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Ultimo Aggiornamento: 01/02/2012 20:32
13/12/2010 18:33
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Ciao, Mauro e grazie del tuo contributo!
certamente che i muretti a secco si fanno ancora oggi, ma questi non sono nè recenti nè utilizzati come terrazzamenti; ne dà una prova A. Gaspani nel suo articolo, sempre consultabile nel mio sito. Egli ha scoperto importanti correlazioni astronomiche nelle strutture in questione

www.duepassinelmistero.com/DunumClanezzo.htm

Altri siti sembrano avere quelle stesse orientazioni stellari e una somiglianza strutturale, come quello piemontese noto come 'muro del diavolo' e quello sulla collina sopra Lovere (BG). Da ricordare che nell'area vennero rinvenuti degli sceheletri, anni e anni fa, durante la costruzione dell'edificio noto come Cà Marta, ma i contadini si affrettarono a buttarle via. Di chi erano? Forse avrebbero aiutato a migliorare le conoscenze del luogo.
Gaspani mi ha anche detto che Cà Marta potrebbe sorgere su un misterioso sacello romano dedicato a Marte, di cui parlano i testi ma che non ha ancora trovato un riscontro archeologico. Anche sotto l'oratorio di San Gaetano, che sorge in posizione elavata, sopra i muraglioni, si potrebbe celare qualcosa. Un sito cristiano sorge- quasi sempre- su un precedente edificio 'pagano'.

Grazie e se vuoi postare delle foto di siti a te vicini, per raffronto, fà pure!
Ciao
[Modificato da Marisa2003 13/12/2010 18:35]
Marisa
13/12/2010 21:42
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cara Marisa,
ho trovato questo pdf,
www.bessa.it/alpi%20biellesi.pdf

ma vorrei farti vedere ciò che ho fotografato proprio dietro casa mia.
Le mando via email
ciao
mauro
13/12/2010 22:27
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cara Marisa,
nell'articolo si parla del muro del diavolo ad Arvenolo vicino a CRODO,

www.ossola.it/numerotre/3murodiavolo.pdf

Ad agosto sono andato in ferie li e.. non sapevo dell'esistenza [SM=g27994] [SM=g28000]
ciao
mauro
05/07/2011 19:37
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Sulla candidatura UNESCO… di Brescia

Il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, che oltre a Brescia include anche Cividale del Friuli, Torba-Castelseprio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento e Monte Sant'Angelo, comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano, sparse dal nord al sud della penisola, laddove si estendevano i domini dei più importanti Ducati longobardi.

Dei luoghi longobardi iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale Brescia vanta la maggiore estensione, costituita dal complesso monastico di Santa Giulia e dall’area archeologica del Capitolium.

Questa è stata inserita su espresso suggerimento dell’ICOMOS (International Council of Monuments and Sites) quando la candidatura, presentata nel gennaio 2008, è state rivista e implementata.

Per l’Italia si tratta del 46° sito iscritto nella celebre Lista, confermando per il nostro paese la posizione di primato all’interno di essa.

I beni compresi nel sito, frutto di una rigorosa ed accurata selezione, sono, ognuno per la propria tipologia specifica, il modello più significativo o meglio conservato tra le numerose testimonianze diffuse sul territorio nazionale e, nel loro insieme, rispecchiano l’universalità della cultura longobarda nel momento del suo apice.

Essi rappresentano quindi la quintessenza del patrimonio artistico ed architettonico delle gentes Langobardorum che, come noto, si espressero in forme monumentali solo dopo il loro stanziamento in Italia, a seguito di un lungo periodo di migrazione che dalla Scandinavia li vide attraversare i paesi del nord-est europeo.

[SM=g28002] Il complesso monumentale di San Salvatore-Santa Giulia di Brescia è uno straordinario palinsesto architettonico che ingloba il monastero femminile edificato dal duca di Brescia Desiderio, con la moglie Ansa, nel 753, prima di diventare re. Il monastero, che disponeva di strutture per l’accoglienza dei pellegrini e per l’alloggio dei poveri, rivestì un ruolo fondamentale nella società dell’epoca, sia come riferimento religioso, sia dal punto di vista politico ed economico.

La sua importanza non diminuì dopo la caduta dei Longobardi: la ricchezza delle sue dotazioni e il suo alto prestigio portarono nei secoli a nuovi importanti interventi architettonici, che ampliarono il complesso desideriano sino ad arrivare alla struttura attuale che comprende, oltre a tre chiostri di diversa epoca, la chiesa romanica di Santa Maria in Solario, il coro quattrocentesco e la chiesa cinquecentesca di Santa Giulia.

Attualmente l’intero complesso, frutto di uno splendido intervento di recupero e valorizzazione, è sede del Museo della Città, che ospita le più alte testimonianze artistiche della lunga storia di Brescia e del suo territorio.

Nella vicina area archeologica del Capitolium sono ancora visibili gli edifici più antichi e più significativi della città romana: una sequenza di santuari di età repubblicana (II-I secolo a.C.), il Capitolium (73 d. C.), il teatro (I-III secolo d. C.), il tratto del lastricato del decumano massimo.
Sui resti di età romana si leggono inoltre le tracce della presenza longobarda, costituite prevalentemente da strutture produttive e sepolture. In questa zona ben circoscritta della città si legge quindi una stratigrafia ininterrotta di testimonianze che si estendono dal II secolo a.C. sino all’Ottocento particolarmente ricca e articolata. Nel 1830 nel Capitolium inoltre fu posta la sede del Museo Patrio, primo museo cittadino a inaugurare la vocazione museale di quest’area.

www.italialangobardorum.it
Marisa
05/10/2011 14:08
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Gli scavi archeologici nella Cattedrale di Bergamo
"La compagine primitiva della Cattedrale si insedia, tra il V ed il VI secolo, all'interno dell'area del Foro Romano (adiacente al cardo di Via Mario Lupo). È inizialmente dedicata a San Vincenzo Martire".
(Cattedrale di Bergamo).

La documentazione limitata e a volte oscura, non ha permesso nel corso degli anni a parecchi studiosi di capire quale fosse la vera origine dell'antica San Vincenzo, fino a quando un ritrovamento casuale verificatosi effettuando i lavori per il nuovo impianto di riscaldamento (giugno 2004), non ha portato alla luce, da sotto il pavimento, nella zona centro meridionale del transetto, la parte superiore di un muro affrescato da una splendida "teoria di santi", conservata in condizioni ottimali.
Hanno così preso avvio, attraverso gli scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici, una fitta serie di ricerche che hanno permesso di investigare un’area complessiva di circa mq 700, fornendo preziose indicazioni su questa parte centrale della città fin dall’età romana.
Attraverso l'individuazione delle fasi storiche e costruttive della Cattedrale, si è potuto svelare le origini della Cattedrale e di una città (*) le cui vicende storiche non erano ancora ben chiare.

E' emersa quindi una stratificazione assai complessa e temporalmente variegata : dalle diverse fasi di edificazione di quella che è la Cattedrale attuale alla fase sottostante riguardante la struttura ipogea del XVI secolo (scurolo), al recupero di un imponente impianto basilicale di età paleocristiana e successivamente medievale (Cattedrale romanica, con il muro affrescato dell'antico recinto presbiteriale), tale da obbligare ad una profonda revisione delle tesi fino ad oggi avanzate sulle fasi prerinascimentali del Duomo.
(continua-http://alessandra-creativefamily.blogspot.com/2010/09/gli-scavi-archeologici-nella-cattedrale.html)

Marisa
01/02/2012 20:32
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Re:
Ricordate questo mio post? Era il 2008...


Marisa2003, 07/10/2008 15.19:

Lavori in corso in piazza Vecchia a Bergamo. Dopo anni e anni di scavi in cattedrale, ove sono venute alla luce vestigia di epoca romana che chissà quando vedremo [SM=g8055] ,ora ad essere sede di scavo aperto è il Palazzo dei Podestà. Passeggiando per Città Alta si può infatti osservare l'attività fervida dei tecnici che hanno già individuato importanti strutture che giacevano sotto le fondamenta, sotto il piano stradale e che proseguivano probabilmente fin sotto la cattedrale stessa e il tempietto di Santa Croce (perennemente chiuso al pubblico [SM=g8059] ).
Questa è un'istantanea dello scavo aperto, in fase di lavori, che risale a circa un mese fa.



Sul pannello didascalico si legge che questi lavori stanno continuando dal 2001 perchè la stratigrafia rinvenuta è molta e le indagini lunghe.Ciò che si vede in foto è pertinente al grosso apparato murario di una domus romana imperiale (I-II sec. d.C.).E' stato isolato un perimetro murario lungo almeno 30 metri, perpendicolarmente al quale vi sono altri muri, a formare cinque ambienti quadrilateri.
E' stata evidenziata, a sud del muro, la via di accesso all'abitato (basolato lapideo, maiolica per la soglia della casa).
In quest'area sorgeva il Foro romano e da tempo si sapeva che dove oggi sorge Santa M.Maggiore ci doveva essere il grande Tempio dedicato a divinità silvane.




Oggi il cantiere è stato finalmente APERTO e si trova all'interno del percorso museale del Palazzo del Podestà, nel Museo dell'età veneta, il '500 interattivo, che ha aperto sabato, 28 gennaio 2012. L'ho visitato domenica, ecco notizie fresche [SM=g27985] Ciao a tutti!
www.duepassinelmistero.com/Podestà.htm
Marisa
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