Autrice: Lener
Sezione: Lener's works
In un universo narrativo sempre più incline a scenari torbidi e violenti , " La vittoria più grande " di Lener si inserisce senz' altro come valida e graditissima eccezione . Splendido esempio di come uno shojo possa esser fresco , divertente , teneramente romantico - senza per questo divenire mai stucchevole - ed egualmente appassionare , senza che catastrofi emotive o drammi esistenziali vengano a devastare l' esistenza dei protagonisti , rappresenta sostanzialmente un unicum nel suo genere .
La mano di Lener scivola leggera e piacevole a tratteggiare le tappe di un incontro di sentimenti , caratteri , personaggi , inquadrati in unmomento intenso e fondamentale della vita : i sedici anni ...
Ecco dunque l' adolescente grintosa e volitiva , l' amico del cuore , lo sconosciuto tenebroso e sfuggente , che accende l' anima con un sorriso ...
Le passioni , l' attrazione anche sessuale non vengono mai svendute o svilite al rango d' eros di basso livello , ma vengono descritte nel loro naturale evolversi , con naturalezza e levità .
Persino in una scena tanto complessa da narrare , senza scadere in un gioco d' equivoci scontati od allusioni oscene , quanto quella in cui la giovane Bulma si ritrova a dividere il letto con l' enigmatico Vegeta , Lener riesce ad accentare i fremiti ed i turbamenti , glissando su di una fisicità che diviene sfumata , illusoria e del tutto secondaria .
Sarebbe riduttivo , nondimeno , ritenere manchi a quest' opera una sua corposità che la renda degna d' un esame approfondito : per contro , il perfetto tratteggio della psicologia soggettiva , l' attenzione egualmente prestata , tanto ai protagonisti , tanto ai comprimari ( Formidabile i cammei dedicati ad Enma ed allo sfortunato Bardack ) , l' impegno della trama , credibile ed affatto banale , lo humour sottile e godibilissimo , concorrono a fare di una piccola narrazione una perla preziosa ed imperdibile , vivamente consigliata a tutti coloro che desiderino vivere , o ricordare , le emozioni dell' adolescenza .
Recensione di Pito-chan. Luglio 2002.