;
Esegesi del Nodo di Salomone in alcune opere dal Trecento al Seicento;
I Nodi del Sovegno nell’antico e nel nuovo cimitero ebraico di Venezia;
Il Nodo di Salomone nel XIX secolo;
Il Nodo e il cigno;
Il Nodo di Salomone in Europa dal XX secolo ai nostri giorni;
Storie di Sicilia: Ru Gruppu ri Salumuni;
I Nodi di Salomone sul Monte Bego;
Il grande Nodo di Salomone in Toscana;
Il Nodo di Salomone nella penisola iberica. Dall’arte Castreña ai tempi moderni: approccio preliminare;
Il Nodo di Salomone in Africa;
Il Nodo di Salomone emblema d’oltremondo occidentale;
Il Nodo nel segno dell’Islam;
Nodi di Salomone in Armenia;
Il Nodo di Salomone nei Kolam indù; Shrivatsa, il ‘Nodo dell’Interdipendenza’ nella tradizione tibetana: alcune riflessioni sulla simbologia religiosa;
Dei Nodi Massonici intrichi liturgici e e metafisiche legamentarie.
[Modificato da Marisa2003 03/12/2010 15:29]
Marisa
03/12/2010 15:28
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Non dimentichiamo anche l'ultima fatica di un nostro amico, Enrico Baccarini, che ha prodotto un libro sui misteri della Sindone a Firenze:



br., pp. 80

ill. b/n

cm 15×21


ISBN 978-88-96876-03-9



Duemila anni ci separano dall’evento centrale della cristianità, la Resurrezione di Gesù di Nazareth. Da allora la Sindone si è affermata come reliquia più preziosa della storia occidentale, testimonianza di un evento unico impresso su un semplice panno di lino.
Dopo la trafugazione da Bisanzio e il suo arrivo ad Atene la Sindone scomparve per ben 150 anni, fino a ricomparire ufficialmente nel 1356, in Francia. Gli “anni perduti” della Sindone permettono lo sviluppo di una nuova suggestiva ipotesi: il suo possibile passaggio da Firenze, luogo in cui sarebbe stata segretamente custodita.
Antichi affreschi, legami genealogici, intrighi politici e simbolismi esoterici delineano una via di ricerca carica di richiami tangibili e di tracce dissimulate. Un viaggio rigoroso attraverso i secoli, un’analisi minuziosa della storia e dei segreti del Sacro Telo attraverso lo studio delle fonti antiche e delle più recenti scoperte documentali.
Marisa
21/09/2012 21:54
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Nuovissimo volume sulla Triplice Cinta
E' un piacere per me presentare a tutti gli amici e gli internauti di passaggio il mio nuovo saggio imperniato sullo studio della Triplice Cinta. Una Ricerca vasta che mi ha tenuta impegnata negli ultimi quattro anni, che ricostruisce il percorso storico-geografico di questo schema ludico e simbolico e che ha finalmente prodotto l'unico censimento mondiale del soggetto.

Nuove prospettive di indagine, inediti casi mai pubblicati, si accostano alle analisi di studiosi internazionali per fornire uno strumento di lavoro che è, al contempo, un database indispensabile per lo studioso del settore e l'appassionato.
11 grafici statistici esplicativi, 100 modelli, 2.500 esemplari e molto altro...Lo conosceremo un po' alla volta!



Marisa Uberti "Ludica, Sacra, Magica. Il censimento mondiale della Triplice Cinta" (ilmiolibro.it, agosto 2012)

Prezzo di vendita € 39,00
Saggistica
1a edizione 8/2012
Formato 21x29,7 - Copertina Morbida - colore
340 pagine

La scheda completa:

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=859355
Marisa
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